nov182011
ago172014
Mimino Montagna non smette mai di stupirci. Stavolta si è felicemente trovato al centro dell’esistenza mediatica molto probabilmente a sua insaputa. Giornali e televisioni locali hanno presentato il nostro sindaco come il paladino della salvaguardia degli ulivi del Salento, che dico, di Puglia: un ecologista inflessibile, un ambientalista irriducibile, un verde incredibile (ai suoi stessi occhi).
Infatti, il nostro eroe armato di penna (speriamo non di sega) vorrebbe debellare la Xylella fastidiosa: sicché, grazie alla collaborazione di un badante, il consigliere comunale Antonio Congedo, ha inviato a sua eccellenza il Prefetto di Lecce una viva e vibrante missiva in cui si è fatto promotore di un “tavolo istituzionale” (si auspica non in legno d’ulivo) con tutti i sindaci della provincia attraverso il quale chiedere “approfondimenti su tutti gli agenti causali del “Complesso del disseccamento rapido dell’olivo”; confermare la presenza di Xylella fastidiosa mediante l’applicazione di tecniche diagnostiche integrate secondo quanto previsto dai protocolli ufficiali EPPO; definire la patogenicità e la virulenza del ceppo di Xylella fastidiosa rilevata sulle piante infette; definire il ruolo delle piante ospiti e dei vettori nell’epidemiologia del batterio; sperimentare delle cure agro ecologiche volte alla salvaguardia del patrimonio olivicolo e spontaneo del Salento”. Iniziativa encomiabile, non c’è che dire. Già me lo vedo Mimino nostro intento a studiarsi di notte e di giorno tutte le carte sulla Xylella fastidiosa (fastidiosa a questo punto soprattutto per lui) cercando di capirci qualcosa, e sicuramente con l’intento di convincere tutti gli altri sindaci del circondario a preservare “l'inestimabile patrimonio arboreo di questo territorio”.
Peccato che accanto al dottor Jekyll(ella) ci sia anche il lato B di mister Montagna. Ed è qui che nasce il dramma. Sì, perché non si sa bene se “l’inestimabile patrimonio arboreo di questo territorio” possa essere preservato, per dire, anche cementificando 26 ettari di campagna collemetese per l’impianto di un pantomatico Mega-Porco commerciale, strombazzato come la panacea dei nostri problemi economico-occupazionali con l’ausilio dei due (questi sì) sempreverdi slogan: “volano per lo sviluppo” e “ricadute occupazionali”. Ovvero se la salvaguardia di questo patrimonio valga soltanto per gli alberi degli altri comuni e non anche per quelli del suo feudo di Galatina (come la quercia vallonea che sta per essere asfaltata da una striscia di cemento, che con un certo sense of humour si osa definire circonvallazione – che guarda caso fa rima con lottizzazione ndr).
Ancora. Non si capisce come sia possibile conciliare il Montagna A dal B allorché da un lato il suo consiglio comunale delibera a stragrande maggioranza la contrarietà al TAP che dovrebbe sbarcare sulle coste di Melendugno (con falcidia non solo di flora marina ma anche di vegetazione terrestre), mentre quando si tratta di metterci la faccia, per esempio ritirando la sponsorizzazione istituzionale al comitato festa patronale del suo paese, fa finta di non coglierne il nesso, nicchia, mantiene le distanze come un “re tentenna” qualsiasi, facendo il paio con il don Abbondio della situazione.
Come credere a questi amanti della natura a targhe alterne che, forse senza accorgersene, fanno di tutto - con comparti edilizi, aree mercatali, circonvallazioni inscritte che non circoscrivono, mega-porci commerciali, impianti di compostaggio ana(l)erobico di 30.000 tonnellate annue, aborti di supermercati fuoriporta (vedasi Lidl), palestre inservibili (ovvero fruibili solo come installazioni di arte contemporanea), asili infantili buoni solo per essere inaugurati - per far mancare la terra sotto i palieddhri, non riuscendo mai, chissà se per dislessia congenita o per interessi di bottega, a proferire un perentorio “Stop al consumo del territorio”?
E come la mettiamo con il fatto che il suo capobastone, cioè il nostro beneamato Matteo Renzi, sì quello che sembra voglia governarci a colpi di tweet, afferma per esempio di vergognarsi di andare a parlare dell’accordo Gazprom o di South Stream “quando potrei raddoppiare la percentuale del petrolio e del gas in Italia e dare lavoro a 40mila persone [sic!] e non lo si fa per paura delle reazioni di tre, quattro comitatini”?
E’ vero: come la mettiamo, mister Montagna, con questi “quattro comitatini” che perlopiù sono composti da gente per bene, che si battono per le coste ioniche e adriatiche premiate con tante Bandiere Blu, che lottano per un’economia sostenibile (che dovrebbe poter contare sulla qualità dell’ecosistema mare-territorio), che si oppongono alle strade a quattro follie (una per tutte la devastante ss. 275), che sono preoccupati di veder incombere tante piccole Costa Concordia al largo dei litorali pugliesi, che vogliono difendere il vero oro blu ed i suoi orizzonti dalle torri petrolifere, che sono terrorizzati dall’incubo degli scheletri di metallo a poche miglia dalla costa, che temono come l’ebola le chiazze nere di residui oleosi e di altri indicibili inquinanti, che non s’inchinano agl’interessi delle multinazionali le quali non la vogliono mica smettere di spolpare il mondo?
Non so se Mimino Montagna dopo aver ottenuto “l’importante attestato di stima da parte di Matteo Renzi nei confronti della persona e della sua azione politica […] che hanno fatto della nostra Città uno dei centri di riferimento del movimento renziano […] (cfr. comunicato del comitato “Galatina Cambia Verso con Matteo Renzi” del mese di novembre 2013) sia o meno d’accordo con le parole del suo boss costituente (o prostituente a seconda dei punti di vista), pappa e ciccia con il noto pregiudicato assegnato ai servizi sociali.
Nel caso Montagna sconfessasse il suo capobanda sarei pronto a chiedergli scusa a caratteri cubitali. In caso contrario io sarò ancora una volta destinato a beccarmi del profeta di sventura (non è la prima volta), anzi del professorone (per questo titolo mi sono a suo tempo attrezzato) e soprattutto del gufo (secondo i neologismi renziani); mentre mister Montagna potrà aspirare con fiducia ad uno dei cento seggi del nuovo Senato di non eletti e soprattutto nominati.
Cari i miei venticinque lettori, sapete cosa penso? Meglio gufo che cuccuvascista come loro.
Antonio Mellone
ott182010
Marcello D’Acquarica
mag222010
Figli vandali? Riparano i genitori
Lo scorso ottobre un raid teppistico distrusse le panchine di piazza XI Settembre Mille euro, raccolti in poche settimane, hanno contribuito ai lavori di sistem a z i o n e
• NOHA. I figli distruggono ed i genitori intervengono per riparare i danni. E’ quanto accaduto nei giorni scorsi nella frazione di Noha. Protagonista dell’iniziativa, un gruppo di residenti del centro abitato.
Tutto ha inizio nell’ottobre dello scorso anno, quando alcune panchine di piazza XI settembre, uno dei pochi spazi a verde attrezzati della fra zione, sono finite nel mirino di alcun vandali. Lo spettacolo che si è presentato sotto gli occhi dei cittadini dopo il «raid» era desolante e terribilmente triste. Quelle panchine del resto erano particolarmente gradite a tutti.
Quel segnale di ordinaria inciviltà non ha lasciato indifferenti alcuni di loro; la consapevolezza che a compiere quell’atto potesse essere uno dei tanti ragazzi che risiedono nel centro abitato, forse anche uno dei loro figli, li ha convinti a mettere la mano nel portafogli per accollarsi una parte delle spese che l’amministrazione comunale ha dovuto effettuare per riparare i danni.
E’ nato così un comitato spon taneo di genitori che è intervenuto soprattutto per dare un segnale ben preciso di senso civico ed appartenenza ad una comunità. Una piccola e difficile raccolta di fondi che è riuscita a racimolare circa mille euro, poi destinati alla partecipazione delle spese di risistemazione delle strutture.
Dopo pochi mesi le panchine sono state riparate e restituite agli abitanti della frazione. E la soddisfazione per quel risultato raggiunto ha in parte oscurato l’amarezza per quell’atto vandalico che non è passato inosservato.
«Abbiamo voluto lanciare un messaggio per invitare al rispetto delle buone regole di vita a coloro che non hanno ancora compreso la gravità di quei gesti – dicono alcuni di loro – avere cura e rispetto delle strutture pubbliche deve essere un obbligo serio e costante di tutti i cittadini».
fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
set102010
NOI SIAMO PER IL FOTOVOLTAICO RAGIONATO, PER L’AUTOPRODUZIONE DI ENERGIA SUI TETTI DELLE NOSTRE CASE E PER UN VERO RISPARMIO DEI COSTI DELL’ENERGIA!
IL FOTOVOLTAICO E’ NATO PER DIFENDERE IL TERRITORIO NON PER DISTRUGGERLO, COME INVECE STANNO FACENDO NELLA NOSTRA CAMPAGNA.
NOHA dovrà sorbirsi un impianto di circa
che porterà un impoverimento del nostro territorio
E’ stata svenduta la “TERRA” di Noha, l’unica vera fonte di ricchezza per la popolazione.
COSA LASCEREMO AI NOSTRI FIGLI? Cosa mostreremo ai turisti?
I nostri padri con tanto sacrificio ci hanno tramandato fertili terre, uliveti secolari, beni culturali, vigneti, prelibatezza di prodotti, ed ora le grosse multinazionali trasformeranno tutto ciò in distese enormi di pannelli argentati!
ECCO 10 MOTIVI PER RESPINGERE L’ INVASIONE DELLA SPECULAZIONE DEL FOTOVOLTAICO AGRICOLO CHE STA PER CIRCONDARE NOHA:
1) Gli incentivi statali che incassano le società del fotovoltaico li paghiamo noi sulle bollette bimestrali della luce, senza avere alcuna riduzione dei costi dell’energia;
2) Nessuno ha il coraggio di dichiarare che estensioni così grandi e concentrate non sono dannose per la salute umana.
3) I cavi che accumulano e trasportano l’energia accumulata dai pannelli vengono interrati lungo strade e sentieri che i cittadini hanno la necessità di percorrere e sono la fonte di campi magnetici;
4) Grandi estensioni concentrate di pannelli di silicio sovvertono il microclima, disturbano la fauna e le migrazioni.
5) I costi per lo smaltimento dei materiali scaduti (gli impianti si esauriscono dopo 10-15 anni) e per il ripristino della terra sono altissimi, molto ma molto superiore all’introito economico ricavato dagli affitti.
6) Per impedire alla vegetazione di crescere avvelenano la terra inquinando le falde acquifere, l’acqua che è il nostro bene più prezioso insieme alla terra ed all’aria!
7) Grandi estensioni di pannelli di silicio concentrate in una stessa area desertificano (TIPO DESERTO DEL SHARA) le campagne un tempo rigogliose;
8) Le grandi estensioni di campi di fotovoltaico impoveriscono economicamente il territorio in quanto sottraggono terra all’agricoltura;
9) Non danno diretti posti di lavoro, ma accrescono il precariato;
10) I miseri benefici che ne derivano alle amministrazioni non sono minimamente comparabili con il sacrificio che subisce la terra e la popolazione.
Il comitato
mag252017
Al commissario Prefettizio dott. Guido Aprea
Al sub Commissario dott. V. A. Calignano
Al Comandante della Polizia Municipale, dott. A. Orefice
Città di Galatina
E p. C. Al Prefetto di Lecce, dott. Claudio Palomba
Galatina li, 25 maggio 2017
OGGETTO: richiesta di riduzione delle quattro ore di apertura mattutina della ztl, riduzione dei pass con relativo controllo degli stessi e sostegno alle iniziali disposizioni amministrative di salvaguardia del Centro Antico adottate dal Commissario prefettizio dott. Guido Aprea.
Illustrissimo Commissario,
i firmatari della presente comunicazione, comitato di Quartiere del Centro Storico (composto da residenti, operatori commerciali, professionisti e responsabili di associazioni), Sostenitori dell’azione del comitato (cittadini, operatori culturali, esponenti culturali galatinesi ed associazioni quali la locale Proloco, la locale Associazione Club Unesco, Italia Nostra sez. Sud Salento, Archeo club Galatina, l’Osservatorio Tecnico Galatinese, l’Associazione City Telling, ecc. ,
intendono confermare il proprio fermo consenso all’azione di salvaguardia e valorizzazione del tutto condivisibile messa in atto inizialmente dal Commissario prefettizio dott. Guido Aprea, in quanto primo atto per un percorso di civiltà, di sostenibilità ed il primo passo per la valorizzazione del Borgo Antico e dell’intera Città. Tuttavia proponiamo di ridurre di almeno due o tre ore la fascia oraria di libero accesso, prevista nella mattinata. Le attuali quattro ore previste dalle ore 8 alle ore 12, nelle ore di maggior affluenza del traffico pedonale costituito da residenti, da visitatori e turisti, singoli o in grandi comitive, quali coloro che si recano nei negozi, al Comune, a visitare palazzi, Chiese, la Basilica e le gallerie, sono in contrasto con l’alto carico di macchine che transitano in particolar modo su Via Umberto I, Via Vittorio Emanuele, Via Garibaldi e Piazza San Pietro, le vie principali del traffico pedonale, sia durante la fascia oraria libera, sia durante le altre ore della giornata (troppi pass rilasciati?).
Questa fascia oraria ampia e centrale nella mattinata, l’alto numero dei pass rilasciati, stanno creando seri disagi sia ai residenti, sia agli operatori, ma in particolar modo ai visitatori e turisti, in questo periodo di maggior affluenza. La velocità del transito delle auto in particolare in Via Umberto I e via Robertini e i relativi ingorghi che si creano tra comitive, pedoni, tra auto, furgoncini, e camion mettono in serio pericolo la sicurezza dei pedoni, dei bambini e dei diversamente abili. La prima settimana di chiusura è stata un’ esperienza meravigliosa e c’è stata una risposta positiva generale nella maggior parte della popolazione, ad eccezione solo di alcuni operatori che , forse per paura, ancora non riescono a comprendere la portata di questo epocale cambiamento migliorativo, che porterà frutti sia a livello economico che a livello socio-culturale a tutti, nessuno escluso. Ma confidiamo che quanto prima anche loro possano vederne i benefici, infatti risulta imprescindibile contribuire a far acquisire a tutti i galatinesi una visione ampia e orgogliosamente rivendicabile della portata del Centro Antico, che come tale va sottratto a visioni di parte e riconosciuto come Polo attrattivo per flussi turistici nazionali ed internazionali e attività connesse.
Se vediamo le tendenze degli altri comuni della Provincia di Lecce, per non andare a vedere anche nel resto d’Italia e della Comunità Europea, molti Comuni hanno intrapreso con successo questo percorso: Otranto, Lecce, Gallipoli, Maglie, Poggiardo, Martano, Corigliano, Nardò, ecc. ed ora sembra che anche la vicina Galatone e Copertino vogliano procedere per la ztl. Si tratta di un processo di sviluppo urbanistico sostenibile delle città che vede l’individuo e la comunità al primo posto (e non l’auto). Solo una ferma decisione di chiusura, una regolamentazione seria degli accessi (a tale proposito si richiede un controllo più accurato nel rilascio dei pass soprattutto in funzione del numero limitato dei posti auto, che dovrebbero essere destinati in primis ai residenti, molti dei quali anziani, o famiglie con bambini) può portare ad un piano serio di riqualificazione dell’intero Centro Antico, Centro Nuovo, e dell’intera cittadina.
Con ossequi.
FIRMATO
Le suddette Associazioni, tramite i loro Presidenti
(Club Unesco, Archeoclub, Osservatorio Tecnico Galatinese, Proloco, Associazione City Telling, Italia Nostra sez. Sud Salento e comitato di Quartiere).
mar082017
In merito alla nota inviata agli organi di stampa dalla Direzione Asl di Lecce il comitato di liberi cittadini “Uniti per la difesa dell’Ospedale S. Caterina Novella e per la tutela del diritto alla salute”, intende precisare che continua a ritenere inadeguato il piano di riordino ospedaliero, pensato e strutturato dalla Regione.
Un piano di riordino necessario per la riorganizzazione sanitaria pugliese ma che avrebbe meritato maggiore attenzione e laicità nella fase di stesura viziata, riteniamo, da condizionamenti che poco hanno a che vedere con il diritto alla salute dei salentini.
Accettando l’invito della Direzione Asl Lecce, abbiamo inteso scindere l’aspetto decisionale/politico da quello tecnico/pratico ritenendo utile partecipare al tavolo di lavoro su “Riordino, la fase operativa parte dall’Ospedale di Galatina” dove, in rappresentanza e su indicazione del comitato, Vito Tundo si è fatto portavoce delle nostre istanze.
Da cittadini/utenti contrasteremo nei modi possibili questo scriteriato piano di riordino ospedaliero e vigileremo affinché venga garantita la richiesta di assistenza sanitaria pubblica nel nostro territorio provando a dare, se possibile, ogni contributo utile.
Galatina, 8 marzo 2017
Saverio Mengoli
Gianfranco Loreta
Lory Apollonio
Clelia Antonica
Francesca Tundo
Piero Russo
Luigi Massaro
Vito Tundo
apr152015
Cento anni fa da Galatina, come dal resto d’Italia si partì per la guerra, la “grande guerra” che si immaginava in realtà breve e che fu una carneficina dalle dimensioni mondiali. A salutarli in partenza per il capoluogo in treno, il 25 maggio del 1915, il Sindaco della città Vito Vallone e parenti, amici e curiosi. E tra i milioni di esseri umani, militari e civili, che trovarono la morte 615.000 furono gli Italiani e 325 i Galatinesi. Arida e fredda contabilità da cui però occorre ripartire per ricostruire la memoria della comunità che guardando al passato costruisce, insieme, un futuro di speranza. Ecco perché si è voluto cento anni dopo “partire per la pace” con una delegazione dei giovani che frequentano gli Istituti di Galatina.
Questo lo spirito con cui la città di Galatina, nell’ambito delle celebrazioni internazionali per il centenario della Prima Guerra Mondiale, ha voluto fortemente sostenere e promuovere, quale momento di riflessione storica sull’evento, la partecipazione degli studenti degli Istituti che hanno inteso aderire: il Liceo Scientifico “A. Vallone”, il Liceo Classico, Artistico e delle Scienze Umane “P. Colonna” e l’Istituto “Falcone e Borsellino” di Galatina, insieme ad una delegazione comunale, al Meeting della Pace che si terrà a Udine e Gorizia il 17 e 18 aprile prossimi a cento anni dalla prima Guerra Mondiale.
Il Meeting di Pace nelle trincee della Grande Guerra è promosso dal Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i diritti Umani con sede a Perugia, unitamente ad altri Enti ed Organismi nazionali e dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Il Comune di Galatina – Assessorato alla Cultura - dando seguito al protocollo sottoscritto nell’autunno scorso relativo al progetto didattico – scientifico triennale “Cento anni fa … la grande Guerra”, ideato e proposto dal Centro di Studi e Relazioni Atlantico Mediterranee (CESRAM) presidente la Prof.ssa Giuliana Iurlano, con Intercultura Onlus, insieme ad altri Soggetti come l’Università del Salento, la Prefettura, la Provincia, l’Ufficio scolastico territoriale di Lecce, il Comune di Lecce, il Centro di Documentazione Storica sulla Grande Guerra (Comune di San Polo di Piave) CEDOS, Archivi di Stato e Archivi Privati, Museo Castromediano, progetto inserito nell’ambito delle Manifestazioni Nazionali per il centenario della nascita dell’Associazione Internazionale AFS (American Field of Service-Intercultura) con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, della Provincia Autonoma di Trento, Comuni di Trento e Rovereto, del comitato per il Centenario della Prima Guerra Mondiale (istituito dal Governo italiano il 3 novembre 2013), ha voluto garantire la propria presenza ad Udine per educare i giovani cittadini a riflettere e sviluppare una coscienza critica nella lettura degli avvenimenti storici.
Esperienza di vita che si rende possibile grazie anche alla sponsorizzazione della ditta Tundo Vincenzo Autoservizi che ha messo a disposizione un pullman GT e ad un contributo della Banca Popolare Pugliese.
“Protagonisti – come spiega l’assessore Vantaggiato - saranno i giovani che si incontreranno da tutta Italia nelle trincee della prima guerra mondiale per dare voce alla pace, contro tutte le guerre, la violenza e il terrorismo. In collaborazione con le scuole e gli operatori culturali interessati si è inteso sviluppare il tema delle barbarie della guerra con riferimento alle stragi passate e presenti e al recupero delle storie dei nostri Caduti”.
Il programma prevede, tra i momenti più significativi, i Laboratori di Pace e la marcia per la Pace nella città di Udine il 17, ed i Laboratori di Pace, dialogo e fraternità a Gorizia sulle trincee della prima guerra mondiale la mattina del 18.
Il Raduno per la partenza a cui è invitata tutta la cittadinanza oltre alle Associazioni cittadine già coinvolte nel progetto pluriennale, avverrà giovedì 16 alle ore 8.30 presso il Monumento dei caduti in Piazza Alighieri, il Sindaco Cosimo Montagna saluterà i partecipanti che partiranno al fronte della prima guerra per questa importante “missione per la pace”.
mag042012
Il dr. Montagna ha esposto il programma della coalizione ed il progetto di cambiamento della città che si intende mettere in campo una volta vinte le elezioni.
L'On. D'Alema, dopo un'ampia analisi dei problemi che assillano l'Italia, ha evidenziato che è necessario ristabilire un clima di fiducia dei cittadini verso i partiti, riformandoli, dimezzando il finanziamento pubblico ed introducendo controlli da parte della Corte dei Conti, ma che è necessario altresì combattere la demagogia e ricordare che il Paese si trova in tale stato di crisi a causa del governo della destra e di Berlusconi; con l'ultimo governo di centro sinistra infatti lo spread era 34 punti e il debito pubblico il 103% del PIL. Ora si viaggia verso il 124% e purtroppo i danni fatti da Berlusconi sono stati enormi.
Ha infine ribadito che il governo va sostenuto, non essendo ragionevole oggi precipitare il Paese verso le elezioni e che chiunque lo facesse se ne prenderebbe una responsabilità' anche elettoralmente pesantissima.
lug082014
Passata la festa dei santi patroni di Galatina tiriamo un po’ le somme. Gli organizzatori hanno avuto la leggerezza a loro dire di accettare uno sponsor senza pesarne le conseguenze. E va bene abbiamo chiuso, anzi ne abbiamo approfittato e, qualche giorno prima della festa, siamo stati nella bellissima cittadina salentina a parlare dell’opera inutile e dannosa TAP. Come dicevamo, noi abbiamo voluto credere alla buonafede e alla leggerezza del comitato feste, abbiamo voluto non creare disagio alle persone e ai fedeli. Non abbiamo voluto essere noi a creare tensioni e non lo abbiamo fatto, neanche quando la pubblicità di TAP non si è limitata ai soli manifesti 6 per 3 ma anche su un intera pagina della brochure della festa, la pubblicità portava la dicitura “Energia a vocazione turistica” – che vocazione può avere il gas e il gasdotto che distruggeranno il Salento tutto? Ma soprattutto questi non vendono gas, ma lo portano in Austria, e costruiscono una centrale di depressurizzazione di 12 ettari. Energia a vocazione turistica sarà l’ossimoro dell’anno. Non ci siamo neanche inalberati quando, per magia, la sera del cantante, sempre lui, quello che del Salento non ne vuole sapere nulla, sono apparse le bandiere di TAP. Quindi ricapitolando: manifesti, brochure e bandiere, per soli 5000 euro? E quindi all’amministrazione che ne ha dati 16000 che fate le statue di fianco ai santi patroni? Davvero dobbiamo credere alla buona fede? E poi al signore alto con i capelli bianchi, quello che mentre discutevamo fuori il palazzo della cultura si fasciava la testa e ci chiedeva scusa, quello che ci aveva invitato a salire sul palco prima del cantante, per poi scoprire che non era vero che non si era mai discusso di questa eventualità, che non ricorda…. E si … noi continuiamo a credere nella loro buonafede, anche nella buona fede del prete. All’uscita dall’assemblea in cui si parlava di TAP, gli è stato chiesto se avrebbe detto qualcosa nell’omelia per spiegare cosa è TAP. Facile fare finta di non sentire e uscirsene con il sorrisetto, ripenso a tutti quei preti che hanno perso la vita per delle idee e per la difesa della dignità. Penso a quei preti che lottano contro il biocidio in Campania e a chi ha il coraggio di abbandonare tutto per servire il prossimo. Coraggio ecco la parola chiave. Ci vuole coraggio a rifiutare il vile denaro, cacciare i mercanti dal tempio. Ci vuole coraggio, in questo periodo di crisi, ad non accettare soldi dagli sconosciuti. Gente che si insinua nel tessuto sociale, gente che prenderà da questa terra e dalle nostre tasche per non restituire nulla. Ci vuole coraggio anche a salire su una pedana mentre si parla di TAP e dire che il proprio partito si è sempre espresso contrariamente al progetto, mistificando le posizioni. Spieghi bene in che modo è contrario e ci risparmi la sua ignoranza in materia. Nel suo partito ci sono guerre interne e TAP è un pretesto per creare correnti, ma se si guarda bene tutti lo vogliono. Chi a Brindisi (per dare l’ennesima opportunità ad Enel di essere salvata dalla politica? A Brindisi esiste già il gas per Cerano ed è Enel a dover fare investimenti per la conversione o chiusura. Enel è fuorilegge dal 1996, e lo stato Italiano preferisce pagare sanzioni che far chiudere una centrale che provoca morti). O Otranto, dove già esiste l’approvazione per un gasdotto (ITGPoseidon II) , peccato che sia di portata minuscola (8-12 mld di mc. contro 20 mld mc.) confrontata a TAP e quindi bisognerebbe di un nuovo progetto e le valutazioni dovrebbe ripartire da zero. E non credo che le autorizzazioni poi arriveranno come sono arrivate nel silenzio totale della prima volta. Ma come funziona la macchina di TAP per le sponsorizzazioni? Molto semplice. L’agenzia Proforma ti contatta ed offre dei pacchetti di sponsorizzazione, ma non ti dice l’oggetto della campagna pubblicitaria, punta sulla sua famosa esperienza e sulla fama che si è fatta negli anni. Per fortuna ci sono persone coscienti e preparate che prima di firmare il contratto chiedono di che sponsor si tratta, altrimenti, firmato il contratto, si troverebbero, loro malgrado, in dovere di stampare o mettere in onda spot riguardanti TAP. Per fortuna abbiamo notizia di organizzatori di eventi e di testate giornalistiche che hanno rifiutato ben volentieri i soldi di TAP,tanti soldi. Ma cosa serve la sponsorizzazione a TAP? In fondo TAP non vende gas casa per casa, porterà il gas in Austria. TAP non vende verdura o olio o prodotti da orto, gli orti li distrugge .TAP non vende posti in spiaggia,la spiaggia la trafora. Quindi a che serve? Serve a far passare per positivo ciò che di positivo non ha nulla. A comprare il consenso. Aggiungiamo che per la stessa procedura di VIA, TAP deve farsi conoscere e avere incontri pubblici, in tre anni uno o due se vogliamo includere l’O.S.T.organizzato dalla regione, mentre dice di averne fatti più di 200, al massimo in tutta la sua permanenza qui Russo avrà incrociato solo 200 persone e la maggior parte di Confindustria. Con la sponsorizzazione TAP dirà al ministero che ormai è nel tessuto sociale, mentre qui nel Salento cresce di giorno in giorno il dissenso. Sono troppo vicine Taranto e Brindisi per non avere in mente come operano, sul tessuto sociale, aziende che hanno il solo fine del profitto, sappiamo come sono in grado, con sponsorizzazioni,di comprare il consenso, è una tattica vecchia. A tutti gli operatori turistici, a tutti gli organizzatori di sagre e concerti, a quanti hanno un piccolo o grande giornale, a quanti fanno informazione su internet, se questa agenzia vi chiede preventivi, chiedete di che pubblicità si tratta, siate attenti a questi giochi senza morale di TAP. Noi vi saremo vicini. Pensiamo al futuro non vendiamoci. Sperando che i 5000 euro dati ai Santi non li dovremo pagare con gli interessi nel futuro.
comitato NO TAP
fonte:Galatina blogolandia.it
apr282022
Venerdì 29 aprile alle 19.30 a Galatina, presso il comitato Elettorale "Casa Antonica" (Piazza Alighieri 64), si terrà un importante incontro con la Senatrice Nunzia Catalfo, già Ministro del Lavoro e Coordinatrice del comitato Nazionale per le Politiche del Lavoro, il Sen. Iunio Valerio Romano, Capogruppo in Commissione Lavoro al Senato e componente del comitato Nazionale per le Politiche del Lavoro e Vicepresidente della Commissione d'inchiesta sullo sfruttamento e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
I saluti iniziali saranno affidati alla candidata Sandra Antonica Sindaco e l'incontro sarà moderato dal nostro Deputato galatinese Leonardo Donno.
Discuteremo di lavoro e sicurezza sui luoghi di lavoro, di salario minimo, reddito di cittadinanza e tanto altro. Racconteremo alcune delle cose fatte al Governo dal MoVimento 5 Stelle e che hanno ricadute anche nelle nostre comunità.
Questo è uno dei tanti incontri che faremo da qui alle prossime settimane, in perfetta continuità con quanto fatto, costantemente, in questi anni nella città.
Perché è bene ricordare sempre che NOI ci siamo sempre stati, ci siamo e ci saremo!
La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.
Nell'arco della stessa giornata, inoltre, la delegazione parlamentare incontrerà il prefetto di Lecce, l'Ispettorato del Lavoro, il centro per l'impiego e, infine, tutte le sigle sindacali. Obiettivo: fare rete e rafforzare una sinergia interistituzionale a tutela del lavoro e di ogni suo aspetto.
Movimento 5 Stelle Galatina
set212007
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lug082014
Qualche giorno fa, a seguito dell’interrogazione legittima, ma palesemente infondata, del consigliere comunale Carlo Gervasi sulla appena inaugurata Palestra di via Montinari in Galatina, sono montate sterili polemiche e demagogiche affermazioni.
Per amore di chiarezza e per volontà di trasparenza questi sono i fatti.
La Palestra è stata realizzata sulla base di un finanziamento, ottenuto dall’Amministrazione Antonica, nell’ambito del Programma integrato di riqualificazione delle periferie, e, nel caso specifico del Rione Nachi.
L’esecuzione dei lavori, con diversi miglioramenti in corso d’opera, è avvenuta nella perfetta osservanza del capitolato d’appalto, nell’assoluto rispetto delle norme C.O.N.I. in materia, in coerenza con gli scopi e gli obiettivi previsti dal finanziamento. Per questo si è ottenuto il parere del comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Trattasi di Palestra, da adibirsi ad attività sportive agonistiche locali, e non già di un Palasport, la cui idoneità ad ospitare attività sportiva agonistica a livello nazionale ed internazionale esige caratteristiche di pavimentazione, di altro e particolare livello, come previsto dalla tabella A delle norme C.O.N.I.
E’ senz’altro possibile che l’opera non corrisponda alle aspettative d’uso di alcune delle Società sportive galatinesi, che partecipano a Campionati federali, ma non bisogna mai perdere di vista “il bene comune” per il rispetto del quale vale la logica del “meglio poco che niente” e non quella del “tanto peggio tanto meglio”.
Ove ricorressero domani condizioni favorevoli, l’esistente potrebbe essere migliorato senza dover partire da “0”.
La politica è seria quando è vera, e non quando si misura con i pressapochismi, le strumentalizzazioni, i particolarismi e gli interessi di parte e/o di bottega.
Andrea Coccioli
Assessore ai LLPP, allo Sport e alle Politiche Giovanili del Comune di Galatina
mar202019
Debutto della Showy Boys Galatina nel nuovo campionato di serie 3D Young. I ragazzi bianco-verdi partecipano al torneo organizzato dal comitato Fipav di Lecce che vede iscritte otto squadre suddivise in due gironi. La Showy Boys è inserita nel girone B assieme a Ruffano, Sbv Olimpia e Uggiano, mentre del girone A fanno parte Galatone, Brindisi, Nardò e Lecce.
Il 3D Trofeo Young è un campionato aperto ai giovani pallavolisti della classe di età compresa dal 2005 al 2008 e con la possibilità di poter schierare due atleti fuori quota classe dal 2003 al 2004.
“Disputare un torneo federale come il 3D Young è un’ottima opportunità di gioco e di confronto – dichiara l’allenatore della compagine galatinese Gianluca Nuzzo – gli atleti che compongono la squadra sono quasi esclusivaente gli stessi che hanno disputato il campionato di categoria under 14 e questo è molto importante perché significa dare continuità al lavoro e alla preparazione che si sta facendo in palestra”.
La Showy Boys giocherà il primo match della regular season Sabato 23 marzo alle ore 16:30 in casa della Sbv Olimpia (palestra Giovanni XXIII in via Corigliano a Galatina). Nei due turni successivi, il team di mister Nuzzo farà visita al Ruffano (26 marzo) e Uggiano (5 aprile). Nel girone di ritorno, invece, i bianco-verdi giocheranno nella palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 2 di Noha: il 12 aprile con Sbv Olimpia, il 19 aprile con Ruffano e 26 aprile con Uggiano.
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lug032019
A conclusione dei festeggiamenti dei Santi patroni Pietro e Paolo facciamo i complimenti al comitato festa per l’organizzazione e per il successo di questa edizione. Dopo alcuni anni in cui la festa non era stata molto esaltante, quest’anno la città ha partecipato con maggiore coinvolgimento ed entusiasmo insieme ai tanti turisti che si sono riversati per ammirare il mito del tarantismo e per prendere parte alla tradizione galatinese. Abbiamo visto code all’ingresso della storica pasticceria Ascalone, della Chiesa Madre e della basilica di Santa Caterina, a testimonianza di quanto attrattivo possa essere il nostro patrimonio artistico, gastronomico e culturale.
Consapevoli di questi nostri punti di forza e convinti che la promozione turistica sia fondamentale per rilanciare l’economia ed il commercio cittadino, ci saremmo aspettati maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione rispetto a quei finanziamenti finalizzati a migliorare i servizi ai turisti.
Invece con la determinazione n. 275 del 21 Giugno 2019 del dirigente regionale al ramo, prendiamo atto, ancora una vola, dell’assenza del comune di Galatina dalla graduatoria per l’assegnazione di risorse destinate ad “interventi a sostegno della qualificazione e del potenziamento del servizio di informazione degli info-point turistici dei comuni che aderiscono alla rete regionale – annualità 2019”.
Non è la prima volta che Galatina risulta assente da questi importanti finanziamenti, mentre invece altri comuni come Gallipoli, Nardò, Galatone e finanche Salve, Andrano e Tiggiano riusciranno con ogni probabilità ad ottenere il sussidio economico.
A questo punto vorremmo chiedere all’Assessore Nico Mauro per quali motivi Galatina, città a vocazione turistica, è assente da questa graduatoria e da questo bando.
Non avevamo bisogno di queste risorse? Vi siete dimenticati di partecipare? E’ stato presentato qualche progetto ma è stato scartato?
L’Assessore o il Sindaco chiariscano alla città le ragioni di questa assenza.
Pierluigi Mandorino
Segretario - Partito Socialista di Galatina
mag042017
La Showy Boys Galatina conquista il titolo provinciale nella categoria under 13 3vs3. Il giovane team guidato da Davide Quida si è classificato al primo posto nella final four disputata Mercoledì 3 maggio al palazzetto dello sport di Leverano. A gareggiare, per contendersi l’ambito titolo di campione provinciale, le quattro squadre più rappresentative: Scuola Pallavolo Alessano, Bee Volley Lecce, Showy Boys Galatina ed i padroni di casa del Volley Leverano, organizzatori del torneo per conto del comitato Fipav di Lecce.
I bianco-verdi, che arrivano alla fase conclusiva dopo aver ottenuto otto vittorie su otto incontri nella stagione regolare, hanno affrontato in semifinale l’Alessano vincendo per 2-1 (12-15, 15-6, 15-9). Nell’altra semifinale, invece, il Leverano ha battuto il Lecce per 2-0 (15-10, 15-7).
I ragazzi della Showy Boys sono stati ammessi con pieno merito alla finalissima contro Leverano e dopo una gara avvincente e con una bella rimonta del terzo e decisivo set (15-10, 12-15, 15-14) hanno conquistato il trofeo under 13 3vs3 laureandosi così campioni provinciali. Al terzo posto si è classificato l’Alessano vittorioso per 2-1 con il Lecce (15-11, 14-15, 15-14).
Grande soddisfazione in casa galatinese con la famiglia bianco-verde in festa per un’affermazione importante in campo provinciale e un primo posto che consente la partecipazione del team di Quida alla fase regionale che prenderà il via nei prossimi giorni per poi concludersi, per chi avrà l’opportunità di qualificarsi, con la fase nazionale in programma a Bastia Umbra il 28 e 29 maggio.
Particolarmente emozionato al termine della finalissima l'allenatore Davide Quida: "Faccio i complimenti ai miei ragazzi per l'impegno e la determinazione messi in campo anche nei momenti più difficili del match - dichiara il tecnico bianco-verde - hanno ottenuto un ottimo risultato e in un torneo molto difficile ed equilibrato così come si è potuto evincere nel corso delle gare della final four. Meritavamo un buon piazzamento soprattutto per i risultati conseguiti nella regular season che ci ha visti assoluti protagonisti. Godiamoci questo momento e prepariamoci al meglio alle prossime sfide che ci vedranno competere in ambito regionale".
Soddisfazione anche tra le fila della società che ha sempre supportato questo gruppo nel suo primo campionato under 13. "E' un team nuovo, così come quello che disputa il torneo 6vs6, composto da atleti più giovani per la categoria e provenienti dal settore minivolley - spiega il direttore generale, Libero Masciullo - ecco perché arrivare primi nel girone, accedere alla final four e poi conquistare il titolo di campione provinciale sono stati risultati davvero significativi".
La Showy Boys si conferma come ottima scuola di volley (il club ha ottenuto lo scorso anno il riconoscimento Fipav di scuola regionale di pallavolo) grazie all'attività del suo vivaio. Anche in questa stagione che sta per concludersi, la società galatinese si è distinta nei campionati giovanili gettando le basi per un futuro sportivo di sicuro interesse, considerando, in prospettiva, le opportunità di crescita offerta anche in seno alla prima squadra.
Campioni provinciali under 13 3vs3: Carcagnì Francesco, Fiore Francesco, Pizzola Antonio, Preste Federico, Stifani Luigi. Allenatore: Davide Quida
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nov122020
La scuola riapre puntando in primis alla sicurezza, in un periodo purtroppo ancora estesamente interessato dall’emergenza epidemiologica che stiamo attraversando e che è rinvenibile in molti documenti presenti sul sito.
La nostra scuola, così come tutte le altre istituzioni scolastiche, in linea con il Decreto Ministeriale risalente allo scorso giugno 2020 che contiene le “ linee guida per la ripresa a settembre”, (Piano Scuola 2020-21), ha pienamente recepito le indicazioni del comitato Tecnico Scientifico che ha fornito misure di prevenzione e raccomandazioni per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, in vista della ripresa dell'anno scolastico 2020/21.
A questo proposito sono state messe in atto una serie di misure per fronteggiare la contingente situazione attuale che si riflette non solo nella modulistica presente sul sito della scuola, ma ha inciso anche profondamente sulle abitudini quotidiane della vita scolastica attuale.
Tra queste misure si possono citare l’adeguamento del patto educativo di corresponsabilità all'emergenza sanitaria in corso e che prevede una ancor più stretta collaborazione tra scuola e famiglia, a partire dai vari vademecum pubblicati per tutte le classi di ogni ordine di scuola con le indicazioni sui comportamenti corretti da tenere o le direttive sulla gestione di una persona sintomatica a scuola.
D'altro canto la scuola garantisce la tracciabilità nella gestione di ingressi e uscite di tutto il personale e non solo, le periodiche operazioni di pulizia e sanificazione degli ambienti, la fornitura dei dispositivi di protezione per alunni e docenti (mascherine e dispenser gel con azione virucida); la nomina di un docente referente Covid per la gestione dei casi di emergenza per ogni plesso e un docente referente generale d'istituto; personale docente “ Covid” di potenziamento per le classi più numerose che necessitano di essere sdoppiate.
Non ultimo la nostra scuola ha poi recepito anche le Linee guida per la Didattica Digitale Integrata ( DDI) che forniscono indicazioni per la progettazione del Piano Scolastico da adottare in modalità complementare alla didattica in presenza, qualora si rendesse necessario ( come si sta verificando parzialmente nella situazione attuale) sospendere le lezioni in presenza e , a questo riguardo, sono in cantiere ulteriori attività di formazione sulla piattaforma digitale Gsuite in uso nel nostro Polo a cura dell’animatore digitale ed anche ulteriori corsi di didattica digitale più specifici per ambito disciplinare rivolti a tutto il personale e tenuti da esperti della materia.
Di conseguenza, nonostante le nuvole all’orizzonte, le attività progettuali per l’ampliamento dell’offerta formativa della scuola riprendono con forte entusiasmo; sono stati riattivati i Programmi Operativi Nazionali ( PON), già avviati nel precedente anno scolastico per tutti e tre gli ordini di scuola : “ Un click per crescere” con l'obiettivo di potenziare la creatività ed incentivare un uso consapevole del digitale per i bambini di 5 anni e “Give me Five 3” per la Scuola dell’Infanzia, rivolto sempre agli alunni di 5 anni con l'obiettivo di avvicinare i bambini ad un codice linguistico diverso dal proprio e alla conoscenza di altre culture; “Matematica da campioni” per la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado con l'obiettivo di potenziare le conoscenze logico-matematiche degli studenti; poi ancora “ il Francese anche per me” per avvicinare i bambini della scuola Primaria alla conoscenza della lingua francese di livello A1 ed infine il corso di spagnolo per la Scuola Secondaria di primo grado , per approcciare gli alunni alla conoscenza della lingua spagnola.
Tra le iniziative più apprezzate nell'ambito del Polo 1 riprende poi il progetto STEM (che vede interessate le discipline di Scienze, Tecnologia e Matematica), con lo scopo di avvicinare a norme di comportamento civili, interiorizzare il rispetto per i beni comuni e la decodifica dei principali segnali stradali.
Da sempre di rilevante interesse per l'utenza, si ripropone anche il progetto KET ( Key English Test) per la Scuola Secondaria di primo grado, per il conseguimento della certificazione linguistica di livello A2.
Infine, di importanza cruciale anche in seguito all’inserimento dell’Educazione civica nel curricolo nazionale per tutti gli ordini di scuola e date le emergenze sociali giovanili venute alla ribalta ai nostri giorni, si è resa necessaria l’esigenza di progettare un’unità didattica trasversale che attraversi tutte le discipline “ Noi cittadini in Europa” per promuovere, tra gli altri obiettivi, la diffusione della cultura della legalità, della tolleranza e della solidarietà nelle nostre generazioni future.
I docenti dell'Istituto Comprensivo Polo 1 Galatina
Mussardo Emanuela
Schirinzi Gianfranco
Cesari Stefania
mar082017
Il team under 16 della Showy Boys Galatina approda alla fase regionale. Dopo aver conquistato la final four provinciale, conclusasi con un terzo posto in virtù del successo sul Progetto Azzurra Alessano, i giovani allievi bianco-verdi superano i confini territoriali per giocarsi con pieno merito la fase eliminatoria regionale.
Il comitato Fipav Puglia ha stilato quattro gironi composti da tre squadre che disputeranno le gare previste in calendario. La Showy Boys di mister Nuzzo è stata inserita nel girone B assieme a Polisportiva Amatori Volley Bari e Polisportiva Frascolla Taranto. Nella prima giornata, i galatinesi saranno impegnati Domenica 19 marzo (ore 11) nella trasferta a Carbonara di Bari mentre nel turno successivo, Giovedì 23 marzo (ore 17), ospiteranno al Palazzetto dello Sport “Fernando Panico” la formazione tarantina della Frascolla.
“L’accesso alla fase regionale è un bel traguardo per il gruppo da me allenato – dichiara coach Gianluca Nuzzo – arriva dopo la competizione della final four provinciale e soprattutto una regular season che hanno visto gli under 16 distinguersi per gioco e risultati. Il torneo regionale è una opportunità da sfruttare per confrontarsi con i pari età di altre realtà sportive e da vivere con il massimo entusiasmo e divertimento”.
Organico Under 16
Carachino Giacomo, Carcagnì Alessio, Carlucci Antonio, Coluccia Paolo, De Pascalis Giulio, Esposito Lorenzo, Loreta Ludovico, Martina Marco, Petracca Marco, Rizzello Giulio, Rossetti Mirko, Salvio Matteo, Schiattino Francesco, Scorrano Stefano, Stifani Emanuele, Urso Giovanni. Allenatore: Nuzzo Gianluca
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apr212012
Partecipazione di “Grande Sud” alla campagna elettorale del candidato sindaco di Galatina Giancarlo Coluccia con la presenza del suo fondatore, l’On. Gianfranco Miccichè. L’incontro si è tenuto ieri 20 aprile presso il comitato elettorale di Galatina. Oltre all’On. Miccichè la presenza della Senatrice Adriana Poli Bortone e del Segretario Provinciale di Io Sud Gerdardo Filippo.
Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, il candidato sindaco di Galatina ha introdotto l’intervento dell’On. Gianfranco Miccichè che ha voluto spiegare il perché del sostegno da parte di Grande Sud ai sindaci del sud ed in particolare a Giancarlo Coluccia. “Noi siamo contro i partiti che si sono prestati al massacro del sud a favore del nord”, ha affermato Miccichè, “e vogliamo favorire uno sviluppo del territorio affinché i nostri figli non siano costretti ad andare altrove per cercare opportunità di lavoro; solo allora potremo dire di aver raggiunto il nostro obiettivo. Il nostro è il partito dei sindaci poiché sono loro a rappresentare il territorio e le sue istanze. E di certo non potevo mancare a quest’appuntamento per esprimere solidarietà e supporto ad un candidato sindaco come Giancarlo Coluccia che, con la sua onestà e fermezza, ha da sempre lottato per il bene e lo sviluppo del territorio”.
A seguire l’intervento della Senatrice Adriana Poli Bortone che ha voluto sottolineare come, nel recente passato, anche lei abbia vissuto con amarezza le vicende di Galatina. “E’ necessario”, ha sottolineato la Senatrice, “riprendere le tracce di un percorso di vita amministrativa più corretta e leale anche nei rapporti tra le forze politiche che devono avere degli obiettivi politici e non di carattere personale”. Attenta ed entusiasta la partecipazione dei cittadini i quali hanno salutato gli intervenuti con lunghi applausi.
Ufficio Stampa Giancarlo Coluccia
mag242016
La nostra cittadina se pur piccola ha un Impianto Sportivo come tanti e tutti i paesi d’ITALIA, ed è un Impianto che se messo in funzione è invidiabile da tanti paesi molto più grandi del nostro, completo di tutto per qualsiasi SPORT, ma purtroppo per vari motivi, che non stiamo qui ad elencare, è rimasto chiuso per un po’ di tempo e al degrado totale abbandonato a se stesso, tutti quanti noi lo sapevamo, il tutto alla luce del sole. Così un gruppo striminzito di amici ha pensato bene di far qualcosa a rivivere l’Impianto per lo SPORT, tra l’altro tentativo fatto ancora indietro negli anni con altre amministrazioni, ma senza successo. Tra varie visite negli uffici che contano e che trattano l’argomento “strutture sportive”, ci hanno consigliato di formare un’Associazione Sportiva e così ci siamo messi in moto. Nell’inverno freddo del 2015, precisamente tra il 15 e il 17 febbraio è nata l’Associazione Sportiva Dilettantistica DPM ATLETICO NOHA, il nome non è un caso, è stato studiato bene ed ha un significato. Anche il logo è stato studiato con non poca fatica, ma semplice da capire: le TRE TORRI è il simbolo di NOHA, lu SCIACUDDHRI, beh è di casa a NOHA, infine i PALLONI perché rappresenta lo SPORT. Non voglio per adesso mettere nomi di persone perchè nessuno di noi ha meriti maggiori o minori dell’altro, tutti, dico tutti con il proprio contributo. Un grazie va anche a qualche persone estranea all’Associazione che, con il suo aiuto ha contribuito a far sì che l’iniziativa vada a buon fine. Quindi siamo tutti sulla stessa linea di partenza, dico questo per togliere qualche dubbio a qualcuno. E’ naturale che in un’Associazione, comitato, Riunione, Assemblea, ci deve essere un responsabile, legale rappresentante o Presidente che dir si voglia con appunto delle cariche, delle figure interne, che devono mandare avanti la baracca così come previsto dalla Legge e Statuti; da qui la figura del PRESIDENTE e del DIRETTIVO, deciso a suo tempo e luogo da quegli amici che si sono messi in gioco, quindi nessuno si è rivestito di AUTORITA’!!!
Fatta questa premessa, arriviamo ai giorni nostri. Gli Impianti Sportivi Polifunzionali di NOHA rappresentano un esempio concreto di risorse per tutte le comunità, l’idea dell’Associazione DPM ATLETICO NOHA è, sin dal momento dell’assegnazione dei suddetti Impianti, di creare una realtà Polisportiva che attraverso l’uso strumentale dello SPORT consenta a tutti gli Atleti, senza nessuna distinzione, di realizzare un percorso formativo completo, tutto questo senza SCOPI DI LUCRO, pensiero lontanissimo dei principi fondamentali della nostra Associazione.
La DPM ATLETICO NOHA per la migliore e più efficace azione delle funzioni prefissate ha come obiettivi: la collaborazione con tutte le Associazioni, Club o altre aggregazioni Sportive presenti nel territorio; la diffusione della pratica sportiva e delle attività Motorie-Creative; la promozione e lo sviluppo del Associazionismo Sportivo e l’uso degli Impianti a tutti gli Interessati. Facciamo presente a tutti quelli che vogliono condividere e praticare Sport, dal Tennis al calcio in tutte le sue dimensioni, che l’Impianti sono aperti ed usufruibili in tutte le ore a secondo la loro prenotazione, quindi significa che se non c’è attività l’impianto rimane chiuso, non esiste orario da Negozio. Naturalmente per usufruire dei giochi ci sarà un contributo che parte da 0 euro per minori e qualcosa in più per i maggiorenni di buona volontà, da quantificare all’atto della prenotazione a seconda del tipo di Sport e dell’orario. Questo perché la corrente elettrica che si consuma viene pagata totalmente dalla DPM ATLETICO, non come qualcuno pensa dal Comune di GALATINA, ma se anche fosse diversamente bisogna comunque pagare ciò che si consuma, anche al Comune. Ricordo a tutti che siamo un’Associazione ONLUS non abbiamo SPONSOR che ci sostengono, ci autofinanziamo tra di…NOI…oppure con i piccoli contributi che ci vengono dati di volta in volta. Per tale motivo intendo ringraziare fortemente un gruppo di AMICI, nostri compaesani, che dal primo in cui è stata riaperta la struttura, sistematicamente, ogni lunedì, vengono a giocare, dovremmo tutti prendere esempio da loro. Per concludere, vorrei ancora ricordare a tutti che il campo di calcetto ce l’abbiamo anche a NOHA, tanto per essere chiari e trasparenti a differenza di ciò che invece vorrebbero far passare altre persone con messaggi differenti o falsati.
La DPM ATLETICO NOHA, riguardo alla richiesta di chiarimenti avanzata dal Sig. Antonio MARIANO su NOHAWEB, circa la fruibilità o meno dei campi di NOHA da parte della “ RAPPRESENTATIVA NOHA”, si risponde restituendo al mittente tutte le eventuali accuse o polemiche di sorta e sottolineando che nessun rappresentante della neo formata squadra si è mai presentato presso la struttura a parlare con chicchessia sia esso PRESIDENTE che DIRETTIVO. Affermando quanto pubblicato si dimostra che si parla o si scrive solo per il gusto di farlo o per il semplice ..SENTITO DIRE.. Occorre ricordare un famoso detto Nohano per cui come “PRIMA SE TIRA LA PETRA E POI SE SCUNDE LA MANU” . Questo modo di fare non è affatto corretto perché si dice il falso coscientemente!!! L’idea di fondo della DPM ATLETICO è lo sviluppo ed il consolidamento di tutte le Società Sportive anche dei Gruppi di giovani, come la “ Rappresentativa NOHA “, che attualmente forse non usufruisce della struttura per futili motivi dovuti ad incomprensioni o non conoscenza effettiva dello stato dei luoghi o semplicemente perché non hanno mai fatto richiesta. Detto e chiarito definitivamente quanto sopra, si spera che al più presto si possa risolvere questo increscioso malinteso se così lo possiamo definire, noi siamo completamente disponibili a qualsiasi dialogo ed apertura che preveda l’inclusività e non certo l’esclusione a priori di nessuno. La possibilità di implementare un percorso non effimero, che produca persistenti miglioramenti alla qualità di vita di ciascun cittadino-atleta dipende anche dal modo in cui viene gestito il welfare-comunitario: le Società Dilettantistiche e non, nel rispetto delle proprie funzioni, devono imparare a promuovere lo SPORT. Le modalità di utilizzo degli impianti da parte della “ Rappresentativa NOHA “ e non solo, vengono concertati con il PRESIDENTE, sentito il DIRETTIVO, sempre presente in loco, al fine di ottimizzare l’uso e la fruibilità degli spazi stessi tra diverse associazioni che ne fanno richiesta.
Gli impianti Polifunzionali di NOHA sono, devono e rimarranno aperti a tutti.
Al PRESIDENTE, tra l’altro, spetta, come da Statuto, il diritto insindacabile di intervento per la soluzione di eventuali insuperabili divergenze relative all’uso degli stessi Impianti. Lo stesso PRESIDENTE è tenuto alla corretta utilizzazione degli Impianti, al rispetto di tutte le norme e regole stabilite, a vigilare ed è autorizzato, sentito il parere del DIRETTIVO, ad allontanare chiunque tenga un comportamento ritenuto pregiudizievole al buon funzionamento degli Impianti o dell’attività che si svolge.
L’Associazione DPM ATLETICO NOHA, sin dal primo giorno successivo all’assegnazione provvisoria, si è presa cura degli impianti che si presentavano in condizioni veramente disastrose e sotto gli occhi di tutti; il campo di calcio era un cumolo di sterpaglia e pietre, una situazione decisamente critica a cui la DPM ha voluto mettere mano con urgenza, infatti siamo intervenuti con misure di emergenza e di messa in sicurezza da subito e su diversi spazi, noi dell’associazione con tenacia, determinazione e tempestività siamo riusciti a dare ai campi un’altra immagine e la possibilità di aprirlo al pubblico nel più breve tempo possibile rispondendo anche alle esigenze richieste dall’Amministrazione Comunale attraverso la manifestazione di interesse di giugno 2015.
Le difficoltà che la DPM ha incontrato sono state diverse e sempre in agguato, basta ricordare atti vandalici che abbiamo subito da ignoti sin dai primi giorni di insediamento, arrivando poi, a pochi giorni fa quando si è raggiunto il limite per danni provocati agli impianti per i quali si è richiesto l’intervento dei responsabili del settore LLPP. In un primo momento, si è pensato di non far pubblicità di questi brutti episodi perché ne sarebbe andato del decoro di tutta la nostra comunità, non solo, per evitare anche del vittimismo e tirati in ballo addirittura con falsità sui Social, allora è bene informare pubblicamente i cittadini. I danni, vanno dalla rottura ai tagli sull’impianti idrici mobili utilizzati per l’innaffiatura dei vari prati inglesi di proprietà della DPM; furti degli stessi tubi di acqua sempre di proprietà della DPM; il campo di calcio irrorato con del veleno secca – tutto ha bruciato letteralmente tutta l’erbetta vera della quale il campo medesimo era dotato via via con non poco sacrificio per renderla verdeggiante, purtroppo, ignoti hanno addirittura lasciato le bottiglie vuote sul terreno di gioco, una volta utilizzate; da ultimo, ma non meno importante, due cagnolini di piccola taglia erano stati rinchiusi sotto il sole ed all’interno di una macchina parcheggiata nei pressi del campo di gioco. Solo per mero caso, in quella mattinata, sono stati liberati i due cagnolini, altrimenti per il caldo i poveri animali non sarebbero certo sopravvissuti.
Nonostante questi brutti episodi di VANDALISMO, la DPM ATLETICO con la stessa determinazione e tenacia di sempre e che la contraddistingue è riuscita a dare al Campo Sportivo un’altra immagine restituendo la normalità attraverso la possibilità di giocare sin da subito, sistemando tutto nel migliore modi. Le situazioni di disagio non sono certo scomparse, ma il lavoro svolto è stato tanto e ce ne sarà ancora, quindi si opererà certamente nella convinzione di procedere nella giusta direzione. È necessario, però, che gli appassionati di SPORT, le Scuole, le Parrocchie, le Famiglie e le Istituzioni facciano sentire la loro presenza e la loro voce.
Con questo approfitto per comunicare a tutti che con una missiva indirizzata alla Direttrice della Scuola Polo 2 Galatina – Noha e per conoscenza anche al Comune di GALATINA, tutti i ragazzi di detto Plesso Scolastico sono stati invitati Suo tramite, a svolgere attività sportiva durante le lezioni di educazione fisica sul nostro Impianto Sportivo. Con piacere comunichiamo altresì che la Direttrice ha risposto POSITIVAMENTE, prenotando per il fine anno scolastico le due Manifestazioni Sportive di chiusura dello stesso, sia per le classi primarie che per le medie. Non solo, si porta a conoscenza tutti voi, che sempre presso gli impianti sportivi di Noha, si procederà ad organizzare il progetto che vede coinvolte le donne nello sport, in particolare nel calcio.
IL PRESIDENTE DELLA D.P..M. ATLETICO NOHA
M.LLO DONATO DE LORENZIS
feb282011
Si è conclusa la diatriba sul coincenerimento del CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti) da parte di Colacem fra i Comitati territoriali e le Istituzioni Pubbliche, Lunedì scorso, 21 febbraio 2011, il Consiglio Provinciale ha deliberato l’iter autorizzativo per il cementificio Colacem al fine di poter incenerire rifiuti persino extra-salentini nelle sue fornaci! Ecco in sintesi un breve excursus della vicenda:
Anche se questi ultimi sono evidentemente in maggioranza numerica, avranno semplicemente il “potere” di subire gli effetti che sortiranno da questo esperimento legalizzato. Siccome tutti finora, sia da una parte che dall’altra della controversia, hanno ostinatamente dichiarato conoscenze e certezze su pro e contro dell’ipotesi dell’incenerimento del CDR, senza mai apportare prove oggettive, diciamocelo pure chiaramente: l’area del comprensorio di Soleto, Galatina, Noha, Cutrofiano e Sogliano, e speriamo in un raggio non maggiore, sarà il laboratorio sperimentale e gli abitanti le cavie. E le cavie, si sa, si ammalano e muoiono quasi sempre per cause sconosciute, o per colpe di faccendieri impunibili.
mag282019
La cultura è alle fondamenta del nostro Paese ed è il motore del nostro assetto costituzionale infatti, come si afferma nell’articolo 9 della nostra Costituzione, la Repubblica promuove il suo sviluppo.
Allora perché non riconoscere come cittadini italiani bambine e bambini stranieri cresciuti in Italia, inseriti nei percorsi educativi e scolastici italiani e che hanno completato il ciclo di studi qui nel nostro Paese? Con la proposta di legge d’iniziativa popolare sullo ius culturae si vuole fare proprio questo: attribuire la cittadinanza a tutti quei figli di genitori stranieri che hanno portato a compimento gli studi in Italia, che ogni giorno condividono sogni, ambizioni e passioni con i loro coetanei italiani, che avranno il diritto un domani di votare e di partecipare attivamente alla comunità nella quale vivono facendo valere le proprie idee e i propri ideali. Il progetto di legge è pronto, si è deciso infatti di proporre il medesimo testo votato dalla Camera dei Deputati nella precedente legislatura, un testo certamente non perfetto ma che rappresenta lo strumento più immediato per sollecitare il Parlamento a riaprire quel dibattito. E’ urgente che l’Italia affronti la questione dei “nuovi italiani” e si doti di una legge moderna sulla cittadinanza che sappia adeguarsi alle attuali esigenze del Paese che non può rimanere legato alle medesime leggi di un tempo. Lo scenario è infatti cambiato e promuovere un’iniziativa del genere è di fondamentale importanza per l’avanzamento del Paese in ambito culturale ma soprattutto sociale.
Come comitato d’Azione Civile di Galatina abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa nazionale e abbiamo lanciato una raccolta firme aperta a tutti i cittadini maggiorenni. Nella mattinata di Domenica 2 giugno saremo in Piazza Alighieri dove sarà possibile sottoscrivere la nostra proposta, appoggiati anche dalla Consulta dei Giovani di Galatina e in particolare dalla Presidente Marika Martina la quale dichiara: “mi sono spesso interrogata sul perché non bisognerebbe riconoscere la cittadinanza a chi completa con successo un ciclo scolastico nel nostro paese. La società italiana potrà solo trarre vantaggio dall’inclusione di giovani ragazzi che, figli di genitori stranieri, studiano nelle scuole della Repubblica, parlano correttamente la lingua italiana, ne abitano le città. È contraddittorio insegnare loro i valori contenuti nella Costituzione di un paese che li respinge come cittadini. Attraverso lo ius culturae, inoltre, si amplia e valorizza il ruolo della scuola come luogo in cui si costruisce il senso civico, palestra formativa dei cittadini di domani. Sostenere insieme alle ragazze e ai ragazzi della Consulta dei Giovani di Galatina questa iniziativa, portata avanti da Caterina Luceri, è importante: rimanendo estranei nei confronti di qualsiasi schieramento politico, diamo lustro ad idee degne di merito per il miglioramento sociale, incline all’integrazione.”
Un ringraziamento anche all’Amministrazione comunale e in particolare al Sindaco Dott. Marcello Amante, alla Vicesindaco Sig.ra Maria Rosaria Giaccari e al Consigliere Dott. Pierantonio De Matteis per aver accolto con favore la nostra iniziativa e averci guidato nella fase organizzativa dell’evento.
Un piccolo gesto quello di apporre la firma ma di fondamentale rilevanza per far arrivare questa iniziativa fino a Roma. Bisogna infatti raccogliere a livello nazionale almeno cinquantamila firme per far diventare #italianochistudia non più solo uno slogan ma una battaglia di diritti che può diventare realtà e che può cambiare in meglio il nostro Paese.
Caterina Luceri
coordinatrice comitato d’Azione Civile Europa (Galatina)
mag252015
Sotto le mendaci e mistificate spoglie del “riammodernamento”, sembra ci sia un vero e proprio progetto di impianto nuovo di zecca in agro di Cavallino. Progetto votato a maggioranza il 6 Marzo scorso dall’Assemblea dei Sindaci ATO provincia di Lecce. I cittadini esasperati da più di 15 anni di malesseri e nauseabondi odori, spia olfattiva inequivocabile di qualcosa che non va, si organizzano in un “Comitato Intercomunale” e avviano una raccolta firme per chiedere l'immediata revoca e bocciatura ponendo un'irremovibile pietra tombale contro qualsiasi decisione di aprire, né tanto meno ampliare, nuove discariche o continuare a sperperare ingentissimi soldi pubblici, (circa 52 milioni di euro), in discutibili e non ben chiari “ammodernamenti” di mega-impianti industriali insalubri e antiscientifici quali gli inutili e dannosissimi “biostabilizzatori”, vera piaga e offesa all'intelligenza umana prima ancora che alla scienza tutta, assieme alle discariche e agli inceneritori che alimentano la malagestione dei rifiuti nel Salento, impianti spreca-denaro pubblico e ammazza salute, ed essere finalmente ascoltati, i cittadini, nel verso della difesa delle sacrosante ragioni di tutti e del Salento e soprattutto nel verso della difesa di inalienabili e intangibili Diritti, Diritto alla Salute e alla Vita in primis, strettamente legati al Diritto alla Salubrità, Benessere e Bellezza del proprio territorio, Diritti sanciti e difesi sommamente dalla nostra Costituzione Italiana e dall'Europa.
Si chiede fermamente al Presidente dell’ATO Paolo Perrone, nonché sindaco di Lecce e massima autorità sanitaria del suo comune, un improcrastinabile e drastico cambio di rotta allontanadosi dalla malo non-ciclo dei rifiuti nel Salento, a più riprese denunciato e smascherato da inchieste giornalistiche e posto sotto l'attenta lente della Magistratura. E’ impensabile a causa di questa dannosissima malagestione che prevede ancora nel 2015 discariche, mega impianti di fasulla e antiscientifica “biostabilizzazione” e incenerimento dei rifiuti, costringere i cittadini di San Donato, San Cesario, Lizzanello, Cavallino, Caprarica di Lecce e di Lecce stessa e di tutto l'hinterland a soccombere per altri 20 anni a delle condizioni capestro mettendo a repentaglio drammaticamente condizioni di vita e di salute rendendole ancora più pericolose e disumane. Alle soglie del 2016 sono molte e arcinote le esperienze virtuose consolidate sia in Italia che nel mondo, che dimostrano che un’altra gestione dei rifiuti, gestione buona e nel pieno interesse pubblico della risorsa “rifiuti”, è possibile e tale via maestra è rappresentata dall'ottima e concreta “Strategia Rifiuti Zero” che non prevede di trasformare ancora una volta i cittadini in cavie e i territori in pattumiere, così come oggi politiche e decisioni irresponsabili hanno ancora in animo di fare, aprendo addirittura una nuova discarica con ingentissimo spreco di pubblici denari e spingere le comunità del Salento a sprofondare in un ulteriore e drammatico abisso. Le discariche e l'attuale impiantistica minano inesorabilmente per loro nociva natura la salute dei cittadini, e compromettono la salubrità dei territori. Perdita di salute comprovata dal catastrofico quadro epidemiologico per troppo tempo sottaciuto e ignorato, in primis proprio dai pubblici decisori, relativo a insorgenze di patologie altamente degenerative e letali con incidenze in costante aumento e che oggi grazie ad accurati studi così bene si conosce.
Gli esempi di come invertire la rotta ce lo indicano proprio le esperienze virtuose dei Comuni di Galatina e Corigliano d’Otranto, tra i primissimi comuni che hanno avviato una gestione razionale e tracciabile, oltreché premiale, promuovendo e potenziando l'ottima pratica del compostaggio domestico, dimostrando come semplicemente applicando la legge vigente da oltre 15 anni e recuperando le buone pratiche tradizionali di gestione dell'importante e ingente frazione organica/umida del rifiuto, in armonia con il territorio, il cambiamento può essere semplice, immediato e a costo zero! In entrambi i comuni le amministrazioni hanno regolamentato la virtuosa e semplice pratica istituendo un Albo ufficiale e pubblico dei Compostatori per promuovere e far ben gestire, comprovandola, la buona e virtuosa pratica del compostaggio domestico, riscontrando in un tempo brevissimo una risposta oltreché positiva da parte di tutti i cittadini, ottenendo risultati insperati ed eccezionali.
Tenendo conto che la produzione pro-capite di rifiuti in Italia si attesta a circa 1 kg di rifiuti solidi urbani al giorno. Una famiglia di 4 persone quindi ne produrrà circa 1 tonnellata e mezza all'anno. Il 40 % di rifiuti solidi urbani sono di origine ORGANICA. Per rispettare i cicli naturali della materia la destinazione di questi rifiuti non deve essere l'accumulo nelle discariche ma la loro decomposizione e trasformazione in humus, prezioso per il terreno facendo tornare in pochissimi mesi le sostanze nutritive utili al suolo rigenerandolo.
Il comitato chiede a tutti i comuni dell’ATO di adoperarsi affinché si disinneschi la bomba ambientale rappresentata da discariche, biostabilizzatori e inceneritori dicendo il loro fermo e doveroso “NO!” adoperandosi da subito per adottare, invece, e applicare la virtuosa Strategia Rifiuti Zero, partendo proprio dall’incentivare massimamente il compostaggio domestico e agricolo, ripristinare la salubrità dei territori e mirare ad un abbattimento sostanziale della tassa sui rifiuti, attraverso una premialità a quei cittadini che effettivamente puntano a non conferire in discarica e a ben gestire la frazione umida/organica.
Si fa un appello a tutte le associazioni e a tutti i cittadini della provincia di Lecce, invitandoli a partecipare attivamente alla raccolta firme che si terrà domenica 24 maggio a San Donato di Lecce , in Piazza Garibaldi dalle ore 9.30 alle ore 12.00.
Helen Centobelli 329.8120306 (per l'Associazione La Scìsciula, San Donato di Lecce)
Emanuele Lezzi 328.7045055 (per l'Associazione Sveglia Cittadina, San Cesario di Lecce)
Alfredo Melissano 327.1655422 (per il Forum Ambiente e Salute del Grande Salento)
lug152014
Nei giorni scorsi, su uno dei siti più seguiti di Galatina è apparsa una lettera aperta di Onofrio Introna, ex-socialista ora di SEL (il cui acronimo probabilmente starà per Sinistri, Ecomafìa e Levità), nella quale il presidente del consiglio regionale pugliese cercava di ricondurre a più dorotei consigli l’ing. Marco Potì, sindaco di Melendugno, a proposito del gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline).
L’Introna, continuando mielosamente ad appellare con il nome di battesimo il sindaco, fiero oppositore al TAP (almeno finora), dopo aver fatto una sviolinata ad “una delle più belle spiagge pugliesi, la vostra San Foca”, inizia a farneticare circa il “ruolo strategico dell’approvvigionamento di gas azero per le famiglie, per le imprese e per il Paese”, trattandosi nientepopodimeno che del “passante di un’infrastruttura capace di assicurarci una notevole autonomia energetica, di sdoganarci dall’oligopolio russo-maghrebino e di calmierare i prezzi”. Sì, come no.
Il cosiddetto rappresentante regionale cita poi un articolo di Lino Patruno della Gazzetta del Mezzogiorno, che francamente non m’era proprio saltato in mente di andare a leggere, data la mia idiosincrasia nei confronti di questo tipo di carta stampata (che sembra vada a braccetto con quell’altro morbido foglio a più veli, altrimenti detto “il nuovo Quotidiano di Lecce”, o qualcosa del genere). E avrei fatto comunque bene, pregno com’è, quel pezzo, di una serie di qualunquistiche scemenze, come ad esempio: “Più che gridare all’eresia e alla scomunica, questo dovrebbero fare tutti i comitati del “no”: valutare caso per caso, in modo che l’eventuale “no” non sia ideologico ma motivato. Cioè più fondato” [credo che sia il Patruno a non aver valutato caso per caso; i comitati No-Tap hanno invece da anni valutato, studiato, approfondito e soprattutto capito il progetto TAP più di quanto non si possa immaginare, grazie anche all’intervento di tecnici, ingegneri, geologi, fisici, avvocati, biologi ed altri professionisti, che hanno redatto migliaia di pagine di report senza compromessi e soprattutto sponsor, “con giudizio e senza pregiudizio”, ndr.]. E poi ancora: “In questo conflitto il Sud resta fermo, non sapendo bene cosa è meglio” [invece, caro Patruno, un certo Sud sa bene cosa sia meglio e cosa peggio; forse – ha ragione - magari non proprio tutto il Sud, come quello dei lettori di certi quotidiani, ndr.]. Ed infine: “Ci si chiede come mai ci sono sindaci che si fanno asfaltare da eolico e fotovoltaico selvaggio, accontentandosi in cambio di elemosine buone comunque a vincere le elezioni” [bè, questo francamente ce lo chiediamo anche noi, ndr.].
Ma lasciamo il Patruno alle sue elucubrazioni, e ritorniamo a Introna. Il quale, chiede ancora a Marco Potì di valutare (positivamente obviously) “la chiara disponibilità offerta dall’amministratore delegato della TAP Giampaolo Russo” [non si sa bene a cosa, questa chiara disponibilità, forse a sponsorizzare finalmente anche la festa patronale di Melendugno, o a elargire qualche altra elemosina, ndr.].
Sentite quest’altro stralcio che sembra scritto più con lingua e saliva che con penna e inchiostro: “L’imminente visita del presidente dell’Azerbaijan potrebbe essere una valida occasione per il Comune di Melendugno, per i comuni vicini, per la Regione Puglia e per l’attivismo del Governo Renzi. [slurp, ndr]. Potrebbe dare all’Italia la possibilità di non voltare le spalle ad una fonte di energia pulita, a bassa incidenza sull’ambiente”. Chiaro? Spalanchiamo le porte al presidente Ilham Aliyev [tipico presidente dittatore: eletto per la prima volta nel 2003 ereditando la leadership del suo defunto padre, ndr.], trattiamo con lui e la sua corte, stringiamo pure accordi economici con l’Azerbaijan [un paese che ha infranto tutte le regole sui diritti civili e dove numerosi oppositori sono finiti in carcere, un paese al 160° posto su 180 per le limitazioni alla libertà di stampa; anche se, con questo giornalismo, manco l’Italia sembra scherzare più di tanto, ndr.] che ci fornirà tanta energia pulita [sic!]. E poi vuoi mettere? Approfittiamo dell’“attivismo di Renzi”, l’uomo della Provvidenza2, che con 80 euro ci sta portando fuori dal baratro.
Non è il caso di continuare a chiosare altri frammenti della lettera intronata (se non altro per non stancare anche il più paziente dei nostri 25 lettori, i quali, con banale processo inferenziale, avranno già colto il succo di tutto il resto delle corbellerie presidenziali).
Ma non possiamo omettere, a mo’ di conclusione di queste note, un paio di considerazioni in merito alla pubblicazione di questa lettera da parte del “giornalista” del frequentatissimo sito galatinese con il titolone <<“TAP, un’occasione da non perdere”>>, con tanto di virgolette. Noi (che non siamo giornalisti ma semplici osservatori) ci permettiamo di sollevare qualche perplessità, intanto in merito alla locuzione-titolo, che, salvo errori od omissioni, non abbiamo rinvenuto nel corpo della lettera, e tuttavia riportata in alto e a caratteri cubitali come si trattasse di discorso diretto [Vuoi vedere che il titolo non è tratto da un dispaccio di agenzia ma dalla viva voce dell’Introna – ascoltata magari in un altoparlante telefonico? Sennò cosa c’entrano quelle virgolette? Ndr]. La seconda chicca sta nella foto a corredo dell’articolo pubblicato in onore del presidente del consiglio regionale pugliese, foto che riproduce l’immagine di un mare limpido, incontaminato, calmo, trasparente, di rara bellezza, ed una costa rocciosa intonsa [insomma di eventuali nefasti effetti del TAP nemmeno l’ombra. E’ proprio il caso di dirlo: da quella fotografia non si capisce né si vede un tubo, ndr]. La terza, forse la più importante, è che su quel famoso sito è comparsa la lettera di Onofrio nostro, ma, guarda un po’, non la pronta risposta di Marco Potì [che invece qui potete trovare di seguito in formato pdf].
Del resto cosa c’era da aspettarsi da certi “giornalisti” “indipendenti” (virgolette a sostantivo e attributo) che, a proposito della nota sponsorizzazione della festa dei SS. Pietro e Paolo, avevano blaterato di “tartassato comitato festa”, di semplice “aiutino della TAP”, e - in merito al flash-mob del 29 giugno scorso, organizzato dai non-sponsor-tap davanti alla chiesetta di San Paolo – di manifestazione “strumentale e tecnicamente fuori luogo e fuori tempo”? [E, di grazia, quando ed eventualmente dove si sarebbe dovuta tenere codesta manifestazione? A San Foca? O direttamente in Azerbaijan, magari in pieno inverno? ndr]
Ragazzi, con certa “informazione” andrà a finire TAP (Tutto A Puttane).
Antonio Mellone
apr262021
Da un po' di giorni il nostro comitato è impegnato a cercare soluzioni per rispondere alle esigenze dei ristoratori che in questo devastante periodo pandemico devono fronteggiare una grave crisi di liquidità e assistere oltretutto, ad alcune inspiegabili disposizioni del Governo come il coprifuoco alle 22. Abbiamo pertanto inviato una mail a Matteo Renzi e contattato personalmente Teresa Bellanova per chiedere accoratamente il loro aiuto per la modifica del coprifuoco alle 23:00 o in subordine di consentire agli avventori dei ristoranti che prenotano per le 22:00 di poter consumare la cena con calma e giustificare la deroga al coprifuoco con la ricevuta fiscale da esibire alle forze dell'ordine in caso di controllo.
Troviamo infatti ragionevole consentire ai ristoratori di lavorare con la consueta professionalità senza fretta ed ai clienti di non subire lo stress del coprifuoco, troppo stringente se resta per le 22:00.
Matteo Renzi e Teresa Bellanova, con la sensibilità su tali argomenti che li contraddistingue, hanno tempestivamente risposto alle nostre sollecitazioni facendosi portavoce di detta proposta e confermandoci che «Italia Viva sta continuando a chiedere a gran voce le riaperture, certamente, secondo tutte le norme di sicurezza e distanziamento, e nell'ultimo Consiglio dei Ministri ha chiesto che fosse posticipato almeno fino alle 23.
Si tratta di una misura straordinaria ed emergenziale che va superata quanto prima. Peraltro è una misura di incerta utilità. Anche perché è inutile mettere il coprifuoco e poi vedere gli autobus affollati in orario scolastico o lavorativo. Non dobbiamo mettere a rischio la sicurezza dei cittadini, ovviamente, ma anche lasciare le persone senza lavoro e stipendio è un rischio enorme. Dobbiamo rispettare le norme di sicurezza e il distanziamento usando il buon senso e lo stesso tema del coprifuoco non può e non deve diventare uno scontro ideologico fra partiti».
Italia Viva è stata e sarà sempre al fianco del mondo produttivo del nostro Paese, con la consapevolezza che tale misura oltre che, si spera, estemporanea è un piccolo ma importante contributo che le idee possono apportare in aiuto di chi ha già sofferto troppo per colpa di questa sventurata pandemia.
Antonio De Matteis (responsabile attività produttive, Italia Viva Galatina)
Caterina Luceri (componente nazionale di Italia Viva e coordinatrice Italia Viva Galatina)
apr292012
Non ha certo disatteso le aspettative dei numerosi occorsi l’On. Italo Bocchino, che ieri sera ha partecipato all’incontro tenutosi presso il comitato elettorale del candidato sindaco Giancarlo Coluccia a Galatina. Presenti anche Pierantonio De Matteis (Responsabile circolo Galatina FLI), l’Avv. Paolo Pellegrino (Presidente Provinciale FLI) e Gerardo Filippo (Segretario Provinciale IO SUD).
Attualmente l’On. Bocchino riveste la carica di Vicepresidente Nazionale di FLI , partito schieratosi con Coluccia per le prossime elezioni amministrative.
Ad aprire il meeting è stato il candidato sindaco del terzo polo che, dopo i ringraziamenti di rito a tutti i presenti ed in particolare all’On. Bocchino ed a Pierantonio De Matteis, promotore dell’evento, ha esternato il suo apprezzamento verso quel partito, FLI, i cui vertici hanno una radice politica comune: infatti anche Coluccia, come Bocchino, ha iniziato il suo percorso politico nell’MSI poi AN. Il candidato sindaco ha voluto significare che “anche AN ha deciso di abbandonare la politica bipolare del PDL, di abbandonare quel contenitore ormai vuoto e sterile per formare poi il terzo polo” . Ed ancora ha dichiarato “siamo sicuri che l’intesa con Futuro e Libertà sarà proficua e duratura, potendo contare su forti e consolidati rapporti con i vertici nazionali del partito, come la presenza dell’On. Italo Bocchino oggi testimonia.”
Dal canto suo l’On. Bocchino ha voluto enfatizzare l’esistenza nella coalizione di Coluccia di una forte omogeneità dovuta alla presenza dei partiti del terzo polo e di liste civiche, che non si nascondono dietro ai partiti ma che vogliono supportare i partiti contribuendo fortemente alla realizzazione del programma comune. “Sicuramente”, ha affermato Bocchino,”queste elezioni amministrative segneranno il cambiamento della successiva politica nazionale, si ripeterà la situazione del 1993 con il passaggio allora dalla Prima alla Seconda Repubblica. Al fallimento del bipolarismo, dovuto alla mancata realizzazione sia da parte del PD che del PDL del loro progetto, si risponderà con delle riforme importanti a livello Costituzionale attraverso anche una radicale riforma della legge elettorale che consenta al cittadino di poter scegliere direttamente il proprio parlamentare. Oggi si assiste sempre più al divario tra i ricchi, divenuti tali attraverso l’evasione fiscale e la corruzione, e il ceto medio sempre più povero nonostante abbia lavorato onestamente. Questo no né più accettabile, così come non è accettabile la situazione precaria dei giovani e delle donne a cui lo Stato, diversamente da altre realtà, non offre la possibilità di essere contestualmente madri e lavoratrici. Perché tutto questo cambi bisogna partire dalle realtà locali, bisogna scegliere persone corrette e preparate come Giancarlo Coluccia, persone che possano realmente lottare al fianco del cittadino e per il cittadino.”
set142017
Si attiva, come ogni anno, il comitato promotore del “ Memorial Fernando Panico” organizzando la manifestazione per ricordare la figura dell’indimenticato uomo e sportivo che tanto prestigio ha dato al volley salentino e pugliese.
L’evento a cui sono state invitate quattro squadre ,due partecipanti al campionato nazionale di serie B, LIBELLULA FULGOR TRICASE e OLIMPIA S.B.V. GALATINA ,e due al campionato regionale di serie C, SANDEMETRIO SPECCHIA e MB VOLLEY RUFFANO, si svolgerà nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 settembre presso il Palasport di Galatina.
La cerimonia di apertura ,alle ore 16.30, farà da prologo allo svolgimento del primo incontro tra LIBELLULA TRICASE e SANDEMETRIO SPECCHIA a cui seguirà la seconda gara tra OLIMPIA S.B.V. GALATINA e MB VOLLEY RUFFANO.
Le squadre perdenti si incontreranno domenica alle 17.30 lasciando la conclusione dell’evento alle due compagini risultanti vittoriose.
Tutti gli incontri si svolgeranno al meglio di 2 set su tre; in caso di parità ,un set per parte,il terzo set sarà giocato fino a 15 punti con il sistema del Rally Point Sistem con uno scarto almeno di due punti di vantaggio sulla squadra perdente.
Le gare saranno arbitrate da coppie di fischietti federali che ,come sempre, spenderanno la propria disponibilità con orgoglio partecipativo , ricordando la forte personalità di Fernando e la passione didattica che lo hanno sempre contraddistinto, nei confronti dei suoi ragazzi.
In fase conclusiva , alla presenza delle autorità politiche e sportive ,si procederà alla premiazione di tutte e quattro le società, consegnando loro delle targhe ricordo.
Tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta streaming dal gruppo INONDAZIONI .IT
AREA COMUNICAZIONE
S.B.V. OLIMPIA GALATINA
mar272014
Il Centro Sportivo Italiano – comitato di Terra d’Otranto promuove e organizza il Progetto “Sport Anch’io”, finanziato dalla Regione Puglia, Assessorato allo Sport con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale delle persone più svantaggiate (appartenenti all’area della disabilità e del disagio sociale, economico, linguistico e culturale) attraverso la pratica di diverse discipline sportive, in particolar modo quelle meno diffuse: atletica, scherma, equitazione, tennis-tavolo, bocce, biliardino oltre a percorsi di animazione ludico-sportiva. Tali attività saranno svolte sia in integrazione con gruppi normodotati e privi di situazioni di svantaggio con obiettivi di inclusione sociale e sia in gruppi omogenei al fine di migliorare il benessere fisico.
La partecipazione al progetto è aperta a tutti senza limite anagrafico, gli iscritti saranno suddivisi in tre categorie: minori, adulti e over. Sono previsti tre incontri settimanali nel complesso sportivo “S. Domenico Savio” di Galatina e presso altre sedi specifiche attrezzate; nel caso dell’equitazione le lezioni si svolgeranno presso la sede dell’ASD Trekking Horse Club a Sogliano Cavour, partner di progetto insieme alla Cooperativa L’Adelfia di Alessano e all’ASP Istituto Immacolata di Galatina.
A partire da giugno, inoltre, i minori iscritti al progetto potranno frequentare il Campus Estivo CSI 2014. I partecipanti saranno inoltre coinvolti durante le manifestazioni che l’ente di promozione sportiva Centro Sportivo Italiano comitato di Terra d’Otranto organizza nell’anno sportivo, in particolar modo “Grand Prix – Le strade del Salento2014” che prevede la partecipazione dei destinatari del progetto alle gare podistiche che nel periodo estivo attraversano il Salento al fine di promuovere il nostro territorio anche dal punto di vista turistico.
Per le iscrizioni e per avere ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla segreteria attiva nei giorni di martedì e giovedì dalle 17:30 alle 19:00 e sabato dalle 10:00 alle 12:00 presso la sede di progetto, il complesso polisportivo “S. Domenico Savio” di Galatina in via Gorizia. E’ possibile inoltre scaricare il modulo d’iscrizione dal sito del CSI di terra d’Otranto al seguente link:http://terradotranto.csi-net.it
Ecco tutti i contatti: Tel/fax 0836.562977 E-mail:terradotranto@csi-net.it; fb: Terra d’Otranto; Twitter: @CSI_Galatina
mag052022
Sabato 7 maggio, presso il comitato elettorale di via Roma 26 Fabio Vergine, l’ex Ministra alla Difesa del Movimento 5 Stelle Elisabetta Trenta e il giornalista Antonio Liguori presenteranno il libro “E.T. Un’extraterrestre alla Difesa”.
Nel suo libro, Elisabetta Trenta ripercorre i mesi della sua esperienza di Governo e il suo impegno rivolto alla valorizzazione del personale militare e civile del dicastero.
La Ministra ha voluto imprimere una spinta forte verso l’inclusione e l’innovazione con una visione del mondo libera dagli schemi del potere e del clientelismo, in nome della democrazia e della partecipazione.
Da questa sua spinta nasce il gioco di parole sulle sue iniziali “E.T.” che diventano Extra Terrestre, in una metafora che racconta di una donna forte e libera, capace di superare taluni schemi e anteporre il bene del paese alle sue ambizioni personali.
“Elisabetta Trenta è una donna forte e preparata – dichiara Fabio Vergine – capace di superare le consuetudini e consapevole della necessità di scelte coraggiose e fuori dai tracciati già percorsi. Il paese tutto ma anche Galatina, ha bisogno di apprendere dal suo esempio. Per questo ho sentito di chiederle questo contributo, soprattutto per dar modo ai nostri giovani di incontrarla e di ascoltarla, per potersi ispirare”.
Nel corso della serata sarà anche svelato il simbolo di una nuova lista, l’undicesima, a sostegno della coalizione “Galatina di tutti” e che è di diretta ispirazione dell’ex ministra.
Fabio Vergine - Candidato Sindaco
Ufficio Stampa
mag082019
Frenetici preparativi in casa Salento Best Volley per l’importante evento che vedrà i ragazzi del Presidente Corrado Panico partecipare alle Finali Nazionali CRAI U.14 2019 in Lombardia, per la caccia al titolo tricolore.
Sarà Bormio, in alta Valtellina, a fregiarsi per il quarto anno consecutivo del titolo di capitale del volley giovanile ospitando, dal 14 al 19 maggio, le 28 squadre che si affronteranno nelle sei giornate di gara.
Le 68 partite in calendario che si disputeranno per assegnare lo scudetto U.14 maschile si articoleranno in fasi eliminatorie e finali, ripartite su cinque impianti messi a disposizione dal comitato FIPAV della Lombardia che interesseranno oltre a Bormio, i comuni di Valfurva, Valdidentro e Valdisotto.
L’impegno preparatorio in sede S.B.V. per la logistica-organizzativa è al massimo, con il capo delegazione Zaira Gemma impegnata, a 360 gradi, a completare il gran lavoro di raccordo con i genitori
dei piccoli atleti, che più di ogni altri hanno necessità di maggiori attenzioni, durante i viaggi e il soggiorno.
“Con la partecipazione a questo evento, ci apprestiamo a vivere un momento importante dell’attività giovanile della SBV OLIMPIA GALATINA, sottolinea il presidente Panico, giusto riconoscimento al nostro impegno e al lavoro svolto quotidianamente dai nostri allenatori. Quest’esperienza che ci vedrà
al confronto con i migliori atleti della categoria rappresenterà, al di là risultato che si conseguirà, un importante momento di crescita per atleti, tecnici e dirigenti.
E’ l’apice di una stagione sportiva che ci ha visto primeggiare finanche nella contribuzione di elementi, ben tre, nella rosa del Trofeo Meschini. L’apporto di Andrea Nava, Diego Perrone e di Lorenzo De Matteis, quest’ultimo investito del ruolo di capitano dallo staff tecnico, è stato determinante per la vittoria finale nel Torneo dei Territori, arricchendo la bacheca del comitato Territoriale di Lecce del 29° Trofeo Meschini.
Ora la rappresentanza del grande Salento e della città di Galatina sbarca nel panorama nazionale pallavolistico con il nome di Salento Best Volley, guidata dal binomio Pendenza-De Matteis che sicuramente saprà far esprimere al meglio i propri giocatori.”
La lunga trasferta in treno fino a Milano e poi in autobus fino a Bormio nelle splendide vallate Valtellinesi inglobate nel parco nazionale dello Stelvio, sarà un’esperienza emotivamente e culturalmente interessante per i nostri ragazzi.
La comitiva giungerà nella serata del 13 maggio alloggiando in hotel a Bormio, da cui si trasferirà nel primo pomeriggio del 14 ad Isolaccia (8 Km.) con bus-navetta dell’organizzazione, per gareggiare nella palestra della scuola media alle ore 17.00 contro il Kione Padova, rappresentante la regione Veneto.
Un in “bocca al lupo” da tutti i tifosi ed appassionati di volley.
Piero de lorentis
AREA COMUNICAZIONE
SBV OLIMPIA GALATINA
apr032012
Mercoledì 4 aprile alle ore 20:00 il candidato Sindaco Antonio Pepe inaugurerà il suo comitato elettorale, allestito in Piazza Alighieri. L’occasione sarà propizia per salutare la cittadinanza e presentare, assieme ai rappresentanti delle forze politiche, le liste che lo sostengono.
Saranno presenti all’evento il Presidente della Provincia di Lecce e Coordinatore Provinciale del Pdl Antonio Gabellone, il consigliere regionale Andrea Caroppo, in rappresentanza de “La Puglia Prima di tutto”, il consigliere regionale e presidente di “Moderati e Popolari” Antonio Buccoliero, l’europarlamentare Raffaele Baldassarre, in veste di commissario cittadino del Pdl, l’Avv. Enrico Colazzo, segretario provinciale del Partito Socialista, e l’Avv. Fabio Mariano, per la lista civica “Città Libera”.
Il candidato Sindaco Antonio Pepe sarà lieto di salutare tutti i cittadini che vorranno presenziare e illustrare loro i punti cardine del programma elettorale.
È inoltre possibile seguire l’evento sulla pagina Facebook “Antonio Pepe Sindaco” (http://www.facebook.com/
L’Ufficio Stampa
mar142011
A Noha il gruppo di volontari guidato dal parroco don Francesco Coluccia ha messo in piedi una serie straordinaria di iniziative con lo scopo di essere vicini alla gente ed ai suoi bisogni. E' questa l'anima del progetto «Casa Betania», con ambulatori di medicina generale dove medici ed infermieri volontari saranno a disposizione dei cittadini. In questo contesto è maturata l'idea di chiedere alla Asl l'autorizzazione ad attivare anche una postazione per le prenotazioni di visite specialistiche ed esami diagnostici.
Ovviamente dopo opportuna formazione, in collaborazione ed a supporto del Centro unico di prenotazione della Asl.
Dalla direzione generale la risposta è arrivata immediata e positiva al punto da concedere anche il patrocinio sulle altre attività messe in cantiere dalla parrocchia in ambito sanitario.
«La Asl sottolinea il direttore sanitario Franco Sanapo ha tutto l'interesse ad accogliere queste richieste. E' un fatto di civiltà perchè in questo modo si effettua una specie di controllo sociale sulle agende delle liste d'attesa.
Ovviamente, il soggetto richiedente dovrà essere iscritto all'albo regionale delle associazioni ed al comitato esecutivo misto della Asl».
Lo spirito dell'iniziativa della parrocchia di Noha lo sottolinea don Francesco Coluccia. «E' quello dice di essere accanto all'uomo, al servizio della sua fragilità, per aiutarlo dove non può farcela da solo».
fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it
Domenica 13/03/2011 il parroco don Francesco Coluccia alla presenza del Sindaco Giancarlo Coluccia e del Vicesindaco Pasqualina Maria Villani ha presentato l'associazione nazionale "Le Sentinelle - Onlus" che si occuperà della gestione della Casa Betania con la benedizione delle due Ambulanze.
(foto di Mirelfoto-Pignatelli)
apr122017
La cartolina dei candidati per la carica a Sindaco a Palazzo Orsini presenta la solita faccia di quel narciso consumato che si specchia nella palude della politica e quindi non è capace di vedere gli interessi vivi della città. Da tempo a Galatina ai partiti manca un idea di politica, di cultura, di ambiente e di turismo. I partiti sono deboli, le oligarchie dei gruppi invece sono forti e comandano al loro posto. Il Commissario prefettizio, Guido Aprea non ha chiuso il centro storico della città, istituendo la zona ztl, ma ha aperto il borgo antico ai cittadini e ai turisti liberandolo dal traffico insostenibile in città. La città e la sua storia per essere valorizzata deve essere vissuta, posseduta e accessibile. Nel lontano 2008, il comitato dell’Associazione Boy’s sport arte e cultura raccolse 3500 firme per sostenere Santa Caterina Novella ed il borgo antico Bene culturale dell’Unesco. L’Amministrazione presieduta dal Sindaco Antonica deliberò in tal senso. Oggi nella cultura si fa una retromarcia inspiegabile frutto di un corporativismo dei commercianti del centro storico fuori dal tempo e contrario alla politica che sostiene le piccole città borghi gioielli d’Italia.
L’esempio della crisi e dell’incapacità nella cultura in città è dimostrato dalla scultura: “Lampada senza luce” di G. Martinez, la quale è in gravissime condizioni e necessita di un urgentissimo restauro. La Pupa sta per perdere una mano, ma è tutta la scultura ad essere gravemente lesionata. Per sottrarla alla sua distruzione bisogna rimuoverla dall’acqua putrida della vasca e custodirla in un ambiente sicuro e protetto, come il Museo civico P. Cavoti in città.
Al Commissario chiediamo di resistere, di difendere la sua decisione di chiusura al traffico nel borgo antico contro la resistenza dei commercianti del centro storico e di interessarsi della Lampada senza luce la quale per i galatinesi vale come la loro carta d’identità, quindi di assoluto valore civico.
Prof. Luigi Mangia
Associazione Boy’s sport arte e cultura.
giu072016
Alla vigilia del campionato europeo di calcio Euro 2016, che si terrà a Parigi nelle prossime settimane, 250 Youth Ambassadors di ONE hanno ricreato un enorme campo di calcio nel centro di Parigi per sottolineare che la povertà è sessista. Provenienti da varie parti d’Europa e Africa, chiedono ai grandi della terra di garantire a donne e ragazze la possibilità di giocare con gli stessi mezzi degli uomini e di ‘non lasciarle a bordo campo’. Fra gli attivisti italiani c’era anche Federica Anchora, 21 anni, originario di Galatina.
Un’enorme campo da calcio nel centro di Parigi
Mentre molti tifosi aspettano ansiosi l’inizio degli Europei di calcio, gli Youth Ambassadors di ONE hanno colto l’occasione per portare il loro messaggio al mondo – in contemporanea con il forum dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), che riuniva rappresentanti dei governi solo a qualche chilometro di distanza.
Rappresentano oltre 50 nazionalità e vengono da 7 paesi europei e dalla Nigeria: di bianco vestiti, i 250 giovani ambasciatori di ONE hanno ricreato un enorme campo da calcio - circa 700 metri quadrati – contornato da striscioni con il messaggio: “La povertà è sessista. Non lasciamo donne e bambine a bordo campo”. Un recente rapporto pubblicato da ONE, Poverty is Sexist, mostra chiaramente che povertà e discriminazione di genere sono interconnessi. Oggi, 62 milioni di ragazze al mondo non ricevono un’educazione, in Africa tre adolescenti ogni quattro che hanno contratto l’HIV sono ragazze, e una donna in Sierra Leone ha un rischio 183 maggiore di una donna in Svizzera di morire durante il parto.
Ragazze e donne sono essenziali per rompere il ciclo intergenerazionale della povertà e investire su di loro aiuta tutta la società ad uscire più rapidamente dalla povertà.
Federica Anchora, una dei 40 Youth Ambassador italiani, ha dichiarato:
“Noi Youth Ambassadors abbiamo un messaggio per i politici: vogliamo azioni concrete per costruire un mondo migliore e con meno ingiustizie. Siamo andati a Parigi per incontrarli e portare il nostro messaggio di persona. La percentuale di persone che vive nella povertà estrema si è ridotta del 66% tra il 1990 e il 2012, in buona parte grazie alla cooperazione allo sviluppo. Siamo a buon punto, ma possiamo raggiungere l’obiettivo di eliminare la povertà estrema solo se i leader del mondo daranno priorità ad investimenti verso ragazze e donne”.
Gli Youth Ambassadors di ONE incontrano leader politici internazionali.
Dal 31 maggio al 2 giugno, 250 giovani ambasciatori di ONE, provenienti da oltre 50 nazionalità si sono incontrati a Parigi in parallelo al Forum annuale dell’OCSE per un summit dal tema: eliminare la povertà estrema.
Lo scorso anno, firmando gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, i grandi della terra hanno fatto l’ambiziosa promessa di eliminare la povertà estrema entro il 2030, ed è ora il momento di trasformare le promesse in azioni. Il Forum dell’OCSE ha visto la presenza di ministri e delegati da oltre 40 paesi per discutere questioni internazionali, come realizzare le promesse fatte lo scorso anno all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Durante il Summit, Gli Youth Ambassadors di ONE hanno incontrato politici internazionali tra i quali: il Ministro degli Affari Esteri Francese, il Ministro per la Cooperazione allo Olandese e Sloveno e rappresentanti politici provenienti dall’Italia, Germania, Irlanda, Svezia, Svizzera e Australia. Infine, gli Youth Ambassadors hanno avuto la possibilità di incontrare il Segretario Generale dell’OCSE Angel Gurría e il Direttore della comitato per la cooperazione allo sviluppo Erik Solheim, e Pascal Saint-Amans, Direttore per il Tax Center dell’OCSE.
Adrian Lovett, CEO di ONE ad interim, ha detto:
"Questa generazione può essere, ed infatti sarà la prima a vedere la fine della povertà estrema. Da Parigi a Lagos, passando attraverso Berlino, Roma, Bruxelles, L’Aia, Dublino e Londra la mobilitazione dei nostri giovani ambasciarori è enorme. I leader del mondo non possono ignorarla.”
Una grande opportunità nel 2016
Oltre alle promesse, gli Youth Ambassadors di ONE chiedono ai leader del mondo di agire. Una delle prime opportunità per dimostrare che è possibile eliminare la povertà estrema e le discriminazioni di genere è il rifinanziamento del Fondo Globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria, previsto in Canada a Settembre.
Malattie legate all’AIDS sono attualmente la causa principale di morte per le donne tra 15 e 44 anni. Proteggere le ragazze e le donne da queste malattie mortali richiede un grande impegno da parte dei leader del mondo per rafforzare il supporto al Fondo Globale. Attualmente il Fondo Globale stima che oltre il 60% di investimenti sono indirizzati verso ragazze e donne.
Lovett aggiunge: “Gli Youth Ambassadors di ONE chiedono ai leader a Parigi di annunciare il prima possibile il loro supporto economico al Fondo Globale. Siamo felici che l’Italia organizzi una conferenza sul Fondo Globale il prossimo 27 Giugno e chiediamo al Primo Ministro Renzi di aumentare l’impegno dell’Italia ad almeno 200 milioni di euro per i prossimi 3 anni. Questo sarebbe un forte segnale dell’ambizione italiana e dell’impegno verso lo sviluppo internazionale, specialmente in vista della presidenza del G7 il prossimo anno.”
Per ulteriori informazioni contattare:
Federica Anchora Tel. 3203316762 e e-mail anchorafederica@yahoo.it
In allegato: la Youth Ambassador Federica Anchora e l’azione di Parigi.
Note per il redattore:
Chi siamo
ONE è un’organizzazione sostenuta da oltre 7 milioni di membri che opera con campagne e attività di sensibilizzazione per combattere la povertà estrema e le malattie prevenibili, soprattutto in Africa. Apolitica, ONE mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a lavorare di concerto con i leader politici per combattere l’AIDS e le malattie prevenibili, aumentare gli investimenti per l’agricoltura e l’alimentazione e chiedere ai governi maggiore trasparenza nei programmi di lotta alla povertà. Per saperne di più: ONE.org.
Programma “Youth Ambassador”
Gli ambasciatori ONE sono un gruppo di giovani volontari estremamente motivati, selezionati tramite bando pubblico, che conducono attività di sensibilizzazione in tutta Europa per porre fine alla povertà estrema. Sollecitano un impegno concreto dei responsabili politici, lavorano con i mezzi di comunicazione per aumentare la visibilità delle campagne ONE e incoraggiano il pubblico a sostenere le petizioni e le altre azioni ONE con attività online ed eventi locali.
L’edizione di quest’anno rappresenta il programma più ambizioso sinora realizzato e prevede la partecipazione di 300 giovani ambasciatori di tutta Europa, di cui 40 italiani. Il gruppo del 2016 interverrà su nutrizione, HIV/AIDS, trasparenza, disparità di genere e aiuti internazionali, tutte tematiche di vitale importanza per l’eradicazione della povertà estrema entro il 2030.
mar312014
La storia della Repubblica è nata con le stragi organizzate da chi doveva decidere chi mandare al governo.
Questa volta però non permetteremo di nuovo ai malefici poteri non più occulti, sebbene ancora mascherati, di organizzare attentati per mezzo degli idioti e vigliacchi mafiosi che poi finiscono in carcere dopo aver dettato papelli e stipulato contratti di cui periodicamente chiedono il rinnovo.
Scateneremo il finimondo prima che venga torto un solo capello a chi rappresenta il nostro vero Stato! Si tratta di difendere il diritto alla vita non solo di quei Magistrati che sono in prima linea per fare luce sulle nefandezze del sistema stato-mafia, dei ragazzi che li scortano per uno stipendio da fame e senza neanche i vetri oscurati alle loro auto, senza il jammer che eviterebbe il boato ordinato da Riina, come quello di Capaci e Via D’Amelio, ma anche di difendere il diritto di tutti noi a vivere e non più a sopravvivere. Lo dobbiamo ai nostri morti che hanno vissuto sognando un Paese libero dal puzzo del compromesso mafioso e lo dobbiamo ai nostri figli che hanno diritto a respirare il fresco profumo di libertà di cui parlava Paolo Borsellino.
Ma soprattutto lo dobbiamo a noi stessi perchè siamo vivi e, per questo, non permetteremo altri morti.
BASTA FARE ANTIMAFIA SOLO COMMEMORANDO I MORTI
CHE E’ FUNZIONALE AL SISTEMA CRIMINALE!
ONOREREMO LA MEMORIA DEI NOSTRI MORTI RIMANENDO ACCANTO AI VIVI!
NON E’ PIU’ TEMPO DI SUBIRE, SIAMO PRONTI AD AGIRE!
Per questo condividiamo l’appello di Salvatore Borsellino, che vi preghiamo di leggere fino in fondo, e invitiamo tutti a partecipare al presidio davanti alla Prefettura di Lecce che si terrà il 3 Aprile p.v. alle ore 18.00.
Anita Rossetti
MOV. AGENDE ROSSE – SOGNATORI RESISTENTI “R. FONTE E A. MONTINARO” –SALENTO
Da SALVATORE BORSELLINO:
IERI NOTTE, APPENA DOPO LA PUBBLICAZIONE DI QUESTO POST, HO RICEVUTO UNA TELEFONATA DAL PREFETTO DI PALERMO: MI COMUNICAVA CHE IL MINISTRO ALFANO SI E’ DICHIARATO DISPONIBILE AD INCONTRARMI A ROMA IN UN GIORNO QUALSIASI DELLA PROSSIMA SETTIMANA.
IO MI SONO DICHIARATO NON DISPONIBILE.
COME DICO NEL TITOLO DEL POST LE PAROLE NON SERVONO, SERVONO I FATTI, E I FATTI SONO L’IMMEDIATA FORNITURA DEL BOMB JAMMERE ALLA SCORTA DI DI MATTEO, E NIENTE ALTRO.
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LE PAROLE NON SERVONO
Era il 3 dicembre 2013 quando il ministro Alfano chiese di ricevermi in privato, in presenza del prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, in margine alla riunione del comitato per l’Ordine e la Sicurezza, per assicurarmi, testualmente, che era stato reso disponibile per la scorta del magistrato Nino Di Matteo, destinatario della minacce di morte lanciate dal carcere di Totò Riina, l’uso del ‘bomb jammer’.
Con questo nome vengono chiamati dei dispositivi, di diversa sofisticazione tecnologica, complessità e potenza, in grado comunque di impedire l’uso di telecomandi quali quelli adoperati per innescare l’attivazione di cariche esplosive come quelle usate nelle staggi di Capaci e di Via D’Amelio per massacrare i magistrati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino insieme alle loro scorte.
La stessa affermazione venne reiterata, qualche minuto dopo, a fronte di una precisa domanda posta da Giorgio Bongiovanni, direttore di Antimafia Duemila, nel corso della successiva conferenza stampa.
In realtà che queste assicurazioni non fossero veritiere lo appresi, alla fine della riunione del comitato, quando alcune delle persone che vi avevano partecipato mi dissero che le affermazioni fatte dal ministro in quel contesto erano sostanzialmente diverse nella sostanza. Era stato cioè comunicato che, prima di disporre l’adozione del dispositivo, sarebbe stato commissionato uno studio per valutare gli eventuali problemi causati dalle emissioni di onde radio da parte del dispositivo stesso nei confronti di quelle persone che si trovassero a passare nel suo raggio d’azione.
Dovettero passare quasi tre mesi prima che, attraverso indiscrezioni trapelate negli ambienti giornalistici, si venisse a sapere che, dai rapporti redatti da non meglio precisati ‘esperti’, era stata sconsigliata l’adozione del dispostivo perchè in grado di provocare non meglio precisati ‘danni’ ai portatori di pace maker ed alle donne in stato di gravidanza.
Il rapporto però sembra non contenesse alcuna indicazione sul modello e sulla casa costruttrice del dispositivo testato e questo costituirebbe già di per se un elemento che ne invaliderebbe completamente l’attendibilità, dato che di ‘bomb jammer’ come si può evincere da una semplice ricerca sulla rete, ne esistono e ne sono commercializzati svariate decine di modelli di diversa potenza e sofisticazione, con la possibilità anche di modularne la potenza e le bande di emissione, e tutti dovranno, prima di essere messi in commercio, essere sottoposti a prove e certificazioni per valutarne l’eventuale impatto nelle condizioni in cui devono essere adoperati.
Rimarchiamo poi che di possibili impatti sulla salute pubblica non si è mai avuta notizia in margine alla notizie dall’uso di questi dispositivi da parte di personalità pubbliche, italiane e no, come ad esempio in relazione alle visite di Capi di Stato, ad esempio quella recente del presidente Putin per il quale notizie giornalistiche riferivano della impossibilità di usare i cellulari a Roma nel raggio di 300 metri dalle strade percorse dal corteo presidenziale.
In quel caso nessuno aveva emanato disposizioni per tenere i portatori di pace maker e le donne incinte lontane dal corteo ma non si sono avute notizie di infarti o aborti causati dal passaggio di questo o di altri cortei di personalità pubbliche più o meno necessarie di protezione.
Lo stesso vale per l’ultimo conclave per quale le stesse notizie giornalistiche riportavano l’adozione di questi dispositivi per assicurare l’impossibilità di fare trapelare attraverso i telefoni cellulari premature indiscrezioni all’esterno ma che non hanno mai invece riportato notizie di possibili problemi paventati per prelati e cardinali spesso avanti negli anni e non sempre in floride condizioni di salute.
Tralasciando la facile anche se amara ironia su questioni che sono purtroppo maledettamente serie, devo invece riferire che oggi mi è giunta notizia del fatto che il prefetto di Palermo ha convocato alcuni esponenti della Scorta Civica di Palermo per affermare che è stato fatto tutto il possibile per la sicurezza del magistrato Di Matteo, ne è stata potenziata al livello massimo la scorta ma non è stata possibile, per motivi, appunto, di salute pubblica, l’adozione del bomb jammer.
Di questo sarebbe stato informato lo stesso Procuratore Generale, Dott. Roberto Scarpinato, che si sarebbe dichiarato soddisfatto dei provvedimenti adottati.
Io non so, perchè non l'ho personalmente sentito, se questo corrisponde al vero, ed anzi ne dubito fortemente, ma in ogni caso queste assicurazioni, queste parole, non ci bastano, non ci servono.
Noi vogliamo, pretendiamo fatti e i fatti dicono che si sta ancora una volta ripetendo la vergognosa sequenza di provvedimenti che potrebbero e dovrebbero essere presi immediatamente ed invece vengono procrastinati fino a quando non servono più. perchè intanto il peggio è avvenuto.
La storia si ripete, a qualcuno la storia non insegna nulla.
Il decreto per il divieto di sosta in via D’Amelio, pure se ripetutamente richiesto dalla scorta di Paolo, non era stato attuato, era atto lasciato in un cassetto.
Il giorno dopo la strage il prefetto e il questore di Palermo dissero che via D’Amelio non era considerato un obiettivo a rischio, ma a noi non interessa che dopo qualcuno si dimetta o venga destituito, che qualcuno paghi per la sua incapacità o la sua inefficienza.
Non ci interessa, non serve, che la scorta sia potenziata, sia portata a 10 a 20 uomini, significa soltanto far morire 10 o 20 uomini invece di cinque.
Basta con le parole, servono i fatti.
Serve che la scorta di Nino Di Matteo e degli altri magistrati in pericolo di vita sia immediatamente dotata di un bomb jammer di modello e sofisticazione adeguata ad impedire una ennesima strage.
Non ci serve che il ministro Alfano, preoccupato della ricaduta di possibili contestazioni sulle sue riunioni per la prossima competizioni elettorali, cerchi di rassicurarci con un’altra serie di parole se queste parole sono soltanto menzogne.
Il 12 aprile andremo a Roma a dimostrare la nostra solidarietà a questi magistrati fin davanti al Viminale e intanto il 3 Aprile andremo davanti alla sede delle prefetture di tutte le province italiane per ricordare ancora una volta ai rappresentanti di questo Stato dalla memoria troppo corta che il BOMB JAMMER DEVE ESSERE DATO PRIMA, NON DOPO UN POSSIBILE ATTENTATO.
giu192016
Sovente la lettura dei siti internet locali (la classica rassegnazione stampa) somiglia ad una seduta spiritica in grado di svelarti misteri incredibili, tanto che a volte – come questa - ti viene da esclamare: “Perbacco, chi muore si rivede”.
In effetti sulle diverse testate (nel senso di capocciate) giornalistiche locali è apparso di recente un bel comunicatone stampa a firma del comitato spintaneo Pro - Centro Commerciale (secondo uno dei siti di Galatina, di nuova e robusta costituzione), nel quale con tecniche di massaggio cardiaco e di respirazione bocca a bocca si cerca di rianimare il famoso mega-porco Pantacom.
E’ inutile provare a spiegare ai telescriventi comunicati che è pressoché impossibile portare in vita chi non è mai nato (Pantabort), ma tant’è. Evidentemente son convinti che una grande fede può far smuovere la Montagna (e cementificare la campagna).
Il comunicato continua con una serie di asserzioni che si commentano da sé, tipo che il ricorso al Consiglio di Stato da parte del Comune di Galatina avrebbe “di fatto [dato] il colpo di grazia al progetto ed allontanato quegli investitori che ancora guardavano con interesse a detto progetto e che ora, stante 'ennesima controversia tra le parti, volgeranno i loro interessi su altri insediamenti già pronti ad accoglierli a braccia aperte”. Ma de che? Ma di quali “investitori” blaterano? E quali sarebbero gli “altri insediamenti già pronti ad accoglierli”? E di quali “braccia aperte” farfugliano?
Se c’è una cosa buona e giusta promossa in tutti questi ultimi anni dalla Giunta Montagna è proprio questo benedetto ricorso alla giustizia amministrativa, ora al Consiglio di Stato, volto a smascherare l’inconsistenza patrimoniale, economico-finanziaria nonché commerciale di un progetto e di un promotore, come la Pantacom srl, incapace di fornire alcuno straccio di garanzia a ente e cittadini. Garanzia che non è di “un miliardo” come erroneamente riportato da uno dei siti consultati, ma di un milione di euro (ma sì, se mega deve essere la minchiata lo sia fino in fondo, e possibilmente a braccetto con la moltiplicazione dei pani e dei posti di lavoro, arrivati ultimamente a 200 tondi tondi). Codesta incapacità, la dedurrebbe anche un bambino alle elementari se gli si sottoponesse il bilancio della società pubblicato in Cerved.
In un altro brano del comunicato si legge ancora: “Il comitato cercherà di promuovere una raccolta di firme […]”. Un’altra volta? Ma non ne aveva già raccolte 800 e passa, quelle famose degli altrettanti beati martiri di Collemeto? Non sono più valide quelle firme? No, non ditemi che sono scadute o che non si trovano più.
E infine una curiosità. Volevo chiedere ai collemetesi, se tutti, ma proprio tutti, all’unisono, senza se e senza ma, sono d’accordo con la condanna a morte della loro terra e della loro economia. E’ un dubbio che m’assilla ormai da tempo. Davvero non c’è una, dico una voce dissonante, una stecca nel coro osannante il mega-porco?
*
Tuttavia su di una cosa concordo appieno con il suddetto comitato pro-porco. Il fatto che se la prenda giustamente con l’amministrazione comunale rea di non dire una volta per tutte chiaro e tondo quanto segue: “Cari concittadini, scusateci tanto: abbiamo fatto una cazzata a suo tempo nel deliberare pressoché all’unanimità un mega-porco commerciale che non ha né capo né coda.
Ci erano sfuggiti tutti i report e tutta la letteratura sul declino della grande distribuzione, sui licenziamenti a catena nei grandi centri commerciali, i negozi vuoti, la saturazione del territorio e la sovrapposizione dei bacini d’utenza (in effetti a meno di 20 minuti di auto da contrada Cascioni esistono due o tre mega-parchi simili), sulla struttura dei costi non comprimibili; per non parlare del consumo di suolo e dell’irreversibile scempio ambientale. Pensavamo ingenuamente che si trattasse di una calamita per le attività commerciali, per i consumatori e per l’occupazione, invece abbiamo capito (tardi, ma l’abbiamo capito) che si trattava invece di una calamità, con l’accento finale. Sì, signori, del porco non si butta via niente. Del mega-porco, a questo punto, tutto”.
Nell’attesa di un’operazione verità di questo genere, uno spettro continuerà ad aggirarsi imperterrito tra Galatina e Collemeto. E sarà ancora quello della Fantacom.
*
P.S. Siete stanchi di leggere tutte queste cose? Pure io, di scriverle.
Antonio Mellone
ott022019
Vola la LIBELLULA TRICASE nel week end pallavolistico dedicato alla memoria di Fernando Panico, regolando al sabato la BCC Leverano di serie A3 e nella finale di domenica un’EFFICIENZA ENERGIA GALATINA apparsa non al meglio della condizione fisica in alcuni elementi.
La finale inaspettata tra le due compagini che si misureranno con analoghi propositi di vertice nel prossimo campionato di serie B, è figlia di indiscusse vittorie rispettivamente contro Leverano ed Alessano scese in campo al gran completo.
L’apertura del XIV Memorial “Fernando Panico” infatti è spettata alla BCC Leverano che ha battagliato per cinque set con la LIBELLULA Tricase cedendo al tie-break per 10-15. Nella seconda gara i padroni di casa di Efficienza Energia hanno concesso un solo set ,il terzo, al sestetto di mister Bramato per poi chiudere l’incontro ai vantaggi( 26-24) con un 3-1 gratificante.
Nella finalina domenicale tra le due compagini di serie A3, è stato il sestetto dell’Aurispa Alessano ad imporsi per 2-0 sul gruppo di mister Zecca, che probabilmente è ancora nella fase iniziale di scarico avendo accusato una tenuta fisica non ottimale.
Il successo del gruppo guidato dal tecnico Marano nella finale contro Galatina è stato limpido: in bilico solo nei primi due set, vinti uno per parte (27-29 e 25-22), è scivolato poi in un crescendo nel terzo parziale, convenuto tra le parti di chiuderlo a 25, arrivando alla vittoria col punteggio di 25-18.
Utili indicazioni sapranno trarre i rispettivi allenatori da queste gare che hanno offerto delle buone trame di gioco suscitando consensi ed applausi da parte del pubblico galatinese, notoriamente di “bocca buona”.
La cerimonia di chiusura, aperta da un breve ricordo della figura di Fernando da parte del comitato Promotore dell’evento, ha visto autorità sportive e politiche premiare il corpo arbitrale e i rappresentanti delle società del Leverano, Alessano, Tricase e Galatina con una targa ricordo.
Piero de lorentis
AREA COMUNICAZIONE
SBV OLIMPIA GALATINA
apr072012
Sarà inaugurato martedì 10 aprile alle 19:30 in C.so Principe di Piemonte il comitato elettorale del candidato sindaco Giancarlo Coluccia.
Interverranno Sen. Adriana Poli Bortone (Presidente Nazionale IO SUD), Gerardo Filippo (Segretario Provinciale IO SUD), Sen. Salvatore Ruggeri (Segretario Provinciale UDC), Salvatore Negro (Presidente Gruppo Regionale UDC) e Avv. Paolo Pellegrino (Presidente Provinciale FLI).
Con l'occasione il candidato sindaco Giancarlo Coluccia, insieme ai rappresentanti delle forze politiche di coalizione, presenterà a tutta la cittadinanza le liste che lo sostengono e i punti fondamentali del programma elettorale.
Ufficio Stampa Giancarlo Coluccia
giu232016
"Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota del comitato spontaneo a favore del Centro Commerciale"
Leggiamo con amara simpatia quanto scritto su questo sito da tale Antonio Mellone, il quale, come in tutti i suoi articoli, tende a screditare e prendere in giro chi non la pensa come lui, che ormai si erge a depositario di ogni saggezza e certezza per quanto riguarda Galatina e frazioni. Abbiamo le spalle larghe ma questo tipo di interventi ci fanno riflettere e, magari, trovare una giustificazione al perché ormai a Galatina viviamo in uno stato di decadenza economico, culturale e sociale.
Appare davvero scoraggiante leggere un articolo (e non è il primo) in cui l’autore usa epiteti e giochi di parole offensivi e, spesso, senza senso, per esprimere un’opinione rispettabile ma che non ci trova per niente d’accordo.
Venga a Collemeto sig. Mellone, ascolti i cittadini prima di scrivere sciocchezze del genere: abbiamo idee diverse di ciò che è sviluppo e di come conseguirlo, ma stia pur certo che lei appartiene ad una strettissima minoranza di cittadini che non vede di buon occhio la nascita del centro commerciale. O lo fa solo perché Lei è di Noha e magari, in fondo ma proprio in fondo, Le da fastidio che il progetto possa nascere a Collemeto?
Gli investitori ci sono, glielo assicuriamo, così come vi è il serio rischio di perdere l’opera che nascerà a pochi chilometri, con le conseguenze negative che Lei può sforzarsi di immaginare. Lasci per un attimo il suo mondo illusorio fatto di fantasmi e di parole in libertà, scenda tra la gente, ascolti i suoi concittadini per strada, davanti al bar, i giovani disoccupati, le attività economiche collemetesi in ginocchio: capirà come Lei appare come il compagno povero di Alice nel Paese delle Meraviglie…
Il Paese reale è con noi, Lei vive in un mondo di pura fantasia, se ne faccia una ragione..
Collemeto, 22/06/2016
Per conto del comitato
Giuseppe Bruno
apr172012
Venerdì 20 Aprile, alle ore 21:00 presso il comitato elettorale del candidato sindaco Giancarlo COLUCCIA, ci sarà un incontro tra l’Onorevole Gianfranco MICCICHE’, la Senatrice Adriana POLI BORTONE ed il candidato Sindaco con tutti i candidati Consiglieri Comunali.
Di seguito le cosiderazioni di Giancarlo Coluccia in merito allo scioglimento del C.d.A. della Fiera:
"Vero è che i sistemi fieristici stanno attraversando una crisi di identità determinata dal grave disagio economico che stiamo vivendo, e dalle difficoltà oggettive che impongono di essere competitivi in contesti caratterizzati da una continua evoluzione.
Ma è pur vero che il presidente Scognamiglio, condizionato da fattori esterni, ci ha messo sicuramente del suo nel non recepire le idee e le progettualità che da più parti gli pervenivano: dalla realtà imprenditoriale galatinese, attenta e sensibile ai continui rinnovamenti, da parte dell'amministrazione comunale (vedi il piano di efficentamento energetico rimasto ancora sulla carta) e per finire anche dallo stesso CDA.
Se a questo essere sordi si aggiunge il non aver bacchettato in maniera forte e chiara sin da subito un'ente come la Camera di Commercio, socio e partner dell'Ente Fiera che, anziché sostenere le nostre iniziative, sponsorizzava eventi privati organizzati in strutture private, non mi meraviglia l'essere giunti al capolinea. Un capolinea determinato dalle responsabilità del presidente Scognamiglio che fortemente voluto dal partito socialista, si è dimostrato incapace ad assolvere al proprio compito."
Giancarlo COLUCCIA
mag272018
Fase conclusiva della stagione agonistica per il settore giovanile della Showy Boys Galatina. Mancano pochi giorni al termine dell’attività sportiva ma per i giovanissimi del club bianco-verde è ancora tempo per partecipare ai campionati federali. Ultimo torneo previsto dal calendario Fipav è quello riservato alla categoria under 12 che vede la Showy Boys partecipare con una rappresentativa degli allievi nati negli anni 2006-2007-2008.
La compagine galatinese, inserita nel girone A, ha debuttato lunedì 21 maggio nel concentramento che si è giocato nella palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 2 di Noha. I bianco-verdi hanno ospitato per la prima del torneo i pari età dell’Uggiano e del Calimera. I ragazzi guidati in panchina da Davide Quida hanno ottenuto due vittorie, entrambe per 3-0, con i parziali rispettivamente di 15-2, 15-2, 15-1 e 15-13, 15-8, 15-6.
Avvio di campionato positivo, quindi, per i piccoli allievi della Showy Boys che si sono ben distinti nel debutto interno in attesa di disputare nei prossimi giorni le altre due giornate prima ad Uggiano La Chiesa, venerdì 1 giugno, e poi in casa del Calimera, lunedì 4 giugno.
Nel calendario under 12, il comitato Fipav di Lecce ha previsto tre gironi eliminatori a concentramento. Le squadre migliori classificate avranno accesso alla fase finale per l’assegnazione del titolo provinciale di categoria.
www.showyboys.com
lug202022
Il ruolo dei Circoli Arci nella diffusione della cultura della legalità, contro le mafie.
L'utilizzo dei beni confiscati alla mafia, la necessità di semplificare le procedure di accesso ai beni sequestrati per renderli fruibili alla società civile, aiutando le realtà del terzo settore che in questi luoghi producono e sviluppano cultura e bellezza.
L'esperienza in merito del Circolo Arci Levèra
Ricordando sempre chi, per difendere lo Stato, ha pagato con la vita.
Di questo parleremo venerdì 22 luglio, alle ore 18 a Levèra con:
Daniele Lorenzi , Presidente Arci nazionale,
Guglielmo Cataldi , Procuratore aggiunto DDA di Lecce
Brizio Montinaro , Terra Somnia Editore
Saluti:
Fabio Vergine Sindaco di Galatina,
Cosimo Botrugno , presidente di Arci Lecce comitato Territoriale
Flavia Luna De Matteis , Presidente Arci Levèra
Modera
Roberta Forte , Circolo Arci Levèra
mag242016
Un giovane attivista di Galatina è in missione per porre fine alla povertà estrema. Federica Anchora sta per unire le forze con centinaia di altri volontari a un vertice internazionale a Parigi per richiedere azioni concrete per i più poveri al mondo.
Federica, ventuno anni, uno degli Youth Ambassadors di The ONE Campaign, si unirà a più di 250 giovani attivisti provenienti da otto paesi al vertice di ONE, che si svolgerà agli inizi di giugno ai margini del Forum ministeriale dell’Organizzazione per la Cooperazione e per lo Sviluppo Economico (OCSE).
Il Forum OCSE vedrà la presenza di delegati di alcuni tra i paesi più ricchi al mondo, riuniti per discutere di importanti questioni globali, incluso lo sviluppo internazionale.
Federica sarà lì per chiedere loro di prendere decisioni che aiutino a porre fine alla povertà estrema, in particolare dando la priorità a donne e bambine.
Federica,ha detto: "Non vedo l'ora di partecipare al vertice di ONE e mostrare ai politici quanta passione noi giovani mettiamo nella lotta alla povertà estrema. Il Forum OCSE è un luogo in cui vengono discusse alcune delle questioni più importanti che riguardano il nostro pianeta, inclusa la povertà estrema.
"Si tratta di una questione importante per me e per i miei amici. Voglio rendere Galatina orgogliosa schierandomi dalla parte della giustizia globale"
Gli ambasciatori della gioventù incontreranno individui di alto profilo -‐ tra cui Erik Solheim, presidente del comitato di aiuto allo sviluppo dell'OCSE, e Andre Vallini, segretario di Stato francese per lo sviluppo – e pianificano di incontrare politici italiani e di altri paesi. A Parigi prenderanno inoltre parte ad un’azione di sensibilizzazione pubblica.
Diane Sheard, Europe Director (ad interim) di ONE, ha dichiarato: "I nostri Youth Ambassadors sono una meravigliosa risorsa per aumentare la consapevolezza dei progressi significativi che abbiamo fatto verso la fine della povertà estrema. Sono molto felice che Federica e i nostri altri giovani ambasciatori faranno sentire la loro voce".
Questo è il terzo anno del programma Youth Ambassador in Italia. In precedenza, gli attivisti di ONE hanno partecipato al vertice del G7 a Monaco di Baviera e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.
gen042017
Il comitato per la difesa dell’Ospedale S. Caterina Novella, con la collaborazione di A.V.O. (associazione volontari ospedalieri), del Tribunale dei Diritti del Malato e dell'Associazione Aeronautica Galatina, ha organizzato, in occasione dell’epifania, il 5 gennaio 2017 alle ore 11.30 una visita presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Galatina per alleviare la permanenza dei bambini ammalati.
Saremo accompagnati da “PrestigiaPaolo” (Paolo Congedo del Covo delle Streghe) che allieterà con le sue strabilianti magie e doneremo ad ogni bambino/a la calza delle befana.
L’iniziativa nasce anche con l’intento di mantenere alta l’attenzione sull’eventualità della chiusura, tra gli altri, di tale reparto prevista dal Piano di Riordino Ospedaliero predisposto dalla Regione Puglia pur essendo il primo per numeri di nascite, dopo solo il Fazzi e il Panico.
Vito Tundo
nov152018
Confessiamo che siamo stati a lungo indecisi se rispondere o meno alla lettera del comitato pubblicata online sui network locali il 10/11/2018.
Lo facciamo sollecitati dalle tante attestazioni ricevute sui social, lo facciamo perché notiamo finalmente toni garbati da parte degli interlocutori e non ultimo lo facciamo per dare un contributo di riflessione agli amministratori e alla nostra città.
Cari commercianti, perdonateci, ma in primis vorremmo cercare di farvi comprendere chi sono i soggetti in causa in questa vicenda.
Da una parte ci siete voi, per carità con legittime aspettative, dall'altra parte ci sono i residenti (circa 1300) ed i cittadini galatinesi (circa 27000).
Voi siete persone intelligenti e sicuramente non vi sfugge che in democrazia contano i numeri….
Non dovete offendervi se si afferma che siete un gruppo portatore di interessi privati perché così è e lo sapete benissimo e non potete millantare di essere associazione di categoria di valenza nazionale perché all'interno delle stesse siete netta minoranza.
Comunque sia non fareste un grande salto perché da gruppo passereste a essere definiti corporazione.
Dall'altra parte c’è un interesse collettivo che partendo dai residenti si estende alla città tutta e via via si espande fino alla comunità internazionale vista l’importanza dei beni in questione.
A questo punto il vostro comportamento da aspiranti “padroni del vapore “, permetteteci la semplificazione, è incomprensibile tanto più perché inevitabilmente si ritorce contro voi stessi oltre che a nuocere a tutta la città.
Potete pretendere, e fare mille riunioni con gli amministratori locali, potete organizzare innumerevoli e discutibili manifestazioni, potete forzare la comunicazione sulla carta stampata, ma non potrete mai fermare il “sentire comune”, non potrete mai fermare il progresso civile, non potrete mai fermare il corso della storia.
La vostra è una battaglia anacronistica e velleitaria. E’ come voler fermare il tempo!
L’automobile nei centri storici è unanimemente considerata un disvalore assoluto.
Pretendere di realizzare un “drive in” in piazza San Pietro è un’offesa alla bellezza e alla sacralità del luogo. Crea indicibile imbarazzo per chiunque, locali e visitatori, che abbiano un minimo di rispetto per il patrimonio storico, artistico ed architettonico esistente.
Le avete mai osservate le facce dei turisti in carovana che devono destreggiarsi nel traffico veicolare e ancora peggio, lo sgomento degli ospiti, quando il maleducato di turno strombazza per chiedere strada libera?
Tutto ciò forse si poteva tollerare 20 anni fa, ma non più oggi.
Anche perché, e con questo vorremmo tornare sulla visione del nostro centro antico, moltissimo è cambiato.
Una stima in difetto valuta in oltre 100 i grandi interventi di ristrutturazione ed in circa 200 gli interventi minori effettuati negli ultimi 25 anni nel cuore della città. Qualcosa di enorme, che come detto, ha riportato in vita il 90 per cento dell’intero patrimonio immobiliare privato esistente. Qualcosa che ha comportato ingenti investimenti superiori a 200 milioni di euro, sopportati interamente e senza alcun contributo pubblico dai 1300 attuali residenti dei quali, è bene ricordarlo, numerosi stranieri. Da notare che i residenti non hanno mai rivendicato niente e forse è giunto il momento di cominciare a farlo. Ma questo è un altro discorso che faremo più avanti con i nostri Amministratori.
Un vero miracolo anche dal punto di vista demografico considerato che, in controtendenza rispetto alla maggior parte degli altri comuni, il centro si è ripopolato.
Sono tornati a splendere praticamente tutti i palazzi della città che rappresentano la trama principale dell'agglomerato urbano di riferimento.
Si sono recuperati immobili degradati e fatiscenti, sì è bonificato il tessuto urbano, sono stati curati gli spazi all'aperto, sia quelli pubblici che quelli privati, sono comparse diverse piscine per rendere piacevole il soggiorno dei turisti e dei proprietari. Il centro antico oggi è un luogo di accoglienza molto apprezzato dove sorgono tante dimore storiche adibite a strutture ricettive (Hotel e B&B) e residenze private.
Le loro immagini viaggiano in rete sui più prestigiosi siti del settore promuovendo l'unicità dei luoghi e le tante bellezze di Galatina. Date un’occhiata anche voi. Provate a cliccare su Google Palazzo Nuzzo-Gorgoni o Palazzo Pindaro o Palazzo Congedo o Palazzo Tanza Venturi o Arco Cadura o Corte del Fuoco o Palazzo Mongiò dell’elefante, Palazzo Aloisi, Palazzo Di Lorenzo, Palazzo Cavoti, Palazzo Adriani Sansò ecc. e diteci se avete mai visto niente di simile prima.
A questi interventi privati si sono aggiunti quelli sul patrimonio ecclesiastico di inestimabile valore interamente e splendidamente recuperato; ed infine sono da segnalare i numerosi interventi pubblici effettuati in questi anni sul patrimonio comunale.
Tutto ciò ha permesso a Galatina di rinascere e guadagnarsi l’attenzione e l’ammirazione delle più prestigiose riviste nazionali ed internazionali, le riprese televisive delle tv nazionali ed i commenti lusinghieri ed entusiasti di chi arriva in città. (Vedi Allegato 1)
Il giudizio è unanime: Galatina è una città di rara bellezza, un autentico scrigno di tesori, materiali e immateriali da custodire gelosamente.
Alla luce di quanto innanzi la visione da parte di un gruppo di commercianti che definisce il centro antico morto, abbandonato, nell'oblio, desolante ed inquietante, si commenta da solo.
Dio mio che distanza siderale separa la visione sognatrice di Philippe Daverio che vede Galatina a pieno titolo candidarsi quale capitale di una Europa del futuro che comprende i paesi che si affacciano sul Mediterraneo e quella riduttiva di un gruppo di nostri concittadini commercianti.
Questo d'altro canto, suscita preoccupazione perché manifesta un disagio incredibile che chiarisce e spiega gli assurdi comportamenti ai quali assistiamo.
Di fronte a tale realtà non si può rimanere indifferenti anche perché il disagio è contagioso e fa star male tutti.
Un gruppo di cittadini residenti
In rappresentanza
Dante De Ronzi
Alessio Filieri
Galatina 15/11/2018
Solo per fare un accenno si ricordano:
YOU TUBE Lectio magistralis di Philippe Daverio,
YOU TUBE Riprese televisive di Piero Angela,
YOU TUBE Servizi di BelSalento
YOU TUBE A drive around Galatina
YOU TUBE We are HAPPY from Galatina
YOU TUBE Trek on the Clock: Galatina - Gli Econauti-
YOU TUBE Galatina città d’arte
IFooD.it Galatina l’Assisi del Sud,
THELAZYTROTTER.COM Galatina uno dei più bei posti da visitare nel Salento,
RAI 1 Linea Verde ,
REGIONE PUGLIA Galatina città d'arte entra a far parte delle città ad Economia turistica, SARANATHAN.IT Galatina : la suite del vescovo,
RAI 1 La vita in diretta,
M.LECCESETTE.IT La chiesa più straordinaria d'Italia per Philippe Daverio è Santa BORGHIMAGAZINE.IT Borgo di Galatina, Lecce,
MORETIMETOTRAVEL.COM Discovering Galatina e Little Italian Town With a Lot of Tradition, IBORGHID’ITALIA.COM Galatina,
TRIPADVISOR.COM Basilica di Santa Caterina d'Alessandria,
Rai 2 mezzogiorno in famiglia
ecc. ecc.
nov062019
Nell’ambito del progetto "Community Sport: Sport Identity and Memory", avrà luogo Domenica 10 Novembre 2019, a partire dalle ore 9.00, l’evento Community Soccer evento che coinvolgerà bambini, ragazzi e famiglie della provincia, attraverso un’azione capillare di sensibilizzazione della comunità alla partecipazione attiva e al benessere sportivo.
Il comitato Csi Terra d’Otranto, l’associazione Sportiva ASD SECYD Deffo Football School e l’Oratorio Madonna delle Grazie con i partner di progetto, Csi Collepasso, Oasis Terra d’Otranto, Associazione Easy Language Aradeo e la preziosa collaborazione delle Associazioni Virtus Basket Galatina, Accademia di Scherma Lecce sono liete di Invitare la comunità tutta all’evento che si terrà nell’area adiacente l’Oratorio Madonna delle Grazie di Noha.
In programma, tornei di calcio, lezioni open di scherma, fitness, pallacanestro, tennistavolo, attività creative e laboratoriali di storytelling.
Il progetto vincitore del bando di Puglia Sportiva, Programma Operativo 2018, Azione 1.2, ideato dal comitato Territoriale Csi di Terra d’Otranto, giunge al cuore della sua operativà con una programmazione ricca di seminari, corsi di formazione, eventi e incontri partecipativi e di coinvolgimento della comunità locale.
Community Sport è un progetto di inclusione sociale attraverso lo Sport, finalizzato a contrastare fenomeni di disagio e marginalità e, al tempo stesso, di promozione del dialogo intergenerazionale giovani, adulti, anziani, di coinvolgimento di ragazzi con minori opportunità ed è un progetto di rivalutazione delle periferie che inverte le tradizionali dinamiche sociali del nostro Paese.
Community Sport incoraggia lo spostamento dal centro alle periferie, periferie urbane ed esistenziali del nostro territorio attraverso lo SPORT.
ASD SECYD
mag062017
Domenica 7 maggio alle ore 21:00, presso lo slargo dell'edicola di Piazza Alighieri, di fronte alla statua del Martinez, il candidato alla carica di primo cittadino, Paola Carrozzini, presenterà il suo programma.
I candidati delle liste: PD, Impegno Comune, Carrozzini Sindaco, Alleanza Civica e Galatina Popolare, saranno presenti per parlare insieme con i cittadini di un nuovo progetto per lo sviluppo di Galatina.
comitato elettorale
feb042015
Mi è capitato per caso di imbattermi in un triste racconto. La tristezza però ha avuto ragion d’essere perché, di fatto, si tratta di una storia vera, di persone comuni, come me o voi che state leggendo qui, e di un posto neanche tanto distante da casa nostra. Si tratta di orti fertili inquinati dal ricatto occupazionale, di malattie mortali, di ciminiere che sputano morte, di amministrazioni che si lasciano plagiare da sponsorizzazioni e compromessi politici. Ho deciso di condividerlo perché la similitudine con quello che sta accadendo a Galatina e dintorni (ovviamente Noha compresa), è alquanto inquietante.
I dati dello stato di gravità che interessano soprattutto Galatina, sono riportati dal Quotidiano di Puglia di qualche giorno fa, di cui allego il collegamento in rete:
LA MORTE CHE DAL NORD
ARRIVÒ NEL VOSTRO ORTO
La storia del Sud colonizzato che passa da Taranto - I puntata
di Gianluca Coviello
(E’ un giovane collega di Taranto, fra gli organizzatori del sorprendente Primo Maggio jonico promosso dal comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti di cui fa parte. Lavorava a Taranto Oggi, l'unico giornale che il responsabile delle relazioni esterne dello stabilimento siderurgico, come risulta dalle intercettazioni telefoniche, “accusava” di non accettare "suggerimenti" e aiuti dall'Ilva sotto forma di campagne pubblicitarie ben retribuite).
Immaginate di avere un orto adiacente alla vostra abitazione. Ipotizzate che un giorno uno sconosciuto bussi alla vostra porta e vi faccia una proposta: una bella ciminiera sul vostro terreno. Vi offre mille euro al mese, il doppio di quanto guadagnate rivendendo le vostre zucchine. Accettate. Nel giro di pochi anni arrivano aziende da lontano, dal nord, e iniziano a costruire la ciminiera. Arriva il progresso. Alcune ditte, sempre "straniere", si occupano di trasportare i materiali di costruzione; altre, poi, a lavoro ultimato, di provvedere al trasporto delle materie prime e del lavoro finito. Ai vostri vicini di casa viene dato solo il compito di cucinare per gli operai e di tenere pulito.
Passa qualche anno e vi accorgete che il vostro nipotino ha spesso la tosse. Ne passa qualcun altro e la zia si ammala. Dopo trent'anni dalla scelta di mettere a disposizione il vostro orto, tutta l'economia del quartiere gira intorno ai piccoli servizi forniti all'azienda (quelli più remunerativi continuano ad essere svolti da ditte del nord). La zia muore di tumore e vi arriva all'orecchio la notizia che anche quelli sull'altro versante della strada non stanno tanto bene.
Iniziate a pensare che la colpa sia della ciminiera e chiamate la proprietà, che non è più lo Stato ma dei privati, per esporre i vostri dubbi. Loro ti ascoltano e poi ti inviano un sacco di dati rassicuranti. Voi non ne capite molto di certe cose ma i nomi degli scienziati che sottoscrivono questi dati sembrano importanti. Parliamo di studi che vengono anche presentati in pubblico con in prima fila tutti i rappresentanti istituzionali. Ne hanno parlato anche in tv. Per stare ancora più sereni, chiamate chi per legge deve controllare i fumi e salvaguardare il territorio. Vi tranquillizzano tutti.
I giornali parlano ogni tanto di queste strane malattie ma riportano anche degli spazi pubblicitari in cui i proprietari della ciminiera dichiarano che hanno investito una marea di soldi per non inquinare (più di un miliardo di euro!). Alcuni giornalisti sostengono il contrario, scrivono che le cose non vanno affatto bene, ma non hanno una buona reputazione, vi dicono che non sono attendibili.
I capi della ciminiera vi convincono che il problema sia tutto nei vostri errati stili di vita. Avranno tanta esperienza per essere arrivati dove sono. Non sapete che sono diventati proprietari di un impero così importante da un giorno all'altro, passando dall'amministrare piccole ferriere a un colosso industriale solo grazie a un regalo dello Stato. Era anche vostra la ciminiera una volta, ma lo ignorate; non sapete che è stata costruita con soldi pubblici, di tutti, e poi regalata per quattro soldi a questi uomini del nord (rientreranno nella spesa sostenuta dopo un anno e mezzo di attività).
Vi fidate di loro: basta sigarette, alcol e cibi grassi.
Passano altri 15 anni. Il piccolo nipotino è oggi un adulto e non ha mai smesso di avere problemi respiratori. Avrebbe voluto studiare ma in città non c'è l'università e non c'erano i soldi per mandarlo altrove. Ha trovato lavoro sulla ciminiera.
Qualche anno dopo di colpo tutto sembra cambiare: le indagini della magistratura dimostrano che i fumi provenienti dal vostro orto procurano la morte. Il padrone della ciminiera scompare, si defila, lascia tutto. A voi resta un giardino incoltivabile perché contaminato e una ciminiera da rimuovere. Non va meglio ai vostri vicini che non dipendevano economicamente, in modo diretto o indiretto, dalla ciminiera. Hanno dovuto abbattere centinaia di animali contaminati del proprio allevamento, in tutto circa 1600 capi (64 bovini solo pochi giorni fa). Altri, per lo stesso motivo, hanno dovuto mandare al macero tonnellate e tonnellate di cozze.
Un giorno però il Governo bussa alla vostra porta. Voi pensate: finalmente si riprenderanno la ciminiera e mi ridaranno il mio orto com'era prima. Ma non va così. Vi dice che la ciminiera deve continuare ad essere operativa. Metteranno dei filtri ma non vi dicono né quando né con quali soldi. Vi parlano di "eco-compatibilità" e voi restate a bocca aperta. Sul momento non date a vedere la vostra perplessità ma, appena restate da soli, correte a cercare quel termine sul vocabolario, senza trovarlo. Poi l'uomo che lo Stato ha messo a capo della ciminiera va dai vostri vicini e dice loro che, nonostante non vengano più pagati da mesi per i loro servizi, quelli esternalizzati (i lavoratori non percepiscono stipendio da otto mesi), DEVONO continuare lo stesso a lavorare.
Intanto dalla ciminiera continua ad uscire fumo nero, anche se un amico vi ha detto che produce milioni di debiti ogni mese, non sviluppa più ricchezza. Nell'orto accanto hanno da tempo realizzato un grosso buco dove buttano qualcosa di giorno e di notte. Una volta sul giornale avevate letto che era stato arrestato il Presidente della Provincia perché voleva autorizzare lo sversamento in quel buco. Una follia. Pochi mesi dopo, però, il Governo aveva approvato quella stessa identica autorizzazione senza che nessuno andò in galera.
Oramai siete anziano e decidete di andare a trovare un vecchio amico fuori città. Anche da lui erano andati a proporre l'installazione della ciminiera nel giardino. Lui disse di no. Oggi ha messo su una piccola produzione di prodotti biologici che esporta al nord ma anche all'estero. I suoi vicini si stanno organizzando per realizzare una piccola industria di trasformazione grazie ai finanziamenti europei.
Tornate a casa malinconico, guardate la vostra ciminiera e gli occhi spenti di chi vive nel vostro quartiere. Proprio come i vostri. Chiudete la porta, avete un po' d'affanno. Poi vi prende quella fitta che ogni tanto si fa viva. Vi siete convinti: domani andrete a farvi controllare. Anzi, ci andrete quando la Asl vi dirà che c'è posto, pagando il ticket. Avete fatto finta di niente per tanto tempo ma ora non potete più nasconderlo: non vi sentite bene neanche voi.
giu102019
Una stagione sportiva ricca di soddisfazioni, dalle tante conferme e sorprese. In casa Showy Boys Galatina si stila un bilancio di un anno di intenso lavoro e che ha visto il club bianco-verde sempre in prima linea tra attività della Scuola Volley, tornei federali e iniziative sociali.
I numeri della stagione 2018/2019 hanno confermato quanto stilato in fase di previsione dallo staff dirigenziale, anzi andando oltre quelle che erano le aspettative. A cominciare dai tesseramenti degli allievi della Scuola Volley, cresciuti di oltre il 30% rispetto alla precedente annata, passando dai risultati sportivi ottenuti e soprattutto dall’alto grado di qualità dei servizi messi a disposizione dei ragazzi e delle ragazze che frequentano i corsi di minivolley e pallavolo.
In questa stagione sportiva, la Showy Boys si è particolarmente distinta per la scelta di far disputare il campionato nazionale di I livello ai suoi allievi under 18. Una scelta dettata dalla volontà di puntare su una crescita e una formazione più rapida dei ragazzi, a discapito sicuramente dei risultati sportivi di un campionato maggiore che, però, devono passare in secondo piano rispetto a un obiettivo tecnico ben preciso. A questi risultati si sono contrapposti quelli di un campionato under 18 che ha permesso allo stesso gruppo di allievi di ottenere prestigiosi risultati, disputando la final four provinciale e quella regionale. Un piazzamento quasi analogo, scendendo di categoria, per il gruppo under 14 che ha partecipato alla final four provinciale e alla fase regionale eliminatoria. Stesso percorso sportivo per il gruppo under 13 3vs3 per una Showy Boys protagonista nei campionati giovanili, anche in ambito regionale, e con in più un titolo provinciale nel neo torneo denominato 3D Young indetto dal comitato Fipav di Lecce. Il club bianco-verde, che da appena due anni ha aperto la Scuola Volley anche ai corsi femminili, ha disputato il suo primo campionato provinciale “rosa” e, più precisamente, il torneo 3D Young, suscitando attorno a sé grande interesse in termini di partecipazione delle allieve e di coinvolgimento delle famiglie. Il movimento giovanile della Showy Boys non è solo riservato alle fasce di età under 13, under 14, under 16 e under 18 maschili e femminili ma si sviluppa, in particolare, nel settore minivolley con i giovanissimi dai 6 agli 11 anni. Anche in questo ambito, i numeri sono eloquenti e l’attività svolta, nei tre livelli di gioco, ha consentito di avvicinare alla disciplina della pallavolo sempre più piccoli allievi.
Si riparte da qui per programmare la nuova stagione, con novità che riguarderanno sia i corsi della Scuola Volley che l’organizzazione dello staff. Tutto ciò nel segno della identità, della tradizione, e con l’impegno e la passione che da sempre contraddistinguono il bianco e il verde della Showy Boys.
www.showyboys.com
mar232011
Copione già scritto, quello dell'Amministrazione Coluccia, che in assenza di argomentazioni e braccata dalle rivendicazioni dei cittadini, sferra il solito prevedibile attacco da dinosauro della vecchia politica.
Come si può essere così miopi da pensare di poter fermare l'onda di un'opinione pubblica che ha ripreso consapevolezza e rivendica un ruolo attivo nelle scelte che riguardano la propria vita?
Questa Amministrazione, anziché difendere il comitato, formato da cittadini che pretendono tutela per la propria salute, lo attacca strumentalmente, scordando che la vera minaccia è l'incenerimento.
L'intera classe politica che ci guida dovrebbe esser fiera di avere una piazza gremita di gente attenta ai problemi della Città e non esserne spaventata.
Fin dall'inizio il comitato ha sempre manifestato il sospetto che, nel corso degli anni, Colacem per mezzo di ambigue sponsorizzazioni, abbia alimentato una sorta di sudditanza delle amministrazioni sulle decisioni in materia ambientale.
Nell'atteggiamento di chi, pur senza esporsi, caldeggia una soluzione favorevole all'azienda, vediamo una strisciante forma di complicità.
Servirsi delle divisioni politiche galatinesi per spostare l'attenzione dei cittadini da una questione così grave ed incombente come quella della salute pubblica è un gesto INACCETTABILE.
Saremmo stati orgogliosi di avere degli amministratori che, invece di favorire il profitto di un'azienda, ignorando il grave rischio di inquinamento ambientale che l'incenerimento comporta, avessero scelto la strada di uno sviluppo ecocompatibile.
Galatina, 22 marzo 2011
Comunicato stampa del comitato "Cambiamo Aria" di Galatina
mar212018
La final four under 14 disputatasi il 15 e 16 marzo al PalaPanico , ha laureato campioni territoriali i ragazzi della BCC Leverano che, guidati da Luca Firenze, hanno battuto in finale la Pallavolo Azzurra Alessano.
Per il terzo posto i giovani di Laura Pendenza ed Antonio De Matteis hanno battuto i pari età della Fulgor Tricase , conquistando il bronzo e il pass per le fasi regionali . Rimane il rammarico di non aver disputato la finale dopo una combattutissima gara con l’Alessano che, in vantaggio per 2 set a zero, è stato rimontato fino al 2-2 per poi prevalere al tie break(20-25,22-25,25-22,30-28 11-15).
“Non posso rimproverare nulla ai miei, esordisce emozionata e senza un filo di voce mister Pendenza, che hanno dato tutto ,soprattutto caratterialmente ,dopo essere stati in svantaggio di due set a zero. La reazione avuta, onestamente, alimentava speranze di staccare il biglietto per la finale , ma……il tie break ha premiato l’Alessano. Ora prepariamoci a fare esperienza fuori provincia e in un contesto tecnicamente più elevato. Un bravo a tutti”.
Il terzo posto non è mai stato in discussione per capitan Moscara e compagni partiti “ sparati” nella prima frazione con una serie di servizi di De Matteis che hanno lasciato a zero punti gli avversari e conquistando anche il secondo set. La reazione della squadra del prof. De Blasi è giunta nel terzo set conquistando a 17 quel parziale, per poi cedere alla spinta dei padroni di casa nel quarto ed ultimo set.
Nella finalissima è prevalsa la supremazia tecnica del Leverano che perso il primo set ,contro il gruppo del compianto Tonino Negro, ha dato un ‘accellerata all’incontro chiudendolo con facilità per 3 a 1.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuto il vertice FIPAV territoriale , presieduto da Pierandrea Piccinni e dal consigliere Piero de lorentis, il primo cittadino di Galatina Marcello Amante, l’assessore alle politiche sociali e allo sport Maria Rosaria Giaccari e il presidente Corrado Panico della SBV OLIMPIA , organizzatrice dell’evento.
Il buffet finale condiviso da atleti , genitori e tifosi ha suscitato un unanime apprezzamento sotto l’aspetto gastronomico ed organizzativo ,il cui merito va alla coordinatrice della manifestazione, Zaira Gemma e al vice presidente Salvatore Cucurachi ,che hanno saputo coinvolgere i genitori dei nostri ragazzi nella preparazione di dolciumi e prelibatezze culinarie, nonché di omaggi floreali alle donne presenti.
Un momento di commozione molto partecipativo da parte di tutti gli astanti è stato il ricordo dell’allenatore dell’Alessano Tonino Negro ,scomparso da pochi giorni, ricordato dai suoi allievi con uno striscione e dalla società SBV OLIMPIA GALATINA con una targa commemorativa consegnata ai suoi familiari.
Un ultimo ringraziamento lo estendiamo ai responsabili delle società che hanno ceduto le loro ore d’allenamento per far fronte allo svolgimento della manifestazione e ai gestori dell’impianto sempre disponibili , negli orari più disparati, a rendere agibile il palazzetto.
Questi gli atleti medagliati che parteciperanno alle fasi regionali, verosimilmente nei primi giorni di aprile, battagliando nel girone D con la seconda classificata del comitato di Taranto e con la sesta classificata del comitato Bari/Foggia.
BALDARI ANDREA ,GIANNUZZI LORENZO,PERRONE DIEGO,DE MATTEIS LORENZO, MOSCARA MATTEO,PANICO JACOPO,ARCADI MARCO,MURRONE MATTIA,MAGURANO ANTONIO,FUNEDDA FRANCESCO,DE GIORGI MATTIA .
Piero de lorentis
AREA COMUNICAZIONE
SBV OLIMPIA GALTINA
mar062018
Il Comune di Galatina e il comitato territoriale di Arci Lecce presentano "Storie di donne e di identità", un convegno per celebrare la Giornata internazionale della donna, in programma giovedì 8 marzo, ore 10.00, presso la sala Celestino Contaldo del Palazzo della Cultura.
L'incontro vedrà la partecipazione delle quarte e quinte classi del liceo scientifico A. Vallone, dell’Itc M. Laporta e il liceo Classico P. Colonna di Galatina. Saranno presenti e dialogheranno sul tema Marcello Amante, (sindaco di Galatina), Maria Giaccari (assessore alle Pari Opportunità), Noel Alberto Vergine (presidente Commissione Pari Opportunità), Anna Caputo (presidente Arci Lecce).
Una giornata che nasce con l'obiettivo di approfondire i diritti delle donne in Italia e nel mondo, gli usi e i costumi delle nazionalità di provenienza.
Il convegno sarà aperto da una video-testimonianza sulle violenze subite e praticate sistematicamente sui migranti in Libia, tratta da un'intervista a una ragazza ospite in un progetto di accoglienza gestito da Arci Lecce.
A seguire le "iniziative di cittadinanza" con una serie di interventi, moderati da Gianluca Carrisi, operatore dell'accoglienza Arci Lecce, per conoscere da vicino le singole storie di chi si trova spesso a fronteggiare una doppia discriminazione, prima come donna e poi come migrante.
Il dibattito coinvolgerà gli studenti delle scuole di secondo grado di Galatina, le beneficiarie ospiti nel progetto Sprar "Safia Ama Jan" di Galatina e le ragazze frequentanti il laboratorio audio-visivo all'interno del progetto EnFem, avviato lo scorso novembre con donne migranti e donne locali dai 16 ai 50 anni.
Enfem è un progetto internazionale per migliorare e facilitare l'integrazione delle donne migranti in Europa, finanziato dall’Amif (Asylum Migration Integration Fund), che riunisce sei paesi europei (Italia, Belgio, Spagna, Slovenia, Germania, Grecia), con Arci Lecce capofila, per stimolare il dibattito pubblico sulla condizione della donna migrante. Tra gli obiettivi, la realizzazione di un documentario sull'incontro tra culture diverse, attraverso un percorso laboratoriale con diversi professionisti del settore audiovisivo.
Durante il convegno ci sarà la lettura da parte di Chiara De Pascalis, operatrice Arci Lecce, di alcuni brani tratti dal libro “Il mio nome vuol dire bella faccia”, edito da Esperidi, che raccoglie 32 voci di migranti, richiedenti asilo e rifugiati, che hanno trovato in Italia una nuova vita.
Ufficio Stampa Comune di Galatina
set062019
Salento Best Volley caratterizza la sua stagione sportiva ritornando in orbita campionati nazionali: parteciperà infatti a quello di primo livello di serie C, avendo acquisito il diritto sportivo ratificato dalla FIPAV Regionale in data 30 agosto.
I primi attori di questa nuova avventura saranno in gran parte atleti delle categorie giovanili (U.18 e U.16), rinforzati da alcune importanti presenze di ritorno alla casa madre per fine prestito.
Parliamo di Carlo De Lorentis, Alessio Rossetti, Lorenzo Persichino e Davide Giannotta che, avendo maturato esperienze in altri contesti societari in serie B e C, hanno scelto di sposare il Progetto Giovani tanto caro al compianto tecnico Fernando Panico.
“La condivisione del programma societario, dichiara il centrale Rossetti, seppur audace nei contenuti per la presenza di giovanissimi con limitata esperienza, è intrigante quanto rischiosa, ma avere l’opportunità di un confronto con altri sestetti di valore che mirano alla promozione è stimolante. Poi ci sarà l’opportunità di poter esprimersi con una maggiore continuità di gioco, elemento indispensabile non solo per rodare i meccanismi di squadra ma anche di sollecitare entusiasmi e voglie di proporsi.”
Ora si attende la nota ufficiale del comitato Regionale che definirà, sulla base di eventuali rinunce, reintegri e ripescaggi, gli organici delle squadre partecipanti fissato in 24 unità suddivise in due gironi.
La composizione avverrà con un sorteggio semi integrale, suddividendo la regione in più aree territoriali che inglobino almeno due squadre contigue geograficamente: quest’ultime verranno sorteggiate per individuare in quale girone dovranno essere inserite.
“Insomma il rischio di trasferte pesanti in terra daunia (Lucera, Trinitapoli ?!?) o nel potentino è altamente probabile, commenta il presidente Corrado Panico, ma sapevamo optando per quest’impegno di subire questa eventualità. Cimentarsi in questo campionato è stata una esplicita richiesta dei nostri tecnici Giuseppe Dicillo e Chiara Noia, alla quale abbiamo risposto con entusiasmo, sapendo che tutto è finalizzato alla crescita tecnica del gruppo. Sarà un’esperienza formativa tesa a saggiare qualità tecniche e comportamentali che risulteranno determinanti per alcuni elementi, di conferma per altri.”
Il saluto alla squadra è stato portato nella giornata di ieri sul campo del PalaPanico da tutto lo staff dirigenziale di SBV, che ritualmente ha augurato un in bocca al lupo e buon lavoro a tutti.
La fase precampionato curata sotto l’aspetto della preparazione motoria da Carlo De Lorentis, esperto in preparazione fisica della pallavolo, verterà su una valutazione iniziale dei punti di forza e debolezza dei soggetti che verrà utilizzata per programmare ed implementare il piano di allenamento.
“La realizzazione di quest’ultimo, dichiara De Lorentis, passa attraverso alcuni mezzi di allenamento di tipo attrezzistico (Kettlenbell, palle mediche, cuscini a palla), ad altri di tipo informativo verbale (descrizione dei movimenti), ad altri di tipo cinestetico (posizione di assistenza per far sentire il movimento). Ho strutturato un’unità di allenamento in un insieme in cui confluiscano componenti fisiche prestazionali, abilità tecnico-tattiche ed atteggiamenti comportamentali specifici degli atleti. Si passerà dall’esecuzione di esercizi blandi di corsa collegati ad esercizi di ginnastica di scioltezza e di allungamento, ad attività di consolidamento organico-muscolare, per arrivare in chiusura ad una riduzione graduale del carico. Eseguiremo esercizi di rilassamento muscolare, corse defaticanti e chiusura piacevole della seduta che crei atteggiamenti positivi per le successive unità di allenamento. Mi aspetto una risposta positiva da parte dei ragazzi che ho trovato motivatissimi in questa nuova avventura.”
AREA COMUNICAZIONE
SBV OLIMPIA GALATINA
mar162017
Ai nastri di partenza il campionato under 13 modalità 3vs3. Il comitato Fipav Lecce ha reso noto il calendario del torneo giovanile che inizia il prossimo 21 marzo e che vede i piccoli allievi della Showy Boys Galatina in campo sino alla fine del mese di aprile. I bianco-verdi sono stati inseriti nel girone C (in totale sono 21 le squadre partecipanti al campionato) composto da Casarano Volley, Pallavolo Marittina, S.B.V. e Volley Taurisano.
Nella prima giornata è previsto il concentramento nella palestra dell’Istituto Comprensivo “Polo 2” di Noha con le tre gare in calendario tra i padroni di casa della Showy Boys e le compagini dei pari età di Marittima e Taurisano.
“Stiamo riservando particolare attenzione al lavoro che sta svolgendo in palestra il gruppo della categoria under 13 – spiegano dall’Area Tecnica – i ragazzi partecipano al campionato 3vs3 e 6vs6 e avranno l’opportunità di disputare più partite, crescere da un punto di vista agonistico nonché tecnico-tattico. Si inizia con il 3vs3, un torneo under 13 che nasce dall’esigenza di avvicinare il maggior numero di ragazzi alla pallavolo e che si differenzia fortemente dal minivolley che è un’attività mista e non agonistica. Con questo obiettivo la Fipav ha inteso avviare il 3vs3 in cui risulta fondamentale l’identificazione del gioco – concludono dall’Area Tecnica della Showy Boys - il numero di azioni sviluppate in tre tocchi è decisamente più alto rispetto a quello della modalità 6vs6 e si sviluppa un passaggio proporzionato e propedeutico al proseguimento delle attività giovanili successive”.
Per questo campionato è prevista una finale nazionale (nel 6vs6, invece, quella regionale) in un doppio percorso che permette agli allievi più talentuosi di sviluppare al meglio le loro capacità.
www.showyboys.com
giu052017
La Showy Boys Galatina, dopo il duplice successo stagionale della promozione in serie C e della vittoria della Coppa Puglia, si conferma anche come ottima scuola di volley grazie all'attività del suo vivaio. Anche in questa stagione che sta per concludersi, la società galatinese, che lo scorso anno ha il riconoscimento Fipav di scuola regionale di pallavolo, si è distinta nei campionati giovanili gettando le basi per un futuro sportivo di sicuro interesse, considerando, in prospettiva, le opportunità di crescita offerte anche in seno alla prima squadra neo promossa nel campionato regionale di serie C. A regalare soddisfazioni tutte le squadre partecipanti ai campionati giovanili di categoria indetti dal comitato Fipav di Lecce a cominciare, in ordine di chiusura dei tornei, dal gruppo under 16 guidato da Gianluca Nuzzo che, dopo aver conquistato il terzo posto nella final four provinciale, ha partecipato di diritto alla fase eliminatoria regionale. A seguire, la squadra under 14 allenata da Davide Quida che si è distinta nella due giorni che ha visto gareggiare Frimarc Surbo, Pag Volley Taviano, Esseti Pallavolo Nardò ed i bianco-verdi galatinesi. Ad avere la meglio e ad aggiudicarsi la final four provinciale della pool B i giovani allievi della Showy Boys che hanno battuto in semifinale il Nardò per 3-0 e nella finalissima il Taviano con il medesimo risultato. Trionfo in campo provinciale per i piccoli della categoria under 13 3vs3. Il team di mister Quida si è classificato al primo posto nella final four di Leverano. A contendersi l’ambito titolo di campione provinciale le quattro squadre più rappresentative: Scuola Pallavolo Alessano, Bee Volley Lecce, Showy Boys Galatina e Volley Leverano. I bianco-verdi, giunti alla fase conclusiva dopo aver ottenuto otto vittorie su otto incontri nella stagione regolare, hanno affrontato in semifinale l’Alessano vincendo per 2-1 e nella finalissima il Leverano sempre con lo stesso punteggio finale. Con la vittoria del titolo provinciale, il gruppo under 13 3vs3 ha potuto partecipare alla fase regionale. Un altro grande risultato è arrivato dalla squadra under 13 6vs6 che si è piazzata al secondo posto nella final four provinciale. Dopo il successo del 3vs3, quindi, i giovani allenati da Davide Quida si sono distinti anche nella modalità 6vs6 sfiorando il primo posto e ben figurando nella turno finale battendo in semifinale l’Alessano per 2-0 e uscendo sconfitti per 2-1 contro il forte Leverano. Per loro una più che meritata medaglia d’argento. Quelli ottenuti in questa stagione sportiva sono tutti risultati sportivi di grande rilevanza e che evidenziano l’ottimo lavoro che si svolgendo nell’ambito del vivaio e nel percorso didattico del progetto “Scuola Volley”. In questi giorni si sta svolgendo il campionato promozionale under 12 che vede i ragazzi della Showy Boys primi in classifica mentre si è conclusa l’attività riservata agli allievi del settore minivolley con la festa provinciale svoltasi a Calimera. In attesa del risultato finale del torneo under 12, il club galatinese si conferma ancora una volta sul podio dei campionati giovanili della provincia di Lecce.
www.showyboys.com
mag122017
Ho chiesto al vice ministro alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici, Riccardo Nencini, di prendere a cuore il problema dei due passaggi a livello che si trovano: uno all’ingresso di Galatina e uno sulla Galatina-Copertino. Credo che la nostra città e le sue frazioni meritino un ingresso che dia il giusto risalto al territorio. Ma ho chiesto anche un aiuto per risolvere il problema dell'allargamento della strada provinciale Galatina-Copertino nel tratto che innesta la statale 101 a Galatina, richiesta che ho avanzato già al presidente della Provincia, Antonio Gabellone.
Il confronto - molto proficuo - con il vice ministro è avvenuto nel mio comitato elettorale, in piazza Alighieri a Galatina, nel primo pomeriggio di oggi, 12 maggio. Nencini si è impegnato ad aiutarci a risollevare le sorti della città e delle sue frazioni e ha premesso che, con l’eventuale passaggio delle competenze di alcune strade ad alto flusso veicolare di mezzi pesanti (zone industriali e aree portuali) e di quelle a più alto rischio per la sicurezza, dalla Provincia ad Anas, sarà possibile intervenire sulle richieste di infrastrutture che sono comuni a molte città. Noi confidiamo nelle parole del vice ministro per riuscire a realizzare questi interventi che garantirebbero maggiore sicurezza sulle strade, ordine e più attrattività della nostra città.
Ci ha dato appuntamento per il 30 giugno a Bari, se saremo noi a vincere la competizione elettorale. La nostra campagna elettorale guarda anche al dopo: se i cittadini di Galatina e frazioni mi vorranno come loro sindaco, questo sarà il nostro primo appuntamento in agenda con le istituzioni.
Giampiero De Pascalis candidato sindaco per “Obiettivo 2022”
(Lista De Pascalis, Direzione Italia, Forza Italia, L’Agorà, La Città, Psi, Udc)
ott252016
Si sta palesando in maniera inesorabile un altro grande spreco di risorse pubbliche; ci si avvia, infatti, verso la chiusura parziale e la dismissione totale poi dell‘Ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina per attrezzare, a pochissimi Km di distanza, precisamente tra Maglie e Melpignano, un nuovo nosocomio.
Da considerare, inoltre, che, dopo un’infinità di promesse disattese sulla ricollocazione dell’Ospedale di Galatina, tra pochi anni questa mega struttura diventerà l’ennesima cattedrale nel deserto provocando la perdita di un patrimonio pubblico di inestimabile valore.
Tutto ciò sta avvenendo senza nessuna vera opposizione da parte di chi ha amministrato la Città e da parte della rappresentanza politica provinciale e regionale che sulla vicenda ha fatto solo patetiche passerelle. Una seria Amministrazione di qualsiasi colore, avrebbe dovuto fare le barricate, ma, purtroppo, le ragioni della politica più becera e disfattista non si sono sposate con le legittime esigenze dei cittadini e del territorio.
Noi riteniamo di fondamentale importanza garantire il proseguimento dell’offerta sanitaria del locale nosocomio; siamo altresì convinti che in un periodo di congiuntura economica negativa la soluzione non sia il taglio o l’abbattimento dei servizi necessari al cittadino, bensì il potenziamento degli stessi. L’Ospedale di Galatina dimostra, infatti, ogni anno, con i suoi accessi e con la qualità dei servizi erogati, di essere una realtà attiva e necessaria per tutto il territorio circostante; per questi motivi gli obiettivi delle nostre iniziative future saranno quelli di ribadire un principio, quello della tutela del diritto alla salute previsto dalla Costituzione.
Abbiamo deciso pertanto di costituirci in comitato e di mettere in atto una serie di azioni democratiche per accendere seriamente un riflettore permanente sulla situazione del nostro Ospedale; la prima azione sarà un sit-in silenzioso che si svolgerà sabato 29 ottobre a partire dalle 10.30 innanzi all’ingresso principale del “Santa Caterina Novella” in via Roma a Galatina.
Nel caso specifico di Galatina – ricorda Saverio Mengoli, uno dei promotori più attivi del comitato – la situazione attualmente esistente è quella di un Ospedale che può ospitare 250 posti letto, ma che, così come dichiarato dal Direttore Sanitario dell'Ospedale di Galatina, lo stesso sarebbe strutturalmente idoneo ad accogliere fino a 420 posti letto. Ciò colloca il Presidio galatinese, dopo il “Vito Fazzi” di Lecce, come l'unica struttura adeguata a divenire, sin da subito, un Ospedale di I° Livello; non subiremo più passivamente le decisioni prese nelle “stanze dei bottoni” sempre troppo lontane dai Cittadini e dalla logica.
Firmato “comitato spontaneo a difesa dell’Ospedale di Galatina”.
set262017
E’ stata una manifestazione partecipata ed apprezzata dal pubblico il XII Memorial Fernando Panico ,che si è posto come solido banco di prova per le squadre partecipanti, a poco meno di un mese dall’inizio dei rispettivi campionati.
I numerosi spettatori hanno espresso ,nel minuto di silenzio in cui si sono raccolti, profondo rispetto ed immutata stima per la figura di Fernando, pioniere della pallavolo salentina ,valente tecnico e docente di vita per i tanti ragazzi che ha formato.
Il saluto del Presidente del comitato FIPAV Territoriale di Lecce , avv. Pierandrea Piccinni, giunto via email , ha ricalcato questo solco ricordando che ” il Memorial ha sempre rappresentato una importante kermesse della pallavolo salentina, unita nel ricordo di un grande allenatore e amico del volley, nonché uomo dalle grandi quali sportive e morali”.
Il comitato promotore presieduto da Corrado Panico e l’OLIMPIA S.B.V. GALATINA, organizzatori dell’evento, hanno coordinato al meglio la manifestazione avvalendosi della partecipazione delle due società di serie C, SANDEMETRIO VOLLEY SPECCHIA e M.B. VOLLEY RUFFANO e della società di serie B LIBELLULA FULGOR TRICASE unitamente a quella di casa.
Le gare del sabato hanno rispettato i pronostici , vedendo le due compagini di serie B , Tricase e Galatina , sfidare e prevalere rispettivamente sullo Specchia e sul Ruffano, determinando così il calendario della domenica.
Nella gara di apertura la SANDEMETRIO VOLLEY SPECCHIA , priva di capitan Carrozzo tenuto in panchina a scopo precauzionale ,ma con il palleggiatore Felicetti in cabina di regia, ha avuto la meglio in due set sulla M.B. VOLLEY RUFFANO ,dove il solo opposto De Carlo e il centrale Crisostomo hanno tentato di arginare Sbarro e compagni.
Nella gara più attesa tra TRICASE e GALATINA la spuntano al tie-break i ragazzi di mister De Giorgi che, dopo aver vinto il primo set , cedono il secondo all’OLIMPIA S.B.V. apparsa più determinata e con percentuali positive in ricezione.
Nell’ultimo parziale (la gara era programmata su tre set) la distribuzione di Davide Pellegrino chiama ripetutamente alla conclusione i suoi centrali ,Melfi e Tridici, con l’opposto Bartoli a dare il suo notevole apporto e chiudere la partita.
La manifestazione , sponsorizzata dai gestori del locale COVO DELLA TARANTA, ha avuto la sua conclusione con la premiazione di tutte le squadre ,alla presenza del primo cittadino dottor Marcello Amante , del suo vice ed assessore allo sport e politiche giovanili, signora Maria Rosaria Giaccari, e del presidente del comitato Promotore Corrado Panico.
Piero de Lorentis
AREA COMUNICAZIONE
S.B.V. OLIMPIA
nov282014
Domenica 30 novembre 2014 si terranno in Puglia le primarie del centrosinistra per la scelta, in vista delle elezioni amministrative del maggio 2015, del candidato Presidente della Regione.
Per partecipare alle primarie è necessario presentarsi presso il seggio muniti di documento di identità e del codice fiscale e versare un contributo minimo di un euro.
Si vota dalle ore 8.00 alle ore 22.00:
– a Galatina presso il Palazzo della Cultura;
– a Noha presso il Centro Ascolto;
– a Collemeto presso il locale allestito in via Padova n°8.
La consultazione è aperta a qualsiasi cittadino, anche non iscritto ad un partito, che si riconosce nel programma e negli obiettivi del centrosinistra, il fine è quello di utilizzare la consultazione interna per favorire la vittoria del candidato più adatto a intercettare il consenso dei pugliesi.
Il comitato per Dario Stefàno Presidente della Regione Puglia 2015 invita il popolo del centrosinistra di Galatina e frazioni a partecipare alle primarie.
comitato per Dario Stefano Presidente 2015
mar192020
Per uscire un po’ dall’Argomento Unico del momento ho deciso di parlarvi di una donna sbalorditiva: Lydia, con la y, classe 1923 (la stessa di mio padre). Ora, quando si parla di Lydia Buticchi non si può non far riferimento a Roberto Franceschi, suo figlio. Voglio dire che non può esistere una senza l’altro: e non c’è Roberto senza Lydia.
Considero Roberto Franceschi come un mio compagno di Università, ma con un particolare: quando nell’87 ho iniziato a frequentarla io, la Bocconi, Roberto Franceschi era ormai il nome di una della aule più grandi del mio ateneo, nonché un megalito però d’acciaio di sette metri d’altezza, issato dieci anni prima all’angolo tra via Sarfatti e via Bocconi dove, a un fischio, precisamente al numero 12, si trovava e si trova tuttavia il pensionato universitario (che mi accolse nelle sue braccia premurose per i quattro anni della magistrale).
Quel monumentale maglio di ferro e carbonio (immagino ve ne siano di uguali solo all’Ilva di Taranto) sorge in memoriam sul luogo dove, la sera del 23 gennaio del 1973, nel corso di una manifestazione organizzata dal Movimento Studentesco, Roberto Franceschi fu colpito alla nuca da un proiettile partito puta caso da un’arma del III reparto Celere di Rumor, ministro del secondo (di una serie troppo lunga) governo Andreotti.
Roberto avrebbe potuto benissimo fregarsene, evitare di esporsi, vivere una vita agiata che la sua famiglia diciamo borghese (mamma Lydia, preside, papà Mario, dirigente d’azienda) gli avrebbe certamente assicurato, e poi fare carriera, magari nella stessa alma mater studiorum: quel ventunenne, colto com’era, aveva d’altronde tutte le carte in regola, una sfilza di trenta sul libretto, capacità di analisi e oratoria brillante.
Insomma la sera maledetta di quell’omicidio di stato Roberto aveva pure il biglietto per il teatro, con mamma, papà e fidanzata. Invece vi rinuncia. Preferisce il comitato, l’Assemblea serale in Bocconi, la Manifestazione di studenti, operai e militanti a favore dei diritti sociali così invisi al Potere. Sì, Roberto Franceschi è così, un “diversamente bocconiano” (come dice Nando dalla Chiesa, mio prof di Sociologia), di quelli che la rivoluzione la portano nella pancia di un’università benemerita per la floridezza degli studi e la severità nella formazione, ma che ha la nomea di essere un segmento del Capitale. Ma si sappia, per inciso, che ogni rivoluzione parte da una presa di coscienza, e che il primo passo di una lotta è lo studio rigoroso di teoria e fenomeni, in qualunque sede questo avvenga.
Roberto Franceschi aveva succhiato da mamma Lydia il latte dell’antifascismo. È Lydia che gl’insegna il diritto del verbo contrario, il brio della lotta, la necessità della resistenza. Lydia prende la parola nelle assemblee studentesche (la democrazia è anzitutto discussione, mica decisionismo), spiega l’urgenza del pensiero critico, dà sempre la precedenza alla dignità e mai ai poteri (ché, si sa, non ve n’è di buoni).
Dopo la morte di Roberto avvenuta al Policlinico alla fine di una settimana di veglia continua diurna e notturna da parte dei genitori, Lydia dà l’assenso ai suoi funerali pubblici. Saranno civili, laici, silenziosi, senza la retorica dei discorsi solenni. Arriveranno poi a migliaia gli universitari, gli operai delle fabbriche, le bandiere rosse senza scritte, i pugni in aria, le mani strette le une alle altre: è la coscienza di classe che sfila a testa alta come un novello Quarto Stato in una Milano serrata, muta, agghiacciata.
Gli anni a seguire saranno quelli dei tribunali. Decenni di ritardi, rinvii, depistaggi, insabbiamenti, i “non ricordo”, e la finale insufficienza di prove. Sembra quasi che questo figlio si sia suicidato sparandosi alla nuca da lontano. Lydia, sempre presente in aula, ricorre, s’appella, chiede udienza, l’ottiene: il Diritto non può essere messo in quarantena.
Arriverà la giustizia, certo, ma sarà in minuscolo, sotto forma di risarcimento danni. Troppo poco per la vita di un uomo. Nulla per la vita di un figlio. Con questa somma Lydia darà vita alla Fondazione Roberto Franceschi.
Un modo per evitare il seppellimento di chi, grazie anche a una madre, non è mai morto.
Antonio Mellone
nov262018
La Showy Boys Galatina ha iniziato la sua avventura sportiva nel campionato provinciale categoria under 14. Dopo l’avvio del torneo riservato ai giovani under 18, il comitato Fipav di Lecce ha dato l’ok per l’inizio del campionato under 14 che vede la compagine bianco-verde allenata da Gianluca Nuzzo schierare in campo i suoi allievi nati negli anni 2005 e 2006.
Sedici le squadre partecipanti e suddivise in due gironi. La Showy Boys è stata inserita nel girone B composto da Virtus Tahira Castro, Falchi Ugento, Flyblue Volley Taviano, Fulgor Tricase, Casarano Volley, M.B. Volley Ruffano e Progetto Azzurra Alessano. Il regolamento del torneo prevede le partite con formula all’italiana con gare di andata e ritorno, accesso alla fase finale delle prime quattro classificate dei due gironi che disputeranno i quarti e con le vincenti a sfidarsi nella final four provinciale.
Nella gara inaugurale del torneo, i giovanissimi allievi della Scuola Volley hanno affrontato i Falchi Ugento sul campo del PalaOzan della cittadina messapica. Il risultato ha dato ragione alla Showy Boys che si è aggiudicata il match con un rotondo 3-0 e i parziali di 25-14, 25-7, 25-4.
Un inizio più che incoraggiante per i ragazzi di mister Nuzzo che dovranno sfruttare le opportunità di gioco offerte dalla partecipazione a un campionato di categoria per accrescere il bagaglio tecnico e la personalità. “Il gruppo lavora con profitto durante le sedute di allenamento settimanali e non potrà che migliorare – dice il tecnico della Showy Boys Gianluca Nuzzo – c’è bisogno di tanto impegno da parte dei ragazzi e sicuramente di tempo per ben assimilare nuovi schemi e metodologie didattiche. Se da parte loro ci sarà la voglia di migliorare, di crescere nei fondamentali e nel gioco di squadra, il percorso tecnico sarà meno difficoltoso e regalerà loro tante soddisfazioni. Abbiamo iniziato il campionato con una bella vittoria – conclude il coach bianco-verde – ho visto i ragazzi molto felici per la prestazione contro i Falchi Ugento e questo darà loro nuovi stimoli ed entusiasmo”.
www.showyboys.com
nov182021
Al motto di "Rilanciamo la fiera di Galatina" continueranno tutte le domeniche, fino al 19 dicembre, gli appuntamenti con i banchetti di raccolta firme in Piazza Aligheri.
«Un'adesione sorprendente quella che abbiamo riscontrato» commenta il comitato promotore dell'iniziativa, composto da cittadini, liberi professionisti, attuali ed ex amministratori.
L'iniziativa ha mosso i primi passi nella seconda metà di Ottobre. L'Amministrazione Comunale di Galatina ha confermato l'intenzione di voler riservare una porzione del quartiere fieristico alla realizzazione di un centro di alta formazione professionale. E una larga fetta della popolazione è insorta, organizzando una petizione popolare con gazebo e raccolta firme itineranti.
Il prossimo 28 dicembre, sempre a Galatina, sarà promosso un dibattito pubblico sul tema aperto alla cittadinanza, agli imprenditori, alle associazioni di categoria, gli stessi amministratori della cittadina e tutti coloro che vorranno confrontarsi sul tema del rilancio del quartiere fieristico. Saranno presenti esperti del settore e tecnici, per favorire un dibattito mirato e approfondito, in grado di rendere gli stessi cittadini coprotagonisti delle future scelte e azioni che interesseranno la struttura fieristica.
«Noi porteremo la nostra idea, il nostro progetto e la nostra visione - dicono dal comitato promotore - così come ognuno potrà sentirsi libero di addurre un proprio contributo per il rilancio del quartiere fieristico e della città tutta. Bisognerà però lasciare a casa personalismi e preconcetti. La città e i suoi beni sono di tutti i galatinesi. Ed è giusto che tutti possano partecipare attivamente a questo e a tutti gli altri percorsi che tirano in ballo il presente e il futuro di Galatina, realtà centrale del Salento e volano per l'economia del territorio.
In quell'occasione - continuano - saranno anche annunciate ulteriori novità.
Riteniamo che quella avanzata sia una scelta miope e dannosa. Esistono diversi immobili comunali che potrebbero essere destinati ad accogliere il centro di formazione, al quale non siamo contrari, sia chiaro; ma collocarlo nel Quartiere Fieristico sarebbe un danno irreparabile in primis per l'intero immobile, che subirebbe il colpo di grazia definitivo. E poi per tutta la città e il suo hinterland, che perderebbero una realtà altamente attrattiva, se adeguatamente ripensata e recuperata.
Ricordiamo che Galatina è il terzo polo fieristico regionale dopo Bari e Foggia, e l’intero immobile rappresenta, per il bilancio comunale, la proprietà di maggior valore economico.
Crediamo che l'impegno degli amministratori debba essere orientato alla rivalutazione definitiva dell'immobile, tenendo conto principalmente di fattori concreti e di rilievo. Uno su tutti l'importanza per la nostra città di riavere un attrattivo polo fieristico e dei convegni, un’area eventi rinnovata e fruibile 365 giorni all’anno, godendo anche della possibilità concreta di reperire risorse economiche per la ricostruzione dell'immobile e il suo rilancio.
Per questo l'azione di protesta, dal motto “RILANCIAMO LA FIERA DI GALATINA” continuerà e si farà portavoce di tutti coloro che hanno realmente a cuore il benessere della città».
apr182017
Semplicemente fantastici! I ragazzi della Showy Boys Galatina vincono la Coppa Puglia 2017 e scrivono un altro capitolo importante della storia pallavolistica del club bianco-verde che quest’anno festeggia i suoi 50 anni. Un nuovo trofeo arricchisce la bacheca della società bianco-verde, un trofeo cercato e conquistato dalla squadra galatinese grazie a due prestazioni maiuscole e contro due avversarie vincitrici del campionato nei rispettivi gironi e già promosse in serie C.
Sabato 15 aprile, alle ore 11, come da calendario della Coppa Puglia, la compagine bianco-verde ha disputato la prima partita di semifinale contro la Pallavolo Martina sul campo della palestra del liceo scientifico “Amaldi” di Bitetto. In contemporanea, a Palo del Colle, nella palestra della scuola elementare “Antenore”, la formazione di casa ha sfidato, nell’altra semifinale, la Bee Volley Lecce. Le quattro squadre più rappresentative a livello regionale in campo per la conquista dell’ambito trofeo regionale. Avvincente e ben giocata da entrambe le squadre la gara tra la Showy Boys Galatina e la Pallavolo Martina. Equilibrio nel set di apertura con le due sfidanti a rincorrersi sino al 21-22 per il team di mister Nuzzo che nello sprint finale riesce a far suo il game per 22-25. Anche nel set successivo si gioca palla su palla. Il Martina si affida all’esperienza del suo atleta più rappresentativo, Lo Re, e a quella del regista Massafra per aggiudicarsi il parziale (25-23). I galatinesi non abbassano la concentrazione e fanno del gioco di squadra l’arma vincente. Capitan Imbriani e compagni passano a condurre la gara annullando ogni velleità della Pallavolo Martina. Il terzo set è quasi un monologo bianco-verde (17-25). La squadra di mister Parisi, in svantaggio di due set, deve giocarsi il pass per la finale nel quarto set. Sale l’adrenalina e in campo si vede un’ottima pallavolo. A Lo Re da "posto 4" rispondono i ragazzi della Showy Boys per vie centrali. Ormai è una sfida a viso aperto. I galatinesi si riportano avanti (17-20) ma il Martina si rifà sotto costringendo gli avversari ai vantaggi. Sul punteggio di 28-29 un pallonetto out del n. 7 Ceppaglia decreta la prima finalista della Coppa Puglia. E’ la Showy Boys a contendersi la vittoria finale nella sfida prevista nel pomeriggio. E mentre sul rettangolo di gioco di Bitetto i galatinesi festeggiano si attende la notizia del risultato dell’altra semifinale tra Palo Sporting Club e Bee Volley Lecce. Dopo più di due ore di gioco, a spuntarla per 2-3 (25-23, 21-25, 14-25, 28-26, 10-15) è il Palo Sporting Club, società a cui il comitato Fipav Puglia ha assegnato l’incarico di organizzare l’evento sportivo per la stagione 2016-17. Un pranzo veloce e per i ragazzi della Showy Boys è già tempo di ritornare in campo per affrontare la finalissima. Palestra “Antenore” di Palo del Colle gremita in ogni ordine di posto, una tifo caldo fa ribollire la struttura e preannuncia uno sforzo ancora più arduo per i galatinesi. Come nelle previsioni, l’avvio di gara lascia intravedere equilibrio in campo. Si va avanti punto su punto. I locali sfruttano le bocche di fuoco da "posto 2" e "posto 4" e si affidano ad una buona cabina di regia mentre i bianco-verdi passano con il gioco al centro e si dimostrano più compatti come collettivo (22-25). La Showy Boys Galatina vince meritatamente il primo parziale e fa vedere che intende fare sul serio. Forte del vantaggio la squadra di coach Nuzzo riprende a fare gioco anche nel parziale successivo. Il +2 non dà certo tranquillità ai bianco-verdi ma consente di avere meno pressione in campo. Al contrario, la formazione di casa ha la conferma che dovrà davvero dare il massimo per riuscire a fermare una Showy Boys che gira a mille. Il distacco si allunga e si va sul 18-23. Quando sembra ormai ipotecato il secondo set, il Palo prova a compiere la rimonta e costringe i galatinesi a giocarsi la vittoria del set ai vantaggi. E’ un continuo rincorrersi sino al 28-27 quando dopo 32 minuti di gioco viene fischiata una invasione che porta i padroni di casa alla parità (29-27). La partita si va sempre più avvincente. Nel terzo game i giocatori del Palo Sporting Club continuano a crederci. Da una parte la potenza fisica degli attaccanti di casa e dall’altra la tecnica e la forza del gruppo dei bianco-verdi della Showy Boys. Il pubblico riscalda ancora di più l’atmosfera e dalle gradinate trascina i suoi atleti. Ma nella bolgia della palestra “Antenore” i bianco-verdi trovano ancora più forza per affrontare gli avversari tanto da riuscire nel colpo di coda che li porta a condurre per 19-23. Solo due punti li dividono dalla vittoria del terzo set che arriva poco dopo sul punteggio di 20-25. Avanti per 2-1, alla Showy Boys non resta che stringere i denti e cercare di fare suo il quarto set. Non è compito facile tenuto conto della stanchezza fisica, delle condizioni ambientali e di un Palo che, in svantaggio, ha l’obbligo di fare suo il set se vuole ancora rimanere in corsa per la vittoria del trofeo regionale. Il quarto parziale si gioca sulle ali dell’entusiasmo per i galatinesi consapevoli dell’importanza della posta in palio. I padroni di casa sentono, di contro, la pressione del momento. Al cospetto del pubblico amico, sul proprio campo di gioco, non possono compiere ulteriori passi falsi. I giallo-blu appaiono nervosi ma rispondono agli attacchi dei ragazzi della Showy Boys (15-15). A loro volta, i ragazzi di coach Nuzzo consapevoli di essere a un passo dalla grande vittoria non mollano e contrattaccano. Una gara al cardiopalma, giocata al massimo della tensione agonistica così come ci si attende da una finale di Coppa Puglia. Nella parte conclusiva del set, i bianco-verdi affilano le “armi”, mettono ancora di più in difficoltà i ricettori avversari sfruttando ogni occasione di contrattacco e soprattutto il muro (18-22). La Showy Boys è lì, a un passo dalla Coppa Puglia (20-23). Un attacco a rete dei locali porta i bianco-verdi a -1 dalla vittoria. Il punto finale nasce da una difesa ad una mano di De Giorgi e un successivo palleggio di Carrozzini che offre l’opportunità al laterale Cesari di contrattaccare con una “piazzata” in zona 6. Il Molten tocca il terreno di gioco tra l’incredulità dei giocatori baresi e scoppia la gioia incontenibile dei ragazzi “terribili” della Showy Boys uniti in un unico, grande ed intenso abbraccio collettivo (22-25). E’ festa per i colori bianco-verdi. Lacrime di gioia e cori festanti per un successo meritatissimo. Una Coppa Puglia dal sapore speciale perché conquistata su un campo ostico, quale quello di Palo, e contro ogni pronostico della vigilia almeno stando alle considerazioni degli addetti ai lavori. I pronostici, invece, sono stati completamente disattesi perché a vincere è stata la squadra che ha dimostrato maggiore compattezza di gruppo, caparbietà e spirito di sacrificio. E poi tanto cuore, tecnica e umiltà. Soprattutto quest’ultima, nello sport come nella vita, si può rivelare la qualità più importante.
Complimenti Showy Boys, complimenti ragazzi, complimenti mister Nuzzo.
La Coppa Puglia 2017 si colora di bianco-verde!
La Showy Boys Campione di Puglia 2017: Caiulo Francesco, Carachino Giacomo, Carcagnì Alessio, Carrozzini Mattia, Cesari Giuseppe, Conte Andrea, Dantoni Mattia, De Giorgi Marco, Giannuzzi Francesco, Imbriani Marco, Papa Alessandro, Papa Antonio, Petracca Marco, Seclì Alessandro, Sponziello Marco, Varratta Giacomo. Nuzzo Gianluca (Allenatore)
www.showyboys.com
ott252017
L’immobile, sito nel Comune di Galatina, Frazione di Noha, tra Via Bellini e Via Nievo, confiscato alla criminalità organizzata, è stato restituito alla città e ai galatinesi ed affidato ad un’associazione che ne farà un centro per lo sviluppo di attività sociali, solidali e culturali.
Il Comune di Galatina è risultato beneficiario del finanziamento P.O.N. Sicurezza per lo Sviluppo, Obiettivo Convergenza 2007 – 2013 per aver presentato il progetto denominato “Turismo responsabile ed impresa sociale”, finalizzato al recupero dell’immobile ed alla ricollocazione dello stesso nel circuito produttivo legale. L’immobile, dunque, è stato reso idoneo, tramite ristrutturazione terminata nel giugno del 2013, per diventare una sede che punti a sviluppare attività imprenditoriali nell’ambito del sociale, e di altre attività sensibili come la cultura e l’ambiente.
Dopo una prima gara per l’aggiudicazione dell’immobile, voluta dalla Direzione Lavori Pubblici nel periodo in cui Galatina era guidata dal Commissario Prefettizio, andata deserta nel giugno 2017, è giunta la richiesta di gestione da parte dell’Associazione di Promozione sociale, Circolo Levera, in partenariato con Arci comitato Territorio Provinciale, con un progetto della durata di 5 anni.
Il Circolo Levera, che non persegue fini di lucro, si propone di gestire gli spazi nel pieno rispetto della destinazione già stabilita dal progetto PON Sicurezza presentato nel 2009, mediante la realizzazione di iniziative destinate a “soggetti svantaggiati”. I rappresentanti legale dell’Associazione hanno presentato in data 2 ottobre i contenuti del progetto all’Amministrazione comunale, alla presenza dell’Associazione Libera Terra che ha in gestione dal 2009 un altro terreno confiscato e che intende collaborare con Levere e Arci mediante apposito protocollo d’intesa da sottoscrivere con l’Amministrazione stessa.
Marcello Amante, sindaco di Galatina, dichiara: “Il principio di legalità è un riferimento costante che sta guidando la nostra Amministrazione nel rispetto della cosa pubblica, dei cittadini, delle libertà di tutti."
Ufficio Stampa Marcello Amante
apr212015
Prefazione all’articolo
Un mese fa acquistai in un centro commerciale specializzato due sgabelli pieghevoli. Sull’esperienza di un acquisto precedente fatto già da un po’ di anni, pensai che un paio in più per le emergenze non sarebbero guastati. Il primo cedette dopo il tempo di un caffè, il secondo perché non facesse la stessa fine, l’ho dovuto rinforzare con i contro-ferri, per non dire altro. Sono oggetti fatti con materiali molto inconsistenti e non sono nemmeno riciclabili. Purtroppo presto finirà in discarica. Il mio vecchio tostapane era durato 25 anni, quello che ho comprato un mese fa perde già i pezzi. Così è stato per il lettore masterizzatore dei DVD, per gli ombrelli, per il piano cottura, i materassi, le multi scatole per le confezioni di tutto, ecc.
E adesso non venitemi a dire che non erano di marca, lo erano invece. Solo che, e lo sappiamo tutti, pure le grandi marche si servono delle delocalizzazioni all’estero, dove tutto è lecito, per abbattere i costi. Non abbiamo scampo. Guardando questi oggetti, penso alle fabbriche e ai processi di costruzione e immagino quanti materiali e quanto inquinamento si è consumato per ottenere quei prodotti che fanno giusto in tempo di arrivare nelle nostre case per finire fra i rifiuti. Non mi riesce proprio di farne a meno, se leggo di grandi marchi che creano occupazione e inquinano paesi oltre frontiera mi chiedo che male abbiamo fatto noi salentini per dover continuare a espatriare per cercare lavoro e ritrovarci poi la terra, l’acqua e l’aria, inquinati come se fossimo il paese più industrializzato del pianeta. Che abbiamo fatto di male per avere una classe dirigente politica che invece di servire il paese lo uccide.
“Good Morning Diossina” è un libro inchiesta, è scritto da Angelo Bonelli, politico ed ecologista dei Verdi. Il libro non costa nulla, è fruibile in rete:
Se lo leggi conosci un sacco di storie di persone comuni, di ragazzi che non trovano lavoro, di padri di famiglia molto giovani che lottano contro il cancro, di madri che piangono per i loro bambini ammalati, di pastori che devono abbattere le loro pecore, di donne che tengono chiuse le finestre delle loro case per non far entrare la polvere che uccide. Leggere cose brutte non aiuta il morale, diresti, meglio essere ottimisti. Certo, sempre se poi non succede anche a te. Allora forse ti rendi conto che dietro questo “pessimismo” c’è una forza prorompente che vuole vivere. Sono, i personaggi descritti e intervistati da Angelo Bonelli, persone semplici, operai, allevatori, studenti, tutte persone che si associano e insieme lottano contro il malaffare per tornare a essere, appunto, “ottimisti”. L’ottimismo ultimamente è solo un punto di vista.
E’ nel 1980 che la magistratura avvia le prime azioni legali contro Cementir, Ip e Italsider. L’ultimo studio epidemiologico dell’Istituto Superiore di Sanità (http://www.iss.it/pres/?lang=1&id=1432&tipo=6) fornisce dati terrificanti: un’incidenza dei tumori tra i bambini (di età 0-14 anni) del 54% e del 21% di mortalità, sempre tra i bambini, rispetto alla media regionale della Puglia. L’autorità sanitaria, ha vietato il pascolo nel raggio di 20 chilometri tutt’intorno all’Ilva, e nel 2009 sono stati abbattuti ben 2000 capi d’allevamento inquinati dalla diossina. Così continua il libro “Good Morning Diossina”, di Angelo Bonelli, pubblicato dalla Fondazione Verde Europea novembre 2014. E’ impressionante il numero altissimo di Associazioni, nate nell’ultimo decennio, a difesa della vita e della salute della gente di Taranto e dintorni. E’ raccapricciante la denuncia di ragazzi, donne e uomini ammalati di tumore che denunciano lo stato delle cose intorno e dentro le loro case. E’ spaventoso l’imbroglio e l’ipocrisia di chi ancora oggi governa la regione Puglia. E’ mostruoso leggere il susseguirsi di personaggi illustri della politica, come quello del sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, accusato di omissione, del Presidente Nichi Vendola, accusato di concussione aggravata (pag.141), dei Riva, di Raffaele Fitto (guidò la regione dal 2000 al 2005), del presidente della provincia Giovanni Florido, di Corrado Clini, il Ministro dell’Ambiente di Monti, quel giglio di campo che è stato arrestato dalla finanza il 26 maggio 2014 ed ora è agli arresti domiciliari; e di Corrado Passera, sostenitore della produttività a scapito della vita degli altri.
Chi ti uccide e uccide i tuoi figli o tua moglie non è necessariamente uno che spara o che ti ficca una coltellata nella carne, ma anche semplici dirigenti di un’azienda che per i suoi utili immette nell’aria diossina.
“Se solo l’azienda avesse agito tempestivamente, gli operai morti per mesotelioma pleurico potevano essere salvati”. E’ quanto scrive il giudice Simone Orazio nelle motivazioni della sentenza con la quale, il 23 maggio 2014 ha condannato 27 ex dirigenti della fabbrica, accusati di omicidio colposo e disastro ambientale. (pag.26)
L’Ilva versa soldi a tutti: a Forza Italia 575.000 euro, 98.000 euro a Bersani, 35.000 euro a Fitto, 49.000 euro a Vico e 10.000 a Gasparri. (pag.30)
Con i suoi generosi contributi, paga le feste patronali in onore di San Cataldo, per la pubblicazione di libri, per il rifacimento di una chiesa, quella del Gesù Divin Lavoratore. Ci mette un po’ la Chiesa a capire che Taranto non doveva dedicare una targa memoria alla generosità dei Riva, ma costituirsi parte civile nel processo contro 52 imputati, nel settembre del 2014.
Se un politico onesto, come il senatore del PD, Della Seta prova a difendere la salute dei cittadini, viene immediatamente sostituito dal partito (che incassa contributi dall’Ilva). (pag.117)
I decreti governativi si chiamano “Salva Ilva” mica “salva la gente”.
In Italia ci sono sei milioni di persone che vivono in aree molto inquinate in cui le bonifiche non sono mai state fatte. Si tratta di persone che, purtroppo, non sanno cosa respirano, cosa mangiano e perché si ammalano. (pag. 17)
Si muovono tutti contro questo disastro: ex operai, allevatori, ambientalisti, cittadini comuni e donne, soprattutto tante donne. Il primo comitato difatti si chiama: “Donne per Taranto”. Le donne e le mamme frequentano le corsie degli ospedali e dei reparti pediatrici. Sono pieni di bambini che si sottopongono a chemioterapia e dalle loro analisi del sangue si rivela la presenza di piombo. Queste analisi sono state fatte su iniziativa di “Peacelink” e del “Fondo Antidiossina”. “Ci sono bambini che nascono già con il cancro. E’ la mamma a trasmetterlo.” Lo denuncia il primario di pediatria dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, Giuseppe Merico. Anche il giudice che toglie il coperchio sulla pentola del malaffare è una donna: il giudice Patrizia Todisco.
Altre associazioni nascono come i funghi, una dietro l’altra. Fra queste, “Italia Nostra”, organizzata da Alessandro Marescotti, docente d’italiano e storia all’Istituto industriale Augusto Righi, grazie a lui si è scoperto che nel pecorino di Taranto c’era la diossina, grazie a uno dei pochissimi laboratori di analisi attrezzati a cercare la diossina, l’Inca di Lecce; “Altamarea”, un’unione di tante piccole associazioni di cittadini; “l’Ail”, un’associazione contro le Leucemie; “Ammazza che Piazza”, fatta da studenti e cittadini, compresi disoccupati e precari; il movimento “Taranto respira”; il “comitato dei Cittadini liberi e pensanti”; “Il Guerriero”, un’associazione culturale sul tema dell’ambiente e della salute; e tante altre ancora.
Avrebbero dovuto avviare un’indagine epidemiologica e un registro dei tumori, la prima per accertare la fonte di inquinamento, l’altra per stabilire il nesso fra le malattie mortali e l’inquinamento stesso. Perché si tardano a fare queste cose? Perché porta a individuare i responsabili e questo ai potenti e ai loro servetti dà fastidio. L’ilva non è “il problema”, l’Ilva è solamente la punta di un’iceberg che tutti noi facciamo ingrossare ogni giorno di più, con i nostri sprechi di un benessere senza vertebre.
…e l’Ilva e le nostre Ilve, quelle intorno a Galatina, continuano a inquinare.
mag132019
Prestigioso palcoscenico per la Showy Boys Galatina che Domenica 19 maggio parteciperà alla Final Four regionale under 18. Non smette di togliersi soddisfazioni il club bianco-verde con il suo fiore all’occhiello: il settore giovanile. Dopo aver disputato le final four provinciali per tutte le categorie a cui ha partecipato con i suoi allievi, ecco un’altra qualificazione, sicuramente la più significativa perché acquisita in ambito regionale e con la più rappresentativa categoria giovanile, l’under 18. Superata con pieno merito la fase eliminatoria, grazie alla vittoria in casa dell’Amatori Bari (1-3) e alla superlativa performance tecnica e caratteriale nella sfida casalinga con l’Ostuni (3-2), i ragazzi della Scuola Volley Showy Boys sono attesi da questo nuovo impegno sportivo che vale moltissimo vista l’alta posta in palio: il titolo di categoria e, per le prime tre classificate, l’accesso alla fase nazionale che si svolgerà a giugno in Toscana.
Alla final four regionale under 18 partecipano, oltre al team bianco-verde, la Matervolley Castellana, la New Mater Castellana e la Scuola Pallavolo San Vito, società, quest’ultima, a cui il comitato Fipav Puglia ha assegnato l’incarico di organizzare l’evento sportivo.
Due i campi messi a disposizione per disputare le semifinali: il palasport di Carovigno e il palasport Macchitella di San Vito dei Normanni (Brindisi). Il calendario prevede, come da indizione Fipav e con inizio in contemporanea alle ore 11, la semifinale Matervolley Castellana – Showy Boys Galatina, da giocare nell’impianto sportivo di Carovigno, e l’altra semifinale New Mater Castellana – Scuola Pallavolo San Vito, da disputare nel palasport dei padroni di casa brindisini. Nello stesso palasport, nel pomeriggio, sono programmate la finale 3°-4° posto (ore 16:30) e la finalissima (ore 18:30).
“Arriviamo a disputare la final four regionale under 18 al termine di una straordinaria cavalcata che ha visto i ragazzi sempre in prima linea e per un’intera stagione – dichiara Gianluca Nuzzo, allenatore del giovane team galatinese e direttore della Scuola Volley della Showy Boys – hanno meritato di scendere in campo e prendere parte a questa fase finale regionale di categoria che è una bellissima vetrina in grado di offrire ancora chance di qualificazione alla successiva fase nazionale. Le motivazioni ci sono tutte. I ragazzi si sono conquistati questa opportunità e si metteranno in gioco con la consapevolezza di poter scrivere una pagina importante nella storia del club galatinese e nel curriculum personale”.
ww.showyboys.com
set252019
Carissimi Fratelli e sorelle,
la Festa del nostro Santo Patrono San Michele Arcangelo ci dice che Gesù è vivo e ci ama. La conseguenza logica è che come gli Angeli anche noi dobbiamo "volare alto", in un servizio di lode a Dio e ai fratelli fatto di concordia, unità e compassione per non restare impantanati nel caos infernale di questo mondo che ci vuole indifferenti e diffidenti. San Michele ci chiama ad imitare Gesù Cristo per essere uomini e donne che con coraggio sanno adoperarsi affinché si respiri l’aria sana dell’amore di Dio. San Michele ci aiuti e ci sostenga in questo desiderio di felicità
PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI
19-27 Settembre Solenne Novenario
Tema di riflessione: "Una Chiesa amica che accompagna i giovani nella scoperta della loro vocazione”
Ore 18.30 Recita della Corona Angelica
Ore 19.00 Celebrazione Eucaristica
28 Settembre Vigilia della Festa
Ore 19.00 Solenne Celebrazione Eucaristica
Ore 20.00 Processione per le principali vie del paese con la partecipazione delle Autorità Civili e Militari, delle Associazioni Ecclesiali e Cittadine: via Pigno, via Carso, via C. Augusto, via Cadorna, via della Pace, via A. Magno, via Catania, via Tomasi di Lampedusa, via B. Croce, via Puccini, via Marconi, via Agrigento, via I. Nievo, p.zza XXIV Maggio, via Collepasso, via Castello, p.zza S. Michele.
29 Settembre Solennità di San Michele Arcangelo
Ore 7.00/8.30/10.00/11.30 SS. Messe
Ore 19.00 Solenne Celebrazione Eucaristica. Al termine bacio della Reliquia
30 Settembre Giornata del Ringraziamento
Ore 18.30 Recita della Corona Angelica
Ore 19.00 Celebrazione Eucaristica
PROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI
28 Settembre
Ore 20.00 Concerto Bandistico “San Gabriele dell'Addolorata” Noha (LE) Maestro Direttore e Concertatore LOREDANA CALO’.
Durante la Processione presso i “Giardini Madonna delle Grazie” Spettacolo Pirotecnico a cura della Ditta “La Pirotecnica del Sud” di PIERO COLUCCIA di Galatina (LE).
Ore 21.30 MACEDONIA DANCE in CONCERTO.
29 Settembre
Gran Concerto Bandistico Città di “Sogliano Cavour” (LE) Maestro Direttore e Concertatore GIANCARLO PERRONE.
Ore 24.00 A conclusione dei Festeggiamenti spettacolo di fuochi pirotecnici curati dalla Ditta “La Pirotecnica del Sud” di PIERO COLUCCIA di Galatina (LE).
30 Settembre
Ore 20.00 MPIZZICATURI in Concerto
Ore 21.00 “ZOO PARTY RADIO 105” DELLO ZOO 105 TAPPA UFFICIALE RADIO 105 in Concerto
Le principali strade della cittadina saranno addobbate dalla premiata ditta L.C.D.C. di Cav. Cesario DE CAGNA di Maglio (LE)
Il Parroco ed il comitato ringraziano la Comunità Parrocchiale per aver contribuito alla realizzazione della festa.
feb152019
Laico e pragmatico. Ecco il Partito Democratico che ci è piaciuto e che ci piace immaginare per il futuro. La leadership di Matteo Renzi ha rappresentato, nella scena politica degli ultimi anni, una scelta di rottura e discontinuità, di evidente emancipazione sulle questioni economico sociali con una prospettiva democratica riformista a vocazione maggioritaria centrale, che già contraddistingueva la visione di Veltroni, portata avanti però con più determinazione e radicalità.
Jobs Act, Unioni Civili, Riforma Scuola, Riforma Pubblica Amministrazione, Eco Reati, Industria 4.0, Ape Social, Dopo di noi, Sblocca Italia, Divorzio Breve, Rei, Riforma Banche Popolari, Legge sull'Autismo, Legge contro il Caporalato, Bonus Bebè sono solo alcuni dei provvedimenti annunciati e realizzati in un periodo politico dove si poteva fare certamente meglio ma dove si è fatto comunque tanto, uscendo da una paludosa e spesso inconcludente azione politica perpetrata per troppo tempo nel nostro Paese.
Ecco, in tempo di Primarie, il voto “aperto” del 3 marzo 2019 sarà decisivo, per capire se questo periodo riformista è da intendersi del tutto esaurito e chiuso o viceversa per consolidare il suo “naturale” ruolo di motore del cambiamento della politica italiana. Sarà un partito, il Pd, che guarda al passato basandosi su elementi ideologici e populistici aprendo anche alla possibilità di future alleanze grilline? Oppure saprà finalmente corrispondere alle molteplici aspettative di un Partito Nuovo post comunista e post democristiano che ne avevano accompagnato la nascita?
Una storia che gli elettori, i simpatizzanti, gli iscritti, possono ancora scrivere votando nei gazebo la mozione Giachetti Ascani.
Noi crediamo nella continuità di questa stagione politica dove si è assistito a una nuova brusca, quanto improvvisa ed esaltante, inversione di marcia.
comitato Giachetti Ascani Galatina
#SempreAvanti
Paola Volante
Antonio De Matteis
Andrea Coccioli
Caterina Luceri
Maria Chiara Chirenti
Corrado Marra
Paola Paladini
Pierluigi Luceri
Daniela Diso
Antonio Mele
feb222019
E’ accaduto spesso che nei formalismi della burocrazia, madre di delibere, determine, leggi regionali o decreti ministeriali, ci si sia scordati del vero è unico obiettivo : la tutela del malato e il suo diritto di cura in una sanità pubblica efficace ed efficiente, principio sancito peraltro dalla costituzione.
Da troppo tempo ormai che gli “utenti” pugliesi sono frastornati e disorientati da un riordino ospedaliero infinito, talvolta contraddittorio nelle scelte spesso incomprensibili che in un clima di perenne campagna elettorale viene “usato” più che studiato.
E’ di questi giorni la polemica sul servizio “Week surgery” attivato presso l’Ospedale di Galatina, così come previsto dalla delibera n° 2430/18 della Direzione ASL Lecce che, nel pieno e vero spirito del tanto vituperato Decreto Ministeriale 70/2015, seguendo la tendenza sempre meno invasiva dell’attività chirurgica e conseguente minore necessita di ricoveri prolungati, ha concentrato su Galatina anche l’attività medio bassa di chirurgia generale dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce.
Poche parole in burocratese che nella pratica hanno avuto alti risvolti positivi su molti fronti :
da un lato ha di fatto decongestionato il reparto leccese destinato all’emergenza/urgenza, dall’altro ha garantito, con l’uso esclusivo delle sale operatorie di Galatina, un’attività fitta, continua e programmata.
In poco meno di 40 giorni oltre 200 operazioni con tempi d’attesa da 3 a 7 gg, eseguite in piena sicurezza clinica con alta qualità, nella piena soddisfazione di medici ed operatovi sanitari ma ancor più dell’utenza.
SI SONO ABBATTUTE LE LISTE D’ATTESA, qualcuno attendeva sin dal 2015, con un’intuizione lungimirante che, in maniera diversa, dava risposte positive a molteplici esigenze, ma che probabilmente ha disturbato chi dalle storture delle interminabili liste d’attesa trae vantaggi.
Al Presidente Emiliano indirizziamo allora il nostro appello, affinché sappia trarre riflessioni positive da questa esperienza perché, quando parla di “riorganizzazione del sistema sanitario nell’esclusivo interesse del malato”, alle tante belle parole si faccia seguire fatti concreti.
Vigileremo, così come continuiamo a fare sin dal 2016, riteniamo che l’attività del “Week surgery” sia nel solco corretto di una nuova sanità, pertanto non solo è da confermare ma chiediamo con forza che, come previsto dalla delibera ASL 2430/18, venga ampliato ed esteso anche all’attività medio/bassa di chirurgia ortopedica e che si portino a termine i lavori di completamento delle nuove sale operatorie già in fase oltre all’istallazione della nuova TAC di ultima generazione che risulta già acquistata dalla ASL.
Non sappiamo se sia necessario regolamentare qualche cavillo burocratico ma poco importa, è questa l’occasione giusta per dimostrare che si è dalla parte del malato sempre e comunque. Certamente non assisteremo silenziosi a scelte anacronistiche per quello che sarebbe considerato un sopruso incomprensibile.
Saverio Mengoli
Clelia Antonica
Lory Apollonio
Gianfranco Loreta
Luigi Massaro
Gabriella Noia
Maria Chiara Patera
Piero Russo
Francesca Tundo
Vito Albano Tundo
lug252018
E’ andata in archivio l’undicesima edizione del torneo di beach volley -2x2 misto-, in memoria di Fernando Panico, rispettando in pieno i pronostici della vigilia che indicavano in Salzillo-Faraone e Orefice-Guido le coppie finaliste.
Preceduta dalla sfida per il terzo posto, conquistato da Guarini-Maggipinto sulla coppia Bisanti-Antignano, la finale è partita in sordina almeno da parte di Guido-Orefice , abbastanza fallosi al servizio e scarichi di adrenalina. Al contrario i loro avversari si sono dimostrati motivati e grintosi portandosi in vantaggio per 1 set a 0.
Nel secondo parziale comincia a carburare la coppia mancina elevando il ritmo della gara: Salzillo tenta di arginare le diagonali di Orefice, Faraone si clona in tutte le zone del campo difendendo quasi tutti gli 80 metri quadrati ma non riescono ad evitare il pareggio dei set.
Tutto è rimandato alla terza frazione.
Due attacchi consecutivi a rete di Salzillo ed una ricezione positiva di Camilla Guido ,che apre invitanti schiacciate di seconda ad Orefice ,scavano un -4 nel punteggio che la coppia appulo- campana non riesce a rimontare perdendo l’incontro per 11-15.
Un tris consecutivo di vittorie mancato in questa manifestazione da Nando e Giorgia, che non smussa i meriti di due giocatori che rappresentano l’uno, la longevità sportiva di un atleta ancora valido, l’altra il presente di una giocatrice che continua a primeggiare nelle serie nazionali al coperto.
I vincitori lanciano già il guanto di sfida per la prossima estate , confermando il prosieguo della loro collaborazione, e l’organizzazione risponde con ambiziose partecipazione di atleti di spessore .
E’ stato lo stesso primo cittadino, dottor Marcello Amante, durante la premiazione dei vincitori a sollecitare una formula più ricca con elementi di richiamo che possano attrarre una più nutrita partecipazione di tifosi ed appassionati.
Il pensiero del sindaco prima di consegnare i premi ai vincitori è stato per Fernando Panico ,da lui conosciuto personalmente e stimato sia per le cristalline doti morali che per la passione che ha saputo riporre nella pallavolo , citandolo ad esempio di cittadino modello .
Unitamente al primo cittadino , il parterre ha annoverato le presenze dei consiglieri Maria Rosaria Giaccari, Cristina Dettù e Marcella Cesari che hanno premiato le coppie seconde terze classificate, nell’ordine Salzillo-Faraone, e Guarini-Maggipinto, nonché i migliori giocatori del Torneo,riconoscendo tale merito a Morgana Gallo e Davide Guarini.
La buona organizzazione di Carlo De Lorentis, Santo Buracci e Checco Stefanelli ha messo in evidenza un lavoro di interfaccia tra le rispettive competenze, generando presenze importanti di atleti ed atlete di serie B e serie A2 e una vena artistica di Stefanelli nella progettazione grafica delle canotte che V2sportswear ha realizzato con tonalità bianca ed orange.
Il ringraziamento da parte dei familiari di Fernando, assenti per inderogabili motivi personali , è giunto via telefono all’organizzazione per il tramite del fratello Corrado che ha affidato questo messaggio: “ Sono dispiaciuto di non essere stato presente all’evento : voglio però ringraziare le atlete e gli atleti presenti nelle tre giornate che si sono sobbarcati le fatiche delle gare ad orari improponibili e con un meteo taglia gambe. Un grazie a chi ,da ben undici anni , rende viva la figura di mio fratello Fernando ricordandolo con questo attivismo di gruppo.
Il comitato incaricato di programmare il Memorial in versione indoor è già al lavoro : probabilmente nel mese di settembre, prima che prendano il via i campionati ,ricorderemo la figura di Fernando a quindici anni dalla sua scomparsa con una manifestazione di festa e di sport, come lui ha sempre considerato e desiderato per la pallavolo. Grazie a tutti.”
Piero de lorentis
giu272017
Il 28, 29 e 30 giugno prossimi si svolgeranno a Galatina le festività dei Santi Pietro e Paolo. Il programma dei festeggiamenti, curato dal comitato cittadino sotto la preziosa guida di Mons. Aldo Santoro della “Parrocchia SS. Pietro e Paolo Apostoli” e in stretta collaborazione con il Comune, prevede per il 28 alle ore 20,00 la processione religiosa in onore dei Santi, che attraverserà le vie della città accompagnata dalle Bande di Taviano e di Noha.
Dopo la solenne cerimonia, alle ore 22,00, in pazza San Pietro gli intervenuti ai festeggiamenti potranno assistere al concerto del gruppo di musica popolare “La Taricata” proveniente dalla Provincia di Brindisi. Tale concerto sarà l’ultimo in ordine cronologico della “Rassegna dei suoni di Puglia” ideata, realizzata ed offerta da Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese e Puglia Sounds in collaborazione con il Comune di Galatina; rassegna che ha visto esibirsi nelle meravigliose piazze di Galatina gruppi musicali provenienti dalle Province pugliesi.
Nella stessa giornata del 28 giugno, a cura del Club per l’Unesco di Galatina, si svolgerà alle ore 19,00 presso Palazzo Tanza (Corso Umberto I) la “Rievocazione del rituale terapeutico del Tarantismo nel momento della terapia domiciliare”. Alle ore 23,30 Piazza San Pietro vedrà l’arrivo dei carretti con le tarantate e a seguire il raduno spontaneo di tamburellisti e suonatori con la formazione delle cosiddette “Ronde” lungo le vie del centro antico.
Giovedì 29 giugno vedrà alle ore 09,30 l’arrivo a piazza San Pietro dei carri con le tarantate e alle ore 10,00 presso la Cappella di San Paolo la “Rievocazione storica dell’antico rito del tarantismo” con la partecipazione di Simona Indraccolo e i Kardiamundi.
Nello stesso giorno alle ore 21,30 in Piazza San Pietro si potrà assistere al concerto-spettacolo offerto dal comitato festa in collaborazione con il Comune e il Club per l’Unesco. Il concerto spettacolo o a Galatina, a chiusura della festa patronale, è il risultato del lavoro comune di PauLAB, un laboratorio di ricerca e produzione artistica sul patrimonio immateriale salentino, coordinato da Andrea Carlino, e dell'Orchestra Popolare di Puglia, ideata e condotta da Claudio Prima e Giuseppe De Trizio.
L'orchestra, promossa dalle Associazioni Culturali Manigold e Radicanto, riunisce per la prima volta in un ensemble inedito, musicisti provenienti da tutta la Puglia, per la produzione di un originale repertorio che mescola brani tradizionali a nuove composizioni, nell'idea di una tradizione in un continuo movimento.
Tra i protagonisti della serata il coreografo francese di origine siciliana Alexandre Roccoli e la sua compagnia ASTE, il cui lavoro nasce da un'indagine accurata sui gesti e i rituali perduti, in particolare sul tarantismo; il musicista franco-tunisino Amine Metani che suonerà le musiche della compositrice Deena Abdelwahed, esponente di punta della musica elettronica ispirata alla tradizione nord-africana; i ricercatori e gli artisti di PauLAB.
L'evento conclude idealmente la Rassegna Suoni di Puglia, ospitata all'interno del più vasto programma di GalatinArte, promossa dal Comune di Galatina e dalle associazioni culturali Manigold e Radicanto e sostenuta dalla Regione Puglia, dal Teatro Pubblico Pugliese e da Puglia Sounds. A suggellare questa serata inabituale che intreccia tradizione e contemporaneità, ci saranno le voci di Maria Mazzotta e di Raiz. Tutto questo per celebrare con un linguaggio nuovo il ricordo del dramma del tarantismo, dei suoi riti e delle intercessioni miracolose 'de Santu Paulu'
PauLAB nasce da un progetto di “Avamposti dell’Immateriale” con la collaborazione della Fondazione Lac o Le Mon, di Treccani Cultura, della Compagnie Aste de Lyon, de l’Institut Histoire Humanites dell’Università di Ginevra in collaborazione con il Comune di Galatina, Club per l’Unesco, World Music Academy e Comune di San Vito dei Normanni.
Durante l’intera giornata di venerdì 30 giugno si esibiranno in Piazza San Pietro la Banda di San Giorgio Jonico e la Grande Orchestra del Salento a cura del comitato per la festa a cui si deve il merito, grazie all’instancabile attività posta in essere dai suoi aderenti, di farsi carico della complessa organizzazione della festa che sarà anche quest’anno illuminata dalle tradizionali luminarie, tipiche del territorio salentino.
Alle ore 21,00 presso Piazzetta Galluccio si svolgerà, a cura del Club per l’Unesco, il “Convegno scenico sul tarantismo” per la regia e con la presenza di Toni Candeloro.
Tra gli eventi collaterali, si segnala la mostra dal 22 giugno al 2 luglio presso il museo civico P. Cavoti “il Veleno della devozione: opere e documenti sul tarantismo dal ‘500 al ‘900”.
mar272017
«Il mio programma elettorale sarà scritto nei dieci “Cantieri del Programma” che hanno già iniziato il loro cammino». Questo il metodo del candidato sindaco di “Obiettivo 2022” (Lista De Pascalis, Agorà, Direzione Italia, Forza Italia, La Città, Psi, Udc), Giampiero De Pascalis, che ha messo in atto quanto promesso presentandosi alla città: «Niente sarà calato dall’alto».
Lo start ai dieci “Cantieri del Programma”, coordinati dall’esperto di management Massimo Negro, è stato dato giovedì scorso e altri via libera sono in programma a partire dalla prossima settimana. Ogni Cantiere, a sua volta, è coordinato da uno o più referenti. Una struttura organizzativa che deve garantire il funzionamento di queste cellule di lavoro, con l’obiettivo (se la coalizione vincerà la campagna elettorale) di continuare l’azione di monitoraggio e di progettazione dei Cantieri anche quando Giampiero De Pascalis sarà sindaco.
In dettaglio: Spazio ai giovani (23 marzo primo incontro, 30 marzo il prossimo, nel comitato elettorale di De Pascalis in piazza Alighieri), Welfare (29 marzo), Sport (1 aprile, Palazzetto dello Sport); Centro storico e urbanistica (10 aprile). Queste le prime calendarizzazioni, le prossime riguardano i “Cantieri del Programma” per: Commercio, Attività produttive, Fiera; Frazione di Noha; Frazioni di Collemeto e Noha; Ambiente e Benessere (Qualità della vita); Cultura e istruzione, Sanità.
Molto partecipato il primo Cantiere, Spazio ai giovani, e sono già emerse alcune priorità e qualche criticità viste dalla prospettiva dei ragazzi e delle ragazze di Galatina. Centro storico abbandonato, Basilica poco accessibile, nessuna prospettiva di lavoro, assenza di spazi di aggregazione. Questi i punti dolenti, a fronte della richiesta di orientamento e di concreto coinvolgimento.
«Ascoltare i tanti ragazzi che hanno partecipato al primo incontro dei “Cantieri del Programma”, mi ha arricchito – rende noto De Pascalis –, mi ha dato un’ulteriore spinta e un’ulteriore motivazione a rimboccarmi le maniche per risollevare la nostra Galatina. Li ho guardati negli occhi e ho visto una scintilla di speranza accendersi, uno sprazzo di entusiasmo affacciarsi alla prospettiva di poter essere protagonisti dell’azione di governo. I giovani sono la forza della città, sono sicuro che sapranno offrire spunti eccellenti e le migliori proposte saranno elaborate in forma di bozza di delibera – così sarà anche per gli altri Cantieri – da mettere all’ordine del giorno se sarò eletto sindaco. Questo avevo promesso e questo stiamo facendo».
E Negro spiega: «I Cantieri saranno gestiti con un metodo progettuale. Saranno gli stessi partecipanti ai Cantieri a contribuire ad identificare i temi prioritari su cui la coalizione si dovrà impegnare, al fine di definire assieme un percorso che traguardi sia soluzioni di breve che di medio e lungo periodo». Cantieri in corso, insomma.
Ufficio stampa del candidato sindaco
gen202022
Da oltre un anno è ben leggibile, su appositi cartelli, il divieto di prelevare e utilizzare le acque sotterranee nell’area che circonda il cementificio Colacem di Galatina. Una presunta, sospetta ammissione di falda inquinata evidentemente, in un’area peraltro già dichiarata “rossa” per incidenza di patologie tumorali (soprattutto polmonari) e della quale aveva parlato nei mesi scorsi, allegando documenti in anteprima. Non si tratta di un vero e proprio esposto per ora, quanto di una richiesta di informazioni che il comitato ha avanzato tramite l’avvocato Salvatore Ruberti, dell’Ufficio legale di Adusbef, indirizzando una missiva alla stessa Colacem, alla Regione Puglia, alla Provincia di Lecce, a tutte le amministrazioni comunali del circondario galatinese e alla Asl del capoluogo salentino.
Una richiesta di dati e accertamenti rilevante anche per il fatto che, in questo modo, i cittadini possono esercitare il proprio diritto all’informazione ambientale. I cartelli sono stati affissi a partire dal mese di settembre del 2020, attorno al perimetro dell’impianto industriale di via Corigliano d’Otranto. Ve ne sono di due tipi. Il primo recita: “Avviso di individuazione delle zone di rispetto per gli scarichi delle acque meteoriche e di dilavamento soggette a regolamentazione ai sensi dei commi 5 e 6 dell’articolo 13 del Regolamento regionale numero 26/13. Divieto di prelievo e di utilizzo di acque sotterranee per uso irriguo entro un raggio di 130 metri”.
Nel secondo cartello, è invece riportato il seguente testo: “Avviso di individuazione delle zone di rispetto per gli scarichi delle acque meteoriche e di dilavamento soggette a regolamentazione ai sensi dei commi 1 e 6 dell’articolo 13 del Regolamento Regionale numero 26/13. Divieto di prelievo e di utilizzo di acque sotterranee da destinare al consumo umano entro un raggio di 400 metri”.
Va da sé che entrambi i messaggi abbiano inevitabilmente scatenato allarme e preoccupazione tra i cittadini e tra le associazioni che compongono il Coordinamento civico ambiente e salute. Si sono tutti costituiti in un comitato, circa 15 famiglie del circondario, per inviare la richiesta di accesso agli atti tramite i legali di Adusbef, l’associazione per la difesa dei diritti dei consumatori. I cartelli presenterebbero una inquietante certezza e una zona d’ombra: intanto, è fuori dubbio che il divieto di emungimento e di utilizzo delle risorse idriche suscitino non poche apprensioni. Al contempo, si assiste a una carenza di informazioni relativamente alle motivazioni di quei divieti.
La normativa nazionale del Codice dell’ambiente e quella regionale stabiliscono che, nel periodo necessario per l’individuazione e delimitazione delle aree di tutela assoluta delle zone di rispetto e delle zone di protezione, gli scarichi delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne nei corsi d’acqua episodici, naturali ed artificiali, sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo non possano avvenire a meno di 500 metri dalle opere di captazione di acque sotterranee destinate a consumo umano. E a meno di 250 metri dalle opere di captazione delle opere di acque sotterranee per uso irriguo.
Alla luce di questo scenario, nella domanda di informazioni avanzata da Adusbef, viene richiesta l’indicazione del tipo di opera di captazione di acque sotterranee e la loro ubicazione, così come una chiara determinazione ed indicazione sia dell'area di tutela assoluta, sia della zona di rispetto. Il comitato intende inoltre ricevere maggiori ragguagli circa il divieto di prelievo e di utilizzo di acque sotterranee destinate sia al consumo umano, sia all’uso irriguo. I chiarimenti messi per iscritto nella missiva riguardano, tra gli altri, anche le procedure e le operazioni di convogliamento, separazione, raccolta, trattamento e scarico delle acque di prima pioggia e di lavaggi. Il comitato chiede, infine, un parere motivato da parte di Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) e delle Asl di Lecce circa l’assenza o presenza di rischi di inquinamento della falda idrica o di pericoli per l’ambiente e la salute umana nell’area interessata.
Valentina Murrieri
(fonte Lecceprima)
apr242019
Giovedì 25 aprile si rinnova a Galatina l’appuntamento con la “Festa di San Fedele”. L’evento è organizzato dal comitato famiglie della Chiesa dello Spirito Santo, in collaborazione con il C.S.I. di Terra d’Otranto e la Showy Boys Galatina, per ricordare la figura di Don Fedele Lazari, promotore della Festa e dello sport, da sempre vicino ai ragazzi della società bianco-verde come tifoso e come educatore.
Il programma della manifestazione prevede per Mercoledì 24 aprile, alle ore 19, la Santa Messa in onore di San Fedele da Sigmaringen e Giovedì 25, a partite dalle ore 10, il 3° “Memorial Don Fedele Lazari” presso l’area dell’ex Convento dei Cappuccini in via dei Platani.
Nella mattinata si disputeranno delle partite di pallavolo che coinvolgeranno le ragazze ed i ragazzi under 14 e minivolley della Showy Boys e la gara degli aquiloni. Nel pomeriggio, dalle ore 16, i giochi ricreativi a cura del CSI Centro Sportivo Italiano. Tra le attività riservate ai partecipanti: corsa con i sacchi, tiro alla fune, corsa 50mt e lancio del vortex. A seguire, appuntamento con il Progetto Sport Fusion e l’aerobica di gruppo, i percorsi attrezzati, il tennis da tavolo e la scherma. In serata, invece, divertimento con lo spettacolo del Mago Zigo e, a chiusura della festa, premiazione dei partecipanti, fuochi d’artificio ed estrazione dei biglietti vincenti in collaborazione con la Fratres di Galatina.
www.showyboys.com
mar112023
«Il dato più recente è quello che emerge nel report Lilt di questo mese, in cui si legge che Lecce conferma il primato di mortalità per tumore del polmone maschile. Nella pubblicazione si sottolinea anche come in trent’anni il Leccese abbia raggiunto i tristissimi livelli di mortalità tumorale del nord Italia. Questo, purtroppo, è solo l’ultimo di un elenco di studi, analisi e dati che evidenziano un quadro allarmante. Si parta dal fatto che il Distretto Sanitario di Galatina, con altri 15 Comuni circostanti, è classificato dall’Istituto Superiore di Sanità “Area Cluster” per neoplasie polmonari. Nello Studio PROTOS (CNR, Provincia e ASL di Lecce), aggiornato al 2020, il cementificio Colacem Galatina viene indicato come una delle principali cause dell’elevato tasso di inquinamento e dei danni sulla salute, in particolare del tumore polmonare. Una serie di criticità che creano gravi impatti sull’ambiente e sulla salute collettiva emerge anche dalla CTU conferita nel dicembre 2019 dal TAR di Lecce (dopo i ricorsi al TAR Puglia avanzati dal Comune di Soleto e dal Comune di Galatina nel 2018) nei confronti di Colacem e Provincia di Lecce per l’annullamento dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale): si parla di monitoraggi insufficienti, continuo sforamento delle centraline per PM 10 e PM 2,5, caratterizzazione insufficiente di rifiuti ecc. La richiesta di audizione urgente in Commissione Ambiente della Camera, cui si faceva riferimento nell’intervista al dirigente Colacem e che fu presentata per chiedere stop cautelativo dell’impianto, eventuale concessione delle autorizzazioni subordinata all’esito della Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) e Valutazione di Impatto ambientale (VIA), è stata accompagnata da un dossier nazionale “Emergenza sanitaria nelle aree urbane in prossimità dei cementifici COLACEM di Galatina, Gubbio e Sesto Campano”, firmato dal Coordinamento Civico Ambiente e Salute, comitato per la Tutela Ambientale e della Conca Eugubina, comitato NO CSS nelle cementerie di Gubbio, Associazione Mamme per la Salute e l’Ambiente. Questo a riprova del fatto che anche nelle aree in cui insistono altri cementifici Colacem, ovvero Gubbio e Valle del VolturnoPiana di Venafro, si sono creati comitati cittadini a tutela del territorio, come a Galatina. Ed ancora: altri studi, come ad esempio quelli sulle mucose dei bambini in Provincia di Lecce o quello sull’impatto della combustione di CSS (al centro di 3 interrogazioni parlamentari negli ultimi anni, note a livello nazionale), confermano i danni provocati. La nostra, ci teniamo a precisare, non è una battaglia contro Colacem, ma un impegno ostinato per la salute della nostra terra. Un lavoro costante e volontario, pronto sempre ad accendere i riflettori su tutte le dinamiche pericolose per la vita dei salentini, anche quelle che interessano altre aziende ed altre realtà. Per questo il nostro appello è rivolto alle istituzioni e la nostra fiducia è riposta nella magistratura, che lavora sul tema, affinché il peso di tutto ciò non continui a ricadere silenziosamente sulla salute della popolazione».
Lorenzo Zito
(fonte: Anno XXVIII, Numero 05 (751) / 11-24 marzo 2023 / www.ilgallo.it)
ott022024
Una due giorni di volley, quella svoltasi nel Palazzetto di via Montinari a Galatina, ricca di pathos e di bel gioco. La figura di Fernando Panico con quel toccante messaggio che ha campeggiato sul maxischermo per tutta la durata della manifestazione, indirizzato dal Gruppo “I Ragazzi di Fernando” al loro Maestro, è stata l’essenza di una serata ricca di emozioni.
Galatina pallavolistica, giusto mix di appassionati e competenti, intrigata da un quadrangolare tecnicamente di spessore ha risposto alla grande, come ai bei tempi, riempiendo la palestra comunale nel fine settimana e fino al termine della premiazione.
Hanno fame di volley le diverse generazioni che l’hanno praticato nei ruoli più attinenti: ex giocatori, tecnici, dirigenti, simpatizzanti che hanno affollato la tribuna e presenziato in piedi alle gare.
Nota di merito a chi non ha mai rinunciato, operando dietro le quinte, ad alimentare la fiammella della passione anche su palcoscenici meno visibili e senza alcun tornaconto.
Azione lodevole che merita un sincero ringraziamento va alle quattro società AURISPA ALESSANO/TRICASE, GREEN VOLLEY GALATONE, BCC VOLLEY LEVERANO e PAG VOLLEY TAVIANO, ai tecnici, giocatori e dirigenti per essersi resi disponibili a confrontarsi, rivedendo i programmi di preparazione pur nell’imminenza del via dei rispettivi campionati.
Un plauso non può mancare al comitato Promotore della manifestazione nelle persone di Corrado e Salvatore Panico che, di concerto con la società SBV Galatina (gestrice dell’impianto) hanno organizzato nel tempo diciotto Memorial, mancando solo le edizioni nel triennio caratterizzato dal Covid.
L’antipasto sportivo del sabato, con la prima gara tra Bcc Leverano (serie B) ed Aurispa Lecce (serie A3), ha confermato il pronostico favorevole al gruppo guidato da Tonino Cavalera che si è imposto sugli uomini di mister Zecca, mentre a seguire la Green Volley Galatone (serie B) di Licchelli ha regolato la Pag Volley Taviano (serie B) del tecnico Marte, definendo così le finaliste del Memorial.
In ben altra atmosfera si sono svolte le gare della domenica, abbastanza equilibrate e dai toni agonisticamente vivaci, con azioni spettacolari di ottima fattura che il pubblico ha apprezzato con ripetuti applausi.
Il terzo posto, nella sfida tra Leverano e Taviano che militano nello stesso girone G del campionato di serie B, è stato conquistato da quest’ultima società con il punteggio di 2-0(25/23, 25/22). Le formazioni scese in campo hanno ricalcato quelli che presumibilmente saranno i 6+1 titolari; per il Leverano Andrea Zecca ha schierato la sua collaudata diagonale Balestra-Orefice, con Serra/ Rossetti e Peluso centrali, Matteo Ingrosso e Galasso di banda con Sergio di rincalzo, De Sarlo libero e Andrea Romano pronto all’occorrenza in regia.
Per la Pag , Alessandro Marte ha affidato la distribuzione del gioco a Laterza con Sansò opposto, Scrimieri , Pepe e Carcagnì centrali, Baldari ,Gabriele e Lentini laterali, Morciano e Malinconico a registrare la difesa, con Maiorana jolly nel giro dietro.
Le indicazioni che i due tecnici hanno tratto da questa due giorni saranno sicuramente utili per l’inizio del campionato in programma il 12 ottobre, con un esordio per tutte e due le compagini in trasferta in terra campana.
Il clou della serata è stato ovviamente la finalissima tra Aurispa Lecce e Allianz Galatone. L’organico a disposizione di mister Cavalera dopo l’exploit dei play off della passata stagione, vede la riconferma dei soli laterali Mazzone e Ferrini, del libero Cappio e del centrale Deserio. Il gruppo è completato poi da una diagonale nuova di zecca Giani-Penna, dal centrale Maletto e dal posto quattro Iannaccone.
La Green Volley Galatone invece è passata attraverso una completa rivoluzione, sia del gruppo atleti che della guida tecnica. A guidarla dalla panchina sono stati chiamati Fabrizio Licchelli e il suo
secondo Cozzetto, che hanno inserito in organico il laterale Giuliani, i centrali Miraglia e Moschese allenati nella stagione precedente nel Casarano di serie A3.
Poi ecco gli italiani naturalizzati Kingard-Miranda per una diagonale di spessore, Dalmonte ed Esposito bomber da posto quattro, un nucleo di giovanissimi e con il centrale Musardo ed il libero Barone a rappresentare le sole due riconferme della passata stagione.
Prima frazione equilibrata: massimo vantaggio di +2 (9-11) per Aurispa poi parità fino al 18-18 per un allungo finale del mancino cubano che assegna il set alla Green volley (25-21). Andamento fotocopia nel secondo set per una parità che si assesta fino all’ 11-11, poi D’Alba fa rifiatare Giani e spinge i suoi avanti a concretizzare con un +4 (21-17) mettendo in discesa il set per la parità.
Anche la terza frazione si snoda sempre punto a punto, con dei break contenuti nell’ordine di +2 subito riportata in parità (17-17), ma con una Aurispa più determinata che riesce ad aumentare il divario (22-19) fino a chiudere vittoriosamente il set.
Le energie fisiche e mentali si rivelano deficitarie nel quarto set in casa Green. Giuliani continua ad accusare un forte dolore alla fronte parietale sinistra, Dalmonte in fase di convalescenza rimane sempre in panchina, di contro Penna cresce e Maletto si erge a protagonista nella formazione dell’Aurispa.
Galatone tira i remi in barca dopo aver offerto una buonissima prestazione contro una formazione di serie superiore, traendo buoni auspici per quando sarà a ranghi completi. Aurispa porta a casa il trofeo del Memorial e guarda anch’essa al recupero pieno di Ferrini, per avere più uomini votati ad attaccare in un girone blu molto impegnativo.
A premiare i rappresentanti delle quattro squadre ed i giudici arbitri De Simeis, Chiriatti, Resta e Tolomeo è intervenuto l’assessore ai Lavori Pubblici, Patrimonio ed Ambiente, dott. Giuseppe Spoti, e i fratelli Corrado e Salvatore Panico in rappresentanza del gruppo di Coordinamento “ I Ragazzi di Fernando”.
Piero de Lorentis
Area Comunicazione SBV Galatina
mag272021
Quanto sta avvenendo intorno alla questione Conferenza dei Servizi per il caso Colacem del prossimo 4 giugno ci spinge, come gruppo Italia Viva di Galatina, a ripudiare le sterili polemiche, le strumentalizzazioni e l’inutile allarmismo e ci pone al fianco dei Cittadini, dell’Azienda e soprattuto dei Lavoratori.
Siamo certi infatti che fin quando verranno seguite le Procedure richieste dalla Legge, fin quando saranno adottate le tecniche disponibili riuscendo a mantenere le emissioni al di sotto del limite prestabilito per il raggiungimento degli obiettivi Europei, fin quando l’Azienda sarà impegnata ad individuare come propria mission la creazione di valore economico e sociale tramite la produzione di cemento in modo sostenibile ponendo attenzione alla tutela dei dipendenti e dell’ambiente, ne trarranno vantaggio tutti.
Siamo convinti che difendere l’ambiente è un dovere verso la vita così come difendere il lavoro è un dovere verso la società: questi due aspetti devono e possono coesistere.
Caterina Luceri
(coordinatrice comitato Italia Viva Galatina e componente dell’Assemblea Nazionale di Italia Viva)
apr192019
Sono in partenza per Perugia i bambini e i ragazzi dell' ASD SECYD dell’Oratorio Madonna delle Grazie di Noha che il giorno di Pasquetta vivranno da vicino l'emozione pre-partita con il walkabout a loro riservato dalla società AC PERUGIA in qualità di scuola calcio affiliata PERUGIA ACADEMY in occasione della partita Perugia - Lecce. A undici di loro sarà anche concesso l'ingresso in campo con i giocatori.
Un mese intenso di emozioni per l' ASD SECYD, dopo il coordinamento del progetto SPORT FUSION (progetto di Puglia Sportiva programma operativo 2017 Azione 1.2) che farà ancora tappa a Noha il prossimo 27 aprile con il convegno dal titolo Sport, Responsabilità Sociale e l'approvazione del nuovo progetto COMMUNITY SPORT, ideato in partnership con il Centro Sportivo Italiano comitato di Terra d'Otranto anche questo finanziato da Puglia Sportiva.
ASD SECYD
dic112019
Grande successo partecipativo nella 15^edizione della Festa del Volley Salentino tenutasi, lunedì 09 dicembre, nella sala convegni dell’Hotel President in Lecce.
Prologo introduttivo di spettanza del presidente Fipav territoriale, Pierandrea Piccinni, che ha porto il saluto di benvenuto ai 270 addetti ai lavori, tra presidenti societari, dirigenti, atleti, rappresentanti del corpo arbitrale e vertici federali.
Platea impreziosita da una forte presenza istituzionale politica e sportiva : dal Sindaco Salvemini al suo Vice Delli Noci e all’Assessore allo sport Foresio per poi passare, in ambito sportivo, al vice presidente vicario FIPAV Manfredi, al Presidente FIPAV Puglia Indiveri, al responsabile delle squadre nazionali di beach volley Dell’Anna.
“Non vuole essere un atto autocelebrativo questo annuale raduno di tutte le società che fanno capo territorialmente al comitato di Lecce, ha esordito Pierandrea Piccinni, ma in piccola parte è il giusto riconoscimento a tutti i soggetti che concorrono alla crescita del nostro movimento, condividendo con sacrificio programmi, obiettivi e traguardi. I particolari riconoscimenti assegnati premiano figure e settori del volley, complementari ed imprescindibili alla crescita di questo sport, la cui azione si traduce in un volano di sviluppo che movimenta centinaia e centinaia di atleti”.
Il programma coordinato dalla segretaria territoriale Ramona Ciarnò e dal responsabile commissione gare Mirko Smiles, sotto la supervisione del Presidente Pierandrea Piccinni, ha omaggiato le società che hanno acquisito titoli territoriali e regionali, riservando alcuni premi speciali individuali e per club.
Salento Best Volley è stata destinataria di un triplice premio che ha dato lustro alla società del Presidente Corrado Panico che annualmente ha l’onore, unitamente al Presidente Territoriale FIPAV, di assegnare il trofeo “Fernando Panico” al miglior tecnico salentino.
“Sono fiero che la figura di mio fratello continui ad essere accomunata ad un Trofeo, istituito dalla Federazione, che ne esalta capacità tecniche ed umane riflettendole poi sull’allenatore più meritevole del momento. Sono altresì orgoglioso di collocare nella bacheca societaria il premio speciale riservato a Massimo Quida, polivalente collaboratore, sin dalla prima ora, in seno al nostro gruppo. Di pari importanza è la targa che riconosce il titolo di campioni Under 14, conquistato dagli atleti allenati da Laura Pendenza e quello di Miglior Promessa del volley salentino assegnato a Stefano Pepe, campione nazionale U.18”.
La manifestazione si è conclusa con la consegna simbolica di alcuni “assegni bancari”, quale premialità incentivante alle società che si sono distinte per il maggior numero di tesserati e di attività partecipativa ai vari campionati.
Area Comunicazione
Salento Best Volley Olimpia Galatina
mag082023
Arricchisce il suo curriculum sportivo, fatto di ottime prestazioni e di pregevoli traguardi, il giovane De Matteis, da sempre orgoglio della Salento Best Volley Galatina, conquistando la finale nazionale della categoria Under 19.
Non veste però i colori del suo club bensì, con la formula del prestito, quelli dell’Azzurra Alessano a cui durante la regular season ha dato un notevole contributo per la conquista del titolo di campione provinciale.
Si è sdoppiato il gioiello galatinese, aggregandosi per buona parte della sessione regolare di categoria alla società di Alessano e contemporaneamente partecipando al campionato di serie B con la sua società. Non ha mai avuto dubbi il giovane atleta, punto dall’orgoglio e dal senso di appartenenza, sulla scelta sportiva da compiere nonostante in estate sia stato allettato da altre proposte fuori sede, anche più remunerative sotto l’aspetto dei rimborsi spese.
Ha saltato però, per altri impegni, le fasi finali regionali che hanno visto la Materdomini Castellana laurearsi campione regionale proprio ai danni della squadra allenata da mister Barone, a cui però va il merito di aver portato con il secondo posto i suoi ragazzi alle fasi nazionali.
Ripete così il giovane Lorenzo il percorso che nella edizione del 2022 vide un altro giocatore della SBV Galatina, Stefano Pepe, vestire proprio la casacca della Materdomini e laurearsi campione d’Italia Under 19.
Nella bacheca dei suoi trofei, che ci si augura possa arricchirsi di altri premi, De Matteis collocherà questa preziosa partecipazione alla finale nazionale di Agropoli, accanto a quella storica del 2019 svoltasi a Bormio con l’allora Under 14 della SBV Galatina, guidata dall’allenatrice Laura Pendenza.
Sarà dunque la salernitana Agropoli ad ospitare, dal 23 al 28 Maggio 2023, con l'organizzazione tecnico-logistica del comitato Regionale FIPAV Campania l’evento che assegnerà lo scudetto under 19.
La formula della Finale Nazionale si articola in due fasi a cui si accede in base ad una classifica quantitativa relativa alla stagione 2021-2022.
Alla prima fase, denominata di “Qualificazione”, partecipano 20 squadre così suddivise:
Le 20 squadre verranno suddivise in cinque gironi da quattro squadre che si disputeranno con la formula del girone all’italiana con gare di sola andata. Anche qui i gironi saranno formati in base al ranking quantitativo delle Regioni con la formula del “serpentone”, evitando di inserire squadre della stessa Regione nello stesso girone.
Tale criterio sarà difforme per le squadre che verranno ripescate, a fronte di eventuali rinunce, la cui collocazione avverrà nello stesso girone delle rinunciatarie, senza però rispettare l’univocità dell’appartenenza alla stessa regione.
Al termine della Fase di “Qualificazione” le cinque squadre prime classificate dei 5 gironi si qualificheranno per la Fase Finale, unitamente alle 7 squadre qualificatesi al primo posto delle prime 7 regioni secondo il ranking quantitativo, per aggiudicarsi il Titolo di Campione d’Italia della categoria.
Piero de Lorentis
ott232021
Dopo numerosi e opportuni lavori di ristrutturazione e un processo partecipato di sensibilizzazione della cittadinanza che ha coinvolto associazioni, istituzioni, scuole e operatori del settore, torna agibile il prestigioso Teatro Cavallino Bianco di Galatina (Le) con la cerimonia inaugurale che si terrà sabato 13 novembre alle ore 10.30 (prenotazione obbligatoria) e un ricco e qualificato programma di spettacoli sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Puglia e Città di Galatina col sindaco Marcello Amante.
Si riparte con la consapevolezza del teatro come bene pubblico, come bene comune, risorsa importante per il riscatto culturale, sociale ed economico di una città depositaria di un patrimonio culturale invidiabile (Galatina è culla del tarantismo, città ricca di beni culturali come la Basilica di Santa Caterina, di eccellenze enogastronomiche).
Anche il programma degli spettacoli impaginato dall’associazione OTSE (Associazione Theatrikès Salento Ellada) diretta da Pietro Valenti, già direttore di Emilia Romagna Teatro, nell’ambito di un progetto speciale finanziato dal Ministero della Cultura, in partnership col Comune di Galatina, Regione Puglia e AMA-Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, diretta da Franco Ungaro, è coerente con una visione di teatro pubblico di prossimità, vicino ai bisogni della comunità e dei più giovani e al profilo che il Cavallino Bianco ha sempre avuto come ‘Teatro di tutti’.
Un progetto che coinvolgerà gli studenti degli Istituti scolastici Superiori in attività di alternanza scuola-lavoro, attività laboratoriali e incontri con gli artisti ospiti.
L’intenso e articolato programma propone in esclusiva regionale e nazionale spettacoli di alto profilo artistico con la presenza di riconosciuti protagonisti della scena culturale e teatrale, come Marco Baliani, attore, drammaturgo, regista teatrale e scrittore tra gli inventori del teatro di narrazione, che propone una sua versione del Rigoletto di Verdi, lo stesso titolo con cui nel 1949 venne aperto il Cavallino Bianco. Baliani sarà in scena sabato 13 novembre alle ore 21.
Seguiranno gli appuntamenti con: Virgilio Sieni, danzatore e coreografo, inventore di una gestualità rituale, poetica ed evocativa col suo omaggio a Dante Alighieri (16 novembre); la compagnia di operette di Corrado Abbati con Sul bel Danubio blu (17 novembre); Daniel Pennac, noto al grande pubblico per i suoi romanzi di straordinario successo che hanno per protagonisti Benjamin Malaussène, la sua squinternata famiglia e il quartiere parigino di Belleville (19 novembre); Gabriele Lavia, una delle colonne portanti del teatro italiano, che al Cavallino Bianco porterà il suo recital su Leopardi (20 novembre); Nicoletta Manni, originaria di Santa Barbara di Galatina, dal 2014 prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano che si esibirà insieme a Timofej Andrijasenko e al Maestro Luigi Fracasso (21 novembre); Mariangela Gualtieri, tra le più apprezzate poetesse italiane (25 novembre); Gino Castaldo, con le sue Lezioni di rock e gli omaggi a David Bowie e Franco Battiato (26 novembre )
Di rilevante impatto e riconoscibilità artistica saranno la nuova creazione di Fredy Franzutti, Haribaírg, con le allieve e gli allevi delle scuole di danza di Galatina, Ballet studio e Oistros balletto (23 novembre); lo spettacolo di Roberto Piumini, Mattia e il nonno, con Ippolito Chiarello e la regia di Tonio De Nitto (28 novembre); gli spettacoli rivolti alle famiglie e ai ragazzi Biancaneve, la vera storia con la regia di Michelangelo Campanale e la produzione del Crest di Taranto (14 novembre); l’attore e scrittore Fausto Romano, originario di Galatina e proiettato sulla scena internazionale col suo lavoro L’eterno riso (30 novembre)
IL FUTURO È ADESSO
13 novembre ore 10.30
Cerimonia inaugurale del Cavallino Bianco di Galatina
Nel corso della cerimonia si esibirà il corpo bandistico “San Gabriele dell’Addolorata” di Noha- Galatina diretta dal m° Loredana Calò
13 novembre ore 21
RIGOLETTO: LA NOTTE DELLA MALEDIZIONE
Marco Baliani con
Giampaolo Bandini chitarra
Cesare Chiacchiaretta fisarmonica
Musiche di Giuseppe Verdi, Nino Rota, Cesare Chiacchiaretta
Produzione Società dei Concerti di Parma
In collaborazione con Teatro Regio di Parma
Rigoletto è un monologo, quindi per farlo c’è bisogno di un personaggio in carne e ossa, spirito e materia. Poter rivestire per una volta la pelle di un altro e starci dentro dall’inizio alla fine: è una gioia particolare per me che in scena da narratore non ho mai la possibilità di calarmi interamente nelle braghe di chicchessia, sempre devo stare vigile a controllare e dirigere l’intero svolgersi della vicenda. La proposta fattami dal Teatro Regio di Parma di occuparmi, a mio modo, di una “rilettura” di un’opera di Verdi, la potevo facilmente risolvere con un bel reading, lettura più musica e via così. Mi son detto però che era l’occasione buona per osare un personaggio e incarnarlo, dopo tanto tempo, tornare a mettere mano a tutte le cose che ho imparato strada facendo sul mestiere antico dell’attore e provare a costruirci sopra un testo scritto, un bel canovaccio su cui giorno dopo giorno, provando, creare un dire per niente letterario, ma concreto, materico. Compreso il trucco in faccia e il costume preso in prestito nei depositi del teatro Regio, appartenuti ai tanti Rigoletti passati da quelle parti. Poi c’è stata la mia passione per gli esseri del circo, ma quei circhi piccoli, non eclatanti, non amo i “soleil” circensi fatti di effetti speciali e artisti al limite della robotica per la bellezza scultorea e bravura millimetrica del corpo. No, preferisco la rozzezza faticosa ma meravigliosa di quei circhi dove chi strappa i biglietti te lo ritrovi dopo vestito da pagliaccio e il trapezista sa anche fare giocolerie, esseri nomadi, zingarescamente affamati di vita, mi prende uno struggimento totale quando varco quei tendoni, a percepire la fatica quotidiana di un vivere precario ma impeccabile. Volevo fare un omaggio alle cadute, alle sospensioni, alle mancanze di appoggi.
Marco Baliani
14 novembre ore 17.30
Testo, regia, scene e luci Michelangelo Campanale
con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente
costumi Maria Pascale
assistente alla regia Serena Tondo
tecnici di scena Walter Mirabile e Roberto Cupertino
produzione Crest, vincitore Eolo Award 2018 e premio Padova 2017 – Amici di Emanuele Luzzati.
L’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire. Nel bosco Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole.
Tutti i bambini conoscono già questa fiaba, lo spettacolo del Crest li vuole portare per mano “dietro le quinte” della storia, lì dove prendono forma e vita i personaggi, i loro sentimenti e le loro azioni, talvolta buoni e talvolta cattivi, quasi mai sempre buoni o sempre cattivi. Proprio come uno spettacolo: un po’ comico, un po’ emozionante; o come la vita che impariamo ad affrontare: un po’ dolce, un po’ irritante, un po’ divertente, un po’ inquietante, un po’.
Con questo lavoro continua il progetto che il Crest condivide con l’immaginario di Michelangelo Campanale – ricordiamo “La storia di Hansel e Gretel” (2009) e “Sposa sirena” (2012) – per raccontare ai ragazzi storie che riescano ad emozionarli davvero, senza edulcoranti e senza bugie, ma solo con grande rispetto della loro capacità di comprendere ed elaborare pensieri e opinioni in autonomia, semplicemente sulla strada della crescita.
16 novembre ore 21
PARADISO
Regia, coreografia e spazio Virgilio Sieni
musica originale Paolo Damiani
interpreti Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo, Giulio Petrucci
costumi Silvia Salvaggio
luci Virgilio Sieni e Marco Cassini
allestimento Daniele Ferro
produzione Comune di Firenze, Dante 2021 comitato nazionale per le celebrazioni dei 700 anni in collaborazione con fondazione teatro Amilcare Ponchielli – Cremona
Il Paradiso di Dante ricompone il corpo secondo una lontananza che è propria dell’aura, un luogo definito dal movimento, da ciò che è mutevole. Un viaggio che si conclude nello spazio senza tempo della felicità.
Dante non è un flâneur, viaggiatore della notte alla ricerca di se stesso nelle pieghe infernali della città; né un wanderer, viandante immerso negli abissi della malinconia e letteralmente risucchiato dai paesaggi emozionali; né un passeggiatore scanzonato, come ci indica divinamente Petrarca, cioè un camminatore che tiene lontani i pensieri invadenti e si sospende nell’ “errabondare tra le valli”. È un cammino dall’umano al divino, dal tempo all’eterno. Lo spettacolo è la costruzione di un giardino e non riporta la parola della Divina Commedia, non cerca di tradurre il testo in movimento ma si pone sulla soglia di una sospensione, cerca di raccogliere la tenuità del contatto e il gesto primordiale, liberatorio e vertiginoso dell’amore. Danza dialettale che si forma per vicinanze e tattilità.
Nella prima parte la coreografia è costruita per endecasillabi di movimenti dove i versi della danza ritrovano il risuonare della rima da una terzina all’altra. Questo continuo manipolare, accarezzare e pressare lo spazio invisibile intorno ai corpi edifica un continuum di terzine sillabiche del gesto: una maniera umile per porsi nei confronti della loro magnificenza geometrica, matematica e cosmica. Allo stesso tempo il gesto scaturisce da una ricerca sullo spazio tattile e sull’aura della persona.
Nella seconda parte tutto avviene cercando nel respiro delle piante la misura per costruire un giardino quale traccia e memoria dei gesti che lo hanno appena attraversato. La coreografia è costruita portando, sollevando e depositando le piante nello spazio. Le piante, la cosa alta, restituiscono il vero senso della danza, la lingua penultima: dialettale e popolare, in grado di mettere in dialogo le persone secondo declinazioni astratte, simboliche, inventate e immediatamente inscritte nella memoria.
17 novembre ore 21
SUL BEL DANUBIO BLU
Compagnia Corrado Abbati
musiche di Johann Strauss
coreografie Giada Bardelli
direzione musicale Marco Fiorini
Poco più di 150 anni fa Johann Strauss figlio scriveva quello che sarebbe diventato il manifesto di un'intera epoca: Sul bel Danubio blu. Più che un semplice valzer, il simbolo di un mito che ancora oggi vive e si rinnova generazione dopo generazione: chi non lo conosce? Chi non lo canticchia? Un'espressione di buonumore, di voglia di vivere, di fare festa. Ecco dunque uno spettacolo pieno di gioia e di buon umore: caratteristiche tipiche di una delle più importanti espressioni di quell’epoca: l’operetta!
Una “rivista” dove il ritmo della narrazione e l’armonia degli spunti melodici unisono e fondono, in una sequenza di allegri e spensierati episodi, gli stilemi delle espressioni teatrali tipiche dell’epoca: dalla commedia all’operetta, dalla musica da ballo all’opera. Uno spettacolo pieno di leggerezza e seduzione dove, ballando un vorticoso valzer, può succedere di innamorarsi, perché questa è musica che scioglie i cuori e scalda l’anima.
Buon divertimento! Corrado Abbati
Le musiche di Strauss, Lehar, Kalmann, Abraham, sono i cardini di questo spettacolo in quanto non si tratta di una serie di arie come in un concerto, ma di una vera e propria drammaturgia in forma scenica dove la coppia lirica, quella comica, gli assieme e le coreografie si integrano in vere e proprie e scene tratte da “Il pipistrello”, “La vedova allegra”, “La principessa della czarda”, “Ballo al Savoy”, solo per citarne alcune. Ne nasce quindi uno spettacolo pieno di ritmo e praticamente privo di quei tempi morti che si trovano spesso nei libretti di ogni lavoro teatrale.
19 novembre ore 10
COMPAGNIEMIA MOUVEMENT INTERNAZIONAL ARTISTIQUE
DANIEL PENNAC
Incontro con le Scuole
19 novembre ore 21
DAL SOGNO ALLA SCENA
Un incontro teatrale
di e con Daniel Pennac
e con Pako Loffredo e Demi Licata
mise en espace Clara Bauer
musiche Alice Loup
Produzione Compagniemia – Mouvement International Artistique
Un incontro « teatrale » che nasce dal desiderio di raccontare e condividere con il pubblico il lavoro creativo di Compagniemia con Daniel Pennac, un montaggio che mette in evidenza alcuni passaggi dei suoi ultimi adattamenti teatrali uniti nella magia della scena, che disegneranno l'universo narrativo e onirico dell'autore .
"Che ci faccio qui? Che ci sto a fare dietro le quinte di questo teatro, dietro a questa porta che sta per aprirsi sul palcoscenico? Io! Su un palcoscenico! Che mi ha preso? Io che non ho mai voluto fare l'attore! Tra poco la porta si aprirà e io mi precipiterò in scena. Perché? Perché io? In che cosa ti sei andato a cacciare? Che cosa hai nella testa?"
Daniel Pennac, in scena con alcuni suoi compagni di viaggio di CompagnieMia, Pako Ioffredo e Demi Licata, con le musiche di Alice Loup e la mise en espace di Clara Bauer, entrerà dal vivo fra le pieghe dei suoi libri e dei suoi ultimi spettacoli, incontrando il pubblico in quella linea di confine fra interpretazione e narrazione, lettura e recitazione. La piuma di Pennac gioca con la poesia della scena.
E che il piacere e lo humour ci guidino!
Incontro in lingua italiana ed in lingua francese tradotta dal vivo in italiano
20 novembre ore 21
LEOPARDI
di e con Gabriele Lavia
produzione Effimera srl –
L’attore non legge né interpreta le poesie di Giacomo Leopardi, ma riversa sul pubblico, in un modo assolutamente personale nella forma e nella sostanza, le più intense liriche dei Canti e non solo, da “A Silvia” a “L’Infinito”, dal “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” a “Il sabato del villaggio” e a “La sera del dì di festa”.
I versi leopardiani ripetono che l’amore, l’intimità rubata e immaginata fatta di attese e ricordo, i sogni senza sonno, le nobili aspirazioni dell’animo, le speranze che riscaldano lo spirito umano e che a volte svaniscono di fronte alla realtà, sono tutti elementi che rendono faticosa e impegnativa la vita, ma straordinariamente degna di essere vissuta.
È un viaggio nella profondità dell’animo umano, un nuovo omaggio al poeta, a quella sua nuova voglia di sondare la parola e il suono in un momento della sua esistenza che si tramutò in esaltante creatività artistica.
«Le poesie di Leopardi sono talmente belle e profonde che basta pronunciarne il suono, non ci vuole altro – spiega Gabriele Lavia -. Da ragazzo volli impararle a memoria, per averle sempre con me. Da quel momento non ho mai smesso di dirle. Per me dire Leopardi a una platea significa vivere una straordinaria ed estenuante esperienza. Anche se per tutto il tempo dello spettacolo rimango praticamente immobile, ripercorrere quei versi e quel pensiero equivale per me a fare una maratona restando fermo sul posto».
23 novembre ore 21
Haribaírg
performance di danza in una parte
Coreografia di Fredy Franzutti
Con Allieve e Allievi Scuole di danza: A.S.D. BALLET STUDIO / OISTROS BALLETTO
La restituzione alla comunità del contenitore che ospita il flusso della trasmissione culturale tra arte e pubblico è opportunità per elaborare il luogo come “Haribaírg” nel significato gotico che sta alla radice di “Albergo”. Ospitare, Accogliere, Custodire, Contenere sono sinonimi che possono descrivere un “luogo ricettivo” e un’attività teatrale virtuosa. L’ispirazione viene dal nome del Teatro dedicato all’operetta di Ralph Benatzky “Al Cavallino Bianco” che si svolge appunto in un albergo in Baviera. La narrazione non è nel testo dell’operetta, che viene solo citata nelle atmosfere e nei personaggi, ma nel concetto allontanante di un’operetta Bavarese calata nella società, tradizioni e storia della cittadina di Galatina. Le immagini del mito di Atena, Santa Caterina, il Barocco, i riti pagani di Pietro e Paolo, la vita rurale e il Salento vengono ospitate e sovrapposte nella condizione surreale dell’albergo bavarese creando la situazione onirica e straniante come il nome del Teatro che appare senza connessione con il tessuto sociale e culturale della cittadina. Il ponte fantasioso tra Salento e Baviera, che sembrano, e sono, due estremi distanti di una parabola stilistica ed emotiva, si accorcia e trova sintesi nella figura di Carlo V d’Asburgo. La presenza dell’imperatore che governa dai paesi bassi al sud Italia, che appare nel finale della performance, offre coerenza al progetto come messaggio di unità. Non solo casualmente, anche nel finale dell’operetta, “Al cavallino Bianco”, appare un Re: deus ex machina e risolutore delle incoerenze del testo. Fredy Franzutti
25 novembre ore 21
IL QUOTIDIANO INNAMORAMENTO
rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri
con la guida di Cesare Ronconi
Produzione Teatro Valdoca con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Cesena
Il quotidiano innamoramento dà voce ai versi di Quando non morivo, recente silloge einaudiana di Mariangela Gualtieri, li intreccia ad altri del passato e compone tutto in una partitura ritmica ben orchestrata, con un aggancio, in questa occasione, al tema della memoria. Tutto muove dalla certezza che la poesia attui la massima efficacia nell’oralità, da bocca a orecchio, in un rito in cui anche l’ascolto del pubblico può essere ispirato, quanto la scrittura e quanto il proferire della voce.
Mariangela Gualtieri è nata a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo.
Fra i testi pubblicati: Antenata (Crocetti ed.,1992 e 2020), Fuoco Centrale (Einaudi, 2003), Senza polvere senza peso (Einaudi, 2006), Sermone ai cuccioli della mia specie (L’arboreto Editore, 2006), Paesaggio con fratello rotto (libro e DVD, Luca Sossella Editore, 2007), Bestia di gioia (Einaudi, 2010), Caino, (Einaudi, 2011), Sermone ai cuccioli della mia specie con CD audio (Valdoca ed., 2012), A Seneghe. Mariangela Gualtieri/Guido Guidi (Perda Sonadora Imprentas, 2012), Le giovani parole (Einaudi, 2015), Voci di tenebra azzurra (Stampa 2009 ed., 2016), Beast of joy. Selected poems (Chelsea Editions, New York, 2018), coautrice – con Cesare Ronconi e Lorella Barlaam - dell’Album dei Giuramenti/Tavole dei Giuramenti (Quodlibet, 2019) di Teatro Valdoca, Quando non morivo (Einaudi, 2019), Paesaggio con fratello rotto (Einaudi, 2021).
26 novembre ore 10 per le Scuole
LEZIONI DI ROCK con Gino Castaldo
Ascoltare la musica, vedere la musica, raccontare la musica. Gino Castaldo, critico musicale del quotidiano “La Repubblica”, in Lezioni di Rock indaga temi e personaggi della storia del rock, ricostruendo storie, raccontando dischi, curiosità, aneddoti e testi, per guidare il pubblico nell’ascolto di opere che fanno parte della storia della musica ma anche della vita di noi tutti. Due ore di lezione ricche di canzoni memorabili e storie indimenticabili.
David Bowie L’8 gennaio 2016, giorno del sessantanovesimo compleanno, è uscito Blackstar, considerato il suo “canto del cigno”. Due giorni dopo, nella notte del 10 gennaio, David Bowie si è spento nel suo appartamento di New York. Anche la sua morte può essere considerata un’opera d’arte.
Musicista, cantautore, attore, produttore discografico, artista completo e intellettuale complesso, ha attraversato cinque decenni di evoluzione culturale, in particolare della musica rock, lasciandosi periodicamente dietro le spalle i più diversi stili con i quali si è cimentato, le più diverse immagini che ha incarnato.
Dal folk acustico all’elettronica, dal glam rock, al soul, dal cinema al video, dal palco alla scrittura, ha influenzato il pensiero, i gusti, le mode di varie generazioni del “secolo breve”.
26 novembre ore 21
LEZIONI DI ROCK Con Gino Castaldo
Franco Battiato Un colosso della cultura italiana, un intellettuale che ha usato ogni mezzo possibile per promuovere arte e bellezza, un artista che con incredibile originalità ha realizzato opere che, senza alcun dubbio resteranno nel tempo, pittore, regista, scrittore, compositore, direttore d’orchestra, cantante, autore, divo pop, e tanto altro. Ed è stato poeta, nel senso pieno del termine, perché con le parole ci ha fatto vedere cose che non avremmo visto altrimenti, provare emozioni fortissime, ci ha fatto scoprire e conoscere cose che non conoscevamo, è stato “maestro” in grado di insegnare e mostrare. E saranno proprio le sue parole a mancarci di più, quelle de “La cura” o di “Povera patria”, parole, dure e dolci, mescolate alle sue melodie, in grado di farci vedere la nostra misera vita quotidiana da altezze inarrivabili, ci mancherà la sua visione, mistica e misteriosa, e il suo saperci portare in ogni momento in ogni luogo del mondo.
28 novembre ore 17.30
MATTIA E IL NONNO
di Roberto Piumini dal romanzo omonimo pubblicato da Einaudi Ragazzi
con Ippolito Chiarello
adattamento e regia Tonio De Nitto
musiche originali Paolo Coletta
Costume Lapi Lou
Luci Davide Arsenio
Tecnico Matteo Santese
Organizzazione Francesca D’Ippolito
coproduzione Factory compagnia transadriatica , Fondazione Sipario Toscana in collaborazione con Nasca Teatri di Terra
Mattia e il nonno è un piccolo capolavoro scritto da Roberto Piumini, uno degli autori italiani più apprezzati della letteratura per l’infanzia.
In una lunga e inaspettata passeggiata, che ha la dimensione forse di un sogno, nonno e nipote si preparano al distacco, a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi agli occhi di un bambino, costellati di incontri magici e piccole avventure pescate tra i ricordi per scoprire, alla fine, che non basta desiderare per ottenere qualcosa, ma bisogna provare e soprattutto non smettere mai di cercare.
In questo delicato passaggio di consegne il nonno insegna a Mattia, giocando con lui, a capire le regole che governano l’animo umano e come si può fare a rimanere vivi nel cuore di chi si ama.
Una tenerezza infinita è alla base di questo straordinario racconto scritto con dolcezza e grande onirismo. Un lavoro che ci insegna con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita.
Domenica 21 novembre ore 21
Nicoletta Manni – Timofej Andrijasenko
Passo a due da “Il Corsaro”
Musiche: Adolphe Adam Coreografie: Marius Petipa
Passo a due da “Caravaggio”
Musiche: Bruno Moretti Coreografie: Mauro Bigonzetti
Passo a due da “Luminus”
Musiche: Max Ritter Coreografie: Andras Lucaks
Maestro Luigi Fracasso
L. v BEETHOVEN Sonata in Do diesis min. op. 27 n. 2 min 17
Adagio sostenuto
Allegretto
Presto agitato
F. CHOPIN Notturno in Fa min. op. 55 n. 1
Polacca in La bemolle magg. op. 53
Nicoletta Manni, nome di punta della compagnia del Teatro alla Scala è nata e cresciuta a Santa Barbara di Galatina (Lecce, Italia).
Ha ricevuto la sua formazione iniziale presso la scuola di ballo di sua madre, a 13 anni è ammessa al 4° corso presso la Scuola di ballo del Teatro alla Scala. Nel 2009, dopo essersi diplomata all'età di 17 anni, ha ricevuto un contratto presso lo Staatsballett di Berlino sotto la direzione di Vladimir Malakhov, dove è rimasta per tre stagioni, prendendo parte in tutte le produzioni classiche e contemporanee. Sotto l'invito di Makhar Vaziev, è tornata in Italia, nella compagnia del Teatro alla Scala, debuttando con Myrtha(Giselle) e Odette/Odile nel Lago dei cigni di Rudolf Nureyev. Un anno dopo, all'età di 22 anni, è stata promossa Prima Ballerina del Teatro alla Scala. Da allora ha ballato tutti i ruoli principali, accanto a etoile e ospiti internazionali, interpretando molte nuove creazioni, oltre ai numerosi capolavori del repertorio classico.
Timofej Andrijasenko nato a Riga, in Lettonia, nel novembre 1994, dove inizia i suoi studi di balletto alla National State Academy. Nel 2009, all'età di 14 anni, ha partecipato al Concorso Internazionale di Danza "Città di Spoleto", vincendo una borsa di studio; questo premio gli consente di frequentare il Russian Ballet College di Genova diretto da Irina Kashkova, dove si diploma nel giugno 2013. Da novembre 2014, su invito di Makhar Vaziev, entra a far parte del corpo di ballo del Teatro alla Scala e nel 2018 viene promosso Primo Ballerino. è nel cast dei marinai russi in The Nutcracker di Nacho Duato ed è tra i principali interpreti di Cello Suites di Heinz Spoerli.
Luigi Fracasso, pianista italiano, di Galatina (Le) ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica di Stato “T. Schipa” di Lecce, conseguendo con il massimo dei voti il Diploma di Pianoforte. Aldo Ciccolini ha scritto: “… Luigi Fracasso è un musicista vero, agguerritissimo, con idee sane sulla nostra arte e con un vivo senso della logica strumentale.”. È direttore artistico dei concerti del chiostro.
30 novembre 2021 – ore 21
L’eterno riso
di e con Fausto Romano
musiche, eseguite dal vivo, di Eva Parmenter
Produzione FAUST
I pomeriggi d’estate, in un afoso Salento, il chierichetto Faustino, di otto anni, si reca con padre Luigi a “prendere i morti” da casa per far loro il funerale. È un bambino acuto, attento e analizza il tutto con estrema curiosità cogliendo le diverse contraddizioni del rito e i lati colorati della più grande recita della vita, dove ognuno vuol togliere al morto la parte del protagonista. Incontriamo allora il becchino Rafele, che per fare il suo lavoro deve vestirsi obbligatoriamente di nero e tagliarsi i capelli; la ventriloqua Maria che colleziona presenze in chiesa; Gianni, che si è costruito da solo la propria bara finendoci dentro con una donna; il “cane degli inferi”, presente a ogni corteo funebre; la banda musicale che accelera il passo e il ritmo dei brani per tornarsene presto a casa... E ancora, il numero di manifesti mortuari perché “più manifesti ci sono, più il morto è importante”; gli strani oggetti contenenti nelle bare; le divertenti frasi di congedo e i pericolosissimi elogi funebri tenuti dagli amici del “fu”.
Fausto Romano, con la sua usuale leggerezza e intelligente vena umoristica, ci trasporta in un paesino del Salento degli anni novanta nel quale ognuno di noi potrà ritrovarsi e scoprire che la morte, alla fine, è uno spettacolo per tutti.
info: 3881814359 / 3201542153
mail: officinetse.com
www.otse.it
Prevendita online dal 28 ottobre su: www.diyticket.it
Prevendita presso la biglietteria del teatro Cavallino Bianco
Via Giuseppe Grassi, n.13 – GALATINA (Le) dal giorno 26 ottobre
dal lunedì al venerdì dalle ore 16.30 alle ore 19.30
sabato dalle 10 alle 13
Prenotazione tramite centralino telefonico:
la prenotazione del biglietto e quindi del posto a sedere può essere effettuata anche
chiamando i seguenti numeri telefonici 388.1814359 / 320.1542153 a condizione che il biglietto venga poi ritirato in botteghino entro 24 ore dalla prenotazione, altrimenti la stessa viene considerata annullata.
mag032018
E’ stato un pomeriggio domenicale, quest’ultimo del mese di aprile, festoso e ricco di calore sportivo in un PalaPanico gremito ,che ha ospitato la Final Four Under 13 nella versione 3x3.
La manifestazione organizzata dalla società Olimpia S.B.V. Galatina ,su mandato del comitato FIPAV di Lecce, ha visto gareggiare Fulgor Tricase, Showy Boys Galatina, Conad Squinzano e Olimpia SBV.
Nella prima sfida in programma i ragazzi di mister Pendenza si sono imposti sulla Conad Squinzano per 2-0(15-12, 15-12), prenotando la finale, mentre a seguire la Fulgor Tricase si è arresa anch’essa per 2-0(15-9, 15-10) alla Showy Boys , determinando così la seconda finalista.
Lo scontro sportivo tra le due società galatinesi è stato preceduto dalla finalina tra Squinzano e Tricase che ha visto prevalere i rossoblù tricasini del professor De Blasi per 2-0 ,occupando così il terzo gradino del podio.
La finale tutta galatinese , abbastanza tirata e sempre in bilico ,ha visto alla fine primeggiare i ragazzi di Laura Pendenza ed Antonio De Matteis che si sono fregiati del titolo di campioni territoriali con il punteggio di 2-0(15-12,15-13).
Ora un impegno abbastanza difficile è rappresentato dalle fasi regionali a cui parteciperanno ambedue le squadre finaliste , per misurarsi nelle fasi eliminatorie con i pari età di Altamura, San Giuseppe di S. Marzano,Sava , Alberobello e Materdomini Castellana.
Alla premiazione delle quattro squadre finaliste sono intervenuti il vicepresidente territoriale FIPAV Piero De lorentis che ha portato il saluto del Presidente Pierandrea Piccinni , il vicesindaco ed assessore allo sport e alle politiche giovanili ,signora Maria Rosaria Giaccari, il campione della pallavolo salentina degli anni 80, Dario Preste , ed il vice presidente dell’Olimpia SBV signor Francesco Liguori.
A giudizio unanime dei quattro tecnici rappresentanti le rispettive società, è stato assegnato il premio di miglior giocatore a Lorenzo De Matteis dell’Olimpia SBV Galatina.
La manifestazione si è chiusa con una tavolata per un rinfresco ai piccoli atleti a base di rosticceria, dolciumi e bevande varie.
Questi i titolati con la medaglia d’oro, guidati dai tecnici Laura Pendenza e Antonio De Matteis, sotto la guida del dirigente accompagnatore Zaira Gemma.
Diego PERRONE, Lorenzo DE MATTEIS(K), Mario ARCADI, Mattia MURRONE, Antonio MAGURANO.
Piero de lorentis
AREA COMUNICAZIONE
OLMPIA S.B.V. GALATINA
apr082019
Bilancio positivo per la Showy Boys Galatina nel torneo 3D Young maschile, il campionato provinciale giovanile indetto dal comitato Fipav e riservato agli atleti nati dal 2005 al 2008 più due fuori quota. Al termine del girone di andata, la compagine allenata da Gianluca Nuzzo è a punteggio pieno grazie alle vittorie sul campo della Sbv Olimpia, del Ruffano e dell’Uggiano.
“Si è scelto di partecipazione al torneo 3D Young per cercare di dare continuità al lavoro già svolto con questo gruppo di ragazzi nel campionato provinciale categoria under 14 – spiega il tecnico Nuzzo – è una buona opportunità per misurarsi in campo e vivere quel sano agonismo che aiuta a confrontarsi e a maturare da un punto di vista tecnico e caratteriale”.
Da Venerdì 12 aprile, giro di boa per la Showy Boys con una nuova sfida contro Sbv Olimpia (ore 18:30). Questa e le altre gare in calendario (19 e 26 aprile) saranno disputate con il vantaggio del fattore campo perché il team bianco-verde potrà giocare al cospetto dei propri tifosi nella palestra dell’Istituto Comprensivo “Polo 2” di Noha.
www.showyboys.com
feb182021
Prosegue la raccolta di firme sulla Proposta di Legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista, attraverso la stampa e la rete, promossa da Maurizio Verona, sindaco di Stazzema, comune in provincia di Lucca, dove, nell’agosto del 1944, una divisione di soldati nazisti trucidò 560 persone.
La proposta è stata fatta propria dal comitato Promotore, che ha inviato in tutti i comuni italiani, anche a quello di Galatina, i moduli per la sottoscrizione locale.
Il Circolo del PD di Galatina, sta sostenendo la campagna di raccolta delle firme, ha chiesto al comitato i moduli autenticati per iniziative autonome. Il Sindaco Marcello Amante, come da noi richiesto, e come fatto per altre proposte di legge, ha emesso un avviso pubblico, con cui indica i tempi, le strutture comunali e le modalità, atte a facilitare la sottoscrizione.
Si può, pertanto, firmare la Proposta di Legge, presso la Segreteria Generale del Comune di Galatina (Via Umberto I, n. 40), nel rispetto delle seguenti modalità:
PARTITO DEMOCRATICO
CIRCOLO DI GALATINA
lug022018
Si chiude ufficialmente la stagione sportiva 2017-18 della Showy Boys Galatina. Il mese di giugno segna, come sempre, il punto di arrivo di un’annata agonistica che per la società bianco-verde è stata molto positiva sia per i risultati federali raggiunti che per l’ottimo lavoro tecnico e di formazione svolti come scuola di pallavolo.
“Quella che si è chiusa è stata una stagione ricca di attività e con risultati degni di nota – dichiara il direttore tecnico della Showy Boys, Francesco Papadia, figura storica del club galatinese e icona della pallavolo salentina – siamo soddisfatti dei risultati ottenuti dalle squadre nei diversi campionati di categoria a cominciare dall’under 18 sino ad arrivare al gruppo dell’under 12 che è stato l’ultimo a chiudere l’attività agonistica”.
Come consuetudine, la Showy Boys Galatina ha partecipato ai campionati giovanili indetti dal comitato Fipav di Lecce e ha visto gareggiare nel corso della stagione tutte le squadre del settore giovanile. Ad iniziare dal team under 18 e under 16 di mister Gianluca Nuzzo che hanno disputato i rispettivi tornei e messe in evidenza le caratteristiche tecniche dei singoli atleti e il gioco di squadra. A seguire, i campionati riservati alle squadre under 14, under 13 e under 12 guidate dal tecnico Davide Quida che si sono riconfermate ai primi posti del ranking provinciale in virtù della partecipazione alle final four di categoria e, per la categoria under 13, anche alle fasi eliminatorie regionali.
“Non possiamo che essere felici dei risultati sportivi ottenuti dal nostro settore giovanile – continua il dt Francesco Papadia - risultati che ormai si raggiungono da più anni e che evidenziano la buona programmazione didattica per le diverse fasce di età e il lavoro di preparazione tecnica e fisica che viene svolto in palestra durante l’intera stagione. Certo, i risultati sportivi sono importanti ma credo che oggi sia fondamentale garantire agli allievi che frequentano i corsi una maggiore attenzione da un punto di vista didattico e una attenta preparazione tecnica e per i più grandi anche fisica”.
A completare l’attività giovanile il gruppo under 14 e under 13 del settore femminile, che al loro primo anno di attività hanno registrato grande interesse, e il gruppo minivolley che anche in questa annata ha visto partecipare numerosi allievi tra bambine e bambini coordinati dal tecnico federale Orazio Codazzo e dal suo staff di istruttori.
“Una menzione a parte merita il settore femminile – aggiunge il direttore Papadia – è stata la novità di questa stagione sportiva e ha catalizzato l’attenzione di tante famiglie che hanno scelto la nostra società per fare avvicinare le ragazze al mondo della pallavolo. Una riconferma, invece, è stato il settore minivolley, fiore all’occhiello della Showy Boys che avvia i più piccoli alla conoscenza della disciplina”.
Accanto alla promozione del settore giovanile con la partecipazione ai tornei federali di categoria, nella stagione che è terminata la Showy Boys Galatina ha disputato il campionato nazionale di I livello serie C. Con più giornate di anticipo, la prima squadra del club bianco-verde ha conquistato, al suo primo anno nella categoria, la permanenza nella serie garantendosi la partecipazione anche nella prossima stagione sportiva.
“Non bisogna dimenticare che l’annata agonistica ci ha visti protagonisti anche con la squadra maggiore nel massimo torneo regionale – conclude il dirigente Francesco Papadia – il team allenato da Gianluca Nuzzo è già un punto di riferimento per gli allievi del settore giovanile e soprattutto per i ragazzi che compongono il gruppo under 18 e che ambiscono alla convocazione in prima squadra. Tutto ciò però passa dalla formazione tecnica dei più giovani a cui come società puntiamo tantissimo. Lo testimonia, tra l’altro, l’aver ricevuto dalla Fipav il riconoscimento di scuola regionale di pallavolo e il Marchio d’Argento quale certificazione di qualità per l’attività giovanile, attestazione, quest’ultima, molto prestigiosa se si considera che sono solo sei le società sportive in Puglia ad averla conseguita”.
www.showyboys.com
feb272024
E’ stato l’ex convento delle Clarisse in Galatina ad ospitare un dibattito di grande interesse sull’Autonomia differenziata. Gli ospiti, qualificatissimi, convenuti a relazionare di fronte ad una platea eterogenea hanno ricevuto in apertura i saluti del Direttivo di Galatina al Centro e quelli istituzionali del sindaco della città, Fabio Vergine.
Non poteva che generare diversità di posizioni, né poteva essere altrimenti per la complessità e l’importanza del tema proposto, la tavola rotonda organizzata, a tutto campo, da Galatina al Centro.
Gli effetti che potrebbero derivare dall’approvazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata, cavallo di battaglia di una parte politica governativa, sono stati oggetto di contrastanti valutazioni bipartisan nell’arco della serata da parte dei presenti in sala.
Tra discordanze del pubblico e dissenzienti per vocazione meridionalistica (tra i relatori), nonché di quella parte sodale non ciecamente allineata, ma ben disposta a modifiche migliorative dell’impalcatura della riforma, la tavola rotonda ha preso il volo.
Dubbi e inquietudini espressi da un versante politico verso una riforma penalizzante per il Meridione aleggiavano nell’aria della sala.
Certezze, riduzione degli sprechi, modifiche ed aggiustamenti in corso, tesi a garantire l’uniformità dei servizi da offrire ai cittadini da Nord a Sud della penisola, venivano invece esternati dal rappresentante filo governativo.
I Pro e i Contro derivanti dalle varie tesi esposte sono stati accolti da una platea in sintonia con le proprie convinzioni politiche e contestati garbatamente da un botta e risposta tra relatori e pubblico uditore al termine del convegno.
Tavolo dei relatori di alto spessore con le presenze della Senatrice, ex ministro ed ex europarlamentare, Adriana Poli Bortone, del professore di Diritto amministrativo presso l’Università del Salento, Pier Luigi Portaluri, del Consigliere regionale della Lega, avvocato e docente universitario, Fabio Saverio Romito, del giornalista e saggista, Claudio Scamardella, già direttore del “Nuovo Quotidiano di Puglia” nobilitato da un intervento come sempre appassionato di un lucidissimo senatore Giorgio de Giuseppe.
Il dibattito si è incentrato sui LEP, i livelli essenziali di prestazione che servono a definire le “soglie minime di rispetto dei diritti civili e sociali” tutelati dalla Costituzione e da garantire in tutto il Paese.
L’intervento del professore Pier Luigi Portaluri, uno dei 62 saggi componenti il CLEP(comitato per i livelli delle prestazioni essenziali) presieduto dall’illustre costituzionalista prof. Sabino Cassese, voluto dal Governo Meloni per un necessario approfondimento sui LEP e sull’autonomia differenziata, è stato di particolare rilevanza tecnica preceduto da un assioma: quei diritti civili e sociali non possono essere considerati di destra o di sinistra ma sono di tutti i cittadini italiani.
Le difficoltà nel definire i LEP, commenta Portaluri, oggi ancora strutturalmente virtuali, sono legati a due fattori;
-al metro di paragone uniforme per riuscire a misurare prestazioni e costi
-al continuo ricalcolo delle risorse per mantenere adeguati livelli di servizi in tutto il Paese a causa delle difficoltà della sostenibilità economica.
L’invettiva finale con cui il giornalista e saggista Claudio Scamardella, autore del pamphlet “ Le colpe del Sud”, accusa il Sud di aver perso trent’anni di opportunità nel
rincorrere il Nord auspicando una macro-regione del Sud con base comunale, chiude l’incontro pubblico dal quale, tra l’altro, è emerso come la riforma costituzionale del 2001 si sia rivelata dannosa e, peraltro, superata dagli eventi planetari dell’ultimo ventennio.
Il saluto finale ai partecipanti ha visto la consegna, da parte del Sindaco Fabio Vergine, di una rappresentazione fotografica illustrata di rara bellezza, in formato jumbo, sulla
Basilica di Santa Caterina d'Alessandria in Galatina: dono del Presidente di Galatina al Centro, professore Michele De Benedetto.
L’opera di Raffaele Casciaro sapientemente curata in edizione bilingue italiano-inglese e data alle stampe con la professionalità che gli si riconosce dall’editore Mario Congedo, presente in sala, è un’opera con una veste tipografica importante che documenta in maniera sistematica la Basilica Orsiniana.
Segnalate in platea le presenze del Senatore Roberto Marti e del Consigliere regionale della Lega Gianni De Blasi, del senatore Giorgio De Giuseppe e di alcuni amministratori locali.
Un ringraziamento particolare è rivolto al video-maker e regista Davide Tommasi che ha realizzato la trasmissione sui canali social (Facebook di Galatina al Centro) dell’intero evento e al Direttivo tutto di Galatina al Centro che si è prodigato per la riuscita della manifestazione.
Piero de Lorentis
Vice-Presidente dell’Associazione Galatina al Centro
mag232019
Il neonato campionato di 3^ divisione “ TROFEO YOUNG” riservato agli under 14 con l’implemento di due fuori quota, sfugge ai ragazzi di mister Pendenza che nella finalissima non riescono ad arginare i pari età della Showy Boys.
In un PalaPanico quasi vuoto, complice un orario decisamente lavorativo (16.30), va in scena la finalina per il 3°-4° posto tra Lecce Volley ed Esseti Nardò, con i neretini a chiudere al tie-break la gara a loro favore.
Poi il massiccio arrivo dei tifosi per quello che è l’ultimo derby della stagione del volley galatinese; la platea comincia ad occupare i settori di parte, anima l’ambiente plaudendo ai propri beniamini con cori ed applausi ed alla fine la vittoria arride ai ragazzi di mister Nuzzo.
Il buon livello tecnico espresso in campo dalle due compagini ha esaltato il tifo, sempre molto colorito ma corretto, aiutato da una direzione arbitrale perfetta.
Gara in bilico sin dalle prime battute nonostante un break importante(+6) dei ragazzi SBV OLIMPIA : difficile mantenere però il cospicuo vantaggio, per la pronta reazione degli atleti della Showy che fanno sentire il loro fiato sul collo dei padroni di casa.
Il set va in parità sul 23-23 , poi l’allungo finale premia capitan De Matteis e compagni per l’uno a zero.
Nella seconda frazione emergono difficoltà in ricezione in casa SBV OLIMPIA: si fatica molto nel registrare i reparti , una distribuzione forzata trova muri avversari ben disposti e il fuori quota avversario De Pascalis diventa imprendibile.
La parità dei set arriva con un tranquillo 16-25 e rafforza entusiasmo ed energie nel sestetto Showy che parte di slancio ed apre dei break determinanti.
La reazione dei ragazzi di mister Pendenza non trova efficaci contro misure: i numerosi errori in attacco lasciano più di un dubbio sulla condizione fisica di qualche elemento e in difesa si fatica a tenere le posizioni più idonee. Facilmente il terzo set è appannaggio per 17-25 della squadra di mister Nuzzo.
La frazione di gioco successiva è ancora favorevole ai giocatori Showy che ora sono gasatissimi intravedendo una vittoria alla loro portata; una fiammata d’orgoglio dei ragazzi SBV alimenta qualche speranza di arrivare al quinto set, ma l’accelerata finale è della società ospite che chiude vittoriosa sul 20-25 set e gara.
Grande gioia nelle file Showy e tra i numerosi tifosi presenti, di converso amarezza e tanta stanchezza nel gruppo allenato dal binomio Pendenza-De Matteis.
La lunga stagione agonistica, culminata con la partecipazione alle Finali Nazionali di Bormio, ha pesato molto sul gruppo del Presidente Panico che, senza nulla togliere al merito degli avversari, è arrivato a questa finale un po' svuotato da energie psico-fisiche, quasi sazio e convinto di aver dato già tutto.
Ci si è un po' cullati, a dire il vero, dopo la magnifica prestazione tecnica offerta nelle eliminatorie nazionali contro Montichiari, di avere le migliori frecce in faretra e che tutto sarebbe venuto fuori nel verso migliore.
Non è stato così. E’ mancato un buon approccio alla gara, si è faticato dannatamente sul piano fisico che poi ha penalizzato quello tecnico, e poi ci sono gli avversari determinati a tagliare un traguardo.
La manifestazione si è conclusa con la rituale premiazione di tutte e quattro le società finaliste verso le quali il Presidente del comitato Territoriale FIPAV, Pierandrea Piccinni, ha rivolto un plauso per il buon livello tecnico espresso dai partecipanti, prima di consegnare la coppa ai vincitori del “TROFEO 3D YOUNG “.
A rappresentare istituzionalmente l’amministrazione comunale erano presenti il vice sindaco, nonchè assessore allo sport e alle politiche giovanili, signora Maria Rosaria Giaccari, il Presidente del Consiglio, Raimondo Valente e il consigliere Alessio Prastano, ai quali è stata consegnata la maglietta di gara della SBV OLIMPIA GALATINA che ha rappresentato nelle Finali Nazionali Under 14 in Lombardia, la nostra città.
Analogo omaggio è andato alla dirigente scolastica del 3° Polo, Rosanna Lagna, che condivide da anni il Progetto Giovani “FernandoPanico” consentendo un connubio cultural-sportivo con la Scuola Media Giovanni XXIII e al Presidente dell’Associazione Arma Aeronautica“ F. Cesari”, Saverio Mengoli per la mai sopita passione verso il nostro gruppo societario.
Piero de lorentis
Area Comunicazione
S.B.V. OLIMPIA GALATINA
apr272012
Si è svolto ieri sera presso il comitato elettorale di Giancarlo Coluccia, un interessante incontro con molti ragazzi e ragazze galatinesi. Dopo l’invito ai giovani per un confronto da parte del candidato Sindaco, numerosa e attiva è stata la loro presenza, che ha dato vita a un interessante dibattito ed ha permesso loro di proporre molte idee valide su come rendere Galatina una città a “misura di giovane”.
Tra le proposte più interessanti della serata, effettuate davanti al candidato Sindaco intento nel prendere appunti al fine di valorizzare quanto di positivo è stato avanzato dai ragazzi, ricordiamo l’esigenza di una rete wireless nel centro storico, o quanto meno nel palazzo della cultura; l’utilizzo di software liberi negli uffici comunali; la destinazione del centro polivalente che a breve verrà reso fruibile, a teatro, oppure alla creazione di uno spazio interattivo per i giovani sul modello delle Officine Cantelmo; la riqualificazione del Cavallino Bianco.
“Quello di ieri non è stato un incontro fine a se stesso” afferma Giancarlo Coluccia, “ma rappresenta quello che è il nostro modo di intendere la partecipazione dei giovani, come di tutti i cittadini, nei processi decisionali”. E continua “è su questa scia che vogliamo continuare a coinvolgere ed incontrare tutte le associazioni, i cittadini, i giovani, i commercianti, gli imprenditori, convinti che solo ascoltando le istanze che vengono dal basso si possano elaborare progetti condivisi”.
set262019
E’ entrata nel vivo la fase di preparazione per la formazione maggiore della Showy Boys Galatina che andrà ad affrontare il campionato regionale di Serie D. In attesa della pubblicazione del calendario da parte della Commissione Gare del comitato Fipav Puglia, la squadra guidata da Gianluca Nuzzo è impegnata in questi giorni nelle sedute di allenamento pomeridiane alle quali prendono parte i tredici atleti che compongono l’attuale organico. In accordo con il tecnico Nuzzo e nel rispetto di quegli obiettivi di medio-lungo termine indirizzati alla valorizzazione degli allievi del vivaio, la società ha riconfermato il roster della passata stagione composto da ragazzi provenienti dal team under 18. Atleti nati negli anni 2001, 2002, 2003 e che per il secondo anno partecipano ad un campionato regionale con l’obiettivo di accrescere l’esperienza e il confronto. Di questo gruppo, ormai ben affiatato, non farà parte il centrale Giovanni Urso che, per motivi di studio, si è trasferito in Lombardia, ma per il quale si è offerta l’opportunità di disputare il campionato di serie C con la Pallavolo Gonzaga Milano. Siamo certi che il giovane atleta, cresciuto nelle giovanili bianco-verdi, saprà mettere in risalto tutte le sue doti tecniche e umane.
www.showyboys.com
ott232020
«In un anno, in provincia di Lecce, il numero di alloggi occupati senza titolo (tra abusivismo e procedimenti di decadenza) è diminuito di sole 50 unità. È un primo segnale, ma non basta. Bisogna far luce sulle azioni di contenimento e prevenzione del fenomeno messe in campo, evidentemente insufficienti». Torna a battagliare Leonardo Donno, salentino portavoce alla Camera dei deputati del M5s. Nelle scorse ore il deputato ha bussato, a distanza di un anno, alle porte della Prefettura di Lecce. Obiettivo: «Proseguire, con il nuovo Prefetto, quel percorso virtuoso avviato lo scorso settembre nel tentativo di ripristinare la giustizia sociale e mettere fine alla guerra tra poveri che la stessa burocrazia, spesso, innesca».
Nel settembre dello scorso anno Donno, tramite una richiesta di accesso agli atti inoltrata ad Arca Sud Salento, aveva avuto un quadro completo del fenomeno nel territorio salentino. All'epoca ben 728 alloggi popolari dell'ente risultarono occupati da soggetti senza titolo. Più nel dettaglio: 405 erano stati occupati abusivamente, su 323 pendevano invece procedimenti di decadenza (i residenti avevano perso nel tempo i requisitivi che li rendevano legittimi assegnatari).
Adesso, grazie ad una nuova richiesta di accesso agli atti, il parlamentare a distanza di un anno fa il punto della situazione. «Sono 678, ad oggi, gli alloggi occupati illegittimamente. 50 in meno rispetto allo scorso anno - spiega - Dopo lettere di sollecito inviate ai singoli Comuni interessati dal fenomeno, interrogazioni parlamentari, incontri in Prefettura, possiamo dire che un primo timido risultato è stato raggiunto. Le occupazioni abusive sono attualmente 346 (59 in meno rispetto ad un anno fa), le abitazioni interessate da procedimenti di decadenza sono 332 (9 in più rispetto allo scorso anno).
Certo - commenta amaramente Donno - lascia molto pensare come nulla, e dico nulla, sia cambiato ad esempio nel Comune di Nardò: gli alloggi occupati abusivamente un anno fa erano 58. Lo stesso identico numero è confermato da quest'ultima richiesta di accesso agli atti di due giorni fa. Di fatto alcuni sfratti sono stati eseguiti, ma il fenomeno (lo dicono i numeri) in questo Comune sembra opporre una dura resistenza, avendo infine la meglio. Urge, quindi, un'azione più incisiva.
Anche Lecce, in un'ideale e amara classifica del fenomeno, si conferma seconda, subito dopo Nardò: nel capoluogo gli alloggi occupati abusivamente sono ad oggi 41, 15 in meno rispetto al settembre dello scorso anno. Un'ulteriore conferma è il terzo posto di Casarano, con 23 occupazioni abusive, 7 in meno rispetto ad un anno fa. Segue Copertino con 22 e Ugento con 13.
Mi preme ricordare – incalza Donno – quanto la Legge 48 del 2017 e la circolare del ministero dell’Interno del settembre 2018 possano fungere da cornice di un’azione più incisiva con la cabina di regia delle Prefetture, attraverso l’istituzione di un comitato per la sicurezza per organizzare gli sgomberi. È partendo da questo presupposto - continua- che ho inteso avviare un dialogo con il nuovo prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio, alla quale rinnovo i miei più sinceri auguri di buon lavoro. Il processo di ripristino della giustizia, avviato lo scorso anno, deve continuare. Personalmente sono pronto a risollecitare nuovamente sindaci e istituzioni tutte e a collaborare in prima linea, puntando l'attenzione anche sugli alloggi di proprietà comunale. Quando si viene a conoscenza di una situazione che può rappresentare terreno fertile per fenomeni illegali (e a Lecce c'è un processo che ne è viva testimonianza), è nostro dovere - conclude Donno - andare avanti. I Comuni devono riservare maggiore attenzione e celerità d’intervento su questioni scottanti come questa. Abbiamo i mezzi per combattere la mafia ma non sappiamo usarli. Attendo risposta dalla Prefettura, per poi valutare le successive fasi d'azione».
Prospetto riepilogo occupazioni senza titolo per comune.
M5S
set262019
Manifestazione di grande interesse sportivo al PalaPanico nei giorni 28 e 29 settembre prossimi, per quello che è l’omaggio che Galatina pallavolistica intende dedicare al grande tecnico Fernando Panico scomparso sedici anni fa.
Ricordi e rimpianti di quanto lo hanno conosciuto si fonderanno nella due giorni di volley, in uno spettacolo di sport che Fernando ha sempre identificato come fertile terreno formativo ed educativo per i giovani atleti.
A far proprio questo principio, acconsentendo all’invito del comitato promotore di Salento Best Volley, è la presenza di quattro società salentine che nel panorama pallavolistico nazionale danno lustro alla Puglia e al Salento.
AZZURRA ALESSANO e VOLLEY LEVERANO di serie A3, FULGOR TRICASE ed OLIMPIA SBV GALATINA di serie B, offriranno una ghiotta anteprima ai loro sostenitori misurandosi in un test che, a venti giorni dall’inizio dei rispettivi campionati, sarà sicuramente indicativo per quelli che sono gli obiettivi programmati.
L’esordio nella manifestazione è per BCC Leverano e Libellula Tricase, alle ore 17.30 di sabato: a seguire scenderanno in campo Aurispa Alessano ed Efficienza Energia Galatina.
I due sestetti vittoriosi si assicureranno la finale per il primo e secondo posto domenica 29, preceduta (ore 17.30) dalla finalina tra le due squadre risultate perdenti.
Tutti gli incontri si svolgeranno al meglio di 3 set su 5 con il sistema del Rally Point System, arbitrati da giudici federali. Sarà infatti la coppia Ingrosso-Tolomeo ad essere impegnata nella prima giornata, mentre il duo Resta-Pellè si alternerà nella direzione delle due gare domenicali.
Il Leverano allenato da mister Zecca si avvicina alla nuova serie A3 con un roster rinnovato per otto-tredicesimi: ai confermati Galasso, Balestra, Orefice, Gabriele Cagnazzo e Serra si aggiungono i due liberi Torchia e Sciurti, i centrali Schipilliti e Occhiogrosso, il laterale Negro, il secondo opposto Simone Cagnazzo, il palleggiatore Leone e il martello slovacco Hukel.
Il sestetto in campo dovrebbe vedere la diagonale Leone-Orefice, le bande Galasso e Hukel, i centrali Serra e Schipilliti e il libero Torchia.
La Libellula Tricase sotto la guida del riconfermato tecnico Marano ha irrobustito il suo organico con innesti di grosso calibro: diagonale nuova di zecca con Latorre- Dalmonte, in posto quattro Zanette, Marzo e Romano, al centro i riconfermati Muccio e Tridici ,in regia difensiva Bisanti e pronti a dar man forte il palleggiatore D’alba, il centrale Crisostomo, i laterali Cassiano e Chiarello ,il libero Bisci e l’opposto Sodero.
La seconda gara in programma vedrà i padroni di casa di Efficienza Energia affrontare L’Aurispa Alessano anch’essa rivoluzionata nell’organico e nella guida tecnica dal direttore sportivo Mirko Corsano.
Al duo Lorizio-Tofoli della passata stagione subentra mister Livio Bramato, mentre del gruppo retrocesso dalla serie A2 rimangono i soli due libero Morciano e Russo e il centrale Scardia. Poi tutto il resto è nuovo di zecca: diagonale formata da Campana e dall’olandese BoswinkeL, martelli ricettori Lalloni , Russo e il brasiliano naturalizzato italiano Dall’agnol ,centrali Aprile e Catena, con i giovani Ciardo, Melissano e Lisi pronti al bisogno.
Efficienza Energia alza l’asticella dei suoi obiettivi ed apporta un notevole cambiamento all’interno del suo gruppo. Al riconfermato tecnico Giovanni Stomeo ed al suo secondo Antonio Bray vengono affidati i nuovi innesti: Gabriele Parisi ed Asclepio Nicolazzo in cabina di regia, Domenico Maiorana e Ferdinando Lentini in posto quattro, Mirko Torsello, Mattia Lezzi e Francesco Tundo al centro e Riccardo De Lorentis in posto due, che vanno ad integrarsi con i riconfermati Marco Lotito, Giuseppe Apollonio, Francesco Pierri, Santo Buracci e Donato Musardo.
Un gruppo tecnicamente molto valido, anche nelle seconde linee, che alimenta così le speranze di una tifoseria pronta a traguardi importanti.
Fine settimana quindi di grande volley in nome di un allenatore speciale, fuori dell’ordinario per passione e capacità didattiche , a cui sarà reso omaggio non solo dagli attori sul parquet ,ma anche da cariche istituzionali sportive e politiche che hanno assicurato la loro presenza .
AREA COMUNICAZIONE
SBV OLIMPIA GALATINA
mag162021
Dopo il tavolo presso il Dipartimento ambiente della Regione Puglia di venerdì, Anna Grazia Maraschio si è impegnata a prendere in carico, ai fini di una valutazione, tutta la documentazione prodotta sulla vicenda del rinnovo dell’Aia al cementificio galatinese
Dopo il tavolo sulla vicenda del cementificio Colacem, presso il Dipartimento ambiente della Regione Puglia di venerdì mattina, due sono le novità salienti: l’assessora Anna Grazia Maraschio ha garantito l’impegno all’analisi di alcuni temi da esaminare, “per capire quali possano essere i margini di intervento e di contributo da parte della Regione”. Al contempo, in quella stessa giornata, le associazioni ambientaliste del territorio e il comitato civico ambiente e salute hanno presentato diffida nei confronti della Provincia di Lecce. Hanno sottoscritto l’atto formale inviandolo, oltre che all’ente di Palazzo dei Celestini (al Settore Ambiente ed energia, e Servizio tutela e valorizzazione ambiente), anche alla Procura contabile regionale (l’organo inquirente della Corte dei conti, ndr) e ai carabinieri del Noe leccese, il Nucleo operativo ed ecologico.
I referenti di CittadinanzAttiva Puglia, del Coordinamento civico Ambiente e Salute, della sezione Italia Nostra su Salento, di NoiAmbiente e beni culturali e del Forum Amici del territorio hanno firmato la diffida dal procedere all’istruttoria dell’istanza di riesame Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale relativa all’impianto industriale Colacem e sulla quale si discuterà in sede di Conferenza dei servizi a partire dal prossimo 4 giugno. I firmatari della diffida dichiarano il riesame richiesto dalla ditta delle autorizzazioni, considerato “palesemente illegittimo”.
Per le associazioni e il comitato instaurare un procedimento amministrativo non sarebbe altro che un “maldestro tentativo di costituire ad arte una sorta di giudizio parallelo extra moenia, e prevenire in questo modo la decisione del Tar con un nuovo provvedimento autorizzativo (di rinnovo Aia) che, depositato in quel giudizio, ne determinerebbe la cessazione della materia del contendere. Come se la Provincia, anziché attendere l’esito della consulenza tecnica d’ufficio davanti al tar, tentasse un riesame anticipato dall’Aia, fuori dal giudizio”.
Nell’atto di diffida, peraltro, i firmatari evidenziano alcuni passaggi della Ctu dai quali si evincerebbe un “difetto di trasparenza e certezza nei controlli e nella composizione chimico-merceologica dei rifiuti utilizzati assieme al pet-coke”. Chiedono che i monitoraggi vengano eseguiti senza condizionamenti esterni e che il gestore dell’impianto ne resti dunque fuori. E si appellano inoltre alla Regione per un intervento, affinché inserisca il Distretto di Galatina come area a rischio ambientale. Intanto, sull’argomento, la Regione è intervenuta nella mattinata di venerdì scorso, nel tanto atteso tavolo istituzionale di un confronto già avviato a partire damarzo scorso. I sindaci del circondario galatinese e del Coordinamento civico Ambiente e salute della provincia hanno incontrato anche il direttore del Dipartimento Ambiente regionale Paolo Garofoli.
“Credo che la giornata di oggi (venerdì, ndr) – ha dichiarato l’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio – sia particolarmente significativa e confermi l’utilità dell’ascolto come metodo. Anche per questo ringrazio chi, come i sindaci e le associazioni, vive il territorio e può avviare approfondimenti importanti per la collettività. A noi il dovere di accogliere queste istanze e di esaminare temi così delicati e complessi. Rinnovo il pieno impegno ad approfondire questa vicenda, che ha bisogno di essere approcciata con grande serietà. L’attenzione mia e della Regione Puglia rimarrà altissima al fine di poter garantire la massima tutela dell'ambiente coniugata con lo sviluppo del nostro territorio", ha dichiarato l'assessora.
“Grazie al confronto odierno – ha dichiarato Garofoli – abbiamo aggiornato una scaletta di temi da esaminare anche per capire quali possano essere i margini di intervento e di contributo da parte della Regione. Impegnandoci ad approfondire tutti i documenti a disposizione sul tema, analizzeremo le problematiche emerse, anche di concerto con Arpa, con la finalità di garantire un opportuno e accurato monitoraggio", ha concluso.
nov242020
Il 25 Novembre 2020, alle ore 18,30, in diretta facebook, torna, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, “UN CAFFE’ ALLA PARI”.
L’assessorato alle pari opportunità, la Commissione alle pari opportunità, il comitato Unico di Garanzia del Comune di Galatina con il Centro Antiviolenza Malala dell’Ambito territoriale Sociale di Galatina insieme per sensibilizzare contro questa grave forma di violazione dei diritti umani.
Anche quest’anno vogliamo puntare i fari, con chi si occupa ogni giorno e non solo il 25 novembre, sul problema della violenza di genere e delle molestie che le donne subiscono in famiglia e sui luoghi di lavoro affinché si possa tutti insieme contribuire allo sradicamento di questa piaga sociale.
L’Assessore alle Pari Opportunità e ViceSindaco
Maria Giaccari
mar042013
Sinistra Ecologia e Libertà a Galatina ha registrato 696 voti per il Senato e 740 per la Camera.
Per Galatina rappresenta un buon risultato e "Noi del comitato" SEL, ringraziamo gli elettori e tutti coloro che in qualsiasi modo hanno collaborato per il raggiungimento dello stesso.
Ora comincia il lavoro più importante, consapevoli della responsabilità di non deludere le attese suscitate, le attese di chi ha votato SEL per riaffermare la buona politica, senza perseverare nel politicismo. Saremo presenti sul territorio, lavoreremo facendo attenzione ai temi più caldi del particolare momento sociale in cui viviamo e guardando alla realtà locale ci confronteremo sugli argomenti chiave più sentiti dai cittadini Galatinesi. Accanto all’impegno locale, confidiamo nel lavoro di Dario Stefano al Senato e di tutta la squadra alla Camera, perché è necessario dare vita alle riforme strutturali, alla legge elettorale, al sostegno alla scuola pubblica, alla lotta al disagio sociale, per restituire speranza e giustizia al nostro Paese.
Il comitato SEL Galatina
ott212021
ott212017
“A Sud della Musica – La voce libera di Giovanna Marini” è il primo documentario italiano sulla straordinaria figura di Giovanna Marini, cantautrice e grande studiosa della musica popolare e sociale in tutte le sue forme.
Il film accompagna Giovanna nel suo ennesimo viaggio alla ricerca di voci e volti: un viaggio che porta sempre verso Sud, dove l’oralità del patrimonio culturale è ancora presente sotto forme diverse. “A Sud della Musica” è un viaggio incontenibile e inesauribile di una viandante che non vuole smettere di inseguire gli odori, i sapori e i colori di una cultura sempre in pericolo.
Attraverso il lavoro di ricostruzione, l’artista diventa garanzia e strumento di trasmissione della storia popolare.
> Il ritorno nel Salento
Tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre del 2017 Giovanna Marini tornerà nel Salento per ripercorrere i luoghi visitati negli anni Settanta in compagnia della sua assistente Sara Scalìa. In quel lontano autunno del 1971 la cantautrice fu protagonista di una serie incontri fondanti per la sua carriera musicale. Fra questi ricordiamo le sorelle Chiriacò, cantrici di Sternatìa, il giovane Luigi Chiriatti, oggi noto editore nel campo delle tradizioni popolari, la “Simpatichina”, cantrice dalla voce inconfondibile, oltre alle documentate frequentazioni con la scrittrice Rina Durante.
> Un viaggio a Sud della Musica
In quest’Italia, così diversa da Nord a Sud, le espressioni musicali cambiano secondo il clima, la cultura, la storia. La figura di Giovanna si muove, nel passato e nel presente, lungo questa linea musicale, che unisce gli artisti salentini ai Cantori di Conversano, fino alla Basilicata di Antonio Infantino, restituendo le miriadi di sfumature di questo meraviglioso mosaico che sono la cultura e la musica popolare.
Cosa c’è a sud della musica? Giovanna Marini, l’antropologa viandante, è forse l’unica che può ancora raccontarcelo con la sua musica esigente, che si ostina a non voler dimenticare quel mondo e quei luoghi.
> La stagione politica e i canti di libertà
Il personaggio di Giovanna Marini è molto legato a una stagione politica che l’ha vista interprete di molti canti di lotta divenuti celebri. La si ricorda negli anni Settanta sui palchi in compagnia di Paolo Pietrangeli a cantare “Contessa”, la si ricorda cantare per i morti della strage aerea di Ustica, per il feroce assassinio di Pier Paolo Pasolini e raccontare la storica manifestazione di Reggio Calabria a bordo del treno che dal Nord portò migliaia di manifestanti nel profondo Sud.
Le sue note, in questa fase storica del paese, si mescolano alla poesia, restituendo a tutte le generazioni intensi momenti di riflessione.
> Le donne
Giovanna Marini è tra quelle artiste che hanno cantato la sofferenza e la forza delle donne, in un Paese spesso ostile e difficile. Il ruolo della donna in Italia e nella sua società, sono temi spesso toccati nel ricchissimo repertorio di questa artista, così come fecero interpreti indimenticate come Caterina Bueno, Giovanna Daffini, Rosa Balistreri. La voce libera di Giovanna, diventa simbolo della forza e della libertà di tutte le donne.
> Il film
Il documentario, con la regia di Giandomenico Curi, è prodotto e realizzato da Meditfilm, società di produzioni salentina in collaborazione con Roberta Poiani, scritto da Giandomenico Curi, Tommaso Faggiano e Fabrizio Lecce. Tra gli interpreti: Giovanna Marini, Paolo Pietrangeli, Sara Scalia, Piero Brega, Gianni Nebbiosi, Enza Pagliara, Canzoniere Grecanico Salentino, Antonio Infantino, Luigi Chiriatti, Rocco De Santis, Susanna Cerboni e il Coro della Scuola di Musica Popolare di Testaccio.
Il gruppo Meditfilm, ospiterà nel Salento la cantautrice e ricercatrice per effettuare le riprese del documentario. Il film sarà girato tra Roma e la Puglia tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018.
> Una campagna di crowdfunding “Produzioni dal Basso”
L’idea di finanziare questo film dal basso é in linea con il principio di libertà editoriale che da sempre contraddistingue il collettivo di Meditfilm. È dunque attiva una campagna di raccolta fondi, essenziale per la realizzazione di questo prodotto ambizioso. Meditfilm s’impegna a realizzare il documentario in tutte le sue fasi, dallo sviluppo alla postproduzione, dalla gestione e dall’impiego delle risorse alla promozione. È possibile sostenere finanziariamente il progetto collegandosi alla piattaforma di crowdfunding produzionidalbasso.com o direttamente al link: https://www.produzionidalbasso.com/project/a-sud-della-musica-la-voce-libera-di-giovanna-marini/
> Meditfilm e il Laboratorio di Antropologia visuale Luoghi e Visioni
Il collettivo Meditfilm da anni opera sul territorio pugliese realizzando produzioni audiovisive incentrate sul patrimonio demo-etno-antropologico. Il paesaggio, le minoranze linguistiche, la civiltà contadina, l’archeologia industriale sono solo alcuni temi che Meditfilm ha raccontato attraverso il progetto “Luoghi e Visioni - Frammenti di Antropologia Visuale”, un’esperienza supportata da un comitato scientifico formato da intellettuali e ricercatori, che contribuisce alla creazione di un flusso continuo e vitale di contenuti.
> Contatti
Produzione: +39 327 7305829 | tommaso.faggiano@meditfilm.com
Ufficio stampa: +39 339 8265104 | fabriziofaggiano@yahoo.it
Info: info@meditfilm.com
Siti internet: www.meditfilm.com , www.luoghievisioni.it
Social: https://www.facebook.com/giovanna.marini.a.sud.della.musica.meditfilm/
mag052017
Si entra nel vivo della campagna elettorale a Galatina. Daniela Sindaco, candidato Sindaco alle prossime elezioni comunali, Domenica 07 Maggio dalle ore 19,30 a Collemeto in via Rimini ( nei pressi della Piazza), incontrerà amici e simpatizzanti per l'inaugurazione del comitato elettorale.
L'appuntamento sarà l'occasione per presentare il programma politico.
"Voglio bene a questa città e posso contribuire a ridarle il ruolo che merita, ne sono convinta ed IO VERAMENTE CI CREDO. La mia candidatura come Sindaco della città è una reale opportunità per governare INSIEME Galatina e le sue frazioni!"
Ufficio Stampa
apr032017
Buone notizie per il settore giovanile della Showy Boys Galatina. Nell'ambito del programma di qualificazione nazionale previsto per la corrente stagione sportiva, il Centro di Qualificazione del comitato Fipav Puglia ha diramato le convocazioni al Regional Day che si svolgerà il prossimo 3 aprile a Locorotondo (Ba).
Tra i convocati gli atleti bianco-verdi: Carcagnì Alessio (classe 2001), De Pascalis Andrea (2003), Martina Marco (2002), Petracca Marco (2002), Schiattino Francesco (2002) e Urso Giovanni (2001).
"Prosegue il percorso di crescita dei nostri allievi - dichiara il direttore tecnico della Showy Boys Galatina, Francesco Papadia - il settore giovanile, coordinato dal responsabile Gianluca Nuzzo, sta svolgendo un ottimo lavoro e siamo soddisfatti dei risultati sportivi e soprattutto tecnici che i ragazzi stanno ottenendo".
Della stessa opinione il tecnico Nuzzo, che guida anche il gruppo under 18 e under 16: "il progetto Scuola Volley voluto dalla Showy Boys e riservato agli allievi del settore giovanile sta procedendo nel migliore dei modi e nel rispetto del programma didattico stilato per la stagione in corso. Si sta svolgendo un buon lavoro dal punto di vista tecnico e si sono già identificati gli obiettivi da raggiungere nel medio-breve termine. Ci sono tutte le condizioni per continuare a lavorare bene - conclude l'ex Nazionale Gianluca Nuzzo - le convocazioni al Regional Day sono un'opportunità di crescita per i nostri giovani atleti che con impegno e costanza cercano di migliorare e di perfezionarsi con la loro attività in palestra".
www.showyboys.com
apr212020
Mai come in questo periodo si sente tanto parlare di Librerie: dai, i negozi di quelle cose con i segni grafici sulle pagine, da aprire, sfogliare, e se capita perfino leggere.
Approfitto del momento d’oro del settore per suggerire i primi quattro imperdibili best seller:
1) I PROMESSI SPONSOR di Alessandro Menzioni.
È la storia di una raccolta fondi da parte di un bel po’ di magnati spinti da conscience-washing (credendo di averne una, di coscienza), finalizzata alla nascita di un lazzaretto all’interno della fiera di Milano - onde l’etimologia “magnate” è costretta a oscillare tra il verbo “magnare” e il lemma “magnaccia”.
I donatori di sangue altrui sono stati così discreti da aborrire qualsiasi forma di Grida, menzione in tv, conferenze stampa, e trafiletti cartacei e on-line. Il battage su importi e ragione sociale del mercante in fiera è da ascrivere soltanto a una fuga di notizie (cd. provvida sventura). Pare che l’esempio sia diventato così virale (dagli all’untore!) che al di sotto di quel ramo del lago di Como, cioè verso Mezzogiorno, ha scatenato una corsa emulativa all’ultima donazione. Insomma davvero Bravi.
2) L’AMORE AI TEMPI DEL COVID di Gabriel Garcìa Marchette.
Un romanzo così mozzafiato che potresti a tratti aver bisogno di essere intubato. Un classico. È la storia di un tizio costretto ad aspettare “cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese” per poter finalmente raggiungere la sua bella, e dunque saltarle addosso, senza la necessità di dover firmare, in caso di fermo di polizia lungo il tragitto, un’autodichiarazione (d’amore) ultima versione.
Fa il paio con il celeberrimo “Cent’anni d’inettitudine”, inopinatamente (ma solo per vedere se eravate attenti) attribuito dal Tgcomico24 al povero Louis Seppur Veda.
3) LA SACRA CORONA UCCIDE SOLO D’ESTATE di Pifferaio (Magico).
Questo libro è una forma di evasione dalla quarantena, altrimenti detta regime del 41bis. Pare che il marchio Corona verrà registrato. Dopo la famosa Birra pale lager messicana, la griffe del noto virus - vero e proprio gioiello della corona - potrà essere applicato a occhiali, visiere, tute, guanti in lattice e, in seguito a Trattativa, anche ai vaccini obbligatori per tutti. Insomma da cosa nasce cosa nostra.
Però muti, non ditelo in giro, vi prenderebbero per complottisti. Guardate ad esempio che fine han fatto fare a quel complottista di Peppino: l’hanno impastato.
4) MASCHERINE NUDE di Luigi Pirlandello.
Un medical thriller tutto segreti sull’uso della mascherina fuori dal teatro e/o al di là dei periodi carnascialeschi.
Il primo dei citati segreti è quello sotteso all’utilizzo di codesto DPI nei viaggi solitari in auto, vera e propria moda primavera-estate degli anni venti di questo secolo.
Il secondo - irrisolto - riguarda l’importanza capitale del famoso comitato di Esperti, ovvero Task Force, di nomina governativa. Pare che per la Fase Due il suddetto comitato in seduta plenaria abbia scoperto un portentoso antidoto contro gli effetti degli starnuti sul parabrezza, individuandolo, dopo dieci ore ininterrotte di videoconferenza, in un efficacissimo sostituto della mascherina, vale a dire i tergicristalli interni (una novità assoluta di ultima generazione che diverrà di serie come le cinture di sicurezza).
Il terzo e ultimo segreto di vittima sarà la modalità di smaltimento dei miliardi di mascherine, versione bavaglio, necessarie allorché ci imporranno (come disposto nell’esemplare Lombardia, e dunque anche a Nardò) di adoperarle ovunque, persino all'aperto, e nonostante il distanziamento sociale di almeno dieci metri di raggio dal primo essere vivente dotato di senno. Per non parlare poi dell’escatologia, cioè dei destini ultimi delle tonnellate di Amuchina da utilizzare in abbondanza (manco fosse diserbante), unitamente agli scampoli dei rimanenti presidi (dirigenti scolastici inclusi).
Si vocifera in una fossa comune. Ma non è escluso che la sopraccitata Task Force imponga di incenerire il tutto in un focolaio.
Antonio Mellone
apr202017
Il Movimento 5 Stelle, attraverso i suoi attivisti, è da tempo presente e propositivo per il bene di Galatina. Oggi non possiamo che esprimere il nostro più vivo apprezzamento per l’iniziativa intrapresa dal commissario straordinario dott. Guido Aprea volta ad intercettare fondi comunitari per l’efficientamento energetico di immobili di proprietà comunale.
Tale opportunità FU PERSA nel 2015 dalla giunta Montagna nonostante il Movimento 5 Stelle di Galatina avesse provveduto ad avvisarla della possibilità di effettuare interventi quali realizzazione di impianti fotovoltaici, solari-termici, a pompa di calore per climatizzazione e relamping, senza gravare di un solo euro sulle casse comunali, offrendo peraltro la massima disponibilità e collaborazione ad approfondire la tematica. Alla segnalazione non seguì alcun riscontro, né fu intrapresa alcuna azione.
In un momento di ristrettezze economiche (per usare un eufemismo) per il bilancio comunale è oltremodo necessario usufruire di ogni possibilità di realizzare opere finanziabili al 100% e a fondo perduto, tanto più quelle finalizzate all’efficientamento energetico che comporterebbero, oltre che un innegabile beneficio per l’ambiente, una concreta diminuzione dei costi delle utenze energetiche e conseguentemente un risparmio per il Comune.
Per questo nella futura Galatina a 5 Stelle ci impegneremo a potenziare l’ufficio Europa del Comune affinché nessuna opportunità di finanziamento comunitaria vada persa. Siamo dell’idea che si possa fare OPPOSIZIONE COSTRUTTIVA anche fuori dall'aula consiliare. La forza del Movimento 5 Stelle sono le idee.
Idee che troppo spesso mancano alla maggioranza e anche alle opposizioni che abbiamo visto NON operare nelle precedenti amministrazioni di Galatina.
PAOLO PULLI
Candidato sindaco di Galatina per il Movimento 5 Stelle
set162010
La nostra richiesta di partecipazione non è caduta nel vuoto. Le adesioni sono pervenute da diversi fronti: l'account aperto su facebook "comitato Cambiamo Aria Galatina" ha raccolto centinaia di contatti in poche ore; singoli, associazioni e forze politiche hanno condiviso le nostre preoccupazioni e la nostra mobilitazione. Diverse sono le attività del comitato messe in cantiere atte a portare a conoscenza della collettività le nefaste conseguenze che deriverebbero dal coincenerimento del CDR nell'impianto della Colacem S.p.A., in aggiunta alle già inquinanti attività industriali presenti nella zona. La prima azione ci ha visti presenti presso la Commissione Ambiente tenutasi mercoledì 15 c.m., alla quale hanno partecipato tutte le realtà istituzionali del territorio maggiormente interessato, le quali hanno confermato la propria posizione contraria alla co-combustione di CDR. Una nostra delegazione ha protocollato e consegnato al Presidente Gabellone la proposta di delibera presentata dalle minoranze nel consiglio comunale di Galatina del 13 c.m., corredata da una lettera di presentazione che sintetizzava tutte le nostre posizioni. Abbiamo con soddisfazione preso atto della determinazione del Presidente Gabellone di tutelare come interesse primario la salute dei cittadini, andando a valutare con attenzione e rigore le conseguenze sul territorio del co-incenerimento del CDR, coinvolgendo ARPA e ASL quali enti accreditati alla rilevazione e studio degli effetti sull'ambiente. Al comitato "Cambiamo Aria" sino ad oggi hanno aderito:
I Consiglieri Comunali: Piero Lagna, Antonio Pepe, Daniela Sindaco, Daniela Vantaggiato, Azione Giovani, Azzurro Popolare, La Destra, Federazione della Sinistra, Galatina Tricolore, Generazione Italia, I Giovani Democratici, Italia dei Valori, Partito Democratico, Il Popolo di Galatina, Sinistra Ecologia Libertà, Adusbef, ARCI Kilometro 0, Azione Universitaria, Boys Arte e Cultura, Città Nostra, comitato per la difesa dell'ospedale e dei cittadini, I dialoghi Nohani, Lega Italiana Lotta Tumori, Unione degli Studenti. Le adesioni sono aperte a chiunque condivida il nostro progetto e a chiunque voglia informarsi sulle nostre posizioni. Il comitato si riunisce quotidianamente presso la sede UDS -Unione degli Studenti- in Via Scalfo 46 a Galatina dalle 21 in poi.
Il comitato Cittadino "Cambiamo Aria"
apr262012
Venerdì 27 aprile alle ore 20.15 presso il comitato elettorale di Piazza Alighieri a Galatina, la presentazione di "30 azioni in 180 giorni", i 30 punti programmatici che corrispondono alle azioni che si intraprenderanno nei primi 180 giorni di governo. Si tratta di piccoli ma rilevanti interventi che danno il senso di come si intenderà amministrare la città. Iniziative GIOVANI perchè tengono conto delle nuove esigenze e domande della società moderna, e CONCRETE perchè puntano a risolvere alcune delle problematiche emerse dal confronto con la gente. Si parte dal primo punto "In contatto sempre" (con il quale il Sindaco e la sua squadra si impegnano ad attivare strumenti e reti per mantenere sempre attivo il contatto con i cittadini), passando per "Stop alle telefonate" (azione che si ripropone, data la crisi e la necessità di un taglio netto dei costi della macchina amministrativa, di non far gravare sulle tasche dei cittadini i costi della telefonia mobile nell'ambito della pubblica amministrazione), e per "Nel centro antico si naviga" (con la quale la tecnologia sposerà l'arte e la storia, attraverso la copertura con sistema wireless per il collegamento ad internet nel cuore della città), fino all'ultimo punto "La diversità unisce e arricchisce", che prevede la programmazione di gemellaggi e scambi cultuali con altre realtà italiane, europee e mondali. E poi tanti altri punti, riguardanti i lavori pubblici, le attività culturali e di intrattenimento, gli aiuti alle famiglie, etc..., che verranno illustrati nel corso della serata.
Sabato 28 Aprile alle ore 18,00 presso il comitato elettorale del candidato sindaco Giancarlo Coluccia interverrà il vice presidente nazionale di Futuro e Libertà On. Italo Bocchino.
Sabato 28 Aprile alle ore 20.00 presso lo Chalet delle Rose in Galatina l'alleanza di liste civiche ed il candidato Sindaco Carlo Carmine Gervasi, nell'amibito delle manifestazioni elettorali un incontro dibattito sul tema: "MOBILITA' SOSTENIBILE: RIFLESSIONI PER UNA PROGETTUALITA' CONDIVISA"
mag282022
Mercoledì 25 Maggio abbiamo inaugurato il comitato elettorale della lista civica Galatina Altra a sostegno del candidato Sindaco Antonio Antonaci. Un incontro svolto alla presenza di decine di lavoratori, molti dei quali reduci da due mesi di cassa integrazione, un incontro tra amici che neanche si conoscevano, frutto di un invito a casa, nella nostra famiglia ma senza l'obbligo di familiari al seguito; l'obiettivo non era fare numero o riempire, non era far vedere.. perchè l'essenziale è invisibile agli occhi. E le comparse distorcono la realtà. Questo lo sentiamo da sempre e questa è la forza che muove il nostro onesto ma prepotente e, forse, sottovalutato cammino.
Abbiamo sorriso, ci siamo abbracciati convinti a dover andare avanti, senza mollare un centimetro.
Non ci fermerà nessuno perchè siamo guidati dal CUORE
Argomento della serata: VERDE e LAVORO - VERDE è LAVORO.
Due parole inscindibili, una a sostegno dell'altra, una propedeutica all'altra. Entrambe sigillate sul nostro simbolo.
Galatina ha bisogno di un'Amministrazione che rilanci la propria comunità facendo attenzione al benessere che significa salute, sostenibilità ambientale e tutela del lavoro.
In un periodo storico stravolto dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e la decarbonizzazione, hanno un ruolo sempre più rilevante nella transizione ecologica, così come un attento monitoraggio sullo stato di salute del territorio (aria e acqua) che deve avvenire in maniera, prima autonoma, e poi condivisa con gli enti provinciali e regionali.
Antonio Antonaci è il nostro garante. Non vestirà mai i panni di eroe o antieroe ma solamente di alleato e mai, lo diciamo con certezza, metterà mano in maniera avventata a carte bollate che possano alimentare ulteriori paure a lavoratori già precari e aziende in crisi.
Questo il concetto espresso dai nostri candidati al Consiglio Raffaella De Pascalis, Enzo Del Coco e Ivano Cuppone.
Ufficio Stampa
Galatina Altra
set072010
mag142021
In mattinata i sindaci del circondario galatinese e i referenti del comitato civico ambiente e salute incontreranno l’assessora Maraschio, in un tavolo avviato a marzo. Dal rapporto Arpa, redatto al termine dell’ispezione di luglio, emergono livelli di sostanze nocive nelle acque che supererebbero la soglia consentita
Potrebbe essere una giornata significativa, quella di oggi, per la vicenda Colacem di cui abbiamo scritto nelle scorse ore, allegando documenti in esclusiva. Nella tarda mattinata, infatti, il Coordinamento civico ambiente e salute e i sindaci del circondario galatinese incontreranno l’assessora regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio e il capodipartimento Ambiente, Paolo Garofoli.
Intanto, però, spunta un verbale di prescrizione nei confronti del cementificio che l’Arpa, l’Agenzia regionale protezione ambientale, ha inviato alla Procura della Repubblica di Lecce a settembre scorso. Al termine del rapporto di un’attività ispettiva ambientale eseguita all’interno dello stabilimento galatinese, l’Arpa ha inoltrato comunicazione di notizia di reato alla Procura, ravvisando ipotesi contravvenzionali in materia ambientale. Nel verbale si segnalano criticità e non conformità, solo parzialmente chiuse dall’azienda.
Dal Dipartimento ambiente provinciale dell’Arpa e dal Dipartimento Impiantistica e rischio industriale sono state impartite alcune prescrizioni nei confronti di Colacem, al termine di un sopralluogo ordinario eseguito in tre giornate nel mese di luglio del 2020. Nel rapporto conclusivo redatto dai funzionari dell’Agenzia regionale di protezione ambiente sono state riscontrate delle irregolarità in materia di tutela ambientale, poi comunicate alla Procura della Repubblica di Lecce. Limiti sarebbero stati per esempio superati relativamente alla presenza di Cadmio, Nichel, Piombo e Nitriti all’interno delle acque sotterranee: parametri superati di un decimo rispetto a quelli consentiti. Ma le anomalie - che l’azienda avrebbe solo parzialmente sanato - riguarderebbero diversi aspetti, legati tra gli altri anche ai sistemi idraulici di separazione delle acque. “Alcune superfici scolanti impermeabilizzate, limitrofe all’impianto di trattamenti delle acque meteoriche denominato Area B non sono dotate d una rete di raccolta e convogliamento delle acque meteoriche medesime”, si legge nel verbale.
Tra le criticità sollevate dagli ispettori regionali anche quelle relative agli impianti di trattamenti delle acque meteoriche denominati Area B e Area C: "Sono dotati ognuno di un dissabbiatore, ubicato a monte dell’impianto, che al momento del sopralluogo risultavano pieni d’acqua sebbene fossero trascorse più di 48 ore dall’ultimo evento meteorico, non garantendo, pertanto, le condizioni previste dall’articolo 10 del Regolamento della regione Puglia del 9 dicembre del 2013, e la separazione delle acque di prima pioggia dalle acque di dilavamento successive (acque di seconda pioggia)”. Tre le righe del verbale inoltrato alla magistratura si legge ancora: “Tutti gli impianti delle acque meteoriche, a servizio delle zone A, B,C, D, non sono dotati di un idoneo sistema di deviazione idraulica, attiva o passiva, che consenta di separare le acque di prima pioggia dalle acque di dilavamento successive”. Alla ditta è stato pertanto imposto di procedere con l’adeguamento degli impianti non in regola, entro 90 giorni a partire da settembre.
Il tavolo regionale, avviato già dal mese di marzo, si metterà in giornata al lavoro per un’analisi sull’impatto ambientale e sanitario prodotto dal cementificio di Galatina sul territorio. La richiesta giunta sulla scrivania dell’assessorato all’Ambiente è quella di ridurre la pressione ambientale, subordinando l’autorizzazione a Colacem alla Valutazione di impatto sanitario (Vis) da effettuarsi secondo linee guida accreditate a tutela della salute delle comunità del Galatinese. Una richiesta già indirizzata, a dicembre scorso, ad Aress Regione Puglia dal Dipartimento di prevenzione della Asl Lecce per “le potenziali ricadute cumulative di tutte le attività produttive presenti nell’area industriale di Galatina-Soleto”. (Alleghiamo nuovamente la missiva di Asl Lecce, qui accanto)
Tra le priorità prese in esame in giornata, la riduzione della pressione ambientale e del consumo delle risorse (244 litri di acqua per 309mila e 900 tonnellate di cemento prodotto a Galatina), lo stop cautelativo all’impianto, in attesa della realizzazione della Vis, nell’area Galatina-Soleto con la più alta incidenza complessiva di neoplasie e di malattie polmonari croniche della provincia. Valutazione che dovrebbe essere eseguita preliminarmente e non successivamente al rilascio dell’autorizzazione. Insomma, sarebbe un bene che l’ente Provincia accertasse la compatibilità di un simile stabilimento con il diritto alla salute della comunità, prima del rilascio di qualunque autorizzazione.
I riflettori del tavolo istituzionale sono dunque tutti puntati sul riesame dell’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale al cementificio sede legale a Gubbio, concessa nel febbraio del 2018 dalla Provincia di Lecce, rianalizzata nel 2019. Il tutto sebbene undici single mediche e due autorevoli studi realizzati da Asl Lecce, Cnr e Istituto superiore della Sanità abbiano già snocciolato preoccupanti dati scientifici relativi all’incidenza dei tumori polmonari proprio in quella porzione dell’entroterra salentino. L’intero circondario è stato infatti dichiarato dall’Iss “area cluster per tumori polmonari”.
I primi cittadini dei Comuni che orbitano attorno a uno dei cementifici tra i più grandi d’Europa hanno presentato ricorso al Tar: quest’ultimo si esprimerà a ottobre prossimo. Della questione se ne parlerà nella Conferenza dei servizi, in Provincia, prevista per il prossimo 18 maggio e rinviata nelle ultime ore al 4 giugno. Proprio l’ente di Palazzo dei Celestini, con presunte violazioni della normativa processuale, ripropone infatti di riesaminare l’Aia relativa all'impianto di produzione di materiale laterizio (clinker) per 500 tonnellate al giorno: ma quel provvedimento è oggetto di un giudizio di annullamento davanti al Tribunale amministrativo regionale. Lo stabilimento galatinese è inoltre oggetto di consulenza tecnica d’ufficio, conferita nel dicembre del 2019.
Diverse le presunte anomalie emerse nel provvedimento autorizzativo e sulle quali il comitato e le amministrazioni comunali vogliono vederci chiaro, chiedendo alla Provincia di esprimersi. Nella voce “scarichi idrici”, per esempio, non sarebbe presente un richiamo al rispetto dei limiti dello scarico e per il monitoraggio delle acque sotterranee, mentre le prescrizioni sulle emissioni sono ritenute insufficienti. Senza tenere conto, inoltre, che il monitoraggio di alcune sostanze inquinanti emesse dovrebbe essere eseguito di continuo, non estemporaneamente. E, soprattutto, questo stesso controllo dovrebbe essere effettuato da soggetti indipendenti e non dalla proprietà dello stabilimento.. Mancherebbero, infine, dei vicoli circa l’utilizzo del coke da petrolio.
L’impianto industriale Colacem, attivo da quasi 80 anni, produce circa 600mila tonnellate all’anno di anidride carbonica. Se il progetto di utilizzare Css venisse autorizzato (il combustibile solido secondario, derivante dalla centrale di Cerano), le emissioni si andrebbero a sommare a carbone, olio pesante e coke da petrolio. Quest’ultimo era considerato fino ad alcuni anni addietro un rifiuto tossico e altamente nocivo. Tanto che un maxi sequestro di quella ritenuta sostanza ritenuta dannosa- eseguito dai carabinieri del Noe nel 2008 all’interno dell’ex Ilva - rappresenta un importante pezzo delle cronache pugliesi.
dic022023
Si è assistito in questi ultimi giorni ad un ennesimo attacco gratuito e personale da parte del Sindaco alla Consigliera di minoranza Tundo. Studiare la causa di questi reiterati comportamenti potrebbe servire anche a giustificarli, o forse no! Dal punto di vista psicologico un individuo attacca se percepisce l’altro come una possibile minaccia. L’ulteriore alternativa che la psicologia ci fornisce è la fuga come atto difensivo, ebbene, notiamo che entrambe queste strategie (l’attacco e la fuga) siano state utilizzate spesso dal Sindaco Vergine, in quanto privo di argomentazioni idonee a controbattere fatti reali e concreti posti in essere dalla minoranza tanto da essere percepita come una potenziale minaccia al becero relativismo politico a cui siamo costretti ad assistere quotidianamente. E così scopriamo una Amministrazione che in taluni casi fugge dalle proprie responsabilità nei confronti della cittadinanza, che si traduce in alcuni casi nel declinare l’invito a partecipare ad una assemblea pubblica per spiegare le motivazioni dell’ormai famoso murales degli uffici comunali di Noha, in altri nell’attaccare subdolamente la stessa consigliera in spazi del Consiglio Comunale preposti alle comunicazioni del Sindaco e proprio per questo non oggetto di discussione. Sta di fatto che abbiamo passare qualche giorno dall’ultimo Consiglio per esprimere il nostro parere, ma non lo faremo con lo scopo di spiegare ulteriormente le ragioni dell’Abbandono, in questo ha provveduto con condizione di causa la lungimiranza della Consigliera Antonica, smontando pezzo dopo pezzo una costruzione di chiacchiere che sta in piedi da più di un anno. Entriamo però nel merito di ciò che riguarda la frazione di Noha. Abbiamo ascoltato con attenzione le parole del delegato per la frazione durante il suo intervento circa il passaggio pedonale che collega l’abitato al cimitero, in cui asseriva che l’azione più concreta per valutare la fattibilità del progetto sia stata quella del comitato Roncella e che oggi questa amministrazione stia realizzando concretamente quest’opera destinando 200.000 euro del Bilancio comunale – “risorse del nostro bilancio” (cit.) - alla realizzazione di questa opera. È utile sottolineare, però, che quel tratto di strada, precisamente dal segnale che indica l’inizio del centro abitato fino al cimitero, ove sorgerà il passaggio pedonale sia provinciale e per questo la competenza diretta è della Provincia. Ci saremmo aspettati che il Delegato assieme al Sindaco facesse leva su questo, presentandosi negli uffici provinciali a chiederne la realizzazione, portando risultati concreti e di conseguenza i fondi per poterlo fare. Ci preme ricordare come già nel 2021 questo Circolo di Noha ebbe a interfacciarsi con il Presidente della Provincia di Lecce in merito alla questione proponendo un sopralluogo. Da quanto asserito ci sembra di capire che si è preferito aggirare l’ostacolo, utilizzare risorse comunali per finanziare opere di competenza provinciale. Ci auguriamo che questo non sia avvenuto, ci auguriamo che le risorse non intacchino il Bilancio comunale e che quei 200.000 euro siano destinati alla realizzazione di ulteriori opere pubbliche per la nostra Città, altrimenti significherebbe non solo un ulteriore depauperamento delle casse comunali che poteva essere evitato se solo si possedessero idonee competenze politiche per intercettare finanziamenti e soprattutto per discernere le competenze se comunali o provinciali (in questo caso), ma soprattutto un’ulteriore prova che la prassi di questa Amministrazione risulti velenosa, proprio come la pianta del Rododendro.
Michele Scalese
Segretario Circolo PD - Noha
Ho dovuto chiedere all’Antonio dell’anagrafe comunale di Noha qual è la sua data di nascita: “E’ il 14 ottobre del 1966.” - m’ha detto, richiudendo un librone ingiallito dal tempo, ed ha subito aggiunto - “Caspita, quest’anno compie 50 anni”.
*
Lui non se lo ricordava. Non si ricordava di questo importante traguardo. Anzi credo che non ci abbia mai pensato. Ma sì, a che serve ricordare le date dei compleanni se non sei abituato a festeggiarne, o a riceverne gli auguri su Face-Book. E poi, come diceva quel tale, hai sempre vent’anni quando non ci pensi, e quando non hai paura di averne più del doppio.
Non è altissimo. Ha la carnagione olivastra, anzi più scura. Forse perché è sempre abbronzato. Anche d’inverno. Ma mica per la frequenza del solarium di qualche centro estetico per vip (probabilmente non sa nemmeno che esistano queste diavolerie; né gli interessano i vip o gli smorfiosi pari loro), ma perché stando sempre all’aperto, lavorando nei campi di qualche “amico” che gli chiede una mano, o al cimitero, o in giro per il paese, è sempre baciato dai raggi del sole. Diciamo così.
I capelli sono neri con qualcuno che inizia a incanutirsi e molti altri a espatriare, e i muscoli non ancora vittime della forza di gravità. Voglio dire: muscoli da lavoratore instancabile più che da culturista, imbacuccati nei mesi freddi nel suo inseparabile giubbotto, a prima vista di due taglie più grande, e dai perpetui jeans, più o meno blu, sempre di una larghezza superiore al necessario. Ma quello che conta è la comodità, mica le chiacchiere di cui si nutre la moda.
La sua andatura è inconfondibile, dinoccolata, identica a quella della buonanima di suo papà Antonuccio, “manovale” di una ditta di fuochi artificiali, scomparso nel 2005. Gli occhi, invece, sono quelli di mamma Gina (Luigia Carrozzino), che, una fredda mattina del 10 gennaio 2006, dopo appena tre mesi di intervallo, segue il povero marito “nella stanza accanto”, affidando di fatto quel figlio ai suoi fratelli.
Proprio lui, il primo di nove. Lui il “grande” di casa, nato giusto nove mesi e qualche giorno dopo il matrimonio dei genitori. Amore grande, però fu. Allietato dall’arrivo anche di Giuseppe, di Roberto, dell’Adele, e poi di Eugenio Michele, di Salvatore, di Luigi, e dell’Anna Maria. E infine di Angelo, il piccolo di casa, che dopo nove mesi diviene “angelo” per davvero. Oggi avrebbe avuto 35 anni.
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Lui è Pasquale Frassanito, ma tutti lo conoscono come Lino. Vabbè, c’è anche il nickname “Sparafochi”. Ma chi, a Noha e dintorni, non ne ha uno? Di soprannome, dico. E poi, che c’è di male: Lino è davvero un intenditore di fuochi d’artificio.
Dunque, Lino Sparafochi.
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Poco tempo fa lo incontro e noto viso e occhio destro tumefatti: “Cosa è successo, Lino?” – gli faccio – “Sei caduto? No, non mi dire che è un pugno”. “None, noneee: lu dente ede, li morti soi”, e mi fa vedere un canino oblungo (e solitario) non proprio sfoggiabile in una pubblicità per dentifrici.
Mi chiede se ho in casa una pastiglia per i denti, ma non so proprio che pastiglia dargli. Gli dico che sarebbe il caso di farsi vedere da un medico, e che potrei accompagnarcelo io se vuole.
Assolutamente, no. Quando sente la parola “medico”, anzi “dottore” se la svigna. Se la darebbe a gambe anche se venisse a sapere che anch’io sono un “dottore”. Dottore commercialista, ma pur sempre un dottore. No, non si fida dei dottori. Di qualunque campo siano (e penso faccia fondamentalmente bene, ndr.). Non ne vuol sentire parlare nemmeno da lontano. E poi il dolore al dente prima o poi passa da solo. Basta aspettare. Delle volte passa prima il dente del dolore. Ma quello che conta non sono i denti, ma il sorriso. E Lino, nonostante i quattro denti superstiti, ha un sorriso bellissimo.
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Lino è buono come il pane, e disponibile con tutti: è lui che innaffia l’aiuola della pubblica piazza (“se nu lu fazzu iu, sicca tuttu a quai”), nelle pubbliche manifestazioni sistema le transenne nelle strade principali, lava il sagrato della chiesa con pompa e scopa per liberarlo dal guano dei piccioni, predispone le sedie davanti alla cassa armonica della festa patronale (e alla fine della serata le rimette pure a posto, mentre tutti gli altri fanno finta di nulla), prepara le buche per la fiera dei cavalli, dà una mano all’allestimento del presepe vivente, accompagna gli operai delle ditte dei fuochi pirotecnici quando vengono a Noha, (a condizione che non si tratti di Michelino “Pipìo”, suo rivale e antagonista storico). Insomma è un bene comune, Lino. E’ uno che non farebbe male nemmeno ad una mosca, e poi puoi lasciare pure tutto l’oro del mondo in casa o in macchina: Lino non sarebbe in grado di approfittarsi nemmeno di uno spillo.
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Il pomeriggio o la sera lo trovi in piazza, vicino al bar Settebello. Si diverte con poco. Gli basta vedere gli altri giocare a carte. O ascoltare le persone quando parlano di campi, di animali, del paese, e qualche volta di donne. Tanto poi birra e sigarette sono assicurate dagli amici (che, spero, non esagerino con l’una e con le altre).
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Io lo considero come un mio amico. Quando lo becco in giro, mi ci metto a parlare volentieri. A volte preferisco conversare più con Lino che con tanti altri concittadini. Per dire. Preferisco lui davvero alla pletora di saputelli, perbenisti, petulanti, chattanti scemenze su fb, pseudo-politicanti, accoliti di Tizio o di Sempronio. Lo confesso: meglio la fantasia di Lino che i cervelli vuoti di tanti, troppi, che ti parlano di nulla, cadono dal pero anche sulle cose che un cittadino dovrebbe quanto meno conoscere per sommi capi, o che t’attaccano un bottone sui ristoranti o le pizzerie che frequentano, sulle loro macchine nuove, sui viaggi, le fidanzate, o, Dio non voglia, Renzi.
E poi, meglio il dialetto (perfetto) di Lino, che l’italiano sgrammaticato dei più, inclusi certi cosiddetti liberi professionisti della parola e della politica, che sovente, e purtroppo, parlano e scrivono come mangiano. Vedi i drammatici elaborati indirizzati urbi et orbi da parte di alcuni presunti amministratori locali, noti attori protagonisti del film horror: “Dimission Impossible”.
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E sì che Lino è un portento quanto a fantasia: lui ha il cellulare (“ca moi è scaricu”); i giornalisti lo chiamano per intervistarlo (“iu essu sullu giurnale”); è lui il presidente della Fiera di Verona (c’è anche un bello striscione: “Lino, presidente fiera Verona” [sic]); ha una casa “china de coppe” (in effetti ad ogni fiera dei cavalli uno dei trofei più grandi è riservato a lui). Inoltre è lui il presidente del comitato festa patronale, è lui che sceglie le bande, i concerti sinfonici e i fuochi; e infine è a lui che il sindaco si rivolge per avere informazioni sul paese (magari fosse così, Lino: forse così il sindaco conoscerebbe meglio Noha e i suoi guai, ndr.).
E’ proprio vero: la logica può portarti da A a B. La fantasia ovunque. E Lino, in questi termini è un grande viaggiatore.
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Ci sono pure dei pirla in giro per il paese che, in branco (mica da soli: non ne sarebbero in grado), provano a prenderlo in giro, con scherzi stupidi o squallidi atti di bullismo.
Non te la prendere, Lino. Chi prende di mira l’altro che considera “diverso” è incapace di andare oltre il proprio “normale” schema mentale (dove “normale” stavolta sta per gretto, insipiente e ottuso).
Che ci vuoi fare. Dobbiamo compatirli, questi grandissimi osceni del villaggio.
Antonio Mellone
dic162017
Il sindaco di Galatina, dottor Marcello Amante, sarà nel nuovo comitato Direttivo dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) Puglia. Nella riunione d’insediamento del consiglio regionale, infatti, è stato eletto il suo organo esecutivo che vede la presenza del Sindaco di Galatina insieme ai più importanti sindaci e amministratori della regione (26 in tutto). È questo un riconoscimento non solo per il sindaco ma per tutta la Città che torna così ad avere un ruolo di primo piano nelle dinamiche istituzionali della Regione Puglia, con buona pace di chi credeva che il civismo della nostra coalizione fosse sinonimo di isolamento politico. “Siamo soddisfatti del riconoscimento” dice il Sindaco di Galatina “che ci permette di essere, ancora una volta, in prima linea a fianco di altri amministratori, per la risoluzione dei problemi che attanagliano il nostro territorio. L’impegno sarà massimo, come sempre, e verrà posto al servizio della crescita della nostra comunità, consapevoli come siamo che solo una rete ben strutturata di amministrazioni ed amministratori può farci fare quel salto di qualità necessario.”
Ufficio stampa Marcello Amante
mag152024
Il 23 aprile scorso, presso Levera a Noha, si è svolto il convegno riguardante la richiesta di messa in sicurezza delle Vore di Noha.
Come da programma, il confronto sullo stato di salute delle nostre “Danaidi”, tre delle cinquanta mitologiche portatrici di acqua, fuggite dall’Egitto e narrate da Eschilo, un poeta greco del 450 a.C., ha messo in evidenza la gravità della situazione.
In presenza dell’Assessore Carmine Perrone e del dr. Oronzo De Simone, funzionario di Arpa Puglia, ciò che ha detto il dr. Giovanni De Filippis (Presidente regionale della Società italiana di Sanità e Digitale) in merito alla nostra Vora di Costantinopoli, pesa come un macigno: “…quella vora è una bomba ecologica, bisogna bonificarla subito. Il percolato che rilascia negli anni è come un distillato che prolunga l’inquinamento della falda”.
In quanto a responsabilità, è seguita la raccomandazione del rappresentante di Arpa nei confronti del nostro Assessore, a eseguire con urgenza la bonifica, semplicemente avviando un progetto di riqualificazione con fondi delle Regione Puglia. Noi volontari delle associazioni, insieme agli speleologi, abbiamo provato a rimuovere i rifiuti accatastati in quegli anfratti da decenni, ma per quei materiali pressati e pesanti sono necessari bracci meccanici di potenti escavatori. Il dubbio maggiore però è sapere cosa è stato tombato in quella vora e la sua pericolosità per la salute.
Abbiamo chiesto più volte all'Amministrazione Comunale di voler programmare la bonifica di quella voragine, ma finora nulla, se non la solita compassionevole promessa di interessamento (come se il problema fosse di un’associazione o di un comitato).
Amministrazioni che vanno e Amministrazioni vengono, ma la vora è sempre ricolma di rifiuti. Se la bellezza a cui mirano gli amministratori è lo scenario che vediamo in superficie, fra cementificazione selvaggia e tagli indiscriminati di alberi, il tutto contro natura, immaginarsi quanto possano interessare le matrici che non si vedono: sottosuolo e acqua di falda.
Per non parlare poi dell'aria.
Non sono ovviamente mancate le raccomandazioni verso tutti noi cittadini, protagonisti attivi della cura e della tutela dell’ambiente, con una maggiore attenzione verso uno stile di vita più responsabile. Qui ovviamente, si spera, che non si sia voluto scaricare banalmente la colpa della “bomba ecologica” sugli stili di vita di noi cittadini, ma è pur vero che se non diventiamo tutti consapevoli degli effetti nefasti derivanti dall’inquinamento, di cui siamo protagonisti diretti e indiretti, non ci salveranno i progetti e/o soldi della Regione, e men che meno le centinaia di foto-trappole nascoste di cui nessuno vedrà mai gli esiti.
La stessa cosa vale per la Vora Bosco. Quello che gli speleologi hanno rinvenuto al suo interno è qualcosa che va al di là di un ammasso di rifiuti solidi: qui siamo in presenza di “esalazioni nauseabonde”, così dice la speleogeologa Francesca Lagna: “in alcune delle camere che si incontrano lungo il percorso che porta al fondo di 70 metri, l'aria era irrespirabile, pestilenziale, di fognatura”.
Non essendo la vora Bosco raggiungibile via strada da autospurgo, è evidente che i veleni viaggiano sottoterra. Quanto ci metteranno i veleni ammorbanti a raggiungere l’acqua della falda da cui emunge l’Acquedotto Pugliese a poca distanza dalle nostre vore? Temiamo poco, pochissimo. E non ci sono limiti “a norma di legge” che possano tutelare più di tanto la nostra salute.
Il dottor Franco Berrino, medico ed epidemiologo italiano, asserisce che la forbice delle morti per tumori tra le vecchie generazioni e le nuove si va viepiù allargando, vale a dire che chi si ammala di cancro è progressivamente sempre più giovane.
Ebbene sì, siamo quello che consumiamo. Acqua compresa.
Marcello D’Acquarica
mag202018
Medaglia d’argento per la squadra under 13 della Showy Boys Galatina. I bianco-verdi si classificano al secondo posto nella final four del campionato provinciale di categoria che si è disputata Venerdì 18 maggio al Pala Don Tonino Bello di Alessano. A gareggiare per la conquista della piazza d’onore le prime e seconde classificate dei due gironi del torneo indetto dal comitato Fipav di Lecce. Nella prima semifinale si sono affrontate Showy Boys (prima nel girone A) e Progetto Azzurra Alessano (seconda nel girone B) e ad avere la meglio per 2-0 (25-11, 25-16) è stata la compagine galatinese allenata da Davide Quida. Nella seconda semifinale, l’Olimpia Sbv (seconda nel girone A) ha superato la Fulgor Tricase sempre per 2-0 (25-8, 25-20). Nella finale per il terzo e quarto posto, la squadra tricasina è riuscita ad imporsi sui padroni di casa dell’Alessano vincendo i due set per 25-23 e 25-18. Nella finalissima, Showy Boys e Olimpia Sbv hanno offerto un buon gioco e, come evidenziano i parziali, onorato nel migliore dei modi l’ultima gara del calendario. La partita ha visto un susseguirsi di emozioni, con le contendenti a confrontarsi a viso aperto, sino ad arrivare in entrambi i set ai vantaggi (26-24, 27-25). A spuntarla è stata l’Olimpia Sbv, con la Showy Boys, avanti nel secondo parziale per 24-20, che non ha trovato l’ultimo guizzo per riaprire la contesa. Una final four che ha suscitato interesse e che avrà sicuramente lasciato un bel ricordo in ognuno dei partecipanti. Un’intensa giornata di sport e di aggregazione, alla presenza di numerose famiglie e sotto la supervisione del presidente del comitato provinciale Pierandrea Piccinni. Il secondo posto ottenuto nella final four consente ai bianco-verdi galatinesi di partecipare alla fase regionale dove a rappresentare la provincia di Lecce ci sarà ovviamente l’Olimpia, prima classificata.
www.showyboys.com
lug262011
Perché sia imposta una moratoria urgente per tutte le miriadi di impianti eolici e fotovoltaici industriali in progetto nel paesaggio del Bel Paese, l’ Italia, e che comporterebbero se realizzati la cancellazione totale di tutto ciò che significa “Italia” nel mondo, nonché gravi problemi di disagio e mobilitazione sociale a difesa del vitale spazio vitale e del territorio! Fatta l’Italia, fatti gli italiani, dopo 150° anni di speculazioni crescenti, ed impennatesi esponenzialmente oggi nella grave aberrante iper-speculazione della mala della Green Economy Industriale, ora abbiamo bisogno di rifare il paesaggio identitario, rurale, storico e naturale, d’Italia, e di farlo risorgere e restaurarlo a 360°!
Il gruppo, dall’eloquentissimo nome “comitato Nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi”, nato su facebook (http://www.facebook.com/groups/192311587488270), ma già attivo anche nella realtà delle relazioni umane e sul territorio, ha ormai raggiunto e ampiamente superato la simbolica soglia “dei 1000” iscritti, nonostante si sia costituito solo da pochissimi giorni! Vi è un malumore dilagante, enorme, in tutta la Nazione, da un capo all’altro della penisola e sulle sue isole, che sta trovando così sfogo e forme di coordinamento ed organizzazione, attraverso il canale iniziale del social network di internet facebook, per reagire contro la mala della Green Economy Industriale, che tiene quasi del tutto in mano l’informazione di molte tv nazionali, e ha creato una macchina di controllo mediatico fittissima, atta a non dare voce, e a gettare fango su chi sta cercando di fare emergere tutta la Verità relativa al sistema di fondamentalismo fanatico interessato falso-verde, neo-industrialista, mistificatorio, e iper-speculativo, cresciuto sul tema, strumentalizzato oltre ogni immaginazione, dei cambiamenti climatici causati dall’uomo.
Una macchina impressionante della menzogna che ha trasformato immoralmente le energie rinnovabili, che con forme virtuose di utilizzo dovevano negli intenti iniziali, salvare il nostro Pianeta, nel più grande e devastante per lo stesso Pianeta, business fraudolento di inizio millennio! La gravità di quanto avvenuto, se da un lato distrugge l’ambiente ed il paesaggio in ogni dove ed in ogni direzione con impianti di dimensioni mastodontiche a fini puramente economici, dall’altro sta erodendo democrazia e libertà, oltre che calpestando diritti fondamentali dei cittadini. Il gruppo pertanto indirettamente persegue anche l’obiettivo, altra faccia della stessa medaglia della protezione del paesaggio, di salvare anche la stessa “filosofia buona di fondo” delle energie rinnovabili, da queste aberrazioni mostruose industriali ed oligopolistiche che le stanno snaturando profondamente, e rubando di fatto ai cittadini medesimi!
La forza del vasto crescente gruppo sta anche nella sua costitutiva apartiticità ed al contempo apertura a tutti senza distinzioni alcune a tutti coloro che stanno percependo in tempo tutta la gravità della catastrofe falso-verde in corso! Anche da diverse associazioni nazionali, ormai nella sostanza del tutto pseudo-ambientaliste, scivolate nella macchina speculativa della Green Economy, numerosi sono coloro che stanno prendendo le distante dai loro direttivi degenerati, e stanno sostenendo queste nuove realtà organizzative espressione della necessità di reagire e di salvare la vera “ecologia”, dall’ ecologia malata e strumentalizzata che oggi l’ Italia subisce come un flagello! Il Gruppo è totalmente aperto a chiunque sia contrario e sensibile alla devastazione del paesaggio da impianti industriali fotovoltaici ed eolico sulle aree verdi.
In quasi tutto il territorio nazionale è in scandaloso corso una installazione selvaggia di impianti industriali fotovoltaici a terra in zone agricole e naturali e sui laghi, e di eolico, con torri di media e mega altezza (fin anche oltre 100 m ,e anche 150 m), tanto in mare quanto sulla terraferma, spesso anche senza alcuna informazione del cittadino. Viene calpestata il più delle volte ogni buona norma per la distanza degli impianti da abitazioni e presenze umane. Chi ne viene danneggiato, case sparse ed agriturismi, non è giusto che debba subire i danni materiali da deprezzamento dell’immobile oltre le spese per difendere i propri beni da tali scempi, e danni morali e psico-somatici da impatto ambientale (acustici, visivi, elettromagnetici) per 20 anni fino a dismissione dell’impianto. Inoltre essendo autorizzazioni “rinnovabili” è probabile che avendo già una predisposizione possano rimanere per sempre operanti in loco. Quindi dobbiamo batterci sia per noi stessi che per le bellezze naturali d’Italia, prima vanto e attrazione turistica, ora deturpate da questi mostri che dovrebbero produrre energie “pulite” alternative e non distruttive del territorio, che pertanto pulite non sono. Siamo favorevoli alle energie alternative, ma sui tetti e tettoie di tutti gli edifici recenti, per l’autoconsumo, sopra i capannoni industriali, nei parcheggi, autostrade ecc., purché si eviti di sottrarre i terreni all’agricoltura e ai paesaggi ricchi di verde della nostra nazione.
Siamo stati tutti in prima linea nella lotta contro la “Pazzia del Nucleare”, e lo abbiamo fatto perché credevamo e crediamo davvero nella possibilità di produrre energia pulita per rispettare ambiente e paesaggio insieme, attraverso il fotovoltaico ubicato sui tantissimi tetti inutilizzati degli edifici recenti, ed è per questo che affermiamo che sarebbe un crimine continuare ad appioppare il falso nome di “energie pulite” al mega e medio eolico e al fotovoltaico nei campi e sui laghi con cui si vuole oggi distruggere la nostra nazione, l’Italia, il giardino bello del Mediterraneo con la cornice del suo incantevole mare, la più bella nazione del mondo culla di cultura e vita, da millenni! I principi fondanti delle richieste di questo gruppo: sono sintetizzati nel nome del gruppo stesso "comitato Nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi", e, alla luce dell'attuale tecnologia eolica falcidia uccelli e paesaggio, si aggiunga "e nel mare"; Pertanto:
-) Sì solo al fotovoltaico sui tetti di tutti gli edifici recenti – e sottolineiamo “recenti” per evitare di dare lo spiraglio ad altri disastri della Nazione da iper-sfavorire, dei suoi centri, palazzi e luoghi storici;
-) No al mega e medio eolico ovunque per il suo danno paesaggistico di portata chilometrica.
Il principio forte e nuovo, e più onnicomprensivo, che viene lanciato da questo comitato, è la “DECEMENTIFICAZIONE”, che noi chiediamo per la nostra Nazione, la sua bonifica dal cemento, di cui questa mala della Green Economy Industriale è figlia (vedi basamenti di cemento di torri eoliche e pannelli nei campi), e quindi la sua rinaturalizzazione, in cui crediamo, e che vogliamo e che sappiamo, in coscienza e scienza, essere davvero fattore strategico per la nostra vita e crescita culturale umana ed economica! Di fronte alla noncuranza con cui taluni difendono il fotovoltaico industriale a terra, sebbene quasi tutti, sono persone più o meno direttamente collegate al nero business sottostante, ci chiediamo retoricamente “quanti hanno un’idea di come viene prodotto il cibo che tutti noi consumiamo”!? Solarizziamo pertanto tutti tetti gli sconfinati tetti degli edifici recenti, e solo dopo averlo fatto valutiamo cosa serve ancora all' Italia davvero, e vediamo un po' intorno a noi, solo allora, cosa offrono i vari “pifferai magici” per poi decidere con saggezza; la stessa saggezza di chi dirà si oggi solo al fotovoltaico sui tetti per salvare campi, mare e cielo, vita, nerezza paesaggio! Sui tetti delle brutture della modernità del cemento i pannelli fotovoltaici non possano peggiorare in alcun modo tali orrori, al più su questi edifici recenti i pannelli possono dare un tocco di estetica! Tutt'altro il discorso per edifici storici e centri storici dove ai normali pannelli occorre sostituire e pensare, se proprio anche lì dei privati vogliano ubicarvi impiantini solari, a soluzioni iper-integrate, innovative e di zero impatto estetico!
Alcune associazioni falso-ambientaliste stanno tentando di favorire soluzioni miste tra fotovoltaico ed agricoltura, con serre fotovoltaiche, panelli sospesi ecc. che comunque sottraggono la risorsa “Sole”, al mondo vegetale e pertanto di dubbia efficacia e di conclamata dannosità paesaggistica, pur di favorire ancora la fotovoltaicizzazione ed iperelettrificazione speculativa dei campi, sulla cui nocività per innumerevoli fattori (dall’ uso dei diserbanti, ai campi elettromagnetiche, ai componenti nocivi dei pannelli, come per il Tellururo di Cadmio, l’Arseniuro di Gallio, ecc.) oggi colpevolmente da parte delle autorità pubbliche preposte (Asl, ARPA, ecc.) ancora non si indaga adeguatamente, con il grave rischio di avere tra qualche anno un’emergenza del tipo di quella “amianto” causata da una eccessiva superficialità iniziale!
Le stesse associazioni, mere scatole svuotate degli originari valori statutari ecologisti, si dicono, strumentalmente, “favorevoli all’ubicazione dei pannelli fotovoltaici in zone agricole”, che essi definiscono “degradate”! “Degradate” !? Ma non si deve assolutamente introdurre in queste logiche il concetto stesso di zone degradate!!! Sarebbe iper-sbagliato! Nelle cave, ad esempio, si facciano laghi, si piantino piante, si coltivi! Nelle aree degradate agricole, inquinate, cementificate, le si de-cementifichi, le si bonifichi dagli inquinanti e le si ri-naturalizzi! Le si rimboschisca, se si ha davvero a cuore i clima del globo, e soprattutto il microclima e la biodiversità! Le si facciano tornare campi e pascoli fertili e produttivi!
Le aree degradare dall'uomo ad hoc esistono già e si chiamano "zone industriali" preesistenti, e tante con tanti lotti inutilizzati ancora, o dismessi, e son pure già urbanisticamente infrastrutturate ad hoc per la sicurezza, e programmate non certo per viverci! I pannelli fotovoltaici vadano su tetti di tutti gli edifici recenti, migliaia di ettari inutilizzati e biologicamente morti, di nullo valore estetico! Solo dopo averli occupati ci metteremo a tavolino e decideremo cosa altro ci serve in termini energetici! E faremo eventualmente altre concessioni, come sistema Italia, ma intanto anche la tecnologia delle rinnovabili sarà avanzata, più efficiente e di minore impatto, rispetto a quella attuale di eolico e fotovoltaico, tecnologicamente disponibile sul mercato, e che siamo costretti ad affrontare! Il concetto di area degradata pro-fotovoltaico è pericoloso, pericolosissimo, si presta a mille invenzioni diaboliche da parte delle male lobbies di speculatori politico-imprenditoriali, scoraggia ogni futuro intervento di restauro paesaggistico, di cura del paesaggio che deve partire proprio dalle aree degradate e che deve essere il contributo che da noi tutti più deve giungere alla cultura amministrativa italiana, dove deve divenire pratica prioritaria!
Ed inoltre in un circolo vizioso, tale concetto porta a degradare strumentalmente aree oggi non tali, al fine di favorirvi la speculazione, quasi fisiologicamente “mafiosa”, della Green Economy Industriale, fisiologicamente tale poiché fondata non sui doni della terra o del sole e del vento, ma sui nostri incentivi pubblici, e poiché depreda noi tutti non solo dei nostri denari, ma anche del nostro vitale habitat e del nostro paesaggio, il libro aperto al cielo della nostra storia ed identità, la scenografia della piacevolezza della nostra esistenza! Paesaggio che questa estesa mala distrugge incostituzionalmente ed immoralmente come nulla mai sin ad oggi nella storia umana, con rapidità ed estensità inaudite! Si deduce oggi dalle ultime normative che: sono utilizzabili terreni da almeno 5 anni non coltivati per l’ubicazione dei pannelli nei campi per impianti industriali, cioè volti alla vendita dell’ energia”! Ma che significa?! Sono follie! Si vuole far passare per degradati terreni non coltivati da 5 anni almeno? Ma son proprio quelli i terreni più naturalmente fertili!! Ma si è smarrito ogni rapporto con la natura, con la scienza millenaria dell’agricoltura: sono i terreni a riposo, quelli più arricchiti di humus, quelli a più alto potenziale di fertilità! Si è dimenticato, nella pazzia speculativa dell’industrializzazione chimica dell’agricoltura che fa oggi massiccio uso di abbondanti, e anche nocivi, fertilizzanti chimici, concetti come il “riposo dei terreni”, le “rotazioni delle colture”, il “maggese”! I terreni "degradati" non esistono! E se esistono non devono esistere più!
Tutta la degenerazione del tessuto socio-politico ambientalista italiano si evince nella delittuosa scomparsa di qualsiasi politica di rimboschimento, e di riforestazione vera, estesa, partecipata e razionale dell’Italia, che dovrebbe essere la priorità di ogni impegno in favore del clima e del microclima e non solo, del suolo, della salubrità dell’ambiente, della biodiversità, del paesaggio e dell’economia silvo-agro-pastorale. Invece si concedono finanziamenti pubblici fortissimi per una speculazione, quella industrializzante del fotovoltaico a terra che desertifica artificialmente vetrificando migliaia di ettari ed ettari di territorio, depauperandone l’ humus vitale, cancellandone la biodiversità, ed estirpandone ogni cultura, anche persino della vite e dell’ olivo, delle blasfemie, in nome di politiche di facciata contro i cosiddetti “surriscaldamenti climatici” ed il conseguente rischio di naturale desertificazione cui ampie zone dell’ Italia e del Mediterraneo sono sottoposte, come dichiarato dall’ Organizzazione delle Nazioni Unite-ONU (si pensi solo ad esempio alla Puglia). Siamo al paradosso più totale ed umanamente intollerabile! Ed è questa una denuncia forte che il comitato lancia affinché il mondo politico-amministrativo italiano ripercorra con decisone la strada dei rimboschimenti, come stanno facendo numerosi paesi europei e del mondo, dall’ Inghilterra alla Cina, abbandonando la mala strada innaturale e esecrabile della industrializzazione all’energia delle campagne!
Urge una rievangelizzazione alla cultura dell’ elementarità della natura della nostra società e di tutta la nostra presente e futura classe dirigente! Quella odierna, di destra sinistra e centro, ha fallito non solo davanti al popolo italiano, davanti alla costituzione che calpesta! Ha fallito il suo ruolo storico davanti alla Natura, e questo è gravissimo! Anche questa è una missione culturale, tra le missioni politiche-ambientaliste fondanti! Un impegno per la vita e per la bellezza della nostra sacra nazione Italia! le procedure adottate da comuni e provincie che in molti casi risulterebbero difformi ed irregolari.le procedure adottate da comuni e provincie che in molti casi risulterebbero difformi ed irregolariDa tutta Italia, come prima iniziativa del comitato, di fatto spontaneamente costituitosi intorno a questo gravissima deriva della nostra democrazia che la Green Economy Industriale odierna fortemente rappresenta, con il grave logorarsi conseguente ed il venir meno anche delle più elementari garanzie e del rispetto dei diritti dei cittadini e dei principi sanciti dalla Costituzione italiana, Si leva un appello forte al Governo e al Parlamento tutto perché intervengano facendo rispettare la nostra Costituzione ed i diritti dei cittadini frodati, ingannati e danneggiati da questa maxi-speculazione della Green Economy Industriale in atto, ed un appello ogni uomo politico italiano, di qualsiasi schieramento, perché si abroghino d’urgenza gli immorali ed esosissimi incentivi pagati da tutti i cittadini a queste implementazioni industriali per la vendita delle energie rinnovabili, che come tali, per il loro elevatissimo impatto ambientale, non sono più energie “pulite” !!!
Chiediamo il taglio in maniera retroattiva di tutti gli incentivi pubblici per tutti gli impianti eolici e fotovoltaici già realizzati, di qualsiasi potenza, industriali, cioè destinati alla produzione di energia prioritariamente per la vendita e non per l’autoconsumo, e l’azzeramento del meccanismo mistificatorio e falso-ecologista dei “certificati verdi”, ma una tassazione permanente per tutti questi impianti per il danno immane che arrecano al Paese e alla qualità della vita dei cittadini, ovunque in rivolta contro questi orrori industriali ubicati sulle campagne, in mare e persino sui laghi! Una “tassa sul brutto” che scoraggi definitivamente e che renda economicamente del tutto sconvenienti ulteriori simili sfregi e tentativi speculativi ai danni del paesaggio italiano! In tutto il percorso autorizzativo degli impianti industriali da rinnovabili i cittadini, scientemente, nella maggior parte dei casi, non sono stati messi adeguatamente a conoscenza degli iter autorizzativi, né tantomeno dei progetti, della loro entità e dell’impatto sui luoghi e sulle economie locali. La mancanza di rispetto del diritto dei cittadini locali da parte delle amministrazioni, nel coinvolgimento e nell’informazione, previsti a norma di legge per queste tipologie d’industrie, è vergognosa, soprattutto alla luce dei fatti ormai noti di errori grossolani di progettazione, falsità e di anomale omissioni e dimenticanze. Si tagli il finanziamento statale a questa frode assurda della Green Economy Industriale, che, strumentalizzando e calpestando al contempo l’ “ecologia”, grava pesantemente sui cittadini e sulle casse dello Stato, con bilanci da intere finanziarie, senza alcun beneficio per l’ambiente, ma anzi con innumerevoli danni ad esso ed al paesaggio italiano tutelato dalla Costituzione italiana, art. 9, tra i principi fondamentali. Un danno incalcolabile all’economia del Bel Paese fondata sul paesaggio attraverso il turismo! Una speculazione che inoltre disperde le ricchezze finanziarie statali, le volatilizza, poiché gran parte dei guadagni finiscono all’estero attraverso il coinvolgimento nelle proprietà di questi impianti di istituti bancari stranieri e ditte estere, con sistemi di scatole cinesi, che portano talvolta, o meglio spesso, a società off-shore con sede nei paradisi fiscali! Anche ed ancor più all’indomani del referendum contro il nucleare, con il quale gli italiani hanno espresso la volontà di favorire forme di produzione dell’energia davvero ecocompatibili e pulite, il fotovoltaico industriale che vetrifica e desertifica i campi, sottraendo spazio alle colture, ai pascoli e alla vita selvatica, ed il mega e medio eolico che falcidia i volatili e sfigura catastroficamente il paesaggio quotidiano di ognuno di noi, devono essere fermati, e sostituiti da una politica volta a favorire le produzioni di energia rinnovabile in forme davvero pulite, eticamente parlando ed ecologisticamente, che sostituiscano le forme industriali sopra accennate fisiologicamente di grave impatto ambientale: occorre favorire pertanto l’autoproduzione di energia del sole con pannelli fotovoltaici ubicati sui tetti degli edifici recenti, superfici queste biologicamente morte, inutilizzate, estesissime per centinai e centinaia di ettari; le ubicazioni su di esse dei pannelli capta sole hanno pertanto un impatto nullo ambientale ed estetico, con azzeramento del consumo di vivo suolo, e massimo rispetto del paesaggio e degli edifici, luoghi e centri storici. Si pensi alle enormi superfici dei capannoni industriali, di scuole, altri istituti, ospedali, caserme, uffici pubblici, condomini, civili abitazioni di epoca recente, parcheggi coperti, stazioni ecc. ecc. Non solo, in tal modo si aiutano direttamente i privati che installando i pannelli sui tetti di loro proprietà ne conseguono immediati sgravi in bolletta, senza più alcuna speculazione ai loro danni e ai danni delle casse dello Stato intero! Prima si inizi, con la politica dei piccoli passi, a solarizzare i tetti degli edifici recenti, all’indomani del recente referendum, rimandando alla fine di tale operazione, la valutazione di ulteriori strategie energetiche, dopo aver ponderato i virtuosi risultati così ottenuti dal paese in termini energetici!
Inoltre un appello a tutti gli enti preposti ai controlli sulle autorizzazioni rilasciate, a tappeto, si laddove per situazioni omertose o altro non vi siano esposti, sia laddove ci siano già esposti alla Magistratura per irregolarità, falsità ed omissioni! Autorizzazioni che devono essere revocate in autotutela a difesa dei cittadini vittime di tali soprusi e vengano riconosciuti i danni morali e materiali subiti. Si chiede al Governo una moratoria urgente per gli impianti industriali fotovoltaici a terra ed eolici, considerata la necessità di verificare le procedure adottate da Comuni e Province che in molti casi risulterebbero difformi e irregolari, e soprattutto al fine di impedire la catastrofica e generalizzata devastazione che la loro realizzazione comporterebbe per grandissime aree dell’intero paese, che verrebbero stuprate profondamente e snaturate senza neppure poter trovare precedenti storici oggi, per descriverne sensitivamente l’ immane portata! L’appello ad un impegno politico-trasversale forte per salvare, con l’economia di questo nostro Paese, forse per la prima volta nella sua storia, anche il paesaggio e la natura, che questi impianti falso-ecologisti, e dalle falsissime e artatamente gonfiate ricadute occupazionali, di eolico e fotovoltaico industriali, distruggono ignominiosamente! La crescente rete di persone incontratasi su facebook costituirà un comitato Nazionale legalmente riconosciuto che sia anche portavoce e cassa di risonanza forte di tutti e possa presentare delle mozioni ai responsabili dell’ambiente! Un comitato che nasce già dalla confluenza di tantissime realtà associative, e comitati locali e nazionali e di tantissimi cittadini italiani e non amanti del paese più bello del mondo! Vogliamo essere quanto più apartitici possibile, o pan-partitici, la lotta per la difesa del territorio è appena iniziata e chi condivide questo nostro approccio alla soluzione dei problemi di tipo ambientale è invitato ad iscriversi su facebook al link: “comitato nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi” link: http://www.facebook.com/groups/192311587488270
Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino
Forum Ambiente e Salute del Grande Salento – Rete Apartitica
dic222017
L'allievo della Showy Boys Galatina, Marco Martina, è tra i 18 atleti convocati dall'Area Tecnica del comitato Regionale Puglia per la partecipazione ad un collegiale che si svolgerà a Locorotondo da venerdì 22 a domenica 24 dicembre. La convocazione è diretta agli atleti di interesse regionale per l'attività di qualificazione in preparazione al Trofeo delle Regioni 2018.
Il bianco-verde Marco Martina, classe 2002, con la maglia della sua società sta disputando i campionati provinciali di categoria under 18 e under 16 agli ordini di mister Gianluca Nuzzo. Nelle passate stagioni sportive ha fatto parte della selezione regionale e, nello scorso mese di giugno, ha preso parte al Trofeo dei Tre Mari, al Trofeo Campania e, prima ancora, al Trofeo delle Province.
La convocazione dell'allievo della Showy Boys arriva a conferma dell'importante lavoro tecnico che la società, attraverso il suo staff di allenatori, sta svolgendo in seno al settore giovanile e che ha portato il club galatinese, già Scuola Regionale di Pallavolo, ad essere insignito del Marchio d'Argento Fipav quale certificazione di qualità per l'attività del suo vivaio.
www.showyboys.com
set142010
mar102018
Il Movimento Cinque Stelle, domenica 11 marzo 2018, festeggia le elezioni dei neo Parlamentari di Galatina, Leonardo Donno e Cataldo Dino Mininno, insieme alla cittadinanza di Collemeto, Noha e Galatina.
Ore 17.00 ritrovo presso il comitato di Collemeto;
Ore 18.00 ritrovo presso il comitato di Noha;
Ore 19.00 festa di chiusura presso il comitato di Galatina in Piazza Dante Alighieri, n.7;
Parteciperanno anche i portavoce del Movimento della Provincia di Lecce.
M5S
set182021
Il signore della foto si chiama Enzo Cerfeda, proviene da Galatone ed è un resistente. Nossignore, non ha mai fatto parte del comitato di Liberazione Nazionale (oltretutto ha meno anni di quanti ne basterebbero per arrivare in retromarcia fino a una sua eventuale partecipazione attiva agli eventi della seconda guerra mondiale), ma è uno che va avanti per la sua strada e continua imperterrito ad allestire la sua bancarella al mercatino nohano da circa 35 anni. Lo fa nonostante tutto, nonostante molti suoi colleghi, anche per via di un virus, sembra abbiano preso un periodo sabbatico.
Sta di fatto che alle sette e mezzo di ogni lunedì mattina Enzo ha già bello e pronto il suo banchetto michelangiolesco (nel senso di via Michelangelo, la via della “chiazza”) con i suoi articoli, e lo fa anche se fosse l’unico (e non è la prima volta) ad aprir bottega.
La sua mercanzia è la biancheria intima uomo-donna e bambino. “Ma le mie clienti – dice - sono soprattutto, anzi esclusivamente donne, perché l’uomo di certe cose non capisce niente; e meno male che ci pensano le mogli, o le mamme o le zite, ché il maschio non saprebbe nemmeno cosa mettersi addosso”. Così continua Enzo nel suo ragionamento: “C’è un calo nelle vendite di noi ambulanti, è inutile che ci giriamo attorno, perché i grandi magazzini ci stanno facendo la guerra da anni e con due lire ti riempiono le borse di cose, per non parlare dei computer [nel senso che oggi si va al mercato restando seduti di fronte a uno schermo, ndr.]. Ma io qui ho le mie signore affezionate che da anni mi ordinano i capi che servono – hanno pure il mio numero di telefono - e io me li segno su questo libretto, e quando ritorno al mercatino la settimana successiva glieli porto”.
Bravo, Enzo, altro che master in Marketing alla Bocconi: così si fa andare avanti qualsiasi baracca (in senso ampio), con la relazione, il contatto stretto, i rapporti umani (cose che ipermercati e grandi piattaforme nemmeno immaginano), e ovviamente con la qualità. Certo, la lotta contro i boccaloni che credono a tutto, tipo che al centro commerciale si risparmi, è persa in partenza, ma per fortuna ci sono ancora persone che continuano ad aver riguardo al valore del tempo, al radicamento storico, al codice etico, arcaico forse ma ancora sacro, e a una cultura fatta di identità e comunità, dunque di rispetto prima di tutto di se stessi e quindi degli altri.
Sicché, accorciare le distanze non significa vietare import ed export, ma provare a non andare altrove per trovare quel che si ha a portata di mano, magari sotto casa. Questa è l’idea di una nuova economia: quella che allarga non riduce in monopoli, moltiplica non sottrae ricchezza (quella vera), radica non delocalizza, distribuisce non concentra nelle mani di pochi e a danno dei più. Per non parlare delle tassazioni ridicole dei profitti enormi intascati da piattaforme e multinazionali (e non c’è nemmeno più il bisogno per lor signori di svignarsela nei paradisi fiscali): tanto dopo è sufficiente distrarre il gregge con la lotta orizzontale al povero cristo che omette uno scontrino e il consenso è assicurato.
Continuate pure su questa falsariga – sembra dirci Enzo Cerfeda, esperto dell’underwear – ma poi non lamentatevi se da qui a non molto rimarrete in mutande. Anzi senza.
Antonio Mellone
mag022011
Si è tenuto venerdì 29 Aprile presso la Provincia di Lecce un presidio del comitato “Cambiamo Aria” per rompere il silenzio che si è abbattuto sulla vicenda del coincenerimento in Colacem. E’ per questo che il comitato “Cambiamo Aria” ha deciso di chiedere un incontro immediato con il Presidente Gabellone, il quale, unitamente all’Assessore Perrone ed al Consigliere Roberto Marra, ha prontamente dimostrato la disponibilità all’ascolto e ha dato ampie rassicurazioni di partecipazione e collaborazione, per cercare il bandolo di una difficile e spinosa matassa, che investe come un uragano la salute pubblica. L’ottimo risultato incassato dal comitato è che nessuna autorizzazione sarà concessa prima che la Provincia abbia effettuato autonomamente un monitoraggio sulla situazione attuale di inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua nell’hinterland su cui insiste Colacem. Inoltre il Presidente Gabellone ha assicurato che l’iter amministrativo terrà conto di tutte le osservazioni che arriveranno sulla vicenda da parte dei Comitati, dando la possibilità agli stessi di protocollare delle repliche alle risposte presentate da Colacem ad integrazione del suo progetto, in base alle quali il coincenerimento di CDR apparirebbe come un miracolo ecologico. Infine il Presidente ha sfatato un equivoco su cui i fautori del coincenerimento e la stessa Colacem hanno giocato in questi mesi: l’autorizzazione ad incenerire CDR non è il alcun modo legata al ciclo dei rifiuti salentini, che ne rimane estraneo, né sarebbe alternativa alla creazione di un inceneritore locale, mai previsto, né ora né in futuro, sull’intero territorio provinciale. In parallelo procede la richiesta di convocazione di un nuovo Consiglio Provinciale, presentata dall’IDV e sottoscritta dal PD, che, ricalcalcando l’ordine del giorno originariamente adottato dalla Commissione Ambiente della Provincia, possa tornare ad esprimere il proprio parere politico contrario alla possibilità di coincenerimento. Da non dimenticare, tra l’altro, che sul nostro territorio aleggia la minacciosa e disastrosa richiesta, sempre allo studio della Provincia, di autorizzazione di un esperimento pilota di incenerimento di ceneri e fanghi industriali, oltre a biomasse e rifiuti, da istallarsi nella zona industriale di Soleto. Non permetteremo che il nostro territorio diventi terreno di colonizzazione di impianti inquinanti e dannosi, che continuano ad attentare alla nostra salute; continueremo a batterci per impedire ogni forma di ulteriore aggravamento del rischio di inquinamento e per attuare un costante e pressante monitoraggio sulla situazione esistente. I margini della discussione sono ancora aperti e l’esito non è per niente scontato, ogni tanto i cittadini riescono a vincere sugli inceneritori.
giu262014
La mia amica Maria Rosaria sa come provocarmi. Stavolta, non bazzicando io su face-book (vengo male di profilo), mi manda un sms in cui mi riferisce che la festa dei Santi Pietro e Paolo di Galatina è stata sponsorizzata nientepopodimenoche dal TAP (Trans Adriatic Pipeline).
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Ho capito subito che non si trattava di un macabro scherzo ma della pura verità. Anche perché, lungi dal credere che i signori del TAP fossero consacrati ai due nostri santi apostoli, sapevo da tempo che esistono dei personaggi negli staff di codeste organizzazioni che hanno il compito di convincere popolazioni, associazioni, confraternite, confesercenti, comitati-feste, congreghe, pescatori e via di seguito circa la bontà delle loro “grandi opere”. Ne sono un esempio lampante, tanto per fare dei nomi, il MOSE, l’EXPO 2015, il MUOS, LE-DISTESE-DI-PANNELLI-FOTOVOLTAICI-IN-MEZZO-AI-CAMPI, il MEGA-IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO (targato Roberta), il MEGAPORCO PANTACOM, il TAV, la SS 275 (la strada statale a quattro follie verso S. Maria di Leuca).
Ma, come noto, agiscono così anche altri gigli di campo come l’ILVA di Taranto (la famosa fabbrica di tubi in acciaio e cancro), e, tanto per non andare troppo lontano, la COLACEM.
Sì, nella stragrande maggioranza dei casi per edulcorare la pillola o indorare la supposta si cerca di trasmettere un rassicurante senso di compatibilità e armonia ambientale (è più o meno come pubblicizzare le sigarette che fanno bene alla salute dei polmoni); si blatera di “ricadute occupazionali” e di “volano per lo sviluppo” (tanto per arricchire il lessico); si promette il solito risparmio sulla bolletta energetica (gli allocchi che credono agli asini che volano sono ancora un’infinità); e, ciliegina sulla cacca, si certa di realizzare, come dire, una sorta di captatio benevolentiae attraverso la sponsorizzazione di eventi sportivi, associazioni culturali, concorsi a premi, borse di studio, tornei, motoraduni, sfilate, restauro di altari e, novità dell’ultim’ora, feste patronali.
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Per gli atei-devoti che frequentano le pie novene e che non lo sapessero ancora, diciamo che il TAP è un gasdotto, anzi una joint venture internazionale che ha intenzione di perforare il suolo in profondità, di tagliarlo per mare e per terra per centinaia di chilometri solo “perché ce lo chiede l’Europa”.
Questo gasdotto (opera privata definita con un certo sense of humour di pubblica utilità) dopo aver attraversato l’Adriatico, dovrebbe sbarcare nel Salento, più o meno nei pressi delle belle spiagge di Melendugno (sennò che gusto ci sarebbe nel trasformare la Puglia in una servitù di passaggio e in una terra di inutile accumulazione di fonti energetiche senza il colpo di grazia agli ultimi baluardi della grande bellezza).
Ma non è solo questo. TAP, infatti, è per forza anche sinonimo di inquinamento, compreso quello dei mezzi che lavoreranno per anni per la realizzazione dell’opera, nonché quello connesso alle inevitabili perdite di gas, nei mari, nel sottosuolo e nell’aria.
Nel mare, per dire, si prospetta un cantiere caratterizzato dalla presenza di navi di supporto e di svariate escavatrici meccaniche, che come dei lombrichi scaveranno davanti per espellere detriti dal didietro. Ovviamente la roccia impermeabile dei fondali non è della consistenza della margarina. Ergo queste trivelle orizzontali necessiteranno tra gli altri anche di lubrificanti costituiti da olii emulsionati e altre schifezze la cui composizione spesso è coperta da segreto industriale. Tutto materiale che ovviamente andrà a finire nei fondali marini, nei pesci, in noi.
Per non parlare del fatto che, una volta approdato nel Salento, il TAP avrà bisogno di una centrale di pressurizzazione che, oltre ad occupare un’altra area, parrebbe di 12 ettari (e te pareva), rilascerà non olezzo di profumo Chanel n. 5 o altra acqua di colonia ma esalazioni ed altre emissioni appestanti dappertutto, e con tanto di colonna sonora (altrimenti detta inquinamento acustico); senza citare il resto dei danni alla flora, alla fauna e a ciò che rimane della povera catena bio-alimentare.
Dulcis in fundo? Sembra che anche i TAP-dirigenti candidamente ammettano che una struttura del genere abbia una durata media di 50 anni, al termine dei quali verrebbe chiuso il rubinetto e abbandonato tutto in loco, e buonanotte ai suonatori (della pizzica di San Paolo).
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Ma a quanto pare l’inquinamento del TAP non sembra essere solo ambientale, evidentemente è anche sociale, culturale, intellettuale, mentale. Basta leggere le risposte date al telefono a Raimondo Rodia da parte di un esponente del comitato festa patronale di Galatina - secondo cui non sarebbe importante la provenienza dei 30 denari ma il loro utilizzo - per averne la prova inconfutabile. Come si fa a proferire una scemenza del genere e soprattutto in nome di quale etica rimane il più classico dei misteri dolorosi.
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Ma poi mi chiedo ancora se non sarebbe più “cristiano” che a finanziare la festa di un santo patrono fosse la comunità tutta, autotassandosi come fanno altrove senza il bisogno di presentarsi al cospetto dei marpioni di turno con il cappello in mano.
E’ davvero così difficile che i 30.000 galatinesi si mettano una mano sulla coscienza e l’altra in tasca per tirar fuori due euro (dico 2 euro) pro-capite per racimolare una cifra più che sufficiente per dar vita a dei festeggiamenti decorosissimi e soprattutto “partecipati” (in tutti i sensi)?
Se davvero così fosse (o non fosse) significherebbe che il popolo di Galatina ha ceduto se stesso, la sua vita, il suo territorio a chi crede che tutto possa essere comprato, dandosi così alla più abietta forma di prostituzione. E allora meglio sarebbe, per uno scatto di dignità, boicottare questa benedetta festa patronale.
Mi sarei aspettato che il mio sindaco, sul tema, avesse proferito più o meno queste parole: “Cari concittadini, per sentirci comunità non abbiamo bisogno di imbonitori, ma di determinazione e fantasia al fine di preservare la nostra storia, la nostra terra, la nostra serietà. Diciamo una buona volta un secco no a chi ci vuole come un popolo ubbidiente e cieco, rassegnato, fatalista e prezzolato che non s’accorge – o non gliene importa niente – se gli sottrarranno terra e democrazia. Riscattiamoci dal morso di questa nuova tarantola, rappresentata da un capitalismo di rapina che privatizza gli utili e socializza le perdite, credendo poi di darci il contentino sotto forma di sponsorizzazione”.
Ma per sentire un discorso di questo tenore da parte di Mimino nostro ci vorrebbero due miracoli: uno di San Pietro ed un altro di San Paolo. In contemporanea.
Antonio Mellone
ott272018
I giovani allievi della Showy Boys Galatina si preparano ad affrontare il campionato provinciale under 18 che prenderà il via il prossimo 30 ottobre. Quindici squadre iscritte al torneo indetto dal comitato Fipav di Lecce e suddivise in due gironi. I biancoverdi di mister Gianluca Nuzzo inseriti nel girone A si contenderanno l’accesso alla fase finale con BCC Leverano, Fiusis Galatone, Lecce Volley, Libertas Lequile, Print Service Calimera, Sbv Olimpia Galatina e Vis Squinzano.
Quattordici giornate in calendario e una regular season che terminerà il 12 febbraio 2019 per poi aprire le porte al successivo turno in cui le prime quattro classificate di ogni girone disputeranno la fase finale per decretare la squadra vincitrice del titolo provinciale di categoria. Il torneo under 18 consente alle semifinaliste di accedere di diritto alla fase regionale.
Nella giornata inaugurale, la Showy Boys Galatina affronterà in casa il Calimera (si gioca martedì 30 ottobre presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 2 in via Petronio a Noha con inizio alle ore 19), mentre nel turno successivo i bianco-verdi faranno visita al Vis Squinzano.
"I ragazzi sono impazienti di iniziare questa entusiasmante esperienza nel campionato under 18 - dichiara il tecnico Gianluca Nuzzo - la loro attività di preparazione è iniziata a fine agosto e stanno svolgendo un lavoro intenso tra sala pesi e sedute tecniche che li vedono impegnati tutti i giorni della settimana. Da questa stagione sportiva è iniziato un percorso nuovo e stimolante perché vedrà le nostre attenzioni concentrate sulla preparazione delle giovani leve della Showy Boys. Il progetto avviato assieme alla dirigenza è già noto e ci vede impegnati nella formazione tecnica degli allievi di proprietà del sodalizio e provenienti da diversi comuni della provincia che hanno scelto di condividere questo progetto sportivo e partecipare ai corsi della Scuola Volley".
www.showyboys.com
gen142011
Una petizione contro i megaimpianti fotovoltaici industriali e sperimentali sul territorio agricolo del comune di Cutrofiano, dove si sta realizzando, con il parere favorevole di Legambiente nazionale, l’impianto di Exalto s.r.l. su 26 ettari. Partiti, movimenti, liste e gruppi politici locali, associazioni, comitati e tutti gli altri organismi sociali presenti e operanti sul territorio comunale, rivolgono al sindaco ed al consiglio comunale di Cutrofiano una petizione promossa dal comitato “Forum Amici del Territorio”, in cui si dichiara la netta contrarietà agli impianti che s’intendono porre in essere.
Considerando che con le diffuse attività estrattive attraverso la coltivazione di cave a cielo aperto ed ipogee, il comune di Cutrofiano è già stato irrimediabilmente deturpato, i sottoscrittori della petizione denunciano l’abnorme proliferazione su tutto il territorio comunale di progetti riguardanti insediamenti produttivi di energia elettrica aventi carattere industriale altamente invasivi, quali impianti di centrali elettriche fotovoltaiche di media e grande estensione.
La realizzazione indiscriminata di tali impianti porterebbe, secondo il fronte del no, allo stravolgimento del territorio agricolo, alla devastazione del paesaggio tipico salentino, alla svalutazione economica di immobili limitrofi agli impianti, allo scoraggiamento di investimenti per attività agro-turistiche nuove ed esistenti, “vero motore economico nel futuro della comunità cutrofianese”: “La smisurata incentivazione del Conto Energia italiano, la più alta al mondo – si legge nel testo -, su sistemi industriali di energie rinnovabili tecnologicamente poco efficienti, con produzioni discontinue e costosi per l’utenza finale, sommata a scelte energetiche errate, coronate dal Piano energetico ambientale regionale pugliese (Pear), hanno prima favorito e successivamente avallato, con un tardivo ed ambiguo intervento di parziale limitazione, una logica basata sull’insediamento selvaggio di impianti energetici da fonti rinnovabili di media e grande potenza, autorizzati spesso solo con la denuncia di inizio attività o con un’autorizzazione regionale che comunque offende la partecipazione e la decisionalità democratiche e la corretta pianificazione territoriale”.
Le recenti linee guida della Regione Puglia del 30 dicembre 2010, in vigore dall’inizio dell’anno 2011, “non apportano efficaci strumenti di tutela del territorio agricolo, ma sottolineano la sempre più discussa discrezionalità degli organismi preposti all’autorizzazioni degli impianti”. Per questo, i sottoscritti evidenziano che la “solidarietà energetica” con altre regioni non possa diventare “il pretesto per avallare una incontrollata proliferazione di progetti energetici sul territorio comunale e pugliese, per produrre energia notevolmente sovradimensionata rispetto ai consumi che, peraltro, determina gravi sprechi nelle linee di trasmissione”.
“Si rileva altresì – si legge ancora - come grandi holding straniere, del nord e centro Italia, hanno intrapreso un’azione di ‘colonizzazione energetica’ ai nostri danni, utilizzando mediatori locali, associazioni ambientaliste compiacenti e appoggi politici trasversali”. Per quanto esposto, i sottoscriventi chiedono che il consiglio comunale di Cutrofiano, in linea con gli orientamenti già espressi, “deliberi una posizione di contrarietà a qualsiasi impianto fotovoltaico di tipo industriale e/o sperimentale, sia tradizionale e/o a concentrazione sui terreni agricoli nel Comune di Cutrofiano, favorendo gli impianti di autoconsumo privati e pubblici e indicando una limitata e selettiva scelta di pochi siti in aree industriali ed artigianali per i primi”.
Inoltre che il Consiglio comunale di Cutrofiano, la Commissione urbanistica e l’Ufficio tecnico predispongano ed approvino “un regolamento sulle energie a fonti rinnovabili per la salvaguardia e tutela del territorio comunale, integrando quanto previsto dal precedente punto al fine d’impedire la sfrenata ed incentivata corsa alla speculazione nella produzione elettrica, a discapito della salute e dell’ambiente”; che l’assise “faccia proprie tutte le direttive e le indicazioni previste” dagli appositi documenti regionali e provinciali, “individuando esattamente le zone di interesse ambientale come il ‘Parco dei Paduli’”.
“E’ opportuno ricordare inoltre – spiegano - quanto sancito dalla Costituzione Italiana, ossia che ‘La Repubblica … tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione’ (art. 9), e quanto contenuto nell’articolo 2 dello Statuto della Regione Puglia, dove si chiarisce che ‘il territorio della Regione Puglia è un bene da proteggere e valorizzare in ciascuna delle sue componenti ambientale, paesaggistica, architettonica, storico-culturale e naturale’”. In virtù di questi principi i sottoscriventi ribadiscono come il “territorio non possa diventare la ‘colonia energetica’ figlia di una bolla speculativa dell’economia italiana ed europea”. La petizione ha già avuto due sottoscrizioni politiche dai circoli locali di Italia dei Valori e del Movimento “Io Sud”.
“La petizione – spiega il Geom. Gianfranco Pellegrino - mira a dare chiarezza sulle posizioni fino adesso ambigue dei vari gruppi politici locali; inoltre con la stessa il Forum preme sul Consiglio comunale al che lo stesso faccia quanto necessario a contrastare tali progetti. Il Consiglio Comunale di Cutrofiano può ancora fare molto, se attuasse le richieste indicate nella petizione renderebbe l'autorizzazione degli impianti molto complicata”.
fonte:www.comunedicutrofiano.com
dic072014
Il comitato del Presepe Vivente di Noha in questi giorni è al lavoro per la messa a punto delle scene nella nuova location e per completare l’elenco dei figuranti. Pertanto chi vuole partecipare al presepio come figurante fa ancora in tempo, ma deve mettersi in contatto con Giuseppe Cisotta al seguente numero 328.7210967.
mar162019
L’under 14 della Showy Boys Galatina alla final four territoriale. La vittoria per 3-0 contro il Lequile (25-11, 25-14, 25-9), nei quarti di finale, ha decretato per i ragazzi bianco-verdi l’accesso alla semifinale.
Il comitato Fipav di Lecce ha stilato il calendario delle gare che vedrà in campo le quattro contendenti al titolo di campione provinciale: De Giorgi Volley Squinzano, Fulgor Tricase, Sbv Olimpia Galatina e Showy Boys Galatina.
Le due semifinali sono in programma Martedì 19 marzo alla palestra della Scuola Media Giovanni XXIII a Galatina. Alle ore 17, i locali della Sbv Olimpia affronteranno il Tricase, mentre alle 19, i ragazzi di mister Nuzzo si contenderanno un posto per la finalissima contro lo Squinzano. Le finali si giocheranno Giovedì 21, nella stessa sede, alle ore 18 e 20.
“Il gruppo under 14 ha svolto un buon lavoro nel corso di questi mesi e rispettando il programma didattico della Scuola Volley – dichiara il direttore tecnico della Showy Boys, Francesco Papadia – i risultati del campo hanno confermato il livello di preparazione dei nostri allievi che, però, dovranno continuare nel loro percorso di crescita secondo la tabella degli allenamenti prevista dal loro allenatore. Hanno concluso una prima parte del programma e, al termine della final four, riprenderanno le sedute di preparazione tecniche individuali e di squadra. Il raggiungimento della fase finale territoriale è il frutto degli ottimi risultati sportivi ottenuti nel corso del campionato – aggiunge Francesco Papadia – i nostri ragazzi si sono sempre distinti, vincendo con pieno merito tutte le gare del girone B e ora si confronteranno con i pari età in questo bel momento conclusivo del torneo provinciale”.
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apr302018
I ragazzi della Showy Boys Galatina conquistano il secondo posto nella final four del campionato under 13 3vs3. Domenica 29 aprile si sono svolte al Palazzetto dello Sport "Fernando Panico" le fasi finali del torneo provinciale indetto dal comitato Fipav di Lecce e che hanno visto classificarsi al primo posto la squadra dell'Olimpia Sbv, organizzatrice della tappa conclusiva.
Un bel pomeriggio di sport e di sano agonismo per le quattro contendenti alla vittoria e con la partecipazione di numerose famiglie pronte a sostenere i ragazzi dalle gradinate dell'impianto sportivo di via Chieti. Nella prima semifinale della giornata, l'Olimpia Sbv ha superato De Giorgi Volley per 2-0 (25-12, 25-12) mentre, nella seconda, la Showy Boys si è imposta con il medesimo risultato sulla Fulgor Tricase (9-15, 10-25). Quest'ultima formazione poi si è piazzata al terzo posto superando sempre per 2-0 i pari età della De Giorgi Volley (14-15, 7-15). A seguire, si è disputata la finalissima che ha premiato l'Olimpia Sbv al termine di un'avvincente gara, chiusa con i parziali di 15-12 e 15-13. Merito alle due squadre che hanno messo in campo tanta energia, nonostante il gran caldo, ed evidenziato una buona preparazione tecnica.
Prima di arrivare a disputare la final four provinciale, la formazione guidata da Davide Quida ha ottenuto il primo posto nel girone B della regular season, vincendo le sei gare in calendario, e lo stesso piazzamento nel successivo girone 3 della fase finale. Ora, in virtù del secondo posto provinciale, i bianco-verdi accedono di diritto alla fase regionale che si svolgerà il prossimo 6 maggio.
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mar232019
Ai nastri di partenza il campionato provinciale under 13 3vs3 indetto dal comitato Fipav di Lecce per i pallavolisti della fascia di età dal 2006 al 2008. La Showy Boys Galatina scende in campo con il suo giovane team per gareggiare nel girone C assieme ad Alessano, Alezio e Specchia.
Sono dodici complessivamente le squadre iscritte al campionato, suddivise in tre gironi, e si incontreranno con formula all’italiana con gare di andata e ritorno a concentramenti.
Lunedì 25 marzo ad Alezio, presso il palazzetto tensostatico, si giocherà la prima doppia sfida. Alle ore 19, il gruppo allenato da Emanuele Luchena affronterà i padroni di casa e, a seguire, lo Specchia. Nel turno successivo, il 2 aprile, alla palestra “Salvemini” di Alessano, match contro la formazione locale (ore 17) e l’Alezio. Nell’ultima giornata, invece, concentramento alla palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 2 di Noha per affrontare Alessano (18:30) e Specchia (20).
“E’ il mio secondo anno da tecnico della Showy Boys – dichiara Emanuele Luchena – ringrazio il presidente e i dirigenti per avermi dato l’opportunità di seguire in prima persona la squadra under 13 in questo campionato provinciale. Sino ad ora ho sempre guidato squadre femminili e, ora, essere responsabile di un gruppo maschile mi entusiasma molto e voglio vivere al meglio questa esperienza. Sia per me che per i ragazzi che fanno parte del team under 13 partecipare al campionato federale sarà un modo per confrontarsi con altre realtà sportive del territorio e per evidenziare gli aspetti positivi della preparazione tecnica e quelli, invece, su chi bisogna continuare a lavorare per migliorare”.
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set132020
Domenica 13 settembre, alle ore 18,30 il comitato provinciale per il No al referendum costituzionale sul taglio del parlamentari farà tappa a Galatina, in piazza Dante Alighieri (angolo via Cafaro) e terrà un incontro-dibattito sulle “Ragioni del No”.
All’incontro parteciperanno il professor Fabio De Nardis docente dell’università di Foggia e la presidentessa di Arci Lecce Anna Caputo. L’obiettivo è quello di spiegare, superando slogan e tifoserie, le ragioni della contrarietà a questa pseudo-riforma dai risvolti antidemocratici e populisti che, utilizzando il falso paravento di una riduzione dei costi del funzionamento delle istituzioni democratiche (come se ciò fosse un bene di per sé), avrà l’effetto di tagliare la rappresentanza politica, annientando le posizioni divergenti da quelle maggioritarie, riducendo se non eliminando la pluralità di opinioni che il Parlamento dovrebbe al contrario garantire, togliendo voce a territori che già oggi soffrono un deficit di rappresentanza.
L’effetto della riduzione del numero di parlamentari, unito all’inevitabile aumento della popolazione di ogni singolo collegio elettorale, renderà ancora più elitaria e costosa l’attività politica.
L’incontro sarà l’occasione per spronare tutte le personalità politiche del territorio salentino, sinora troppo compiacevolmente silenti, a prendere finalmente una posizione chiara e ufficiale in merito al referendum. Pertanto invitiamo tutti i candidati al consiglio regionale, tutti gli amministratori locali salentini, tutti i segretari di partito o dei movimenti civici a schierarsi pubblicamente con la sottoscrizione di un appello per il NO, li invitiamo a chiarire pubblicamente ai cittadini da che parte stanno.
All’incontro seguirà un dibattito aperto a tutti coloro che vorranno dare un contributo a titolo personale o delle istituzioni o dei movimenti che rappresentano.
Il comitato provinciale per il No
ott162010
mar232019
Folta cornice di pubblico, come non si era mai vista nella palestra “Giovanni XXIII” del terzo Polo, tifo ad alti picchi di decibel, grande sportività ed applausi per tutti.
La “Final Four”, che nelle semifinali aveva individuato nelle due squadre galatinesi le finaliste per il titolo non ha deluso le aspettative, proponendo un antipasto tra la Degio Volley di Squinzano e la Fulgor di Tricase, guidate rispettivamente da Michele De Giorgi e dal professor De Blasi.
La cronaca sportiva assegna la terza piazza alla Fulgor Tricase che lascia un solo set allo Squinzano, nonostante la resistenza di un De Giorgi e di un De Vitis ultimi a mollare.
Il lungo pomeriggio sportivo, che nella manifestazione organizzata dalla società del presidente Corrado Panico, è stato dedicato per volere della FIPAV Territoriale alla memoria di Tonino Negro, ha raggiunto il suo obiettivo: esaltare la figura di un maestro di vita e di un tecnico “giovane per i giovani”, prematuramente scomparso, ma mai lontano con i suoi insegnamenti dai luoghi dove si pratica il volley.
Poi l’attesissima gara stracittadina con i due sestetti pronti a superarsi per il primato provinciale nella categoria.
Mister Nuzzo schiera, Urso, Preste, Verri, De Santis, Fiore e Mauro tenendo in panchina, pronti a subentrare, Greco, De Maria, Schirinzi e Stifani.
Il tecnico Pendenza risponde con Perrone, De Matteis, Arcadi, Lamacchia, Magurano, Nava, potendo contare alla bisogna su Gabrieli, Cucurachi, De Blasi, Vallone Panico e Puzzello.
Pronti via e i servizi di Perrone mettono a nudo una ricezione deficitaria degli avversari che accusano pesanti passivi(8-1,14-5);Preste e compagni perdono la capacità di frenare gli attacchi letali di De Matteis e Perrone che portano a casa il primo set per 25-7.
Seconda frazione iniziale sempre favorevole ai blu celesti SBV(10-5): poi un break di +7 con un servizio ficcante di Fiore ribalta il punteggio grazie agli attacchi di Preste e Verri. La Showy sembra pronta a far suo il set portandosi sul 13-18 , costringendo il duo Pendenza-De Matteis a chiedere il time out.
Giova lo stop ad Arcadi e compagni che recuperano portandosi a -2 lunghezze(19-21), poi punto a punto si arriva ai vantaggi(25-25) e l’opportunità di chiudere il set a proprio favore, non sfugge a capitan De Matteis(27-25) per il 2 a 0.
Le velleità dei ragazzi di mister Nuzzo vacillano, nonostante il punteggio non assuma vantaggi rassicuranti per SBV(17-14), poi il finale in crescendo fissa la vittoria sul 25-19 per il 3-0 finale.
Meritato successo, mai in dubbio se non per una parte di secondo set in cui la ricezione ha balbettato, per i ragazzi di Laura Pendenza che hanno in Perrone e De Matteis due realizzatori efficacissimi. Quest’ultimo poi porta in bacheca anche il premio quale miglior giocatore della manifestazione, a giudizio unanime dei quattro tecnici presenti.
Un plauso però va a tutto il gruppo, panchina compresa, che ha messo nelle condizioni la nostra prima linea di offendere letalmente, giostrata da un Arcadi che cresce gara per gara, portando a casa il titolo di campione territoriale di categoria.
Il presidente Corrado Panico che anche questa volta ha combattuto la tensione misurando a passi nervosi il corridoio anti palestra, così si è espresso: “Rivedrò la gara domani perchè, come al solito, non mi riesce di assistere a partite così tirate: ringrazio i ragazzi per lo splendido risultato che corona il loro sacrificio in tutti questi mesi. Un grazie particolare ai tecnici Lerario e De Matteis, che stanno formando un bel gruppo e che a tutt’ora, in soli due anni, hanno arricchito la bacheca societaria di due titoli di campioni provinciali e di uno regionale.
Un grazie ai nostri tifosi e ai genitori degli atleti che questa sera sono stati esemplari per presenze ed incoraggiamento, lasciandosi trasportare a fine gara nei dovuti festeggiamenti”.
La premiazione delle squadre che hanno dato vita alle finali a quattro ha visto la presenza di ospiti sportivi e politici che hanno consegnato medaglie, coppe e targhe a tutti gli atleti in un’ atmosfera di festa.
Ad Angelo Escole, Vincenzo Scrascia, Daniele Masciullo del comitato Territoriale di Lecce-Brindisi, si è aggiunta la presenza del consigliere regionale Antonio Mattei e del vice sindaco del comune di Galatina signora Maria Rosaria Giaccari.
Il momento toccante della serata è stata la consegna del “Trofeo Tonino Negro” alla squadra vincitrice da parte della moglie e delle figlie di Tonino, che visibilmente emozionate hanno ritirato una targa dedicata al loro congiunto e consegnata dal Presidente della SBV ,Corrado Panico.
Il rituale buffet ha chiuso la magnifica serata.
TABELLINO
S.B.V. OLIMPIA GALATINA-SHOWY BOYS GALATINA 3-0(25-7,27-25,25-19)
SHOWY BOYS: GRECO URSO DE MARIA PRESTE VERRI SCHIRINZI STIFANI DE SANTIS FIORE MAURO (k)
All. Gianluca NUZZO
S.B.V. OLIMPIA : GABRIELI CUCURACHI PERRONE DE BLASI VALLONE DE MATTEIS(k) PANICO ARCADI LAMACCHIA MAGURANO PUZZELLO NAVA
All. Laura PENDENZA , vice Antonio DE MATTEIS
Piero de lorentis
ago162019
A SESSANT’ANNI DALLA TERRA DEL RIMORSO UN FOCUS DEDICATO A ERNESTO DE MARTINO
ORE 19 IL BORGO RACCONTA - PIAZZA ORSINI
VISITA GUIDATA BASILICA DI SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA
ORE 19 LABORATORIO DI PIZZICA E TAMBURELLO - PIAZZA DANTE ALIGHIERI
ORE 20 DE MARTINO 60 - RACCONTO DI UN LIBRO - CONVENTO DELLE CLARISSE
LA TERRA DEL RIMORSO DI E. DE MARTINO CON STEFANO DE MATTEIS E PAOLO APOLITO
MOSTRE: IL LUOGO DEL CULTO, GALATINA, SAN PAOLO, TARANTISMO E DINTORNI;
MENADI DANZANTI
ORE 21 ALTRA TELA - PIAZZA GALLUCCIO
ORE 22 PIZZICA IN SCENA - CASTELLO CASTRIOTA SCANDERBERG
A seguire CONCERTO RAGNATELA - PIAZZA DANTE ALIGHIERI
Solo una settimana al Concertone finale del festival itinerante “La Notte della Taranta” e Galatina il 17 agosto ospiterà la quindicesima tappa di questa 22/a edizione.
Per la rassegna il Borgo Racconta sarà possibile effettuare una visita guidata a cura dell’Archeoclub Terra D’Arneo partendo da Piazza Orsini dove è situata la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, uno dei monumenti nazionali in stile romanico-gotico edificato da Raimondello Orsini del Balzo tra il 1369 e il 1391. Si continuerà alla scoperta della pizzica, al cui rito è dedicata la Cappella di San Paolo in Piazza SS Pietro e Paolo. Ultima fermata di questa visita guidata sarà il Museo Civico “Pietro Cavoti”, in cui viene conservata una collezione di documenti, opere di artisti e studiosi galatinesi e locali. Il ritrovo è previsto alle ore 16.45 in Piazza Orsini; le visite inizieranno alle ore 17, poi ne seguiranno altre alle ore 18 (qui prevista anche in lingua inglese), ore 19 e l’ultima alle ore 20. E’ gradita la prenotazione chiamando il 324 059411.
Come per altre tappe itineranti, anche a Galatina in Piazza Dante Alighieri inizierà alle ore 19 il laboratorio di pizzica e tamburello, che permetterà a tutti i partecipanti di conoscere le basi della pizzica-pizzica e le tecniche per suonare il tamburello. Entrambi gratuiti, il laboratorio di pizzica è aperto a tutti, mentre per il laboratorio del tamburello, oltre ad essere muniti di strumento, è prevista una prenotazione per un numero max di 30 persone. Per prenotare chiamare il 324 059411.
Il laboratorio è curato dai danzatori del Corpo di Ballo de “La Notte della Taranta”: Cristina Frassanito, Serena Pellegrino, Fabrizio Nigro e Andrea Caracuta.
La Notte della Taranta non è solo musica, danza, ma anche tradizione e letteratura. Tra gli appuntamenti alle ore 20 la sezione De Martino 60 a cura di Kurumuny e Polo Bibliomuseale, con la direzione scientifica di Maurizio Agamennone e Luigi Chiriatti. A sessant’anni dal viaggio nel Salento dell’antropologo Ernesto De Martino, Stefano De Matteis e Paolo Apolito spiegheranno l’importanza che avuto lo studio La terra del rimorso per inaugurare una stagione di recupero della tradizione etnomusicale nel Salento.
Stefano De Matteis si è occupato di rappresentazioni simboliche, pratiche performative e processi rituali. Ha diretto la collana di antropologia Mnemosyne ed è stato tra i fondatori delle “Opere di Ernesto de Martino” dove ha curato la nuova edizione di Naturalismo e storicismo nell’etnologia.
Paolo Apolito, uno degli antropologi più stimati in Italia, è stato presidente del comitato Nazionale per la valorizzazione delle tradizioni culturali italiane, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e della Commissione di Abilitazione scientifica nazionale per professore universitario di discipline demoetnoantropologiche e studioso dei fenomeni religiosi e rituali.
Saranno loro a raccontare Ernesto De Martino, antropologo e filosofo italiano che con una serie di missioni etnografiche dai primi anni ’50, raccolse una quantità di documenti relativi a manifestazioni magico-religiose e ne studiò le origini storiche, i rapporti con le condizioni storico-sociali attraverso i secoli, i motivi impliciti che ne giustificavano il persistere. Oggetto della sua investigazione furono particolarmente: il complesso mitico-rituale della fascinazione in Lucania (Sud e magia, Milano 1959); le persistenze del pianto funebre in Lucania (Morte e pianto rituale nel mondo antico, Torino 1958); il tarantismo del Salento (La terra del rimorso, Milano 1961).
Fu proprio De Martino a imprimere una svolta decisiva nello studio del fenomeno del tarantismo. Nell’estate del 1959 inaugurando la tecnica dell’indagine interdisciplinare, con l’unione in un’unica équipe di uno psichiatra, una psicologa, un’antropologa culturale, un etnomusicologo e un documentarista cinematografico, indagò a fondo il rituale magico-religioso del tarantismo pugliese, raccogliendo i risultati dell’analisi, in quella mitica estate del ’59, in quello che sarà poi uno dei testi fondamentali: La terra del rimorso.
Nel 2019 corrono sessant’anni dall’indagine sul tarantismo salentino condotta da Ernesto De Martino e dalla sua équipe, tra Nardò, Galatina e Muro Leccese, nel giugno-luglio 1959.
Il progetto “demartino’60”, omaggiando e celebrando l’opera pionieristica di Ernesto De Martino e dei suoi collaboratori, intende divulgare parte dei documenti prodotti intorno al fenomeno.
Saranno allestite anche due mostre presso il Convento delle Clarisse: sul luogo del culto di Galatina, San Paolo, Tarantismo e dintorni, e sulle Menadi Danzanti.
Galatina, la cappella di San Paolo e lo spazio antistante, rappresentano uno dei luoghi simbolo in cui si svolgeva questo rituale legato al tarantismo. La mostra multimediale restituisce gli scatti di fotografi professionisti e non, che nel corso di un cinquantennio hanno varcato la soglia del luogo del culto. Le fotografie sono di: Chiara Samugheo, Paolo Longo, Paolo Albanese e Paola Chiari, Salvatore Congedo, Carmelo Caroppo, Fernando Ladiana, Luigi Chiriatti.
Passato e futuro del Salento si incontrano nella mostra Menadi Danzanti progetto realizzato grazie alla sinergia tra Assessorato alla Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Polo Biblio Museale di Lecce e Fondazione La Notte della Taranta. La mostra presso il Convento delle Clarisse propone la visione della straordinaria collezione di ceramiche antiche, greche e magno greche, con immagini legate alla musica ed ai suoi diversi aspetti e funzioni, ai luoghi e alle occasioni in cui si suonava, agli dei che la proteggevano ed ai miti che la raccontavano. Curata dall’archeologa Anna Lucia Tempesta, punta a far conoscere, attraverso le immagini vascolari i reperti musicali e le fonti scritte, i laboratori di gestualità e la “messa in movimento” delle opere, l’importanza della musica nel mondo antico e gli incredibili legami con la contemporaneità. I reperti esposti nel Museo Castromediano di Lecce, insieme ad una selezione di vasi, eccezionalmente allestita nelle sale del palazzo marchesale De Luca di Melpignano, databili tra la fine del VI ed il I secolo a.C., documentano i diversi momenti di vita in cui la musica è presente e protagonista.
Passando alla musica, alle 21 al via i concerti previsti per la serata. Primo appuntamento con Altra Tela in Piazza Galluccio dell’ensemble Accipiter dalla Basilicata, uno dei gruppi provenienti da altre zone d’Italia e che il festival itinerante ospita per celebrare l’incontro della cultura salentina con quella delle altre regioni del nostro paese.
E’ un gruppo di giovani musicisti che si propone di portare in giro spettacoli in cui le musiche tradizionali del Sud vengono contaminate da influenze più moderne. Un folk-pop-funk con melodie accattivanti, ritmi aggressivi e testi ritmici che si fondono e si mescolano. La voce di Michela Labbate, le melodie della fisarmonica e dell’organetto di Domenico Piliero, i ritmi di Domenico Dimilta, interprete della tammorra, il basso di Franky Damato, il mandolino e i flauti di Domenico Imperatore, le percussioni di Giovanni Guarino, l’incedere delle cornici di Graziano Lamarra, chitarra e voce di Pietro Varvarito e la danza di Sara Colucci, creano uno spettacolo che punta ad una corrispondenza di sensi tra il pubblico e gli artisti sul palco.
Una delle principali novità di questa edizione del festival itinerante è Pizzica in scena con i danzatori del Corpo di Ballo de La Notte della Taranta che offriranno agli spettatori una performance innovativa tra luci e specchi che riflettono l’incanto dei monumenti.
Protagonisti di Pizzica in scena a Galatina nel Castello Castriota Scanderbeg saranno i danzatori: Cristina Frassanito, Serena Pellegrino, Stefano Campagna, Andrea Caracuta, Lucia Scarabino, Fabrizio Nigro.
Ultimo appuntamento della serata in Piazza Dante Alighieri con i concerti della sezione Ragnatela. Alle ore 22 a salire sul palco saranno l’Orchestra del Liceo Da Vinci di Maglie e a seguire Antonio Castrignanò, Taranta Sounds & Sona Jobarteh.
L’Orchestra del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Maglie nasce dalla convinzione che la musica sviluppi nei ragazzi creatività e armonia, responsabilità e partecipazione. Nata nel 2011, da una idea della dirigente scolastica Annamaria Corrado e del professore Massimiliano Cananà, l’orchestra è composta da 48 elementi che suonano classici rivisitati, spaziando tra i generi più disparati. Il progetto mette in campo un confronto continuo tra modernità e radici, cultura dei libri e cultura dei sensi. In questa occasione l’Orchestra si cimenta con il repertorio musicale salentino, “contaminandolo” con i timbri del proprio organico. La musica cosiddetta colta e la tradizione popolare, trasfuse in note accanto alle sonorità rock e pop, diventano ritmo appassionato ma anche esercizio continuo disciplinato, quasi una colonna sonora per una delicata fase della vita, quella dell’adolescenza. I 48 giovani musicisti saranno diretti dal maestro Armando Ciardo, docente di violino che ha collaborato negli anni con Aldo Ciccolini, Uto Ughi, Luis Bacalov, Lucio Dalla e i Negramaro.
Chiuderà la serata Antonio Castrignanò, Taranta Sounds & Sona Jobarte.
Antonio Castrignanò, musicista salentino, ha cominciato la sua carriera, giovanissimo, con La Notte della Taranta, prima come tamburellista, poi come frontman. Compositore della colonna sonora del film “Nuovomondo” di Emanuele Crialese, ha condiviso palchi e festival con numerosi artisti. A Galatina lo stesso Castrignanò (voce, tamburo, mandola) sarà accompagnato da Rocco Nigro (fisarmonica), Gianluca Longo (mandola e mandolino), Luigi Marra (violino e voce), Giuseppe Spedicato (basso), Maurizio Pellizzari (chitarra elettrica), Gianni Gelao (fiati), Davide Chiarelli (batteria e percussioni). Insieme sul palco Sona Jobarteh, la prima donna proveniente da famiglia “Griot” a suonare la Kora, strumento tradizionale dell’Africa, in un percorso musicale con note intime che si alterneranno al ritmo travolgente della pizzica.
Tema centrale del Festival 2019 è la tutela dell’ambiente. In collaborazione con Intesa Sanpaolo e Legambiente, la Fondazione La Notte della Taranta promuoverà la raccolta fondi per la campagna #RigeneriAMOlaNatura che consentirà di rendere accessibili 4 oasi del Mezzogiorno d’Italia alle persone diversamente abili e fruibili dal pubblico attraverso sentieri guidati. Si tratta dell’oasi dei Variconi a Castel Volturno (Campania), Foce Cavone nella marina di Pisticci (Basilicata), Dune di Sovereto a Isola Caporizzuto (Calabria) e Torre Squillace nella marina di Nardò (Puglia).
Si può partecipare alla raccolta fondi attraverso la piattaforma www.forfunding.intesasanpaolo.com/ o acquistando la T-shirt creata da Yezael di Angelo Cruciani per la Notte della Taranta in vendita tra i prodotti ufficiali del Festival.
Gloria Romano
apr052014
Venerdì 11 Aprile p.v. alle ore 18,30, presso la Sala Conferenze dell'Istituto Immacolata ASP (ex-IPAB) a Galatina in Via Ottavio Scalfo n.5, nell'ambito della Rassegna "Dialogoi sto Monastiri" (Dialoghi nel Chiostro), "Notizie storiche e culturali intorno alla Basilica di Santa Caterina d'Alessandria", avrà luogo il 6° Incontro dal titolo:
"Il volgare ai tempi degli Orsini del Balzo" a cura del Prof. Rosario Coluccia, Accademico della Crusca, Ordinario di Linguistica Italiana e Preside della facoltà di Lettere e Filosofia, Lingue, Beni culturali dell'Università di Lecce.
nov082024
Venerdì 8 novembre alle ore 18:00, nella Sala conferenze “De Maria” in corte Taddeo, è in programma una conferenza dell’architetto Mario Cazzato su “Giacomo Bellanti”, un miniaturista galatinese del ‘400”: l’evento odierno sarà introdotto dalla Consigliera Rosa Anna Valletta.
Nel testo “Galatinesi illustri” (a cura di M.F. Natolo, A. Romano e M.R. Stomeo) così ci viene presentato l’artista di cui ci occuperemo nell’incontro di oggi: “Quasi certamente sconosciuto a Galatina, Giacomo Bellanti fu invece molto attivo e conosciuto alla corte di Ludovico Gonzaga, a Mantova, importante centro di cultura umanista. A Mantova, prima di passare a Napoli, lavorò per due lunghi periodi a diretto contatto con personalità che rivoluzioneranno la radice stessa delle manifestazioni culturali, recidendo ogni legame con la tradizione medievale, come scrive M. Cazzato che colloca questo artista nel processo di rinnovamento che contraddistinse il periodo dell’Umanesimo, definendolo artista lontano e depurato dagli accenti arcaici della tradizione bizantina.
Questa ventata di aria nuova il Bellanti la portò anche a Galatina nei suoi brevi periodi di permanenza. Testimonianza della sua presenza a Galatina, centro abbastanza “recettivo e dinamico”, già “particolarmente vivace” con Maria D’Enghien, si trova nella Basilica di Santa Caterina d’Alessandria in un affresco rappresentante un santo vescovo tra due cavalieri con armatura e stendardo.”
Mario Cazzato, architetto e storico, è membro del Centro di Studi sul Barocco della Provincia di Lecce e segretario della Società Storica di Terra d’Otranto che pubblica la Rivista storica del Mezzogiorno di cui è membro del comitato Scientifico. E’ responsabile, insieme ad Antonio Costantini, della collana Le Guide verdi dell’Editore Congedo ed è autore di numerosissimi saggi e volumi che documentano una continua ed intensa attività di ricerca che ha consentito di chiarire numerosi aspetti legati alle vicende storiche e artistiche del Salento. Tra i suoi primi lavori, la monografia su Melpignano indagine su un centro minore con V. Peluso che contiene i temi delle sue successive ricerche sui secoli XVI – XVIII, con particolare attenzione agli artefici del Barocco salentino ed alle trasformazioni architettoniche ed urbanistiche dei centri urbani. In questo contesto, non potendo citare tutti i suoi scritti, spicca il volume, curato con Vincenzo Cazzato, Lecce e il Salento (De Luca, Editori d’Arte, 2015) parte dell’Atlante del Barocco in Italia e Puglia barocca (Capone editore, 2013) che condensano decenni di ricerca archivistica. Tra i lavori più recenti La Galleria celeste - Astrologia e arte alla Corte dei Castromediano di Lymburgh nel Castello di Cavallino, Congedo editore.
Mario Graziuso
feb162019
Abbiamo superato le quattromila firme: domenica gazebo in piazza San Pietro e Paolo, dalle 10 alle 12.30, per raccogliere altre firme. L’istanza con cui chiediamo che sia rispettato il Dm 70 e quindi riaperti i reparti di Chirurgia e Ortopedia chiusi per “capriccio” della cattiva politica è sostenuta dalla forza di tantissimi cittadini. Sarà inviata al presidente Emiliano, al ministro Giulia Grillo, ai vertici della Asl di Lecce, e vedremo se chiuderanno ancora gli occhi di fronte al mancato rispetto del nostro diritto alla salute. Ovviamente rimane in piedi il ricorso che ho fatto con il sostegno di tanti cittadini che hanno firmato con me, aspettiamo la fissazione dell’udienza di merito, ma nell’attesa delle decisioni dei magistrati non possiamo rimanere inermi e assistere allo stillicidio dell’Ospedale.
Il mio impegno per l’Ospedale è di lunga data, risale ai tempi della prima raccolta firme, la mia fu una delle prime. All’epoca, pur non avendo alcun ruolo politico, misi a disposizione anche i mezzi della mia azienda per bloccare il traffico a Galatina e far sentire con forza la nostra voce. Oggi, a qualcuno dà fastidio il mio impegno, e blatera via social rivendicando particolari meriti e miei demeriti.
A questo proposito rendo pubblico il messaggio che mi è stato inviato dal professore Gigi Mangia, al tempo della raccolta firme presidente dell’associazione “Boys, arte e cultura” di Galatina: «Il comitato in difesa dell’Ospedale è stato promosso dall’associazione “Boys, arte e cultura” di cui ero presidente. Il comitato era apartitico e formato da tanti cittadini, ognuno dei quali ha partecipato alla raccolta firme. Ricordo l’impegno di Giampiero De Pascalis e della sua azienda, di una persona che ha messo a disposizione a titolo gratuito il locale, del personale socio-sanitario. Altri, che si attribuiscono meriti particolari lo fanno senza fondamento»
In questi giorni ho letto sulla stampa che saranno inviati gli ispettori regionali a Galatina per il Week surgery. La Regione vuole eliminare anche questa attività che era una toppa messa dalla Asl allo scempio fatto sull’Ospedale. Noi non vogliamo toppe, devono ridarci i reparti che la legge prevede per un ospedale di base. La Asl può decidere qualsiasi modello organizzativo che ritiene utile a migliorare la qualità dei servizi, compreso il Week surgery, ma nessuno deve pensare di mettere a tacere le nostre rivendicazioni con un contentino.
Il consigliere di opposizione della Lista De Pascalis
Giampiero De Pascalis
mar212011
Ecco alcune testimonianze della manifestazione contro il voltafaccia del Consiglio Provinciale che ha riaperto uno spiraglio perchè la Colacem possa bruciare C.D.R.
Antonio Mellone (I Dialoghi di Noha)
Roberta Forte (comitato Cambiamo Aria)
Antonio Congedo (comitato Cambiamo Aria)
Sammarco Pasquale (Assessore del Comune di Soleto)
Giovanni De Benedetto (ex consigliere comunale)
Marcello Seclì (presidente della sezione Sud Salento di Italia Nostra)
giu102022
Non più confinata nel perimetro del Salento, ora la questione di sposta in Parlamento. Il caso Colacem approda infatti in Commissione Ambiente della Camera: richiesta di audizione urgente per gli impianti di Gubbio, Sesto Campano e per quello salentino di Galatina. Comitati dei cittadini, sindaci, associazioni da più parti d’Italia si sono coordinati in una comparazione di dati sanitari, report scientifici prodotti nel corso dei mesi e confrontati sulle sospette correlazioni tra anomalie sanitarie ed emissioni registrate nelle comunità che vivono a ridosso dei cementifici di Colacem spa.
Dopo una lunga serie di confronti, la decisione di elaborare il dossier “Emergenza sanitaria nelle aree urbane in prossimità dei cementifici Colacem di Galatina, Gubbio e Sesto Campano”, presentato il 6 giugno con richiesta di audizione urgente alle deputate Alessia Rotta e Rossella Muroni (ex presidente di Legambiente) presso la Commissione Ambiente della Camera. A sottoscrivere il report e dare input alle fasi successive il comitato civico Ambiente e salute di Lecce, il comitato No Css nelle cementerie di Gubbio, comitato per la tutela ambientale della Conca Eugubina e l’associazione molisana Mamme, salute e ambiente di Venafro.
Nel 2017, dopo quella presentata dal Movimento Cinque Stelle dell’anno prima, l’ex ministro e allora deputato di Sinistra Italiana Stefano Fassina aveva proceduto con una interrogazione parlamentare sull’impianto galatinese, proponendo la sospensione dell’attività industriale in attesa della Vis, Valutazione impatto sanitario. Nelle zone di Sesto Campano nel territorio di Isernia, Galatina e Gubbio, in provincia di Perugia, hanno sede i tre cementifici di proprietà della società Colacem, terzo gruppo italiano per produzione, con un totale di sei stabilimenti in Italia (gli altri tre si trovano in provincia di Varese, in quella di Arezzo e a Ragusa). Ulteriori quattro impianti anche nel resto del mondo: Tunisia, Albania, Haiti, Repubblica Dominicana.
I vari comitati di cittadini hanno dunque raccolto un dossier sull’emergenza sanitaria in quelle comunità. Il dossier è stato presentato, come riportato su, lunedì scorso alla presidente e vice presidente della Commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta e Rossella Muroni. La raccolta di dati relativi alla situazione sanitaria, ambientale e autorizzativa dei tre cementifici, per i portavoce dei comitati, dimostrerebbe una precisa modalità operativa aziendale portata avanti da decine di anni e che si sarebbe andata a incastrare con un certo immobilismo da parte di alcune amministrazioni locali nel volere affrontare quella rappresenta come una delle maggiori vertenze ambientali nazionali
Dal punto di vista sanitario, il report presentato alle due parlamentari parla di dati numerici che configurano una vera e propria emergenza. Concentrazione di inquinanti e rischio di mortalità delle quali vi abbiamo parlato già un anno addietro, con riferimento alla forte apprensione manifestata da undici sigle mediche, dalla Lega italiana tumori ed emersa in uno studio del Cnr: il distretto del cementificio di Galatina era stato infatti dichiarato “zona rossa” per l’incidenza di neoplasie polmonari. C’è da dire che nel Salento, quanto meno, un registro dei tumori esiste. (E non presenta appunto cifre rassicuranti.) Nel 2021, però, la Regione Umbria lo ha invece abolito “perché troppo costoso”.
Laboratori e centri di ricerca hanno evidenziato la presenza di diossina nel latte materno e nella placenta umana, oltre a una elevata concentrazione di metalli pesanti nella vegetazione, nella falda acquifera e nel suolo. Le preoccupazioni delle popolazioni locali sono poi lievitate dopo il sequestro delle polveri presso lo stabilimento di Galatina eseguito dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, che ha evidenziato caratterizzazioni insufficienti nella composizione dei rifiuti, così come indicato anche in sede di Ctu, Consulenza tecnica d'ufficio.
“I cementifici sono industrie obbligatoriamente subordinate alla Via, la Valutazione di impatto ambientale. Eppure nessuno dei tre è stato mai valutato, nonostante l’Agenzia europea per l’ambiente ne abbia indicati due tra i 600 impianti maggiormente inquinanti d’Europa. L’emergenza rifiuti in Campania fu decretata dal presidente del consiglio Ciampi nel 1994, 28 anni fa. Da quasi trent’anni in Italia si discute su dove mettere i rifiuti. Il governo ha continuato a favorire l’incenerimento, in particolare nei cementifici, in netto contrasto con gli obiettivi europei per la riduzione delle emissioni di carbonio e il recupero dei materiali scartati”, scrivono dai comitati che hanno sottoscritto il dossier, ora sulle scrivanie delle due deputate della Repubblica.
Valentina Murrieri
(fonte: lecceprima)
set212010
Anche quest’anno la Biblioteca Giona, Presidio del Libro di Noha, e la scuola di cui fa parte, l’Istituto Comprensivo 2° Polo – Galatina (già 3° Circolo didattico “G. Martinez”) vi rinnovano l’invito a prendere parte alla Festa dei Lettori di sabato 25 settembre 2010. Una Festa dei Lettori giocosa, dispettosa e irriverente che, con garbo e senso dell’humor, ma anche con fermezza, pone l’accento sul leggere come affermazione della propria esistenza, come azione di autodeterminazione del lettore in un tempo presente e collettivo, come atto di protesta e di rivendicazione di un diritto oggi, di fatto, negato.
Programma delle iniziative:
Vi aspettiamo, in tanti, e vi auguriamo un buon inizio d’anno.
A presto
La Dirigente Scolastica Eleonora LONGO
La responsabile del Presìdio di Noha Paola Congedo
set032024
Tutta la mia solidarietà a Paolo Pagliaro, il patron della tv della repubblica, o meglio della Regione Salento (per i camerati Regione Salò), costretto a una vitaccia che mancu li cani. Ebbene sì, il poveretto non fa in tempo a uscire di casa che ogni santo giorno si ritrova con una telecamera puntata addosso, un microfono sotto il becco e una raffica di domande su tutto lo scibile umano (ficcanti e scomode che non ti dico, ‘ste domande) da parte dell’inviato speciale della redazione La Voce del Patron, determinato come non mai a fargli le pulci. Davvero non ci sono più i servi di una volta.
Cosa non bisogna sopportare per quegli appena 11.000 euro al mese di stipendio da consigliere regionale, quale Egli è: dalle prime luci dell’alba e fino a quelle della ribalta, senza tralasciare le luminarie dell’Istituto Luce, sempre a dover dar conto a loro, i novelli Julian Assange al suo soldo, pronti a metterlo in difficoltà, compulsarne le esternazioni, coglierlo in fallo, quando non addirittura CON-TRAD-DIR-LO. Qui siamo in presenza di ferocissimi watch-dogs, signora mia: Rottweiler, Mastini e financo Dobermann, insomma cani. Meno male che molti fra i telespettatori dell’emittente nostrana sono di bocca buona, comprensivi e indulgenti nei confronti del potere, predisposti per indole e formazione a sciogliere inni e canti al loro beniamino (e dunque a suffragarlo in massa quando è il momento), se no i suddetti “disturbatori” sarebbero costretti a cambiare professione, e magari darsi al Giornalismo.
Oddio, qualche eretico nel comitato ci sarà pure ora come allora (tempo fa, per dire, c’era chi faceva L’Indiano come il Danilo, o conduceva inchieste garbate ma toste su paesaggio e territorio come la Tiziana: altre ere geologiche, lo so), ma la linea editoriale quella è, e per quanto tu ti faccia il mazzo, non puoi mica pensare di fare il galletto, soprattutto se hai famiglia. E così, ma solo a mo’ d’esempio, arriva a Lecce un arcivescovo coadiutore? Eccoli là solleciti a immortalare la benedizione urbi et specialmente orbi da parte del loro editore puro e casto. C’è l’alza-bandiera in qualcuno dei club che fanno tanto casta e borghesia di provincia? All’occhio vigile del videoreporter non sfuggirà certamente il petto in fuori e la pancia in dentro del suo capo Vip (very important Pagliaro), deciso a farci capire cosa ci perdiamo a non affiliarci all’anzidetta confraternita. Si presenta un libro su qualche lingua vernacolare della zona? Thegiornalisti riprendono il Nostro tutto intento a emulare il simpatico ministro Sangiuliano al Premio Strega, impegnato anima e corpo nella promozione della sua lettura (sì vabbè) per filo e per segno. C’è un dibattito nella Masseria Li Reni condotto dal medesimo titolare, vale a dire il Bruno Vespa nazionale? Il padroncino è lì in prima fila, con il contorno di qualche suo bravo redattore - che senza meno approfitterà dell’occasione per partecipare in loco a un corso accelerato di perfezionamento post-diploma, diretto dal summenzionato gigante dell’“informazione” porta a porta.
Ma dove i teleramati copywriter danno il meglio di sé è nel corso delle visite pastorali paoline negli ospedali di mezza Puglia: non sanno più come inquadrarlo, se in corsia come papa Giovanni XXXIII al Bambin Gesù, o come un medico alle prime armi, impressionato dalle strumentazioni tecnologicamente avanzate (tipo il bisturi o il clistere), o le apparecchiature “tra le più performanti di Puglia” che Lui sfiora come fossero consolle da Disc Jokey (trovi pure l’esperienza del dj nel suo curriculum vitae).
Ma quel che conta veramente è la sintesi epesegetica finale di tutto l’ambaradan: la sanità pubblica fa schifo, roba da ricovero proprio, mentre della privata è il caso di celebrare le magnifiche sorti e progressive, composta com’è da “strutture di eccellenza gestite con grandi capacità manageriali”, nonché “modello virtuoso da replicare nel pubblico”, insomma: “produttività”, “efficienza”, “performance”, “va-lo-riz-za-zio-ne” (anche a suon di soldi pubblici), e, ça va sans dire, profitti a gogò.
Questi e molti altri sono i servizietti inflitti al pover’uomo da parte dei suoi subalterni che non gli lasciano più piede. Poco manca che lo seguano finanche in bagno (a proposito di notizie degne di minzione) per annunciare al mondo intero, ovviamente a reti unificate, che il suo non è assolutamente un manganello, ma un aspersorio.
P.S. Sulla battaglia contro l’eolico nel mare di Leuca sono d’accordo con Pagliaro & Co.
Antonio Mellone
lug062018
"Presenteremo una mozione in Parlamento e in Consiglio regionale per salvare il nosocomio di Galatina. Quello che chiediamo è di mettere da parte il progetto di un nuovo ospedale al centro del Salento e, piuttosto, di procedere ad un ammodernamento e ad una riqualificazione di quello già esistente a Galatina". E' l'annuncio fatto dal consigliere regionale del M5S Antonio Trevisi insieme ai parlamentari Cataldo Mininno e Leonardo Donno, al margine del sit-in sul tema che si è tenuto questo pomeriggio a Galatina, presso la galleria Tartaro. A promuovere il confronto, aperto a tutta la cittadinanza, è stato il comitato "No alla chiusura dell'ospedale". Presente anche una delegazione del personale medico e paramedico del nosocomio che, stando al piano di riordino ospedaliero predisposto dall Giunta Regionale, dovrebbe essere ridotto al solo punto nascita.
"Abbiamo sottolineato ancora una volta l'importanza di questa battaglia, considerata la posizione centrale e strategica dell'ospedale Santa Caterina Novella -spiegano i pentastellati- ben collegato ai paesi limitrofi e, non a caso, punto di riferimento dell'hinterland. Investire su un nuovo ospedale significherebbe non avere contezza, in primis,dei tempi di attivazione di un servizio indispensabile quale quello sanitario e assistenziale. Non solo. Significherebbe cementificazione, consumo di suolo, inquinamento. Insomma -concludono- quando c'è in gioco la salute pubblica sarebbe meglio concentrarsi sulle risorse e il potenziale, già ben espresso, delle strutture esistenti. Il Santa Caterina Novella è una di queste.Perdere reparti di eccellenza come quelli di ortopedia, cardiologia/UTIC e geriatriac, sarebbe un colpo duro al cuore del Salento. L'ennesimo, soprattutto in tema sanità".
M5S
apr172024
A proposito di uso improprio di un bene ci piace ricordare un pensiero che giunge dagli antichi greci. Lo riporta il filosofo U. Galimberti in alcuni suoi interventi disponibili in rete. Detta così: “…un bene o un oggetto è polivalente, può essere utilizzato in tanti modi, ma la ragione ci permette di farne l’uso più appropriato, quello che le regole della ragione gli hanno dato. Facciamo l’esempio di un coltello o di una bottiglia in mano ad un bambino. Siccome i bambini nella loro natura, prima di imparare a usare la ragione, seguono la loro “follia” inconsulta, un coltello che solitamente è usato a tavola per tagliare il cibo, possono usarlo per infilzare altro, così come per una bottiglia che dovrebbe servire solo per bere, possono gettarla in testa a qualcuno. "
E’ facile a questo punto chiedersi se noi, “adulti” di questa comunità, stiamo facendo delle nostre vore l’uso appropriato o stiamo usando la follia dei bambini?
Ci vediamo il 23 presso Levera, i nostri ospiti ci aiuteranno a scoprire le loro bellezze celate, e a capire qual è il loro ruolo nel contesto morfologico e urbano, e soprattutto quali rischi corriamo se ne facciamo un uso improprio.
Le Associazioni firmatarie:
NoiAmbiente e Beni Culturali di Noha e Galatina
Coordinamento Civico Ambiente e Salute Prov. di Lecce
comitato "Acqua Bene Comune Pubblica"
Nuova Messapia
Parco di Comunità del Mago
ISDE, Associazione Medici per l’Ambiente, sezione di Lecce
Forum Ambiente e Salute
Natural-mente No Rifiuti
lug252024
Da qualche settimana è oramai nota la nascita del comitato aperto contro la Legge sull’Autonomia Differenziata nel territorio di Galatina e frazioni, voluto dagli esponenti del centrosinistra galatinese e che opera sulle orme del comitato nazionale e regionale, abbracciando in sé partiti, movimenti, associazioni, sindacati e liberi cittadini allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica circa la scelleratezza di questa Legge proposta dal ministro Calderoli della Lega e di conseguenza farsi promotore della campagna di raccolta firme per proporre un referendum abrogativo che dia ai cittadini italiani la possibilità di scegliere per una Italia unita e coesa.
Ci sorprende - ma non più di tanto - constatare ancora una volta il silenzio totale del Sindaco e della sua amministrazione (fatta eccezione per pochi e stimabili esponenti della medesima che assieme a noi stanno compiendo questa battaglia di giustizia sociale). Siamo consapevoli che il tessuto politico dell’Amministrazione Vergine sia di destra, basti pensare all’apporto dato dalla Lega durante le amministrative del 2022 e l’appoggio al sen. Marti (della Lega anch’egli) che il Sindaco e i suoi riservava a allo stesso candidato durante l’ultima tornata elettorale, ma speravamo in un suo ravvedimento alla luce dell’approvazione di questa legge spacca Italia. Così non è stato, si assiste ancora al silenzio sempre più assordante della maggioranza galatinese a difesa di logiche e bandiere di partito, a discapito dei propri concittadini residenti in una porzione di territorio del Sud, tradito ancora una volta dal governo Meloni e dagli amministratori locali.
Questo silenzio però non solo porta ad una vigliacca forma di nascondimento da parte degli amministratori locali, ma privano i cittadini del diritto di essere informati circa la possibilità di esprimere democraticamente il lor pensiero apponendo la firma in uno dei tanti moduli a disposizione della cittadinanza. È vero che il nostro comitato è il promotore della raccolta firme ma è utile evidenziare la possibilità di firmare anche e soprattutto presso il Comune di residenza.
Nulla di tutto questo è stato pubblicizzato nonostante la campagna sia partita ufficialmente Giovedì 18 Luglio.
[A distanza di una settimana nessun comunicato è apparso sulla bacheca del Sig. Sindaco, nonostante la sua abile attività social; nessun avviso è stato affisso sulle plance comunali, né sull’albo pretorio del Comune di Galatina. Silenzio, solo silenzio.
Eppure ricordiamo bene i tempi che furono in cui manifestava la disponibilità ad essere il Sindaco di tutti. Ennesimo tentativo di ribadire l’essere a favore di questa Legge? Perché anche il silenzio è una forma di comunicazione.
Michele Scalese
Segretario PD – Noha
Loredana Tundo
Consigliere Comunale CON
mar102023
Nuovo allarme, nella serata di ieri, nell’area attorno al cementificio del gruppo “Colacem” di Galatina. Intorno alle 20,40 alcune immagini scattate dai passanti hanno immortalato una densa colonna di fumi che fuoriusciva dall’impianto. Una mezzora circa di emissioni visibili a diverse centinaia di metri di distanza che si sono poi affievolite nel corso della serata. Ma in tutta la zona circostante i residenti e gli automobilisti hanno continuato per ore ad avvertire l’odore acre di bruciato, tanto da rendere l’aria irrespirabile.
Immediata la richiesta di intervento - da parte del Coordinamento civico Ambiente e Salute – inoltrata alle forze dell’ordine. Sul posto è giunta una volante del commissariato di polizia galatinese per i primi controlli. I referenti del comitato, d’intesa con il consigliere provinciale con delega all’Ambiente, Fabio Tarantino, hanno inoltre inviato una segnalazione agli uffici del Settore Ambiente della Provincia di Lecce. Il comitato ha poi attivato l’Arpa, l’Agenzia regionale di protezione e ambiente per una richiesta di chiarimenti dal punto di vista sanitario e autorizzativo.
I dubbi, infatti, non riguardano solo ed esclusivamente l’intensità di quei fumi ritenuti nocivi, (già oggetto di un esposto nelle scorse settimane) quanto un altro aspetto: l’impianto poteva essere in funzione? Una domanda alla quale soltanto la Provincia potrà fornire risposte. All’impianto industriale è stata rilasciata un’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) nel dicembre del 2021 valida per dodici mesi, dunque in scadenza il 29 dicembre scorso. Un'autorizzazione sperimentale in quanto condizionata e subordinata al tavolo della Vis tuttora in corso (la Valutazione di impatto sanitario). Nel corso delle prossime ore, l’Ufficio Ambiente eseguirà le verifiche documentali per stabilire se la società sia in regola con le autorizzazioni.
La ricostruzione viene contestata dall'azienda, che così replica, circa le "segnalazioni di alcuni cittadini di fumi e odori percepiti nella periferia di Galatina. Senza alcun riscontro oggettivo, la giornalista attribuisce la causa di tale presunto evento allo stabilimento Colacem di Galatina, con il chiaro intento di screditare l’azienda, allarmando in modo ingiustificato la popolazione. Addirittura si fanno passare le luci anticollisione per gli aerei come fiamme di fuoco".
"Sarebbe stato sufficiente interpellare la direzione di stabilimento per scoprire che tutti i parametri dell’impianto dimostrano senza alcun dubbio la perfetta regolarità del suo funzionamento e la completa estraneità rispetto ai fenomeni segnalati. Colacem Galatina è pronta a fornire tutti i dati ed evidenze per fugare ogni dubbio".
Colacem Galatina aggiunge che lo stabilmento "svolge le proprie attività con tutte le autorizzazioni necessarie, in particolare è falsa l’affermazione secondo cui l’Aia, Autorizzazione integrata ambientale, abbia validità di soli 12 mesi".
Valentina Murrieri
(fonte: lecceprima.it)
ago202013
"Pubblichiamo un interessantissimo stralcio di una ricerca sugli orologi pubblici diventata libro, scritto da Rosanna Verter. Tra gli altri, c'è anche l'orologio pubblico di Noha, che, fermo ormai da troppi anni, si limita a segnalare l'ora esatta soltanto due volte al giorno"
Gli orologi da torre di Galatina e Noha di Rosanna Veter
Ieri
La sera del 21 febbraio 1848 il decurionato galatinese, sotto la presidenza di Domenico Galluccio, deliberò le feste costituzionali nominando una commissione guidata da Orazio Congedo che, unitamente al comitato composto da Innocenzo Calofilippi, Giacomo e Francesco Galluccio, Arciprete Siciliani, Antonio Viva, Bernardino Papadia, Luigi Mezio, Pasquale Angelini, Onofrio Vonghia, Ferdinando Capani, Antonio Dolce, organizzò la festa per la Costituzione promulgata da Re Ferdinando II il 10 febbraio 1848.
I festeggiamenti iniziarono di buon mattino, il 9 marzo 1848, con i fuochi d’artificio che durarono per l’intera giornata; le due bande musicali di Galatone e Neviano allietavano i cittadini; Piazza S. Pietro venne addobbata con ramoscelli di mirto, coccarde e bandiere. Nei pressi dell’ingresso della chiesa Madre, fra due bandiere, fu messa una grande iscrizione inneggiante al re e al papa eseguita a penna dall’architetto Fedele Sambati e dettata da Pietro Cavoti. Oltre a tutto ciò allietarono la vista dello scenario festoso varie luminarie e la processione con il busto argenteo di San Pietro che ebbe inizio dalla casa delle signorine Andriani, dove era custodito il busto del Santo, e percorse con a capo il capitolo «la via che mena alle Monache crandi», altrimenti dette Clarisse (oggi è quel tratto di strada tra Via Zimara e Piazzetta Gal-luccio, tra la chiesa dei Battenti e quella di S. Chiara o di S. Luigi), «S. Caterina, Corpo di Guardia e Piazza S. Pietro».
Da ciò possiamo dedurre, quindi, che nel 1848 la Torre dell’Orologio esisteva già nella sua semplice mole e che i locali erano sede del Corpo di Guardia. Proprio in quelle salette si svolsero le elezioni del plebiscito del 21 ottobre 1860 per l’Unità d’Italia ed eleggere Vittorio Emanuele II, Re costituzionale.
Il primo anno di libertà nacque con la fame che imperava tra la povera gente in tutta la provincia e i tumulti erano all’ordine del giorno. Il sindaco Antonio Dolce convocava immediatamente il Consiglio Comunale per disporre il prelevamento dal bilancio di 1815 ducati e 53 grana per poter acquistare legumi, orzo e grano per i poveri. Nel frattempo, il Ministero dell’Interno aveva ordinato alle Prefetture di segnalare eventuali monumenti da dedicare a Sua Maestà Vittorio Emanuele II. L’amministrazione comunale scelse la torre civica che fu adornata di due stemmi sabaudi posti ai lati dell’iscrizione; sul lato ovest, invece, si nota un’aquila capovolta ad ali aperte con la testa tra il tamburo e il cannone, mentre tra mine e palle di cannone anche una scure. Forse questa decorazione è stata inserita dopo la caduta del fascismo o forse c’era già visto che l’aquila è anche nell’arme sabauda. Sull’arco a tutto sesto del portone d’ingresso, Francesco Sammartino incise su marmo la seguente lapidaria iscrizione:
ALL’ELETTO DEL POPOLO VITTORIO EMANUELE II RE D’ITALIA IN MEMORIA DELLA RICUPERATA UNITÀ CHE LA PATRIA OGGI SOLENNEMENTE CONSACRA GALATINA PONEVA ADI 2 GIUGNO 1861
Ruggero Rizzelli nelle sue Memorie, edite nel 1912, sostiene che l’iscrizione è «sgrammaticata e fa poco onore alla torre del Caccialupi; falsando la storia offende le tradizioni della colta cittadinanza»; fu dettata da un insegnante del locale liceo Colonna, padre Sebastiano Serrao, dell’ordine degli Scolopi, congregazione religiosa fondata da Giuseppe Colasanzio nel 1617.
Per tale lavoro il Sammartino venne compensato con ducati 13 e grana 53.
I locali dell’Orologio avevano ospitato per qualche anno la Guardia Nazionale; dal 1850 oltre 250 militi della Guardia Urbana. In quell’occasione, per renderli più ospitali, i nudi locali furono arredati con candelieri, bracieri, sedie e qualche panca. Il tutto per la cifra di 65 ducati e 80 grana.
I primi restauri al Corpo di Guardia furono deliberati il 27 novembre alle ore 21 dell’anno del Signore 1861 da un Consiglio Comunale presieduto dal sindaco Antonio Dolce e composto dai consiglieri comunali Giuseppe Maggio, Carlo Lezzi, Michele Astarita, Carmine Zappatore, Pietro Colella, Arcangelo Trivisanno, Francesco Greco, Vincenzo De Matteis, Giuseppe Siciliano, Giovanni Congedo, Diego Papadia, Pasquale Angelieri, Domenico Bardi, Gaetano Colaci, Giuseppe Vozza, Paolo Baldari, e dal segretario comunale Luigi Santoro. Per i lavori fu costituita una commissione con Giuseppe Galluccio, Pietro Congedo e Michele Astarita i quali raccolsero ducati
160.66 per sottoscrizione e la somma venne aggiunta ai ducati 437 già stanziati dal consiglio. Oltre al proseguimento delle opere murarie, furono sostituite le porte ai camerini, le invetriate e il portone. Alla deputazione furono restituiti 79.05 ducati che risultarono in più.
Il 21 giugno 1877 nella segreteria comunale fu convocato dal sindaco Giacomo Viva, in seduta straordinaria, il Consiglio Comunale per deliberare circa «l’acquisto di una nuova macchina di orologio pel servizio del pubblico essendo l’attuale ridotta in uno stato da non essere soddisfacente ai bisogni del pubblico». Per l’acquisto della nuova macchina il sindaco esibì la corrispondenza tenuta col capo fabbrica, signor Alfonso Curci da Napoli, e coi F.lli Peperis da Udine dalla quale risultava che per avere «una macchina costruita secondo gli ultimi sistemi» si doveva spendere circa £ 2000, somma da prelevare da un articolo del bilancio del 1877.
Si poteva certamente spendere di meno, ma come giustamente osservò il consigliere Giuseppe Capani «una volta che il Consiglio deve venire nella determinazione di acquistare una nuova macchina di orologio è necessario che fosse di quelle costruite colla massima precisione». Alla sua proposta si uniformò tutto il Consiglio.
Il 3 luglio la Prefettura rilevava in una sua nota che trattandosi di «una spesa non lieve, non prevista nel bilancio e che poteva dissestare l’andamento finanziario del comune», suggeriva «di sperimentare l’asta pubblica e visto l’ammontare della spesa» si doveva «richiedere a un competente artefice un atto che equivalesse alla perizia» e che poteva a un tempo «essere anche l’offerta del fornitore stesso. Tale atto dovrà assoggettarsi all’approvazione del Consiglio Comunale che sarà chiamato a precisare i mezzi per la spesa e domandare la dispensa dei pubblici incanti coll’autorizzazione di far luogo a norma del caso alla privata licitazione tra persone del mestiere oppure alla trattativa privata».
Fallite le trattative con il Curci e i Peperis, l’amministrazione diede incarico ad Epimaco Olivieri Caccialupi, successore di Augusto Bernard, di fornire la macchina dell’orologio.
La ditta Caccialupi, presente con i suoi orologi da torre in molti comuni della provincia, aveva la sua sede in Napoli alla strada Egiziaca n. 44 a Pizzofalcone, oggi sede del distretto militare.
L’8 aprile 1879 il sindaco facente funzioni, Pietro Santoro, comunicava al Consiglio Comunale che il signor Giuseppe Greco aveva presentato «una di-manda» con la quale proponeva di effettuare a proprie spese le opere in muratura «occorrenti per l’impianto del nuovo orologio, a seconda del disegno proposto dall’architetto Fedele Sambati l’8 maggio 1861 su una perizia di Giuseppe Mandorino». Come compenso il Greco chiedeva di ricevere a titolo di cessione l’aia su cui sorgeva la Torre dell’Orologio. Naturalmente il Consiglio respinse la proposta considerato che non vi era molto squilibrio per le finanze locali e pertanto i lavori potevano essere sostenuti a spese del Comune anche perché cedendo l’area al Greco si restringeva un camerino che poteva essere utile per edificare una sala. Qualche mese dopo la giunta deliberava di licenziare i regolatori dei pubblici orologi di Galatina, Salvatore Zuccalà, nonché quello della frazione di Noha, Fedele Bonuso. Ma il 30 maggio 1882 il Consiglio Comunale, presieduto dal sindaco Giacomo Viva e composto dai consiglieri Luigi Papadia, Alessandro Verdosci, Gaetano Cola-ci, Giustiniano Gorgoni, Luigi Vallone, Liberato Congedo, Vitantonio Colaci, Salvatore Tondi, Raffaele Baldari, Giuseppe Vonghia, determinò di abbattere la Torre del vecchio Orologio perché «inutile ed indecorosa» e diede mandato ai consiglieri Liberato Congedo e Vitantonio Colaci di «trattare con qualche muratore di fiducia».
I consiglieri scelsero Pasquale Alessandrelli per l’appianamento della Torre «contro il pagamento di £ 50 ed il materiale ricavabile pro-beneficio».
Fu costruita così una nuova torre con timpano e furono messe a vista le campane.
Qualche anno dopo, precisamente il 24 aprile 1885, Francesco Bardoscia, assessore delegato dal sindaco, convocò il Consiglio Comunale per deliberare con urgenza l’illuminazione dell’orologio per tutta la notte e per l’intero anno, a differenza di una precedente convenzione con Vincenzo Giurgola regolatore del pubblico orologio, e di tenerlo acceso per sei mesi fino alle 9.00 p.m. e per sei mesi per tutta la notte.
Per tale lavoro al Giurgola vennero corrisposte £ 360 annue, sia per la manutenzione che per l’illuminazione del pubblico orologio, invece di £ 300. L’anno dopo, tale incarico fu affidato a Pietro Ascalone, orologiaio, con la riduzione del salario a £ 300.
Nel 1913, a cura della “Società Galatinese per le imprese elettriche”, con una spesa di £ 140,03 venne effettuato «l’impianto elettrico negli uffici della Polizia Urbana e al pubblico orologio sovrastante detti uffici».
L’8 ottobre 1932 il segretario cittadino del Partito Nazionale Fascista scriveva al Podestà per sapere come mai l’orologio non suonava da 15 giorni e poiché il servizio era affidato a persone responsabili, egli non riusciva a spiegarsi come mai non fosse stato ancora riparato. Il Podestà, in una missiva di qualche giorno dopo, gli comunicava che si era provveduto all’acquisto di una corda metallica necessaria per il funzionamento della suoneria. Nella comunicazione di risposta, il Podestà si chiedeva anche se era il caso di spendere elevate somme per la riparazione oppure di esaminare l’ipotesi dell’acquisto di un nuovo macchinario la cui spesa sarebbe ammontata a £ 3.500.
Oggi
Al termine della centralissima Via Vittorio Emanuele II, strada ricca di palazzi settecenteschi e zona viaria più antica della città, la Torre del Caccialupi, più comunemente nota come l’Orologio o Corpo di Guardia, si innalza nella sua sobria e superba semplicità, espressione dell’entusiasmo post-unitario. La torre è fra le più belle del Salento, è una costruzione di chiaro stampo neoclassico che, all’indomani dell’Unità d’Italia, fu dedicata a Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele II.
I locali della torre, che anticamente erano adibiti a cappella privata della famiglia Greco-Bardoscia, vennero donati successivamente all’amministrazione comunale che li destinò a sede delle guardie urbane. Per quanto riguarda l’anno di costruzione della torre, possiamo supporre che se l’attiguo palazzo Bardoscia è datato fine 1789 è molto probabile che anche la torre sia della stessa epoca.
La torre ha base quadrata, è posta ad angolo tra Via Vittorio Emanuele II e Via Umberto I. Il vasto salone e le due salette che si aprono a sinistra hanno le volte a botte e, per gli amanti dei dati statistici e architettonici, si presenta con questi dati: l’altezza è di metri 18,37 mentre la larghezza è di metri 8,16; il quadrante, vero e proprio indicatore del tempo, incastonato in una cornice in pietra leccese, ha un diametro di centimetri 120; la lancetta delle ore ha una lunghezza di centimetri 40, quella dei minuti è lunga invece centimetri 50.
I numeri indicanti le ore sono in caratteri romani e il numero che indica le ore “quattro” è graficamente rappresentato con il segno IIII e non IV come detta la grafia romana. Questo fatto è dovuto, forse, per simmetria grafica all’interno del quadrante. Molti, comunque, sostengono che invece è una caratteristica degli orologi da torre.
Osservando la torre si evidenziano due cornicioni marcapiano che la segmentano in quattro ordini: il primo è sostanzialmente molto semplice; il secondo ordine invece è stato abbellito con gli stemmi sabaudi e con l’iscrizione dedicatoria; il terzo è riservato esclusivamente al quadrante dell’orologio; il quarto ordine chiude con il timpano dove, all’interno di una monofora aperta (arco), sono ospitate due campane in bronzo, oggi in pessimo stato.
Per accedere alla stanza dell’orologio bisogna arrampicarsi su 21 scalini di una poco agevole scala a chiocciola, molto stretta, consunta dagli anni, che conduce sul terrazzo e da qui, attraverso un’altra ripida scala di 15 scalini, si entra nella magica stanzetta dove la meccanica della sveglia cittadina ci appare in tutta la sua bellezza.
La cittadina macchina del tempo è di grandi dimensioni ed è ancora oggi meccanica, azionata da ruote dentate in cui sono state praticate delle tacche regolari con larghezza proporzionale al numero dei rintocchi che devono suonare. La velocità è regolata da una ruota a paletta frenata dall’attrito dell’aria; invece la forza motrice è fornita da tre enormi massi in pietra leccese, legati con cavi di acciaio molto flessibili. Il peso delle pietre varia in base alla grandezza della campana su cui battono le ore. Questi cavi si avvolgono ad un cilindro quando vengono manovrati, ogni ventiquattro ore, dal-l’addetto alla carica con una manovella. La velocità di rotazione è controllata da un pendolo, che consente ai pesi di scendere lentamente sino a piano terra. Il pendolo serve a rallentare o ad accelerare la marcia alle ruote che compongono il meccanismo dell’orologio; l’ora invece è regolata da un disco girevole. Tutti questi ingranaggi sono legati da un sistema di scappamento ad ancora.
La macchina poggia su travi in legno sostenute nel muro per contrasto ai pesi. La molla, dopo essere stata avvolta, inizia a svolgersi facendo girare gli ingranaggi che muovono le lancette delle ore e dei minuti a velocità diversa attorno al quadrante. La carica al nostro segnatempo è a cura di Gianni Venturiero che continua imperterrito a salire e scendere le ripide scale. Egli è l’erede di quella passione e volontà di tutti quei cittadini che per anni sono saliti in cima alla torre, con la pioggia battente, con il caldo e con il freddo.
Grazie alla loro costanza le lancette non si sono fermate e hanno continuato a tenere attiva la sveglia cittadina. Nel lontano 1991 l’ingranaggio della storica torre civica si fermò alle 12,10 o alle 00,10?
Le campane
Le campane, messaggere civiche, sono un esempio di architettura laica legata all’Universitas e un bene artistico che come tale va protetto. Hanno molte funzioni: segnalano allarmi o adunanze o funzioni religiose o di orologio che scandisce il tempo.
La voce campana, che molti credono di origine gotica, fu introdotta intorno alla fine del VII secolo e venne usata per la prima volta da S. Beda (672735), monaco e storico vissuto in un monastero benedettino in Inghilterra, considerato il più grande erudito dell’Alto Medioevo.
L’Accademia della Crusca, nella lessicografia, cita campana con aes campanum, nome con cui era noto il bronzo, lega metallica composta dall’80% di rame e dal 20% di stagno, metalli teneri, la cui unione nella lega permette di ottenere un materiale di grande durezza, a grani fini, dotato di caratteristiche di grande sonorità. Oppure il nome potrebbe derivare dalla forma di un vaso arrovesciato e sboccato, e fu adoperato per la prima volta da S. Paoli-no, vescovo di Nola, dalla omonima città in provincia di Napoli, dove vi era una miniera di rame. Alcuni umanisti chiamano la campana, in latino nola, dal nome della città dove furono ritrovate molte campane; altri invece sostengono che le prime campane siano state fuse in Campania, e da qui campana che sembra la più accreditata. Ancora oggi si brancola nel buio, nell’incertezza.
Le campane della torre cittadina hanno misure ben calibrate e adatte per la nota “la” e per il “re”; sono sprovviste di ceppo, cioè sono fisse, non oscillano e suonavano tramite il martello esterno e non con il battaglio. Sono entrambe ornate di ricami, di iscrizioni e di altorilievi a prova dell’eccellenza a cui era giunta l’arte di fondere il bronzo già nel 1700.
La campana piccola, quella posta in alto, batteva i quarti d’ora, molti anni orsono. Ha un’altezza di centimetri 55 e un diametro di centimetri 63; dalla dimensione possiamo ipotizzare un peso di 150 chili. Tra due bellissime cornici di motivi floreali reca un’iscrizione:
ANGELI MONGIÒ SINDICATUM A. D. 1762
Presenta una varietà di decorazioni: sul lato nord, in posizione centrale, vi è lo stemma civico, mentre sul lato sud si evidenzia un’immagine in rilievo, sulla superficie esterna del bronzo e costituente corpo unico con la campana stessa, che potrebbe essere un santo, forse S. Pietro.
La campana maggiore, quella che batteva le ore e oggi un cupo don allo scoccare dell’ora, ha un’altezza pari a centimetri 70 e un diametro di centimetri 85, con un peso presumibile di circa 200 chili; anche qui al centro, lato nord, lo stemma della città. Tra le due cornici si legge:
NOLA, HÆC, HORIS DENVNTIANDIS REFICITVR A.D. 1762 HORARIO RESTITUTO ANNO VULGARÆ
Questa campana per annunciare le ore fu rifatta nell’anno del Signore 1762 dell’era volgare dopo che fu ricostruito l’orologio.
Alcuni studiosi hanno letto, erroneamente, in quel “Nola” la contrazione di Vignola, oggi Pignola, piccolo centro della provincia di Potenza, famosa patria dei fonditori Olita e Bruno. È giusto chiedersi: «Da chi sono state fuse le campane dell’Orologio?». Stupisce, infatti, che le campane non sono “firmate” dal mastro campanaro.
Occorre ricordare che il 20 febbraio del 1743 un terremoto del nono grado della scala Mercalli, magnitudo 6.9, colpì tutta la penisola salentina, le isole Ionie e la Grecia, con epicentro nel canale d’Otranto. Le scosse durarono circa un’ora e l’intensità maggiore fu registrata nella vicina Nardò. Forse il rifacimento della campana e la ricostruzione della torre si devono ai danni che quel terremoto provocò anche nella città di Galatina.
La lapide
Al carabiniere Domenico Secondo Della Giorgia è dedicata la lapide posta sul lato ovest della torre. Insignito della medaglia d’argento, era nato a San Cesario di Lecce il 1° luglio del 1888 da Antonio e Matilde Rollo. L’anno seguente la famiglia Della Giorgia si trasferì nella non lontana Galatina, dove il padre assunse l’incarico prima di Guardia Municipale e poi di Comandante e dove nacquero gli altri cinque fratelli.
Da giovane lavorava come maniscalco e il 15 ottobre 1908 fu chiamato alle armi, arruolandosi nel novembre nel 5° Genio Minatori.
Lo troviamo a Messina e Reggio Calabria a prestare soccorso durante il terremoto del dicembre 1908 e per tale opera meritoria ricevere la Medaglia Commemorativa. Per la sua corporatura e per la sua altezza, raggiungeva il metro e ottanta, chiese di essere arruolato nei Carabinieri e il 26 maggio 1909 fu assegnato come Allievo Carabiniere a Piedi.
Promosso effettivo, è trasferito nella Legione di Napoli. In Libia prese parte alla guerra italo-turca e ricevette la seconda Medaglia Commemorativa. Ritornato in Italia, fu assegnato alla Legione Territoriale di Bari. Quando nel maggio del 1915 l’Italia entra in guerra contro gli Austro-Ungarici il nostro eroe viene aggregato al Reggimento Carabinieri Reali, 8a Compagnia Mobilitata, e raggiunge il territorio di guerra con la bandiera e la banda d’ordinanza: siamo alla seconda battaglia dell’Isonzo. Il 6 luglio 1915, sull’altura del Podgora, dove vi erano le trincee nemiche, vengono stanziati 30 ufficiali e 1.399 Carabinieri. In una rassegna dell’Arma dei Carabinieri leggiamo la drammatica giornata di guerra vissuta dai Carabinieri e da Domenico:
... la mattina del 19 luglio, dopo la consueta preparazione con tiri di artiglieria, il terzo battaglione, verso le ore 11, scattò dalla trincea verso le linee nemiche. Balza fuori per prima, l’ottava compagnia [alla quale apparteneva Della Giorgia, N.d.A.] seguita dal comando del battaglione, tenuto dal tenente colonnello Teodoro Pranzetti, poi la settima e la nona. Tempesta di fuoco del-l’avversario sulla zona di attacco. L’ottava compagnia, pur falcidiata, avanza lentamente con le due ali, e si frammischia con gli elementi sopravvenienti della settima, le tre compagnie giungono fin sotto i reticolati; molti morti per via. Tutti i superstiti resistono, attaccati a quei reticolati, pur sentendo l’inutilità del loro sacrificio. Quindi sopraggiunge l’ordine di ripiegamento.
L’attacco durò molte ore con lo stile dei combattimenti rapidi e ad orario che, per circa un anno, fino alla conquista di Gorizia, fu praticato nelle battaglie dell’Isonzo. Al reparto costò 53 morti, 143 feriti e 10 dispersi.
Il tenente Moscatelli, comandante del plotone, raccontava che nell’assalto il nostro concittadino venne ferito una prima volta da una raffica di mitragliatrice che lo colpì al braccio sinistro. Il tenente gli ordinava di ritirarsi, ma Domenico gli rispondeva: «Non mi mandi indietro, signor tenente, ho il braccio destro che funziona ancora, posso impugnare la baionetta per quei briganti». Continuava a dare nell’azione l’esempio ai compagni: giunto nelle vicinanze del reticolato, venne colpito alla testa e morì con il viso al sole e al nemico. Erano le 12,30 circa del 19 luglio 1915 e aveva appena ventisette anni. Nel suo portafogli fu rinvenuta una lettera, forse del giorno prima, dove era scritto: «Cara madre, domani andremo all’attacco della fortezza di Gorizia. Se dovessi cadere non piangete. Mandate gli altri fratelli quassù che ne è bisogno per la grandezza della patria».
Per questo suo atto di grande eroismo e abnegazione gli fu decretata la Medaglia d’Argento al valor militare alla memoria con la motivazione che oggi è leggibile sulla lapide tra Via Vittorio Emanuele II e Via Umberto I.
Il 25 luglio 1943, con la caduta del fascismo, dalla lapide venne eliminato il fascio littorio, ma non l’anno fascista (XIII E.F.).
L’Arma dei Carabinieri in pensione di Galatina ha dedicato a Domenico l’elegante sede di Piazza Alighieri. A lui è intitolata la caserma della Compagnia dei Carabinieri di Maglie ed è ricordato, dal 2001, nella toponomastica di San Cesario di Lecce, sua città natale. La sua eroica morte è stata illustrata su cartolina da Vittorio Pisani.
L’orologio di Noha
«... una piazzetta commoda ed un orologio che misura il tempo...», così leggiamo in una pagina dedicata a Noha dal giudice Tommaso Vanna.
La torre, sulla quale è allocato l’orologio pubblico, è in stile classico e termina con un chiostro di archetti dai quali sono visibili le campane. È stata costruita, probabilmente, intorno al 1861, come indica la lapide posta a circa quattro metri dal piano di calpestio. Giacomo Arditi nella sua Corografia fisica e storica della provincia di Terra d’Otranto scrive: «...un orologio pubblico eretto in piazza con denaro dello stesso benemerito». La torre, in stile classico, fu donata alla cittadina dalla generosità dei fratelli Orazio e Gaetano Congedo. Sul muro della torre è scolpito in uno scudo il loro stemma gentilizio: un albero di pino al naturale accostato a sinistra da tre stelle disposte: 1, 2; il centro del tronco di pino è attraversato dalla figura di un toro furioso.
Al di sotto dello stemma l’epigrafe:
NOHA FRAZIONE DEL COMUNE DI GALATINA CIRCONDARIO DI GALATINA COLLEGIO ELETTORALE DI MAGLIE DISTRETTO DI LECCE PROVINCIA DI TERRA D’OTRANTO 1861
Il quadrante dell’orologio è inserito nel corpo di un’aquila, simbolo di forza e coraggio: fu insegna delle legioni romane e negli stemmi esprime fedeltà all’Impero. Secondo alcune testimonianze, sia la testa che il fascio su cui si aggrappavano gli artigli furono rimossi subito dopo la caduta del fascismo nel 1943. Le lancette sono ferme, ormai da data immemorabile, alle ore 09,40 o alle 21,40. Marcello D’Acquarica nel suo catalogo I beni culturali di Noha scrive:
La prima versione della meccanica dell’orologio risalente al 1861 non è più esistente. Apparteneva ad una tecnologia più semplice e meno raffinata, costruita totalmente in modo artigianale, dai denti degli ingranaggi ai chiodi che ne bloccano la struttura. La seconda versione risale al 1911, anno della sua costruzione e installazione sulla torre dell’orologio in Piazza S. Michele. Costruita dalla Premiata Fabbrica Orologiai di Fontana Cesare di Milano, è la seconda generazione di orologi meccanici dell’inizio del ’900.
La macchina, completamente restaurata e inaugurata il 23 dicembre 2008, oggi fa bella mostra di sé nell’atrio della Scuola Media “G. Pascoli”, sezione distaccata di Noha, con funzione di studio e didattica.
Tra le carte d’archivio vi solo alcune delibere in cui la Giunta Comunale approvava, viste le spese sostenute, il pagamento a Giovanni Nocco e a Pasquale Monastero per la riparazione dell’orologio negli anni 1908-1909.
Nel 1913 abbiamo un nuovo impianto di orologio. La carica viene data da Pantaleo Rocca e la spesa per il petrolio viene desunta dall’art. 25 del bilancio prelevando £ 74,00 dal fondo riserva. Nel 1912 viene retribuito Giuseppe Potenza con £ 20,00 per la sistemazione dell’orologio.
BIBLIOGRAFIA
ARCHIVIO STORICO COMUNE DI GALATINA: Delibera del 27.11.1861 Delibera del 5.06.1862 Delibera n. 22 del 21.6.1877 Delibera n. 10 dell’8.5.1882 Delibera n. 38 del 30.5.1882 Delibera n. 77 del 24.4.1885 Delibera CC dell’8.04.1889 AA.VV., Guida di Galatina, Congedo Editore, Galatina 1994. ANTONACI ANTONIO, Storia di Galatina, Panico editore, Galatina 1999. ARDITI GIACOMO, Corografia fisica e storica della provincia di Terra d’Otranto, Stab. tip. “Scipione
Ammirato”, Lecce 1879, Ristampa anastatica, 1994.
D’ACQUARICA FRANCESCO,MELLONE ANTONIO, Noha, storia, arte, leggenda, Infolito Group Edito
re, Milano 2006.
D’ACQUARICA MARCELLO, I beni culturali di Noha, Edizioni Panico, Galatina 2009.
GUADAGNI CARLO, Nola sagra: 1688, Il Sorriso di Erasmo, Massa Lubrense 1991.
MINIERI ANTONIO, Compendio della terra di Nola, Palo, Nola 1973.
RIZZELLI RUGGERO, Pagine di storia galatinese: memorie, Tip. economica, Galatina 1912.
SIMONI ANTONIO, Orologi italiani dal Cinquecento all’Ottocento, A. Vallardi Editore, 1967.
VANNA TOMMASO, Urbs Galatina, Editrice Salentina, Galatina 1992.
feb082024
Il Premio dei Premi, una grande kermesse che porta sul palcoscenico i campioni delle più diverse realtà
regionali: una parata di stelle dell’universo FITA.
Istituto nel 2014, il Gran Premio del Teatro Amatoriale è riservato ai vincitori di appositi concorsi abbinati,
svolti a livello regionale e organizzati dai rispettivi Comitati FITA.
Sono in palio il trofeo maggiore, alla migliore compagnia, e altri premi individuali e di gruppo, tutti
assegnati da una giuria di esperti. Dall’edizione 2018/2019 il Gran Premio si è trasformato in concorso dal
vivo, ospitato in diverse località, dove i gruppi finalisti affluiscono da tutta Italia: un’occasione per far
conoscere al pubblico e alle istituzioni il meglio del teatro amatoriale italiano.
L’anno scorso il GPTA si è svolto in Emilia Romagna esattamente a Forlì.
Ad ospitare la IX° edizione del prestigioso premio, FITA nazionale ha scelto la Puglia , dove ben 14
compagnie si sfideranno sullo splendido palco del Teatro CAVALLINO BIANCO di GALATINA durante le seguenti date: 17 e 24 Febbraio, 2 e 9 Marzo, 6-13-20-27 Aprile, 4-11-18 Maggio, 1-8-16 Giugno alle 20.30.
L’intera organizzazione è stata affidata dal comitato Regionale FITA PUGLIA al Comune di Galatina e al
Presidente della Compagnia THEATRUM di Galatina, Raffaele Margiotta, che ricopre anche la carica di
Consigliere delegato di Lecce e Provincia del C.R. Fita Puglia .
Ritorna così un appuntamento molto atteso dal pubblico, grazie all’impegno della F.I.T.A. la più importante
realtà del teatro amatoriale del nostro Paese, con i suoi 25.000 associati e le 1.400 compagnie affiliate. Un
traguardo non scontato, ottenuto con un importante sforzo organizzativo.
l’edizione 2024 del Gran Premio Nazionale del Teatro Amatoriale della F.I.T.A. (Federazione Italiana Teatro
Amatori). L’iniziativa è promossa da FITA Nazionale, con la compartecipazione del Comune di Galatina e il
patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Lecce “Salento d’amare”.
L’evento sarà presentato giovedì 8 Febbraio alle ore 18 c/o il Palazzo della Cultura di Galatina.
Questa edizione vedrà protagoniste da Febbraio a Giugno quattordici compagnie provenienti da altrettante
regioni vincitrici delle selezioni svoltesi nel 2023: Campania, Lazio, Calabria, Abruzzo, Sicilia, EmiliaRomagna, Veneto, Marche, Lombardia, Liguria , Umbria, Puglia, Toscana, Friuli Venezia Giulia.
Sindaco Fabio Vergine
Città di Galatina
ott282023
I coordinamenti di Galatina, di Gubbio, di Venafro, della conca Eugubina e ISDE Lecce, hanno inviato una lettera al Santo Padre e ai vescovi di Assisi, di Gubbio, di Otranto, Lecce e Isernia Venafro, per chiedere di fare chiarezza sull’evento cosiddetto “Patto di amicizia” fra Galatina e Assisi, sottoscritto dai relativi sindaci il 14 ottobre nella basilica di Santa Caterina a Galatina, alla presenza dell’a.d. di Colacem.
Testo integrale della lettera.
“A Sua Santità Francesco
E.P.C. A Sua Ecc. Prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano e integrale
Ai S.E.R. Vescovi di Assisi, Lecce, Otranto, Gubbio, Isernia-Venafro
Al Preside dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “don Tonino Bello” – Lecce
Sua Santità,
confidando nella Sua comprensione riteniamo importante segnalarle un evento che ha suscitato molto interesse e scalpore sulla stampa. Il 14 ottobre scorso nella Basilica di Santa Caterina di Alessandria a Galatina è stato siglato un «Patto d’amicizia nel nome di San Francesco e Santa Caterina d’Alessandria» tra il comune di Assisi e quello di Galatina per la promozione turistica nel segno della spiritualità, in nome di una «unione culturale ed economica».
Entrambe le città, infatti, ospitano le due Basiliche, San Francesco d’Assisi e Santa Caterina di Alessandria, prime in Italia per la vastità dei cicli pittorici degli affreschi e luoghi spirituali di pellegrinaggio. In quell’occasione, le due comunità religiose di Frati Francescani conventuali, accolti nei rispettivi monasteri annessi, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Don Tonino Bello”, sono stati partner in un evento che ha coinvolto anche il colosso del cemento COLACEM, industria insalubre di prima classe, già al
centro di plurimi esposti nelle Procure di Lecce e di Perugia, ritenuta una dei probabili responsabili dell’elevato tasso di inquinamento e dei danni sulla salute nell’area galatinese, definita dall’ISS, cluster per il tumore polmonare con un trend in peggioramento, nell’area eugubina e in quella venafrana.
I sindaci dei due Comuni hanno anche firmato un protocollo d’intesa, costato al piccolo Comune di Galatina circa 12mila euro, metà dei quali per riprese televisive effettuate da Mixer ADV, concessionaria di Telerama, di proprietà del consigliere della Regione Puglia Paolo Pagliaro.
Il costoso patto è stato tenuto a battesimo dal Cavalier Carlo Colaiacovo, a.d. COLACEM, che si è detto disponibile a sostenere con la sua “Fondazione Perugia”, così come ha fatto con il restauro della basilica di Assisi, altri eventi come il patto di amicizia Assisi-Galatina. In epoca di contingenza economica e di crescita della cultura di “cura del Creato”, ha colpito molto il viaggio in elicottero aziendale COLACEM dei Frati assisani, atterrati col Sindaco di Assisi all’interno dell’imponente opificio Colacem in Galatina, e l’ingente finanziamento dell’Ente locale, che, non rientrando nell’ordinaria gestione né riguardando servizi prioritari alla collettività, potrebbe diventare di interesse della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti territorialmente competente.
Può leggere un estratto dell’intervento del sindaco di Galatina dove si evince il tono di centralità della figura dell’a.d. COLACEM data durante l’iniziativa:
«A questo punto con onore, con piacere immenso, chiedo a voi tutti di aiutarmi ad accogliere il Sindaco di Assisi, ringraziandola per aver accolto con entusiasmo questo invito della nostra Comunità. Ciò che ci unisce, cara Sindaco, non è soltanto tutto ciò che saggiamente ci hanno raccontato gli amici che ci hanno preceduto. Non è soltanto cultura, siamo uniti anche nella tradizione economica con l’intervento dell’Ad di COLACEM Carlo Colaiacovo a Galatina. Pertanto, sono particolarmente felice di chiamare insieme al Sindaco anche un importantissimo operatore economico (COLACEM) che unisce i nostri territori, che fa ponte tra i nostri territori e che da sempre dimostra una grandissima sensibilità per le nostre Comunità. E poi anche un desiderio particolare, il suo, il loro, la filosofia aziendale di contribuire alle nostre tradizioni e alle necessità del nostro territorio con una disponibilità ed una generosità che negli anni vi ha sempre contraddistinto. Quindi vi chiedo gentilmente, caro Sindaco, caro cavalier Colaiacovo (Amministratore delegato della COLACEM) di salire sul palco».
Benché condivisibile la firma del Patto ed ineccepibile che Assisi trasferisca know-how in tema di turismo religioso a Galatina – l’Assisi del Sud -, la riflessione che teniamo a condividere riguarda la natura delle relazioni tra interessi economici privatistici e comunità religiose locali in nome della tutela/conservazione del patrimonio ecclesiastico, alla luce dell’ingente stanziamento di finanziamenti in favore dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi e della nomina della vicepresidente della holding di famiglia, Maria Carmela Colaiacovo, alla presidenza di Confindustria Alberghi per il biennio 2023 20248.
Con la presente teniamo a sottolinearle che, da diversi anni oramai, i comitati di Galatina, Gubbio, Sesto Campano (Venafro) affrontano complesse vertenze istituzionali che riguardano i cementifici COLACEM e che stanno interessando aziende sanitarie locali, tribunali amministrativi, procure, sezioni ambiente di enti locali e parlamentari. In queste settimane, COLACEM è al centro di un conflitto con il Consiglio di Stato e gruppi di cittadini, poiché impiega rifiuti come combustibile (CSS) in tutte le sue cementerie. Secondo medici, scienziati e la stessa Commissione Europea bruciare rifiuti in un cementificio è insalubre e nocivo per l’ambiente.
La gravità dell’episodio, che ha trasformato la Basilica di Santa Caterina di Alessandria in un palcoscenico, è stata raccontata da ISDE, l’Associazione dei medici per l’ambiente. ISDE fa notare che il patto Galatina-Assisi sia stato siglato mentre è in atto una valutazione dell’impatto sanitario (VIS) del cementificio COLACEM sulla salute degli abitanti, ulteriore studio richiesto da Asl Lecce e Provincia di Lecce (a seguito delle osservazioni prodotte in conferenza di servizi per il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale- AIA, da ISDE e dei comitati territoriali) e prevista nell’ultimo atto autorizzativo rilasciato all’azienda; similmente, a Luglio 2022 sono stati presentati i drammatici risultati della VIS a Venafro, mentre a Gubbio essendo presenti due cementifici, Colacem e Barbetti da più di 60 anni, si rivendica il diritto di avviare una analoga Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), ed un’indagine epidemiologica approfondita che non è mai stata effettuata in un’area dove le patologie oncologiche, cardiovascolari e di altra natura sono in preoccupante aumento.
L’impasto di religione, turismo e cemento non preoccupa solo le “sentinelle dell’ambiente e della salute” ISDE. Nell’Esortazione Apostolica del 4 ottobre, giorno di San Francesco, Sua Santità stessa si sofferma sull’influenza esercitata da “chi ha maggiori risorse” nel riuscire ad avviare progetti di forte impatto ambientale millantando il progresso locale.
“La decadenza etica del potere reale è mascherata dal marketing e dalla falsa informazione, meccanismi utili nelle mani di chi ha maggiori risorse per influenzare l’opinione pubblica attraverso di essi. Con l’aiuto di questi meccanismi, quando si pensa di avviare un progetto con forte impatto ambientale ed elevati effetti inquinanti, gli abitanti della zona vengono illusi parlando del progresso locale che si potrà generare o delle opportunità economiche, occupazionali e di promozione umana che questo comporterà per i loro figli. Ma in realtà manca un vero interesse per il futuro di queste persone” (Paragrafo 29 dell’esortazione apostolica Laudate Deum del Santo Padre Francesco, 4 ottobre 2023).
Accogliamo la Sua esortazione, che non rappresenta soltanto un appello ideale e spirituale al mondo ma ripone una grande speranza nella prossima COP 28 di Dubai, nell’adozione di una soluzione politica partecipata, a livello nazionale e internazionale, coinvolgendo tutti i cittadini. Il Suo incoraggiamento a difesa di chi si impegna nella causa ambientale dà voce alle nostre motivazioni: “Poniamo finalmente termine all’irresponsabile presa in giro che presenta la questione come solo ambientale, “verde”, romantica, spesso ridicolizzata per interessi economici” (Paragrafo 58 della già citata Laudate Deum).
Nelle campagne di reputation marketing, curate da COLACEM e riportate nei report annuali aziendali di sostenibilità, emerge come il finanziamento delle attività di realizzazione/restauro sia una prassi. Alcuni esempi pertinenti riguardano i finanziamenti per il restauro della Chiesa di SS. Martino e Nicola a Venafro e della Chiesa di Sant’Eustachio Martire a Sesto Campano10, quest’ultime nell’area venafrana in cui insiste uno dei cementifici e dove la situazione è talmente grave con ospedalizzazioni, tassi tumorali (in particolare alla mammella) e decessi sopra la norma, da aver rivelato la presenza di diossina persino nel latte materno. L’appello che Le rivolgiamo, Sua Santità, che rivolgiamo a Sua Ecc. Prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano e integrale, ai S.E.R Vescovi di Assisi, Lecce, Otranto, Gubbio e Isernia-Venafro è di approfondire e fare chiarezza interna su eventuali “doni interessati” proposti o ricevuti dalle varie Chiese locali e di promuovere, presso i vertici ecclesiali e la società civile dei nostri territori, il condivisibile messaggio etico di una “transizione verso energie pulite, abbandonando i combustibili fossili, e la logica di rattoppare (…) un processo di deterioramento che continuiamo ad alimentare (..) Possano così mostrare la nobiltà della politica e non la sua vergogna. Ai potenti oso ripetere questa domanda: «Perché si vuole mantenere oggi un potere che sarà ricordato per la sua incapacità di intervenire quando era urgente e necessario farlo? ».
L’appello che le volgiamo, Santo Padre, è di aiutare le comunità religiose locali a continuare ad essere le nostre guide morali in questa difficile fase di transizione culturale. Per citare alcuni esempi positivi: l’impegno dell’Ufficio Ecumenico dell’Arcidiocesi di Otranto e del Centro Ecumenico Oikos “P.A.Lundin” di Galatina nella celebrazione annuale della Giornata del Creato; della parrocchia di Beata Vergine Maria di Costantinopoli a Collemeto (frazione di Galatina) accanto alla cittadinanza per impedire l’apertura in pieno centro cittadino di un impianto “Entosal” di recupero e smaltimento di rifiuti speciali. Il sentito saluto che Le rivolgiamo, Santo Padre, è di aiutarci a preservare i nostri amati spazi naturali, cultuali, spirituali, affinché restino per noi cittadini luoghi sacri al riparo da qualsiasi ombra di collusione, culla di un passato dal significato simbolico, di un presente ancora dimora per i Credenti della Presenza soprannaturale e di un futuro di speranza per il destino dell’umanità.
Per questa Sua missione e per la Sua benevolenza le esprimiamo la nostra vicinanza con l’augurio di poter essere ricevuti in una udienza privata. Le auguriamo ogni bene.
Coordinamento Civico Ambiente e Salute Galatina
comitato No CSS nelle cementerie di Gubbio
comitato per la tutela ambientale della conca eugubina
Mamme per la Salute e l’Ambiente Venafro
Isde Lecce”
(fonte: ilsedile.it)
nov072022
Il Circolo Tennis “Giovanni Stasi” di Galatina, che lo scorso luglio ha centrato l’obiettivo della promozione in B2, si prepara ad affrontare il nuovo campionato senza nascondere le proprie ambizioni di puntare ai play off. il 30 ottobre scorso la Federazione Italiana Tennis, nella persona del consigliere del comitato regionale FIT Puglia Alessandro Carmine Dell’Aquila ed alla presenza del Presidente del comitato regionale FIT Puglia Francesco Mantegazza, ha premiato a Bari il CT “Giovanni Stasi” di Galatina, consegnando una targa ricordo al Presidente Antonello De Pascalis.
«Come Presidente – ha dichiarato De Pascalis - sono onorato del risultato raggiunto, questa è la vittoria dei nostri RAGAZZI, del nostro staff tecnico, dei nostri soci del nostro Consiglio, della Direzione Sportiva e dei nostri sponsor. Grazie di cuore a tutti».
Nei giorni scorsi è stata ufficializzata l’acquisizione di un nuovo giocatore Alessandro Bellifemine, classe 2001, romano, classifica italiana 2/2, ITF 202, con una importante esperienza a livello nazionale ed internazionale, dalle notevoli capacità tecniche, che costituirà un valore aggiunto ai confermati Jeremias Rocco, Matteo Fanì, Ignacio Novo, Andrea Cardinale, Antonio Montinaro e Alfonso Costamagna. «Abbiamo una squadra giovane e determinata – afferma il Capitano Donato Marrocco – e siamo particolarmente soddisfatti del nostro vivaio. Grande soddisfazione, infatti, da Andrea Cardinale anno 2005, classifica 2023 2/7 che in due anni ha scalato 4 categorie, dalla terza categoria 3/2 a 2/7 e da Antonio Montinaro anno 2002, classifica 2023 2/5, che in 10 mesi è passato da 2/7 a 2/5. Completata la squadra ora si pensa a lavorare sodo per raggiungere al massimo della forma l’appuntamento e puntare, perché no, ad una promozione».
La Direzione sportiva, composta da Ottaviano Marco e Spagna Silvio, è costantemente impegnata nell’organizzazione delle competizioni sportive che vanno dai tornei individuali ai numerosi campionati a squadre ed è particolarmente orgogliosa del lavoro svolto dallo staff tecnico che segue con attenzione e passione tutti gli atleti: bambini, agonisti e adulti.
Antonio Torretti
Ufficio Stampa Circolo Tennis “Giovanni Stasi” Galatina
mag142018
L’Under 13 della Showy Boys Galatina chiude la regular season al primo posto del girone A. Dopo aver conquistato il secondo posto provinciale e il terzo in ambito regionale con il team under 13 nella modalità 3vs3, il club bianco-verde ottiene risultati positivi anche con il gruppo 6vs6. Con la doppia affermazione nel concentramento di Squinzano, che ha visto i ragazzi di mister Quida vincere 2-0 contro Lequile e De Giorgi Volley, la Showy Boys si consolida in vetta alla graduatoria del girone A e accede alla final four provinciale.
Il cammino della squadra under 13 è stato esaltante per i risultati e per il gioco espresso dai giovani allievi della Scuola Volley galatinese. Il tabellino di fine campionato evidenzia undici vittorie e una sola sconfitta nei dodici incontri in calendario e ciò conferma la compattezza di un gruppo che sta crescendo a livello tecnico e come carattere. Allievi con una maggiore responsabilità in campo come dimostrato in occasione del terz’ultimo incontro giocato e vinto a Lequile quando, causa impossibilità allo spostamento gara, la Showy Boys è stata costretta a disputare l’incontro con organico ridotto e con la prevalente presenza di allievi under 12. Ciò nonostante, i galatinesi si sono distinti con una prova convincente e, proprio in virtù del risultato positivo ottenuto in questa situazione non certo agevole, sono riusciti a conservare il primo posto della classifica.
Anche per gli under 13 6vs6 si aprono così le porte della final four che si disputerà, salvo modifiche del calendario, il prossimo 18 maggio. Le altre tre contendenti al titolo di campione provinciale sono Olimpia Sbv, Tricase e Alessano. Proprio con quest’ultima finalista, giunta al secondo posto nel girone B, si dovrà confrontare la compagine bianco-verde per cercare di conquistare un posto per la finalissima.
Al via gli appuntamenti del settore Promozione del comitato Fipav Lecce con la partecipazione di nove squadre al campionato under 12 maschile tra cui i giovanissimi allievi della Scuola Volley targata Showy Boys. Dal prossimo 21 maggio, la formazione bianco-verde sarà impegnata nel torneo promozionale con gironi eliminatori che daranno l’accesso alla fase finale.
Il team galatinese, composto da atleti nati dal 2006 al 2008, è stato inserito nel girone A assieme a Calimera e Uggiano. Il primo concentramento si giocherà nella palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 2 di Noha, a seguire, il 31 maggio a Uggiano e il 4 giugno in casa del Calimera.
Il campionato under 12, unico a livello federale non agonistico che assegna il titolo provinciale, è considerato l’attività di passaggio tra il promozionale e l’agonistico. Prevede appuntamenti settimanali e come i campionati maggiori di categoria terminerà con un evento finale per l’assegnazione del titolo provinciale.
www.showyboys.com
mar112019
L’altro giorno mi è stata data la notizia della mia elezione come delegata per l’Assemblea Nazionale del Partito Democratico per il collegio Nardò-Casarano. Vorrei utilizzare questo spazio per ringraziare chi, in questi mesi precedenti alle Primarie, mi ha sostenuta e spronata a mettermi in gioco. Per prima cosa ringrazio tutto il circolo PD di Galatina che sin da quando per la prima volta ho preso in mano la tessera del partito, mi ha fatta sentire subito parte di una bellissima famiglia e ha acceso ancora di più in me la passione per la politica. Grazie al segretario Andrea Coccioli e a tutti coloro che fanno parte del comitato per la mozione Giachetti-Ascani di Galatina perché hanno creduto e continuano a credere in me, una giovane ragazza di 19 anni che ha tantissime cose da imparare ma che può contare sull’appoggio di tante persone che le stanno attorno e di questo ne sono veramente grata. Un grazie ulteriore a Mauro Bavia capolista per il mio collegio che nelle ultime settimane mi ha molto incoraggiata e che, sono sicura, continuerà ad insegnarmi tanto in futuro. E per ultimi ma non meno importanti, grazie a tutte le elettrici ed elettori che domenica scorsa si sono recati a votare per l’elezione del nuovo Segretario Nazionale del Partito Democratico, un gesto che sembra piccolo ma che al contrario è molto significativo e importante in questo periodo, un piccolo gesto oserei dire rivoluzionario per le sorti del partito e per il futuro del Paese. In molti hanno voluto in questi giorni congratularsi con me per il risultato raggiunto ed una cosa che con piacere ho notato leggendo i tanti messaggi è stata l’importanza data alla mia giovane età e alla mia voglia di mettermi in gioco e la speranza che questo sia solo un primo di tanti passi che muoverò in futuro. Un primo passo che però non sarei riuscita a compiere senza il sostegno delle tante persone che hanno creduto e continuano a credere in me.
“Spazio al futuro”, leggo, ma io preferirei modificarlo in “spazio al presente” perché noi giovani siamo il presente di questo Paese e siamo noi quelli che attraverso idee valide e mettendoci sempre in gioco adesso, potremo costruire il futuro. Noi giovani siamo dunque il presente che serve per costruire il futuro e vorrei fare un appello ai miei coetanei e a tutte le ragazze e i ragazzi che questo futuro vogliono e sono in grado di costruirlo: siamo le fondamenta per una nuova visione di mondo quindi studiamo, mettiamoci in gioco, incontriamoci per condividere i nostri pensieri. Perché come affermava Giovanni Falcone “gli uomini passano, le idee restano” e solo queste sono in grado di cambiare il mondo.
Caterina Luceri, delegata nazionale per l’Assemblea Nazionale del Partito Democratico, collegio Nardò-Casarano
feb102022
In occasione della Giornata del Ricordo, il comitato provinciale dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) di Lecce ha emesso il seguente comunicato, che mi preme far conoscere a quanti hanno rispetto per questa giornata, ma che non vogliono confondere il loro pensiero con chi intende approfittare di questa ricorrenza per gettare fumo negli occhi, mettendo sullo stesso piano carnefici e vittime, di coloro che subirono le tragiche conseguenze delle deportazioni naziste e fasciste nei campi di sterminio hitleriani, o che da partigiani combatterono e si sacrificarono nella guerra di Liberazione, per ridare all’Italia la Libertà, che il ventennio mussoliniano aveva soppresso, e cacciare dall’Italia l’invasore nazista.
“Come ogni anno il 10 febbraio ricorre “Il giorno del ricordo” per i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata. Istituito con la legge 30 marzo 2004 n. 92 vuole «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». Ma la complessità ed il contesto vengono sempre più ignorati. Purtroppo l’occasione è diventata molto ghiotta per chi vuole fomentare la denigrazione dell’antifascismo e della Resistenza europea, decontestualizzando la tragedia delle foibe che coinvolse anche innocenti, oltre che camicie nere e fascisti, ignorando i crimini del nazifascismo, parlando prima di migliaia di vittime, poi di centinaia di migliaia, quindi di milioni, cosa del tutto falsificante.
Siamo sempre più nel bel mezzo di una battaglia sulla memoria pubblica e civile. Si vogliono titolare strade e piazze a Norma Cossetto, presa a simbolo e a pretesto. Si vogliono equiparare vittime e carnefici della guerra fascista e del nazifascismo alle vittime chi vi si oppose con sacrificio. Si fa retorica nazionalistica e in nome di immaginarie pacificazioni si esalta una ambigua italianità, come con ben due manifesti a Nardò firmati da affini a CasaPound ed “Andare Oltre” che ora rivestono incarichi pubblici. L’uso pubblico della Giornata del Ricordo, quindi, appare sempre di più in chiave faziosa e niente affatto storica e di memoria civile europea da parte della destra nazionalista e sovranista, oltre che neofascista.”
Ninì De Prezzo
ago232018
Universitat Pompeu Fabra di Barcellona, Paris School of Economics – Ecole d’Economie di Parigi e Banque de France Eurosysteme, insieme al Comune di Galatina rinnovano l’appuntamento inaugurato lo scorso anno con il Galatina Summer Meetings.
Dal 27 al 30 agosto il Palazzo della Cultura di Galatina ospiterà tra i più importanti professori universitari provenienti da tutto il mondo che terranno numerose lezioni. Le tre tematiche toccate saranno Macroeconomia, Economia Politica e Storia Economica. Inoltre ci sarà spazio anche per una lezione magistrale dal titolo “La crisi e le politiche della Banca Centrale Europea” presso la splendida cornice dell’ex Monastero delle Clarisse in piazzetta Galluccio.
Il comitato organizzatore dell’evento è presieduto da Luigi Pascali (Pompeu Fabra) e ha tra gli altri membri Pamela Campa (SITE Stockholm School of Economics), Gaetano Gaballo (Banque de France and Paris School of Economics), Francesco Pappadà (Banque de France) e Mara Squicciarini (Università Bocconi).
La quattro giorni di corsi prevede lezioni di Macroeconomia (27 e 28), di Economia Politica (29), di Storia Economica (30) e la Lectio Magistralis (29), accompagnate con degli intermezzi meno impegnativi e più rilassanti come un tour guidato di Lecce seguito da una cena nella giornata del 27 agosto, una visita al Lido Mar Y Sol nella giornata del 28 agosto, un tour guidato per Galatina seguito da una cena tipica nella giornata del 29 agosto e una visita al Castello di Corigliano d’Otranto con Stage di Pizzica nell’ultima giornata del corso.
“Siamo onorati – commenta il sindaco di Galatina Marcello Amante – di ospitare per il secondo anno consecutivo il Summer Meetings. Discutere di argomenti così interessanti è stimolante e ci gratifica come Città. Sono state inserite delle iniziative che hanno lo scopo di far conoscere la nostra provincia e le sue tradizioni e siamo pronti ad ospitare tutti i professori proveniente da alcune delle più prestigiose Università del Mondo.”
Ufficio Stampa Marcello Amante
apr202018
L’UNICEF Italia ha deciso di promuovere, nel 2018, la manifestazione dal titolo “L’Orchidea dell’UNICEF per i bambini” che si svolgerà in oltre 2.200 piazze in tutta Italia, il fine settimana del 21 e 22 aprile 2018. L’iniziativa vedrà, anche con il tuo aiuto, la partecipazione di circa 11.000 volontari e consisterà nella distribuzione di una piantina di orchidea in vaso a fronte di un contributo minimo di € 15,00. L’intera manifestazione sarà supportata da una vasta campagna di comunicazione che interesserà le principali reti televisive, numerose emittenti radiofoniche e molte testate giornalistiche.
Grazie all’impegno e alla partecipazione di tantissimi volontari, negli anni precedenti, è stato possibile raccogliere fondi che hanno consentito all’UNICEF di garantire interventi salvavita a svariate decine di migliaia di bambini! Questo risultato è eccezionale: ci teniamo a ringraziare particolarmente tutti i volontari del comitato Italiano per l’UNICEF, tutti i volontari e i sostenitori in piazza, la CRI, AGESCI, tutte le AUSER, l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e tutte le associazioni di volontariato che hanno voluto essere al nostro fianco.
Ci auguriamo di cuore che sarete in tanti a rispondere alla nostra chiamata, provenienti da diversi gruppi e realtà di volontariato presenti in tutto il territorio italiano. Unitevi a noi in questo grande momento di piazza ed aiutateci a rivolgere a tutto il pubblico un forte invito a concentrare la nostra attenzione sui problemi di sopravvivenza dei bambini in tutto il mondo. In particolare quest’anno i fondi raccolti saranno investiti per la Campagna “Bambini sperduti” creata per aiutare e sostenere tutti quei bambini che sono perseguitati, minacciati, malnutriti, in fuga da guerre, sfruttati, derubati dell’infanzia. Che ogni giorno, in ogni angolo del mondo, sono in pericolo. Che vivono in paesi come Eritrea, Nigeria, Sudan, Siria, Iraq, Afghanistan, paesi in conflitto, in povertà estrema, senza la protezione e le cure di cui avrebbero bisogno.
Qualche informazione sull’UNICEF. L'UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia) è la principale organizzazione mondiale per la tutela dei diritti e delle condizioni di vita dell'infanzia e dell'adolescenza. Fondato nel 1946 su decisione dell'Assemblea Generale dell'ONU, l'UNICEF opera attualmente in 156 Paesi in via di sviluppo attraverso 126 uffici permanenti sul campo e in 36 Paesi economicamente avanzati tramite una rete di Comitati Nazionali. La missione dell'UNICEF è di mobilitare in tutto il mondo risorse, consenso e impegno al fine di contribuire al soddisfacimento dei bisogni di base e delle opportunità di vita di ogni bambino, ragazzo e adolescente. L'UNICEF agisce attraverso programmi e progetti concordati e realizzati, in ogni paese, assieme alle istituzioni pubbliche e alle organizzazioni e associazioni locali, nel totale rispetto delle diversità culturali. MODALITA’ ORGANIZZATIVE
La nostra sede operativa è a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento sulla manifestazione al seguente numero di telefono:
0422/609943 VALERIA fax 0422/609933
e-mail orchidea@unicef.it
Ringraziando anticipatamente per tutto quanto potrete fare per aiutarci.
Villorba, 22/01/18
SEDE OPERATIVA UNICEF
“L’ORCHIDEA PER I BAMBINI”
feb192020
Venerdì 21 febbraio, a partire dalle ore 9:45, il XVII Trofeo Caroli Hotels Under 14 farà tappa a Galatina, allo Stadio comunale “Giuseppe Specchia”, dove si affronteranno le formazioni di Roma e Monteruscello. Le due squadre sono inserite all’interno del girone F, che comprende anche Sassuolo, Swansea City, Nick Bari e Ragazzi sprint.
Giunto alla sua diciassettesima edizione, il Trofeo Caroli Hotels è un appuntamento di grande risonanza nel panorama calcistico giovanile, sostenuto dal Settore Giovanile e Scolastico della Federazione Italiana Giuoco Calcio. In pochi anni, il comitato organizzatore è riuscito a rendere l’evento una delle manifestazioni più interessanti nel panorama nazionale, richiamando l’attenzione di tanti osservatori delle principali società professionistiche.
Alla tappa galatinese parteciperanno gli Istituti comprensivi scolastici della Città di Galatina, che hanno accolto piacevolmente l’invito da parte dell’Amministrazione Comunale e del Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi, coinvolti nell’organizzazione della manifestazione sportiva.
Saranno proprio i vertici dei giovani amministratori a dare il calcio d’inizio.
Il Vice Sindaco, con delega allo sport e politiche giovanili, Maria Giaccari, commenta: "La partita che avremo il piacere di ospitare non può che essere un momento di festa per lo sport, in una giornata che vede coinvolti i ragazzi delle scuole di Galatina. Sarà la giusta occasione per trascorrere alcune ore all'insegna del divertimento, assistendo ad una sana competizione. Siamo convinti che la pratica sportiva per le nuove generazioni sia un fondamentale strumento educativo e formativo per i futuri tifosi, ma anche un metodo di promozione per lo sport tutto".
Ufficio stampa Marcello Amante
ott092018
Il comitato Regionale Puglia ha reso noto il calendario del campionato nazionale di I° livello Serie C che prenderà il via l'ultimo week-end del mese di ottobre. Nel girone B, debutto in casa per la Showy Boys Galatina che, sabato 27, affronterà sul parquet del palazzetto dello Sport "Fernando Panico” il Volley Club Grottaglie.
La giovanissima formazione allenata da Gianluca Nuzzo sarà impegnata in due difficili trasferte sul campo del Molfetta e, la settimana successiva, su quello del Terlizzi. Nella quarta giornata il palasport di Galatina ospiterà il team barese del Polignano. A seguire, sfida tutta leccese con lo Specchia e successiva gara casalinga con il Sammichele. I bianco-verdi faranno visita all’Alessano per poi disputare l’ultimo match prima della sosta natalizia con il Racale-Alliste. Alla ripresa, ultimo turno del girone di andata da giocare in casa della Bee Volley Lecce.
La squadra galatinese disputerà le gare casalinghe nel pomeriggio della domenica con inizio alle ore 18:00 sempre presso l'impianto sportivo di via Chieti a Galatina. Solo in occasione della prima giornata di campionato si giocherà il Sabato a causa di una concomitanza con altra gara federale.
Il torneo, a cui partecipano dieci squadre nel girone B e nove nel girone A, terminerà il 17 marzo 2018. Queste le altre compagini con cui si confronteranno i giovani allievi della Showy Boys: GS Atletico Sammichele, Bee Volley Lecce, New Volley Polignano, Pallavolo Molfetta, Progetto Azzurra Alessano, Punto Tessile Terlizzi, Sandemetrio Volley Specchia, Spot&Go Racale-Alliste e Volley Club Grottaglie.
www.showyboys.com
set242024
A ventuno anni dalla scomparsa la figura del tecnico salentino, emblema di una disciplina sportiva captata ed offerta con una didattica aperta anche al sociale, continua ad essere un punto di riferimento per tutto il movimento pallavolistico salentino.
Indicato dagli addetti ai lavori quale esempio di tecnico capace e uomo ricco di valori, il suo ricordo è sempre presente tra quelle generazioni di pallavolisti da lui svezzate e cresciute.
Ne alimenta la memoria il gruppo storico “ I ragazzi di Fernando” organizzando, in affiancamento al comitato Promotore di Corrado Panico e alla Salento Best Volley, l’edizione del Memorial numero 18, tra manifestazioni indoor e outdoor.
Sarà il fine settimana del 28 e 29 settembre p.v. ad ospitare al palazzetto di Via Montinari a Galatina l’evento a lui dedicato, con un quadrangolare di alto spessore che vedrà AURISPA ALESSANO/TRICASE, BCC VOLLEY LEVERANO, PAG VOLLEY TAVIANO e GREEN VOLLEY GALATONE affrontarsi nella fase eliminatoria per determinare le finaliste di domenica 29.
Lo svolgimento di ogni gara è programmato al meglio di 2 set su 3 con il sistema del Rally Point System e in caso di parità (1-1), il 3° set sarà giocato fino a 15 punti.
La scaletta prevista dal programma fissa una breve cerimonia di apertura (ore 16.30) della manifestazione alla presenza delle Autorità Ammnistrative Comunali per poi, nel rispetto dei tempi tecnici, dare inizio alle gare.
Saranno la Bcc Leverano di mister Andrea Zecca (serie B girone G) e l’Aurispa Alessano/Taviano (serie A3 girone blu) di mister Tonino Cavalera ad aprire le ostilità, arbitrate da una coppia di giudici di ruolo A, un fiore all’occhiello del nostro settore arbitrale leccese, Stefano Chiriatti e Giuseppe Resta.
A seguire mister Alessandro Marte e mister Fabrizio Licchelli, alla guida rispettivamente della Pag Volley Taviano e della Green Volley Galatone, entrambe nel girone G della serie B, chiuderanno la prima giornata determinando con i risultati conseguiti la finale di domenica 29 per il 1° e 2° posto.
Sabato 28 settembre
ore 17.30 Gara 1 (al meglio di 2 set su 3) tra le società
AURISPA ALESSANO/TRICASE ( serie A3) - BCC VOLLEY LEVERANO (serie B)
a seguire Gara 2 (al meglio di 2 set su 3) tra le società
GREEN VOLLEY GALATONE (serie B) - PAG VOLLEY TAVIANO (serie B)
Domenica 29 settembre
ore 17.30 Finale 3° e 4° posto
PERDENTE GARA 1 VS PERDENTE GARA 2
a seguire Finale 1° e 2° posto
VINCENTE GARA 1 VS VINCENTE GARA 2
La due giorni del Memorial si chiuderà con la premiazione delle società partecipanti, alla presenza delle Autorità Amministrative Comunali.
Piero de Lorentis
Area Comunicazione Sbv Galatina
apr242018
Mercoledì 25 aprile, nell'area antistante la Chiesa dello Spirito Santo (ex Convento dei Cappuccini) in via dei Platani, avrà luogo il secondo Memorial Don Fedele Lazari. Una giornata realizzata e pensata per tanti ragazzi e per le loro famiglie che avranno la possibilità di trascorrere qualche ora di svago all'insegna dello sport e del sano divertimento all'aperto.
Il programma della manifestazione, organizzata dal comitato Famiglie via dei Platani e patrocinata dal Comune di Galatina, prevede diverse attività e momenti di interesse.
Nella mattinata dalle ore 10 alle ore 12 sono previste esibizioni di pallavolo con gli allievi della Showy Boys Galatina e una gara di aquiloni.
Nel pomeriggio i giochi ricominceranno alle ore 15 e andranno avanti fino alle ore 19 con tiro alla fune, corsa con i sacchi, corsa 50 e 100 metri, lancio del Vortex, un torneo di calcetto, una Gimkana ed altri giochi ricreativi a cura del CSI di Terra d'Otranto.
La manifestazione si concluderà con fuochi d'artificio e lancio di lanterne.
IL comitato FAMIGLIE DI VIA DEI PLATANI
giu212023
A causa di una carente programmazione e di altrettanto carenti controlli, il Salento leccese si sta trovando sempre più spesso sulle rotte commerciali di importanti gestori di rifiuti speciali, anche pericolosi.
Sono numerose le autorizzazioni rilasciate in questi anni dalla Provincia di Lecce, e altre sono interessate da procedimenti amministrativi in corso, per una capacità complessiva di gestione di gran lunga superiore alle reali necessità del nostro territorio.
Ancora una volta, come per altri fenomeni di neocolonialismo come quello energetico, il Salento è nel mirino di speculatori di ogni parte d’Italia (e non solo) e soggetto a gravi devastazioni ambientali.
Il grido di allarme e l’appello ad intervenire tempestivamente viene da 19 associazioni culturali e ambientaliste locali; le cause, le responsabilità e gli effetti di questa emergenza saranno illustrate in un incontro pubblico che si terrà a Galatone giovedi 15 giugno alle 18e30, nei locali di Opera Seme, nell’area della Cantina Sociale Agricola Galatea 1931, sulla Strada Provinciale Galatone-Galatina al km 1.
Nell’occasione saranno raccolte le adesioni delle associazioni locali ad un Documento comune sul tema, che sarà inviato a tutti gli amministratori e gli operatori interessati, in modo da contribuire ad azioni di contrasto efficaci.
I firmatari:
Adottadog, AIRSA Ass. Indipendente Ricerca Salute Ambiente, Aria Pulita, comitato Spina Morrone, Coordinamento civico Ambiente e Salute prov. di Lecce, Progetto Progetto Terra, Forum Ambiente e Salute, Forum Amici del Territorio, Galatina Storia Arte e Cultura, Galatone Bene Comune, Galatonesi a Raccolta, Isde Ass. Medici per l’Ambiente, Medicina Democratica, Nardò Bene Comune, Natural-Mente No Rifiuti, NoiAmbiente e Beni Culturali, Nuova Messapia, Precious Plastic Salento, Salento Km 0.
gen102024
L’Università Popolare “Aldo Vallone” con il patrocinio della Città di Galatina e la partnership dell’Università del Salento e della testata cittadina, il galatino, soggetti questi presenti nel comitato organizzatore del convegno, ha organizzato la presentazione degli Atti del Convegno di studio, Antonio Antonaci, il sacerdote lo studioso il pubblicista, svoltosi a Galatina il 27 settembre 2021, in occasione del decennale della morte dell’illustre prelato.
L’evento si svolgerà oggi 10 gennaio 2024 alle ore 18:00 nella Sala conferenze dell’ex Monastero delle Clarisse: introdurrà i lavori il Presidente dell’Università Popolare “Aldo Vallone, prof. Mario Graziuso, e porgeranno il saluto istituzionale il Sindaco di Galatina, dott. Fabio Vergine, il prof. Pietro Giannini, professore emerito dell’Università del Salento, e don Francesco Coluccia, Direttore de il galatino.
La relazione sulla pubblicazione è stata affidata all'Arcivescovo di Otranto, padre Francesco Neri che ha accolto l’invito con particolare interesse ed entusiasmo.
Gli Atti del Convegno sono stati curati dal prof. Pietro Giannini e dalla prof.ssa Anna Maria Mangia e pubblicati, grazie alla preziosa disponibilità del prof. Ennio De Bellis, nella Collana Aristotelica Traditio, edita dalle Edizioni Milella, “giusta collocazione per un volume dedicato ad uno studioso come A. Antonaci, che proprio alla tradizione Aristotelica in Terra d’Otranto ha dedicato il suo maggiore impegno scientifico”.
Nella Premessa al volume si legge che “il Convegno ha voluto essere un doveroso omaggio ad un cittadino di Galatina che ha onorato la sua città con il suo impegno sacerdotale e culturale ed ha mostrato sempre, anche con prese di posizione vigorose e decise, di contribuire al miglioramento della condizione dei suoi concittadini, di tutti i suoi concittadini senza alcuna distinzione.”
E la pubblicazione degli Atti del Convegno rappresenta un ultimo tassello della volontà di mantenere vivo il ricordo di un uomo che ha dato lustro alla nostra città, attraverso i contributi dei relatori del Convegno, una Nota biografica su mons. Antonio Antonaci ed una Bibliografia dei suoi scritti “che hanno lo scopo di offrire informazioni per comprendere meglio la sua vita e la sua attività intellettuale.”
Nota redazionale
dell’Università Popolare Aldo Vallone
apr262018
Basta con le metafore funzionali alla SPECULAZIONE
Ritorna la metafora della guerra e, sulla base di questa, come nel 2015, si invita a “fare presto, a lavorare tutti insieme, senza divisioni o inutili polemiche per fermare l’avanzata del batterio”.
Dato il momento storico sarebbe opportuno un minimo di pudore nell’utilizzo dei termini.
Si esagerano in maniera strumentale le cifre: ricordiamo che nel 2015 mentre il Commissario per l’emergenza, Giuseppe Silletti, a marzo, dichiarava alla stampa e trasmetteva alla prefettura stime di diffusione della malattia intorno a 1.000.000 di piante infette, a giugno il Ministero comunicava la presenza di 612 piante infette (con un’incidenza di casi positivi sui campioni pari a 1,90%). Ancora oggi la percentuale delle piante che ospitano il batterio rappresentano l'1,8% di quelle campionate.
Si grida all’epidemia e alla guerra: in modo da creare uno stato emotivo di tensione e paura per indurre le persone ad accettare qualcosa che altrimenti, il buon senso mai prenderebbe in considerazione (si pensi alla follia delle eradicazioni reintrodotta dal Decreto “Martina” che prevede l’abbattimento di tutte le piante presenti nel raggio di 100 metri, ovvero la desertificazione di 3,14 ettari di terreno per ciascuna pianta ospite, insieme all’utilizzo indiscriminato di insetticidi neurotossici).
Si invita a fare presto, in modo che la gente non abbia il tempo di riflettere, di vedere gli ulivi del Salento tornati in perfetta salute e in piena produzione, di prendere coscienza della perversione delle soluzioni imposte che sono peggiori di una (forse) possibile malattia batterica.
Si esorta “all’unità” e a non fare polemiche, ovvero a non mettere in discussione la “rappresentazione” imposta dalle istituzioni e la visione dominante diffusa dai media.
Noi questa falsa “narrazione” la rimandiamo al mittente. L’unica emergenza è quella democratica, l’unica catastrofe è quella ecologica e sanitaria che verrebbe a verificarsi se questo piano scellerato fosse attuato. L’unica guerra è quella che si sta muovendo su vari fronti (Xylella, TAP, trivelle in mare, inceneritori, ILVA, Cerano, ecc.) all’economia locale e al nostro territorio.
Per questo motivo invitiamo
i contadini, gli agricoltori, gli apicoltori, gli allevatori, gli operatori turistici, gli abitanti e i cittadini, a non cedere alle intimidazioni e alle minacce, a unirsi ai ricorsi collettivi che partiranno entro la prossima settimana in DIFESA DELLA NOSTRA TERRA, DELLA NOSTRA SALUTE, DELLA NOSTRA ECONOMIA (per informazioni rivolgersi a: cosatevalleditria@hotmail.com; FB: Cosate Valle d’Itria);
gli amministratori onesti a stare dalla parte dei cittadini che rappresentano e dai quali sono stati eletti, con azioni concrete anche in sede giudiziale;
i sindaci, in qualità di responsabili della salute pubblica, ad attivarsi per impedire disastri sul piano sanitario conseguenti all’utilizzo su vasta scala di insetticidi neurotossici;
i forestali di ogni ordine e grado a non obbedire a ordini ciechi, contrari alla vita, ma di osservare i principi di salvaguardia alla base della loro missione.
Chiediamo
ai Comuni ricadenti nell’area dichiarata infetta, di contenimento e cuscinetto, di unirsi al ricorso annunciato dal Sindaco e dall’Amministrazione di Cisternino (https://m.facebook.com/lukaconvertini/posts/10209173484412954);
ai giornalisti di sottrarsi alle pressioni e alla propaganda, raccontando le cose per quelle che sono, perché la verità è sempre illuminante.
comitato per la Salvaguardia dell’ambiente e del territorio
lug052023
Quattro comitati italiani - composti da medici, cittadini, ricercatori e amministratori – replicano a quanto dichiarato da Fabrizio Pedetta, ingegnere e direttore generale del colosso industriale Colacem Spa, nell’intervista rilasciata alla nostra testata un mese addietro. Tra le risposte fornite dal numero uno della società proprietaria di diversi cementifici in Italia, il rifiuto di una eventuale correlazione tra emissioni degli stabilimenti e i danni alla salute. Il numero uno del colosso industriale umbro ha in quell’occasione argomentato le sue dichiarazioni, citando degli studi eseguiti dal Cnr e dall’Università La Sapienza e commissionati dal Comune di Gubbio.
Ma i comitati e i medici che lottano a tutela dell'ambiente ribattono: “Ci saremmo aspettati che dicesse, per esempio: un singolo studio del CNR che ha accuratamente misurato un solo inquinante atmosferico (le Pm10) non ha riscontrato la provenienza industriale di quell’inquinante”. Lo scrivono il Coordinamento Civico Ambiente e Salute, l’Associazione Mamme per la Salute e l’Ambiente-Venafro, il comitato per la Tutela ambientale della Conca Eugubina e il comitato No Css nelle cementerie di Gubbio. Pedetta ha infatti negato collegamenti e rapporti di causa-effetto fra cemento e tumori, nonostante anche solo il circondario galatinese sia stato da tempo dichiarato come zona “rossa” per via dell’alta incidenza di cluster tumorali nella popolazione del luogo, patologie polmonari in primis, emersa dalle evidenze scientifiche di report e dossier e poi rimarcata in interrogazioni parlamentari e appelli da parte di numerose sigle mediche. La stessa Asl di Lecce, nei mesi scorsi, aveva scritto all’Aress, l’Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale, per chiedere di procedere alla valutazione di eventuali danni alla salute dei cittadini del Galatinese e del distretto di Maglie. Una missiva che era partita dall’Osservatorio ambiente e salute che vi avevamo allegato in esclusiva nel 2021.
Nel documento, sottoscritto dai salentini e dagli altri componenti dei comitati ambientalisti d’Italia, viene ripreso e "smontato" dunque il passaggio relativo allo studio citato dal direttore di Colacem: “Nel 2021 il Comune di Gubbio ha commissionato a due ricercatrici del Cnr e della Sapienza uno studio sulla “qualità dell’aria”, per la durata di un anno al costo di 170.000 Euro. Alla fine di maggio 2023 è stata presentata la relazione conclusiva. Il giudizio sulla qualità dell’ aria è limitato alla analisi di un solo componente inquinante: il particolato di 10 micron di diametro, o PM10. Perlopiù, lo studio non considera la raccomandazione UE del 26 ottobre 2022, che ha adottato le soglie stabilite dall’Oms (Organizzazione Mondiale ella Sanità) riducendo i limiti annuali delle PM10 da 20 mcg/mc a 15 mcg/mc anno. Nello studio non viene descritta alcuna valutazione di dati meteorologici e climatici, tantomeno si tiene conto della complessità orografica dell’area in questione, che certamente determinano la dispersione del particolato. Né sono nemmeno nominati i processi di combustione del comparto industriale, sebbene dal registro emissioni in atmosfera Umbria si ricava la presenza di metalli pesanti e IPA (Idrocarburi polciclici aromatici). Infine, nello studio si ripete l’incongruenza già riportata nel 2015 Arpa-Umbria, dove viene indicato che l’inquinamento dell’aria a Gubbio è provocato per l’87,6% dal riscaldamento domestico e solo per il 3,8% dalle attività produttive. Cio’ e’ assai poco plausibile, poiche’ dai dati regionali di allora risultava che gli NOx prodotti dal riscaldamento domestico erano 50 ton/anno, mentre quelli prodotti dalle attività produttive erano 2.626 ton/anno”, scrivono.
“Una delle autrici, la dottoressa Canepari (Silvia, ndr, scienziata che ha contribuito allo studio commissionato dal Comune di Gubbio), ha dichiarato che sarebbe utile misurare non solo le polveri PM10, bensì le piu’ piccole PM 2,5 e le nanoparticelle, e anche alcuni gas. Effettivamente, prima di dichiarare la salubritaà dell’aria sarebbe stato opportuno estndere le misure alle deposizioni accumulatesi a medio termine di altri composti tossici e cancerogeni, quali Diossine, PoliCloroBiFenili e metalli pesanti: tutte sostanze che, come dimostrato da numerose ricerche scientifiche, sono associate alla combustione di materiali derivati da scarti o rifiuti. L’ingegnere e la ricercatrice certamente conoscono il principio di precauzione, e sanno bene che l’assenza di una prova non costituisce una prova di assenza”, proseguono i firmatari della lettera.
Nel documento sottoscritto da comitati e associazioni, anche il riferimento al cementificio salentino. “A Galatina, nel 2019, Protos uno studio coordinato dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa e condotto dalla Asl di Lecce per indagare sui fattori di rischio per tumore polmonare in Salento - ha confermato l’esistenza di un cluster tra i 16 Comuni dell’area intorno al sito Colacem: qui è stato registrato un sensibile eccesso di incidenza per tumori polmonari rispetto ai casi attesi. Dalle analisi condotte nello studio Protos è emerso, tra i vari fattori di rischio indagati, quello legato alle esposizioni ad inquinanti emessi dalla Colacem (rischio significativo del 143% in più nella classe 4, ovvero a quella a maggiore esposizione a SO2 Colacem rispetto alla classe 1 di minore esposizione (Studio Protos, pag.21). Nel febbraio 2023 il Tar della Puglia ha pubblicato un rapporto commissionato a un gruppo di esperti per valutare l’idoneità delle misure atte a garantire la tutela ambientale e a prevenire i rischi che i cementifici causano alla salute. A proposito della salute il rapporto conclude: dall’area industriale di Galatina hanno un rischio significativamente più elevato di sviluppare un tumore polmonare rispetto agli abitanti della fascia con minore esposizione: in entrambi i sessi il Le mappe di dispersione di SO2 generato dalla ditta Colacem (...) hanno evidenziato che i residenti nella fascia (quartile) di maggiore esposizione ai livelli di SO2 utilizzato come tracciante di inquinanti emessi rischio di tumore è del 71% in più. Dove le istituzioni regionali si impegnano ad agevolare la raccolta di statistiche sulla salute, anziché limitarsi all’ analisi di qualche inquinante atmosferico, le correlazioni tra cause (le fonti di emissione) ed effetti (l’emergenza sanitaria) sono innegabili”, concludono.
Valentina Murrieri
(fonte: LeccePrima)
apr042024
In occasione della Giornata internazionale della popolazione Romani, mercoledì 10 aprile, alle ore 15.00, presso la Scala di Milano, si esibiranno due tra i più famosi musicisti internazionali di musica Rom, gli abruzzesi Santino e Gennaro Spinelli.
Santino Spinelli è un Rom italiano, nato a Pietrasanta (LU) e residente a Lanciano in Abruzzo. Musicista, compositore, cantautore, è ambasciatore dell’arte e della cultura Romanì nel mondo; insieme al figlio Gennaro ha fondato “l’Orchestra europea per la Pace” elevando la musica folklorica romanì a livello sinfonico. Santino e Gennaro Spinelli si sono esibiti nei più importanti teatri d’Europa ed hanno tenuto concerti per tre papi, Papa Giovanni Paolo II, Papa Benedetto XVI e Papa Francesco. Si sono esibiti presso il parlamento Tedesco alla presenza del Primo Ministro Angela Merkel; e la poesia “Auschwitz” di Santino Spinelli orna a Berlino il monumento eretto nei pressi del Bundestag dedicato alla memoria del genocidio di Sinti e Rom durante il nazismo. Per i suoi meriti in campo culturale nel 2020 il Presidente Mattarella gli ha conferito l’Onorificenza di Commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”.
Santino e Gennaro Spinelli si sono esibiti in passato anche nel nostro Salento, a Galatina prima nel dicembre 2021 presso il Teatro Cavallino Bianco in occasione della Celebrazione della Giornata dei Diritti Umani ospiti del Club per l’UNESCO di Galatina e della Grecìa Salentina; e nel settembre 2022 a Cutrofiano nell’ambito della XXII Stagione dei Concerti del Chiostro, riscuotendo grande successo di pubblico in entrambe le esibizioni. E proprio in questa ottica il Club per l’Unesco di Galatina e della Grecìa Salentina continua a collaborare con le Comunità Romanì italiane per l’inclusione della Musica Rom come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
I due musicisti saranno affiancati nelle loro esecuzioni dai Musicisti della Sezione Anpi del Teatro alla Scala e dai Solisti dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro ed eseguiranno brani di Jovanovic, Bizet, Monti, Brahms, e dello stesso Spinelli. Al Teatro Alla Scala saranno presenti Ministri e Ambasciatori di diversi Paesi, tante personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, delle istituzioni e diversi Sindaci. Sono partner e sponsor dell’evento: UNAR-Presidenza del Consiglio dei Ministri, Federazione Italiana delle Associazioni e Club e per l’UNESCO (Galatina), ANPI-Milano, Orchestra Sinfonica Rossini, International Romani Union (IRU), Presencia Gitana (Spagna), EPEKA (Slovenia), Udruzenje Romskih Knjizevnika (Serbia), Compagnia Nuove Indye (CNI), Meeting Etichette Indipendenti (MEI), Comune di Lanciano, Comune di Orsogna, Comune di Fossacesia, Novagro, Tecno-glass S.r.l. (Ortona), Tenuta Ulisse, Consorzio Nova (Trani) Lions Club-I Marrucini (Chieti), Michele Jannamico s.p.a. (Lanciano), Comunità di Sant’Egidio, I Sentinelli, ARCI, Accademia dei Sensi, comitato Artistico Lancianese, SEF Consulting.
Club per l'UNESCO di Galatina
feb262020
Gioco e divertimento in occasione della tappa del circuito Volley S3 organizzata dal comitato Fipav di Lecce. Una bellissima mattinata di sport che ha visto la partecipazione di un centinaio di piccoli pallavolisti per un totale di 25 squadre in rappresentanza delle società sportive iscritte al torneo. Colore verde predominante sul campo da gioco con la Showy Boys Galatina presente, come accade in ogni raduno Volley S3, con un cospicuo numero di allieve e allievi della sua Scuola Volley di età compresa tra i 5 e gli 11 anni.
La società di pallavolo di Galatina ha partecipato alle gare con sette squadre, suddivise nelle tipologie White, Green e Red, per un totale di 30 piccoli atleti, coordinate da uno staff tecnico federale composto da 12 unità tra allenatori e istruttori sempre presenti sui campi e pronti a seguire da vicino ogni singolo allievo.
“Siamo riusciti a regalare ai ragazzi della nostra Scuola Volley una bella esperienza di gioco e divertimento – commenta il responsabile tecnico della Showy Boys per il settore Volley S3, Orazio Codazzo – una mattinata di gare ben organizzata per la quale è doveroso ringraziare i dirigenti, gli allenatori e gli istruttori, tra cui il gruppo di allieve del team under 16, che hanno collaborato attivamente per rendere indimenticabile questa iniziativa. Siamo felici per aver dato ai nostri piccoli del Volley S3 questa opportunità di confronto perché siamo convinti che la promozione dello sport e della pallavolo parte dal basso. La Showy Boys punta tantissimo su questo – conclude mister Codazzo - i risultati la stanno premiando sia in termini di numeri che di risultati sportivi”.
Alla tappa hanno preso parte numerose famiglie che hanno gremito le gradinate del palasport, sostenendo e applaudendo gli allievi nelle tre ore di durata della manifestazione. A fine torneo, sorrisi sui volti dei più piccoli e gioia nelle parole dei genitori con un appuntamento per la prossima tappa del circuito provinciale Volley S3.
www.showyboys.com
nov232010
Il comitato intercomunale "Non inceneriamo il nostro futuro" organizza domenica 28 novembre alle ore 17,00 a Galatina presso la Sala Pollio, in Via Bianchini, l'incontro "ZERO eco BALLE", in cui sarà illustrata la strategia rifiuti zero applicata con successo in diverse parti d'Italia, descritta dall'assessore Alessio Ciacci del Comune di Capannori (LU), primo comune in Italia ad averla attuata arrivando al 90% di differenziata. Saranno approfonditi anche i temi del danno alla salute derivante dall'incenerimento con l'intervento del dott. Agostino Di Ciaula, medico chirurgo, autore di "la Combustione dell'Anima" , che da anni si occupa della relazione che c'è tra le malattie e l'incenerimento. Sarà infine smitizzata la favola dei cementifici come luoghi più adatti all'incenerimento dei rifiuti con le considerazioni del chimico industriale dott. Giuseppe Pellerano. Interverrano inoltre Maurizio Manna, responsabile provinciale di Legambiente, e Graziano De Tuglie, responsabile provinciale di Fare Verde.
L'incontro sarà moderato dalla giornalista Tiziana Colluto. I nostri amministratori vogliono conDANNARCI a respirare le emissioni nocive che saranno emesse dal coincenerimento che Colacem vorrebbe effettuare. Perchè rimetterci la salute quando esistono alternative già applicate e funzionali??? Unisciti a noi nel dire NO all'INCENERITORE e SI alla STRATEGIA RIFIUTI ZERO.
mag052011
Romeus, alias Carmine Tundo, (Noha, LE) e Renzo Rubino (Martina Franca, TA), sono i primi due vincitori di MUSICULTURA 2011, scelti dal pubblico di Radio 1 Rai. I due accedono alle serate finali del festival, all'Arena Sferisterio di Macerata (17, 18 e 19 giugno), dove al vincitore assoluto andranno i 20.000,00 euro del "Premio UBI - Banca Popolare di Ancona". È stato un testa a testa fino alla chiusura del televoto. Al risultato finale ha contribuito, per il 20%, anche il voto degli studenti delle Università di Camerino e Macerata. Alla fine ad avere la meglio sono stati Romeus con il brano "Caviglie stanche" di e Renzo Rubino con "Bignè", entrambi giovanissimi, entrambi pugliesi.
A decretare la loro vittoria è stato il pubblico di Radio 1. I sedici finalisti di MUSICULTURA hanno infatti avuto il battesimo sulle frequenze della radio più ascoltata d'Italia che per più di un mese li ha resi protagonisti - nell'ambito di "Radiounomusica Special Musicultura" e "Stereonotte" - consentendo agli ascoltatori di familiarizzare con le loro proposte, televotare il brano preferito, toccare con mano quanto il binomio qualità/popolarità, ricercato da MUSICULTURA e condiviso da Radio 1, possa trovare riscontro nell'Italia musicale di oggi.
Nell'ambito dei suddetti programmi, curati da Gianmaurizio Foderaro con la partecipazione di Carlotta Tedeschi, tanti sono stati gli ospiti intervenuti per testimoniare la propria aficion per Musicultura e ciò che essa rappresenta, come Daniele Silvestri, Edoardo Bennato, Gaetano Curreri, Fabrizio Frizzi, Massimo Ranieri...
Dopo il verdetto del pubblico, a breve si saprà anche quello del comitato Artistico di Garanzia, che a suo insindacabile giudizio sceglierà gli altri sei vincitori. Del comitato fanno parte: Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Luca Carboni, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Lucio Dalla, Teresa De Sio, Tiziano Ferro, Giorgia, Maurizio Maggiani, Dacia Maraini, Gino Paoli, Pau (Negrita), Vasco Rossi, Teresa Salgueiro, Michele Serra, Daniele Silvestri, Paola Turci, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Antonello Venditti, Lello Voce.
Gli otto vincitori saranno presentati ufficialmente venerdì 27 Maggio a Roma, in una conferenza stampa che si terrà presso la sede Rai di Via Asiago, dove la stessa sera gli otto artisti si esibiranno dal vivo in un concerto in onda su Radio 1.
fonte: Musicultura 2011
nov082006
giu302014
Nel pomeriggio di giovedì scorso, in quella bella sala del palazzo della Cultura [sic], non so se per un attacco di dislessia acuta o in quanto poco avvezzo alla carta stampata (probabilmente la seconda delle due), il poveretto delegato dal comitato festa dei santi Pietro e Paolo di Galatina non riusciva a leggere con scioltezza il comunicato stampa, vergato senz’altro da un sadico, tanto che quando è giunto alla locuzione “pubblico ludibrio” (cui “la parrocchia e la comunità di fede” sarebbero state esposte per aver accettato caramelle dagli sconosciuti), nonostante il fervore, lo zelo, il sudore, il Nostro, con uno sforzo sovrumano e un serio rischio di ernia al cervelletto, in un paio di tentativi è riuscito finalmente a declamare questo cacofonico lemma. Ma santo cielo, avrei voluto dire all’estensore di quelle note, ci vuol tanto a sostituire l’ostico “ludibrio” con vocaboli ben più agevoli come “biasimo”, “vergogna”, “riprovazione”?
Ma fosse solo questo il problema.
*
Il fatto è che purtroppo in quel pomeriggio d’inizio estate tutti gli astanti si son guardati bene dal proferire il vocabolo più difficile in assoluto da pronunciare in presenza di una o più persone vive: scusa. Evidentemente questo termine è ignoto, bandito, di più, censurato nella città di Galatina e nel suo circondario. Pare che il mea-culpa si debba recitare esclusivamente in chiesa battendosi il petto tre volte, ma guai ad ammettere fuori dalle mura del tempio le proprie colpe in pensieri, parole, opere e soprattutto omissioni. Sotto le volte della bella sala Celestino Contaldo si è assistito invece alla solita excusatio non petita (che, come saprà perfino il portavoce del comitato, è accusatio manifesta) e nulla di più.
***
Date un’occhiata a quest’altro brano del famoso comunicato-stampa: “Abbiamo accettato il contributo senza fare domande, questo è vero. Ma siamo ancora convinti che certe domande, anche quelle giuste, appartengono alla politica e alla ideologia non a NOI!!! [notare il NOI a caratteri cubitali e ben tre punti esclamativi, ndr]”.
Ma davvero il cristiano si comporta come un allocco qualsiasi, come fosse incapace d’intendere e di volere, non ponendosi “certe domande”, facendo finta di non vedere e non sentire?
E poi ancora “Rispettiamo tutte le battaglie ambientali che il Salento e Galatina vorranno fare per il nostro territorio. Ma ribadiamo la nostra lontananza dalla politica!!! [altri tre punti esclamativi, caso mai non avessimo capito bene la prima volta, ndr]”.
Cosa? “Le battaglie ambientali che il Salento e Galatina vorranno fare”? Ho letto bene: “Vorranno fare”?
Perché, voi e i vostri figli, cari signori, non siete forse di Galatina e del Salento? Non respirate la stessa aria, non frequentate lo stesso mare, non vivete della stessa terra? Perché dovrebbero sempre essere gli altri a “fare le battaglie” per l’ambiente?
E quando papa Francesco parla di “custodire il creato”, non si riferisce per caso alla lotta per salvaguardare la natura (residua o superstite) che ci circonda? Non è forse anche questa “Politica”, nel senso più alto e nobile del termine?
Chi l’ha detto che “solo la politica, le istituzioni e i comitati ambientali possono e debbono occuparsi del merito”? Perché tirarsene fuori? Il credente non è un Cittadino come un altro che ha il diritto-dovere di intervenire, di informarsi e di essere informato? Oppure il cosiddetto fedele dovrebbe occuparsi soltanto di “processioni”, “luminarie”, “luci e bande”, candele e giaculatorie, rispondendo sempre “amen”, e non solo nel corso delle liturgie?
Caro papa Francesco, parli ai sordi.
***
Ciliegina sulla torta, come al solito, l’intervento del mio sindaco.
Poteva mancare, signore e signori, l’intervento di Mimino Montagna, che, a quanto pare, a tempo perso, smette i panni del medico per indossare la toga di avvocato difensore dei comitati-festa cittadini? Ovviamente no.
Infatti, Mimino nostro ha ribadito più volte la storia della buona fede (che, tra l’altro, nessuno ha mai messo in dubbio). Figuratevi se gli è saltato in mente di dire che forse lui ed i suoi compari di merende a palazzo Orsini avrebbero dovuto vigilare un tantino di più, visto che il Comune ha cofinanziato la festa con 16.000 euro di soldi pubblici, e vedere il logo del Comune di Galatina accanto a quello TAP non è, diciamo così, il massimo dell’eleganza.
Pensate che l’ineffabile sindaco di Galatina in un altro intervento, a proposito di alcune scritte sui muri lasciate da qualche idiota, ha (o avrebbe: fonte galatina.it) detto quanto segue: “Dopo il pacifico e chiarificatore incontro avuto con i ‘No Tap’ nella serata di giovedì non ci aspettavamo questo gesto esecrabile. [A quell’incontro] erano presenti, oltre all’Amministrazione comunale, anche i rappresentanti del comitato festa. Un ingegnere dei ‘No Tap’ ha illustrato i motivi giuridici e tecnici della loro contrarietà al passaggio nei pressi di San Foca del tubo che porta il gas dal Mar Caspio. D’altra parte il Consiglio Comunale ha già votato un documento di sostegno alle posizioni del Comune di Melendugno”.
Chiaro? Loro, i NO-TAP, hanno illustrato i motivi giuridici e tecnici della loro contrarietà.
Come della loro contrarietà? Visto che il Consiglio Comunale “ha già votato un documento di sostegno alle posizioni del Comune di Melendugno”, non dovremmo parlare all together, sindaco in testa, di nostra contrarietà?
Mistero della buona fede.
*
Alla fine della fiera (“fine della fiera” ormai in tutti i sensi) nessuno ha osato parlare di restituzione dei soldi (figuriamoci); nessuno ha osato azzardare l’ipotesi della revoca del patrocinio (manco per sogno); nessuno si è assunto l’onere di spiegare, magari dal pulpito, i danni e le beffe del TAP (posto che siano stati compresi gli uni e le altre).
Tutto si è concluso invece come previsto dal copione: a tarallucci e vino.
Sicché la stragrande maggioranza dei galatinesi potrà continuare a credere che l’acronimo TAP stia per “Ti Amo Pietro”, ovvero, a seconda della devozione, “Tanti Auguri Paolo”.
Antonio Mellone
set032009
Programma delle Manifestazioni
08 settembre
Presterà servizio il Gran Concerto Musicale “S. Cecilia” - Città di Sogliano Cavour (LE)
Le luminarie saranno accese dalla Premiata Ditta Cav. Cesario De Cagna di Maglie (Le)
ott072010
Raimondo Rodia
fonte:galatina.blogolandia.it
giu032017
Secondo un mio personale sondaggio condotto con l’utilizzo di un “campione bernoulliano” (insomma ho posto la domanda soltanto ad alcuni candidati: agli altri era del tutto inutile, tanto scontata sarebbe stata la risposta), l’80% dei concorrenti alla poltrona di Sindaco e/o consigliere comunale non conosce il programma stilato dagli avversari, nemmeno i tratti più salienti, e quindi non sa cogliere le differenze (posto che esistano) con il suo. Anche perché il restante 20% di questo campione non conosce nemmeno le proposte della propria fazione.
Con questi dati alla mano, attraverso un banale processo di inferenza statistica, si può ragionevolmente dedurre che la percentuale di elettori che non padroneggia almeno due punti del programma dei propri beniamini s’aggira intorno al 150%.
La scelta dunque del sindaco ideale per il proprio comune diventa una vera e propria variabile aleatoria, ovvero stocastica, vale a dire ad minchiam: ergo con grandi probabilità di vittoria del peggiore e non del migliore [migliore che - a dispetto dello stucchevole luogo comune secondo il quale “sono tutti uguali” - per nostra fortuna in loco esiste eccome: basta saperlo individuare usando quell’organo che ha grandi potenzialità ma che sovente non utilizziamo appieno se non quando siamo all’acme dell’eccitazione ovvero al massimo del suo stimolo, vale a dire il cervello, ndr.].
Siccome stiamo discutendo del futuro del territorio, e di conseguenza del nostro e di quello dei nostri cari, mi permetto di dar qui di seguito a galatinesi e frazionesi qualche sollecitazione o qualche imbeccata sul metodo da utilizzare per selezionare chi avrà l’onore e soprattutto l’onere di diventare il nostro Primo Cittadino.
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La prima linea di demarcazione è quella del referendum costituzionale del 4 dicembre scorso.
Bisognerebbe prestare molta attenzione e quindi scansare come la peste bubbonica i candidati e i loro accoliti che solo qualche mese fa hanno sostenuto fino allo spasimo (per fortuna perdendo rovinosamente) una cosiddetta riforma della Costituzione scritta con i piedi, anzi con l’artrite reumatoide dei piedi: una proposta di modifica della legge fondamentale dello Stato che ha provato a spaccare anziché unire il Paese, e che, oltretutto, con l’abolizione della “legislazione concorrente” e con la clausola di “supremazia statale”, avrebbe fatto contare i territori (tipo i Comuni) come il due di picche con briscola a denari, persino su argomenti essenziali alla loro stessa sopravvivenza (come: Tap, Trivelle, Ilva, Cerano, Ulivi, strade statali, inceneritori, per dire).
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Un altro elemento di scelta è il tema del giorno: “Laurea sì, laurea no”.
Ora. Chi scrive crede che la laurea non sia più un’attenuante (veramente non lo è mai stata) bensì un’aggravante per il “candidato laureato” che, con la spocchia del togato, continua a fare in pubblico e con nonchalance i suoi strafalcioni lessical-grammaticali, e - anziché vergognarsi e andarsi a rinchiudere in qualche comitato elettorale di periferia buttando via la chiave - addirittura se ne auto-compiace in un crescendo di ridicolaggine corroborata dagli applausi scroscianti dei suoi turiferari (i quali, ove possibile, son peggio di lui). Meglio dunque un candidato con la terza media fatta per bene, che un laureato più o meno fresco di toga grazie magari ai bignami, ai bigini, alle slide o ai riassunti gentilmente fornitigli dagli altri (onde il suo ultimo libro studiato approfonditamente fu il sussidiario delle elementari, ma soltanto perché costrettovi dalla scuola dell’obbligo).
*
Un’altra selezione radicale dovrebbe avvenire in considerazione dei partiti che compongono certe coalizioni a sostegno di questo o quel candidato.
La prima da non toccare nemmeno con una canna da pesca telescopica è l’ormai tristemente famosa accozzaglia pigliatutto destra-sinistra [o meglio: sinistra-chiamatemi, ndr.] nata in diretta nel corso di una trasmissione televisiva di Telerama (la famosa Open, cioè Vucchiperti). Un trasversalismo mefitico e pestilenziale, cinico e politicamente foriero di ulteriori tremebonde schifezze: altro che “siamo tutti Fratelli d’Italia”.
La seconda coalizione intoccabile è quella composta dai mammasantissima dell’eterna destra locale sempre uguale a se stessa (ci manca giusto la Lega per fare l’en plein) i cui leader storici a livello nazionale potrebbero essere annoverati tra gli impresentabili. Me ne vengono in mente due, sufficienti per decidere di starne il più lontano possibile.
Il primo partito è quello il cui proprietario fu condannato poco tempo fa per frode fiscale, assegnato ai servizi sociali, prescritto nove volte per dei reati molto gravi, prosciolto invece in altri casi [non per non aver commesso il fatto, ma perché il fatto non è più reato, essendo nel frattempo arrivata –guarda un po’ - l’ennesima legge ad personam, ndr.]. E’ il tristemente famoso presidente delle olgettine, quello della nipote di Mubarak e della compravendita dei senatori, quello che ci ha fatto fare tante figure di merda anche a livello internazionale, e ultimamente, a beneficio di allocco, si fa pure ritrarre con gli agnellini in braccio, poverini [poverini gli agnellini, e i suoi seguaci, probabilmente appartenenti alla stessa razza ovina, ndr.].
Il secondo partito è quello che ha fatto più volte rivoltare nella tomba non dico Marx ed Engels, ma lo stesso Pietro Nenni. E’ il partito nato a sinistra e finito a destra, quello che ebbe quale segretario (poi addirittura presidente del consiglio) il famigerato politico corrotto morto latitante ad Hammamet. Pare che ci sia tuttora in giro per Galatina un nostalgico, per di più candidato nelle liste di codesto partitino, il quale sta cercando di darla da bere a noi altri attraverso un’operazione amnesia (o forse amnistia), con una serie di scritti pubblicati sul web un giorno sì e l’altro pure, conditi dai famosi racconti strappalacrime della “barberia” [evidentemente gli affiliati a questo partito saranno esperti in barba e capelli agli italiani, ndr.]. Sta di fatto che durante la permanenza al governo di questo giglio o meglio garofano di campo, vale a dire dal 1983 al 1986, il rapporto fra debito pubblico e prodotto interno lordo passò dal 70% al 92% [ottime referenze, dunque, per il risanamento finanziario del comune di Galatina, ndr.].
Per la cronaca, il suddetto il politico corrotto (che alcuni vorrebbero santo subito) aveva intascato su conti esteri per sé (e non per il partito) tangenti per circa una quarantina di miliardi del vecchio conio. Certo, il partito ne aveva presi molti molti di più, però, come si dice, chi si contenta gode [ma chi gode si accontenta di più, ndr.].
Pare che i novelli adepti della suddetta consorteria continuino a chiamarsi tuttora “compagni”, e sembra che abbiano (come allora) un concetto molto elastico di legalità, tanto che per esempio chiamano “folklore” i manifesti abusivi attaccati un po’ dovunque. E’ proprio vero: “L’arte de lu tata è menza mparata” [il mestiere del padre (politico) è già imparato a metà, ndr.].
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Infine ci sarebbero da schivare [qui alla v si potrebbe sostituire la f, ndr.] i candidati diversamente politici; quelli che nei confronti pubblici fanno a gara a chi la spara più grossa menando il can per l’aia; quelli che nei comizi pensano (pensano, si fa per dire) e parlano (sbraitano sarebbe più azzeccato) come mangiano; quelli che manifestano a cento decibel la propria pochezza (o più frequentemente l’ochezza); quelli che ostentano più poster pubblicitari che idee politiche; quelli che aprono e chiudono le loro kermesse in piega con la sigla-tormentone “De Pascalis Karma”. Insomma quelli che, in caso di vittoria, sarebbero in grado di trasformare l’undici giugno nell’undici settembre della nostra povera piccola patria.
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Detto questo, non riesco a spiegarmi perché mai quando di recente ho formulato gli auguri per la sua elezione a Sindaco a quell’unico candidato degno di assumere una carica così importante, questi mi ha risposto risentito: “Ma Sindaco a chi? Sindaco, vallo a dire a tua sorella”.
Mah, vai a capire.
Antonio Mellone
giu252016
Non credevo che i miei articoletti potessero arrivare fino a Collemeto. Potenza dei mezzi della tecnologia. Tipo Alice.
In genere li scrivo per una piccola cerchia di amici con la speranza che inizino a pensarla come una “ristrettissima minoranza di cittadini che non vede di buon occhio la nascita del centro commerciale”, piuttosto che come la nutritissima massa di economisti per caso, vaganti “per strada” o sostanti “davanti al bar” da mane a sera, che invece ne sono i fautori.
Premesso che in genere non mi metto a confutare le elucubrazioni degli altri, specie se da prima elementare, se non proprio da asilo Mariuccia, volevo puntualizzare il fatto che amo troppo Noha (e per la verità anche Galatina e Collemeto) per auspicare per la mia terra l’ennesimo stupro a base di cemento, asfalto, capannoni e vaniloqui con la scusa dello “sviluppo e dell’occupazione”.
Figurarsi, quindi, se “in fondo ma proprio in fondo” volessi un centro commerciale proprio dietro l’angolo di casa mia. Chi se lo dovesse augurare, secondo me, o come al solito non ha capito una beneamata mazza, oppure, se l’avesse capita, non sta poi tanto bene.
Prendo atto delle rassicurazioni in merito all’esistenza dei tanti investitori pronti a investire altrove i loro capitali: evidentemente i loro nomi saranno scritti in cielo, come manco il quarto segreto di Fatima, anzi di Galatina.
Di certo “l’investitore” principale, la fantomatica Pantacom srl, in base ai dati patrimoniali, economici, finanziari che si evincono dagli ultimi bilanci pubblicati non sembra essere, come dire, il magnate ideale, non dico in grado di assumere “i giovani disoccupati” di Collemeto o di risollevare “le attività economiche collemetesi in ginocchio”, ma nemmeno di fare il pieno di carburante alla prima ruspa eventualmente ottenuta in comodato gratuito e pronta a sbancare la povera campagna di contrada Cascioni.
E’ vero che Galatina sta attraversando un periodo di decadenza economico, culturale e sociale, ma non credo che questo dipenda dal pensiero di “una strettissima minoranza di cittadini” - di cui fa parte anche il sottoscritto, da sempre contro il mega-porco - quanto piuttosto dalla larghissima maggioranza di essi. Maggioranza che forse non ha ancora afferrato il fatto che un centro commerciale fuoriporta sarebbe il definitivo colpo di grazia a città e frazioni.
Lo so, lo so che è più divertente una partita a carte davanti al bar (magari giocando a “padrone” davanti ad una birra Peroni - anche se pare che a Collemeto indulgano volentieri alla birra del padrone Perrone, socio Pantacom) che la lettura dei libri (come per esempio il volume di Luigi De Gobbi: “Val-Mart fra Veneto City e Nave de Vero. Come i centri commerciali ci stanno impoverendo” – Edizioni del Faro, Trento, 2014, 15 euro circa) o lo studio dei report sul piccolo commercio che arranca sotto i colpi della grande distribuzione, ma anche degli infiniti articoli sul web sull’esperienza fallimentare della GDO che non sa più (in Italia e all’estero) come far riempire i carrelli dei clienti e quindi far tintinnare le casse, o sull’avvento del commercio on-line che sta rendendo inutili i già esistenti megastore. Ma la realtà purtroppo (o per fortuna) è questa, e non quella delle chiacchiere, appunto, da bar sport.
C’è chi chiama questa roba “pura fantasia”, ma temo che il vero “paese delle meraviglie” sia quello dei castelli in aria, anzi dei centri commerciali d’aria fritta, caldeggiati stavolta da un comitato spontaneo composto a quanto pare da almeno un paio di soggetti: Giuseppe e Bruno. Ovvero, in base alle firme olografe, Bruno e Giuseppe.
Antonio Mellone
lug022016
Il brano che segue è stato rinvenuto di recente fra le carte dell’archivio di don Donato Mellone (1925 - 2015).
Scritto nel 1983 alla sua inseparabile Olivetti Lettera 22, è il discorso di commiato da Antonio Rosario Mennonna, vescovo di Nardò (e quindi anche di Noha prima del passaggio della parrocchia all’archidiocesi di Otranto) sin dal 1962.
Anche questa è Storia locale. Che, come ribadito più volte, non è mai Storia di serie B, ma Storia tout court, e con tanto di maiuscola. Storia, che molto spesso è scritta su pezzi di carta rinvenuti per caso.
Mons. Mennonna era un mito per lo scrivente. Il vestito paonazzo, le insegne episcopali (mitria, anello, croce e pastorale), i pontificali, il portamento ieratico e la sua 131 Mirafiori blu lucidissima con tanto di autista e segretario, facevano evidentemente una certa impressione su quell’imberbe osservatore nohano ante-litteram che ero. Ne osservavo, dunque, tutti i dettagli: i suoi occhiali da miope molto spessi, i decori artistici degli uncini dei suoi vincastri, finanche le calze rosso-violacee perennemente indossate, come del resto il suo abito corale con mozzetta.
Del mio vescovo conoscevo il suo stemma (i monti, la stella a sei punte e la fortezza turrita) effigiato all’ingresso dell’episcopio e sul portale dell’adiacente cattedrale neritina, ma anche ricamato sulle infule delle preziose mitrie aurifrigiate, lavorato a filet con l’uncinetto sugli orli della cotta, marcato sugli altri paramenti sacri, e ovviamente stampato sui documenti ufficiali di curia e sulle lettere pastorali.
“Ut ascendam in montem Domini” era il suo motto. Certo di non commettere sacrilegio, lo utilizzai a mo’ di slogan del Numero Unico, il giornalino della Scuola Militare per gli Ufficiali di Amministrazione di Maddaloni, di cui nel ‘92-‘93 fui pure direttore responsabile. Ma, come posso dire, laicizzandolo preventivamente: togliendo cioè quel “Domini”, e lasciando semplicemente “Ut ascendam in montem”. Volevo trasmettere agli altri, tramite il contenuto di quella pubblicazione con tanto di espressione latina, l’urgenza di sentirsi invincibili piuttosto che vincenti, sottolineando l’importanza della lotta e della fatica della salita a prescindere dal raggiungimento dell’obiettivo-vetta. Ma questa è un’altra storia.
Ricordo che nel corso di una delle feste del Ministrante che si celebravano annualmente a Nardò nel grande atrio polifunzionale del seminario diocesano (adibito a volte anche a campo di basket o di calcetto, quando non per convegni, cerimonie o sante messe all’aperto), ricevetti in dono dalle mani dell’eccellentissimo vescovo un libro premio che ancora conservo gelosamente. Era un libello delle Edizioni Paoline, scritto da Denise Barnard dal titolo “Sul tetto del mondo”: una storia sul Tibet e sul Dalai Lama (per dire l’ecumenismo, e soprattutto l’apertura mentale di quell’uomo di cultura, che ci spingeva proprio in quei ruggenti anni ‘70 ad andare oltre “questa siepe che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”, e forse anche oltre la nostra stessa religione). Credo che fosse stata la signora Pata di Noha (al secolo Vituccia Specchiarelli), delegata all’iniziazione cristiana dei chierichetti, a fare il mio nome al “comitato-premi-libri-ai-chierichetti” per quella bella cerimonia.
Quando il vescovo era in visita a Noha era quasi una festa di precetto, i riti sempre solenni, con la presenza costante di almeno quattro sacerdoti (i due immancabili nohani, cioè don Donato e don Gerardo, e poi ancora don Giovanni Cardinale di Aradeo e infine il segretario-cerimoniere vescovile, mons. Mancina, anzianissimo, e sovente altri “preti ospiti”). Tutti attendevamo l’arrivo dell’ordinario diocesano sul sagrato della chiesa madre, pronti, subito dopo il saluto del parroco, a riceverne l’aspersione “urbi et orbi” (a Noha e al mondo).
Una volta, alla fine di una celebrazione eucaristica, mi trovai ad aprire completamente la porta dell’ufficio parrocchiale (dove era stato preparato il solito rinfresco con delle bibite) solo dopo il passaggio di sua eccellenza, non prima. Ecco che monsignore, tra il serio e il faceto rivolto a me – tra le risate degli astanti - mi fa: “Non preoccuparti. Pensa che anche Santa Chiara chiuse i cancelli dopo che i buoi erano scappati.” Non sapendo cosa rispondere (andavo meglio agli scritti che all’orale anche allora), credo che mi mimetizzai diventando rosso porpora, più o meno come la veste color magenta del mio illustre interlocutore.
Non sto qui a dirvi che imitavo la voce e la cadenza di mons. Mennonna come nessun altro. A dire il vero ero un (inimitabile) imitatore di persone non famose che manco un concorrente di “Italia’s got talent”. Sicché arrivai a fare la parodia di personaggi più o meno locali, quali don Donato stesso, ovviamente don Gerardo, finanche la mia maestra delle elementari… Più tardi arrivai a fare il verso anche ai miei professori delle superiori e quindi dell’università, oltre ovviamente quello di molti miei amici e colleghi, e di altri personaggi vari ed eventuali.
*
Antonio Rosario Mennonna (sopravvissuto a due suoi successori avvicendatisi sulla cattedra neritina), si è spento nella sua casa di Muro Lucano nel 2008, all’età di 103 anni. Ipovedente, è stato lucidissimo fino alla fine: pare che allenasse le sue sinapsi recitando a memoria interi canti della Divina Commedia (ergo lo scrivente, da questo punto di vista può considerarsi in una botte di ferro).
Lascia un ottimo ricordo in quanti lo conobbero in vita, ed una serie infinita di pubblicazioni, fra le quali: libri di favole per grandi e bambini, trattati di filosofia e di teologia, volumi di glottologia (per esempio sui dialetti gallitalici della Lucania), un piccolo dizionario del cristianesimo, e i famosissimi e stupendi “Dialoghi con i personaggi dell’antica Roma” (da Romolo a Tarquinio il Superbo, da Cicerone a Socrate, da Augusto a Costantino, ecc.), incisi anche su Cd.
Il vescovo-professore fu insignito dal Presidente della Repubblica della medaglia al valore di benemerito della scuola, della cultura e dell’arte.
Nel 2008, pochi mesi prima della sua dipartita, scriveva una lettera di ringraziamento a don Donato per il dono del suo volume “Il sogno della mia vita” (curato dal sottoscritto, ed edito da Panìco). In quella lettera (che mio zio buonanima mi fece leggere, e che ora non riesco a rinvenire – datemi tempo), Mennonna fa riferimento al sottoscritto quale insuperabile imitatore della sua voce.
Antonio Mellone
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Eccellenza Reverendissima,
sono passati ventuno anni e qualche mese da quando Ella fece il suo ingresso nella nostra Diocesi. E ora è giunto il momento di lasciarci per ritornare nella sua terra d’origine (Muro Lucano, ndr.). Sono convinto che Ella se ne sarebbe andata in punta di piedi, senza dar fastidio a nessuno, se non ci fosse stato un dovere elementare da compiere: quello di congedarsi da noi sacerdoti e dalle comunità parrocchiali che per tanti anni Ella ha guidato con saggezza, spirito di sacrificio e soprattutto con grande bontà d’animo.
Non è nel mio stile, Eccellenza, abbandonarmi ai complimenti, ma la verità bisogna pur dirla. E la verità è che noi sacerdoti, come pure tutti i fedeli, abbiamo visto in Lei non l’uomo di cultura, non il dottore in Sacra Teologia, quanto il Buon Pastore che ha amato questa Diocesi di Nardò, non con le parole, ma con i fatti e in verità.
Non è questa la sede più adatta, e non sono io la persona più indicata per illustrare l’opera da Lei svolta a vantaggio di tutta la Diocesi neritina nel corso del Suo ministero pastorale: ci saranno altri più qualificati di me che non mancheranno di assolvere a questo compito. E tuttavia a me spetta il dovere di fare solo un cenno a quanto bene ha compiuto nei confronti di questa Comunità Parrocchiale di Noha.
E ricordo le numerose visite pastorali, da Lei compiute. Ricordo quando nei primi anni del Suo (e mio) Ministero venne nella nostra Comunità a benedire i locali della nuova casa parrocchiale; ricordo quando fece un sopralluogo per i lavori di restauro della chiesa madre e per consacrare successivamente questo altare maggiore, così come voluto dal Concilio; ricordo la benedizione delle campane della chiesa parrocchiale e quella del cimitero, e anche quando venne a Noha a benedire il nuovo monumento ai Caduti; e ricordo, infine, quando, proprio in quest’anno è venuta a benedire il nuovo campo sportivo. E non posso non ricordare, durante l’anno mariano diocesano, l’accoglienza festosa che proprio questa comunità tributò alla Madonna della Pace nel pellegrinaggio che Ella ha voluto indire partendo da Roma.
Sono queste soltanto alcune delle opere che Ella ha compiuto a nostro vantaggio, e proprio a nome di questa Comunità, e a nome mio personale sento il dovere di esprimere all’Eccellenza Vostra Rev.ma i sentimenti della nostra gratitudine più sincera e più devota, e al tempo stesso Le chiedo che non ci dimentichi.
Per questo le Associazioni parrocchiali hanno pensato di offrirLe in dono una statuetta della Madonna. Quando Ella pregherà davanti a questa statua sono certo che si ricorderà di noi.
Noi, dal canto nostro, non mancheremo di ricordarLa nelle nostre preghiere.
Per l’intercessione di Maria, il Signore Le conceda Grazie su Grazie, e tanti anni ancora di vita e salute.
Sac. Donato Mellone
[si ringrazia lo Studio Fotografico Pignatelli per la foto d’archivio]
apr222017
Domenica 23 aprile, alle ore 19.00, si terrà in piazza San Michele a Noha l’inaugurazione del comitato elettorale di Daniela candidato SINDACO.
Vi aspetto numerosi.
Ufficio Stampa Daniela Sindaco
apr222017
“O CREDI ALLE FAVOLE…O VOTI 5 STELLE”
Sabato 22 aprile 2017 alle ore 20:00, in Corso Porta Luce 60 a Galatina, inauguriamo il nostro comitato elettorale del Movimento 5 Stelle per Paolo Pulli Sindaco di Galatina. Un luogo di ascolto, di dialogo, di confronto, nel quale discuteremo con i cittadini dei programmi che abbiamo per la nostra città, la città del futuro. Interverranno diversi Portavoce del Movimento 5 Stelle, i Senatori della Repubblica Barbara Lezzi e Maurizio Buccarella, i consiglieri della Regione Puglia Antonio Trevisi e Cristian Casili e altri portavoce dei comuni salentini.
Al termine dei vari interventi, ci sarà un piccolo buffet di alcuni prodotti tipici galatinesi e rigorosamente Km 0.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Movimento 5 Stelle GALATINA
ott142010
Il comitato di Cutrofiano (Forum Amici del Territorio) smentisce la sottoscrizione al comunicato divulgato da "Italia Nostra" e "Forum Ambiente e Salute" su Legambiente
Il "Forum Amici del Territorio", un comitato di cittadini di Cutrofiano, rappresentato dal Presidente Gianfranco Pellegrino, in merito all'articolo "Legambiente coinvolta nel business del fotovoltaico. Le associazioni denunciano", scritto in data 14 ottobre 2010, smentisce categoricamente la sottoscrizione al comunicato stampa divulgato dalle associazioni "Italia Nostra" e "Forum Ambiente e Salute" e prende le distanze sulle considerazioni ritenute personali rivolte all'associazione Legambiente stessa.
Si rende noto che il comitato, non ha ancora preso posizione sulla proposta del nuovo impianto fotovoltaico di 26 ettari a Cutrofiano, promossa da Legambiente tramite AzzeroCO2; si riserva inoltre di comunicare la propria posizione dopo aver visionato il progetto e averlo discusso nell'Assemblea dei Soci.
ott032020
Che carini i deputati che festeggiano il taglio dei deputati. Mi ricordano tanto quel condannato a morte che gongola per quanto il boia abbia affilato la lama che farà rotolare la sua testa. Non stanno nella pelle, non si danno pace, non vedono l’ora di eliminare finalmente le loro “poltrone” (chiamano così i seggi parlamentari). E pare che vogliano contribuirvi partendo dalle proprie, visto che i consensi del moVimento proponente (quello passato dallo streaming del “nulla dev’essere nascosto al popolo” al conclave del “nulla deve trapelare”) sembrano tendere a una riduzione, guarda un po’, del 36,5%. Ma anche il resto dei partiti del famoso 98% non scherza mica quanto a decrescita felice dei voti spacciata come sempre per crescita esponenziale.
Fanno tenerezza anche i tifosi così tanto protagonisti di questa bella “sforbiciata alla casta”, la quale casta non vedeva l’ora di faticare di meno (avendo meno impiastri cui dar retta) per ottenere quello che ha sempre voluto: la libertà di farsi gli affaracci suoi. Ma vuoi mettere: con tutto questo po’ po’ di risparmio è capace che non solo si fermerà l’avanzata del debito pubblico italiano, ma che si riesca addirittura ad azzerarlo in quattro e quattro otto, a dispetto di quei menagramo dei matematici sempre così tristi e demoralizzanti con tutti quei più, meno, diviso e per.
Ma mo’ bando alle ciance e pensiamo subito a come spendere i soldi del Mes o quelli del Recovery Fund (chi riesce a trovare le differenze tra i due istituti vince un buono sconto per un ricovero al San Raffaele). Orbene preparatevi, o popoli tutti, al “boom economico” trainato dai consumi (soprattutto di suolo - ma non attacchiamoci al pelo), al fiume di denaro che “darà una scossa” e “creerà nuovi di posti di lavoro” (con gli stessi diritti di Kunta Kinte, vabbè, ma la soddisfazione dello zuccherino non ha prezzo), all’Italia “che deve tornare a correre” smettendo di essere “la lumaca d’Europa” e, non ultimo, al nuovo miracolo italiano (questa mi pareva di averla già sentita).
Prendiamo ad esempio la Sanità, tema d’attualità. Con i flussi di cassa (a debito) che giungeranno dall’Europa faremo la rivoluzione: ma mica assumeremo i ricercatori o raddoppieremo medici e infermieri in corsia o al pronto soccorso, o quelli per l’assistenza domiciliare integrata (see: una visita a casa costa 100 euro, un ricovero 1.500 euro al giorno, dunque conviene di più il ricovero), bensì per prima cosa toglieremo le regole, e già che ci siamo anche il tetto di spesa alle cliniche private (cosa appena fatta in Puglia ma anche altrove: e poi non dite che il Covid non sia una cuccagna), e ovviamente andremo avanti come un treno con il RI-OR-DI-NO ospedaliero, cioè con la chiusura degli ospedali esistenti (che potrebbero funzionare benissimo con piccole manutenzioni, ma che gusto c’è a spender poco) e quindi con la costruzione di novelli nosocomi, ovvero di cittadelle sanitarie così tanto di moda (insieme alle cittadelle dello sport, della giustizia, e financo della cultura). Siamo “’n gop”, direbbero a Napoli (dove gop sta per grandi opere pubbliche).
Però, tranquilli, il comitato tecnico scientifico ha detto che tutto sarà green, sostenibile, biologico, salutare, compostabile, eco, circolare, digitale, inclusivo, a zero emissioni, smart, consapevole, a basso impatto, e pure boscoverticale che fa tanto Amazzonia anche in città con traffico stile Bogotà. I vari house organ, cioè televisione, stampa e stampelle varie sono già al lavoro per aiutare la ricrescita.
Soltanto così la casta (cioè il capitalismo privato o di stato, cosa cambia) la smetterà finalmente di chiagnere. Limitandosi a fottere.
Antonio Mellone
lug222018
Si articola in un 2x2 misto il torneo di beach volley che caratterizza il Memorial “ Fernando Panico 2018”, giunto all’undicesima edizione outdoor. Come ogni anno l’organizzazione di cui Carlo De Lorentis è il fautore dell’evento, soprattutto nella parte più nostalgica e sensibile della figura di Fernando, si irrobustisce di unità collaborative per rendere la manifestazione quanto più tecnica ed interessante possibile.
L’operatività della triade Carlo-Santo-Checco ha prodotto ben 16 coppie di atleti , tra cui spiccano i nomi di giocatori e giocatrici che hanno calcato i parquet di serie B ed A2 nella stagione appena finita. Non poteva mancare la coppia regina della manifestazione che impreziosisce l’albo dei vincitori: Giorgia Faraone e l’inalterabile, nel fisico e nella classe, Nando Salzillo (prossime le sue cinquanta primavere) che cercheranno il tris consecutivo di vittorie .
Il ricordo di Fernando Panico ,che anche in questa disciplina aveva ricoperto l’incarico di responsabile regionale, è sempre il punto di riferimento per gli appassionati di pallavolo ,che ne ricordano le capacità tecniche e morali ,oscillanti tra il burbero docente maniacale e gli straordinari comportamenti ricchi di qualità umane verso gli atleti.
Per questo il comitato organizzatore dell’evento sta già lavorando alla programmazione della versione indoor per ricordarlo, a quindici anni dalla sua scomparsa, a quanti gli hanno voluto bene apprezzandone il coraggio e la tenacia nella formazione dei giovani.
Alla finale di domani 21 , cui seguirà la premiazione delle coppie finaliste, saranno presenti autorità politiche e sportive, unitamente ai familiari di Fernando Panico e ad una folta rappresentanza di pubblico.
Queste le coppie partecipanti:
AVELLI-TRANDE
ASTI-CRISTOFARO
PRIMAVERA -MATARRELLI
SALZILLO-FARAONE
PERRONE-LIMA
RIZZO-RUSSO
D’AMICIS-GALLO
OREFICE-GUIDO
BARONE-PISCOPO
VERNALEONE-MORONE
GUARINIO-MAGGIPINTO
SANCESARIO-PRINCIC
LATORRE-CAFORIO
MUCI-MONTAGNA
MUCI-BOELLIS
BISANTI-ANTIGNANO
Piero de lorentis
mar172019
La Showy Boys Galatina partecipa con un suo team al campionato 3D Trofeo Young Femminile organizzato dal comitato Fipav di Lecce. Una delle novità della stagione sportiva 2018/2019 in casa Showy Boys è l’iscrizione a un campionato federale di una squadra femminile. Le allieve della Scuola Volley inserite in organico saranno sicuramente ricordate come le prime atlete del club galatinese considerato che, dal 1967, anno della sua nascita, lo stesso ha svolto la sua attività esclusivamente nel settore maschile.
Il 3D Trofeo Young è un campionato di serie organizzato in quattro gironi per un totale di 23 squadre. La Showy Boys è stata inserita nel girone C assieme a Galatone, Cutrofiano, Nardò, Copertino e Aradeo. La neo squadra femminile è stata affidata al tecnico federale Stefano Rosato che dallo scorso mese di settembre guida le sedute di allenamento delle giovani allieve galatinesi. Il campionato prenderà il via Lunedì 18 marzo con il match in casa dell’Aradeo (Palasport comunale, ore 18).
“Le ragazze sono felici di disputare un torneo e potersi divertire in questa prima esperienza sportiva – dichiara il tecnico Stefano Rosato – c’è molto entusiasmo tra le allieve e questo è un segnale molto positivo. Prima del debutto ho spiegato alle atlete che dovranno confrontarsi con delle coetanee più esperte ma che l’obiettivo deve essere quello di divertirsi e vivere al meglio il torneo”.
La partecipazione al 3D Trofeo Young rientra nel progetto voluto dalla società che come spiega il direttore tecnico Francesco Papadia “da due anni ha aperto la Scuola Volley alle bambine del settore minivolley e alle ragazze sino alla categoria under 14. Si sono ricevute molte sollecitazioni affinché si potesse costituire un settore femminile e l’entusiasmo è cresciuto tanto da avviare ben due corsi. Proseguiamo nel nostro percorso di avviamento e di preparazione delle allieve aggiungendo ora quel pizzico di sano agonismo”.
www.showyboys.com
dic132014
Il 30 novembre è scaduto il termine di presentazione delle firme per far entrare Le Casiceddhre di Noha nella lista dei luoghi del cuore del FAI (Fondo Ambiente Italiano), un’associazione che si occupa di salvare, restaurare e aprire al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano.
Grazie all’impegno delle persone che ci hanno aiutato con le loro adesioni, abbiamo raggiunto il numero di firme necessarie per essere inserite nella lista. Sul sito del FAI, a oggi sono registrate 1130 firme, di cui 791 on-line.
Per queste ultime è stato di grande aiuto il comitato del Monastero di San Nicola di Casole, il quale ha chiesto ai suoi visitatori di aderire al nostro progetto. La generosità e la cultura sono la linfa della nostra terra. Mancano al conteggio finale le firme raccolte a Noha durante i mesi di ottobre e novembre nelle attività commerciali di Noha. I risultati definitivi del censimento verranno resi pubblici entro marzo 2015. Quando il FAI aggiornerà i dati avremo un totale di 1688 firme, abbondantemente oltre il quorum delle 1000 firme richieste dal regolamento.
Il FAI stilerà una classifica in base al numero di segnalazioni pervenute; in questo momento le nostre Casiceddhre sono al 125° posto; inoltre così detta il Regolamento alle pagg. 2 e 3:
Il FAI invierà ai Sindaci territorialmente competenti, notizia dell'avvenuta segnalazione, indipendentemente dai voti ricevuti dai singoli luoghi, affinché conoscano il vivo interesse dei cittadini nei confronti dei beni sul loro territorio.Il FAI si impegna inoltre a intervenire su alcuni dei luoghi segnalati, attivandosi per promuovere sul territorio azioni di recupero, tutela e valorizzazione, anche attraverso la possibile erogazione di contributi per sostenere le iniziative promosse dai portatori di interesse. In particolare il FAI interverrà a favore dei primi tre luoghi maggiormente votati, secondo la classifica ufficiale pubblicata sul sito www.iluoqhidelcuore.it, sulla base di specifici progetti di azione. Inoltre la Fondazione, dopo la pubblicazione dei risultati, lancerà le Linee Guida per la definizione degli interventi, in base alle quali i proprietari, i concessionari, gli affidatari o i portatori di interesse dei Luoghi del Cuore che hanno ricevuto almeno 1.000 voti, secondo la classifica ufficiale, potranno presentare una richiesta di intervento diretto da parte della fondazione sulla base di specifici progetti d'azione. Una commissione interna, in collaborazione con le Direzioni Regionali del MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e turismo), valuterà le domande pervenute e selezionerà i luoghi idonei a un intervento da parte del FAI.
Augurando una buona sorte alle nostre Casiceddhre, ci impegniamo a tenerVi aggiornati sull’evoluzione di questo progetto e, con il Vostro indispensabile aiuto, a ricominciarne di nuovi dedicati alla Torre del XIV secolo, alla Casa Rossa, al Frantoio ipogeo, alla Masseria Colabaldi, al Menhir di Epojoanna, alla Trozza, alla Torre dell’orologio, alle Tombe messapiche, alle nostre chiese, all’aria, alla terra, all’acqua e alla nostra stessa dignità.
dic142014
All'età di 85 anni, serenamente, "senza dare fastidio", come diceva lui, ci ha lasciati il caro Luigi Pasquale Abaterusso, da tutti conosciuto semplicemente con il nome di Gino.
Era buono e cordiale con tutti, Gino. Devoto alla Madonnina di Lourdes, la cui grotta si trova nelle immediate adiacenze di casa sua, era uno dei componenti del piccolo comitato festa organizzatore della solennità che si celebra nel mese di febbraio in via Aradeo, con tanto di fuochi pirotecnici.
Essendo impossibilitato a parteciparvi di persona, tempo fa, noi del sito Noha.it gli abbiamo fatto dono di un DVD con le riprese della spettacolare "Fiera dei Cavalli - Madonna delle Grazie", organizzata da Agostino, suo figlio, e dai suoi bravi amici. Gino, per questo, non finiva più di ringraziarci.
Ai figli Agostino, Antonio e Aldo, alle rispettive consorti, ai nipoti, ai parenti, e a tutti i suoi amici, giungano le nostre condoglianze.
La redazione di Noha.it
mag132018
Che bello: quiSalento ritorna finalmente in edicola dopo quasi quattro mesi di vacanza.
Per un attimo avevo temuto il peggio. Ma i miei amici sono tosti e troppo giusti per lasciar cadere il marchio quiSalento nelle fauci dei leoni, cioè i soliti editori cafoni pieni di milioni, proprietari di televisioni e varie pubblicazioni cloni (quelli cogli oni, come diceva quello).
Invece Cinzia, Dario, Dora, Valeria e Matteo ce l’hanno messa tutta, costituendo una società cooperativa vera, di quelle dove realmente e non a chiacchiere uno vale uno, si sono nfordicati le maniche, hanno investito il loro Tfr nella nuova avventura editoriale, e hanno ripreso di buona lena uno dei lavori più belli e più difficili in assoluto: quello che scommette sulla parola (in minuscolo per carità) e sulle immagini sfregate sulla carta: l’unico potere in grado di cambiare il mondo in meglio, a condizione che sia francescano, scalzo, e pronto a dar voce al pianoterra più che ai piani alti.
Conosco quiSalento praticamente dal suo primo numero. Ho anche (indegnamente) collaborato e più volte con la sua redazione. Pensate che Marco Lagna, un nohano allora studente al classico di Galatina, oggi brillante laureato in Filosofia, diventò per il mio tramite il primo stagista di codesto comitato di giornalisti professionisti (mentre già faceva parte dell’Osservatore Nohano, il locale mensile semiclandestino che fingevo di dirigere, uscito per la prima volta nel 2007 e però andato a ruba per cinque anni consecutivi).
Il primo numero della rinascita di quiSalento ha in copertina mille papaveri rossi, quelli dei prati salentini che invece qualche decretino martinese (dal cognome del ministro candidato al Nobel per l’Agricoltura: soprattutto per le braccia strappate alla), con la scusa della Sputacchina e del batterio della Xylella - il quale non solo veicolerebbe ma farebbe addirittura seccare gli ulivi - vorrebbe diserbare.
Ebbene sì, lorsignori (quelli dei piani alti) non vedono l’ora di trasformare i prati salentini, variopinti, profumati, e soprattutto anarchici, in prati inglesi, tosati, allineati, e innaffiati quotidianamente. Pazienza se poi questi prati inglesi, idrovori e energivori (anche in termini di tempo), stanno al Salento come il pecorino grattugiato sul pasticciotto.
Oltretutto, la nostra terra sitibonda non può permettersi il lusso di sprecare acqua dolce per la vanagloria di qualche intelligentone che li vorrebbe ovunque: nella propria villa aspirante borghese, nel Twiga briatoregno in riva al mare, nel resort con villette intorno che proprio una English lady di ferro (e cemento) vorrebbe far colare nell’uliveto della Sarparea, o all’ingresso di certe aziende ecocompatibili (ma di più ecocompatite) per sottolinearne il pollice verde. Chissà perché ora mi viene in mente Colacem e il suo grande tappeto di erba (medica?) seminata all’entrata della premiata ditta, sicché dalle ciminiere del suo cementificio o dalle montagne di carbonile a cielo aperto giornalisti-virgolettati, politici di complimento e popolo da reality vedranno fuoriuscire inebriante parfum eau de cologne piuttosto che inesorabile eau de fogne.
So che quiSalento troverà linfa vitale dai suoi lettori, e non avrà bisogno di vendersi l’anima alle sponsorizzazioni di chi (faccio un nome a caso: Tap) per indorare la supposta è pronto a elargire pecunia a cani e porci (soprattutto porci).
Non si prendono caramelle dagli sconosciuti (o dai soliti noti). Se lo facesse, non sarebbe più il mio quiSalento, ma làSalento. Anzi, aldilà.
Antonio Mellone
mag102012
In merito all’articolo apparso sul Quotidiano di Lecce a pagina 15 il giorno 10 maggio c.a. e avente titolo “Sorpresa: Montagna tratta con i socialisti”, si precisa che il suo contenuto è frutto di pura fantasia e fuorviante rispetto alla volontà manifestata dal centro sinistra e dal candidato Sindaco dr. Cosimo Montagna.
Difatti sin dal primo minuto dopo il voto il dr. Montagna ha ribadito, proprio con un’intervista rilasciata ieri al Quotidiano di Lecce, che non vi sarà alcun apparentamento né con i socialisti né con chicchessia.
Pertanto nessuna trattativa né palese né occulta e nessun accordo di sottobanco è stato mai stretto e non lo sarà in futuro.
Il dr. Montagna è risultato il primo ed il più votato, con largo margine, dei candidati, perché sostenuto fortemente dalla sua coalizione e da tanti cittadini di ogni orientamento politico, che hanno fatto affidamento proprio su quella coesione, oltre che sulla serietà del progetto politico. Introdurre oggi elementi di instabilità per la coalizione – elementi che hanno caratterizzato tutte le passate amministrazioni - sarebbe privo di senso.
I risultati elettorali dimostrano matematicamente che cambi di casacca, trasformismi e voti trasversali - sia a Galatina sia, soprattutto, nella frazione di Collemeto - hanno riguardato le altre coalizioni e non il centro-sinistra.
Ai cittadini, a questo punto, il sereno giudizio su chi ha interesse a diffondere tali strumentali notizie.
Comunque, al fine di evitare ulteriori speculazioni, il dr. Montagna comunica a tutti i cittadini, amici, sostenitori e forze politiche che a qualsiasi titolo vorranno incontrarlo, che potranno farlo pubblicamente e presso il comitato Elettorale di Via Roma.
Al Quotidiano di Lecce si prega di voler pubblicare questa nota, con il medesimo risalto dato all’articolo in questione
aggiornamento:
A parziale rettifica del precedente comunicato, al fine di evitare inutili e non volute polemiche con gli organi di stampa, rinnovando la stima nei confronti della giornalista del Quotidiano, si precisa che il candidato Sindaco Dr. Cosimo Montagna sta incontrando tutte le forze politiche senza che ciò possa prefigurare alcuna ipotesi di apparentamento, accordo di sottogoverno o di trattativa così come poteva essere interpretabile dalla lettura del titolo dell'articolo del Quotidiano di Lecce di oggi 10 c.m.
apr062019
Le allieve della Oxanet.it Showy Boys Galatina stanno partecipando in questi giorni al torneo provinciale 3D Young indetto dal comitato Fipav di Lecce. Come noto, dalla scorsa stagione sportiva, il club bianco-verde ha avviato un settore femminile che si affianca a quello maschile, già operativo da più anni, che va a completare l'attività svolta in seno alla Scuola Volley.
La Oxanet.it Showy Boys è un gruppo composto da allieve categoria under 14 più altre fuori quota ed è guidato dal tecnico federale Stefano Rosato. "Le ragazze hanno debuttato in campionato ad Aradeo e poi a Nardò - dice il coach bianco-verde - ai risultati negativi del campo si è contrapposto un grande entusiasmo che è il fattore più importante perché dà stimoli e voglia di lavorare bene. La squadra si è divertita, così come i genitori e i dirigenti al seguito, e sta cercando, partita dopo partita, di mettere in pratica tutto quello che si prepara nelle sedute di allenamento. Come attività agonistica, l’obiettivo da raggiungere era quello di far vivere alle ragazze l’esperienza delle competizioni e soprattutto cercare di creare un gruppo affiatato. Diciamo che questo obiettivo è stato raggiunto con successo e si sono poste le basi per proseguire con il programma della Scuola Volley”.
L’entusiasmo e la passione delle ragazze della Oxanet.it Showy Boys trapelano direttamente dalle loro considerazioni. "Affrontare questo campionato significa per noi crescere insieme sotto ogni aspetto: tecnico, psicologico e comportamentale – spiegano le allievi bianco-verdi - è tanta l'emozione quando concludiamo bene un'azione di gioco, riuscendo a conquistare il punto, e questo si riflette in noi con quella positività quando siamo in campo per affrontare una partita. Il nostro obiettivo è quello di migliorare, considerato che è solo il nostro secondo anno di preparazione nella Scuola Volley della Showy Boys, e siamo sempre presenti ad ogni allenamento perché spinte da quella passione che ci accomuna verso questo sport, sport che ci ha fatto unire in un vero e proprio gruppo. Ognuno di noi è un ‘tesoro’ per l'altra compagna perché siamo sempre pronti a sostenerci in caso di difficoltà. Basta anche uno sguardo per intendersi, per poi ricominciare e andare avanti. Un grazie al nostro allenatore, Stefano Rosato, che ci supporta ogni giorno e ci aiuta ad affrontare questa nuova esperienza sempre con il sorriso, sia in allenamento che in partita, e anche con un pizzico di sano agonismo".
www.showyboys.com
dic102010
Con una lettera raccomandata inviata in data 30 novembre 2010 che aveva come oggetto ” istanza di intervento tecnico per il controllo dei progetti denominati "Gamascia1- Società Fotowatio Italia Galatina S.r.l. " e "Galatina – Società SunRay Italy S.r.l." indirizzata al sindaco e per conoscenza all’assessore al ramo Carmine Spoti, ed inoltre a Maria Grazia Sederino Consigliere Comunale con delega all'Energia da fonti rinnovabili, il comitato ” I dialoghi di Noha ” a contestato la scelta di invadere il territorio con campi sterminati di silicio. Ma ecco il testo della missiva ” Gentilissimo Signor Sindaco e gentilissimi arch.tto Maria Grazia Sederino e avv. Carmine Spoti, con la presente, il comitato "I Dialoghi di Noha", con i suoi degni rappresentanti Marcello D'Acquarica, Antonio Mellone, che supportati da oltre 350 cittadini che ne hanno condiviso le battaglie, lottando contro le facili concessioni volte a distruggere centinaia di ettari di campagna ( come per esempio le ben 11 concessioni "furbescamente" attigue in Contrada Roncella ), si appellano alle Vostre Autorità affinché vengano autorizzati ed eseguiti in tempi brevi, da parte degli enti tecnici competenti, come già avvenuto per la concessione in area Duca, i controlli dei progetti in oggetto, come prescritto nelle norme di sicurezza delle Autorizzazioni Uniche pubblicate sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 90 del 20.05.2010 di SunRay S.r.l. e n. 148 del 23.09.2010 di Fotowatio S.r.l. Fra le condizioni poste sui Bollettini indicati, è spesso presente il diniego dell'uso del cemento (vedi per es. al punto 15 di pag. 14665 del B.U.R.P. n. 90), cosa che contrasta fortemente con la probabile costruzione di una mega centrale elettrica su piattaforma in cemento armato volturata dalle due società suddette in favore di TERNA – Rete Elettrica Nazionale S.p.A. Sono tante le potenziali incongruenze da verificarsi in corso d'opera.
A titolo esemplificativo si citano alcune: i possibili ritrovamenti archeologici; la corrispondenza ai dettami che riguardano il divieto dell'uso di prodotti chimici; l'autorizzazione allo scavo di pozzi per l'utilizzazione delle acque sotterranee; il controllo delle piantumazioni perimetrali; le distanze dal ciglio strada e dalle abitazioni; la recinzione, che deve essere realizzata lasciando ogni 10 metri varchi delle dimensioni di 40×40 cm, o in alternativa la rete deve essere posta ad un'altezza di 30 cm dal suolo, al fine di consentire il passaggio di animali selvatici; la costruzione delle piste provvisorie all'interno dell'area, che invece sembrano essere state fatte in modo definitivo; i termini di inizio, completamento e collaudi; le eventuali depressioni morfologiche soggette a fenomeni alluvionali; gli scavi dei cavi-dotti di attraversamento delle S.P. 41 e 47; l'autorizzazione per gli eventuali tagli di piante di origine naturale e non, e la salvaguardia dei muretti a secco presenti sul confine delle aree delle società interessate. In riferimento all'articolo 9 del Bollettino n. 90, che dice:
…il controllo e le verifiche sono demandate al Comune, la Regione Puglia Servizio Energia, Reti e Infrastrutture materiali per lo sviluppo si riserva ogni successivo ulteriore accertamento…, chiediamo, quindi, che siano monitorate, mediante l'Ufficio Tecnico e la vigilanza edilizia, le attività degli impianti relativi alle Autorizzazioni Uniche rilasciate alle Società SunRay Italy S.r.l. ed alla Società Fotowatio Italia Galatina S.r.l. “.
Pare che in risposta alla lettera proprio oggi a detta del consigliere comunale Pepe si svolgeranno i controlli, da parte delle autorità comunali preposte, calendarizzati e programmati per venerdì 10 dicembre. Vi terremo sicuramente informati sui risvolti e controlli e sopratutto sulle scelte finali dell’amministrazione comunale Coluccia riguardo l’impianti in questione, ricordando, come già l’attuale amministrazione si sia spesa in favore di questi progetti, in cambio di ammodernamenti e costruzioni di nuovi canili comunali, oppure la manuntenzione delle villette cittadine S. Francesco in centro e Giovanni Fedele nel rione Italia.
Raimondo Rodia
http://galatina.blogolandia.it/
apr162023
Dall'ultimo Report dei tumori di Asl - Lecce 2021, comprendente il periodo che va dal 2013 al 2017, in provincia di Lecce, rispetto alla media regionale, il primo dato che balza all’occhio è l’eccessiva incidenza del tumore al polmone (+24%):
le aree maggiormente colpite sono quelle servite dai distretti sanitari di Galatina e Gagliano del Capo.
Nel frattempo il Salento, senza nessun piano programmato, rischia di diventare il Far West per siti di trattamento di rifiuti per mezza Italia.
La proposta di un impianto di trattamento dei rifiuti speciali a Santa Barbara (Galatina - Le), per una capacità di trattamento, secondo il progetto iniziale, di 90.000 tonnellate/anno, è solo l’ultima di una nutrita serie di proposte di impianti per il trattamento di rifiuti speciali e pericolosi, che presentano un’anomala e inquietante concentrazione nella Provincia di Lecce ed in particolare nel comprensorio Galatina-Galatone e comuni vicini.
Riportiamo qui un elenco non esaustivo di tali insediamenti:
Da questi dati derivano alcune importanti considerazioni:
Per sottolineare la gravità del fenomeno in corso e la necessità di un deciso cambio di rotta da parte delle autorità preposte alla pianificazione, alle autorizzazioni ed ai controlli degli impianti (Regione, Province, Comuni, Arpa, Asl) basti considerare che, se la produzione media annua di rifiuti speciali in Italia è di circa 2,5 tonnellate pro capite (circa 147 milioni di tonnellate per 59 milioni di abitanti), nei soli Comuni di Galatina e Galatone si concentra una capacità di trattamento di almeno 600.000 tonnellate anno, corrispondente ad una capacità media di circa 15 tonnellate per abitante e per anno!
Ci rifiutiamo di pensare che i nostri amministratori accettino consapevolmente di trasformare il nostro territorio in un ricettacolo nazionale di rifiuti speciali, come purtroppo sta avvenendo. Ci attendiamo pertanto un conseguente sussulto di orgoglio, con il recupero della corretta programmazione ed immediate contromisure rispetto ai fenomeni in atto.
Il presente Comunicato viene inviato agli uffici competenti della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, dell’Arpa, dell’Asl, ai comuni di Galatina, Galatone, Seclì, Neviano, Aradeo, Collepasso, Cutrofiano, Sogliano, Soleto, Sternatia, Zollino, Maglie, Melpignano, Castrignano dei Greci, Corigliano, Cursi, agli organi di informazione.
Le associazioni:
comitato Spina Morrone - Galatone
AIRSA (Associazione Indipendente Ricerca Salute e Ambiente)
Associazione ODV Adotta Dog Ets – Uggiano La Chiesa
Coordinamento Civico Ambiente e Salute della prov. di Lecce - Galatina
Forum Ambiente e Salute - Lecce
Forum Amici del Territorio ETS - Cutrofiano
comitato Spina Morrone - Galatone
Galatone Bene Comune – Galatone
Medici per l’Ambiente-ISDE Italia (AIMPA)
Natural-mente NO RIFIUTI - Collemeto di Galatina
Noi Ambiente e Beni Culturali di Noha e Galatina
Nuova Messapia - Soleto
Organizzazione di Volontariato Mobius Circle- APS - Lecce
Salento km0 APS – Galatina
ott012014
L'emergenza essiccamento sta creando una forte mobilitazione in tutto il territorio. L'ulivo è diventato il simbolo-espressione di quella volontà popolare, associativa e politica che intende costruire una prospettiva sostenibile per il nostro territorio. Oggi risulta quindi di vitale importanza salvaguardare il nostro patrimonio olivicolo. I Comuni, realtà terminali di questa emergenza, stanno seguendo quotidianamente gli sviluppi della vicenda tessendo reti di relazioni con professionisti, associazioni, produttori ed altre istituzioni. Il Comune di Galatina, nel ruolo di attore propositivo del territorio, intende organizzare un convegno tecnico scientifico sul tema dell'essiccamento. Il convegno di svolgerà a Galatina il 3 Ottobre h. 16.00, presso il Palazzo della Cultura in Piazza Alighieri. L'appuntamento ospiterà importanti relatori provenienti dalle più qualificate Università Italiane ed esperti a livello internazionale. Il Prof. Giuseppe Fontanazza, esperto di olivicoltura, approfondirà il rapporto fra olivo ed ambiente; Il Prof. Giuseppe Surico, Presidente della Scuola Agraria di Firenze, approfondirà la questione legata alle nuove malattie del legno dell'olivo causate da funghi patogeni e da Xylella fastidiosa; la Prof.ssa Laura Mugnai, Fitopatologa dell'Università di Pisa, approfondirà la questione relativa alle correlazioni fra olivo e funghi patogeni per la vite ed altre piante arboree; il Prof. Eric Conti, Entomologo dell'Università degli Studi di Perugia, approfondirà la questione relativa al controllo degli insetti vettori; la Dr.ssa Luciana Baldoni, ricercatrice CNR Istituto Bioscienze e Biorisorse di Perugia traccerà gli interventi per il contenimento del fenomeno dell'essiccamento e la salvaguardia del patrimonio olivicolo.
Cogliamo l'occasione per ringraziare l'impegno dei tanti Sindaci che hanno risposto positivamente all'appello inviatogli dal Comune di Galatina nel mese di Luglio con l'obiettivo di costituire un comitato intercomunale territoriale al fine di avere una degna rappresentanza politica ed istituzionale ed invitiamo pertanto tutti i Sindaci che ancora non ne hanno ancora preso visione, ad aderire alla richiesta inoltrata a tutti i Comuni della Provincia.
Cordiali Saluti,
Antonio Congedo
Consigliere Comunale al Comune di Galatina.
dic262023
Ha ripreso vita dopo un black out di tre anni, dovuto al Covid, il consueto appuntamento che il comitato Territoriale di Lecce ha organizzato per premiare le eccellenze salentine del volley.
L'Hotel Leone di Messapia di Lecce ha accolto dirigenti, atleti, addetti ai lavori e rappresentanti istituzionali con calore e deferenza, con quel sottile fascino di chi si trova in prima in fila e non sul loggione.
E’ stata una serata di pallavolo all’insegna di una ritrovata aggregazione, di un flusso passionale mai sopito, di un profluvio di amarcord che ha contagiato in un continuo vocio i tanti partecipanti.
Si è avuta la netta impressione che tutti i convenuti, circa trecento, si siano voluti collocare all’interno di un puzzle per completare con i propri progetti e le loro azioni la figura dei grandi traguardi raggiunti dal tecnico campione del mondo Fefè De Giorgi.
Fronte al palco e seduto al tavolo dei vertici federali, è stato proprio l’allenatore della Nazionale il faro della manifestazione.
Ne hanno tratto una contenuta soddisfazione il Presidente Federale Giuseppe Manfredi, il segretario generale Stefano Bellotti, il Presidente Regionale Paolo Indiveri e il Responsabile delle squadre nazionali azzurre di beach volley Luigi Dell’Anna, nell’osservare lo slalom del tecnico azzurro tra i vari tavoli che, senza mai sottrarsi al ruolo pubblico istituzionale, ha acconsentito alle tante foto di rito.
La passerella d’onore è spettata, come è d’obbligo, alle autorità politiche salentine locali, provinciali e regionali, con le quali il Presidente Territoriale Pierandrea Piccinni continua ad intessere instancabilmente proficue relazioni, finalizzando accordi sull’utilizzazione dell’impiantistica scolastica e programmando eventi pallavolistici di rilevante interesse.
Non meno importante è la collaborazione con l’Università del Salento, avviata due anni orsono con il rettore Fabio Pollice, il prof. Attilio Pisanò e il prof. Luigi Melica, responsabili del Corso di Diritto e Management dello Sport, da sempre vicini alla realtà pallavolistica. Ed è da questo dialogo istituzionale che è scaturito l’accordo tra i due enti definendo l’Ecotekne, sede del Campus universitario salentino, quale nuova sede del Ct Fipav Lecce.
Il saluto ai conviviali lo hanno portato il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, l’assessore allo sport Paolo Foresio e il vice presidente della provincia Antonio Leo, a cui si sono aggiunti il Presidente del consiglio regionale Loredana Capone e l’assessore regionale Alessandro Delli Noci .
Particolarmente gradito è stato il saluto espresso dal Presidente dell’U.S. Lecce, Saverio Sticchi Damiani, che ha rimarcato come l’attuale andamento della squadra salentina nel campionato di calcio di serie A stia rispettando la tabella di marcia stilata per una tranquilla permanenza.
Lo scambio di omaggi con Pierandrea Piccinni, un gagliardetto con i colori sociali del Lecce e un ulivo stilizzato con due pallavolisti del comitato Fipav, ha sancito il legame tra le due istituzioni, rafforzando la passione che lega queste due discipline sportive al Salento.
Le premiazioni diluite nei vari intervalli conviviali hanno gratificato le società vincitrici dei titoli dei campionati territoriali, regionali e nazionali, le new entry e le consolidate presenze di militanza di gruppi sportivi come il Volley Specchia (50 anni), la Magic Galatina (25 anni) e la S.B.V. Galatina per la sua decennale attività.
I premi speciali sono andati a Fefè De Giorgi e a Vincenzo Fanizza per il loro percorso in azzurro, a Camillo Placì per la sua splendida carriera e a Giuseppe Manfredi come dirigente d'eccellenza.
Tra i premi più attesi hanno fatto spicco quelli consegnati ai migliori atleti salentini Raffaele Colaci e Valeria Caracuta , mentre a Fabrizio Licchelli è stato assegnato il "Trofeo Fernando Panico" come miglior tecnico salentino della stagione 2022/2023.
E’ stato Corrado Panico, fratello del compianto allenatore, unitamente a Fefè De Giorgi a premiare l’allenatore del Casarano per il magnifico percorso effettuato, riscuotendo il consenso e il plauso della platea.
Piero de Lorentis
Area Comunicazione SBV Galatina
apr052012
Il candidato Sindaco Antonio Pepe ha inaugurato il suo comitato elettorale, allestito in Piazza Alighieri e presentato alla cittadinanza, assieme ai rappresentanti delle forze politiche, le liste che lo sostengono.
Presenti all’evento il Presidente della Provincia di Lecce e Coordinatore Provinciale del Pdl Antonio Gabellone, il consigliere regionale Andrea Caroppo, in rappresentanza de “La Puglia Prima di tutto”, il consigliere regionale Saverio Congedo del Pdl, il consigliere regionale e presidente di “Moderati e Popolari” Antonio Buccoliero, l’europarlamentare Raffaele Baldassarre, in veste di commissario cittadino del Pdl, l’Avv. Enrico Colazzo, segretario provinciale del Partito Socialista, e l’Avv. Fabio Mariano, per la lista civica “Città Libera”.
gen052019
Un pomeriggio all'insegna del sano divertimento per i piccoli atleti della Showy Boys Galatina in occasione del primo raduno minivolley organizzato giovedì 3 gennaio dal comitato Fipav di Lecce. Al palazzetto dello sport di Aradeo, alle ore 15, sono iniziate le gare che hanno visto gareggiare gli allievi bianco-verdi coordinati dal responsabile di settore Orazio Codazzo e dallo staff di istruttori.
Tante le divise della Showy Boys presenti sui campi da gioco allestiti per l'occasione nell'impianto sportivo di via Sereni. Suddivisi per categoria (spikeball white, volley S3 green e volley S3 red), i giovani galatinesi dai 6 ai 10 anni si sono succeduti nelle varie partite per quasi tre ore prima di darsi appuntamento al prossimo raduno in programma nel periodo di Carnevale.
“Per i piccoli atleti è stata l'occasione per condividere momenti di attività fisica, gioco e confronto con i pari età di altre società sportive della provincia – commenta a fine manifestazione il referente del settore minivolley Orazio Codazzo – il mini raduno è da sempre un’occasione di aggregazione per gli allievi ma anche per le rispettive famiglie con tanti genitori che hanno gremito gli spalti del palasport per essere accanto ai loro ragazzi. Colgo l'occasione per ringraziare le famiglie che hanno scelto di affidare i loro piccoli alla Scuola Volley della Showy Boys e che con passione seguono le nostre attività didattiche ed esterne”.
www.showyboys.com
ago012014
Domenica 3 Agosto ritorna per il terzo anno consecutivo a Noha la gara a crononetro valevole per il campionato regionale organizzata dal comitato Uisp Ciclismo di Lecce in collaborazione con l'Associazionale nazionale "Le sentinelle".
Le iscrizioni sono aperte dalle 7.30 alle 8.30 mentre la partenza è fissata alle ore 9.30 da via Collepasso per affrontare un percorso di 19 km da ripetere 2 volte, si impegnano la statale 362 la provinciale 41, il cronometraggio a cura della FICR (federazione cronometristi lecce).
La manifestazione è inserita nel Circuito "Salento contro il tempo" ed è valida come quinta prova.
giu192022
Nell’ultima recente campagna elettorale per le amministrative del nostro povero comune ne abbiamo viste di tutti i colori. A partire dalle smanie plebiscitarie di un aspirante Sindaco dell’ultim’ora, del quale, prima di qualche mese addietro, non si conosceva neppure l’esistenza, anche perché, salvo errori e omissioni, negli annali della storia patria o nelle cronache del Dibattito Galatinese del soggetto non v’è traccia né di proposte, né di critiche, né di istanze rinvenibili in qualche articolo/convegno/intervista/riunione/comitato, ma nemmeno di un sussurro, un’alzata di ciglio, una presa di posizione, un video nei pressi del solito cespuglio di erba riottosa, non una fluttuazione neuronale in questa o in quell’altra direzione benché post-ideologica, ma soltanto battage martellanti (mancherebbero all’appello giusto l’advertising interstiziale e le chiamate dei call center a ogni ora), insomma un candidato tutto Marketing e Distintivo: sicché quando dici Vergine intendi il significato proprio del termine, benché nel suo slogan campeggi l’asserzione “Lo Sappiamo Fare” (tipico della classe manageriale buona per ogni stagione, e dei leader nati – “Leader si nasce, non si diventa”, l’ha detto davvero eh, e lui modestamente lo nacque - e devi fidarti sulla parola). Fortunatamente a dargli man forte un bel po’ di personaggi politici ma anche diversamente politici di città e dintorni, e qualche immancabile meteora della politica locale (il famoso meteorismo politico), nonché pezzi d’antiquariato e piazzisti dell’epoca che fu usciti e subito dopo rientrati nell’urna, vale a dire il sacello.
Commovente invece l’avventura della lista appellata Attiva, con più competitori che suffragi. In pratica un ossimoro. Due voti in totale da dividere tra i sedici diciamo contendenti il seggio. E qui entrano in ballo le frazioni, non nel senso di Noha, Collemeto o Santa Barbara, ma di numeri razionali (tipo 2/16 = 1/8), anzi facciamo irrazionali e chiudiamola qui. Certo se l’è vista brutta: rischiava addirittura di essere superata in retromarcia da quell’altro gruppo umoristicamente intitolato Nuovi Orizzonti per l’Italia, distintosi per la media di un voto a candidato, quantunque il 90% circa dei concorrenti non abbia nemmeno osato designare se stesso con una x. Forse sarebbe stato meglio completare la denominazione di quel collettivo con un più eloquente: Nuovi Orizzonti per l’Italia Viva.
Quanto al Movimento Cinque Schede (nel senso che ha racimolato in tutto cinque voti validi) v’è da riconoscere che ha finalmente realizzato un punto essenziale del suo programma iniziale, vale a dire la Decrescita felice, onde la riduzione dei parlamentari è iniziata sin da subito partendo dal consiglio comunale. Non che in questi cinque anni di legislatura l’opposizione non abbia brillato per dinamismo e soprattutto di luce propria, ché anzi a leggere i post dell’esponente Pentastars c’è da rimanerne estasiati (emblematico quello relativo allo stracciamento di vesti alla Caifa per una vignetta che mancu-li-cani, anzi manco Charlie Ebdo, per non parlare degli interventi di ammirazione incondizionata nei confronti del Draghidiciamopensiero). E occhio a non metterti mai a discutere con codesto portavoce, ché rischi di essere sommerso da un profluvio di links (le famose Fonti) che tu certamente non saresti in grado di reperire in rete senza le sue provvidenziali selezioni. Sia lieve dunque il crepuscolo a quel Movimento partito dal basso e finito ancor più sotto. Qual era la famosa locuzione idiomatica oscillante tra l’imperativo e l’invito cordiale rivolta agli altri e molto in voga tra gli “attivisti” di un tempo? Vaffanculo? Ecco, sì.
Quanto al PD qui è sufficiente ricordare che si è alleato “strategicamente” con il suddetto Movimento nel celeberrimo Campo Santo Largo, ha invitato in loco il Conte-Duca tanto per riempire una piazza, forse ha isolato un pochino Sandra & Company (nel senso di compagni) sparpagliandosi in mille rivoli in questa o in quella coalizione e creando ancor più confusione su cos’è la destra e cos’è la sinistra: temo sia ancora alla ricerca di un senso a questa storia, anche se questa storia un senso non ce l’ha.
Due parole van dette nei confronti di Antonio Antonaci che si sente tanto il Vincitore Morale Di Questa Competizione, e forse è vero, nonostante sia arrivato quarto su quattro. Pacioccone, il più simpatico di tutti, ideal-tipo Galatina-Centro, sul palco dei comizi ha portato le “vere istanze della piazza”, intese come tutto e il contrario di tutto, dal segnale di Stop issato alla mentula canis su di una strada comunale ai pacchetti turistici confezionati da lui medesimo come nemmeno la MSC Crociere avrebbe saputo fare. Certo ogni tanto più che discettato ne ha “scettate” alla grande: tipo la nascita di una zona artigianale da colare in quel di Noha, progetto per buona sorte morto e sepolto da decenni nella culla, in quanto, come già spiegato mille volte, in via Aradeo ai nohani basta e avanza un Cimitero. Ma cosa vuoi che sia. Comunque non gli perdonerò tanto facilmente quel “Sei un grande” a commento di un mio pezzo: un colpo da maestro, non c’è che dire, anzi da politico navigato, roba da farmi perdere la faccia davanti a tutti. Ma come si permette.
Infine il sindaco Amante. In queste elezioni ha subito una trasformazione, è diventato un altro uomo, non lo riconosci più. Intanto ha tolto le mani dalle tasche (financo quando parla in pubblico sul palco dei comizi), e poi in strada s’è messo a rivolgere il saluto a tutti, ma proprio a tutti. L’altro giorno pare lo abbiano visto in giro salutare e addirittura tendere la mano (per stringerla) a qualcuno. Ma era da solo: intorno a lui non un’anima viva.
Non vorrei dire, ma si sente già tanto Joe Biden.
Antonio Mellone
mar072021
Insomma qui non vogliamo essere secondi a nessuno. A Palermo nasce Addio Pizzo (movimento contro le estorsioni), e diciassette anni dopo a Galatina e dintorni diamo vita ad Addio Pino (contro le torsioni. Dei tronchi).
Sì, perché come abbiamo già avuto modo di discettare, nella nostra città sembra siano stati banditi gli alberi di pino, tipo quelli mietuti in viale don Bosco, il quale - povero martire - per l’occasione ha dovuto cambiar nome, se non proprio sbattezzarsi.
Ma mica ci limitiamo ai soli pini: a noi fanno specie molte altre specie.
E qui scatta il governo di unità comunale, che dico, di solidarietà nazionale, che vede conflati insieme il PD (Partito Decespugliatore), il Movimento 5 Seghe (soprattutto mentali), l’Udc (Unione dei Calcestrunzi), Italia chi t’ha Viva, e il resto dei partiti usi intonare all’unisono Accetta Nera, senza scordare il rosario di Liste Ciniche (o forse erano cliniche), con l’appoggio esterno del comitato Amici del Massetto, cui aderisce la maggioranza qualificata della popolazione (ma con esclusione perentoria del reprobo di turno che ha il brutto vizio di canzonarne i soci onorari).
Voglio dire che codeste larghe intese sono ormai così conquistate dalla svolta green, dalla transizione ecologica, per non parlare di sostenibilità e resilienza, che ormai se non risolvono il problema alla radice si mettono a reciderne le chiome.
E dovreste sentirli nei loro dibattiti tra il serio e il lecceto: ma come si permettono questi fusti, anzi bellimbusti di creare dossi naturali (il dramma risiede in quel Naturali), di sporcare quel capolavoro di asfalto con tutti quegli aghi (non sia mai che superino, in numerosità, quelli delle siringhe), di insidiare la “bratella” che collegherà il centro al secondo tronco (tronco di circonvallazione, s’intende). E se poi questi alberi infiniti decidessero di cadere come tanti pali della luce, come la mettiamo?
In estrema sintesi, questi vegetali sono PE-RI-CO-LO-SI a prescindere. Quasi tutti eh, ché qui non siamo mica razzisti per fare dei distinguo. Sicché meglio prevenire.
E così, basta un’ordinanza sindacale per affidare l’appalto alla Attila & Figli srl e il problema è bello che risolto, con quelle potature che hanno l’ambizione di somigliare a delle sevizie, capitozzature da far invidia ai barbieri di una volta (quelli “spicozzavano” zazzere per paura dei pidocchi, questi le fronde per paura della processionaria), e amputazioni in grado di trasformare un albero in un attaccapanni.
Ma che ne capite voi altri? Siete degli agronomi? (Qui si potrebbe aggiungere tranquillamente “da tastiera”, togliendo il punto interrogativo).
Nel frattempo, per la serie Economia Circolare (o meglio circondariale), l’11 febbraio 2021, sul sito della Provincia è stato pubblicato il “Provvedimento autorizzatorio” [sic] per un’altra ventina di ettari di terreno, anche questi in agro Masseria del Duca di Galatina, da ricoprire con l’n-esimo mega-impianto fotovoltaico: le famose energie alternative (altrimenti dette allergie), a proposito di “sostenibilità”.
E non dite che i proponenti non abbiano uno spiccato senso dell’umorismo nel parlare della pecora moscia leccese, pubblicando sul loro personalissimo studio di impatto ambientale immagini più eloquenti di una vignetta (come quella a corredo di questo intervento) e denominando tutto il complesso - sentite un po’ - “Galatina fedele”.
Ebbene sì: nei secoli Fedelcementi.
Antonio Mellone
ago052024
Nell’ambito del progetto “Periferie al centro”, promosso dalle Associazioni “Virtus Basket Galatina", #ballaperme e comitato Festa "Cuore Immacolato di Maria" Galatina, si vogliono mettere in atto tutte quelle azioni di valorizzazione urbana per il miglioramento della qualità della vita, di riqualificazione urbana e di sicurezza delle periferie.
𝐈𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐑𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚.
Dopo il grandissimo successo dell'iniziativa “La notte bianca dei Bambini - Rione Italia in festa” dello scorso 05 luglio arriva un'altra fantastica sorpresa:
"𝐈𝐥 𝐜𝐢𝐧𝐞𝐦𝐚 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐥𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐞... 𝐝𝐞𝐥 𝐑𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚".
Trasmetteremo, tramite retro proiettore, un film su Piazzetta "G. Fedele" via Soleto - Galatina. Un film che siamo sicuri attirerà l'attenzione dei bambini, ma anche dei genitori. Il tutto gratuitamente.
Info: Gianni de Matteis: 329-8566837;
Sandro Argentieri: 333-4368532;
Piero Luigi Russo: 349-8471729.
𝐈𝐥 𝐑𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐥 "𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨" 𝐝𝐢 𝐆𝐚𝐥𝐚𝐭𝐢𝐧𝐚.
ago302018
E’ tutto pronto per l’edizione 2018 del Premio Marcello Romano per il Cinema, riconoscimento nato per rendere omaggio alla memoria dell’avv. Marcello Romano (1943 – 2008), cultore di cinematografia, istituito nel 2009 dal Comune di Galatina in collaborazione con l’ex-Istituto d’Arte G. Toma, ora Liceo Artistico dell’IISS “P. Colonna” di Galatina.
Quest’anno il Premio viene attribuito a Meditfilm e verrà consegnato sabato 8 settembre a Galatina presso l’ex Monastero delle Clarisse.
Meditfilm si distingue per la realizzazione di numerosi progetti, cine-documentaristici, televisivi, di antropologia visuale e comunicazione multimediale, che raccontano e costruiscono percorsi di tutela e valorizzazione del patrimonio collettivo naturale, artistico e culturale salentino.
Il Premio Marcello Romano per il Cinema è stato consegnato in precedenza nell’ambito del Festival “Corti di marzo” 2011, fuori concorso, al regista Andrea Costantino, per il cortometraggio “Sposerò Nichi Vendola” (2010) e nel 2014 a Francesco Micciché per il documentario “Lino Miccichè, mio padre. Una visione del mondo” (2013), nell’ambito della Rassegna Identità in dialogo-Prospettive meridiane #tuttosuipadri, con il patrocinio della Regione Puglia e di Apulia Film Commission.
Introduce Rita Toscano. Intervengono per i saluti istituzionali Marcello Amante, Sindaco di Galatina, Cristina Dettù, Assessore alla Cultura e Maria Rita Meleleo, Dirigente del Liceo Colonna.
Ospiti del Premio saranno Beatrice Stasi, professore associato di Letteratura Italiana Università del Salento e Presidente Università Popolare “Aldo Vallone” Galatina; Chiara Eleonora Coppola, consulente progettista, componente del Consiglio di Amministrazione Fondazione Apulia Film Commission; Eugenio Imbriani, professore associato di Discipline Demo-etnoantropologiche, componente comitato Scientifico progetto Luoghi e Visioni, a cura di Meditfilm; Antonio Mellone, (nelle vesti di) economista e Francesca Casaluci, Presidente Associazione Salento Km 0.
I relatori interverranno su tema: “Cinema Terra e Poesia”, ragione sociale di Meditfilm.
Al termine della premiazione, verrà proiettato il documentario Stare sul confine, una delle più recenti pellicole di Meditfilm, per la regia di Tommaso Faggiano.
Parteciperà all’evento anche Renato Grilli, attore/autore e voce narrante del film.
La consegna del Premio sarà un’occasione di festa per tutti gli spettatori che avranno il piacere di dialogare con gli autori, in un clima di convivialità, nella suggestiva cornice del giardino del monastero di Santa Chiara.
Rita Toscano
ago162016
E’ iniziato il countdown per la fase di preparazione della prima squadra della Showy Boys. Dopo aver disputato un ottimo campionato di Serie D al suo debutto in un torneo regionale, la compagine galatinese torna in campo nella stagione 2016/17 per affrontare una nuova ed entusiasmante sfida. E a guidare la truppa bianco-verde l’allenatore Gianluca Nuzzo, componente dell’area tecnica e responsabile del settore giovanile.
“L’avvio della preparazione precampionato è previsto per il prossimo 5 settembre – spiega il direttore generale della Showy Boys Galatina, Libero Masciullo – il tecnico Nuzzo ha già programmato l’attività da svolgere e ha consegnato agli atleti alcune disposizioni sull’attività fisica da svolgere per arrivare preparati ad affrontare le prime dure sedute di allenamento”.
All’ex Nazionale e giocatore dei più importanti club di serie A il compito di “plasmare” il nuovo gruppo di atleti che difenderà i colori sociali della Showy Boys. Molte le novità che interessano il roster di serie D con la presenza di atleti giovani e molto motivati.
“Nella passata stagione il tecnico Nuzzo ha svolto un ottimo lavoro con la squadra maggiore così come con il settore giovanile – aggiunge il dirigente Masciullo – i risultati sportivi e soprattutto l’evoluzione tecnica degli allievi del vivaio sono stati segnali tangibili di quanto positiva sia stata la programmazione dell’attività didattica in particolare in seno al Progetto “Scuola Volley” e ai corsi di minivolley e pallavolo”.
Per quanto concerne il campionato di serie D, le cui iscrizioni si sono chiuse lo scorso 22 luglio e a cui sono seguite le fasi di cessione-acquisizione titoli ed eventuali ripescaggi, il comitato regionale Fipav ha comunicato che saranno predisposti tre gironi da dieci squadre ciascuno.
“Come la scorsa stagione nel girone saranno inserite compagini della provincia di Brindisi e Taranto – conclude Libero Masciullo – ma dobbiamo attendere note ufficiali dalla sede Fipav di Bari anche perchè rispetto alle squadre che hanno diritto a disputare il campionato di serie D con la fase di cessione-acquisizione titoli e ripescaggi molte situazioni saranno certamente mutate”.
E in attesa di nuove comunicazioni, la Showy Boys Galatina si appresta ad entrare nel vivo della stagione con la preparazione precampionato della squadra maggiore e del successivo avvio dei corsi di minivolley (dai 6 agli 11 anni) e di pallavolo le cui iscrizioni sono già aperte.
www.showyboys.com
mag182019
A distanza di 12 anni dalla partecipazione alla finale nazionale U.14 della SBV PALLAVOLO Galatina a Cesenatico, correva il maggio 2007, ecco un’altra S.B.V. OLIMPIA Galatina ripetersi sul territorio nazionale.
Una gran bella avventura quella di Bormio per i giovani under 14 della Salento Best Volley, presenti nella tre giorni del volley nazionale di categoria che ha coinvolto ben 28 società di tutt’ Italia.
Senza ambizioni di vertice, ma con il desiderio di un confronto tecnico con altre realtà, i ragazzi del Presidente Corrado Panico, collocati in un girone proibitivo con teste di serie come Kione Padova e Tonoli Montichiari, hanno avuto strada sbarrata da compagini fisicamente e tecnicamente superiori.
Ed è stato proprio contro quest’ultimo sestetto, più che contro il Padova, che i ragazzi di mister Pendenza hanno espresso al meglio le loro potenzialità e, sia pur sconfitti, hanno ricevuto i complimenti del tecnico lombardo.
“Non era assolutamente nei programmi più ottimistici, dichiara la capo delegazione Zaira Gemma, imporsi su squadre così competitive, ma l’indicazione dei nostri allenatori è stata quella di dar fondo a tutti i nostri valori tecnici, battagliando e fornendo una prova senza timore. Considerate poi le caratteristiche antropometriche fuori norma degli avversari, il lavoro di mister Pendenza e De Matteis si è orientato soprattutto sull’aspetto psicologico con cui approcciare le gare , per evitare una destabilizzazione nel confronto fisico con gli avversari”.
L’esordio dei ragazzi galatinesi in una competizione così importante ha risentito di quell’impulso emotivo che blocca le caviglie e alimenta scariche incontrollate di adrenalina. Risultato: molti errori in fase di ricezione e difficoltà di fornire palloni giocabili agli attaccanti.
Poi l’affermazione, di forza, il giorno successivo con un netto 3-0 sugli isolani di Porto Torres ha ridato fiducia al gruppo che nella gara pomeridiana contro Montichiari si è espresso con tutto il suo potenziale, non riuscendo però a fermare la compagine lombarda già vittoriosa sul sestetto di Padova.
In questi tre giorni insomma la città di Galatina, per merito della SBV OLIMPIA, ha saputo ritagliarsi un angolino di notorietà nel panorama pallavolistico nazionale, caratterizzandosi non solo per l’arte e la storia millenaria dell’ombelico del Salento, ma anche per quella cultura sportiva, sempre alimentata da passionari, che è anche sinonimo di crescita sociale di una città.
L’effetto traino ha coinvolto due istituzioni da sempre vicinissime alla società di Corrado Panico e che anche quest’anno hanno fidelizzato la loro partecipazione: la Scuola Media “Giovanni XXIII “satellite del 3° Polo diretto dalla professoressa Rosanna Lagna e la locale Associazione Arma Aeronautica “F.Cesari” presieduta da Saverio Mengoli.
I loghi di questi enti campeggiano sul fronte della maglietta di gioco, unitamente allo stemma emblema della città di Galatina per accordato patrocinio, che è stata donata al comitato organizzatore della Finale Nazionale di Bormio in segno di ringraziamento per l’ospitalità ricevuta.
Analogo ricordo dell’evento verrà consegnato, nella serata di martedì 21, al primo cittadino Marcello Amante, al dirigente scolastico del 3° Polo Rosanna Lagna e al Presidente dell’Associazione Arma Aeronautica Saverio Mengoli come segno di stima e riconoscenza.
“L’occasione per ringraziare le istituzioni, dichiara Corrado Panico, è l’assegnazione del titolo di campioni di 3^ Divisione YOUNG riservato agli U.14, le cui gare di finale si svolgeranno lunedì 21 presso il Palazzetto dello sport “F.Panico”. La società di cui mi onoro di presiedere sarà ancora una volta in campo nel tentativo di chiudere al meglio questa stagione agonistica, già esaltante, con un altro importante traguardo. Ringrazio il dirigente Zaira Gemma, factotum su più fronti, gli allenatori Laura Pendenza e Antonio De Matteis e tutto il gruppo dei ragazzi.”
Questi i medagliati :
GABRIELI ANDREA, CUCURACHI VINCENZO, PERRONE DIEGO, DE BLASI GIACOMO, VALLONE ANDREA, DE MATTEIS LORENZO(K), PANICO SIMONE, ARCADI MARCO, LAMACCHIA ANGELO, MAGURANO ANTONIO, NAVA LORENZO.
Piero de lorentis
AREA COMUNICAZIONE
SBV OLIMPIA GALATINA
lug052022
La conclusione di una campagna elettorale per l’elezione del Sindaco e la nomina del nuovo Consiglio Comunale merita qualche riflessione. Anzitutto bisogna riconoscere che è stata una competizione molto intensa e piena di contenuti, condotta con animosità e con la partecipazione attenta degli elettori.
Sono state rivalutate, rispetto alle precedenti campagne elettorali, le modalità di proporsi all’elettorato facendo risorgere gli incontri pubblici con comizi vibranti da parte dei contendenti. E non sono mancati gesti lodevoli, proprio nella dirittura finale quando il responso dello spoglio ha assegnato la vittoria al candidato Vergine. Occorre dare atto della correttezza e del bel gesto compiuto dal Sindaco uscente, Marcello Amante, allorquando, subito dopo l’esito del ballottaggio, si è recato al comitato del Sindaco neoeletto, Fabio Vergine, per esprimere le congratulazioni e l’augurio di buon lavoro.
Al di là dell’atto istituzionale, che poteva avere modi e tempi differenti, il gesto dell’ex Sindaco Amante, intervenuto al termine di una campagna elettorale dai toni accesi e in alcuni frangenti anche aspri, è degno di lode.
L’aver voluto creare un varco nel folto gruppo dei sostenitori del suo avversario politico, che tributavano applausi al neo sindaco, ed aver guadagnato il posto su un palco improvvisato, affiancandosi a Fabio Vergine e scambiandosi una stretta di mano, è un atto che nobilita il comportamento di Marcello Amante.
Ciò detto viene spontanea la domanda: cosa di significativo ha lasciato la campagna elettorale soprattutto in relazione alla vittoria, sul filo di lana, di Fabio Vergine? Secondo me emerge, in modo chiaro, la volontà dei vincitori di voler cambiare rotta per riportare Galatina al centro della vita economica e sociale del Salento.
Non è un caso che la battaglia elettorale sia risultata appassionata ed accanita soprattutto nella fase del ballottaggio che, grazie all’ impegno straordinario-anche a livello provinciale- della coalizione che sosteneva il Sindaco uscente, ha portato lo stesso ad una incollatura da Fabio Vergine.
Ma perché tutto questo interesse per la nostra comunità?
Il motivo è presto detto: la fine dell’anno in corso, dal punto di vista politico, per il Salento è rilevante non tanto perché dopo la recente scissione nel Movimento 5 Stelle si potrà andare ad elezioni politiche anticipate, ma perché entro la fine dell’anno, ma verosimilmente all’ inizio del 2023, si dovrà eleggere il nuovo Presidente della Provincia.
Galatina sarà determinante per la riconferma dell’uscente Minerva o al contrario per la nomina di altro Presidente: e tra i papabili ci potrebbe essere proprio il neoeletto Sindaco Vergine!
Certamente sarebbe un inizio strabiliante per il recupero politico della posizione che spetta alla nostra Galatina. Ma la vittoria di Vergine ha un altro significato ben più ambizioso che è quello di difendere l’identità di Galatina attraverso il rilancio del Quartiere Fieristico e dell’Ospedale Santa Caterina Novella.
Quella della sanità da rilanciare con i fondi del PNRR sarà una battaglia che dovrà vedere impegnato il Comune di Galatina e il Sindaco, nella sua qualità di Presidente del Distretto socio-sanitario, che fa capo al nostro Comune, insieme a Soleto, Sogliano, Cutrofiano, Aradeo e Neviano.
Bene, molto bene, ha fatto il Sindaco Vergine a preannunciare che il Consiglio Comunale neoeletto sarà chiamato a deliberare la costituzione della Commissione Consiliare Permanente, presieduta da Antonio Antonaci, che dovrà occuparsi della sanità e, conseguentemente, del nostro ospedale; e ciò anche per restituire un ruolo di rilievo al nostro glorioso Santa Caterina Novella.
Gli antichi fasti non potranno ritornare ma, certamente, si potranno attribuire al nostro Ospedale funzioni che torneranno utili a tutta la comunità dell’intero distretto: in una parola occorrerà potenziare la diagnostica. A tal proposito Galatina al Centro, di cui mi onoro di essere Presidente, ritiene utile segnalare un’indicazione, che può apparire scontata, che è quella di inserire nella commissione un componente di ciascun comune del Distretto Socio-Sanitario, senza che necessariamente sia un consigliere comunale, meglio sarebbe coinvolgere i medici di base.
Inoltre Galatina al Centro, molto prima che iniziasse la campagna elettorale, ha costituito un gruppo di lavoro composto da: Michele De Benedetto, Augusto Calabrese e Carmine Attanasi tutti affermati medici- professionisti che hanno portato a termine un lavoro interessante inerente l’importanza e il miglioramento della medicina territoriale che non può prescindere da una stretta collaborazione tra medici di famiglia e ospedale.
La nostra Associazione è assolutamente disponibile a collaborare come meglio riterrà opportuno l’Amministrazione Comunale di Galatina. Personalmente credo sia un segnale importante per la nostra Città dimostrare che la civica amministrazione interagisce e collabora con la società civile.
Dicevo che la tutela dell’identità di Galatina passa anche attraverso la rivendicazione che la Fiera del Salento ci appartiene e non può essere scippata ai Galatinesi! Un’occasione per affermare che la Fiera è ancora viva è rappresentata dalla richiesta presentata dalla società che promuove l’evento “Promessi Sposi” da realizzare nel 2022 al Quartiere Fieristico, con una struttura tensostatica finalizzata all’ evento. Tale richiesta, a nostro avviso, va portata avanti speditamente e può essere il primo tassello per il rilancio della Fiera del Salento.
Vincenzo Specchia
Presidente Associazione Galatina al Centro
nov242010
Di seguito il comunicato stampa del comitato di Cutrofiano che annuncia la loro prima battaglia vinta contro la guerra del fotovoltaico agricolo che sta distruggendo il nostro territorio.
PRIMA VITTORIA DEL comitato NELLA LOTTA CONTRO IL FOTOVOLTAICO SU SUOLO AGRICOLO
Il “Forum Amici del Territorio” è lieto di comunicare a tutta la cittadinanza, che in data 23 novembre 2010, la società Fotowatio presente nei tre mega impianti fotovoltaici di 108 ettari, rinuncia alla realizzazione del suo progetto di 32 ettari.
Per questo primo successo si ringraziano:
- gli oltre 1.300 Cittadini, che hanno sottoscritto la petizione popolare proposta dal comitato;
- il Consiglio Comunale che ad unanimità ha espresso parere negativo alla realizzazione degli impianti industriali fotovoltaici;
- le associazioni “Italia Nostra”, “Forum Ambiente e Salute”, “Save Salento”, e “comitato di Noha ”, per il loro sostegno.
Il Forum, soddisfatto di questo importantissimo risultato, rimarrà vigile e continuerà la sua azione di contrasto a tutti i progetti di impianti industriali fotovoltaici su suolo agricolo.
Il Presidente
Gianfranco Pellegrino
Ecco invece il comunicato con il quale la Fotowatio rinuncia ufficialmente alla realizzazione del parco fotovoltaico a Cutrofiano
mar112017
Entra nel vivo la campagna elettorale del candidato sindaco di Galatina con l’apertura del comitato elettorale
«Cominciamo a lavorare per il programma di governo». L’annuncio è del candidato sindaco di Galatina, Giampiero De Pascalis, sostenuto dalla coalizione “Obiettivo 2022” (Direzione Italia, Forza Italia, Lista De Pascalis, Psi, Udc, e le civiche Agorà e La Città) e coincide con l’apertura del comitato elettorale, in Piazza Alighieri, domenica 12 marzo alle 11. «Il mio comitato sarà una delle sedi dei “Cantieri del programma” – puntualizza De Pascalis – un luogo aperto a tutti, attivo, dinamico e laborioso. Non voglio che nulla sia calato dall’alto. La mia città, quella in cui mi piacerebbe vivere, se sarò il sindaco di Galatina, avrà un programma frutto di condivisione e partecipazione: vera e non di facciata».
La campagna elettorale del candidato sindaco entra nel vivo, dunque, con lo start ai “Cantieri del programma” che si concretizzeranno in una serie di tavoli tematici che per Galatina si svilupperanno nella sede del comitato elettorale di De Pascalis, ma saranno attivati anche a Noha e a Collemeto con il coinvolgimento di Santa Barbara. L’appuntamento è per domenica, quindi, dove si metterà la prima pietra al metodo De Pascalis, ossia il modo in cui intende indirizzare la sua azione politica e di governo se sarà eletto.
Ufficio stampa del candidato sindaco
set272024
Vestita a festa dalle luminarie premiata ditta Cesario De Cagna in occasione della festa di San Michele Arcangelo, la piccola [grande, ndr.] Noha omaggia per tre giorni il suo patrono, che la sorveglia e la protegge dall’alto della chiesa parrocchiale.
La ricorrenza inizia sabato 28 settembre con la processione delle 19.30 con il simulacro dell’Arcangelo, accompagnato dalla banda Città di Noha, che presta servizio tutto il giorno.
Domenica 29 la festa continua tra mercatini, luna park per i più piccoli [e anche meno piccoli, ndr.] e cibo di strada da gustare mentre si ascolta il concerto della banda Città di Taviano, sulla cassa armonica, fino al Bolero finale. Si chiude con i fuochi d’artificio a cura della ditta Coluccia di Galatina.
Lunedì 30 la festa si congeda con un dj set in piazza, dalle 22. La festa è organizzata ogni anno dal comitato che ha la peculiarità di raggruppare soci che si chiamano in maggior parte Michelino.
lug012024
Le recente approvazione del disegno di legge di iniziativa governativa noto come riforma dell’Autonomia differenziata, promulgata e dunque di fatto entrata in vigore - a meno di alcune materie per le quali si attendono i decreti attuativi - impone ai cittadini che abbiano il senso delle istituzioni e che diano valore al percorso costitutivo della nostra società un momento di riflessione.
Tra i pilastri della cittadinanza attiva si annoverano l’ideale della solidarietà, la partecipazione, il pensiero critico, la responsabilità, la giustizia, lo studio degli effetti di breve e di lungo periodo dell’azione politica e delle sue norme sulla vita della comunità e, in fondo, di ciascuno di noi.
In virtù di questo, quale gruppo di cittadini che hanno a cuore il futuro di questa terra abbiamo ritenuto opportuno costituirci in comitato aperto al fine di fornire informazioni e possibilmente contrastare con tutti i mezzi democratici consentiti dalla Costituzione la suddetta riforma, fonte certamente di disuguaglianza, conflitti istituzionali, frammentazione e quindi indebolimento della Repubblica, che invece dovrebbe essere sostanzialmente e non soltanto formalmente “una e indivisibile”.
Siamo a conoscenza del fatto che in tutta Italia sono in corso incontri e dibattiti per dar vita a comitati come il nostro: noi non vogliamo essere da meno.
Siamo persone che provengono da storie, sensibilità, estrazioni tra le più diverse, ma tutti insieme convinti del fatto che da soli forse si va più veloci, ma è solo uniti che si va più lontano.
Il nostro comitato spontaneo ha le porte spalancate a chiunque desideri difendere i suddetti pilastri/principi, ma principalmente il buon senso.
Vi invitiamo, inoltre, a visitare la nostra pagina facebook al link https://www.facebook.com/galatinacontroautonomiadifferenziata
I Sottoscrittori
Amante Marcello
Antonica Anna
Antonica Danilo
Antonica Sandra
Apollonio Loreta
Ballarino Giancarlo
Bianco Maria Milena
Caggia Piero
Caputo Francesco Pio
Cioffi Aldo
Coccioli Andrea
Colazzo Piergiuseppe
Conte Antonio
D’Acquarica Marcello
D’Amato Denise
D’Amico Antonio
D’Amico Monica
De Matteis Marco
De Matteis Pierantonio
De Pascalis Cesare
Dell’Anna Federico
Ferramosca Antonio
Forte Roberta
Garzia Chiara
Gatto Bruno
Greco Christian
Greco Gianni
Greco Riccardo
Idolo Antonio
Ingrosso Simona
La Viola Antonio
Longo Luigi
Luceri Caterina
Maiorano Gabriella
Margari Giovanni
Mariano Francesco
Mariano Mauro
Mariano Michele
Marra Antonio
Marra Massimo
Marti Tiziana
Martines Alessandro
Masciullo Piero
Mele Antonio
Mellone Antonio
Miri Gianni
Negusini Alfredo
Notaro Stefania
Paglialonga Maria Rosaria
Palumbo Antonio
Patera Danilo
Salvati Andrea
Scalese Michele
Scrimieri Carmen
Scrimieri Paolo
Serra Antonio
Stefanelli Leo
Tripolino Maurizio
Tripolino Paola
Tundo Katy
Tundo Loredana
Venuto Alberto
Villani Andrea
feb032018
SABATO 3 FEBBRAIO ALLE ORE 18:00 a Galatina, presso il comitato elettorale sito in Piazza Dante Alighieri 43, presentazione dei candidati per il MoVimento 5 Stelle nei Collegi Uninominali del Senato e della Camera
Interverranno:
Barbara Lezzi (Collegio Uninominale Senato Nardò - Casarano)
Soave Alemanno (Collegio Uninominale Camera Nardò)
Nadia Aprile (Collegio Uninominale Camera Casarano)
Introdurranno i candidati Galatinesi nel Collegio Plurinominale Leonardo Donno (Camera dei Deputati) e Cataldo Dino Mininno (Senato)
Il 4 Marzo #Partecipa #Scegli #Cambia
MoVimento 5 Stelle
lug222024
Il bacino che serve l’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina è ampio e sicuramente non si può lasciare scoperto. Sono sicura che in questa battaglia non saremo lasciati soli, già stamattina la presenza di numerosi Sindaci del distretto testimonia quanto tutti ci tengano al nostro Ospedale, che è sì ubicato a Galatina ma che tutto l’interland sente come il proprio Ospedale.
gen192023
Per riscaldare l'inverno 2023 Raimondo Rodia vuole proporre un talk show con grandi personaggi noti del Salento trattando argomenti di attualità. Così nascono i 6 eventi che tra la fine di gennaio ed il 23 febbraio illumineranno le Gallerie Tartaro a Galatina, in via Principe di Piemonte al centro della città.
Giovanni Piero Paladini, salentino di 65 anni, laureato in Giurisprudenza e Presidente della CONFIME-Confederazione Imprese Mediterranee. Esperto in relazioni internazionali e geopolica, ha acquisito pluriennale esperienza nel campo dell’internazionalizzazione delle imprese e della cooperazione accademica con particolare riguardo all’Area MENA. Da circa quindici anni ha dato concretezza alla sua passione, cioè la narrativa, attraverso la quale racconta le proprie esperienze, sensazioni ed emozioni vissute nei tanti viaggi in giro per il mondo. Ne sono nati cinque romanzi tra cui ultimo ‘Jihad’. In precedenza la trilogia dedicata all’affarista internazionale Marco Latini, comprendente ‘L’onore perso’, ‘Il decimo cerchio’ e ‘Il giuramento del falco’ ed infine ‘…e adesso tutto cambia’.
Jihad è la storia di un giovane immigrato tunisino, aristocratico e ricco, Mohamed, scappato dal suo Paese a seguito della persecuzione del presidente Ben Ali nei confronti del partito Ennadha, di cui faceva parte il padre. Giunto in Sicilia, accolto dagli amici del padre, scopre di essere stato destinato a un futuro di leader della Jihad e manager di una compagnia finanziaria che, grazie a complicità mafiose locali e poteri forti internazionali, è dedita al malaffare, al traffico di armi e droga e al finanziamento del terrorismo islamico. Le contraddizioni personali, tra principi religiosi e vita sentimentale, lo travolgono trasportandolo in un vortice di dolore, angoscia e sensi di colpa.
La millenaria civiltà contadina; una civiltà che nei centri rurali del Salento aveva realizzato, pur in un quadro diffuso di povertà, sfruttamento ed ingiustizia, straordinari risultati di risposta ai bisogni collettivi, di socialità ed identità culturale. Le piazze di quei paesi, che negli ultimi anni sono state oggetto di importanti rifacimenti strutturali ed estetici dagli effetti spesso scenografici, perduta ogni funzione economica e sociale, oggi si presentano come spazi vuoti di presenza umana, freddi, senza storia, senza anima e memoria e ormai da decenni attendono nuova linfa e nuova vita, che sarà, se mai, del tutto diversa da quella di un passato leggendario ed irripetibile. L’ottava rima, con la musica e le cadenze sue proprie, poggia sulla strepitosa padronanza di una lingua che, già grande di suo, si è strutturata nei secoli con scambi, arricchimenti i più diversi, consentendo al popolo del Salento straordinarie capacità espressive, comunicative e creative; lingua che nel poema è strumento formidabile per il disegno di quadri, situazioni e personaggi, lo sviluppo del pensiero e del racconto, il dipanarsi di nostalgiche ricostruzioni e di ironiche, ma spesso amare e desolate invettive, tutte giocate tra il semiserio rimpianto del passato e la icastica condanna del presente.
Fabrizio Romano Camilli imprenditore e politico, sarà l'ospite di mercoledi 15 febbraio nel corso della sua carriera politica è stato assessore ai trasporti, vie di comunicazione e demanio marittimo della regione Puglia, Presidente del comitato regionale Protezione Civile e componente della Commissione regionale antimafia. Dal 2004 autore di romanzi autobiografici e narrativa politica in genere aprirà una sua pagina come autore nel giugno 2020 con lo pseudonimo di Faro Milli. Con lui divagheremo del mondo politico di ieri e di oggi.
Le serate si svolgeranno nell'arco di un mese circa presso le gallerie Tartaro via Principe di Piemonte Galatina alle ore 18.00 e saranno riprese dalla Web TV : TV Sud Tele Galatina e rimarranno archiviate sul canale Youtube dell'emittente.
Raimondo Rodia
lug192024
Venerdì 19 Luglio a partire dalle ore 20:00 si terrà a Noha presso i giardini Madonna delle Grazie la “Festa dei giochi di una volta”.
L’evento, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale per coniugare il valore dello sport con la nostra storia, è organizzato dal comitato territoriale CSI di Terra d’Otranto in collaborazione con l’oratorio Madonna delle Grazie di Noha e con l’ASD Secyd.
La partecipazione è gratuita ed è aperta a tutti, bambini, ragazzi e adulti. Una serata unica in cui ritrovare e prendere parte ai giochi di una volta, quelli dei nostri genitori e dei nostri nonni da rivivere insieme ai nostri figli.
Ci sarà il gioco della campana, ruba bandiera, la corsa con i sacchi, il tiro alla fune, la gimkana e tanti altri magnifici intrattenimenti tra cui anche il gioco dei “tuddhri”.
La festa dei giochi di una volta vuol essere un momento di aggregazione e divertimento in grado di unire più generazioni con la leggerezza tipica dei giochi ma che permetta allo stesso tempo di tramandare un pezzo della nostra storia.
Per questa ragione si è scelto di organizzare questa festa a Noha dove la tradizione oltre ad essere radicata è ancora ben custodita da tutta la comunità.
comitato CSI Terra d'Otranto
apr112012
Inaugurato martedì 10 aprile 2012 in C.so Principe di Piemonte il comitato elettorale del candidato sindaco Giancarlo Coluccia.
mag312017
Il comitato Elettorale Progetto Bene Comune per Roberta Forte Sindaco presenta
"L'Italia che resiste" - recital ispirato all'opera di Francesco De Gregori.
voce: Domy Siciliano
voce narrante: Donato Chiarello
chitarra: Raffaele Quarta
violino: Valentina Marra
idea e testi: Alberto Minafra
Di cosa si tratta? Di storie di vita comune, di un'Italia che resiste nonostante determinati eventi che si susseguono nel tempo: si parte dal bombardamento del Verano del 1943, per passare alle notizie di massoneria e corruzione, arrivando fino allo scandalo della Banca Ambrosiana e dello IOR, dei disastri di Ustica e della Moby Prince, del periodo di Tangentopoli. Ma l'Italia, malgrado tutto, rialza sempre la testa e si ritrova Nazione!
Vi aspettiamo: 1 giugno, ore 21, in Piazzetta Fedele - Galatina
apr142017
Appuntamento con la Coppa Puglia di serie D. Sabato 15 aprile, in concomitanza con la sosta del campionato in occasione delle festività pasquali, si disputerà il torneo riservato alle finaliste della Coppa Puglia: Bee Volley Lecce, Pallavolo Martina, Palo Sporting Club e Showy Boys Galatina. Le quattro squadre più rappresentative del campionato di serie D si confronteranno nelle due semifinali e nella finalissima che assegnerà l'ambito trofeo.
Le prime gare si giocheranno in contemporanea alle ore 11: Pallavolo Martina - Showy Boys Galatina presso la palestra del liceo scientifico "Amaldi" di Bitetto; Bee Volley Lecce - Palo Sporting Club presso la palestra della Scuola Elementare "Antenore" di Palo del Colle. Su quest'ultimo campo, nel pomeriggio, si giocherà la finale con inizio alle ore 17.
Quest'anno il comitato Fipav Puglia ha assegnato l'organizzazione della manifestazione alla società Palo Sporting Club che ha stilato un ampio programma con il torneo Spikeball - S3 riservato ai più piccoli.
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feb232018
Questa sera alle 19:30 presso il comitato elettorale in via Aradeo 22 a Noha incontro con i candidati del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno, candidato alla Camera dei Deputati e Cataldo Dino Miminno, candidato al Senato della Repubblica, daranno delucidazioni sul programma.
Movimento 5 Stelle
set192018
La Fipav Puglia ha ufficializzato i due gironi del campionato nazionale di I Livello Serie C. La composizione è stata definita tramite sorteggio avvenuto nell'ambito del corso di aggiornamento per dirigenti tenutosi a Bari domenica 16 settembre.
Diciannove le squadre che partecipano al torneo, nove nel girone A e dieci nel girone B, con cinque posti rimasti vacanti rispetto a quelli totali previsti dall'indizione federale. Situazione collegata ovviamente alle onerose spese a carico delle associazioni impegnate nel torneo regionale e al difficile momento che stanno attraversando le imprese locali potenziali partner commerciali.
Come noto, il metodo del sorteggio integrale, per i suoi aggravi di costi per il rischio di trasferte più lunghe sul territorio pugliese, ha suscitato non poche perplessità tra le società iscritte al campionato, favorevoli, quasi all’unanimità, ad una composizione dei gironi per vicinorietà. Si è ugualmente proceduto al sorteggio che ha inserito la Showy Boys Galatina nel girone B e portato alla formazione dei seguenti gruppi di squadre:
Girone A: Trivianum (Ba), MB Volley Ruffano (Le), Matervolley Castellana (Ba), Casareale Volley Gravina (Ba), Orthogea Pallavolo 2000 Ostuni (Br), Laica Lecce Volley (Le), Arrè Formaggi Turi (Ba), Bcc Castellana Grotte (Ba), Pallavolo Martina (Ta).
Girone B: Pallavolo Azzurra Alessano (Le), New Volley Polignano (Ba), Nuova Pallavolo Molfetta (Ba), Volley Club Grottaglie (Ta), Bee Volley Lecce (Le), Fusion Racale-Alliste (Le), Showy Boys Galatina (Le), Punto Tessile Terlizzi (Ba), Sandemetrio Volley Specchia (Le).
Nel girone B sono incluse altre quattro formazioni leccesi (Alessano, Bee Volley Lecce, Racale-Alliste e Specchia), tre baresi (Polignano, Molfetta e Terlizzi), una tarantina (Grottaglie).
Nei prossimi giorni il comitato Regionale Fipav provvederà a pubblicare il calendario del torneo il cui inizio, da indizione, è previsto per il 28 e 29 ottobre.
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ott232010
Convegno Energia a perdere.
Basta con la ¡°corsa all¡¯oro¡± delle energie rinnovabili incompatibili con l¡¯ambiente, il paesaggio e il patrimonio storico-culturale del Salento
Melpignano, 23 ottobre 2010
ore 9.00 ¨C 19.00
Mediateca Comunale 'Peppino Impastato'
Con il patrocinio del comune di Melpignano
Con il patrocinio del Consiglio degli Studenti dell'Universit¨¤ del Salento
Mattina: ore 9.00 ¨C 12.30
Saluti
Interventi di:
moderano: Elisabetta Zamparutti ¨C Sergio D'Elia
Rinfresco ¨C ore 12.30
Pomeriggio ¨C ore 14.00 ¨C 19.00
Interventi di:
moderano: Antonio Bonatesta, Giuseppe Napoli, Angela Curcio
In occasione del Convegno, il Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio e della Salute dei Cittadini consegner¨¤ a Vittorio Sgarbi il ¡°PREMIO PER L¡¯IMPEGNO CIVICO 2010¡å per l¡¯azione profusa contro la devastazione del territorio della Sicilia occidentale da parte dell¡¯installazione selvaggia di pale eoliche, rischio che attualmente corre il Salento con la desertificazione eolico-fotovoltaica.
feb202013
Giovedì 21 febbraio alle ore 19:30, presso il comitato elettorale di Galatina in C.so Principe di Piemonte, chiusura della campagna elettorale UDC. Interverranno il Prof. Gigi De Leo (Dirigente Provinciale UDC), Giancarlo Coluccia (candidato al Senato) e Lilli Villani (candidata alla Camera).
Ufficio Stampa UDC Galatina
dic122012
È partita la sottoscrizione della petizione popolare promossa dalla rete delle associazioni e dei cittadini e dal nascente comitato per la tutela del territorio, contro il consumo del suolo intorno alla città di Galatina.
Lo scopo di questa petizione è quello di far riflettere l’amministrazione sull’utilità delle opere pubbliche previste dal piano vigente, ma anche quello di sollecitare un confronto tra la società civile e gli amministratori in modo da avviare un percorso di partecipazione che sia visto come una risorsa e non come un luogo in cui nascono polemiche strumentali.
C’è bisogno che questa amministrazione dia avvio a vere politiche di sviluppo sostenibile che, anziché dare seguito alle sciagurate politiche del passato, prendano in considerazione le reali esigenze del territorio.
I dati statistici relativi al Comune di Galatina, descrivono una città con un calo della popolazione pari al 2.8% negli ultimi 10 anni e che conta sul suo territorio 4100 abitazioni vuote, pari al 28% del totale (fonte Istat), mentre il mercato immobiliare risulta fermo. Da questi dati si evince che Galatina è una città che progressivamente invecchia e si svuota ma, paradossalmente, tende ad allargarsi! A cosa serve dunque ampliare il centro abitato, costruendo nuove strade e nuove case? Non sarebbe meglio puntare sull’ampliamento delle aree verdi e sulla riqualificazione dell’esistente per favorire il turismo, preservare il patrimonio storico-architettonico della città e contenere la spesa pubblica?
PETIZIONE POPOLARE AL COMUNE DI GALATINA
Con la presente petizione si fa richiesta urgente all’amministrazione di apportare sostanziali modifiche al piano delle opere pubbliche in vigore. Questo, infatti, prevede delle operazioni sovradimensionate rispetto alle reali esigenze della città e in netto contrasto con l’idea di sviluppo sostenibile.
La città di Galatina versa in uno stato di degrado ambientale permanente dovuto alla cementificazione selvaggia, frutto di decenni di edilizia sfrenata e alla qualità dell’aria che si respira, pesantemente compromessa dalle emissioni nocive delle numerose fabbriche presenti sul territorio. Ciò di cui necessita la nostra città oggi è disporre di ampie aree verdi per tutelare il paesaggio e contrastare l’inquinamento dell’aria.
I cittadini sentono il bisogno di un’inversione di tendenza, di una scelta coraggiosa da parte delle amministrazioni che guardi non solo alle richieste del mondo imprenditoriale, volte alla creazione di profitto sul breve periodo, ma anche a un programma oculato in grado di far risollevare la nostra città da una condizione di torpore economico, ambientale e amministrativo sempre più mortificante e creare così dei vantaggi più sani sul lungo periodo, fondati sul turismo, l’agricoltura e la riqualificazione edilizia.Galatina infatti vede il suo centro storico cadere a pezzi mentre potrebbe avviare un circolo virtuoso di sviluppo economico, favorendo il fiorire di nuove piccole realtà commerciali, artigianali e di ristorazione, utili a soddisfare quel turismo innamorato della provincia e dei suoi “paesaggi storici”.
Le opere pubbliche in programma, nonostante siano in parte finanziate con fondi non municipali (che comunque sono SOLDI PUBBLICI!), prevedono un impegno economico per il Comune che andrebbe molto al di là delle penali a cui si fa riferimento in caso di rescissione degli attuali contratti. Sia la realizzazione della circonvallazione sud-ovest, sia l’avvio dell’edilizia nei ”comparti”, andrebbero a pesare sulle tasche dei cittadini nella misura in cui per sostenere tali programmi sono necessarie le così dette opere di urbanizzazione primaria: altre strade, servizi di rete (energia elettrica, acqua, gas, fognatura nera e bianca), raccolta dei rifiuti e manutenzione di un territorio urbano sovradimensionato che vede la sua popolazione in calo. Si andrebbe dunque a creare sul lungo periodo un aumento delle spese correnti di gestione a cospetto di un gettito invariato. Questa sì che sarebbe una grossa penale da pagare!
Questa inversione di tendenza non è incompatibile con gli interessi delle ditte edili direttamente coinvolte nell’urbanizzazione dei comparti. La proposta di rivedere il Piano Urbanistico, vista nella giusta ottica, deve rappresentare un’opportunità per cambiare idea di impresa. Pensiamo ad un settore edile di eccellenza che raccoglie la sfida di riqualificare il patrimonio storico-architettonico ed urbanistico della nostra città e che anziché puntare sulla quantità di nuovi volumi edificatori che consumano territorio e devastano il paesaggio, possa investire e specializzarsi su una qualità risanatrice dell’esistente (anch’essa in grado di produrre utili!). La politica dovrebbe favorire questo meccanismo, in modo da non dover sempre contrapporre i bisogni del settore imprenditoriale all’idea di sviluppo sostenibile.
Si chiede pertanto all’amministrazione comunale di valutare le seguenti richieste e di aprire un tavolo di confronto con i soggetti della società civile (cittadini e associazioni), in un’ottica di trasparenza e partecipazione che restituisca alla cittadinanza la centralità che merita e allo stesso tempo rafforzi le scelte che la governance deve intraprendere per tutelare il bene comune. Le generazioni future potranno giovarsi di tali scelte virtuose e potranno così, una volta tanto, ringraziare gli amministratori per il bene fatto e non criticarli per la loro incapacità e insensibilità.
- Di invitare la Provincia di Lecce a bloccare immediatamente le procedure di appalto del secondo tratto della circonvallazione sud-ovest che minaccia il “Parco della Quercia”, al fine di discutere e valutare una modifica al Piano Urbanistico che preveda l’istituzione formale del “Parco della Quercia”, un progetto che garantirebbe finalmente un’intoccabile area verde alla città di Galatina, un luogo dove i cittadini potranno godere di spazi verdi e aperti e che diventerà allo stesso tempo un sito di attrazione per i turisti che visitano la nostra città;
dic172011
Non è solo l'occasione per un ampio e approfondito momento di riflessione interna, sul piano associativo, dal momento che si procederà all'elezione delle nuove cariche sociali.
Il congresso, infatti, è inteso come un ulteriore momento di collegamento e di confronto con le altre presenze organizzate sul territorio, in primo luogo associazioni e comitati. Sarà infatti l'occasione per discutere delle importanti battaglie condotte in questo anno e mezzo e individuare le nuove emergenze, i nuovi temi e le nuove sensibilità che dovranno entrare nella nuovo documento congressuale.
In questo anno e mezzo Save Salento non ha mancato di affiancare, con interventi ad adiuvandum presso le sedi giurisdizionali del TAR e del Consiglio di Stato, il comitato 275 nella delicata questione della statale 275 e l'amministrazione comunale di Veglie contro la costruzione di un megasansificio, letale per la salute dei cittadini.
Ma la funzione di presidio territoriale e di sentinella democratica è stata svolta soprattutto nella complessa e ambigua vicenda del comparto 13 di Santa Cesarea, dove un'intera porzione di costone, tra i più belli della Puglia, rischiava di essere inghiottito dal cemento e da piani di lottizzazione la cui validità è apparsa da subito dubbia.
Anche nel campo energetico, Save Salento non ha mancato, in questo anno e mezzo, di segnalare da una parte le contraddizioni di un processo di riconversione delle fonti energetiche da fossili a rinnovabili che, a fronte della devastazione dell'ambiente e del paesaggio portata dal fotovoltaico e dall'eolico, non è stato in grado di liberarci da presenze quali le centrali elettriche di Brindisi. I casi del fotovoltaico proposto a Cutrofiano da Legambiente o dell'eolico di Vernole e Castrì, testimonia dell'impegno dell'associazione.
Al congresso interverranno anche i radicali Sergio D'Elia ed Elisabetta Zamparutti, quest'ultima membro della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, che, attraverso le tante interrogazioni in Parlamento, ha svolto un importante opera di traduzione delle battaglie dal livello locale a quello centrale.
Con il congresso di Save Salento, partirà anche un altro importante processo costitutivo, quello del comitato per la Tutela di Porto Miggiano che, nelle settimane prossime approfondirà la riflessione, attraverso un ampio processo partecipativo, sulla natura dell'impegno e della struttura associativa dell'importante presidio.
mar312011
Trascorrono i giorni ma nessun segnale dalla Provincia sulla questione Colacem.
comitato "Cambiamo Aria"
Galatina, 30 marzo 2011
gen082014
Inaugurammo la quinquennale fortunata stagione dell’Osservatore Nohano con la prima uscita su Noha.it della nostra rivista on-line (che divenne immediatamente anche cartacea) il 7 febbraio 2007.
Il comitato di redazione decise all’unanimità di dedicarne il primo numero a Gino Tarantino, Venardìa, una persona straordinaria di Noha che un mese prima, l’8 gennaio per la precisione, appena 53enne, s’era congedato da questa vita.
Son trascorsi esattamente sette anni da quel giorno, ma il ricordo di Gino sembra non subire l’ingiuria del tempo o il rischio dell’oblio nella mente di molti nohani, i quali nutrivano nei confronti di questo ragazzo una vera e propria forma di venerazione.
E’ il caso di Antonio Miri detto Fernando, romano d’adozione, che incontrandoci a Noha nel corso del testé trascorso Natale ci ha proposto di rendere omaggio a Gino Tarantino con la galleria di foto d’epoca di sua proprietà pubblicata a corredo di questo trafiletto. Ovviamente abbiamo accettato la proposta della pubblicazione di questi stupendi documenti con grande entusiasmo e gratitudine.
* *
Gino Tarantino era un artista, una persona sensibile, colta, integerrima. La sua opera rappresentata da sculture, fotografie, ritratti, quadri, installazioni, scenografie, architetture d’interni, e via di seguito, fu addirittura recensita da Flash-art, una rivista d’arte e cultura conosciuta in tutto il mondo (soprattutto dai cultori e dagli addetti al settore).
Era sì, un tipo eccentrico, Gino, alto, dinoccolato, un tipo originale, un anticonformista, estroso e creativo (tanto che il solito perbenista di facciata - quello che non ha mai prodotto in vita sua un pensiero non del tutto elementare – potrebbe definire come un “comunista” o scansaeliberasignore addirittura un “anarchico”).
Ma qui non stiamo mica a sondare i due millimetri di profondità del pensiero di chi sa solo vendere fumo o di chi lo compra a buon mercato, ma celebrare Gino Tarantino, il suo spirito libero, il suo pensiero, uso a volare alto, non influenzato dalla banalità dei pettegolezzi o dalle immagini dei programmi della televisione (“non ho neanche l’antenna” - diceva), né legato alla schiavitù dell’avere (nemmeno un’auto, nemmeno la patente, per scelta di vita).
Gino era questo, e molto altro ancora. Era avanti, precorreva i tempi, sempre attento all’ecologia, all’archeologia, alla cultura, alla bellezza, alla salvaguardia dei beni culturali, allo studio della storia, insomma all’amore vero e non sbandierato nei confronti dell’Umanità. Era, diciamo, un Osservatore Nohano ante-litteram.
Un profeta. Ma purtroppo, come molti profeti, non ascoltato in patria.
Oggi Gino Tarantino è più vivo che mai. E forse, come un tempo, ci guarda ancora dall’alto. Compatendoci.
Antonio Mellone