Alla vigilia del campionato europeo di calcio Euro 2016, che si terrà a Parigi nelle prossime settimane, 250 Youth Ambassadors di ONE hanno ricreato un enorme campo di calcio nel centro di Parigi per sottolineare che la povertà è sessista. Provenienti da varie parti d’Europa e Africa, chiedono ai grandi della terra di garantire a donne e ragazze la possibilità di giocare con gli stessi mezzi degli uomini e di ‘non lasciarle a bordo campo’. Fra gli attivisti italiani c’era anche Federica Anchora, 21 anni, originario di Galatina.
Un’enorme campo da calcio nel centro di Parigi
Mentre molti tifosi aspettano ansiosi l’inizio degli Europei di calcio, gli Youth Ambassadors di ONE hanno colto l’occasione per portare il loro messaggio al mondo – in contemporanea con il forum dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), che riuniva rappresentanti dei governi solo a qualche chilometro di distanza.
Rappresentano oltre 50 nazionalità e vengono da 7 paesi europei e dalla Nigeria: di bianco vestiti, i 250 giovani ambasciatori di ONE hanno ricreato un enorme campo da calcio - circa 700 metri quadrati – contornato da striscioni con il messaggio: “La povertà è sessista. Non lasciamo donne e bambine a bordo campo”. Un recente rapporto pubblicato da ONE, Poverty is Sexist, mostra chiaramente che povertà e discriminazione di genere sono interconnessi. Oggi, 62 milioni di ragazze al mondo non ricevono un’educazione, in Africa tre adolescenti ogni quattro che hanno contratto l’HIV sono ragazze, e una donna in Sierra Leone ha un rischio 183 maggiore di una donna in Svizzera di morire durante il parto.
Ragazze e donne sono essenziali per rompere il ciclo intergenerazionale della povertà e investire su di loro aiuta tutta la società ad uscire più rapidamente dalla povertà.
Federica Anchora, una dei 40 Youth Ambassador italiani, ha dichiarato:
“Noi Youth Ambassadors abbiamo un messaggio per i politici: vogliamo azioni concrete per costruire un mondo migliore e con meno ingiustizie. Siamo andati a Parigi per incontrarli e portare il nostro messaggio di persona. La percentuale di persone che vive nella povertà estrema si è ridotta del 66% tra il 1990 e il 2012, in buona parte grazie alla cooperazione allo sviluppo. Siamo a buon punto, ma possiamo raggiungere l’obiettivo di eliminare la povertà estrema solo se i leader del mondo daranno priorità ad investimenti verso ragazze e donne”.
Gli Youth Ambassadors di ONE incontrano leader politici internazionali.
Dal 31 maggio al 2 giugno, 250 giovani ambasciatori di ONE, provenienti da oltre 50 nazionalità si sono incontrati a Parigi in parallelo al Forum annuale dell’OCSE per un summit dal tema: eliminare la povertà estrema.
Lo scorso anno, firmando gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, i grandi della terra hanno fatto l’ambiziosa promessa di eliminare la povertà estrema entro il 2030, ed è ora il momento di trasformare le promesse in azioni. Il Forum dell’OCSE ha visto la presenza di ministri e delegati da oltre 40 paesi per discutere questioni internazionali, come realizzare le promesse fatte lo scorso anno all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Durante il Summit, Gli Youth Ambassadors di ONE hanno incontrato politici internazionali tra i quali: il Ministro degli Affari Esteri Francese, il Ministro per la Cooperazione allo Olandese e Sloveno e rappresentanti politici provenienti dall’Italia, Germania, Irlanda, Svezia, Svizzera e Australia. Infine, gli Youth Ambassadors hanno avuto la possibilità di incontrare il Segretario Generale dell’OCSE Angel Gurría e il Direttore della Comitato per la cooperazione allo sviluppo Erik Solheim, e Pascal Saint-Amans, Direttore per il Tax Center dell’OCSE.
Adrian Lovett, CEO di ONE ad interim, ha detto:
"Questa generazione può essere, ed infatti sarà la prima a vedere la fine della povertà estrema. Da Parigi a Lagos, passando attraverso Berlino, Roma, Bruxelles, L’Aia, Dublino e Londra la mobilitazione dei nostri giovani ambasciarori è enorme. I leader del mondo non possono ignorarla.”
Una grande opportunità nel 2016
Oltre alle promesse, gli Youth Ambassadors di ONE chiedono ai leader del mondo di agire. Una delle prime opportunità per dimostrare che è possibile eliminare la povertà estrema e le discriminazioni di genere è il rifinanziamento del Fondo Globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria, previsto in Canada a Settembre.
Malattie legate all’AIDS sono attualmente la causa principale di morte per le donne tra 15 e 44 anni. Proteggere le ragazze e le donne da queste malattie mortali richiede un grande impegno da parte dei leader del mondo per rafforzare il supporto al Fondo Globale. Attualmente il Fondo Globale stima che oltre il 60% di investimenti sono indirizzati verso ragazze e donne.
Lovett aggiunge: “Gli Youth Ambassadors di ONE chiedono ai leader a Parigi di annunciare il prima possibile il loro supporto economico al Fondo Globale. Siamo felici che l’Italia organizzi una conferenza sul Fondo Globale il prossimo 27 Giugno e chiediamo al Primo Ministro Renzi di aumentare l’impegno dell’Italia ad almeno 200 milioni di euro per i prossimi 3 anni. Questo sarebbe un forte segnale dell’ambizione italiana e dell’impegno verso lo sviluppo internazionale, specialmente in vista della presidenza del G7 il prossimo anno.”
Per ulteriori informazioni contattare:
Federica Anchora Tel. 3203316762 e e-mail anchorafederica@yahoo.it
In allegato: la Youth Ambassador Federica Anchora e l’azione di Parigi.
Note per il redattore:
Chi siamo
ONE è un’organizzazione sostenuta da oltre 7 milioni di membri che opera con campagne e attività di sensibilizzazione per combattere la povertà estrema e le malattie prevenibili, soprattutto in Africa. Apolitica, ONE mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a lavorare di concerto con i leader politici per combattere l’AIDS e le malattie prevenibili, aumentare gli investimenti per l’agricoltura e l’alimentazione e chiedere ai governi maggiore trasparenza nei programmi di lotta alla povertà. Per saperne di più: ONE.org.
Programma “Youth Ambassador”
Gli ambasciatori ONE sono un gruppo di giovani volontari estremamente motivati, selezionati tramite bando pubblico, che conducono attività di sensibilizzazione in tutta Europa per porre fine alla povertà estrema. Sollecitano un impegno concreto dei responsabili politici, lavorano con i mezzi di comunicazione per aumentare la visibilità delle campagne ONE e incoraggiano il pubblico a sostenere le petizioni e le altre azioni ONE con attività online ed eventi locali.
L’edizione di quest’anno rappresenta il programma più ambizioso sinora realizzato e prevede la partecipazione di 300 giovani ambasciatori di tutta Europa, di cui 40 italiani. Il gruppo del 2016 interverrà su nutrizione, HIV/AIDS, trasparenza, disparità di genere e aiuti internazionali, tutte tematiche di vitale importanza per l’eradicazione della povertà estrema entro il 2030.