gen082014
Inaugurammo la quinquennale fortunata stagione dell’Osservatore Nohano con la prima uscita su Noha.it della nostra rivista on-line (che divenne immediatamente anche cartacea) il 7 febbraio 2007.
Il comitato di redazione decise all’unanimità di dedicarne il primo numero a Gino Tarantino, Venardìa, una persona straordinaria di Noha che un mese prima, l’8 gennaio per la precisione, appena 53enne, s’era congedato da questa vita.
Son trascorsi esattamente sette anni da quel giorno, ma il ricordo di Gino sembra non subire l’ingiuria del tempo o il rischio dell’oblio nella mente di molti nohani, i quali nutrivano nei confronti di questo ragazzo una vera e propria forma di venerazione.
E’ il caso di Antonio Miri detto Fernando, romano d’adozione, che incontrandoci a Noha nel corso del testé trascorso Natale ci ha proposto di rendere omaggio a Gino Tarantino con la galleria di foto d’epoca di sua proprietà pubblicata a corredo di questo trafiletto. Ovviamente abbiamo accettato la proposta della pubblicazione di questi stupendi documenti con grande entusiasmo e gratitudine.
* *
Gino Tarantino era un artista, una persona sensibile, colta, integerrima. La sua opera rappresentata da sculture, fotografie, ritratti, quadri, installazioni, scenografie, architetture d’interni, e via di seguito, fu addirittura recensita da Flash-art, una rivista d’arte e cultura conosciuta in tutto il mondo (soprattutto dai cultori e dagli addetti al settore).
Era sì, un tipo eccentrico, Gino, alto, dinoccolato, un tipo originale, un anticonformista, estroso e creativo (tanto che il solito perbenista di facciata - quello che non ha mai prodotto in vita sua un pensiero non del tutto elementare – potrebbe definire come un “comunista” o scansaeliberasignore addirittura un “anarchico”).
Ma qui non stiamo mica a sondare i due millimetri di profondità del pensiero di chi sa solo vendere fumo o di chi lo compra a buon mercato, ma celebrare Gino Tarantino, il suo spirito libero, il suo pensiero, uso a volare alto, non influenzato dalla banalità dei pettegolezzi o dalle immagini dei programmi della televisione (“non ho neanche l’antenna” - diceva), né legato alla schiavitù dell’avere (nemmeno un’auto, nemmeno la patente, per scelta di vita).
Gino era questo, e molto altro ancora. Era avanti, precorreva i tempi, sempre attento all’ecologia, all’archeologia, alla cultura, alla bellezza, alla salvaguardia dei beni culturali, allo studio della storia, insomma all’amore vero e non sbandierato nei confronti dell’Umanità. Era, diciamo, un Osservatore Nohano ante-litteram.
Un profeta. Ma purtroppo, come molti profeti, non ascoltato in patria.
Oggi Gino Tarantino è più vivo che mai. E forse, come un tempo, ci guarda ancora dall’alto. Compatendoci.
Antonio Mellone
Commenti
Chi l'ha conosciuto,io ho avuto questo grande piacere,!!!sa che Gino era una persona vera e di una grande galanteria. Io ero piccola e lo adoravo...e poi da grande sono stata a Firenze a casa sua...casa...galleria d'arte caso mai! Quando vado a Noha passo sempre per un saluto! Ciao Gino dimenticare un anima sensibile come la tua è impossibile!
Gino era un anarchico nel senso nobile del termine, uno che andava dritto al senso delle cose senza tanti giri di parole. Devo a lui la mia formazione intellettuale, in quella foto dell'86 con Fernando Miri e la bimba, Gino era di fronte al suo Commodore 64 e ci iniziò alla musica minimalista e conobbi con grande entusiasmo le musiche di Philip Glass. Io dal mio profondo dirò sempre grazie Gino anche se a volte rompevi le scatole. Ti ho voluto bene e te ne vorrò sempre
Grande Gino...
ciao amico mio mi manchi!
Antonio Mellone, infinitamente grazie per questa meravigliose parole.
Grande Gino,ho' avuto modo di conoscerlo,era amico di universita' di un mio paesano Pinuccio De Nuzzo, anche lui UN GRANDE ARTISTA ,scomparso prematuramente anni fa'.
Antonio Mellone,sei un Grande,quello che hai dedicato a Gino e' un pensiero straordinario,al di la dei luoghi comuni Gino Tarantino e' stato un Genio nella vita.
I miei ricordi di Gino Tarantino risalgono a quando ero una ragazzina. Ricordo quella sera che fece un ritratto a mio padre e io rimasi incantata dalla sua bravura. Ricordo quella volta che venne in casa nostra e cercò di convincere mia madre a vendergli un vecchio baule appartenuto a mia nonna. E mia madre:"none Ginu,ca mi serve cu mentu le rrobe". E mi ricordo ancora quando ballai con lui a una festa di carnevale in casa di mia zia,anche nel ballo si distingueva da tutti gli altri.
Quando lessi,sull'Osservatore Nohano,che Gino era scomparso ci rimasi proprio male.
Ebbene si,Gino era davvero una persona straordinaria!
Con sorpresa sono nel numero 1 che lessi nel 2007, fotografato davanti ad uno specchio, ospite con la mia futura moglie nello studio-abitazione di Gino Tarantino a Firenze (sono curioso perchè il negativo è mio, come l'avete avuta?): in metafora potrebbe essere questa l'immagine di come Gino riusciva a porsi e a porci, con la sua energica autenticità, di fronte a noi stessi, cercando sempre il lato bello e discusso (dell'Arte) e conviviale del vivere. Mi unisco a voi tutti nel ricordo di un amico, in modo particolare agli amici Melchiorre e Piero, ricordando momenti intensamente creativi, quando lo ricevevamo a Bologna, tempi remoti ma indimenticabili. Grazie per questo nuovo ricordo e le bellissime fotografie: la donna di sabbia in riva al mare, il sorriso emozionato di Gino giovane studente nella classe per la fotografia, che diventerà un giorno parte del suo eclettico linguaggio artistico.
https://www.facebook.com/pages/Gino-Tarantino/1971
https://www.facebook.com/pages/Gino-Tarantino/197121883642231?ref=hl
Conobbi Gino a Firenze e spesso andavo a trovarlo nella sua incredibile casa laboratorio dove potevo ammirare tanti suoi lavori. Era una vita speciale e unica la sua ed aveva una formazione artistica a 360°.. un giorno chiusi gli occhi e mi fidai permettendogli di tagliarmi i capelli... fantastico anche in quello, un taglio perfetto! Ci eravamo persi di vista ma stanotte l'ho sognato e sono venuta a cercarlo nel PC trovando questo sito: "ho pianto quando ho scoperto che non c'eri più e che non avrei potuto condividere più nulla con te. Ti voglio bene Gino sarai per sempre nel mio cuore"
Incredibile stasera averti ritrovato. Sei sempre presente in questa casa, la tua bellissima parete non mi stanca mai. Mi mancano i tuoi rimproveri ( stai dritta!! ) la tua dolcezza e la tua insofferenza. Che peccato!!! Non mi ero accorta che era passato così tanto tempo.
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