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Di Redazione (del 11/07/2024 @ 08:05:59, in Lettere al direttore, linkato 713 volte)

Gentile direttore,

Le scrivo per sottoporle una riflessione che in fondo è anche una domanda e mi auguro che lei possa darmi una risposta. Per correttezza, le dico che questa domanda la faccio a diversi direttori di giornali on line galatinesi, magari più siamo meglio proviamo a capire.

Galatina è su Canale 5, con l'ospitata all'artista Angelina Mango e questo splendido momento viene sporcato dal sindaco con un post di dubbio gusto che chiama in causa la precedente amministrazione, che mi onoro di aver sostenuto nei modi che sono pubblici, definendola il partito dei musi lunghi e con termini duri tipo “Non ce la potete proprio fare a capire”.

Ora la mia domanda non è se il muso della passata amministrazione fosse o meno lungo, quello è opinabile. La mia domanda è perché? Perché nel momento di massimo splendore il sindaco non trova il tempo di godere e attacca quella che oggi è minoranza? Ci sono delle crepe interne che deve ricompattare chiamando in causa un nemico comune? Soffre il confronto con un'amministrazione che ha gestito egregiamente Galatina facendola, con due anni di COVID di mezzo, numeri della Corte dei Conti alla mano, uscire da una situazione di pre-dissesto e nonostante ciò ha trovato le forze per ottenere a costo zero 37 passaggi su reti nazionali? Insomma perché?

 

Egr. Direttore,

siamo in un periodo prefestivo e l’attenzione è, naturalmente, rivolta alle festività natalizie.

Sarò forse considerata troppo pragmatica, ma oggi il mio ruolo di Consigliere Comunale di minoranza, supportato dall’esperienza nei cinque anni precedenti in prima linea da assessore ai lavori pubblici, mi impone alcune riflessioni sull’attività amministrativa della nostra città.

Il fattore “tempo” non può e non deve essere l’elemento guida centrale per chi è chiamato a programmare governando la città, certo sarebbe bello e auspicabile il tutto e subito, ma inevitabilmente ci si ritrova a dover scontrarsi, quasi quotidianamente, con problematiche impreviste e imprevedibili che assorbono le limitate energie umane della macchina amministrativa, obbligando talvolta a scegliere, anche tra le emergenze, quale rimandare. Amministrando la cosa pubblica il “tempo” è quindi una variabile spesso prigioniera della burocrazia che imballata da norme e disposizioni fa da freno all’attività politica ma, sia chiaro, le leggi e le norme, anche se considerate sbagliate o fuori tempo, vanno cambiate e non disattese o raggirate. E’ questo un principio di legalità su cui l’amministrazione di cui ho fatto parte non ha mai ovviato; senza alcun rammarico, anche a costo di dover pagare consapevolmente un prezzo politico.

Tutta questa premessa per invitare ad abbandonare ogni polemica su chi ha fatto cosa e quando, tanto banale quanto sterile, il “tempo” se non è un alleato di chi amministra protempore è però certamente “galantuomo” e al momento giusto sa riconoscere meriti e demeriti a tutti.

La Città pian piano sta cambiando volto e nessuno può disconoscere che quanto oggi si realizza ha quasi sempre origine nell’attività dei cinque anni precedenti nei quali l’amministrazione del Sindaco Amante ha saputo cogliere le possibili opportunità di programmare mentre affrontava con determinazione il predissesto finanziario e il periodo della pandemia. In una continuità amministrativa è ovvio e scontato che si dia seguito ai progetti ereditati, così come l’amministrazione Amante ha portato a termine i progetti sul Cavallino Bianco e sulla palestra di via Montinari l’amministrazione Vergine ha il compito di portare a termine i tanti progetti avviati e/o messi in cantiere dalla precedente, magari provando ad impiegare più energie sul fare che nell’apparire.

Ed proprio su questo che allora concentro la mia riflessione di fine anno.

Se il rinnovo della pubblica illuminazione è in corso e qualche altro progetto è in fase di avvio come la rigenerazione della villa comunale a Galatina e il rifacimento del manto stradale del comparto Guidano, su molti altri progetti, tutti già finanziati , non si ha notizia di attività negli atti amministrativi:   la palestra di via Arno da completare, la palestra di Collemeto i cui lavori sono conclusi, la messa in sicurezza della Torre dell’Orologio di Noha, l’ampliamento del CCR di Galatina per il quale la regione ha già erogato un primo acconto, la Biblioteca  Comunale, gli impianti laterali del Campo Sportivo di Noha pensati inclusivi e fruibili dai diversamente abili, il Giardino di Comunità a Collemeto (ereditato), il PCMC (piano comunale della mobilità ciclabile), il PEBA (piano abbattimento barriere architettoniche), il precampo di via Chieti i cui lavori dovrebbero essere stati già affidati, la progettazione finanziata per lavori di mitigazione idrogeologica.

 
Di Redazione (del 26/04/2021 @ 23:01:56, in Lettere al direttore, linkato 1492 volte)

Oggi voglio raccontare una storia, una storia di ordinaria ingiustizia, una delle tante, non la mia, ma quella di mio padre, classe ’48. Oggi, a distanza di un anno dall’inizio di questa pandemia finalmente, seppur in ritardo, è il suo turno per la somministrazione della prima dose di vaccino. Oggi 26 aprile 2021 alle 9,50 siamo in fila insieme per raggiungere quel diritto così tanto atteso. Un diritto che ad oggi sa più di abbracci mancati a nipoti e figli,  di telefonate lontane che non hanno il dono della presenza, un diritto che sa che di paura, reclusione e dolore, per chi come mio padre ha perso un fratello in dieci giorni a causa del Covid. Siamo lì insieme al centro polivalente in via Don Bosco a Galatina e sin da subito capisco che non sarà un buongiorno il nostro.

“Mi scusi Signora, ma suo padre non risulta in elenco, deve tornare in farmacia dove ha fatto la prenotazione e lì le diranno cosa fare”. Insieme al volto sgomento di mio padre, tanti altri volti in fila come il suo sono nella stessa situazione, il più dei quali soli, non tutti hanno la fortuna di aver figli disoccupati come il mio.

Torniamo in auto, mio padre inizia ad agitarsi, lo sono anch’io, ma bisogna rimanere calmi, un diritto è un diritto e tutto si risolverà, gli dico. Di corsa arrivo in farmacia, lui mi aspetta in auto, o meglio ci gira intorno per tutto il tempo. Verifico la prenotazione. “È tutto ok signora, ritorni al centro polivalente, non si capisce perché rimandano indietro le persone con tanto di prenotazione, noi dai qui più che stamparne un’altra identica non possiamo fare”.

Torniamo al centro, nel frattempo la protezione civile fa su e giù per cercar di risolvere il problema, i prenotati non in lista aumentano e inizia il malcontento e lo sgomento generale. “I prenotati non in lista da questa parte”, su e giù di gambe e poi, “i prenotati non in lista vengano con me,  un medico li attende per parlarci”. Inizia la processione dei disperati al seguito dell’operatore di protezione civile che ci conduce in una stanza.

 
Di Redazione (del 02/09/2020 @ 20:16:10, in Lettere al direttore, linkato 1489 volte)

Gentilissimo Direttore,
ho letto con molta attenzione la lettera che, attraverso il suo giornale, il Direttivo di NoiAmbiente mi ha indirizzato qualche giorno fa. Lettera che, al di là dei contenuti, appare dai toni pacati ed educati, e piena di spunti interessanti. Inoltre è piena di riferimenti storici e culturali che hanno reso la lettura ancora più piacevole.

Vorrei iniziare ringraziando il Direttivo per le belle parole espresse nei miei confronti quando dice che il sindaco “non poteva fare scelta migliore” quando come assessore ai Lavori Pubblici ha scelto me. E’ un complimento troppo grande, che non credo di meritare. Quello su cui sono sicura è, invece, l’impegno, la passione e la dedizione che metto giornalmente a svolgere questo delicato e difficile ruolo.
Mi permetto, poi, di dissentire quando il Diretto scrive “la nostra è una storia di periferia e a quanto pare non degna di attenzione da parte delle amministrazioni galatinesi”. Dissento perché i fatti dicono che non è così. La nostra amministrazione ha per le frazioni e per le periferie di Galatina un occhio particolare, da sempre. Due assessori, io e Cristina Dettù, provengono dalle frazioni che sono al centro della nostra azione amministrativa. Cito tre finanziamenti importanti per dare riscontro alle mie parole: messa a norma di tutte le scuole (e quindi anche Poli di Noha e Collemeto), campo sportivo di Noha, e palestra scolastica di Collemeto. Tre finanziamenti importantissimi intercettati che serviranno alle frazioni, ai nostri ragazzi e alla cittadinanza tutta. Inoltre, è di queste ore la notizia della realizzazione immediata di alcuni tronchi di acqua e fognatura presso le frazioni e la contrada Guidano.

 

Illustrissimo Signor Sindaco,

sono una cittadina di Noha molto amareggiata, amareggiata e delusa per il modo in cui è trattato il nostro cimitero. Si tratta, nel caso specifico, dello stato di degrado degli ultimi lotti a tre livelli che insistono nella parte nuova, a Sud Est del cimitero (vedi schema allegato).

Non entro nel merito del degrado e del livello di insicurezza che ha raggiunto l’abitato. Mi riferisco alle strade, ai marciapiedi e alla circolazione. Ma il cimitero è un luogo piccolo da manutenere, non ha certo l’estensione di una città, il cimitero è un luogo per noi cittadini che va oltre il sacro, un luogo che va rispettato dalla prima all’ultima pietra per moltissimi motivi, che sicuramente conosce bene.

Veniamo al punto e cerco di descrivere quali sono i problemi che mi hanno rattristato così tanto:

  1. I lotti di tombe evidenziati nello schema hanno i solai invasi dalle piante selvatiche che con le loro radici stanno lentamente inficiando la tenuta della copertura, con il conseguente allagamento delle tombe sottostanti.
  2. Nel caso del lotto indicato con la lettera “A”, la situazione è ancora più grave, in quanto il piano su cui è stato edificato tutto il blocco di loculi ha una evidente pendenza che porta le acque piovane ad ammucchiarsi nella zona attigua, e non essendoci impianti di scolo delle acque stesse, tutte le tombe del piano terreno restano completamente a mollo per molto tempo.

 

Gentile Direttore,
in data 21 giugno u.s. ho pubblicato sul social facebook un post unitamente ad una foto inserita in una perizia di stima allegata ad un Avviso di gara per l'alienazione di uno di n. 9 immobili di proprietà comunale (ex-carcere, lotto n. 9). La foto in questione ritrae un particolare di un pannello che raffigura immagini di donne mezze nude con pose volgari e ammiccanti. Mi sono indignata per questa immagine che rappresenta la figura femminile in modo irrispettoso, e che, soprattutto, non ha niente a che fare con la documentazione di che trattasi e, pertanto, ne ho chiesto l' immediata rimozione a difesa della dignità femminile ed in qualità di componente della Commissione pari opportunità del comune di Galatina.
Il mio post sul social, che ormai pare sia l’ unico canale di comunicazione con l’ attuale Amministrazione, ha ricevuto molti consensi e molto sostegno tra i cittadini, mentre chi avrebbe dovuto indignarsi ed ottenere l’ immediata rimozione della foto non è pervenuto. Comunque nella giornata del 23.06.2019 Galatina.it pubblica un articolo a firma del Tecnico che ha inserito la famigerata foto nella perizia di stima, e di cui la Redazione stessa “sottoscrive in pieno tutte le considerazioni” dello stesso Tecnico e “raccoglie la sfida” lanciata al fine di trovare l’ autore del decoupage di donne mezze nude in pose volgari ed ammiccanti incollate sull’ ormai famoso pannello. Di seguito il link per chi lo vorrà leggere in versione integrale.

 
Di Dante De Ronzi (del 02/05/2019 @ 11:36:02, in Lettere al direttore, linkato 1525 volte)

Egr. Direttore,

con sofferenza abbiamo deciso di pubblicare la presente ritenendo questa la strada più pacifica e più democratica per risolvere un annoso problema che diversamente dovrà' trovare soluzione in altre  sedi.

Il tema è parcheggio selvaggio nel centro antico e non solo…

Dopo infiniti solleciti verbali sulla questione effettuati a chi di competenza, abbiamo voluto dare una svolta diffidando a mezzo di un legale i due cittadini direttamente interessati su un caso specifico che desta particolare attenzione per i gravi rischi di incendio connessi.

Nello stesso tempo abbiamo  informato e chiesto di intervenire alle autorità locali.

Non avendo quanto innanzi sortito alcun effetto siamo passati a “Segnalare” con PEC certificate indirizzate direttamente al Comandante della Polizia Locale la situazione da far west esistente evidenziando la stessa con documentazione fotografica.

Siamo alla quarta PEC inoltrate in data il 28/04, il 29/04, il 30/04 documentabili ed il 01/05/2019  della quale vi alleghiamo copia, ed ancora il problema persiste.

Una considerazione finale.

La popolazione del centro antico in questi anni si è trasformata completamente arricchendosi di presenze  italiane e straniere di straordinaria cultura e sensibilità.

 

"Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota del Comitato spontaneo a favore del Centro Commerciale"

Leggiamo con amara simpatia quanto scritto su questo sito da tale Antonio Mellone, il quale, come in tutti i suoi articoli, tende a screditare e prendere in giro chi non la pensa come lui, che ormai si erge a depositario di ogni saggezza e certezza per quanto riguarda Galatina e frazioni. Abbiamo le spalle larghe ma questo tipo di interventi ci fanno riflettere e, magari, trovare una giustificazione al perché ormai a Galatina viviamo in uno stato di decadenza economico, culturale e sociale.
Appare davvero scoraggiante leggere un articolo (e non è il primo) in cui l’autore usa epiteti e giochi di parole offensivi e, spesso, senza senso, per esprimere un’opinione rispettabile ma che non ci trova per niente d’accordo.
Venga a Collemeto sig. Mellone, ascolti i cittadini prima di scrivere sciocchezze del genere: abbiamo idee diverse di ciò che è sviluppo e di come conseguirlo, ma stia pur certo che lei appartiene ad una strettissima minoranza di cittadini che non vede di buon occhio la nascita del centro commerciale. O lo fa solo perché Lei è di Noha e magari, in fondo ma proprio in fondo, Le da fastidio che il progetto possa nascere a Collemeto?

 
Con la presente si comunica che la struttura sede del centro aperto polivalente di Noha è collaudata ed agibile ed è stata data in gestione al Consorzio “EUROPA – Servizi, Formazione e Terzo Settore” (C.E.S.F.eT.) a seguito di esperimento gara d’appalto da parte della Direzione Servizi Alla Persona.
Dovendo procedere all’allacciamento alla rete di energia elettrica, veniva a tempo debito richiesta ad Enel la fornitura di una potenza di 50 KW a 380 V trifasi, necessaria per le utenze installate nel Centro.
A fronte di tale richiesta Enel comunicava di essere nella impossibilita’ di fornire direttamente la suddetta potenza a mezzo di cavidotto derivato dalla sua piu’ vicina Cabina MT-BT, gia’ utilizzata per i carichi elettrici del quartiere al limite della potenza nominale erogabile, per cui dichiarava essere necessario procedere alla realizzazione di altra cabina sempre di sua proprieta’ per poter fornire la potenza richiesta di 50 KW.
A tal fine chiedeva al Comune di Galatina – Ente proprietario del Centro - di rendere disponibile un’area pubblica o di voler realizzare un vano cabina – limitatamente quindi alla sola struttura muraria prefabbricata e non anche alle attrezzature elettriche in essa contenute – con oneri di realizzazione a carico del Comune richiedente, ma riconosciuti e restituiti dall’Enel in ugual misura all’atto della cessione in proprietà ad Enel stessa; soluzione questa ritenuta piu’ idonea.
 

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