A causa di una carente programmazione e di altrettanto carenti controlli, il Salento leccese si sta trovando sempre più spesso sulle rotte commerciali di importanti gestori di rifiuti speciali, anche pericolosi.
Sono numerose le autorizzazioni rilasciate in questi anni dalla Provincia di Lecce, e altre sono interessate da procedimenti amministrativi in corso, per una capacità complessiva di gestione di gran lunga superiore alle reali necessità del nostro territorio.
Ancora una volta, come per altri fenomeni di neocolonialismo come quello energetico, il Salento è nel mirino di speculatori di ogni parte d’Italia (e non solo) e soggetto a gravi devastazioni ambientali.
Il grido di allarme e l’appello ad intervenire tempestivamente viene da 19 associazioni culturali e ambientaliste locali; le cause, le responsabilità e gli effetti di questa emergenza saranno illustrate in un incontro pubblico che si terrà a Galatone giovedi 15 giugno alle 18e30, nei locali di Opera Seme, nell’area della Cantina Sociale Agricola Galatea 1931, sulla Strada Provinciale Galatone-Galatina al km 1.
Nell’occasione saranno raccolte le adesioni delle associazioni locali ad un Documento comune sul tema, che sarà inviato a tutti gli amministratori e gli operatori interessati, in modo da contribuire ad azioni di contrasto efficaci.
I firmatari:
Adottadog, AIRSA Ass. Indipendente Ricerca Salute Ambiente, Aria Pulita, Comitato Spina Morrone, Coordinamento civico Ambiente e Salute prov. di Lecce, Progetto Progetto Terra, Forum Ambiente e Salute, Forum Amici del Territorio, Galatina Storia Arte e Cultura, Galatone Bene Comune, Galatonesi a Raccolta, Isde Ass. Medici per l’Ambiente, Medicina Democratica, Nardò Bene Comune, Natural-Mente No Rifiuti, NoiAmbiente e Beni Culturali, Nuova Messapia, Precious Plastic Salento, Salento Km 0.