Dunque, ricapitolando: il partito cardine della maggioranza politica galatinese che fa finta di governarci è il PD (Poltrone, Divani), un tempo PDS (Poltrone, Divani, Sedie). S’è poi visto com’è andata a finire con le sedie, due in particolare, scomparse da Noha e ricomparse nel plesso scolastico di Galatina (forse alla disperata ricerca di un po’ di grammatica e sintassi meno traballanti).
A dar man Forte a quest’armata Brancaleone, v’è addirittura un pugno di “compagni” eletti con l’intenzione di rifondare la nostra comunità. La quale invece sta per affondare definitivamente in un inebriante mare di rifiuti umidi – vale a dire 30.000 tonnellate annue, tonnellata più tonnellata meno - da far confluire da ogni dove in un mega-stabilimento balneare a chilometri zero da impiantare tra Soleto e Galatina, pronto a produrre, giacché c’è, anche un po’ di biogas-chiamatemi [e così al TAP facciamo un mazzo tanto così – se non altro dal punto di vista della sponsorizzazioni per la festa patronale: nel senso che qui la festa ce la faranno gratis, ndr].
Oddio, un timido segnale di “opposizione interna” s’è pur visto, a suo tempo, quando si trattò di dare il definitivo ok al mega-parco Pantacom; ma, sai, certi ossimori la gente non li coglie mica, e poi è sufficiente far finta di nulla, abbassare i toni, far passare un po’ di tempo (i galatinesi sono smemorati per antonomasia), inviare ai giornalisti-scendiletto un comunicato congiunto Forte-Montagna all’acqua di rose (ché quelli pubblicano sempre il pacchetto completo, e senza metterci il becco), avere un po’ di faccia tosta, e chi s’è visto s’è visto. Avete presente il Pippo Civati della situazione che sgomita, sbraita, ma poi in Parlamento fa passare di tutto? Bè, qui, più o meno è uguale: solo che trattandosi della Roberta, più che Pippo, Pippa; e più che panta rei (tutto passa), Pantacom rei (dove rei è, a piacere, aggettivo o sostantivo plurale).
Antonio Mellone