E’ giunto al nono anno consecutivo il Progetto “Educazione alla Legalità, organizzato dall'Amministrazione Comunale di Galatina, in collaborazione con tutte le Scuole di Galatina, e tenuto dall'avv. Paolo De Pasquale, in qualità di esperto.
Le principali finalità che ci si propone di perseguire sono: Formazione del cittadino; Educare alla legalità; Educare alla convivenza civile ed alla cittadinanza attiva; Maturare la consapevolezza che la norma è codificazione di valori sociali; Favorire l'inclusione sociale e Tutelare la condizione giovanile; Sviluppare/rafforzare la fiducia nelle Istituzioni; Comprendere il ruolo dell'individuo nella comunità sociale; Prevenire il disagio e le devianze giovanili; Sviluppare il senso etico e capire l'importanza dei valori ai quali ispirare i propri comportamenti; Favorire l'alleanza educativa.
Mentre, i maggiori contenuti dell’offerta formativa sono i seguenti: Principi di libertà, democrazia ed uguaglianza; Diritti e doveri dell’uomo; Norma giuridica e norma sociale: significato e differenze; Costituzione Italiana; Fiducia nelle Istituzioni; Cittadinanza attiva e Democrazia partecipata; Il comportamento deviante (compresa la violenza di genere, ad es.: Stalking, ecc.); Devianza e criminalità minorile; Bullismo, banda e cyberbullismo; Droga, alcoolismo e tabagismo; Gioco d’azzardo; Lotta alle mafie; Analisi delle cause sociologiche e psicologiche della devianza; Dinamiche emotive e socio-psico-relazionali; Competenza conflittuale; Problematiche preadolescenziali e adolescenziali; Orientamento e mediazione; Pari opportunità; Corretto rapporto con i mezzi di comunicazione, intrattenimento e nuove tecnologie; Navigare sicuri in internet; Valore e rispetto della privacy; Gestione del disagio e suo impatto sulla salute del cittadino; Pari opportunità ed inclusione sociale; Educazione ambientale ed al rispetto dei beni culturali; Educazione stradale; Cittadinanza Europea.
Il tutto, ovviamente, con delle metodologie didattiche e strategie di apprendimento innovative.
Negli scorsi anni scolastici, gli incontri hanno visto la partecipazione attiva e propositiva dei docenti, e soprattutto l'impegno dei ragazzi, che con estro ed entusiasmo hanno preso parte alla discussione, evidenziando una notevole attenzione ed un forte interesse per gli argomenti affrontati, esprimendo sempre le loro idee ed opinioni, senza timore di generare una vivace e sincera discussione.
Da ciò si evince, che gli adolescenti hanno una singolare esigenza di apprendere gli argomenti concernenti la legalità, tant'è che è proprio la loro conoscenza che fa accrescere la sensibilità verso gli stessi. Questo, a conferma dell'importanza di veicolare l'informazione e favorire il senso critico, per prevenire ed arginare il fenomeno della delinquenza minorile e del disagio giovanile.
La Scuola, teatro privilegiato di conoscenza, è l'Istituzione più adatta a coltivare la cultura della Legalità, il rispetto dei diritti umani, l'esercizio della democrazia, per formare i ragazzi a divenire cittadini adulti, responsabili e solidali. Così come, il Comune, quale Ente Locale che rappresenta la propria Comunità e ne cura gli interessi è anche l'Istituzione più adatta per promuovere le politiche giovanili, nonché lo sviluppo civile, sociale, culturale ed economico del suo territorio, nell'ambito dei molteplici servizi in favore dei suoi cittadini.
La legalità - afferma un documento della CEI del 1991 - è «insieme rispetto e pratica delle leggi». Non solo rispetto di norme imposte dall'alto, ma pratica quotidiana di regole condivise.
Bisogna fare attenzione perché per noi tutti e per i giovani in particolare, le sole regole non bastano più. L'insegnamento più importante verso i giovani é quello della coerenza, della responsabilità, dell'esempio.
Già Giovanni Paolo II, parlando a Napoli nel 1990, rilevava la grave crisi di legalità dell'Italia. «Non c'è chi non veda - disse - l'urgenza di un grande recupero di moralità personale e sociale, di legalità. Sì: urge un recupero di legalità».
Sono sempre più convinto che la legalità si fonda sull'uguaglianza.
«Non posso dire ai miei ragazzi che l'unico modo d'amare la legge è d'obbedirla. Posso solo dir loro che dovranno tenere in tale onore le leggi da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate». Sono parole di don Lorenzo Milani. Parole che anche a distanza di anni risuonano da monito per la nostra coscienza.
Dobbiamo essere consapevoli che non ci può essere legalità senza uguaglianza. La legalità passa dal comportamento virtuoso e corretto di ognuno di noi.
Come diceva Gandhi, ognuno deve diventare il cambiamento che vogliano vedere.
Assessore alle Politiche Giovanili
Ing. Andrea Coccioli
Non si può fare a meno di esprimere il più ampio sostegno e la piena solidarietà, a nome della Cittadinanza tutta, alla Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo del Polo 2 , Dott.ssa Eleonora Longo e, con lei, a tutto il personale scolastico coinvolto nel noto spiacevole episodio verificatosi il 15 gennaio 2015. Un episodio indegno, vergognoso e fuori da ogni corretto vivere civile che ha avuto come attore principale la consigliera comunale con delega alla frazione di Noha e, loro malgrado, alcuni dipendenti del plesso di Noha.
Il comportamento tenuto nell’occasione da una rappresentante delle istituzioni, aldilà di ogni valutazione e giudizio di merito che spetta agli organi giudiziari competenti qualora decidessero di prendere in esame l’increscioso accaduto, è intollerabile ed inaccettabile. Non è consentito a nessuno un comportamento del genere in un edificio di istruzione pubblica ed è ancor più inaccettabile se compiuto da chi ricopre un ruolo ed una carica istituzionale.
Ma ciò che lascia attoniti e perplessi è la presa di posizione del Sindaco il quale inconcepibilmente, irrazionalmente ed inverosimilmente con una nota diretta al Presidente del Consiglio, ai Consiglieri Comunali e ai componenti della Giunta nel goffo tentativo di risolvere per le vie brevi il problema e di difendere l’indifendibile, intravede “nell’ entusiasmo” caratteriale della Consigliera Sindaco la motivazione alla base dell’accaduto. Il Sindaco nella sua missiva sembra non solo giustificare ma, addirittura, anche condividere l’atteggiamento tenuto dalla Sua delegata quando afferma che potrebbe aver evitato all’istituto scolastico e a Galatina un’ eventuale esposizione al pubblico “ludibrio “ se fosse stata scoperta la circostanza della mancanza delle due sedie nella scuola dagli organi di informazione.
MA IL SINDACO PENSA DI ESSERE SU SCHERZI A PARTE ??? O la strumentalizzazione politica , questa si che gli appartiene, è giunta a livelli tali da far distorcere la realtà e qualificare le informazioni degli organi di stampa pubblico ”LUDIBRIO”? E’ Questo il suo reale convincimento?
Come si sarebbe comportato Montagna se si fosse verificato un episodio del genere nella struttura sanitaria dove egli lavora? Vista la sua presa posizione difficilmente sarebbe stato avveduto e giudizioso come la dirigente scolastica che è da elogiare come figura con un alto senso e rispetto, lei si, delle ISTITUZIONI.
Si tranquillizzi il Sindaco non è , la nostra, enfatizzazione nè strumentalizzazione politica.
Si sta cercando di evitare che altri episodi di decadimento possano nuovamente verificarsi . Altro che ”entusiasmo riveniente dal carattere”. Oppure non reputa, il Sindaco, che il carattere della persona non debba essere in nessun modo trasfuso nei comportamenti istituzionali?
Fatto ancora più grave è, poi, quello di non aver consentito, con pervicace ostinazione e possente caparbietà la semplice lettura, nel Consiglio Comunale del 3/2/2015, delle note trasmesse dalla Dirigente scolastica al Sindaco e a tutti i Consiglieri Comunali ed Assessori con richiesta espressa di darne lettura nell’Assise Consiliare. Il Sindaco Montagna e il Presidente Baffa si sono nascosti con grande protervia e arroganza dietro norme regolamentari rigide ed insuperabili.
E’ questo il vero motivo oppure, come è più probabile, avete con grande ipocrisia tentato di nascondere i gravi problemi che assillano la maggioranza?
Sindaco Montagna sono questi i principi di LEGALITÀ, TRASPARENZA e del bene comune enunciati nelle dichiarazioni programmatiche? E’ questo il “coma profondo delle minoranze” ? O non è, invece, la sua una perdurante ipoacusia che si sta permutando in totale sordità?