Gli amici di Facebook ci hanno segnalato questo bellissimo articolo di Alessandro Romano sulle nostre Casiceddhre. La loro fama inizia finalmente a varcare i confini "provinciali". Buona lettura.
C’è un luogo singolare, nascosto sul cornicione di una casa qualunque, a Noha, periferia di Galatina, piccolo centro ricco di tante peculiarità. Di solito nessuno alza mai lo sguardo, quando arriva a quell’incrocio, così questo luogo resta poco noto alla maggioranza dei turisti, ma anche dei salentini. Si tratta delle “casiceddhre”, le chiamano proprio così.
Poste in questo angolo sconosciuto, silenziose, piccole, con un campanile che a stento supera il metro e mezzo di altezza, queste case in miniatura, che una mente allegra e minuziosa concepì alla fine del XIX secolo, reggono ancora a stento il passare del tempo.
Pare che il loro costruttore sia stato un certo Cosimo Mariano, un nome che fra l’altro è inciso nell’angolo di una piccola casa, ma di lui si sa ben poco, anche se dei talenti di Noha ci hanno scritto un romanzo e interi libri di storia locale citando questo luogo.
Quello che sorprende di queste casette in miniatura è l’incredibile maestria con cui sono stati realizzati i particolari, gli intonaci, i balconi, tutto come in una casa reale!
Questo balcone qui sopra, per esempio, a concepirlo dal vero richiederebbe un bell’impegno!
Sembra rappresentato un piccolo centro storico di una cittadina qualunque del Salento, con la guglia e i palazzi nobiliari.
Non mancano gli elementi in stile gotico, quelle cuspidi poste in alto, che tendono a slanciare la costruzione verso il cielo…
…o i particolari arabeschi, come questa finestra…
L’interno delle casette è incredibilmente realistico, viene da chiedersi come abbia fatto il buon Cosimo!
Purtroppo, da diversi anni, le casette versano in uno stato sempre peggiore. Avrebbero bisogno di cura e restauro, allo stesso grado d’amore dell’artigiano che le costruì, tanto tempo fa…
Comunque, non sono le uniche, nel Salento. All’interno della storica Masseria Brusca, in agro di Nardò, ce n’è un altro esempio. Anche questo è storico, risale ai primi del 1900, e pare sia stato realizzato dal figlio del padrone di casa, unico figlio maschio. Per tenerlo al riparo dai pericoli, i suoi genitori gli chiesero di riprodurre la Masseria stessa, in miniatura, e così lo distrassero molto!