mag042011
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mag032011
mag022011
Si è tenuto venerdì 29 Aprile presso la Provincia di Lecce un presidio del Comitato “Cambiamo Aria” per rompere il silenzio che si è abbattuto sulla vicenda del coincenerimento in Colacem. E’ per questo che il Comitato “Cambiamo Aria” ha deciso di chiedere un incontro immediato con il Presidente Gabellone, il quale, unitamente all’Assessore Perrone ed al Consigliere Roberto Marra, ha prontamente dimostrato la disponibilità all’ascolto e ha dato ampie rassicurazioni di partecipazione e collaborazione, per cercare il bandolo di una difficile e spinosa matassa, che investe come un uragano la salute pubblica. L’ottimo risultato incassato dal Comitato è che nessuna autorizzazione sarà concessa prima che la Provincia abbia effettuato autonomamente un monitoraggio sulla situazione attuale di inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua nell’hinterland su cui insiste Colacem.
mag022011
Il 1° maggio, universalmente giorno dedicato ai lavoratori, in Italia è stato requisito dalla gerarchia cattolica, segnatamente dal Vaticano che ha deciso di beatificare Giovanni Paolo II, il papa polacco, in questo giorno, con una volontà di prevaricazione ostentata e con l’intenzione di oscurare con una massa religiosa il 1° maggio laico, contrapponendo due celebrazioni, laica e cattolica, in modo artificiale e polemico.
E’ vero che il papa polacco fu un operaio. Lo fu solo per un anno o poco più. Non si può quindi dire che un «operaio», ma piuttosto che fece una esperienza di lavoro. Vendere questa esperienza come uno status qualificante è falso e mistificatorio. Non è degno di chi crede comportarsi così.
apr302011
Con alcune domande agli organizzatori si conclude il video racconto della stupenda giornate della Fiera dei Cavalli di Pasquetta
apr302011
E’ il messaggio apparso sulla pubblicità effettuata da Ikea, l’azienda svedese che produce mobilio a basso costo, a Catania da oltre un mese. Lo slogan riporta, a completamento del testo, l’immagine di due ragazzi che si tengono per mano.
E’ risaputo che le aziende dedicano il fior fiore delle risorse e della genialità alla comunicazione visiva sfruttando l’effetto placebo che può generare nell’osservatore, difatti dalla buona riuscita del contenuto dell’immagine dipende il successo economico di quella stessa azienda. Di contro, da qualche anno a questa parte, siamo bombardati dalle più inattese parole e fatti di livello morale sempre più infimo da parte dei giornali, televisione e personaggi politici. Per cui quasi nulla ci meraviglia più e per attrarre la nostra attenzione (“nostra” in quanto consumatori e/o elettori) il guascone di turno non demorde nell’affermare le più strampalate bugie ritrattate in un continuo senza fine. Ultima quella sulla scelta del nucleare da parte del parlamento, in cui dichiara senza peli sulla lingua (tanto lui i peli li mette e li toglie alla bisogna), che la sospensione del progetto del nucleare in Italia è solo momentanea e che comunque serve soprattutto al governo (ministri assoldati e assoldante) per boicottare il Referendum popolare del 12 Giugno in cui c’è la pericolosissima (sempre e solo per il nostro Presidente del Consiglio) probabilità che gli italiani scelgano di non far passare il “Legittimo impedimento” e la Privatizzazione della gestione dell’acqua, oltre alla scelta del nucleare. Ma questa è un’altra storia, anche delle peggiori.
apr282011
La curemma è un pupazzo impagliato raffigurante una donna vestita di nero, in lutto per la morte del marito carnevale.
Viene esposta la mattina del mercoledì delle Ceneri e viene rimossa il giorno di Pasqua.
E' intenta a filare con una mano la conocchia e nell'altra il fuso al quale sono attaccati "sette taralli" o "sette penne" di gallina indicanti le settimane mancanti a Pasqua e anche il tempo della sua vita.
Ogni Domenica, alla "Curemma" viene tolto un tarallo o una penna, così da contare le Domeniche mancanti alla Pasqua. (Antico Calendario che contava il tempo necessario per giungere alla Domenica di Pasqua).
apr282011
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apr282011
[pubblicato su la Repubblica/Il Lavoro [edizione Ligure] il 24 aprile 2011 p. XV con il titolo «La Pasqua dei profughi tunisini e dei benpensanti cattolici»]
Di primo istinto volevo fare gli auguri ai lettori di Repubblica, ai quali sono grato per i continui attestati di stima che però deve essere restituita integra perché senza di loro il giornale non esisterebbe e nel giornale non avrebbe spazio la mia modesta opinione che rileva un sentire diffuso, profondo e autentico. Mi sono trattenuto chiedendomi quali auguri si possono fare ai nostri lettori, se Berlusconi sta facendo scellerato scempio dell’Italia, che continua ad ingannare con la finta retromarcia sul nucleare e con la abominevole idea di cambiare la Costituzione nell’articolo qualificante di tutto l’architrave della struttura democratica. Si vuole eliminare la «Costituzione come limite» del potere e sostituirlo con quello della maggioranza che così diventa una dittatura. Si vuole eliminare il richiamo al «lavoro» per sostituirlo con la menzione dell’«impresa». I padroni diventano i proprietari non solo del governo (quello ce l’hanno già), non solo della maggioranza (è fatta!), ma anche della Costituzione. Dalla dittatura dei proletari di Marx alla dittatura degli impresari di Berlusconi. Duecento e passa anni trascorsi inutilmente.