Prefazione all’articolo
Un mese fa acquistai in un centro commerciale specializzato due sgabelli pieghevoli. Sull’esperienza di un acquisto precedente fatto già da un po’ di anni, pensai che un paio in più per le emergenze non sarebbero guastati. Il primo cedette dopo il tempo di un caffè, il secondo perché non facesse la stessa fine, l’ho dovuto rinforzare con i contro-ferri, per non dire altro. Sono oggetti fatti con materiali molto inconsistenti e non sono nemmeno riciclabili. Purtroppo presto finirà in discarica. Il mio vecchio tostapane era durato 25 anni, quello che ho comprato un mese fa perde già i pezzi. Così è stato per il lettore masterizzatore dei DVD, per gli ombrelli, per il piano cottura, i materassi, le multi scatole per le confezioni di tutto, ecc.
E adesso non venitemi a dire che non erano di marca, lo erano invece. Solo che, e lo sappiamo tutti, pure le grandi marche si servono delle delocalizzazioni all’estero, dove tutto è lecito, per abbattere i costi. Non abbiamo scampo. Guardando questi oggetti, penso alle fabbriche e ai processi di costruzione e immagino quanti materiali e quanto inquinamento si è consumato per ottenere quei prodotti che fanno giusto in tempo di arrivare nelle nostre case per finire fra i rifiuti. Non mi riesce proprio di farne a meno, se leggo di grandi marchi che creano occupazione e inquinano paesi oltre frontiera mi chiedo che male abbiamo fatto noi salentini per dover continuare a espatriare per cercare lavoro e ritrovarci poi la terra, l’acqua e l’aria, inquinati come se fossimo il paese più industrializzato del pianeta. Che abbiamo fatto di male per avere una classe dirigente politica che invece di servire il paese lo uccide.
“Good Morning Diossina” è un libro inchiesta, è scritto da Angelo Bonelli, politico ed ecologista dei Verdi. Il libro non costa nulla, è fruibile in rete:
Se lo leggi conosci un sacco di storie di persone comuni, di ragazzi che non trovano lavoro, di padri di famiglia molto giovani che lottano contro il cancro, di madri che piangono per i loro bambini ammalati, di pastori che devono abbattere le loro pecore, di donne che tengono chiuse le finestre delle loro case per non far entrare la polvere che uccide. Leggere cose brutte non aiuta il morale, diresti, meglio essere ottimisti. Certo, sempre se poi non succede anche a te. Allora forse ti rendi conto che dietro questo “pessimismo” c’è una forza prorompente che vuole vivere. Sono, i personaggi descritti e intervistati da Angelo Bonelli, persone semplici, operai, allevatori, studenti, tutte persone che si associano e insieme lottano contro il malaffare per tornare a essere, appunto, “ottimisti”. L’ottimismo ultimamente è solo un punto di vista.
E’ nel 1980 che la magistratura avvia le prime azioni legali contro Cementir, Ip e Italsider. L’ultimo studio epidemiologico dell’Istituto Superiore di Sanità (http://www.iss.it/pres/?lang=1&id=1432&tipo=6) fornisce dati terrificanti: un’incidenza dei tumori tra i bambini (di età 0-14 anni) del 54% e del 21% di mortalità, sempre tra i bambini, rispetto alla media regionale della Puglia. L’autorità sanitaria, ha vietato il pascolo nel raggio di 20 chilometri tutt’intorno all’Ilva, e nel 2009 sono stati abbattuti ben 2000 capi d’allevamento inquinati dalla diossina. Così continua il libro “Good Morning Diossina”, di Angelo Bonelli, pubblicato dalla Fondazione Verde Europea novembre 2014. E’ impressionante il numero altissimo di Associazioni, nate nell’ultimo decennio, a difesa della vita e della salute della gente di Taranto e dintorni. E’ raccapricciante la denuncia di ragazzi, donne e uomini ammalati di tumore che denunciano lo stato delle cose intorno e dentro le loro case. E’ spaventoso l’imbroglio e l’ipocrisia di chi ancora oggi governa la regione Puglia. E’ mostruoso leggere il susseguirsi di personaggi illustri della politica, come quello del sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, accusato di omissione, del Presidente Nichi Vendola, accusato di concussione aggravata (pag.141), dei Riva, di Raffaele Fitto (guidò la regione dal 2000 al 2005), del presidente della provincia Giovanni Florido, di Corrado Clini, il Ministro dell’Ambiente di Monti, quel giglio di campo che è stato arrestato dalla finanza il 26 maggio 2014 ed ora è agli arresti domiciliari; e di Corrado Passera, sostenitore della produttività a scapito della vita degli altri.
Chi ti uccide e uccide i tuoi figli o tua moglie non è necessariamente uno che spara o che ti ficca una coltellata nella carne, ma anche semplici dirigenti di un’azienda che per i suoi utili immette nell’aria diossina.
“Se solo l’azienda avesse agito tempestivamente, gli operai morti per mesotelioma pleurico potevano essere salvati”. E’ quanto scrive il giudice Simone Orazio nelle motivazioni della sentenza con la quale, il 23 maggio 2014 ha condannato 27 ex dirigenti della fabbrica, accusati di omicidio colposo e disastro ambientale. (pag.26)
L’Ilva versa soldi a tutti: a Forza Italia 575.000 euro, 98.000 euro a Bersani, 35.000 euro a Fitto, 49.000 euro a Vico e 10.000 a Gasparri. (pag.30)
Con i suoi generosi contributi, paga le feste patronali in onore di San Cataldo, per la pubblicazione di libri, per il rifacimento di una chiesa, quella del Gesù Divin Lavoratore. Ci mette un po’ la Chiesa a capire che Taranto non doveva dedicare una targa memoria alla generosità dei Riva, ma costituirsi parte civile nel processo contro 52 imputati, nel settembre del 2014.
Se un politico onesto, come il senatore del PD, Della Seta prova a difendere la salute dei cittadini, viene immediatamente sostituito dal partito (che incassa contributi dall’Ilva). (pag.117)
I decreti governativi si chiamano “Salva Ilva” mica “salva la gente”.
In Italia ci sono sei milioni di persone che vivono in aree molto inquinate in cui le bonifiche non sono mai state fatte. Si tratta di persone che, purtroppo, non sanno cosa respirano, cosa mangiano e perché si ammalano. (pag. 17)
Si muovono tutti contro questo disastro: ex operai, allevatori, ambientalisti, cittadini comuni e donne, soprattutto tante donne. Il primo comitato difatti si chiama: “Donne per Taranto”. Le donne e le mamme frequentano le corsie degli ospedali e dei reparti pediatrici. Sono pieni di bambini che si sottopongono a chemioterapia e dalle loro analisi del sangue si rivela la presenza di piombo. Queste analisi sono state fatte su iniziativa di “Peacelink” e del “Fondo Antidiossina”. “Ci sono bambini che nascono già con il cancro. E’ la mamma a trasmetterlo.” Lo denuncia il primario di pediatria dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, Giuseppe Merico. Anche il giudice che toglie il coperchio sulla pentola del malaffare è una donna: il giudice Patrizia Todisco.
Altre associazioni nascono come i funghi, una dietro l’altra. Fra queste, “Italia Nostra”, organizzata da Alessandro Marescotti, docente d’italiano e storia all’Istituto industriale Augusto Righi, grazie a lui si è scoperto che nel pecorino di Taranto c’era la diossina, grazie a uno dei pochissimi laboratori di analisi attrezzati a cercare la diossina, l’Inca di Lecce; “Altamarea”, un’unione di tante piccole associazioni di cittadini; “l’Ail”, un’associazione contro le Leucemie; “Ammazza che Piazza”, fatta da studenti e cittadini, compresi disoccupati e precari; il movimento “Taranto respira”; il “Comitato dei Cittadini liberi e pensanti”; “Il Guerriero”, un’associazione culturale sul tema dell’ambiente e della salute; e tante altre ancora.
Avrebbero dovuto avviare un’indagine epidemiologica e un registro dei tumori, la prima per accertare la fonte di inquinamento, l’altra per stabilire il nesso fra le malattie mortali e l’inquinamento stesso. Perché si tardano a fare queste cose? Perché porta a individuare i responsabili e questo ai potenti e ai loro servetti dà fastidio. L’ilva non è “il problema”, l’Ilva è solamente la punta di un’iceberg che tutti noi facciamo ingrossare ogni giorno di più, con i nostri sprechi di un benessere senza vertebre.
…e l’Ilva e le nostre Ilve, quelle intorno a Galatina, continuano a inquinare.
Si apre una nuova stagione tennistica per il C.T. Galatina, che, archiviata una mezza vittoria sportiva nella scorsa stagione con la serie A sfuggita per un pelo nei playoff, è pronto a giocarsi un'altra occasione.
Archiviato il consueto torneo annuale di terza e quarta categoria che ha visto la partecipazione record di oltre 100 tennisti e vinto da Pierpaolo Puzzovio (3.1), dalle parti del Circolo Tennis Galatina si respira aria di serie B. La federazione tennis ha da poco pubblicato il calendario per la stagione 2015 che vedrà i galatinesi impegnati nella fase a gironi, da domenica prossima 26 aprile a domenica 7 giugno e le eventuali fasi di playout o playoff il 14-21 e 28 giugno.
Il calendario di questa stagione, prevede l'esordio del C.T. Galatina fissato per domenica prossima in terra marchigiana, contro i tennisti della “CoopPesaro Tennis”. Domenica 3 maggio, invece, ci sarà la prima partita in casa contro i padovani del “Tennis San Paolo”, mentre la domenica successiva i galatinesi affronteranno la trasferta contro il “T.C. Palermo”. Il 17 maggio, invece, il C.T. Galatina ospiterà i toscani del “C.T. Arezzo”e la successivamente volerà a Reggio Emilia, per disputare l'incontro contro il “C.T. Reggio”. A seguire, dopo una settimana di pausa, i galatinesi disputeranno la seconda partita in casa, domenica 7 giugno, contro la rappresentativa del “Ferratella” di Roma.
Per la prima partita, che ricordiamo si svolgerà domenica prossima 26 maggio, il C.T. Galatina non avrà vita facile contro il Pesaro. Per questo il Presidente Stasi ha deciso di puntare sul nuovo acquisto, il bulgaro Alexander Lazov (1.20), affiancandolo ai “galatinesi”, Stefanos Tsitsipas (2.3), Pierdanio Lo Priore (2.4), Luca Giordano (2.5), Filippo Stasi (3.2) ed Alberto Giannini (3.2).
”Quando ho deciso di puntare nuovamente sulla serie B e fare una squadra competitiva, mia moglie credeva fossi pazzo. In un certo senso, un po' di sana follia mi scorre ancora nelle vene. Sono uno dei presidenti più longevi di Puglia e non posso far sfigurare la nostra provincia davanti ai circoli tennis più importanti d'Italia. Son consapevole del fatto che non partiremo favoriti nella prima partita contro il Pesaro, che testa di serie numero due del girone; ma credo fortemente nella mia squadra. Il nostro obiettivo è lo stesso dello scorso anno: fare una buona serie B e giocarci la possibilità di una promozione che il nostro staff tecnico, i nostri giocatori ed i nostri tifosi, meritano senza alcun dubbio.”
Galatina, 21 Aprile 2015
Giovanni Stasi
L’Amministrazione Comunale, al fine di promuovere tutte le iniziative finalizzate alla crescita economica, sociale e culturale della città e di fornire un supporto concreto alle attività produttive presenti sul territorio, ha istituito uno sportello informativo sulle problematiche inerenti la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.
Lo sportello di che trattasi, grazie all’ausilio gratuito di una società esperta nel campo di applicazione del testo unico del D. Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii., sarà operativo presso gli uffici dello Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) tutti i giovedì dalla ore 16.30 alle ore 17.30 a partire dal 23 aprile 2015 e fino a tutto il mese di dicembre 2015.
“Il D. Lgs. 81/2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, persegue le proprie finalità nel rispetto delle normative comunitarie e delle convenzioni internazionali, nonché in conformità all'articolo 117 della Costituzione e agli statuti delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, garantendo l'uniformità della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori sul territorio nazionale attraverso il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche con riguardo alle differenze di genere, di età e alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati. Impone a tutte le aziende con dipendenti l'effettuazione di alcuni adempi menti finalizzati alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Esso si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio.
La vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – continua l’assessore alle Attività Produttive, Alberto Russi – è svolta dalla Azienda Sanitaria Locale competente per territorio (S.P.e.s.A.L) e, per quanto di specifica competenza, dal Ministero del Lavoro (Ispettorato del Lavoro), dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, ecc. Alla luce di ciò, si è a conoscenza che la vigilanza da parte degli Organi Ispettivi sta avvenendo con una certa frequenza anche nel comune di Galatina, trovando spesso impreparate ed in preda alle incertezze o paure legate ad una visita ispettiva, le aziende della città. Purtroppo, il mancato rispetto delle disposizioni del Decreto 81/,08, totale o parziale, prevede l'emanazione, da parte di tali Organi Ispettivi, di pesanti sanzioni amministrative/penali in testa al Datore di Lavoro.
Per tutte le informazioni necessarie a chiarire qualsiasi dubbio interpretativo ed applicativo in materia di sicurezza sul lavoro, specifico per ogni attività, è stato istituito presso il SUAP della nostra città, in collaborazione con una Società esperta in materia, operante da molti anni nel settore della Sicurezza nei luoghi di Lavoro e Prevenzione Incendi, uno sportello informativo gratuito per le aziende Galatinesi.”
“Diciassette artisti italiani e stranieri, tra nomi storici attivi nel contesto internazionale e giovani consolidati, si confrontano con un supporto sorprendente, insieme antico e contemporaneo, la carta”
Opere di Carla Accardi, Kengiro Azuma, Giuseppe Capitano, Eva Caridi, Nicola Carrino, Giacinto Cerone, Daniele D’Acquisto, Fernando De Filippi, Michele Guido, Alina Kalczyńska, Bogumil Ksiazek, Giancarlo Moscara, Hidetoshi Nagasawa, Giuseppe Negro, Christos Pallantzas, Guido Strazza e Costas Varotsos
A100 Gallery, piazza Alighieri 100, 73013 Galatina (Lecce)
2 maggio – 30 settembre 2015
(La mostra sarà visitabile tutti i giorni dal martedì al venerdì dalle 18 alle 21 e su appuntamento).
Informazioni
Telefono: 0836.56.74.91