feb292020
L’Italia sta vivendo giorni difficili per l’infezione da Covid-19. Al momento il Salento è stato risparmiato, ma ormai il virus è in Italia, nella Asl di Taranto ci sono tre casi e l’intero sistema sanitario pugliese è in prima linea per contenere il contagio.
Per quanto riguarda Asl Lecce gli ospedali di riferimento per questa emergenza sono il Vito Fazzi di Lecce e l’Ospedale di Galatina che ha un pronto soccorso con una stanza idonea all’accoglienza di pazienti potenzialmente infettivi e un intero padiglione, il “De Maria”, in grado di accogliere 80 ricoverati e – al pari della stanza di isolamento del pronto soccorso – è dotato di un sistema di ventilazione ad aria forzata per evitare la dispersione aerea dei virus. Il paradosso è che si tratta di un reparto che tra le altre era un’eccellenza dell’Ospedale galatinese e oggi è stato cancellato dal Piano di riordino. Attualmente ha una dotazione di 10 posti letto di cui solo 3 per gli infettivi e la restante parte per il ricovero di pazienti in extralocazione dalla Pneumologia.
Il “Santa Caterina Novella” di Galatina ha dimostrato, anche in questa circostanza, che la struttura è stata pensata con lungimiranza ed è in grado di affrontare anche criticità complesse. Per questo faccio un appello ai vertici della Asl di Lecce e soprattutto al presidente della Regione Michele Emiliano essendo di competenza regionale la pianificazione della rete ospedaliera, affinché il reparto di Malattie infettive sia riaperto e messo nella condizione di rispondere ai bisogni della popolazione salentina.
Mi auguro una valutazione serena, da parte di chi ha il potere decisionale, e nell’interessa dei salentini che hanno diritto ad avere garanzie sull’assistenza e cura.
Il consigliere di opposizione della Lista De Pascalis
Giampiero De Pascalis
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