mag312021
La Casa del Pellegrino è pronta ad ospitare adulti soli in situazione di bisogno.
Un altro bene immobile dopo decenni di abbandono è stato restituito alla città. I lavori di ristrutturazione della Casa del Pellegrino, infatti, sono arrivati alla conclusione, sotto la direzione dell’Architetto Katy Tundo e del Rup Geometra Daniele Grappa e la struttura è pronta per svolgere la sua funzione sociale, di primaria importanza. I Servizi Sociali comunali hanno provveduto a completare le procedure burocratiche per il rilascio dell’autorizzazione al funzionamento regionale ed il Consiglio Comunale di Galatina ha approvato il regolamento che ne disciplina l’utilizzo.
L’immobile, perfettamente arredato e costituito da camere da letto attrezzate per ospitare fino a nove persone, con sale e servizi ad uso comune, è stato affidato ai Servizi Sociali, i quali lo stanno utilizzando come “Alloggio sociale per adulti in difficoltà” ai sensi del Regolamento Regionale n. 4/2007.
mag302021
Ancora una volta enti, politici, associazioni si trovano contrapposti su temi importanti come ambiente, salute e lavoro discutendo delle autorizzazioni ambientali di Colacem Galatina.
I molti che non hanno responsabilità istituzionali scrivono comunicati con buoni propositi fatti di “vuote parole” che tutti potremmo sottoscrivere: la salute non sia ostaggio del lavoro; tutelare il lavoro senza dover pagare un tributo all’ambiente e altre cose scontate buone per una serata di miss Italia.
Gli enti istituzionali non perdono occasione per contraddire quello che essi stessi sino a poco prima hanno dichiarato.
Nel mezzo i cittadini di Galatina ma anche dei comuni limitrofi che disorientati non hanno idea di quale sia la reale situazione.
In questo clima di confusione in qualità di consigliere comunale del m5s, insieme al collega Michele De Paolis, ho richiesto di convocare la commissione consigliare permanente Ambiente in modo che in una sede istituzionale aperta a tutto il consiglio comunale, l’amministrazione possa in modo trasparente comunicare qual è la posizione che il Comune intende far valere nella conferenza dei servizi.
La vicenda è lunga, complessa e non priva di passaggi tortuosi.
Un momento “trasparenza” è d’obbligo, la richiesta di riunire la commissione consigliare Ambiente ha proprio lo scopo di informare tutta la cittadinanza su quello che sta succedendo e su quello che potrebbe ancora succedere soprattutto se non verranno adottate le scelte più saggie.
mag302021
L’amico Pierantonio De Matteis, Consigliere Comunale, è intervenuto in maniera abbastanza critica a proposito del “PASTICCIOTTO DAY”, iniziativa che promuove il consumo del dolce più conosciuto del Salento e che, al secondo anno di vita, vanta una significativa eco mediatica.
La sua è una posizione che può trovare consensi ma che non condivido.
L’iniziativa ha valenza commerciale, incentiva l’acquisto del dolce offerto ad un prezzo scontato di 0,60 centesimi e funge da traino al settore delle pasticcerie salentine che, comunque, nella settimana della proposta aumentano le proprie vendite.
E’ giusto spostare l’attenzione proprio sul valore identitario locale del dolce ma a mio parere questo non è intaccato dall’iniziativa. Alcune attività cittadine, tra laboratori di pasticceria e semplici bar hanno aderito al “PASTICCIOTTO DAY” ed ognuna di esse ha una precisa riconoscibilità per tradizione e per servizio alla clientela.
Difendo e sostengo tutte le attività che lo hanno fatto, come allo stesso tempo, rispetto la scelta di chi ha declinato l’invito.
Non possiamo contestare a nessuno la qualità del prodotto solo perché il prezzo è ridotto e neppure fare dei confronti tra professionisti del settore.
Noi offriamo una storia, la tradizione che si è consolidata in generazioni di maestri pasticceri che hanno generato un dolce unico per tipicità. Un dolce riconoscibile nella sua forma, nel colore, nella sua consistenza, nel suo profumo. Che a Stoccolma o in ogni angolo del mondo facciano un pasticciotto simile e buono va benissimo, solo non è il nostro.
mag302021
Ci facciamo portavoce delle numerose segnalazioni e lamentele di cittadini disgustati dal degrado e dall’incuria in cui versa da settimane il cimitero comunale.
Siamo consapevoli che la città stia vivendo un momento di forte crisi, i problemi crescono di giorno in giorno e le risorse economiche sono esigue.
Tuttavia ci sono cose che per loro stessa natura assumono un’assoluta priorità e tra queste c’è sicuramente il decoro ed il rispetto del cimitero.
Se già non è tollerabile, per un paese civile, il degrado in cui versano strade, marciapiedi e villette, lo è ancor meno se facciamo riferimento ad un luogo sacro, dove il rispetto dovrebbe farla da padrone e che invece è infestato da erbacce alte, rifiuti sparsi ovunque e sporcizia.
mag302021
Il primo giugno si svolgerà in tutte le pasticcerie aderenti il “Pasticciotto Day”, secondo gli organizzatori un modo per promuovere il prodotto di pasticceria più famoso del Salento, vendendolo a soli 60 centesimi al pezzo.
Bene, anzi male. In questa frase c’è tutto il non-senso di una iniziativa, puramente commerciale, che nulla produce in termini di valorizzazione di un prodotto che è e rimane un’eccellenza della scuola pasticciera di Galatina.
L’iniziativa si muove su un canale molto diverso rispetto alla strada intrapresa dall’Amministrazione comunale di Galatina che negli scorsi mesi aveva chiesto l’istituzione dei due marchi “Galatina Città del Pasticciotto” e “Pasticciotto di Galatina” e lo aveva fatto con il dichiarato proposito di rendere istituzionalmente rilevante il legame tra il prodotto dolciario e la nostra Città. Un prodotto a forte vocazione identitaria cioè, un’icona di una città e di tutta la sua scuola pasticciera che va promosso, valorizzato, tutelato. Non svilito. Non svenduto.
Ecco, già il mettere sullo stesso piano una qualsiasi pasticceria di una qualsiasi altra città che, bontà sua, può scegliere liberamente di aderire a questa manifestazione con le pasticcerie di Galatina (volutamente non cito nessuna in particolare) è già di per sé uno svilimento del prodotto che si intende promuovere. Come se il Pasticciotto avesse bisogno di questo tipo di promozione in un periodo dell’anno peraltro in cui la sua vendita sarà diretta quasi esclusivamente a nostri conterranei viste le ridotte presenze turistiche del momento.
Vogliamo ringraziare l’Amministrazione Comunale di Galatina, e in modo specifico l’Assessore ai lavori pubblici, Loredana Tundo, per aver accolto la nostra richiesta di sostituzione dei cartelli di segnalazione agli ingressi di Noha, oramai arrugginiti e quasi del tutto illeggibili. C’è mancato poco che si realizzasse la malsana idea che vagheggiava nella testa di qualche personaggio politico nostrano che confondeva gli accorpamenti amministrativi per una migliore sinergia economica con l’eliminazione dei nomi delle frazioni. Capitava quando si chiedeva maggiore attenzione ai Beni Culturali di Noha. Insomma è stato come aggrapparsi ad un salvagente bucato. Senza considerare invece il fatto che l’identità va salvaguardata e difesa, proprio in nome della diversità e della storia di ogni popolo, sia esso di 100, 1000 o di milioni di abitanti. L’identità soprattutto se affonda le sue radici nella storia, proprio come quella di Noha, è un valore.
E a proposito del nome di Noha, cogliamo l’occasione per una rapida carrellata dei suoi momenti storici, in tre macro momenti: 1192; 1550; 1804 per finire ai nostri giorni.
CONCLIUSIONE: nei documenti citati di seguito e nelle mappe antiche, Noha è sempre chiamata con i seguenti nomi: Noe, Nohe, Noia e a volte Novae; Soltanto dal 1811 in poi, allorquando fu pubblicata la nuova circoscrizione territoriale che divise la provincia di Lecce in Comuni, Circondari e Distretti, il Comune di Galatina considerò Noha come sua frazione, da questo momento il suo nome comparirà sempre come è oggi, NOHA.
Non si capisce bene il motivo per cui si sia voluto cambiare il nome senza sceglierlo dalla sua antica storia, ma non ha molta importanza, per nostra fortuna la storia non la si può cancellare. Ciò che è importante è continuare difendere la propria identità, fa parte anche del nostro bagaglio personale. Dimenticare vuol dire perdere la memoria e se non si ha memoria ci si perde facilmente in tutto.
mag272021
E’ il dott. Luigi Tundo il Vice Comandante del Corpo di Polizia Locale.
La nomina è arrivata con la Determina n. 847 del 25.05.2021 del Comandante del Corpo Domenico Angelelli ed è funzionale alle tante attività e compiti che il Comando affronta quotidianamente ed ai progetti che nel prossimo futuro devono essere realizzati.
Il dott. Tundo ha maturato diverse esperienze in diversi comuni dell’hinterland quali Sternatia, Melpignano e Lequile dove tra l’altro ha ricoperto il ruolo di Comandante della Polizia Locale nonché di Responsabile dello Sportello Unico delle Attività Produttive e della Protezione Civile.
Dal gennaio 2021 ricopre il ruolo di Specialista di vigilanza e nel Comando di Polizia Locale di Galatina dove si occupa di polizia amministrativa, commerciale, randagismo, segreteria comando, fornendo supporto e collaborazione anche agli uffici Suap e Commercio.
Auguro buon lavoro al nuovo Vice Comandante – dichiara il sindaco Marcello Amante – le attività di controllo e di vigilanza nel loro complesso svolte dalla Polizia Locale sono fondamentali per la città e sono importanti per la nostra amministrazione. Si investe e si continua a investire nelle diverse componenti del Corpo con l’obiettivo di fornire alla comunità la migliore soluzione possibile in termini di servizio.
mag272021
Quanto sta avvenendo intorno alla questione Conferenza dei Servizi per il caso Colacem del prossimo 4 giugno ci spinge, come gruppo Italia Viva di Galatina, a ripudiare le sterili polemiche, le strumentalizzazioni e l’inutile allarmismo e ci pone al fianco dei Cittadini, dell’Azienda e soprattuto dei Lavoratori.
Siamo certi infatti che fin quando verranno seguite le Procedure richieste dalla Legge, fin quando saranno adottate le tecniche disponibili riuscendo a mantenere le emissioni al di sotto del limite prestabilito per il raggiungimento degli obiettivi Europei, fin quando l’Azienda sarà impegnata ad individuare come propria mission la creazione di valore economico e sociale tramite la produzione di cemento in modo sostenibile ponendo attenzione alla tutela dei dipendenti e dell’ambiente, ne trarranno vantaggio tutti.
Siamo convinti che difendere l’ambiente è un dovere verso la vita così come difendere il lavoro è un dovere verso la società: questi due aspetti devono e possono coesistere.
Caterina Luceri
(coordinatrice comitato Italia Viva Galatina e componente dell’Assemblea Nazionale di Italia Viva)
mag222021
Ho sfidato, e più volte, la zona rossa per recarmi da Fiordilibro, la libreria della Emilia Frassanito. Voglio dire che ho azzardato l’allontanamento da Noha per quasi tre chilometri diretto alla volta di Galatina al numero 31 di corso Vittorio Emanuele, meglio conosciuta come via dell’Orologio, a dispetto delle norme che se non imponevano la clausura cenobitica ti concedevano al massimo un giretto attorno alla tua abitazione purché munito di scarpette da ginnastica. A meno, s’intende, di rigorose motivazioni da riportare su foglio ministeriale prestampato altrimenti detto autocertificazione (mica semplicemente certificazione o dichiarazione), motivi, dicevo, legati a salute, lavoro, o a casi di improcrastinabili urgenze. E io ho sempre avuto con me tutte e tre le giustificazioni: le questioni sanitarie legate alla mens sana, quelle lavorative (non puoi occuparti di economia senza l’aiuto di altri autori non economisti), e infine quelle dei bisogni primari: per alcuni i libri sono infatti aria, acqua, generi alimentari di prima necessità e non c’è Rider che possa sostituirsi al destinatario per il loro trasporto.
Se poi mi avessero fermato i vigili urbani, dirimpettai della Fiordilibro, credo che mi avrebbero graziato: non perché dotato di pass acquisito sul campo dopo un articoletto a loro dedicato poco tempo fa (e credo valido per almeno un semestre), ma per il fatto che sono certo che persino per gli uomini in divisa è sempre cosa buona e giusta fare un salto nelle botteghe di parole.