La comunità dei Padri Passionisti ci ha dato notizia della dipartita di padre Silvano Fiore.
P. Silvano era di casa a Noha, più volte invitato dal parroco del tempo quale "predicatore quaresimalista".
Memorabile fu la Missione popolare del 1988, della quale rimangono la Croce monumentale in via Collepasso (nei pressi dei giardini della Trozza), alcune foto e il discorso di commiato pronunciato da don Donato (che riportiamo di seguito), e soprattutto il ricordo di quegli Happy Days nella memoria di molti nohani.
Noha.it
Di seguito il discorso di don Donato:
Illustrissimo sig. Sindaco, Reverendi Padri Missionari.
Siamo giunti alla fine della Missione che Voi, Padri Missionari, avete svolto nella nostra Parrocchia. Ma prima di rivolgermi a voi, consentitemi di indirizzare al Sindaco on. Beniamino De Maria la mia parola di ringraziamento e l’augurio di una sollecita e completa sua guarigione, in modo tale che possa ritornare a svolgere in pieno la sua attività di primo cittadino in mezzo a noi.
Dopo queste parole di saluto al sindaco, mi rivolgo a Voi, Padri Missionari, per dirvi che in questo momento nel cuore di noi tutti s’intrecciano sentimenti di soddisfazione e di contentezza, e sentimenti di sofferenza e amarezza.
Ci sono sentimenti di soddisfazione per il lavoro da Voi svolto con tanta dedizione e spirito di sacrificio. Avete lavorato con intensità ed in profondità, ed i risultati si vedono: quel che si proponeva la Missione è stato pienamente raggiunto.
Si potrebbe dire che veramente in questi giorni, per mezzo vostro, il Signore è passato per le vie della Parrocchia, è entrato nelle nostre case, ha parlato ai nostri cuori, ha chiamato i lontani, ha rialzato i caduti, ha confermato i buoni, ha scosso gli indifferenti.
Davvero si può dire che il volto della nostra parrocchia da questa Missione ne esce completamente rinnovato. Per tutto questo lodiamo e ringraziamo il Signore, ma al tempo stesso ringraziamo di cuore Voi, Padri Missionari, strumenti attivi e validissimi nelle mani di Dio.
Ed il nostro ringraziamento va a Voi, considerandovi nell’insieme. Ma sento il dovere di dire una parola di ringraziamento a ciascuno di voi. In primo luogo devo ringraziare Padre Luigi, il quale ha saputo conquistare tutti i giovani di questa comunità. Negli incontri con i la gioventù, che ho seguito sempre con molto interesse, ho visto che Padre Luigi “non si perso in chiacchiere”: ha toccato i problemi del mondo giovanile con competenza e serietà. Potrei dire che nelle parole di Padre Luigi i giovani hanno trovato pane per i loro denti. I denti dei giovani sono sani e forti, ma anche le parole di Padre Luigi sono state un pane sano, saporito e nutriente. Grazie a te per tutto, Padre Luigi.
Diciamo “Grazie” anche a Padre Franco per le sue meditazioni sempre profonde e oltretutto convincenti. Mi riferisco alle meditazioni tenute la sera. Nonostante gli argomenti difficili, Padre Franco li ha saputi presentare sempre così bene nel corso delle conferenze che tutti rimanevano ad ascoltarlo con la massima attenzione. E’ proprio vero, carissimo Padre Franco che la gallina vecchia fa buon brodo: le tue parole sono state come la pioggia che cade lentamente nel terreno e lo rende fertile e fecondo. Le tue parole, non le dimenticheremo e anche a te diciamo grazie di cuore.
E per ultimo diciamo grazie anche a Padre Silvano, il direttore della Missione. Se i suoi superiori lo hanno posto a capo di questa piccola comunità di sacerdoti è perché hanno visto in Lui quello che abbiano visto anche noi: l’uomo sempre sorridente, sempre accogliente, sempre pronto, sempre disponibile. Abbiamo visto in Lui insieme l’entusiasmo di Padre Luigi e la saggezza di Padre Franco. E se tutto è andato per il meglio è perché a guidare le diverse attività vi è stato un animatore instancabile come Padre Silvano. Anche a Lui vanno i nostri ringraziamenti.
E avrei quasi ultimato, ma prima di passare la parola al sig. Sindaco, un ultimo pensiero devo aggiungere. Ed è questo. Se finisce oggi la Missione svolta dai Padri Passionisti, deve continuare la missione di evangelizzazione che siamo chiamati a svolgere tutti noi altri.
Non badiamo agli elementi che ci dividono, non pensiamo alla diversità di vedute, non al contrasto delle idee, non alle differenze tra le associazioni: concentriamoci piuttosto su quello che ci unisce. E ciò che ci unisce è la nostra fede e il nostro amore a Cristo.
Lavorando insieme si otterrà di più. Ed è questa la più grande soddisfazione che potremo dare ai Padri Missionari quando, anche da lontano, sapranno che il loro lavoro non è stato un fuoco di paglia, ma ciò che essi hanno seminato continuerà a dare frutti abbondanti di ogni bene alla nostra comunità parrocchiale.
E’ un impegno che prendiamo oggi, e che cercheremo di mantenere, nel nome di Cristo, nostro Signore. Amen.
Sac. Donato Mellone
È tutto pronto per l’appuntamento di domenica 10 luglio per la gara di ritorno dei playoff che decreterà la promozione in serie B2.
Il CT Galatina ci crede e, dopo il vantaggio dell’andata (4-2) vuole subito mettere al sicuro la promozione, per la quale bisognerà vincere 3 partite.
I convocati dal Capitano Donato Marrocco sono Jeremias Rocco, Matteo Fanì, Ignacio Novo, Andrea Cardinale, Antonio Montinaro e Alfonso Castamagna.
“Un grazie ai ragazzi che ci mettono l'anima – commenta il presidente Antonello De Pascalis - grazie al nostro capitano Donato Marrocco, alla direzione sportiva coadiuvata dal DS Marco Ottaviano e a tutti gli sponsor che grazie alla loro collaborazione ci hanno permesso di arrivare in finale, speriamo bene”.
Una sola gara, quindi, per sperare che il CT Galatina raggiunga la serie B. La squadra non ha la minima intenzione di lasciarsi scappare questo obiettivo e chiede il massimo supporto da parte di tutti i tifosi domenica a partire dalle ore 10.00.
Ufficio Stampa
CT Galatina
L’invito al dialogo per la ricostruzione del centro sinistra galatinese lanciato da Elena Esposito qualche giorno fa dovrebbe far riflettere tutti.
L’ultima tornata elettorale ha dimostrato, in maniera eloquente, la frantumazione dell’area progressista galatinese. Una frantumazione che ha avuto come conseguenza l’esodo e la scissione di esponenti che non si sono più riconosciuti in una linea politica personalistica e impositiva. Una linea politica che ha soffocato ogni tentativo di dialogo, proprio quel dialogo che oggi auspica Elena Esposito, e che ha soppresso tutte quelle idee, iniziative e istanze portate dalle donne e dagli uomini che rappresentano le sensibilità dell’elettorato di centro sinistra.
Nonostante la campagna elettorale sia terminata, le responsabili di questa diaspora, Sandra Antonica e Roberta Forte, continuano a condurre la propria azione politica con livore, critiche personali, trasformismi e strumentalizzazioni. La prima, il simbolo dell'egocentrismo, dell'io ad ogni costo è ancora convinta, bontà sua, di essere l'unica e sola in grado di rilasciare patenti di agibilità politica.
La seconda invece si sposta, si muove e si trasforma nel tentativo di tutelare piccole posizioni.
Appare evidente quindi che l’invito di Elena vada assolutamente accolto nell’interesse dell’elettorato progressista e dell’intera città. Ma è altrettanto evidente che ciò non potrà in alcun modo passare dalla reintegrazione di coloro che sono state sonoramente bocciate dall’elettorato galatinese, da coloro che sono state la causa della distruzione del centro sinistra locale e da coloro che continuano a dimostrare che il dialogo costruttivo non rappresenta una possibilità.
Differentemente da chi invece ha dimostrato e sta dimostrando di saper compiere un passo indietro per il bene della comunità e per permettere la crescita di un gruppo dirigente nuovo, a dispetto delle continue accuse ricevute.
Per questa ragione, tralasciando e ignorando il livore in cui è immerso qualcuno, riteniamo che il Sindaco Fabio Vergine e la sua Amministrazione, rappresentino l’unica possibilità di ricostruzione dell’area progressista e riformista galatinese.
Infatti, a dispetto di quanti vogliano etichettare l’attuale Amministrazione a destra (forse perché mistificare la realtà può aiutare qualcuno a non spegnersi definitivamente a livello politico), da un’attenta analisi della Giunta e del Consiglio comunale emerge chiaramente come quella guidata da Vergine sia una compagine di centro sinistra. Tre Assessori su cinque sono di area popolare e di centro sinistra. Otto consiglieri su dieci sono di area popolare, socialista e progressista.
Pertanto mettendo da parte le facili etichette, crediamo che la ricostruzione dell’area progressista locale sia una priorità politica per la nostra compagine. In questo senso l'imminente congresso del Partito Democratico arriva nel momento giusto e potrebbe essere l'occasione per una ricostruzione e ripartenza del centro sinistra , cercando di superare questa infruttuosa fase di distruzione ed inaugurare, con una nuova classe dirigente, una fase di unione e ricostruzione dell’area riformista e progressista.
I Consiglieri comunali
Pierluigi Mandorino
Massimo Sparapane