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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 06/07/2018

Di Redazione (pubblicato @ 13:59:59 in Comunicato Stampa, linkato 1169 volte)

Arci Lecce, in collaborazione con il Comune di Galatina, presenta l'appuntamento finale con la “Giornata mondiale del Rifugiato” prevista per il 6 luglio, nella splendida cornice del convento di Santa Chiara. 

Si inizia alla 20.00 con la proiezione del video del regista Giuseppe Pezzulla sui laboratori di street art e djset realizzati rispettivamente da 167/B Street e dal dj Ennio Ciotta, a cui hanno partecipato ragazze e ragazzi richiedenti asilo ospiti dei progetti Sprar e Cas. 

Risultato finale del laboratorio di street art, diretto da Chekos Art e Anna Kitlas, è stato il murales "Human", realizzato sul muro d'ingresso dello stadio Giuseppe Specchia, dedicato a Jesse Owens, velocista olimpionico, Samia Yusuf Omar, atleta somala morta in un naufragio e Marielle Franco, attivista per i diritti civili e politica brasiliana assassinata lo scorso 14 marzo.

Durante la serata spazio anche ai più piccoli, con il laboratorio "Arte Migrante. L’immigrazione spiegata ai bambini" dell'associazione Blablabla, per riflettere attraverso il gioco e, senza retorica, sul tema dell’integrazione. Bambine e bambini viaggeranno con la fantasia, esploreranno mondi mai conosciuti, abbatteranno muri invisibili, ricreeranno il senso di comunità. Tutti gli eventi sono aperti e gratuiti previa prenotazione (info@associazioneblablabla.it o 331.4604754). 

A seguire lo spettacolo dell’attore e regista Fabrizio Saccomanno “VIA, epopea di una migrazione”. Partendo dai racconti diretti di vedove e minatori tornati in Italia e raccolte in un lavoro sul campo di interviste, lo spettacolo racconta la grande e dolorosa emigrazione degli italiani (moltissimi di questi salentini) che andarono a lavorare nelle miniere di carbone in Belgio. 

Fabrizio Saccomanno, affiancato da Cristina Mileti, ripercorre la storia dell’Italia del dopoguerra, gli accordi tra la nascente Repubblica Italiana e il Belgio, il viaggio nei treni rinchiusi come bestie, il duro lavoro in miniera, la tragedia di Marcinelle. Uno spettacolo scritto a partire dalle proprie memorie familiari. Le storie raccontate dai nonni e dai genitori sono state ritrovate nelle parole delle vedove e dei minatori tornati in Italia, raccolte in un lavoro sul campo di interviste che offrono una ricostruzione aguzza e inflessibile di quella vicenda.

La serata si concluderà con le selezioni musicali di Frank Lucignolo, accompagnato dai partecipanti del corso di djset che metteranno in pratica quanto appreso durante i tre giorni di laboratorio di djset. 

Una festa aperta alla cittadinanza per ribadire i valori della solidarietà verso chi fugge da guerre, fame e persecuzioni, contro la politica del respingimento, dell’egoismo, della negazione dei diritti.

Ufficio Stampa Marcello Amante

 

"Presenteremo una mozione in Parlamento e in Consiglio regionale per salvare il nosocomio di Galatina. Quello che chiediamo è di mettere da parte il progetto di un nuovo ospedale al centro del Salento e, piuttosto, di procedere ad un ammodernamento e ad una riqualificazione di quello già esistente a Galatina". E' l'annuncio fatto dal consigliere regionale del M5S Antonio Trevisi insieme ai parlamentari Cataldo Mininno e Leonardo Donno, al margine del sit-in sul tema che si è tenuto questo pomeriggio a Galatina, presso la galleria Tartaro. A promuovere il confronto, aperto a tutta la cittadinanza, è stato il comitato "No alla chiusura dell'ospedale". Presente anche una delegazione del personale medico e paramedico del nosocomio che, stando al piano di riordino ospedaliero predisposto dall Giunta Regionale, dovrebbe essere ridotto al solo punto nascita.

"Abbiamo sottolineato ancora una volta l'importanza di questa battaglia, considerata la posizione centrale e strategica dell'ospedale Santa Caterina Novella -spiegano i pentastellati- ben collegato ai paesi limitrofi e, non a caso, punto di riferimento dell'hinterland. Investire su un nuovo ospedale significherebbe non avere contezza, in primis,dei tempi di attivazione di un servizio indispensabile quale quello sanitario e assistenziale. Non solo. Significherebbe cementificazione, consumo di suolo, inquinamento. Insomma -concludono- quando c'è in gioco la salute pubblica sarebbe meglio concentrarsi sulle risorse e il potenziale, già ben espresso, delle strutture esistenti. Il Santa Caterina Novella è una di queste.Perdere reparti di eccellenza come quelli di ortopedia, cardiologia/UTIC e geriatriac, sarebbe un colpo duro al cuore del Salento. L'ennesimo, soprattutto in tema sanità".

M5S

 

L’amministrazione comunale e il Pd di Galatina sul “Santa Caterina Novella” hanno fatto un capolavoro. Il disegno politico è chiaro: salvare Copertino e affossare definitivamente Galatina destinando l’ospedale cittadino  alla chiusura. Se prima era un’ipotesi oggi è una certezza ratificata dalla delibera della Asl di Lecce numero 1560 del 2 luglio scorso con cui il direttore generale della Asl di Lecce, Ottavio Narracci,  ha preso atto dello studio di pre-fattibilità del nuovo ospedale Sud Salento e nominato il Rup (Responsabile Unico del Procedimento). Contestualmente viene precisato che Scorrano e Galatina chiuderanno con l’apertura del nuovo ospedale del Sud Salento eppure il vigente Regolamento ospedaliero della Regione Puglia (numero 7 del 2017) ha stabilito la chiusura degli ospedali di Scorrano, Galatina, Copertino.

Nella delibera Copertino non viene citato e, quindi, se non si tratta di un errore materiale (ipotesi remota) vuol dire che sarà salvato dalla chiusura nonostante gli entusiasmi del sindaco e del Pd di Galatina. L’amara notizia della chiusura dell’ospedale di Galatina, già annunciata nel Regolamento prima citato, è avvelenata dalla constatazione che la politica decide sulla pelle dei cittadini e non nel loro interesse visto che con la chiusura di Galatina un ampio bacino di abitanti non avrà assistenza ospedaliera mentre la dorsale che parte dal Fazzi di Lecce avrà un’offerta robusta visto che sulla stessa direttrice si incontra prima Copertino e poi l’ospedale del Sud Salento fino al Panico di Tricase. Sull’altro versante, invece, con epicentro sempre il Fazzi non ci sarà nulla sino a Gallipoli.

Intanto a breve sarà attuato il Piano di riordino sui due ospedali di Galatina e Copertino con la formula “creativa” di un ospedale di base rinforzato per il “San Giuseppe da Copertino” e un ospedale di base impoverito per il “Santa Caterina Novella” e non venga la politica a dirci che l’area medico-chirurgica di Copertino produce di più visto che da anni Galatina ha, per la maggior parte dei reparti, direttori a scavalco con il “San Giuseppe da Copertino” e questo incide sui ricoveri e sull’attività ambulatoriale.

 Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Galatina perde pezzi importanti quali Ortopedia, Geriatria, Cardiologia e Chirurgia che avrà solo 4 posti letto, mentre per Gastroenterologia non si sa nulla. Anche i 4 posti di Terapia intensiva sono poca cosa visto che saranno utilizzati unicamente per il punto nascita che se non raggiunge i mille parti chiuderà. In compenso hanno dato a Galatina un contentino con il reparto di Malattie infettive. Secondo gli esperti della sanità non ha senso duplicare questo reparto (l’altro è a Lecce) su una provincia di 800mila abitanti, ma le scelte fatte in sanità spesso non sono dettate da esigenze cliniche.

Il consigliere di opposizione della Lista De Pascalis

Giampiero De Pascalis

 

Fotografie del 06/07/2018

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