In via Coramari, a Ferrara, c’è uno studentato, crocevia di storie straordinarie e normali, come quella raccontata nel suo primo singolo da La Municipàl. Ci sono le biclette che «vanno a ruba», le passeggiate tra le mura e il Duomo, wisky e chitarre che escono fuori all’improvviso per intonare canzoni comuniste. E, soprattutto, ci sono loro, i due protagonisti di una storia d’amore come tante, interrotta dalla distanza annullata «nel letto stretto / del tuo nuovo studentato /che diventa immenso /solo aprendo il lucernaio». Via Coramari, disponibile negli store digitali dal 7 novembre, segna l’esordio de La Municipàl, nuovo progetto di Carmine Tundo, eclettico cantautore pugliese con una storia musicale iniziata, poco più che adolescente, con la ska band Cruska, continuata con l’esordio in casa Sugar con lo pseudonimo di Romeus, e in continua evoluzione. Dalla scrittura di colonne sonore per opere teatrale a quella di brani come Il tempo non inganna, interpretato da Malika Ayane, alle sperimentazione noise rock con il duo Nu-Shu, al lavoro sul primo abum.
Per il suo La Municipàl, Carmine Tundo, sceglie di non apparire mai in carne e ossa, ma di affidare a differenti artisti la creazione di nuovi avatar. Proprio come ha fatto con il videomaker e visual designer Hermes Mangialardo che per Via Coramari ha realizzato con la tecnica della stop motion, il videoclip, che vi presentiamo in anteprima, già selezionato per il giapponese Toyama International Film Festival e per il Festival Nazionale del Videocorto di Nettuno.
fonte: xl.repubblica.it