Tutto nasce intorno alle parole della canzone “La mia città” di Edoardo Bennato. Sono parole, quelle di Bennato, che denunciano il degrado ma al contempo l’amore per la propria città. Questa canzone, corredata di immagini e video appropriati, è un inno alla passione e all’attaccamento al nostro paese. Che nel nostro caso risponde al dolce nome di Noha.
Ecco i nostri punti di vista.
Video di Simone Sindaco e Maria Rosaria Paglialonga:
Video di Marcello D’Acquarica:
Cari amici dell’informazione,
come sempre il mio Presìdio di rivolge a voi per far agire ed allargare la rete di coloro che scelgono l’impegno civile (dai singoli, alle istituzioni, alle associazioni…), mettendo in circolo le conoscenze, le promesse, il sentire, che è sentire comune.
“Oltre il muro” nasce proprio con questo intento: l’incontro con Carlo Greppi (la mattina del 26 febbraio, alle ore 10.00) e la mostra dei messaggi realizzati dalle scuole e da tanta gente (a partire dal 26 a pomeriggio e per tutta la settimana) partono dal ricordare la Shoah per poi portare allo scoperto fatti, parole, pensieri, segni che ancora appartengono alla nostra vita e che purtroppo dimostrano quanto poco impariamo dalla storia.
Due installazioni tridimensionali accolgono le tracce di questo nostro fare: un muro e un albero.
Un muro da buttare giù con l’intento di rendere visibile una concreta scelta di campo contro i muri della segregazione, della separazione, del pregiudizio, dell’alienazione, dell’indifferenza, dell’incomunicabilità, della solitudine…
Un albero che è insieme ricostruzione del passato e progetto/speranza per il futuro, simbolo di unità e al contempo di diversità, luogo dell’oggettività e dell’emotività, dello scambio tra il dentro e il fuori al ritmo del respiro.
Le due installazioni aspettano il contributo di tutti. Ognuno potrà aggiungere la propria foglia o il proprio messaggio, secondo quanto la sua sensibilità gli suggerirà. Potrà farlo recandosi personalmente al Palazzo della Cultura nei giorni della manifestazione oppure utilizzando, qualora voi foste d’accordo, il vostro spazio web.
Spero tanto di incontrarvi tutti il 26, per dare il vostro contributo (perché no le foglie dei giornali?), testimoniare e farvi portavoce di ciò che accadrà.
Un caro saluto
Paola Congedo