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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 01/02/2013

Di Antonio Mellone (pubblicato @ 23:00:00 in L'Osservatore Nohano, linkato 3975 volte)

Vorrei ritornare un attimo (pensavate di svignarvela?) sul lavoro di catalogazione, valorizzazione e conservazione del bene culturale che ci saltò in mente di appellare con - diciamo così - l’epiteto di Osservatore Nohano, onde evitare la perifrasi “arma di distinzione di massa” o ben più mordaci circonlocuzioni; lavoro, dicevamo, anzi sfacchinata promossa, portata a termine e fattaci recapitare da tre eroi meneghini che rispondono ai nomi di Fabio, Laura e Luca, noti ormai lippis et tonsoribus.  
Mi son chiesto le ragioni dell’affetto di questi amici, che probabilmente facevano parte dei nostri venticinque affezionati lettori. E ho pensato che evidentemente l’Osservatore Nohano (nonostante le sajette su di esso invocate giorno e notte da qualche ottuso da riporto) ha sempre avuto un certo valore. E si tratta di un valore-opportunità (cioè la possibilità per le persone di usufruire in futuro di un bene conservato in memoria), di un valore-esistenza (che è il valore che i beni culturali hanno anche per coloro che non ne usufruiscono direttamente, in ragione semplicemente della loro esistenza, appunto), di un valore-eredità (il valore che il nostro lavoro “pseudo-giornalistico” ha in quanto testimonianza per le generazioni future), di un valore-prestigio (in considerazione del prestigio che l’Osservatore Nohano arreca alla nostra piccola patria, e dell’orgoglio e del sentimento di identità culturale che contribuisce a formare) ed, infine, di un valore-educativo (cioè di sviluppo di creatività e di gusto estetico, che oltre ad essere a beneficio del singolo risulta essere a vantaggio per l’intera nostra comunità).
L’Osservatore Nohano dunque non poteva finire così, come qualcuno sperava cantandone a squarciagola il de profundis. Non poteva esser vero, infatti, quanto venuto fuori dalle elucubrazioni dello scienziato di turno, secondo cui il nostro giornalino “non era più seguito da nessuno” (sì, come no).  
Questo dono molto gradito ci fa comprendere che forse l’O.N. è ancora vivo e vegeto in mezzo a noi, pur non sotto le specie della carta e dell’inchiostro (inchiostro antipatico), e, soprattutto senza la costrizione della rilegatura, della stampa, della data e del formato. C’è un’onda lunga, un solco che quel mensile nohano ha tracciato in terra di Noha, un’incisione di tale profondità da far sentire ancor oggi il sussulto delle sue fenditure. Ed è una lama che sta ancora arando e dissodando, ed è come se l’aratura non fosse mai terminata.    
Il regalo del trio Fabio-Laura-Luca è la dimostrazione del fatto che L’Osservatore Nohano è uno spettro che ancora s’aggira per Noha, ma anche altrove. E’ un’opera, questo dono natalizio, una scultura fabbricata a dispetto del detrattore di turno che non ha colto appieno che questo giornalino forse ha fatto bene anche a lui, rintuzzandone certe uscite fuori luogo e fuori senso, contribuendo addirittura alla sua crescita – del detrattore, dico - magari in maniera meno sussiegosa o spocchiosa di quanto forse non sarebbe stato senza Osservatore Nohano
Abbiamo appena festeggiato il primo anniversario dell’“assenza” del nostro mensile on-line-ma-anche-cartaceo. Sappiano i nostri 25 followers che nel corso di quest’ultimo anno P. Francesco D’Acquarica continua a rinfacciarmi il fatto che l’Osservatore si sarebbe dovuto prolungare per almeno altri quattro anni, così da raggiungere il numero perfetto, che ovviamente per noi è NOVE (e continua a dirmi che nonostante tutto, lui, il padre spirituale del giornalino, continuerà a ricercare e a scrivere); che l’Antonella Marrocco, che non naviga tanto in Internet e quindi non riesce a seguire gli scritti non sfregati sulla carta, ogni volta che l’incontro mi fa: “allora ricominciamo?”; che la Martina, che parla ormai milanese, quando le dico che il piatto piange, mi riferisce che senza quella scadenza mensile fissa è come se si perdesse in mille fronzoli, e quindi non riesce più a compilare in maniera sistematica le sue schede storiche e tecniche e il dizionario dei modi di dire nohano; che Michele Sturzi, che sembra scomparso dalla circolazione (ribadisco: “sembra”), continua a pubblicare altrove i suoi ghirigori di parole e non smette di riempire Linkedin con i suoi articoli scientifici tutti rigorosamente in inglese (ora ce ne aspettiamo uno about Noha); che Marcello D’Acquarica non sapendo più dove pubblicare le sue vignette sataniche (Gesù, Giuseppe e Maria!), si mette a scrivere libri in men che non si dica; che don Donato non passa domenica senza rammentarmi il fatto che non fare più l’Osservatore è (stato) davvero un bel peccato di omissione (difficilmente perdonabile); che Fabrizio Vincenti sentendosi libero da ogni impegno è addirittura convolato a nozze con la sua bella Romina; che la Paola Rizzo, tra un ritratto ed un quadro d’ulivi e l’altro, adesso s’è messa a fare “due chiacchiere con…” mezzo mondo su Face-book, e dice “quello che le donne non dicono” addirittura alla radio; che da quando non ci siamo noi gli affari della tipografia AGM dell’Antonio Congedo anziché ridursi (come paventavamo) sono aumentati in barba alla crisi economica; che sant’Albino (martire), mentre prima era sotto stress soltanto una volta al mese, oggi è sotto tortura almeno una volta a settimana, con tutte le idee che senza tregua ci frullano nel cervelletto.
Ah dimenticavo: tra i nostri 25 supporters  c’è anche la Maria Rosaria che non riesce a farsene una ragione, e s’è sognata il fatto che io avrei detto che a giugno 2013 L’Osservatore Nohano ritornerà (ritornerebbe) di nuovo in edicola in formato cartaceo.
Mi sa che la ribattezziamo Maya Rosaria.

Antonio Mellone

P.S. In un ipotetico editoriale (ipotetica di terzo tipo) di un eventuale numero dell’Osservatore del mese di febbraio 2013 si sarebbe parlato della speranza che almeno stavolta i nohani non si mettano a votare in massa per i soliti cani e soprattutto per i soliti porci.  

 
Di Redazione (pubblicato @ 22:20:03 in Comunicato Stampa, linkato 3132 volte)
Controvoglia e con profondo fastidio mi trovo costretto a dover replicare allo stucchevole e confuso comunicato dell’UDC galatinese.
La consigliera Villani, in occasione della nomina degli scrutatori, ritenendo di dover giustificare il proprio operato prova, con argomentazioni risibili, ad addossare ad altri la responsabilità delle conseguenze di una propria ed autonoma decisione.
Il 30/7/12 il Consiglio Comunale approvava a maggioranza, con i voti favorevoli anche dei due consiglieri UDC, una mia mozione che, interpretando una esigenza diffusa di trasparenza e legalità, si proponeva di dare indirizzo alla Commissione Elettorale affinché utilizzasse il metodo di nomina tramite sorteggio degli scrutatori.
Alla prova dei fatti la consigliera Villani decide oggi, in totale solitudine rispetto agli altri componenti della Commissione Elettorale, di non voler rinunciare al potere di nomina.
Non ritengo di dover seguire la consigliera Villani sul terreno del sarcasmo gratuito, faccio semplicemente notare che del problema “nomina degli scrutatori” Galatina in Movimento aveva discusso già nel marzo del 2010 (http://galatinainmovimento.blogspot.it/2010/03/un-metodo-inopportuno.html), quando il consigliere Coluccia, nella duplice veste di candidato Sindaco e componente della Commissione Elettorale, si apprestava a nominarli per chiamata diretta.
Dispiace constatare che le azioni politiche mie e delle quattro liste civiche che mi onoro di rappresentare in Consiglio Comunale siano motivo d’irritazione per i colleghi consiglieri di minoranza dell’ UDC, certamente diverse sensibilità ci caratterizzano e ci distinguono .
Comprendo anche di rappresentare semplici liste civiche di cittadini galatinesi e non un importante partito a respiro nazionale, per il quale alcune “piccole” battaglie, ispirate da uno spirito legalitario, rappresentano una perdita di tempo. Auspico comprensione per il fatto che dovrete sopportarci per tutta la durata della legislatura.
Sottolineo che la posizione dell’UDC non sminuisce l’importante scelta del Consiglio Comunale di approvare in modo trasversale la mozione d’indirizzo proposta; così come altrettanto importante appare la coerenza degli altri due componenti della Commissione Elettorale nell’adozione del sorteggio, quale criterio principe per la nomina degli scrutatori, che rappresenta un importante segnale sulla strada della trasparenza.
Altrettanto significativo appare poi il segnale di non discontinuità con il vecchio modo di fare politica che ha inteso dare l’UDC galatinese.
L’augurio per la città è che, abbandonando polemiche sterili e inutili, si volti pagina al più presto, si assumano le responsabilità delle proprie scelte e si lavori per interpretare al meglio possibile il ruolo che ci
è stato assegnato dai galatinesi.
Marcello P. Amante
Consigliere Comunale
 

Il “TENNIS DAY”, questo il nome dell'iniziativa organizzata dal C.T. Galatina,  prenderà vita domenica 3 febbraio. Il Circolo Tennis di Galatina, infatti, aprirà le porte a tutti gli appassionati di sport e visitatori fin dalle prime ore del pomeriggio.
Dalle 17 fino a sera, invece, gli appassionati di tennis, potranno calcare i cinque i campi in terra rossa messi a disposizione gratuitamente dal club, improvvisandosi il Federer o Nadal di turno, insieme ai nostri maestri federali.

Le novità non si fermano qui! Oltre alle normali attività tennistiche, il Consiglio Direttivo ha programmato una serie di iniziative che vanno dal secondo torneo di calcetto, che si sta per concludere, al famoso “Veglione del tennis” che si svolgerà Venerdi 8 Febbraio, ai Centri Estivi per Bambini che da giugno apriranno la stagione estiva.

E’ questa l’occasione per invitare tutti gli appassionati di tennis a supportare la nostra prima squadra che dal 20 Aprile esordirà nel campionato nazionale di serie B.

Entusiasmo, impegno ed amore per lo sport ci guideranno durante tutto il nostro mandato”. Siamo certi che il consiglio  direttivo eletto poche settimane fa, possa coinvolgere tutte le fasce di età, ponendo però grande attenzione alle nuove generazioni, in modo da dare una nuova impronta, più giovanile e dinamica, al tennis galatinese ed al nostro circolo, fin dalle prime iniziative che abbiamo programmato e che metteremo in atto a partire da domenica prossima”.

Galatina, 01 febbraio 2013
Giovanni Licignano
Vicepresidente “C.T. Galatina”

 

Fotografie del 01/02/2013

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Di Marcello D'Acquarica (pubblicato @ 23:58:00, vista 2407 volte)
Vignetta n.160 ...
 

Canto notturno di un pastore ...

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