All’alba delle elezioni politiche, Noha si barderà per la festa. Certamente qualcuno verrà a chiederci il voto dicendoci: “Io sono meglio degli altri”. Così si da inizio al dilemma: “Chi voterò questa volta?”. Stranamente poi, chi se lo chiede, ha già provato a votare prima per uno schieramento, poi per un altro, con la speranza che i due non sono la medesima cosa e che dunque o l’uno o l’altro è la scelta giusta. Poi però ci si accorge che, il giorno dopo aver votato o per l’uno o per l’altro, chiunque vada a governare, le cose non cambiano. Ed è qui che il mistero si fa più fitto: a cosa è servito votare? Sicuramente a far prendere vitalizi agli uni piuttosto che agli altri. Che senso hanno quei tremila voti di Noha se nulla cambia? Io non ricordo differenze eclatanti tra i vari governi. Noha , come il resto d’Italia, vive le stesse difficoltà di sempre. Noha vota per i motivi qui di seguito riportati: creare occupazione per giovani e donne; diminuire la pressione fiscale e incrementare il benessere delle famiglie; formulare delle agevolazioni per i meno abbienti e per chi è affetto da malattie; salvaguardare la natura e il territorio, la salute e l’istruzione; incrementare la ricerca e lo sviluppo; tagliare sprechi nella pubblica amministrazione e fondi per le spese militari; incrementare il turismo orientando attenzione e sforzi verso beni artistici e culturali; eliminare quanto più possibile la burocrazia facendo risparmiare tempo e denaro, impiegandoli per altre risorse; eliminare finanziamenti pubblici a chi non ha requisiti e a chi non se li merita; estirpare la criminalità e le mafie dal tessuto sociale recuperando fior di miliardi di euro da investire in risorse umane; facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro riducendo al minimo il fenomeno del precariato e agevolando le assunzioni a tempo indeterminato; diminuire le trattenute in busta paga per rilanciare l’economia reale; legiferare in materia di speculazione economica evitando di salvare con i nostri sacrifici le banche dissennate; cancellare il gioco d’azzardo e aumentare il prelievo fiscale ai grandi patrimoni, non solo immobiliari; dichiarare guerra aperta al carovita; ridurre al minimo l’inquinamento atmosferico; individuare una legge veramente efficace contro la corruzione; ridurre al minimo le spese per la politica e i partiti; mettere un tetto massimo etico e decente per gli stipendi dei dirigenti pubblici; ridare la dignità ai pensionati; etc…! Insomma, tutto questo è lo scopo per cui votiamo. Alla gente di Noha, alle nostre famiglie, a piazza San Michele, alla Trozza, alla masseria Colabaldi, alle case Rosse, ad ogni singolo cittadino nohano serve questo. E invece? E invece si parla di premio di maggioranza, di spred che interessa più gli investimenti delle banche che i nostri, di nozze gay, di bipolarismo, di europeismo, di redditometro… A proposito di redditometro: cosa interessa a Noha il redditometro? Hanno impostato una campagna elettorale sul redditometro, un programmino di scuola materna dove si gioca con il colore verde o rosso! Vi prego, cara gente di Noha, apriamo la mente. Con tutti i problemi che ci sono, vogliono concentrare la nostra attenzione sulle sciocchezze! Il redditometro! Quando andremo a votare, cari nohani, andiamoci in massa, ma il giorno dopo vietiamo a questi quattro politicanti di smontare le loro “impalcature comiziali” perché, dopo che abbiamo messo la nostra “ics”, su quei palchetti improvvisati di piazza San Michele, dobbiamo salirci tutti noi per controllare che il nostro voto serva a quello per cui siamo andati a votare. In fondo è questa la politica che è come la libertà, quella che Gaber definiva “PARTECIPAZIONE” non solo al voto ma anche e soprattutto dopo il voto.
“Siate seri. Galatina merita altro”. Con questo imperativo Lilli Villani, capogruppo Udc in Consiglio comunale a Galatina, richiama i colleghi consiglieri per le scelte e le prese di posizione sulla questione della nomina degli scrutatori. “Sono stata criticata per aver indicato una rosa di scrutatori, così come prevede la legge, – precisa la capogruppo Udc, Villani – scegliendo tra chi non ha lavoro. Penso che sia una scelta sacrosanta, specie in questo periodo di dura crisi economica. Ma in Commissione elettorale hanno preferito sorteggiare e per far questo hanno forzato le procedure previste dalla legge agendo in modo poco chiaro e trasparente. Hanno deciso di sorteggiare gli scrutatori pescando da un elenco da cui sono state eliminate tutte le persone che hanno già prestato questo servizio. Tutto questo è stato fatto senza coinvolgere tutti i componenti della Commissione elettorale: personalmente ne sono venuta a conoscenza solo oggi”.
La capogruppo Udc, Lilli Villani, sottolinea lo sconcerto per il modo in cui è stato compilato l’elenco degli scrutatori e domanda al consigliere comunale della Casa delle Civiche, Marcello Amante, come mai si è appassionato per il sorteggio considerando che quando si trattava di incarichi nelle istituzioni o negli enti pubblici destinati alla sua persona non abbia avuto da ridire sulla nomina politica: la Csa valga per tutte.
Nel rimettere i puntini al loro posto la consigliera Villani tiene a mettere l’accento sulla scarsa coerenza del consigliere comunale Pd, Luigi Lagna: “Il consigliere forse viene tradito dalla scarsa memoria. A Collemeto, in occasione di un’assemblea sul megaparco, si è prodigato a spiegare a tutti che lo ritiene un’occasione da non perdere e da lui sempre sostenuta. Ebbene nel 2004 per rispondere a logiche politiche da prima repubblica non si è presentato nel Consiglio comunale che doveva deliberare sull’argomento e oggi – ingannando i collemetesi – in Consiglio comunale ha chiesto il ritiro della delibera “perché vorrei far notare che mancano proprio le basi e le condizioni per voler impiantare qualsiasi tipo di discorso, qualsiasi, volto a dare alla Giunta un indirizzo. Giunta che dovrebbe oggi prendere atto della decisione del Consiglio e dovrebbe sottoscrivere un protocollo, non si sa con chi, non si sa per cosa e non si sa con quale fine di utilità pubblica, ad oggi”.
Udc Galatina