L’uccellino mi ha riferito che - salvo errori od omissioni, salvo smentite, salvo rettifiche, insomma salvo tutto (meglio mettere le mani avanti con tutte queste intimidazioni e minacce di querela a portata di mano, proposte - o supposte - probabilmente anche da legulei in cerca d’autore) - il prossimo 24 gennaio 2012 a Bari presso il palazzo della Regione Puglia (speriamo d’ora in poi: Ragione Puglia) si terrebbe (condizionale) una Conferenza dei Servizi a proposito del prossimo venturo scempio ambientale meglio noto con il triste nome di mega-parco in località Cascioni, ad un fischio da Collemeto.
Orbene, posto che il lemma “conferenza” deriverebbe (anche qui ci va il condizionale: non vorremmo urtare la suscettibilità di qualche Accademico della Crusca o della canija) da “Con-ferre”, composto da “Cum”, con particella indicante unione, compagnia e/o tendenza all’azione, e “Ferre”, portare, contribuire, e quindi manifestare, io sottoscritto cittadino Mellone Antonio in nome della tanto sbandierata trasparenza vorrei porre le seguenti domande dirette a chi di competenza: i miei rappresentanti politici.
Dunque: chi saranno i delegati politici in seno all’Amministrazione Comunale di Galatina a partecipare a codesta riunione (che dunque spero non si tenga in contumacia)? E, allora, in caso di partecipazione, quale sarà l’apporto di questi deputati conferenzieri? Saranno a favore del mega-parco senza se e senza ma, oppure hanno qualche progetto alternativo, un cosiddetto piano B? Saranno dalla parte dei sedicenti “moderati” che non vedono l’ora di piallare cemento e rullare asfalto per oltre venti ettari di campagna fertile e pianeggiante, o dalla parte degli “estremisti” che invece vorrebbero tutelare e salvaguardare la terra che ci dovrà sfamare nei prossimi decenni? Saranno per il sadomasochismo eco-nomico ed eco-logico, oppure per lo sviluppo vero e finalmente sostenibile? E, infine, daranno ancora retta alla Pantacom, che come dimostrato con carte alla mano, visto il suo attuale peso specifico in termini patrimoniali, economici, finanziari e commerciali sarebbe meglio ribattezzare Fantacom, ovvero a qualche altra novella società a responsabilità un po’ meno limitata, e con credenziali, diciamo così, un po’ più corpose e presentabili?
Come detto altrove, a volte le domande possono sembrare stupide (ma mai come certe risposte); ma ponendole non sbagli mai.
Detto questo, attendo fiducioso un qualche riscontro da parte di qualche mio rappresentante politico, degno dell’appellativo di “rappresentante” e soprattutto dell’aggettivo “politico”.
Nel frattempo mi auguro che questa barese Conferenza dei Servizi non si trasformi in una “conferenza del servizio”, intesa cioè come una conferenza per farci (a noi) un bel servizio.
Antonio Mellone