Ecco l’ultima propaganda proposta da Federcaccia, un manifesto a dir poco nefasto, per la campagna tesseramento 2009:Un bambino, vestito da cacciatore in tuta mimetica, seduto su una balla di fieno, che fiata in un fischietto per richiamare gli uccellini, con accanto un fucile, in basso la scritta “Conserviamo il nostro futuro”. E’ davvero intollerabile.
Armare i minorenni, è forse l’idea di civiltà di cui intendono farsi promotrici le “doppiette”?
La caccia aveva un senso nei secoli e millenni trascorsi in cui l’uomo era cacciatore per necessità di vita. Molto meno sensato è oggi, inizio del terzo millennio in Italia, per ovvie ragioni che non sto qui ad elencarvi.
Cacciare oltre ad essere inutile, è anche pericoloso, difatti ad ogni inizio della stagione venatoria non mancano morti e feriti tra i cacciatori.
Questo per la semplice ragione che le prede sono talmente rare che, accecati dalla bramosia del massacrare qualche innocente animaletto, si finisce per scambiare fischi per fiaschi.
Il manifesto è destinato ad inasprire il dibattito sulla caccia, già riaperto con forza dal ddl Orsi (senatore del Pdl Franco Orsi ) che intende rivedere la legge 157 del 1992, quella che regola l’attività venatoria.
“In un paese in cui a 16 anni non è consentito guidare né votare, prosegue nella sua opposizione Roberto Della Seta, capogruppo del Pd nella commissione Ambiente del Senato, ritengo inaccettabile la proposta di estendere il diritto di caccia ai sedicenni, l’utilizzo di un fucile da parte dei minorenni, rappresenta una prospettiva pericolosa per la sicurezza pubblica ed inaccettabile da un punto di vista morale”.
Fortunatamente sono contrari alla folle idea di armare i sedicenni molte forze della politica attiva:
il Ministro Stefania Prestigiacomo; il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini; l’Enpa (Ente Nazionale protezione animali); il Wwf; l’Associazione del Panda; l’Osservatorio sui Diritti dei Minori, il cui presidente è Antonio Marziale il quale ha già interloquito sull’evento con Alessandra Mussolini, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia.
Concludo aggiungendo che in un contesto di crescita civile sparare agli uccellini è contro ogni principio, che in questo nostro bel paese dove abbiamo ancora la fortuna di vedere stormi migratori, le fiere, i lupi e gli sciacalli da prendere a pallettoni li abbiamo intorno e spesso sono bene in vista.
Marcello D’Acquarica