ago052019
Apprendiamo dai siti di informazione locale che il consigliere comunale Francesco Sabato non è più consigliere di Direzione Italia.
E' una non notizia. Chi avesse seguito, anche distrattamente, i consigli comunali avrebbe facilmente compreso, nelle rare occasioni in cui il consigliere Sabato ha onorato l'assise della sua presenza, come la sua linea politica fosse indistinguibile dalla maggioranza.
E' una non notizia. I problemi che attanagliano la città sono così numerosi che proprio non sentiamo la necessità di seguire ancora una volta cambi di casacca, ripensamenti e posizionamenti strategici.
La città è sommersa da una montagna di debiti, che risalgono a passate amministrazioni e sarebbe interessante capire quando ma soprattutto a quali amministratori si debba dire “grazie” per il disastro finanziario. Abbiamo denunciato in passato scarsa manutenzione del verde pubblico, disinteresse verso gli immobili comunali a Galatina come nelle frazioni, aumenti delle bollette TARI in continuità con le passate amministrazioni.
Non ci sembra il caso di dedicare ulteriore attenzione a chi non fa mistero di condivide tutto questo tanto da proporsi e fare da stampella?
Lanciamo continuamente il nostro grido di allarme sullo stato dell'ambiente invocando un controllo della qualità dell'aria ma riceviamo solo evasive risposte (“i monitoraggi li stanno facendo già i comuni vicini, perché dobbiamo preoccuparci noi”, questa in sintesi la risposta dell'amministrazione).
Però una cosa vogliamo dire su questa NON NOTIZIA.
Il consigliere Sabato ha voluto cambiare anche se ancora non abbiamo capito in cosa si sostanzi questo cambio. Bene allora lasci il posto in 4° commissione. Posto assegnato in virtù della quota destinata alla minoranza. Lo lasci perché le parole da lui usate nel suo comunicato stampa lasciano poco spazio all'interpretazione, non è più all'opposizione di questa amministrazione.
Lo ricordo ai più pigri, Sabato è nella commissione che si occupa, tra i tanti temi, di SPORT.
Abbiamo il campo sportivo Pippi Specchia in uno stato di abbandono oltraggioso verso la centenaria storia sportiva della città e non possiamo permetterci di avere neanche un solo consigliere in una posizione ambigua.
Sabato dimettiti, non vogliamo “chiederlo” a norma di regolamento (se siete curiosi art. 12 comma 5 del “regolamento del consiglio comunale”) ma desideriamo fare appello al rispetto che ognuno deve nei confronti degli organi amministrativi, per rispetto che si deve alla città.
Quando avrai dato seguito alle tue parole, sono sicuro che il tuo posto in commissione ti verrà assegnato di nuovo, dalla maggioranza.
E adesso continuiamo a preoccuparci della città
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