nov242014
Tra i sintomi dell’inaugurite compulsiva che ha colpito come il virus dell’Ebola i nostri amministratori di palazzo Orsini ci sarebbe da annoverare anche il taglio del nastro tricolore per l’inaugurazione dell’hangar tangente alla nuova tangenziale di Galatina [è la strada che, a dispetto dell’appellativo, è secante e non tangente la città: gli ingegneri a volte fanno miracoli, ndr.].
Orbene, pare che quella costruzione a strisce grigie e bordeaux non sia un hangar per contenere aeroplani ma addirittura un palazzetto dello sport o in subordine una palestra.
Sembra però che a distanza di diversi mesi dalla sua “apertura al pubblico” nessuno sportivo, principiante o veterano, anzi nessuna anima viva, abbia ancora messo piede in quello spazio circoscritto dai soliti cemento, asfalto e inferriate, nemmeno per far finta di allenarsi (sicché la tesi del ricovero di aerei o altri volatili sembra progressivamente prendere il sopravvento).
Anche l’inaugurazione di questo pala-hangar, capitata per puro caso a ridosso dell’ultima tornata elettorale, avvenne a lume di candela (non è romantico?) in quanto, guarda un po’, non c’era (e forse non c’è ancora) l’allaccio all’Enel [questo fatto mi ricorda qualcosa, ma soprattutto una spesa pubblica di 1.300.000 euro, ndr.].
E la stragrande maggioranza dei galatinesi? Zitti e mosca, come se niente fosse, proni a tutto, in una parola: vucchiperti. Ma tant’è.
Sta di fatto che codesto mega-loculo è ancora chiuso al traffico umano, mentre già alcuni pezzi, data la trascuratezza o forse anche la qualità dei materiali e delle pitture utilizzate, sembra stiano venendo meno (basti notare, per esempio, la vernice della porta di sicurezza completamente “scoppulata” e molti altri segnali di défaillance incipiente). Per non parlare poi del pavimento interno che pare sia di un materiale più consono a quello utilizzato per i lastrichi dei centri commerciali che conforme a quello richiesto per palestre e campi sportivi di un certo livello.
Che ci vuoi fare? I nostri rappresentanti sembrano fatti apposta per tagliar nastri. Mai una volta che, per isbaglio, tagliassero la corda.
Commenti
MA UFFICIALMENTE, MI RISULTA CHE QUESTE STRUTTURE NASCANO ALLO SCOPO PRIMARIO DI PROMUOVERE LO SPORT SUL TERRITORIO, BHE NON MI PARE STI MILIONI PER UNA STRUTTURA NON AGIBILE E LE ASS. ZIONI SPORTIVE CON VOGLIA PENALIZZATE E NEL DIMENTICATOI ...DOV'E' LA PROMOZIONE SPORTIVA ...????
Ho letto l'articolo con il consueto piacere che nasce non da quanto in esso denunciato, ovviamente, ma per la forma, la cura e la ricercatezza dei termini in un'ironia nello stesso tempo simpatica ed amara che "costringe" a leggere sino in fondo. Prima che qualcuno dei responsabili di codesto nuovo scempio burocratico/amministrativo si aggrappi al particolare per sfuggire alle proprie responsabilità vorrei precisare che la vernice della porta di sicurezza può non essere completamente “scoppulata” trattandosi probabilmente della protezione di trasporto che va asportata dopo in montaggio.
Detto ciò restano valide tutte le gravi segnalazioni in quest'ennesima denuncia del Dott. Mellone
Una vecchia battuta americana sostiene che i politici sono quei tipi che si fanno invitare a pranzo, ti fregano le posate, corteggiano tua moglie e poi ti chiedono il voto. Con un’altra battutaccia si potrebbe dire che la classe politica italiana ha portato il Paese alla bancarotta, che si tratta di nominati che pascolano senza molto costrutto nelle varie assemblee e che pur percependo ricchi emolumenti finanziano con i nostri quattrini l’acquisto di slip e vibratori per uso personale.
Infine, in riferimento alla precedente precisazione, verrebbe da dire in romanesco: "anvedi questi aoh, se so scordati perfino er preservativo addosso."
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