Di Albino Campa (del 25/07/2011 @ 08:59:32, in Letture estive, linkato 3025 volte)

Il mastino dei Baskerville sino a qualche giorno fa giaceva del tutto ignorato nella sotto-sottocategoria “LIBRI DIMENTICATI” della mia libreria. Ad essere sinceri era già da qualche mese che aveva raggiunto questa nuova posizione, dopo aver transitato inconsapevolmente per “LIBRI IN LETTURA”, “LIBRI IN STAND BY”, “LIBRI DA LEGGERE” e da ultimo “LIBRI DA LEGGERE SENZA FRETTA”. Poi domenica mentre cercavo di togliere un po’ di polvere e cambiare per l’ennesima volta la disposizione dei libri negli scaffali – è un’operazione che tendo a ripetere più volte durante l’anno – mi sono accorto che il vecchio Holmes sonnecchiava, sicuramente con immenso disappunto, tra i libri che in genere ripongo nell’angolo inferiore sinistro della libreria nascosto da una poltrona, libri che mi sono stati regalati da persone che non erano al corrente dei miei gusti letterari oppure che ho comprato perché stupidamente attratto dal titolo o dalla copertina.

 
Di Albino Campa (del 22/07/2011 @ 08:17:21, in NohaBlog, linkato 3428 volte)

Eccovi il secondo, ed ultimo, articolo a firma di quel "mangiapreti" che risponde al nome di Antonio Mellone apparso sul volume AA.VV., "Don Mario Rossetti, un sacerdote della comunità galatinese - Giudizi sull'opera e l'eco della stampa", Panìco Editore, Galatina, 2011.

 

Avevo già scritto qualcosa (anzi più di qualcosa, come mi capita quando mi prudono le mani) subito dopo aver sfogliato e letto il menabò in bianco e nero del libro che - nuovo di zecca e ancora caldo di torchio - ho ora invece per le mani nella bella ed elegante edizione definitiva. Il libro è il “Don Mario Rossetti, un sacerdote della comunità galatinese”, scritto da Domenica Specchia e stampato dalle Arti Grafiche Panìco di Galatina, che in questo caso hanno assunto anche la veste dell’editore.

Sono stato uno dei primi a vedere l’opera prodotto-finito della Specchia, tanto che quando don Mario m’ha convocato nella sacrestia della Chiesa di Santa Lucia per farmene dono, il pacco di questi libri era ancora chiuso e sigillato in uno scatolone di cartone (che poi ho disimballato io stesso, come un novello ostetrico di libri, utilizzando una penna a mo’ di temperino per fenderne i sigilli di nastro adesivo, e per spacchettare finalmente quell’involucro).

 
Di Albino Campa (del 20/07/2011 @ 23:20:07, in Letture estive, linkato 3334 volte)
La straordinaria sorpresa di questo breve romanzo di Conrad è l’universalità del linguaggio. L’autore racconta una vicenda prettamente autobiografica, ma è inevitabile poi per il lettore portarsi con la mente al momento in cui anche lui, come il giovane protagonista della storia, guardando indietro nella vita si è reso conto di aver oltrepassato non senza difficoltà “la linea d’ombra”, lasciandosi per sempre alle spalle la “spensierata e fervente giovinezza”. La continua ricerca introspettiva dell’autore mette a nudo pensieri e passioni che accompagnano il passaggio attraverso un “giardino incantato” in cui tutto ha un suo fascino, tutto è ancora da scoprire, inventare, creare, nonostante la consapevolezza di un passaggio obbligatorio per tutta l’umanità. Dirà Conrad nel suo romanzo: “è la seduzione dell’esperienza universale, da cui ci si attende una sensazione singolare e personale: un po’ di se stessi”. Ed ecco quindi che, ormai adulto, Conrad tenta di ridestare i ricordi e consegnare in questo modo uno scritto che possa servire da monito alle future generazioni. “L’effetto che ha la prospettiva sulla memoria è di ingigantire le cose, perché ciò che è essenziale emerge isolato da una congerie di insignificanti fatti quotidiani di contorno, che naturalmente sono svaniti dalla mente”, scriverà infatti lo stesso autore nella prefazione all’opera. A questo punto viene da chiedersi: qual è l’”essenziale” che emerge dalla lettura di queste memorie?
 
Di Albino Campa (del 18/07/2011 @ 10:24:24, in NohaBlog, linkato 3101 volte)

Marcia delle Agende Rosse a GalatinaI cittadini e le Agende Rosse organizzano anche Galatina (Le) una marcia di commemorazione per i giudici morti ma anche per sostenere quei magistrati che a Palermo, a Caltanissetta e a Firenze, stanno cercando di togliere quel pesante velo nero che fino ad oggi, grazie a depistaggi, archiviazioni forzate, leggi studiate per scoraggiare i collaboratori di Giustizia, hanno impedito di arrivare ai mandanti occulti di quelle stragi.

E’ ora di svegliarci dal torpore che per troppo tempo ha annichilito la città insieme alla nazione tutta!
E’ ora di assumerci la responsabilità della presenza attiva sul territorio, lo dobbiamo ai nostri figli e alle generazioni che verranno. Basta con il silenzio egoista e vigliacco che è più pericoloso della delinquenza!

 
Di Albino Campa (del 18/07/2011 @ 10:06:22, in Letture estive, linkato 2676 volte)

Le perfezioni provvisorie è l’ultimo episodio – parlare di “indagine” forse è eccessivamente iperbolico - della fortunata serie che vede protagonista l’avvocato Guerrieri. Nel momento in cui mi accingo a scrivere queste poche righe a scopo recensorio purtroppo un’involontaria, amara e nostalgica constatazione mi attanaglia: mi spiace ammetterlo ma non c’è, no, non esiste una storia in quest’ultimo romanzo di Carofiglio. La scomparsa della giovane studentessa Manuela sembra essere solo un appiglio per scarabocchiare i tre quarti del romanzo – permettetemi la misura matematica su una materia concettualmente indivisibile - con un’unica parola: Guerrieri, Guerrieri e ancora Guerrieri (o forse Carofiglio, Carofiglio e ancora Carofiglio). Difatti, nei primi tre romanzi

 
Di Albino Campa (del 15/07/2011 @ 16:52:46, in NohaBlog, linkato 6974 volte)

Il team de L'OSSERVATORE NOHANO dà il benvenuto alla nostra 26° lettrice MICHELA e fa tantissimi Auguri per il lieto evento al papà Albino, alla mamma MariaGrazia ed alla piccola Marzia.

 
Di Albino Campa (del 14/07/2011 @ 13:28:38, in Letture estive, linkato 3325 volte)

La ragazza con l’orecchino di perla, Tracy Chevalier, BEAT, pp. 240, € 9,00

Tempo di lettura: 2-4 giorni

I colori dell’Amore finalmente stemperati su una tela

Se ora con molta superficialità provassi a sbarazzarmi di voi biascicando qualcosa come “La ragazza con l’orecchino di perla è una semplice storia d’amore”, vi pregherei di non prendermi in seria considerazione. Non scherzo, mi conosco abbastanza da supporre che in tal caso sarei ancora vittima di quello strano effetto anestetizzante, ottenebrante che puntuale segue la lettura di un libro superbo. Pur non volendo, sarei costretto quindi a mentirvi, a nascondere ciò che in realtà rende unico questo scritto, ovvero il contesto storico, culturale e artistico e il connubio tra arte e passione, senza il quale probabilmente il romanzo della Chevalier non avrebbe alcun senso.

 
Di Albino Campa (del 14/07/2011 @ 13:21:49, in Un'altra chiesa, linkato 2818 volte)

Un’idea sconclusionata si aggira per i meandri di menti superficiali e poco acconce alla problematica politica e anche religiosa che si ritrovano in molti dibattiti, convegni, giornali. L’idea è questa: Non si tratta più di parlare di politica nei vecchi termini di destra, sinistra e centro, ma di affrontare i temi concreti. Questa affermazione è becera, ingiusta, qualunquista e fuorviante perché vuole livellare tutte le differenze ideali che stanno dietro ogni scelta politica. Non a caso l’ha fatta sua il senatore Enrico Musso, ex Pdl oggi al gruppo «fritto misto» del senato. Per lui è importante differenziarsi per racimolare voti tra i cattolici perché se non c’è più destra e sinistra, lui sta al di sopra, quindi è affidabile. Per me è il contrario.

Non è vero che oggi non bisogna parlare di politica di destra o di sinistra perché urgono i problemi concreti. Questo modo di pensare la politica uccide la Politica e la trasforma in qualunquismo del peggior stampo. Destra e Sinistra non sono etichette che si mettono e smettono come sulle cassette da frutta, ma sono «visioni» di vita, prospettive antropologiche, angoli di visuale dell’organizzazione della società.

 
Di Albino Campa (del 10/07/2011 @ 23:35:27, in Letture estive, linkato 3860 volte)

Bianca come il latte, rossa come il sangueBianca come il latte, rossa come il sangue, Alessandro D’Avenia, Mondadori, 2010, pp. 254, € 19,00

Tempo di lettura: 1 giorno, 3 sono troppi

Lettura consigliata. Ma non aspettatevi nulla di eccezionale.

Le pagine scorrono veloci sotto gli occhi; i capitoli si rincorrono freneticamente e senza affannarsi troppo si riesce ad arrivare sino alla fine del romanzo. Peccato che, una volta chiuso e riposto nello scaffale, di lui rimanga solo il ricordo del fastidioso struscio della carta contro le dita, monotono sottofondo di questa rapida prima lettura estiva. Poca musica quindi, solo un leggero brusio interrotto a tratti da timidi singhiozzi di letteratura. Un disco rigato, purtroppo.

 

Canto notturno di un pastore ...

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