Di Redazione (del 11/02/2015 @ 21:14:53, in Recensione libro, linkato 2722 volte)

Giovedì 12 febbraio 2015 alle ore 18.30, presso la sala del bellissimo Caffè Cittadino sito in piazza S. Oronzo a Lecce avrà luogo la presentazione del libro di Michele Liguori "Vivere" (ed. Arti Grafiche Marino, Lecce, 2015).

Michele Liguori ha trascorso la sua infanzia a Noha, ai tempi del secondo dopoguerra. Sicché Noha in qualche modo è andata a finire in questo libro; anzi ne è uno dei "personaggi" principali.

Interverranno Antonio Mellone e l'autore del libro.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

 

 

 

 
Di Fabrizio Vincenti (del 09/02/2015 @ 21:07:00, in NohaBlog, linkato 2439 volte)

Io lo guardo. Lo guardo anche più volte al giorno. E tu? Secondo me faresti bene a non guardalo mai. Parlo del telegiornale. Ho imparato a cambiare il pannolino a mio figlio, a preparargli le pappe, a cantargli le canzoncine e a giocare con i suoi giochi di due anni. Dico di aver imparato perché prima non lo sapevo fare. Quando però ho visto che iniziava a guardare quello che guardavo io, e cioè i telegiornali, ho imparato anche a spegnere la televisione per due semplici motivi: il primo è che guardare la televisione, non essendo un bene per gli adulti, non lo è neppure per i bambini; il secondo è che, per quello che fanno vedere, si deve scegliere di non guardarla. E non perché voglia rimanere eternamente bambino, magari potessi. Il vero motivo è perché ho scoperto che posso imparare a fare tutto, tranne una cosa, e cioè spiegare la violenza a mio figlio. Voi ci riuscite? Ci siete già riusciti? Mi dite come avete fatto a spiegare la violenza ai vostri figli? Non trovo un metodo giusto per spiegare a mio figlio di sedici mesi il perché un uomo faccia del male o addirittura uccide un altro uomo. E non è un problema di età anagrafica. Io non sarò in grado di spiegarglielo neppure quando avrà quarant’anni, primo perché io stesso non ho capito la violenza e secondo perché è mio figlio, e ai figli non si parla di cose di questo tipo. Un figlio non dovrebbe sapere cos’è la violenza e la violenza non dovrebbe esistere.

 
Di Andrea Coccioli (del 08/02/2015 @ 11:35:21, in Comunicato Stampa, linkato 2337 volte)

E’ giunto al nono anno consecutivo il Progetto “Educazione alla Legalità, organizzato dall'Amministrazione Comunale di Galatina, in collaborazione con tutte le Scuole di Galatina, e tenuto dall'avv. Paolo De Pasquale, in qualità di esperto.

Le principali finalità che ci si propone di perseguire sono: Formazione del cittadino; Educare alla legalità; Educare alla convivenza civile ed alla cittadinanza attiva; Maturare la consapevolezza che la norma è codificazione di valori sociali; Favorire l'inclusione sociale e Tutelare la condizione giovanile; Sviluppare/rafforzare la fiducia nelle Istituzioni; Comprendere il ruolo dell'individuo nella comunità sociale; Prevenire il disagio e le devianze giovanili; Sviluppare il senso etico e capire l'importanza dei valori ai quali ispirare i propri comportamenti; Favorire l'alleanza educativa.

Mentre, i maggiori contenuti dell’offerta formativa sono i seguenti: Principi di libertà, democrazia ed uguaglianza; Diritti e doveri dell’uomo; Norma giuridica e norma sociale: significato e differenze; Costituzione Italiana; Fiducia nelle Istituzioni; Cittadinanza attiva e Democrazia partecipata; Il comportamento deviante (compresa la violenza di genere, ad es.: Stalking, ecc.); Devianza e criminalità minorile; Bullismo, banda e cyberbullismo; Droga, alcoolismo e tabagismo; Gioco d’azzardo; Lotta alle mafie; Analisi delle cause sociologiche e psicologiche della devianza; Dinamiche emotive e socio-psico-relazionali; Competenza conflittuale; Problematiche preadolescenziali e adolescenziali; Orientamento e mediazione; Pari opportunità; Corretto rapporto con i mezzi di comunicazione, intrattenimento e nuove tecnologie; Navigare sicuri in internet; Valore e rispetto della privacy; Gestione del disagio e suo impatto sulla salute del cittadino; Pari opportunità ed inclusione sociale; Educazione ambientale ed al rispetto dei beni culturali; Educazione stradale; Cittadinanza Europea.

 
Di Redazione (del 08/02/2015 @ 11:15:18, in Comunicato Stampa, linkato 2305 volte)

Non si può fare a meno   di esprimere il più ampio sostegno e la piena solidarietà, a nome della Cittadinanza tutta, alla Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo del Polo 2 , Dott.ssa Eleonora Longo e, con lei,  a tutto il personale scolastico coinvolto nel noto spiacevole  episodio verificatosi   il 15   gennaio 2015. Un episodio indegno, vergognoso e fuori da ogni  corretto vivere civile che ha avuto come attore principale  la consigliera comunale con delega alla frazione di Noha e, loro malgrado, alcuni dipendenti del plesso di Noha.

 Il comportamento  tenuto nell’occasione da una  rappresentante delle istituzioni, aldilà di ogni valutazione e giudizio di merito che spetta agli organi giudiziari competenti qualora  decidessero di  prendere in esame l’increscioso accaduto, è intollerabile ed inaccettabile. Non è consentito a nessuno un comportamento del genere in un edificio di istruzione pubblica ed è ancor più inaccettabile se compiuto   da chi ricopre un ruolo ed una carica istituzionale.

Ma ciò che lascia attoniti e perplessi è la presa di posizione del Sindaco il quale inconcepibilmente, irrazionalmente ed inverosimilmente con una nota diretta al Presidente del Consiglio, ai Consiglieri Comunali e ai componenti della Giunta  nel goffo tentativo di risolvere per le vie brevi il problema e di difendere l’indifendibile, intravede “nell’ entusiasmo” caratteriale della Consigliera Sindaco la motivazione alla base dell’accaduto. Il Sindaco nella sua missiva sembra non solo giustificare ma, addirittura, anche condividere l’atteggiamento tenuto dalla Sua delegata quando afferma che  potrebbe aver evitato all’istituto scolastico   e a Galatina un’ eventuale esposizione al pubblico “ludibrio “ se fosse stata scoperta la circostanza della mancanza delle due sedie nella   scuola dagli organi di informazione.  

 
Di Fabrizio Vincenti (del 06/02/2015 @ 21:00:25, in NohaBlog, linkato 2487 volte)

Comunque a Noha qualche bella notizia c’è: per qualche mese il calvario forse non darà fastidio a nessuno, la “vora” ancora non si è allagata, la Colacem ha contribuito alla realizzazione del presepe fornendo i fumi che fungono da nebbia come atmosfera per il presepe, qualcuno, lì nei dintorni, è stato come al solito derubato, i rondò sono sotto protezione del wwf vista la fitta e insolita vegetazione che presentano. Insomma, tutto sommato, non ci sono stati né terremoti né tantomeno alluvioni. Sono contento che i problemi siano solo questi, anche se tutta quella disoccupazione giovanile nohana e quella disperazione sociale mi disturba ancora un po’. Ma forse, tutto sommato, mi passerà. E poi, possiamo stare tranquilli: c’è un sindaco che già dal nome, o dal cognome, infonde serenità e potenza. Montagna. Ditelo, ripetetelo ad alta voce e vedete l’effetto che farà: Montagna! Montagna ha scritto; Montagna ha detto. Che vigore!

 
Di Antonio Mellone (del 05/02/2015 @ 21:02:32, in Cronaca, linkato 3040 volte)

Qualcuno mi ha chiesto: “Ma quali errori sei andato a scovare nelle sette cartelle di memoria difensiva scritte dal delegato della tua frazione?”. E qualcun altro: “Ma mica è un tema delle scuole”. Ed altri ancora: “Ma perché non entri nel merito e ti fermi soltanto alla forma?”.

Premesso che io mi soffermo su quello che voglio, son costretto a constatare che sì, purtroppo siamo a questi livelli: c’è chi non s’è accorto di nulla, nonostante refusi e svarioni fossero macroscopici (e sin dall’indirizzo dei destinatari). E c’è chi pensa che una lettera pubblica da inviare agli organi istituzionali ed alla stampa valga meno di un tema scolastico (per cui tutto è lecito in termini di regole apprese sui banchi di scuola).

A partire dal sindaco Montagna, che alla suddetta memoria difensiva ha risposto da par suo, con nonchalance, e con il classico comunicato stampa in cui blatera - e te pareva? - di “strumentalizzazione politica” [una lettera, quella di Mimino, che, come al suo solito, non brilla per ariosità di stile, sagacia e lucidità, ma almeno sembra non contenere grossi strafalcioni, ndr].

 
Di Marcello D'Acquarica (del 04/02/2015 @ 21:09:59, in NohaBlog, linkato 2483 volte)

Mi è capitato per caso di imbattermi in un triste racconto. La tristezza però ha avuto ragion d’essere perché, di fatto, si tratta di una storia vera, di persone comuni, come me o voi che state leggendo qui, e di un posto neanche tanto distante da casa nostra. Si tratta di orti fertili inquinati dal ricatto occupazionale, di malattie mortali, di ciminiere che sputano morte, di amministrazioni che si lasciano plagiare da sponsorizzazioni e compromessi politici. Ho deciso di condividerlo perché la similitudine con quello che sta accadendo a Galatina e dintorni (ovviamente Noha compresa), è alquanto inquietante.

I dati dello stato di gravità che interessano soprattutto Galatina, sono riportati dal Quotidiano di Puglia di qualche giorno fa, di cui allego il collegamento in rete:

www.quotidianodipuglia.it
di Marcello D’Acquarica
 

LA MORTE CHE DAL NORD 
ARRIVÒ NEL VOSTRO ORTO

La storia del Sud colonizzato che passa da Taranto - I puntata

di Gianluca Coviello

(E’ un giovane collega di Taranto, fra gli organizzatori del sorprendente Primo Maggio jonico promosso dal Comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti di cui fa parte. Lavorava a Taranto Oggi, l'unico giornale che il responsabile delle relazioni esterne dello stabilimento siderurgico, come risulta dalle intercettazioni telefoniche, “accusava” di non accettare "suggerimenti" e aiuti dall'Ilva sotto forma di campagne pubblicitarie ben retribuite).

Immaginate di avere un orto adiacente alla vostra abitazione. Ipotizzate che un giorno uno sconosciuto bussi alla vostra porta e vi faccia una proposta: una bella ciminiera sul vostro terreno. Vi offre mille euro al mese, il doppio di quanto guadagnate rivendendo le vostre zucchine. Accettate. Nel giro di pochi anni arrivano aziende da lontano, dal nord, e iniziano a costruire la ciminiera. Arriva il progresso. Alcune ditte, sempre "straniere", si occupano di trasportare i materiali di costruzione; altre, poi, a lavoro ultimato, di provvedere al trasporto delle materie prime e del lavoro finito. Ai vostri vicini di casa viene dato solo il compito di cucinare per gli operai e di tenere pulito.

 
Di Andrea Coccioli (del 04/02/2015 @ 20:47:18, in Comunicato Stampa, linkato 1638 volte)

La Compagnia Theatrum, con il patrocinio del Comune di Galatina, ha organizzato per  il 5 febbraio 2015 con inizio ore 09.40 presso la Sala Polifunzionale di V.le Don Bosco, una rappresentazione teatrale in ricordo della Shoah. dal titolo "Processo a DIO".

Parteciperanno tutti gli alunni dell’I.I.S.S. Liceo Classico Pietro Colonna di Galatina.

“La forte volontà di aprire gli spazi pubblici alla socialità ci spinge ad ospitare eventi come questo proposto da Teatrum.

E’ necessario agire rimuovendo il più possibile le barriere di accesso alle strutture pubbliche. Spingere la gente alla sosta e alla socializzazione è un aspetto fondamentale del vivere quotidiano.

In un’epoca di crescente individualizzazione degli stili di vita, che induce già a ridurre i rapporti interpersonali, molto spesso sostituiti dai surrogati dei contatti virtuali della rete, bisogna aumentare le occasioni di rapporto umano diretto, fisico. Il teatro è un bisogno di socialità che serve a rendere le persone migliori."

 
Di Fabrizio Vincenti (del 03/02/2015 @ 21:00:02, in NohaBlog, linkato 2342 volte)

Una delle frasi che spesso mi ripeto è: “ricordati da dove sei venuto”. Con questo non vuol dire che oggi sia chissà dove, rispetto al punto da cui son partito. È un invito rivolto al mio “io” più profondo che spesso finge di dimenticarsi le sue radici, le condizioni del punto di partenza che Dio (o il fato) ha fissato in Noha. Io, al mio paese natio, devo più di quello che consciamente gli riconosco. Nel bene e nel male, quello che oggi sono, è anche grazie a Noha. Così, devotamente come il più pio dei cristiani, in quelle che solitamente chiamano “feste comandate”, faccio visita al paese in cui son nato. Sia chiaro, a Noha ho la mia famiglia, ma in un modo o nell’altro tornerei comunque a trovarla come una paziente in ospedale, senza sapere, magari, che il vero malato sono io e lei è solo una delle tante “false invalide”. Ma da quello che sento e che purtroppo ho visto con i miei occhi, mi sembra che qualche serio acciacco ce l’abbia veramente.

 

Canto notturno di un pastore ...

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