feb062015
Comunque a Noha qualche bella notizia c’è: per qualche mese il calvario forse non darà fastidio a nessuno, la “vora” ancora non si è allagata, la Colacem ha contribuito alla realizzazione del presepe fornendo i fumi che fungono da nebbia come atmosfera per il presepe, qualcuno, lì nei dintorni, è stato come al solito derubato, i rondò sono sotto protezione del wwf vista la fitta e insolita vegetazione che presentano. Insomma, tutto sommato, non ci sono stati né terremoti né tantomeno alluvioni. Sono contento che i problemi siano solo questi, anche se tutta quella disoccupazione giovanile nohana e quella disperazione sociale mi disturba ancora un po’. Ma forse, tutto sommato, mi passerà. E poi, possiamo stare tranquilli: c’è un sindaco che già dal nome, o dal cognome, infonde serenità e potenza. Montagna. Ditelo, ripetetelo ad alta voce e vedete l’effetto che farà: Montagna! Montagna ha scritto; Montagna ha detto. Che vigore!
A proposito di quelle due sedie prese da una scuola e portate in un’altra: quanto tempo avete perso dietro questa cazzata? Con il costo dell’inchiostro, della carta, dei timbri e dei protocolli che avete usato, avreste comperato dieci di quelle sedie sgangherate. Ma Montagna, dall’alto della sua vetta, vigila e calma gli animi. O almeno crede! Disgrazia vuole che attorno a quella Montagna sta crollando tutto e non per colpa sua, sia ben chiaro. Questa è una giunta che, insieme all’opposizione, sprizza di efficaci iniziative da tutte le parti. O meglio, spruzza più che sprizza. Per fortuna i nostri concittadini non sono tanto esigenti perché, fino a quando non varcherete il loro cancello, vi daranno carta bianca. Così voi, facendo scampagnate su quella montagna, potreste scrivere romanzi: uno dei titoli ve lo suggerisco io , “Le ultime due sedie”. Se poi qualcuno finisce di leggere questi romanzi prima di qualcun altro, quel qualcuno vada a trovare quel Cristo sulla croce. Lo Spirito Santo vi farà entrare nonostante le porte siano chiuse. E ditegli, da parte mia, di stare tranquillo che la primavera è alle porte. E a Montagna dite che, se mancano due sedie a scuola, la soluzione è semplice: basta togliere due ragazzi dalla classe e mandarli a lavorare nei campi.
E, caro don Donato, che mi hai mandato un bellissimo messaggio per il mio trentesimo compleanno, non preoccuparti poiché quello che hai chiesto, in qualche modo, si realizzerà: visto che tu hai per tre volte la mia età, quando arriverò io alla tua, ti manderò un messaggio di auguri per le tue 180 primavere. Intanto però, visto che l’attesa è un po’ lunga, cerca di guarire quanto prima. Sai che ti auguro ogni bene e perciò, senza tanti convenevoli, coraggio, non arrenderti proprio ora che hanno eletto un Presidente che tutte le mattine va a messa (tu ricordi: anche Andreotti faceva lo stesso!). Ma i tempi son cambiati e queste benedette riforme son vicine, o almeno, qualcuno crede che sia così. Auguri!
Fabrizio Vincenti
Commenti
Un mese fa la strage in Francia...noi dobbiamo ricordare cio',perche'quelle barbarie non accadano piu'.
Ed augurare,che la situazione locale possa un GIORNO MIGLIORARSI e non essere un discorso schizofrenico per le scelte di pochi.
Intanto,questo passa il convento,poi bisognerebbe fare una cernita!
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