apr092018
La scuola statale Istituto comprensivo Polo 3 di Galatina, continua a mettersi in gioco dopo aver aderito al progetto nazionale “S3 - All together we can spike”, proposto dalla Federazione Italiana Pallavolo, riconosciuto dal MIUR e destinato agli alunni di Istituti Scolastici di ogni ordine e grado.
Il carattere innovativo del progetto che ha inteso “rivoluzionare” il gioco della pallavolo è già sintetizzato nella denominazione del progetto ,finalizzato alla realizzazione del gesto tecnico della schiacciata: “S” come Spike, schiacciata, il gesto tecnico che assume un ruolo centrale all’interno della pratica pallavolistica; S3,le iniziali di 3 parole chiave: sport, squadra, salute.
Questo il pensiero della Dirigente scolastica professoressa Rosanna Lagna:
“Il coinvolgimento del nostro Istituto scolastico al progetto della Federazione Italiana Pallavolo per il tramite della società S.B.V. OLIMPIA GALATINA è stato di ampio respiro e fortemente condiviso dalla docente di educazione motoria professoressa De Bonis . L’obiettivo finale di promuovere la pallavolo, e lo sport in generale, è stato certamente raggiunto grazie anche all’azione del tutor federale Laura Pendenza, in simbiosi con la nostra docente, che anche negli anni passati ha collaborato con il Polo 3 nel progetto Giovani “ VOLLEY e SCHOOL” . Sono soddisfatta di questa iniziativa e sempre pronta a sostenere progetti dedicati alla promozione dell’attività sportiva, accogliendo innovazioni ,capaci di entusiasmare e stimolare la curiosità degli studenti.”
apr082018
L’Ambito Territoriale Sociale di Galatina sta avviando in questi giorni il servizio di integrazione scolastica a favore di alunni disabili frequentanti gli Istituti comprensivi dei Comuni dell’Ats, assegnando 5 Operatori Socio Sanitari che vanno ad aggiungersi al personale specializzato già in servizio messo a disposizione dalla ASL. Il servizio,previsto dall’art. 92 del Reg. Regionale 4/2007, si pone come obiettivo il sostegno alle attività didattiche degli alunni con disabilità, rimuove gli ostacoli di natura fisica, psichica e ambientale che impediscono la piena fruizione del diritto allo studio, promuove la frequenza delle scuole primarie e secondarie di primo grado e supporta la famiglia alleviandone il carico di cura.
Il personale socio-sanitario appena inserito fornisce una risposta alle richieste di scuole e famiglie che segnalavano da tempo le carenze dell’assistenza agli alunni, in quanto il personale della Asl, che fino ad oggi si è fatta quasi integralmente carico del servizio, risultava insufficiente a soddisfare tutte le necessità dei minori. Infatti, gli alunni interessati al servizio sono 44, mentre gli operatori Asl sono 23 a cui vanno ad aggiungersi 2 educatori e, in questi giorni, i 5 operatori dell’Ats.
apr042018
apr042018
Continua con la dodicesima puntata la “saga” dei vescovi di Nardò, e quindi anche quella degli arcipreti curati della chiesa particolare di Noha. Siamo ormai a un buon punto del ‘600, e al periodo in cui fioriva il barocco, che ha fatto degli altari quasi un palcoscenico.
La redazione
CALANIO DELLA CIAIA (? - 1654)
Vescovo di Nardò dal 1652 al 1654
Dal 1652 al 1654 il Pontefice fu:
Innocenzo X (1574-1655) Papa dal 1644 al 1655
Arciprete di Noha
Don Ant. Donato Palamà (1625-1689), parroco dal 1650 al 1689
Calanio Della Ciaia, nobile senese, cognato del fratello del Vescovo Fabio Chigi, era dottore nelle due leggi ed aveva assolto con molta competenza l’ufficio di uditore di due cardinali: Marco Antonio, dell’ordine dei presbiteri col titolo di S. Marco, e Federico, vescovo di Albano. Fu eletto vescovo di Nardò il 1° luglio 1652 da Innocenzo X papa dal 1644 al 1655. Lo stesso Pontefice ne diede comunicazione ai vassalli, al popolo, al clero e al capitolo cattedrale di Nardò.
apr042018
Nei comunicati che l’opposizione ha diffuso in questi giorni, un dato sorprende più di tutti: “il comune assumerà 50 persone”. E siccome una bugia ripetuta molte volte diventa una verità per chi la ascolta, riteniamo si debba dire chiaramente come stanno le cose e smascherare quest’ennesima fake-news di cui la politica, anche a Galatina, è ormai piena.
Il dato dei 50 dipendenti da assumere viene fuori dalla differenza tra la dotazione organica del comune (pagina 24 del Documento Unico di Programmazione appena approvato in Consiglio Comunale) e il numero dei dipendenti in servizio al 31/12/2017. La differenza fa 48. Successivamente, nello stesso documento (pagina 195, ma evidentemente non si è avuto il tempo o la voglia di arrivare fino in fondo) c’è il programma del fabbisogno di personale per il triennio 2018/2020 che indica, al lordo dei pensionamenti, le unità necessarie: 12 per il 2018, 2 per il 2019 e 2 per il 2020; totale 16, e non 50 come viene ripetuto da giorni. 16 unità che andranno a coprire per lo più pensionamenti (che nel triennio sono previsti in numero di 12).
Ora, confondere il deficit di organico rispetto alla dotazione teorica (190-142=48) con il piano delle assunzioni triennali (16) è un errore da dilettanti allo sbaraglio, da incompetenti, da “condivisori seriali” di fake-news. E meraviglia soprattutto che un simile errore non venga fuori dai dibattiti sui social, ma piuttosto da esponenti della politica cittadina che siedono in consiglio comunale che sono pronti a lamentare il poco anticipo col quale vengono messi loro a disposizione gli atti salvo poi leggerli ed interpretarli in modo distorto.
apr032018
Nonostante gli ottimi risultati raggiunti nel 2017, la locale sezione della Fidas quest’anno ha escluso diversi momenti ludici. A farne le spese principalmente risultano le passeggiate della “Quattropassinsieme” che si ferma alla terza edizione. Si fermano anche le varie escursioni fuori porta ed altri eventi che hanno caratterizzato l’attività associativa degli ultimi anni per concentrare le poche risorse in formazione e prevenzione.
Il motivo di questi cambiamenti sono evidenti sul registro soci dell’associazione, in cui si evidenziano delle perdite importanti di donatori nonostante il numero delle donazioni sia cresciuto. “È nostro dovere monitorare sempre la salute della sezione e i numeri dei donatori iscritti parlano chiaro” - è questa l’idea maturata dal Consiglio Direttivo, che in effetti registra una forte emorragia di donatori iscritti tra gli attivi che per diversi motivi hanno lasciato Fidas Noha. Si nota un calo di donatori sotto i 28 anni, mentre crescono i donatori che raggiungono il limite massimo di età per donare o che per ragioni di salute non possono più farlo. Molti infine risultano i giovani iscritti che lasciano il paese per studiare fuori, mentre altri tentano altrove una posizione lavorativa. In ultimo, ma non meno importante, non si può trascurare l’emorragia di donatori galatinesi ormai consolidati Fidas, che sono stati attirati in un’altra associazione nata da poco sul territorio galatinese. Sicuramente i motivi di questa migrazione di donatori non sono soltanto legati alla vicinanza, perché se fosse così non si spiega come mai prima venissero a donare da noi invece di andare direttamente in ospedale. Abbiamo motivo di credere invece che c’è un vero atto di richiamo, perché a quanto pare risulterebbe più facile andare a pescare nei contenitori altrui di donatori confermati, che prodigarsi per cercarne di nuovi.
apr032018
Spesso diamo per scontato, che le neoplasie tumorali si diffondano sempre più nel nostro paese, per una serie di concause estranee alle nostre attività quotidiane, pensando magari che sia colpa di altri, soprattutto “disonesti” e dediti al malaffare e magari pure con la complicità delle istituzioni, a loro volta corrotte. Parliamo delle cause che producono le neoplasie polmonari e i tumori vescicali (un tasso standardizzato, tra i più alti in Italia, di 63,7 casi ogni 100mila abitanti) e che colpiscono la popolazioni salentina.
Mentre, grazie all’impegno delle persone coinvolte nei progetti sotto indicati (Progetto GENEO e Progetto M.I.N.O.RE. ) , le nostre malefatte in quanto ad amore per l’Ambiente, vengono a galla, i piroglioni nostrani non mancano di preparare l’ennesimo falò a forte concentrato di diossina, sotto il nostro naso.
Fareambiente invita tutti a denunciare alle istituzioni chi produce l’illegalità, se non lo facciamo tutti è inutile dire che siamo contro la mafia. Dal silenzio nasce l’omertà e quest’ultima è linfa vitale per il malaffare.
C.D. Fareambiente - Laboratorio di Galatina-Noha
Nota informativa:
apr032018
Senza un regolamento che disciplini la restituzione dei contenitori e di tutta la plastica adoperata in agricoltura, la situazione è la seguente:
Le discariche abusive nel nostro Salento non son censibili, perché sono davvero troppe. Soprattutto quelle della plastica o dei contenitori di polistirolo derivate dalle attività agricole. Basta farsi un giro in qualsiasi zona delle nostre contrade e lo spettacolo è evidente: mucchi di plastiche abbandonate e/o addirittura incombuste a bordo dei campi, sui muretti a secco, terra di nessuno. Ogni anno, e anche più volte durante l’anno, vengono acquistate tonnellate di materiali per la pacciamatura, per l’irrigazione e gli stessi contenitori delle piantine da coltivare. Dove vanno a finire quindi tutte le tonnellate di plastica vendute ad ogni cambio di stagione/coltura? Certamente non mancano le persone oneste, che pagano il ritiro e lo smaltimento dei residui della lavorazione. Ma purtroppo una buona parte, finisce per essere smaltita illegalmente con gli incendi, anche questi abusivi. L'abusivismo e l'inquinamento hanno di gran lunga superato il valore e l’importanza dell’Ambiente.
Viviamo in una terra che brulica di migliaia di fuocherelli nauseabondi.
Se vivi sul posto le tue ghiandole olfattive si abituano e non senti più il cattivo odore. Ti entra in circolo nel sangue, ci fai l'abitudine. Ma i suoi veleni viaggiano dentro di te, e più respiri, più mangi e più ti uccide.
Gli utilizzatori di questi materiali, non smaltiscono legalmente i prodotti usati, probabilmente, perché la legge non li obbliga a certificarne il consumo. Forse lo fanno per aumentare i loro utili, che siano alti o bassi, poco importa. Lo fanno a prescindere da quanto risparmiano.
Anche quest’anno, come da sempre avviene, il lunedì in albis si trascorre a Noha, città dei cavalli. Dalle prime ore dell’alba e fino a mezzogiorno, nelle vicinanze della cappellina della Madonna delle Cuddhrure sul grande prato ancora libero da centri commerciali, si daranno appuntamento tutti i cavalli del Salento per galoppare, sfilare, trottare e pavoneggiarsi.
Alla fiera di Noha c’è anche il mercatino dei prodotti dell’agricoltura, dei piccoli animali da cortile, delle utensilerie per l’allevamento e per i lavori in campagna.