Spesso diamo per scontato, che le neoplasie tumorali si diffondano sempre più nel nostro paese, per una serie di concause estranee alle nostre attività quotidiane, pensando magari che sia colpa di altri, soprattutto “disonesti” e dediti al malaffare e magari pure con la complicità delle istituzioni, a loro volta corrotte. Parliamo delle cause che producono le neoplasie polmonari e i tumori vescicali (un tasso standardizzato, tra i più alti in Italia, di 63,7 casi ogni 100mila abitanti) e che colpiscono la popolazioni salentina.
Mentre, grazie all’impegno delle persone coinvolte nei progetti sotto indicati (Progetto GENEO e Progetto M.I.N.O.RE. ) , le nostre malefatte in quanto ad amore per l’Ambiente, vengono a galla, i piroglioni nostrani non mancano di preparare l’ennesimo falò a forte concentrato di diossina, sotto il nostro naso.
Fareambiente invita tutti a denunciare alle istituzioni chi produce l’illegalità, se non lo facciamo tutti è inutile dire che siamo contro la mafia. Dal silenzio nasce l’omertà e quest’ultima è linfa vitale per il malaffare.
C.D. Fareambiente - Laboratorio di Galatina-Noha
Nota informativa:
-Progetto GENEO (Sistemi di valutazione delle correlazioni tra GEnotossicità dei suoli e NEOplasie in aree a rischio per la salute umana), Promosso dall’ILT, in partenariato con Asl e Provincia.
I dati emersi dalle analisi di campioni di terra effettuati il mese scorso e prelevati da ben 32 comuni salentini, hanno rilevato una significativa presenza di alcuni contaminanti, quali l’Arsenico, il Berillio , in misura minore, il Vanadio. Dati di contaminazione non attesi per aree considerate “verdi”. Insomma il quadro generale dello stato di salute del nostro territorio, si presenta alquanto preoccupante, tanto da far “temere un ulteriore peggioramento della situazione epidemiologica nel nostro futuro”.
(https://www.corrieresalentino.it/2018/03/geneo-salento-preoccupanti-dati-conclusivi-della-ricerca/)
- Progetto M.I.N.O.RE. (Monitoraggi Idrici Non Obbligatori a livello Regionale),
“ Toccherà proprio al Progetto Minore, promosso dal Dipartimento di Prevenzione della ASL Lecce nell’ambito delle attività della RePOL, scandagliare, analizzare, monitorare e studiare un campione significativo degli oltre 13 mila pozzi autorizzati (e se ne stimano altrettanti abusivi) che pescano dalla falda idrica, per riuscire a classificare lo stato del rischio dei corpi idrici sotterranei entro il 2018. In questa ricerca, la Direzione Generale ASL, si impegna a ricercare la presenza di oltre 40 pesticidi di cui attualmente vengono monitorati appena 10. Tra i fitofarmaci non monitorati in Salento, rientrano anche il Glifosate ed i suoi metaboliti AMPA e Glufosinate d’Ammonio, erbicidi molto utilizzati dagli agricoltori salentini. Tutto questo serve anche per contrastare la specifica criticità territoriale rappresentata dall’emergenza Xylella.” (http://www.tricasenews.it/asl-lecce-progetto-m-n-re-scopriremo-cosa-scorre-nostri-piedi/)