set062020
La Giunta Comunale di Galatina ha deliberato l’avvio dei lavori per dotare alcune zone di Galatina di tronchi di rete fognaria e idrica. Per le zone interessate, via Salacino, Viale Eucaliptus, Via dei Pini, Via Donatello – Michelangelo, Via Verdi e Via Sant’Antonio, Acquedotto S.p.a., dunque, realizzerà le opere necessarie e attese.
Nel dettaglio i lavori riguarderanno:
Un tronco di rete fognaria:
- in Via Salacino per ml. 74,
- in Viale Eucaliptus (Contrada Guidano) per ml. 404,
- in Via dei Pini per ml. 133
Un tronco di rete idrica:
- in Viale Eucaliptus (Contrada Guidano) per ml.291,
- in Via dei Pini (Contrada Guidano) per ml. 133,
- in Via Donatello – Michelangelo (Noha) per ml. 179,
- in Via Verdi (Noha) per ml. 115,
- in Via Sant’Antonio (Collemeto) per ml. 115
set042020
“Tutto d’un tratto la storia cambia direzione, come uno sciame d’api in mezzo a un campo. È difficile coglierla sul fatto”. Così scriveva André Frossard in un suo libro che diedi in prestito e che da allora non è mai più tornato indietro. Aveva un nemico pubblico quel libro: il comunismo. State lontani da tutto ciò che termina in – ismo: fascismo, socialismo, razzismo. Gli – ismi uccidono spesso il corpo, quasi sempre lo spirito. Non sono leggende del passato: guardatevi intorno, sono tornati!
La storia ha cambiato direzione, o meglio, qualcuno ha voluto che la cambiasse ancora una volta, ma sempre in peggio. Siamo già in una new age fascista, solo che non ve ne siete accorti e io non capisco ancora cosa vi occorra per farlo. Poiché se pensate che fino a quando qualcuno non bussa alla vostra porta con il fucile in mano non si può parlare di fascismo, allora sappiate che state commettendo un errore di valutazione colossale. Siete in pericolo, tutti! Potrete anche salvarvi la pelle, ma lo spirito signori miei quello no! Ve lo hanno già internato in un campo a marcire. Tutto comincia quando nessuno è più libero di pensare, ma tutti devono obbedire. C’è qualcuno che oggi pensa di esere libero di pensare e di esprimersi? No, assolutamente no. Infatti, o si pensa e ci si esprimi secondo “il partito” oppure sei bollato. Come una fake news. Questa è la nuova espressione, coniata dal regime. Invertendo i fattori, hanno addirittura scomodato un termine che solo a sentirlo crea tremore: negazionisti. Era stato utilizzato per definire quelli che negano l’esistenza dei campi di concentramento. Oggi lo utilizzano per marchiare chi solo osa dire qualcosa contro il partito. Ci siete ricascati, e non ve ne siete accorti.
Non puoi manifestare, non puoi avvicinarti a qualcuno, devi sempre avere paura dell’altro in modo che tutti possano avere paura di te. Hanno sospeso tutto, le cure, le visite mediche, addirittura la scuola. Hanno estirpato col sorrisetto la filosofia dalle aule in modo che nessuno scopra quanto è bello e interessante e vitale pensare, e l’hanno sostituita con i banchi con le rotelle. I banchi con le rotelle! Neanche Benito aveva avuto una fantasia simile. Non puoi muoverti, non puoi viaggiare, non puoi restare, non puoi lavorare, non puoi parlare, non puoi neppure fare le smorfie dietro la tua mascherina. Tu non puoi e basta, e ti ostini a ridere davanti a chi ti mette in guardia dal regime? Fra qualche giorno per muoverti dovrai avere un passaporto vaccinale. Saranno loro a dirti che cosa devi iniettarti e dove puoi andare.
set022020
Gentilissimo Direttore,
ho letto con molta attenzione la lettera che, attraverso il suo giornale, il Direttivo di NoiAmbiente mi ha indirizzato qualche giorno fa. Lettera che, al di là dei contenuti, appare dai toni pacati ed educati, e piena di spunti interessanti. Inoltre è piena di riferimenti storici e culturali che hanno reso la lettura ancora più piacevole.
Vorrei iniziare ringraziando il Direttivo per le belle parole espresse nei miei confronti quando dice che il sindaco “non poteva fare scelta migliore” quando come assessore ai Lavori Pubblici ha scelto me. E’ un complimento troppo grande, che non credo di meritare. Quello su cui sono sicura è, invece, l’impegno, la passione e la dedizione che metto giornalmente a svolgere questo delicato e difficile ruolo.
Mi permetto, poi, di dissentire quando il Diretto scrive “la nostra è una storia di periferia e a quanto pare non degna di attenzione da parte delle amministrazioni galatinesi”. Dissento perché i fatti dicono che non è così. La nostra amministrazione ha per le frazioni e per le periferie di Galatina un occhio particolare, da sempre. Due assessori, io e Cristina Dettù, provengono dalle frazioni che sono al centro della nostra azione amministrativa. Cito tre finanziamenti importanti per dare riscontro alle mie parole: messa a norma di tutte le scuole (e quindi anche Poli di Noha e Collemeto), campo sportivo di Noha, e palestra scolastica di Collemeto. Tre finanziamenti importantissimi intercettati che serviranno alle frazioni, ai nostri ragazzi e alla cittadinanza tutta. Inoltre, è di queste ore la notizia della realizzazione immediata di alcuni tronchi di acqua e fognatura presso le frazioni e la contrada Guidano.
set022020
A proposito di “Ambiente” cominciamo a pensare che sia diventato uno dei tanti stereotipi per friggere aria, cioè aria fritta. In buona sostanza ci stiamo abituando a vivere nella sporcizia.
Infatti più se ne parla e più il disastro ambientale aumenta. Siamo parlando del consumo di territorio perpetrato dalle concessioni per l’urbanizzazione e relative colate di cemento senza mai pretendere un reso, vale a dire senza mai andare a verificare la percentuale di case abbandonate e decadenti in cui nessuno più vi abita ma che stanno degradando e permeabilizzando il territorio. Così non viene chiesto alcun reso agli utenti dei materiali plastici per attività sia agricole che di altro tipo, non viene chiesto il reso di nulla ma solo concessioni per altre montagne di materiali inquinanti che soffocano l’aria, la terra, l’acqua e la salute degli esseri viventi, e cioè il nostro benedetto “Ambiente”. Non c’è un freno che renda sostenibile il rapporto fra consumato e consumabile. Di questo passo non avremo futuro. Intanto i rifiuti, che fra l’altro compriamo grazie alla grande distribuzione, aumentano sempre più e insieme ad essi gli sprovveduti che pensano di disfarsene gettandoli per la strada.
E’ tutto cosi rapido il degrado che non c’è più nemmeno il tempo per pensare che è già arrivata una nuova epidemia, che si chiami xilella fastidiosa o Covid - 19.
Quindi abbiamo deciso di non stare soltanto a guardare e a lamentarci e che perlomeno fuori dalla nostra porta di casa, la nostra bella casa linda e pulita, non vogliamo più avere lo sporco. E qui mi riferisco esattamente a tutto quello che vedete anche voi ai bordi delle nostre vie, sui nostri marciapiedi, nelle nostre campagne, insomma ovunque dove noi viviamo. Dite che la cosa non è di nostra competenza? Che è qualcun altro che si deve prendere carico di pulire e magari di punire gli sporcaccioni?
Certo, sarebbe anche ora che in ogni assemblea consiliare e legislativa del nostro Comune di Galatina, per esempio, e di tutti quelli del resto del mondo, venisse posta al primo posto all’ordine del giorno, la questione ambientale, dovrebbe cioè diventare prioritaria. E soltanto dopo aver messo in sicurezza la salute degli esseri viventi e dell’Ambiente, preoccupandosi della salvaguardia del verde esistente, di impiantarne del nuovo, di punire chi inquina, solo allora preoccuparsi del resto.
Domenica 30 agosto, in poche ore, oltre duecento persone, iscritte in trentuno associazioni e organizzate dal C.A.S. (il neonato Coordinamento Ambientale Salento) lo hanno già iniziato a fare, anzi abbiamo iniziato a fare, perché c’eravamo pure noi di “NoiAmbiente Beni Culturali di Noha”. Sono stati rimossi ben 500 sacchi di rifiuti vari, soprattutto bottiglie di vetro e di plastica, nel tratto di costa che va da Gallipoli a Lido Conchiglie. E tutto questo con il coinvolgimento dei Comuni interessati.
set022020
Il progetto Monitor nel Comune di Galatina è giunto ormai alla sua settima edizione. Anche quest’anno, gli operatori volontari si sono insediati per attuare il progetto che per questa edizione è denominato “Monitor 7018”.
L’Ente, visto il successo del progetto e l’ottima visibilità ottenuta a livello regionale, ha deciso di riproporlo per consolidare le iniziative realizzate durante le edizioni precedenti, che si rivolgono alla cittadinanza, ed in particolare alle nuove generazioni.
L’obiettivo generale del progetto è quello di indirizzare le attività di promozione ed educazione alla sostenibilità ambientale verso buone pratiche che permettono di migliorare e tutelare l’ambiente che ci circonda.
Le iniziative messe in atto sono diverse, tra cui: “Piedibus”, “Bici di Benny”, “Mappatura del territorio” per individuare le aree a rischio incendio per via dell’abbandono sconsiderato dei rifiuti. Le iniziative hanno sempre un intento educativo, inteso come sensibilizzazione e coinvolgimento di tutta la cittadinanza.
ago312020
Il primo settembre del 1920, otto pionieri fondatori - cui si aggiunsero immediatamente i primi trenta soci ordinari - diedero i natali al Circolo Cittadino di Noha. Dopo aver approvato lo statuto all’unanimità, ne inaugurarono la sede in due ampi locali con volta a botte al piano terra del “fortissimo Castello di Noha, posto in forte loco”. Tutti si strinsero le destre e bevvero un bicchiere di vino locale alla salute del novello sodalizio, ripetendo nei loro prosit la frase attribuita a Giulio Cesare dal suo biografo Svetonio: “Alea iacta est” (il dato è stato lanciato): questo motto, insieme allo stemma civico delle tre torri, e ad altre immagini allegoriche, fu effigiato in un bel quadro da Michele D’Acquarica (1886 – 1971), che da quel dì ha campeggiato solenne nella diciamo aula magna dell’associazione, oltre che sul suo vessillo.
Fu denominato Juventus, questo cenacolo, vale a dire la Gioventù, senza alcun riferimento né alla squadra di calcio (la quale, benché fondata nel 1897, era allora sconosciuta perfino agli Agnelli), né alla prosopopea fascista (ché i suoi apologeti, più o meno consapevoli, sembrano più numerosi oggi di quelli di cent’anni fa): ma sin da subito fu da tutti conosciuto come il Circolo. Quando si dice l’antonomasia.
Gentilissimo Assessore Loredana Tundo,
entriamo nello specifico senza perderci nei lunghi meandri del degrado che regna da decenni dentro e fuori Noha. Ci rivolgiamo all'Assessore ai lavori pubblici e all'urbanistica, ruolo che il Sindaco, come egli stesso ha dichiarato in varie occasioni pubbliche, ha voluto riservare ad una persona di NOHA.
Non poteva certo fare scelta migliore.
Lasciamo per ora da parte la storia di quei benedetti Beni Culturali di Noha, che, come molti in questo periodo, sembra siano andati in ferie, nonostante in passato, e per secoli, non abbiano mai fatto un turno di riposo, dando lustro, identità e peculiarità alla nostra comunità nohana, o per meglio dire di Noe, Noje o Nove, come si usava scrivere su tutte le carte fino agli inizi del secolo scorso.
Sono trascorsi 50 anni da quando P. Francesco D'Acquarica, pubblicò il primo libro sulla storia di Noha sbatacchiandoci sotto il naso la nostra civiltà, l’arte e quindi la storia e le storie: delle tre torri, delle tombe messapiche e dei loro menhir, del castello con case di corte e casiceddhre annesse, del frantoio ipogeo, delle chiese, dei cimiteri sottostanti le chiese stesse e dei palazzi, della torre dell’orologio, della trozza, delle masserie, eccetera.
Ma la nostra, forse, è una storia di periferia e a quanto pare non degna di attenzione da parte delle amministrazioni galatinesi.
Con questa lettera aperta, intendiamo invece evidenziare il senso di disagio, per dire la verità il senso rasenta la vergogna, e la vergogna ha a che fare con la bellezza, in quanto è determinata dalla percezione della violazione delle norme (cfr. Gianrico, Carofiglio, La manomissione delle parole, Rizzoli, Milano, 2010, pag. 65), dicevamo quindi, il senso di disagio che si prova quando si entra o si esce da Noha percorrendo via Aradeo. Non è che venendo da Galatina o da Collepasso (gli altri due ingressi principali) la cosa sia meno imbarazzante, ma se non altro non hanno l'onore di aprire l'accesso verso il nostro camposanto.
Ecco. Andare al camposanto è un po' come dire: " meglio chiudere gli occhi per non vedere".
ago222020
Mica crederete che Harrods si trovi solo a Londra. Sì, va bene, non avrà i suoi 146 ascensori, gli 8 piani (di cui due interrati), e le famose 300 linee telefoniche, ma anche a Noha abbiamo un “grande magazzino” come il londinese, e di lusso pure: stiamo parlando del bazar (non saprei come meglio definirlo) di Claudio e Daniela, compagni di lavoro e di vita.
Rispetto a quello della capitale del Regno Unito che apre alle 10, il negozio nohano invece è operativo sin dalle 8 del mattino e da un pezzo; per il resto riceve più o meno le stesse 12.000 chiamate al giorno, e gli slogan sono sostanzialmente identici: “Dallo spillo all’elefante” o “Omnia omnibus ubique” (trad.: everything for everybody everywhere), quelli di Harrods; “Cerca & Dumanda” (vale a dire: seek and ask, o meglio: seek and find), quello degli empori di Noha York.
ago222020
Altri 3 milioni di euro per un’importante opera da realizzare a Galatina!
Sono infatti stati assegnati alla nostra città 3 milioni di euro da fondi CIPE, con delibera approvato dalla Regione Puglia, per la “Programmazione di interventi per la soppressione di Passaggi a Livello” e la conseguente realizzazione di un sottopasso. L’intervento storico consentirà di migliorare la sicurezza e la viabilità di importanti arterie stradali extraurbane.
Dalla ricognizione effettuata, la Regione Puglia considera urgente e necessario programmare l’utilizzo delle risorse definite “interventi per la sicurezza del sistema ferroviario” a valere sul “Patto per lo sviluppo della Regione Puglia” al fine di consentire, in tutta la Regione, oltre all’intervento di Galatina, anche interventi a Rutigliano e Conversano per complessivi 20 milioni di euro.