dic142023
Mercoledì 13 dicembre, mentre in via Toma venivano accolti gli studenti delle quinte classi della primaria nell’Open Day organizzato per far vivere loro l’esperienza della secondaria, le classi seconde di secondaria assistevano a uno spettacolo in lingua francese al teatro Don Bosco di Lecce.
I primi hanno vissuto una giornata di studio con i compagni più grandi, tra lezioni in classe, laboratori d'arte e lezioni con i docenti di pianoforte, flauto, chitarra e violino. Chi sceglierà l’indirizzo musicale del Polo 1, potrà imparare a suonare o approfondire lo strumento ed entrare a far parte dell’Orchestra giovanile Giovanni Pascoli, protagonista di diversi appuntamenti durante l’anno, come ad esempio il concerto natalizio nella chiesa matrice di Galatina del 20 dicembre prossimo.
dic152023
Sabato 16 dicembre 2023 alle ore 17.00 presso l’ex monastero delle Clarisse in Piazza Galluccio, ITALIA VIVA rilancia la casa dei riformisti a Galatina. All’Assemblea pubblica sono invitati tutti coloro che credono ancora alla politica del fare e distanti dagli steccati ideologici di una destra populista e sovranista e da una sinistra bloccata su posizioni anacronistiche lontana da valori liberal-democratici.
Italia Viva a Galatina intende seguire la strada del riformismo guardando al futuro con rinnovata fiducia verso una Città proiettata all’inclusione sociale, alla solidarietà, alla sostenibilità ambientale e al lavoro. L’interesse primario della collettività deve essere il faro delle scelte che faremo liberi da steccati ideologici ancora forti che contrappongono destra e sinistra. Ci sforzeremo di essere pragmatici e realisti senza essere stampella di vecchi schemi politici che guardano al passato.
La sostenibilità ambientale e una migliore qualità della vita uniti al forte senso di solidarietà sociale e benessere condiviso saranno il faro delle nostre scelte programmatiche. Guardiamo al presente e al futuro con rinnovato spirito di comunità superando vecchie logiche di contrapposizione politica basate su interessi di parte con l’unico obiettivo di costruire una città che tutela gli interessi di tutti e non di pochi.
Italia Viva Galatina sarà una comunità inclusiva e non esclusiva dove chi persegue valori del pragmatismo del fare, dell’europeismo e dell’antipopulismo sarà il benvenuto. Lo sguardo puntato verso una città potenziata da scelte per interventi che perseguono il benessere delle nuove generazioni e degli anziani, una città che promuove politiche del lavoro dando più attenzione e valore alla sua zona artigianale e industriale, una città sicura e sostenibile.
Pensare globalmente e agire localmente è possibile.
Vi aspettiamo.
Andrea Coccioli
dic162023
Domenica 17 dicembre, l’Associazione Agorà in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Galatina, i tre Poli degli Istituti Comprensivi di Galatina e frazioni e il Coro dell’Associazione Giorè accenderanno La Magia del Natale, in occasione della Settima Edizione del Villaggio di Babbo Natale.
PROGRAMMA
Start ore 17:00 Arrivo del Grinch in Piazza San Pietro, accolto dai bambini della Terza E, della Scuola
Primaria del Polo 3 di Galatina (capitanati da Maestra Concetta Strafella) con un balletto divertentissimo.
A seguire: Esibizione Canti del Coro dell’Associazione Giorè.
Ore 18:00 Interruzione Spettacolo in piazza San Pietro (per la Funzione religiosa)
Ore 18:30 In Via Vittorio Emanuele (Torre Orologio) i bambini della Terza E riproporranno il balletto del Grinch, inoltre si esibiranno nel canto “Natale arriva in città” ripreso dal Film Polar Express e reciteranno alcune Poesie Natalizie.
Ore 19:30 in Piazza San Pietro i ragazzi dei tre Poli degli Istituti Comprensivi di Galatina si esibiranno con canti natalizi.
Nell’attesa tra un’esibizione e l’altra, potrete passeggiare nelle strade del Centro Storico dove ci sarà allestito fino al 23 dicembre una Mostra dell’Artigianato Locale.
dic162023
“Anèmos” significa vento, soffio. Secondo la mitologia greca, Ánemos è il nome di una ninfa la cui bellezza non poteva passare inosservata tanto da essere notata da Zefiro e da Borea. I due si innamorarono, rivaleggiando tra loro e scatenando per questo terribili tempeste. Anèmos a breve diverrà una realtà fruibile da tutti con lo scopo di aiutare coloro che hanno bisogno di essere ascoltati. Il Centro di Ascolto Anèmos è una Associazione che sta per nascere per volontà del suo fondatore, il dott. Michele Scalese, uno psicologo clinico da anni ormai attivo nel sociale e da Nadia Mele una donna impegnata come Responsabile regionale al contrasto di ogni genere di violenza. Il Centro di Ascolto Anèmos nascerà a Galatina dall’operosità di diversi volontari che da diverso tempo stanno lavorando assiduamente per costituire uno spazio accogliente, dando un contributo fattivo sul territorio attraverso l’impegno al contrasto della violenza e di ogni sua forma, del bullismo, dello stalking, dell’omotransfobia, non solo attraverso campagne di sensibilizzazione o prevenzione, ma educando le nuove generazioni al rispetto e alla condivisione e offrendo un sostegno psicologico e un supporto legale attraverso la fruizione del gratuito patrocinio per le vittime di soprusi. Secondo il Presidente dell’Associazione dott. Michele Scalese è opportuno e senza dubbio indispensabile avere a cuore la vita delle persone e questo si coniuga con il dono della gratuità senza vincoli di sorta, senza pregiudizi e con spirito di operosità per promuovere un mondo più giusto e più equo. Il Centro di Ascolto nasce dall’esigenza imminente di dare una risposta concreta a chi ci circonda e ha paura di cambiare il proprio destino perché convinti di non avere alternative, il nostro desiderio è quello di essere un punto di riferimento! È chiaro che da soli non riusciremo a cambiare una logica plasmata da una società che tende a calpestare la dignità altrui, che vìola la libertà dell’individuo di essere se stesso senza essere calpestato nella propria dignità, ma è chiaro che insieme possiamo realizzare ciò che ad oggi sembrerebbe un’utopia: l’Amore che genera altro amore! Da ciò nasce la nostra Associazione, un ente il cui scopo è quello di aiutare le persone che vivono in uno stato di difficoltà o disagio, con particolare attenzione alle vittime di maltrattamenti per mezzo di un accompagnamento concreto che prevede assistenza, consulenza, attività ludiche e ricreative, corsi tematici in fase di avviamento,
dic172023
L’Istituto Comprensivo Polo 1 di Galatina e Collemeto offre alla comunità scolastica - e non solo - un calendario con cinque appuntamenti che faranno vivere lo spirito natalizio con le feste ormai alle porte.
Si parte oggi, sabato 16 dicembre, con "Natale parlato e cantato" organizzato da tutte le sezioni e classi di Collemeto che si svolgerà in Piazza Italia a Collemeto nell'ambito della manifestazione The Christmas Park.
Martedì 19 saranno le classi di scuola primaria di Galatina a dar vita a "In...canto di Natale" alle 19.30 nella chiesa di San Pietro e Paolo con i canti natalizi.
Appuntamento in musica mercoledì 20 alle ore 20.00 con l'Orchestra giovanile "G. Pascoli", composta dagli studenti dei percorsi a indirizzo musicale della scuola secondaria, che presenta l'edizione natalizia di "Un alunno Una canzone Un'emozione" suonando dal vivo alcuni brani della tradizione per arrivare ai canti moderni sempre nella cornice della chiesa matrice. Ad accompagnare i canti di sarà un coro composto dalle classi quinte di scuola primaria e le prime di scuola secondaria. Il concerto rientra anche nell’iniziativa “Le Scuole In…Cantano Borghi” promossa dall’Ufficio scolastico regionale, Ambito territoriale Lecce.
Si chiuderà in bellezza il 22 dicembre con un doppio appuntamento.
La mattina alle 9.30 nella chiesa di San Sebastiano sarà "Uno schianto... di Natale" a cura delle sezioni dell'infanzia di Via Teano.
Il pomeriggio alle 15.30 nella chiesa matrice "'Ndore di Natale" a cura delle sezioni dell'infanzia di Piazza Cesari, dove i canti dei piccoli saranno in grado di farci apprezzare ancor di più la bellezza delle feste.
dic172023
La Porsche s’è messa in testa (e non c’è verso di farla desistere) di imprimere un’accelerazione all’economia del Salento, innestare il turbo all’inossidabile trinomio “Sviluppo, Crescita & OccupaZione” (Z dolce alla leccese) e - con la complicità delle cosiddette istituzioni nonché degli eroici salentini incantati dal sogno demiurgico - trasformare quel che resta di questo lembo di terra in un parco a tema, un villaggio di babbo natale, il paese del bengodi.
Poi ci sono quelli come me, misoneisti, tecnofobi e un tantino gufi che non colgono le potenzialità delle novelle Disneyland nostrane, e parlano (per fortuna inascoltati) di rapporti di forza sbilanciati, di non-luoghi, di prepotenza e disprezzo del bene comune, di monopoli e profitto di pochi, e di una landa come la nostra che conta quanto uno zero posto a sinistra di un numero significativo.
Pare che per colare tutto il Ben Di Dio previsto dai piani di investimento della multinazionale dei bolidi rombanti non bastavano i 700 ettari del famigerato anello neritino: ne serve qualche altro centinaio abbondante anche fuori le mura, che se no le piste, a naso, non vengono bene. Ora, grazie all’ok degli enti pubblici territoriali, si potrà finalmente procedere senza alcun indugio all’esproprio dei terreni adiacenti all’ecomostro sacro per via della famosa “Pubblica Utilità” (ormai è rimasto soltanto il Quotidiano a scriverla senza virgolette). Anzi per essere più precisi: “Motivi imperativi di rilevante interesse pubblico” [sic], li chiamano così: Imperativi. D’altronde siamo o no la periferia di un Impero, onde Sud è prefisso di Sudditanza?
Provvidenzialmente i lavori di sbancamento sono già iniziati di buona lena, alla faccia di noialtri cospirazionisti che sprechiamo il nostro tempo in studi, manifestazioni e dibattiti, mentre per sua indole e formazione il Capitale è pragmatico e non ha nemmeno un minuto da perdere.
Ora v’è da riconoscere che l’agguerrito studio associato di ingegneri, architetti, geometri, legulei, economisti, lobbisti e altri guastatori, senza escludere qualche ambientalista di bocca buona (voltagabbana direbbero i complottisti) al soldo della notoria teutonica efficienza ha riflettuto proprio su tutto. Pensate, la multinazionale ci offre sul vassoio d’argento, oltre a un bel po’ di piatti di lenticchie, ben altre “compensazioni” altrimenti dette “ristori” o alternativamente “misure di attenuazione”. Non ti dico, signora mia, l’attenzione all’ambiente e all’habitat naturale, alla fauna e alla flora, onde non sai più se il piano particolareggiato sia stato redatto dall’impresa proponente o direttamente dal WWF, mentre il sito neritino s’è colorato così tanto di green da fare invidia al parco nazionale d’Abruzzo e all’Amazzonia messi assieme. E pazienza se poi vorranno spostare il bosco d’Arneo col carroattrezzi. Ma a tutto questo ci vogliono aggiungere “un centro medico con eliporto e una nuova e più ampia stazione degli addetti alla lotta antincendio”. Wanna Marchi chioserebbe il tutto con bel: “D’accordooo?”
Soffermiamoci soltanto sul primo punto (ché l’antiemetico che ho preso sta per terminare i suoi effetti). In pratica l’azienda, visto che lo stato sociale italiano (o welfare come direbbero i puristi della lingua) sembra essersi messo in aspettativa, ha sentenziato: “Mo’ vi faccio vedere io come vi sistemo per le feste”; e ha escogitato persino la “realizzazione di un centro di elisoccorso attrezzato con eliporto e annesse strutture sanitarie da integrare nel sistema sanitario regionale per fronteggiare le emergenze e garantire la sicurezza sanitaria con particolare riferimento al Salento. […] L’eliporto, così come configurato, oltre alla pista di atterraggio e decollo degli elicotteri con gli hangar, le officine ed i servizi di supporto, prevede anche un centro sanitario attrezzato per il primo soccorso, con attrezzature adeguate e con la presenza di personale medico e paramedico, h 24 per 365 giorni l’anno, disponibile sia per i fruitori del Nardò Technical Center, sia per tutte le emergenze che necessiteranno di interventi immediati, come la cura delle malattie tempo dipendenti o derivanti da incidentalità”. In estrema sintesi, grazie a codesto Masterplan salveremo la sanità salentina, che dico, pugliese. E così grazie ai Porsche potremo procedere tranquillamente alla chiusura, pardon, al “piano di riordino” dei superstiti ospedali del Tacco, tanto nel novello paradiso terrestre vi sarà abbondanza di tutto quello che non si trova nei Pronto Soccorso nostrani (e del resto d’Italia). Per questa imperdibile opportunità la popolazione tutta dovrebbe essere grata anche alla Regione Puglia e al Comune di Nardò, salvo altri, che hanno firmato una convenzione o più precisamente una circonvenzione non dico senza fiatare, ma senza manco un colpo di tosse, un’alzata di ciglio, uno storcimento di muso.
Infine, se caso mai non dovessimo accettare (ipotetica del terzo tipo) il pacco all-inclusive così gentilmente confezionato dai nostri magnati, filantropi e mecenati d’oltralpe, apriti cielo: scenari apocalittici, turismo annichilito, invasione di locuste e altre piaghe di Salento, ovvero d’Egitto, Pil sottoterra, “declino tecnologico e commerciale delle attuali piste” e, badate bene, “aumento del rischio di compromissione degli habitat” non disgiunto da “l’esaurimento del positivo indotto socio-economico sul territorio, derivante dalla presenza di clienti e visitatori da tutto il mondo”, [tutto nero su bianco eh, ndr.]. D’altronde lo sanno in tanti ormai che il sole bagna, l’acqua asciuga, la neve scalda, il fuoco raffredda, e il famoso anello (al naso) NTC porterà oro incenso e mirra.
Mentre leggevo tutto quel popò di materiale inviatomi dalla mia amica avvocato pensavo tra me e me: però è proprio vero che il cretino è sempre più ingegnoso delle precauzioni che si prendono per impedirgli di fare le più grandi porschate.
Ecco perché di tutta questa sagra del porsche a noi non rimarrà che la solita porsche de fiche.
Antonio Mellone
dic192023
Il 19 di dicembre ricorre l’anniversario della morte di Michele D’Acquarica, classe 1886, “il Pittore di Noha”, fratello maggiore di mio padre, Ambrogio Antonio D’Acquarica, classe 1908.
Non sono qui soltanto a ricordare una persona a me cara perché di famiglia, diciamo che non si parla mai abbastanza di chi ha operato per il bene della comunità.
Inutile dirvi che stiamo macinando il tempo a velocità supersonica e gli eventi, i più terribili come mai nella storia, ci sovrastano la mente e il cuore, benché sulla “stampa” molti drammi vengano edulcorati, se non altro per distrarci un po’. Credo invece che qui sia giusto parlare di zio Michele perché è lui stesso “luogo” di bellezza, l’unica arma, la bellezza, da contrapporre alle devastazioni sociali e ambientali che ci macinano con metodo.
Michele D'Acquarica, mediante le sue opere d’arte, ha scelto di lasciarci un messaggio importante. Ci fa notare cioè che nella vita è necessaria sì la competizione, ma non per sovrastare l'altro, per togliergli qualcosa (a volte, ahimè, perfino l’esistenza), appropriarsene per puro egoismo, ma ci dice che è necessario competere in bellezza, partecipare con le proprie qualità e conoscenze alla costruzione di riferimenti positivi, sforzarsi d'essere un esempio che faccia migliorare “il luogo” di tutti, dove ognuno di noi, primi ed ultimi, anzi soprattutto gli ultimi, quelli che faticano e sono meno fortunati, possano avere a loro volta delle certezze, e quindi sentirsi parte fondamentale di una grande famiglia, come può esserlo una comunità che progredisce.
Prossimamente, come Associazione NoiAmbiente e Beni Culturali, dedicheremo a Michele D’Acquarica una mostra temporanea, e insieme a testimoni molto vicini a lui vi racconteremo parte della sua vita, quella vissuta proprio qui, nelle vie e con la gente di Noha, da “zzoccatore” nelle cave di pietra a caporal maggiore nella grande Guerra, a poeta e pittore; e grazie alle molteplici opere d’arte che ci ha lasciato, cercheremo di vedere con i suoi occhi nuovi paesaggi, volando attraverso i suoi affreschi, da un cielo a un altro, da un fiore a un santo, da un volto a un paesaggio: in poche parole, alla bellezza dell’arte.
Abbiamo voluto dedicare un po' del nostro tempo per ricordare Michele D’Acquarica, la sua Opera, e soprattutto l’educazione sentimentale impartitaci da un Uomo che era ed è ormai per sempre parte della nostra comunità che risponde al dolce nome di Noha.
Marcello D’Acquarica
dic202023
L'Associazione "Furia Nohana" in collaborazione con il Comune di Galatina e con il Polo 2 organizza la prima edizione de "Il Natale Nohano".
Venerdì 22 Dicembre a partire dalle 17:30 inizierà presso il Polo 2 di Via Petronio la festa di Natale che proseguirà presso i giardini Madonna delle Grazie con tantissimi incredibili intrattenimenti:
Non mancheranno ulteriori sorprese di una serata in cui Noha metterà in campo tutte le sue eccellenze, le sue energie e le sue tradizioni.
Associazione
Furia Nohana
dic212023
Da un po' di mesi si discute su quale sia il ruolo dell’opposizione all’interno del Consiglio Comunale della nostra Città, sulla sua attività, sulle sue proposte.
La riflessione sull’argomento si è fatta più attenta dopo la pubblicazione di un post (15/11/23) da parte del nostro Sindaco in cui riferiva: “ L’attenzione cresciuta intorno alla vicenda dell’ex kartrodomo ed al suo utilizzo durante il concerto dei Negramaro, impone che tutti gli atti siano vagliati con attenzione dagli organi amministrativi preposti”. Tale affermazione al di la del fatto specifico, presuppone evidentemente una mancanza di fiducia nei suoi collaboratori.
Ma con precisione, cosa intendeva dire il Sindaco con questa sua dichiarazione? A chi era rivolto questo invito? Forse è un rimprovero ai funzionari/dirigenti della sua amministrazione che non hanno avuto la giusta attenzione su alcuni atti amministrativi? Forse un tentativo maldestro di scaricare responsabilità su altri soggetti?
Le risposte si possono avere riscontrando le interrogazioni consiliari e gli esposti prodotti dall’attuale opposizione (non tutta per la verità) che tra l’altro, hanno fatto emergere scottanti realtà in merito a subconcessioni a società con scopo di lucro, per utilizzo di beni sequestrati ad organizzazioni mafiose.
A questo punto è opportuno e necessario chiedersi: se non ci fosse stata una opposizione attenta e informata, chi avrebbe fatto uscir fuori questo disastro?