set222015
Serenamente, all'età di 93 anni, ha preso congedo da questa vita il sig. Luigi Sindaco.
Condoglianze alla famiglia, in particolar modo alle figlie Anna, Teresa e Albina, ai fratelli Angelo e Giuseppe, e a tutti gli altri parenti, e amici da parte della redazione di questo sito.
I funerali si svolgeranno domani in Chiesa Madre alle 16.30, partendo dall'abitazione del defunto sig. Luigi ubicata in via Carso.
nov032015
Senza tanti giorni di preavviso, nel silenzio della notte, è giunto il telegramma di convocazione per nunna Ada Marzo, 90 primavere tra qualche mese, vedova da vent’anni di Cici Gabrieli, buonanima.
Lucidissima come sempre, ha dispensato consigli, impartito gli ultimi voleri, e detto parole buone alle figlie, ai generi e agli amati nipoti fino all’ultimo istante della sua vita.
Quando ho letto sul mio cellulare il messaggio della scomparsa della signora Ada (o come la chiamavano in tanti zi’ Ada) le pagine del mio album mentale dei ricordi si sono aperte immediatamente su un periodo molto bello della mia vita.
Erano i primi anni ’80 del secolo scorso, ed io poco più che imberbe ragazzino.
nov192015
Oggi, 19 novembre 2015, mentre spuntava l’aurora, è venuta a mancare all’età di 93 anni la prof.ssa Mimì Piscopo, la prima laureata in “Lettere classiche” della nostra cittadina.
Vorrei ricordarla con le stesse parole di un articolo che vergai in suo onore sei anni fa (cfr. “L’Osservatore Nohano” - n. 8, anno III, del 9 dicembre 2009).
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<< Sono di fronte agli occhi color cielo quando è bello di una nohana purosangue: Mimì Piscopo, la mia professoressa di Italiano della mitica “I G” dell’Istituto Tecnico Commerciale “M. Laporta” di Galatina. Le chiedo alcune informazioni sul suo conto per una rubrica che tengo saltuariamente sul mio giornale, una rubrica dal titolo Curriculum Vitae.
Riesco a prendere appunti interessantissimi, ma il rischio è che anziché un articolo qui salti fuori un vero e proprio ponderoso volume. Perché le notizie e le curiosità (che sono come le ciliegie: una tira l’altra) sono interessanti e affascinanti, e riguardano non soltanto un’autentica gloria della scuola del XX secolo, ma anche la storia tutta e l’evoluzione (chiamiamola pure così) del contesto ambientale salentino, quello che ci fece da culla, e che ancora oggi funge da cornice alla nostra vita.
feb052016
All'età di 64 anni è venuto a mancare all'affetto di moglie, figli e nuore, nipoti e altri parenti, ma anche di tutti i nohani, il carissimo Antonio Chirivì.
feb182016
giu152016
Domenica 15 Maggio, trenta giorni fa, il Generale di Brigata Vittorio D’Acquarica ha cessato di vivere.
Nostro concittadino: era nato a Noha nel 1939. Con lui ho passato la mia infanzia perché cugini e si può dire cresciuti nella stessa casa di via Aradeo. Poi le scelte di vita ci hanno separati. Io, giramondo per servire la chiesa missionaria; Vittorio, dopo aver frequentato il liceo classico a Galatina, poi l’accademia militare a Modena, si era stabilito a Roma.
Ci siamo incontrati poche volte nella vita, ma sempre legati dall’affetto di parentela, di amicizia e d’interesse per la Storia di Noha.
Volle essere presente alla celebrazione della mia prima Messa a Noha 55 anni fa, esibendosi con la divisa militare di allievo dell’Accademia militare di Modena per dare più solennità alla mia festa.
Lo rividi nel 1966 pochi giorni prima di partire per l’America, quando mi invitò a battezzare Rosarita, la sua prima figlia, frutto dell’amore con la sua giovane sposa, Silvana Luceri. L’ho rivisto solo l’anno scorso a Lecce al funerale di sua sorella Maria.
Fu lui a suggerirmi di aggiungere nella “Storia di Noha” quando descrivevo il monumento ai caduti, oggi non più esistente, le frasi scritte ai lati di quella colonna quadrangolare con punta piramidale, quasi come un obelisco e che lui aveva memorizzato:
giu262016
Ciao Serena, noi ci siamo conosciuti qualche anno addietro nello studio di Paola Rizzo. Conosciuti per modo di dire, sapevo benissimo chi eri, ma la lontananza forzata da Noha mi ha impedito di vederti crescere. Tu quindi mi hai accolto immersa in quegli stessi colori che in un recente post su fb hai gridato al mondo di voler usare come strumento di lotta contro il buio della vita. I colori erano l'espressione della tua immagine. Tu stessa eri un bellissimo giovane colore. Forse ti raccontai del mio amore per il nostro paesaggio e quel giorno tu stessa dicesti a me: "....spesso organizziamo escursioni nella natura, se vuoi bastano un paio di scarpe da trekking e puoi venire con noi a scoprire le bellezze della nostra Terra".
Io che per molti anni ho sentito il peso della parola "accoglienza" così ti ricorderò, Serena: accogliente, maestra di gioia, compagna solare di tante passeggiate, colore fra i colori in cui tu stessa amavi confonderti.
Serena prende sempre nuovi impegni. Ogni giovedì è con noi alla quattro passi dei donatori di sangue. Va al trekking. Fa il clown con il suo gruppo per i bambini del Vito Fazzi. E poi i concerti. Il teatro in piazza. I mille interessi. Il mare. E i suoi bambini delle elementari e delle medie.
Ma come fa? No, non può essere.
Noi non abbiamo visto né capito nulla. Serena dà la forza agli altri. Ma forse l’implora anche per sé, questa forza.
Serena fugge. Serena è stanca. Serena trema. E’ sola. Ci sono giorni, settimane intere in cui parla con tutti, ma non comunica con nessuno. Solo con la sua voce dentro. Ostinata. Implacabile. Insistente. Solo qualche “buongiorno” e “buonasera”. Qualche frase. Poi silenzio. E pensieri.
Lavora sempre di più. Si appassiona. Ma la sera quando va a letto pensa. Pensa al mare. Al verde. Alla baia delle Orte. E corre nei sogni, corre alla luce vera.
Corre, la sua testa, corre troppo veloce e il suo corpo non le sta più dietro.
La testa piena di pensieri. L’aria è umida e il cielo carico di piccolissime stelle. Ma la luna non c’è stasera. Non la vede. Si è nascosta tra i rami di quei pini marittimi. Serena cammina a testa in su per cercarla. Anche solo un filo, un capello di luce tra le chiome. Si impegna e aguzza la vista nelle tenebre. Ma non riesce proprio a trovarla. Arriva al punto senza luna. Domani, anzi è già oggi, deve ripartire.
lug012016
Non possiamo dimenticare la serenità, il delicato sorriso, la semplicità che, attraverso i tuoi occhi luminosi, emergevano tra i lunghi riccioli biondi! Di colpo, gentile e carissima Serena, siamo stati travolti dalla amara notizia che, come uno strale, ci sconvolge perché…no! non sei tu! non può essere che d’un tratto qualcosa d’incomprensibile, possa aver improvvisamente fatto tacere la tua preziosissima esistenza insieme, anche, alla tua voglia di vivere.
Dolce, cara e giovanissima amica, accomunata tantissime volte nel nostro gruppo, nel cammino, nell’amicizia, non possiamo accettare di non esserci accorti, sia pur minimamente, di un qualcosa di strano, di qualche particolare stato d’animo! Nulla è trapelato; nulla si è manifestato; una smorfia, un pensiero, una piccola nebbia, una frase! Nulla! Ora per noi, permane solo sgomento, smarrimento, incredulità.
Anche tu rimarrai per sempre nei nostri ricordi e nelle nostre menti e ti materializzerai lungo tanti splendidi scorci salentini, su stradine collinari e campagne, uliveti, marine già percorse, vissute, amate in tanti anni, allegramente e scherzosamente insieme nelle nostre accomunanti domeniche.
Carissima Serena, ora ci ritroviamo attoniti, piccolissimi ed impotenti… il sentimento però vola alto…non si ferma e permane: ti abbiamo voluto tanto, tanto bene… sappi , per sempre, che ci mancherai ! Ti ricorderemo!
Riccardo Rella, Antonio Perulli... e tutti gli amici di SpeleoTrekkingSalento.
Lecce, 25-06-2016