dic082017
Piccola ma preziosa, Noha sembra svelare uno dei suoi gioielli più nascosti “incastonandovi” il vivace presepe vivente, giunto alla sua ottava edizione. E’ infatti il “giardino segreto” del Castello ad abbracciare la Natività che prende vita tra gli alberi dell’agrumeto baronale, all’ombra della torre medievale e i resti del ponte levatoio. E’ proprio come se i nohani di sette secoli fa avessero predisposto il suggestivo contenitore per la particolare rievocazione sacra.
I personaggi in costume si muovono tra ambientazioni bibliche e popolari offrendo ai visitatori frammenti e scorci di un passato salentino quasi dimenticato. Oltre agli artigiani, reali, come lo scalpellino, il falegname, la ricamatrice, il maniscalco, il calzolaio e molti altri, a rendere ancor più vivo e variegato il percorso c’è anche una cospicua compagine di animali prestati dalle masserie del circondario, dai conigli ai maiali, dalle pecore alle capre, dai volatili di ogni specie e grandezza ai buoi, agli asinelli e, ovviamente, ai cavalli che qui sono di casa (dato che Noha è conosciuta ormai come “la città dei cavalli”).
Non mancano neanche gli angoli per rifocillarsi lungo il cammino, con piccoli stand dove è possibile gustare pane e pucce con le olive appena sfornate dal forno del Castello, formaggi freschi, frutta e verdura dei contadini di Noha, pittule calde e corroborante vin brulè.
dic142017
E’ partito da tempo il casting degli attori protagonisti di quel grande spettacolo teatrale che sarà (come sempre) il presepe vivente di Noha.
Disponiamo già della sceneggiatura (fu scritta dagli evangelisti un paio di millenni fa); abbiamo la scenografia (il giardino segreto del Castello di Noha, uno degli angoli più magici e autentici del Salento); ci mancano giusto un po’ di personaggi in carne e ossa per completare il cast artistico della rappresentazione dell’Incarnazione (a proposito di carne e ossa).
L’Associazione culturale “Masseria Colabaldi” invita dunque tutti gli uomini e le donne di buona volontà, nohani ma anche global, a partecipare alla selezione dei figuranti della sacra rappresentazione che, come vuole ormai la tradizione, farà accorrere migliaia di visitatori da ogni dove.
I provini sono aperti alle persone di ogni età: dai neonati, maschietti o femminucce (a Noha s’è superato da tempo il sessismo – o almeno ce lo auguriamo) che ricopriranno, magari a turno, il ruolo di Gesù
dic182017
dic192017
dic252017
Così si apre il sipario sul palcoscenico di un presepe fatto da uomini per i quali la stanchezza del corpo a sera è indizio di una buona prova del giorno.
In questo giardino dell’Eden, tra pietre antiche e belle, i ragazzi a perdere hanno preparato un giaciglio per l’avvento di un raggio folgorante.
L’astro del ciel toccherà finalmente questa terra per donare luce alle menti; penetrerà attraverso la siepe degli alberi che sanno dare a ciascuno dei loro rami sentiero verso l’infinito.
Egli ti dirà di non aver paura delle ombre, perché nei loro dintorni, se la cerchi, troverai una fonte che illumina, ed è dalle crepe che spesso appaiono sprazzi di luce e colore.
Affàcciati, dunque, in questo paese vivente, luogo segreto di energie alternative, fonti di bagliori intermittenti sulla terra, indizio di quelli ininterrotti del firmamento.
E non t’importa più quanto vivrai, ma con quanto chiarore dentro.
Antonio Mellone
dic262017
Come quel Dio che s'è degnato di accorciare le distanze e farsi concreto (e giacché c'era anche Pane da mettere sotto i denti), così la Città Invisibile, cioè il giardino segreto del Castello di Noha, s'è fatto dimora abitabile e confortevole, direi quasi elegante, grazie a un gruppo di ragazzi che non demorde, non getta la spugna, e si rialza da terra dopo una batosta rovinosa.
E' un presepe "altro" quello di Noha, con fortezze del XIV secolo espugnate con la forza del pensiero e quella delle braccia, con luoghi più autentici che artificiali, con personaggi e interpreti che tutto sono men che belle statuine, e con un bel po' di fauna delle masserie salentine (sicché il viaggio in queste lande ti lascerebbe nel dubbio circa il tuo punto di arrivo desunto dalla novella Stella Cometa che oggi si chiama Google-Map: "Ma sono nel Nuovo o nel Vecchio Testamento?")
No, questa non è l'Arca di Noè, ma quella di Noha: luogo prodigioso dove contenuto e contenitore fanno a gara per arrivare primi.
Antonio Mellone
dic272017
dic282017
gen012018
Noha.it coglie l'occasione per augurarvi uno splendido 2018 fatto (soprattutto) di piccole cose, come il coraggio d’indignarsi, uno spirito critico sempre vigile, il sogno che cambia il mondo, l'opposizione a Tap e agli altri crimini di terra, la difesa del paesaggio, e un pizzico di sana e robusta Costituzione (della Repubblica Italiana).
La redazione