dic262017
Come quel Dio che s'è degnato di accorciare le distanze e farsi concreto (e giacché c'era anche Pane da mettere sotto i denti), così la Città Invisibile, cioè il giardino segreto del Castello di Noha, s'è fatto dimora abitabile e confortevole, direi quasi elegante, grazie a un gruppo di ragazzi che non demorde, non getta la spugna, e si rialza da terra dopo una batosta rovinosa.
E' un presepe "altro" quello di Noha, con fortezze del XIV secolo espugnate con la forza del pensiero e quella delle braccia, con luoghi più autentici che artificiali, con personaggi e interpreti che tutto sono men che belle statuine, e con un bel po' di fauna delle masserie salentine (sicché il viaggio in queste lande ti lascerebbe nel dubbio circa il tuo punto di arrivo desunto dalla novella Stella Cometa che oggi si chiama Google-Map: "Ma sono nel Nuovo o nel Vecchio Testamento?")
No, questa non è l'Arca di Noè, ma quella di Noha: luogo prodigioso dove contenuto e contenitore fanno a gara per arrivare primi.
Antonio Mellone
Commenti
E sempre bello,vedere un presepe.
Ma lo e'ancor di piu'se di presepe si vedano persone reali,che si lasciano prendere dal trasporto,della fede in quel magico,momento spirituale..questo per dire chapeaux Noha presepe straordinariamente spettacolare e interessante.
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