\\ Home Page : Storico : Ex edificio scolastico (inverti l'ordine)

All’incontro del 7 settembre scorso, oltre all’assessore ing. Andrea Coccioli, a farci da Cicerone c’era anche l’ing. Marcello Memmi, consulente e direttore dei lavori.
L’ing. Memmi, orgoglioso della sua creatura, in maniera garbata e puntuale, ri-portandoci negli spazi e negli ambienti di quella che ormai un’era geologica fa fu la nostra scuola elementare ci ha spiegato in dettaglio tempi e modi della ricostruzione quasi ab imis del manufatto, e poi ancora lavori eseguiti, accortezze, volumetrie, impiantistica, sistemi di sicurezza, qualità dei materiali, differenze tra il “prima” e il “dopo”.
Noi abbiamo ascoltato il tutto con molta attenzione, ponendo delle domande e ricevendo risposte più che adeguate.

 

Ritornando alla nostra bella (ma ancora addormentata) scuola, non si può non evidenziare un altro paio di inezie: quisquilie, le abbiamo definite, rispetto alle enormità di cui parleremo nella quarta (ma non ultima) parte di questi scritti.
Un’altra di queste bazzecole è rappresentata dai bianchi infissi in alluminio (o PVC, o qualcosa del genere). Pare siano all’avanguardia, con tanto di tenuta ermetica, isolamento termico, vetrocamera doppia, guarnizioni a prova di piogge monsoniche, alluvioni, tempeste tropicali, e funzionali addirittura al comfort acustico. Sennonché una delle cose che salta subito anche all’occhio più distratto (o lesso) è questa. Come mai questi serramenti, belli, nuovi, stupendi, spettacolari, all’ultimo grido (appunto), non sono dotati di imposte (cioè ante, o scuri, o persiane)? Se si volesse cioè proiettare in pubblico qualcosa su di uno schermo – tipo un film o una lezione - come si fa a ricreare il buio necessario? Forse sarà previsto (ma non lo si sa ancora: è un segreto) che il centro sociale funzioni soltanto di sera, previo spegnimento di tutte le luci pubbliche e private ubicate nel raggio di un paio di chilometri dalle vecchie scuole elementari di Noha. Potrebbe essere, ma c’è il rischio di una luna troppo luminosa.

 

Se qualcuno non se ne fosse accorto che da un anno in qua stiamo sprecando il nostro fiato (virtuale) per parlare della vecchia scuola elementare di Noha ancora chiusa per paradosso, non per ferie, o non siamo in grado di farci intendere (e volere) oppure siamo circondati da concittadini (e da politici) con una prontezza di riflessi che il  bradipo, al confronto, è una scheggia.
C’è da deprimersi davvero al pensiero che esistono dei nohani che si scandalizzano per delle cose che non vanno, solo quando in televisione appare quel pagliaccio felpato di rosso denominato Gabibbo (veramente sono andati in visibilio per anni per un altro pagliaccio che faceva finta di governarli), mentre invece ad un fischio dalla loro abitazione, con lo sperpero di centinaia di migliaia di euro di denaro pubblico, s’è finanziata la ristrutturazione di una novella cappella nel deserto.

 

La matassa della vecchia scuola elementare di Noha è ben lungi dall’essere sgarbugliata: c’è un continuo scaricar di barili da una società ad un’altra, da un “responsabile” ad un altro, e soprattutto c’è da costruire questa benedetta cabina per l’energia elettrica.
Ma sapete voi cosa significhi costruire una cabina elettrica all’interno della scuola? Potete provare ad immaginare che cosa serva per ottenere codesto ulteriore “prodotto finito”? Proviamo a ragionarci insieme. Per la costruzione della cabina de quo, servono una serie di personaggi ed interpreti (del resto stiamo parlando di un film dell’horror), unitamente ad un insieme di fatti e condizioni che, senza necessariamente rispettare l’ordine di apparizione, potrebbero essere identificati nei seguenti elementi come: l’individuazione della sua ubicazione, un progetto da far predisporre (e speriamo che la soluzione dei problemi non venga affidata ancora una volta ai progettisti ed ai “tecnici” che li hanno creati), l’approvazione del progetto, il reperimento dei fondi per finanziare il progetto, l’identificazione della ditta che dovrà occuparsene previa aggiudicazione di  una gara, l’inizio e poi la fine dei lavori, il collaudo, la loro consegna, ed infine - se Dio vuole, purché nel frattempo non siano di nuovo cambiate le leggi che magari, per l’allacciamento alla rete elettrica nazionale, richiedano in loco una piccola centrale nucleare in miniatura – e solo infine, avverrà il tanto agognato allacciamento.

 
Di Antonio Mellone (del 12/10/2012 @ 18:42:04, in Ex edificio scolastico, linkato 3610 volte)

Mentre qualche rappresentante politico nostrano, incontrandoci per caso alla festa patronale di San Michele (di ritorno dalla titanica fatica di fungere – qui la u potrebbe essere sostituita dalla i - da orante e compunto codazzo della sacra statua portata in processione), ci riferisce verbalmente (tanto verba volant) che “mai e poi mai” lascerà qualcosa di scritto in merito allo scandalo del deserto che avanza inesorabile intorno alla vecchia scuola elementare di Noha, qualcun un altro dal “fronte opposto” – virgolette obbligatorie – sta dimostrando ancora una volta una prontezza di riflessi degna di una mummia, tanto che, se proprio volessimo rintracciarne il fantasma o ascoltarne finanche un pensierino da seconda elementare, probabilmente potremmo esser costretti ad organizzare una seduta spiritica.

 
Di Antonio Mellone (del 15/10/2012 @ 21:31:34, in Ex edificio scolastico, linkato 3451 volte)

C’è pure chi s’è scocciato di leggere questi fastidiosi articoli che hanno per tema un problema irrisolto (quello della vecchia scuola elementare di Noha, ristrutturata ma anche no), piuttosto che nausearsi del fatto che sono stati spesi (finora indarno) unmilionetrecentomilaeuro per risistemare un “contenitore” di aria fritta. Anzi di aria calda e fredda, rispettivamente d’estate e d’inverno, visto che non funzionando l’aria condizionata per mancanza di energia elettrica, la vecchia scuola elementare di Noha, riportata al suo antico splendore – si fa per dire – si trova nello stato adatto per godere di quello che si definisce clima continentale. Sì, siamo fatti così, noi altri. Ci dà fastidio il tono, o il semitono, utilizzato nel vergare un articolo, ma senza entrare nel merito; guardiamo alla pagliuzza ma ci scordiamo della trave, non cogliendo il senso del dramma, dell’isolamento, dello  scoramento, della sciatteria di cui siamo vittime sacrificali.

 

Carlo Carmine  Gervasi, nel consiglio comunale del 24 ottobre 2012, ha chiesto info sulla mancata consegna della vecchia scuola elementare di Noha.

 
Di Antonio Mellone (del 10/11/2012 @ 15:12:48, in Ex edificio scolastico, linkato 3256 volte)

Non  perdiamoci in chiacchiere, e torniamo ad un’altra cappella, anzi basilica nel  deserto nohano: la vecchia scuola elementare di Noha, già pronta da un anno e  mezzo, anzi no, per via di una serie di piccoli dettagli che vanno dall’hardware al software della struttura.
In effetti l’argomento mancava da questi schermi da un bel po’. E qualcuno ci ha chiesto lumi (!) in merito, anche se noi siamo tutto meno che l’ufficio tecnico, e tanto meno stampa, del Comune di Galatina che - ci assicurano fonti informate - “sta lavorando alacremente, giorno e notte” per risolvere il problema (ci auguriamo non a lume di candela).

 
Di Antonio Mellone (del 22/11/2012 @ 00:00:00, in Ex edificio scolastico, linkato 2656 volte)

Un secolo e mezzo fa ci avevano assicurato che il collegamento alla rete elettrica sarebbe avvenuto "verso la fine del mese di settembre 2012", scattata poi in default a fine ottobre. Cosa vuoi che sia un mese in più o in meno in rapporto con l'eternità. 
Successivamente ci hanno comunicato che avremmo avuto queste liaisons dangereuses "entro e non oltre (notare il pleonasmo) mercoledi 14 novembre 2012".
Poi, scaduto invano anche quell'n-esimo termine perentorio, ci hanno riferito che "sicuramente" l'allaccio benedetto sarebbe avvenuto in data di lunedi 19 novembre 2012 (da notare che stiamo parlando sempre della potenza provvisoria dei 10 kwh e non dei 50, che per ora riusciamo a vedere soltanto con il binocolo della fantasia).
Ora ci vien ribadito che il nuovo appuntamento con l'energia elettrica sarà "al massimo per venerdi 23 novembre 2012" (sembra una barzelletta - che non fa ridere - ma è tutto vero).

 

Canto notturno di un pastore ...

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