Di Albino Campa (del 05/01/2013 @ 15:26:27, in Presepe Vivente, linkato 1810 volte)

È tutto un magna magna.....

 
Di Redazione (del 06/01/2013 @ 00:22:55, in NohaBlog, linkato 3152 volte)

Eccovi di seguito il discorso dell'ultimo saluto a Giovanni De Benedetto pronunciato a Noha nella chiesa dedicata alla "Madonna del Consiglio" dall'avv. Daniela Sindaco il 2 gennaio 2013.

SALUTO AL MIO AMICO E COMPAGNO GIOVANNI DE BENEDETTO (di Daniela Sindaco)

“Pronto, Giovanni?”
“Ehi, ciao Daniela, dimmi” - mi rispondeva sempre così…
Quante telefonate, quante riunioni, quanti veleni, quante angosce, quante gioie, quanto abbiamo condiviso insieme a tutti i nostri compagni.
Oggi siamo qui per darti un ultimo saluto. Ma a me piace pensare che così con sarà. Perché ci ricorderemo sempre di te così com’eri, anzi come sei, perché sei sempre vivo in tutte le nostre menti e ci lascerai un segno tangibile ed indelebile che ci accompagnerà nel nostro cammino.
Tu Giovanni che hai dato tanto a tutti noi, a me personalmente hai insegnato tanto, soprattutto a mantenere la calma in tante circostanze (a noi ben note di pensieri comuni). In particolare quando per determinati aspetti c’era da alzare la voce od arrabbiarsi, tu mi rispondevi: “citta, spetta, calmati, non fare così, mo’ ragionamu, mo’ cuntamu, poi vidimu. Ma camina camina, citta citta. Allora se senti c’è dice la Maria mia?!”.

 
Di Albino Campa (del 06/01/2013 @ 23:21:33, in Presepe Vivente, linkato 3522 volte)

Con questa photogallery si conclude il nostro lungo reportage dedicato al presepe vivente di Noha allestito nella Masseria Colabaldi.

Un grazie a tutti i partecipanti con la speranza di rivederci anche l’anno prossimo.

Visualizza la photogallery intera

 
Di P. Francesco D’Acquarica (del 07/01/2013 @ 22:39:24, in La Storia, linkato 4390 volte)

Sull'arcata del portone principale dell’attuale masseria Colabaldi si legge la data 1595 che indica  l'anno di costruzione dell'ultima parte del fabbricato. In alto,  scolpito su pietra, c'è lo stemma della famiglia Baldi (o Bardi) Nicola.
Vediamo di capire meglio chi erano i Baldi o Bardi.

La famiglia Bardi o Baldi

I Bardi furono una famiglia fiorentina di banchieri e mercanti che creò una ricchissima compagnia commerciale nel Basso Medioevo. Li troviamo a Firenze fin dal secolo XI e si dedicarono all'attività mercantile e in seguito bancaria.
Al massimo del loro splendore la loro compagnia era una delle più ricche d'Europa. Aveva numerose filiali in Italia (Ancona, Aquila, Bari, Barletta, Castello di Castro, Genova, Napoli, Orvieto, Palermo, Pisa, Venezia) e in tutto il continente (Avignone, Barcellona, Bruges, Cipro, Costantinopoli, Gerusalemme, Maiorca, Marsiglia, Nizza, Parigi, Rodi, Siviglia, Tunisi). Con i Peruzzi e gli Acciaiuoli essi ebbero di fatto il monopolio delle finanze pontificie.

 
Di Albino Campa (del 11/01/2013 @ 23:00:00, in Eventi, linkato 2431 volte)

Domenica 13 gennaio si incomincia dalle ore 8:30 alle 11:30 con la donazione del sangue nella Casa del Donatore in Via Calvario, 15.

Alle ore 18:00 celebrazione s. Messa nella  Chiesa Madonna delle Grazie, al termine trasferimento presso il Salone dell’Oratorio dove alle ore 19:15 ci sarà il saluto del Presidente a seguire la premiazione dei soci Benemeriti che hanno raggiunto le 7-15-30-50 donazioni al 31/12/12 e consegna dei premi della Lotteria pro-FIDAS.

Si continua alle ore 20:00 con lo spettacolo di cabaret con gli Alti & Bassi dal nome “C’è poco da ridere”, tra la I^ Parte e II^ parte dello spettacolo ci sarà un buffet offerto dall’Associazione.

 
Di Antonio Mellone (del 11/01/2013 @ 23:15:01, in NohaBlog, linkato 2378 volte)
In merito al mio articolo dal titolo <<Il parroco, il mega-parco ed i “moderati”>> apparso giorni fa su galatina2000 - e prontamente rimosso - in seguito ad un colloquio franco e direi anche cordiale avuto recentemente con don Cosimo Nestola, il parroco di Collemeto, ho il piacere (sì, il piacere) di comunicarle che ho sbagliato, chiedendo al contempo scusa all’interessato ed ai lettori.
Devo rettificare dunque quanto riportato in quel brano (sebbene scritto utilizzando più volte il condizionale) in questi termini: non è vero quanto riferitomi dalla mia fonte. La quale evidentemente o è stata erroneamente informata, oppure, riferendomi quella “notizia”, probabilmente non ha fatto altro che corroborare quella che era una sua personale convinzione.
Ricapitolando: non è vero che il parroco di Collemeto stia strenuamente lottando insieme ad alcune delle sue pecorelle affinché il mega-parco in agro di Collemeto veda finalmente la luce, ed è parimenti falso che don Nestola non veda l’ora di aspergere con l’acqua benedetta quella nuova spianata delle moschee (o delle mosche).
Concludo dicendo che, viste le mie lotte portate avanti con l’intento di evitare che in quell’area stupenda la facciano da padrone il cemento, l’asfalto ed il sado-masochismo economico-ambientale, questa smentita mi riempie di gioia. 
Sarei davvero contento se, oltre a questa, potessi dar corso a molte sconfessioni e ad altrettante rettifiche ai miei pezzi sul tema.
Saluti cordiali.
Antonio Mellone
 
Di Marcello D'Acquarica (del 11/01/2013 @ 23:21:53, in NohaBlog, linkato 3426 volte)

Cara amica ti scrivo e siccome l’anno è passato, di terra ancora ti parlerò. “Questo tuo libro - mi dici quasi sussurrando, - è presa di coscienza”. Parlare di coscienza per te è sacro. Mi sembra che tu abbia paura che qualcuno ci senta e pensi di te come ad una persona all’antica e lo bisbigli piano. Lo ripeti ancora che è presa di coscienza, a voce bassa . La coscienza, questa sconosciuta, è:

 …una grossa novità, l’anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va.
Continua così la canzone poesia del grande Lucio: “L’anno che verrà”. Poi ti fai coraggio e annunci ai nostri 25 amici che: “Cultura è solidarietà incondizionata, è educazione, è la famiglia, è l’esperienza degli anziani, la salute pubblica, l’acqua, l’aria, la terra, la scuola, i sentimenti, la condivisione, l’attenzione all’altro, il sacrificio per il bene comune, l’amore disinteressato, non discriminante”.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione…
Si la trasformazione. Quella che molti amano esteriorizzare a spese della povera gente, dei giovani e del loro futuro.

 
Di Redazione (del 14/01/2013 @ 22:03:31, in NohaBlog, linkato 2270 volte)
Carissimo Sig. D’Acquarica, grazie per le cose scritte sul nostro difficile lavoro. Servono anzitutto a darci forza e coraggio per continuare a impegnarci nonostante tutto. Quello che accade qui, come in tante altre parti del mondo, ha sempre e comunque una o più cause che lo determinano.

Si tratta di riuscire ad essere sufficientemente liberi e indipendenti, oltre che professionalmente preparati, per ricercare la verità che è intorno a noi.

Perché quello che ci accade è già accaduto 30 o 40 anni fa in Inghilterra, in Germania e negli USA ! Che Dio ci aiuti.

Cordialmente.

Dr. Giuseppe Serravezza
 
Di Redazione (del 15/01/2013 @ 22:08:44, in Lettere al direttore, linkato 3462 volte)

Gentile direttore,
scrivo questa lettera per esprimere il mio assoluto disappunto come cittadina e come operatrice commerciale per l’attuale gestione della raccolta dei rifiuti nel nostro Comune. Sappiamo quanto precaria e difficile è da tempo questa materia a Galatina, ma con profondo dispiacere devo osservare che nessun miglioramento si è avuto negli ultimi mesi, cioè da quando si è insediata la nuova amministrazione comunale, che in campagna elettorale aveva promesso nuovi metodi di lavoro in materia ambientale. L’iniziativa dell’Ispettore Ambientale è palesemente fallita senza alcun beneficio per la città. Spesso i cittadini, chiamati a collaborare, hanno sollecitato la nuova figura ambientale ad intervenire in situazioni di degrado urbano, senza ottenere risposte adeguate. Ma la mia indignazione si è esasperata da pochi giorni e cioè da quando, in seguito all’apertura di un laboratorio artigianale, ho avviato le pratiche di inizio attività presso l’Ufficio tributi del Comune, per ottemperare al pagamento della Tarsu.

 

Canto notturno di un pastore ...

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