Non vogliamo più sentire parlare di malattie, di morti premature, di cancro, di inquinamento. Non vogliamo sentire parlare di cose negative. “Andrà tutto bene” è stato lo slogan utilizzato per esorcizzare un evento che ci ha lasciati a bocca aperta: il Covid 19. Questo mastodontico sistema economico che aggroviglia tutti e tutto, non vuol cedere al cambiamento e ci sta trascinando vorticosamente nel fallimento.
Abbiamo sentito spesso definire il Covid 19 come il grande nemico, il mostro da combattere. Ma la causa di questo fallimento sociale è una sola: la mancanza assoluta di consapevolezza. La consapevolezza non si può inculcare: non è un dato o una nozione. È invece la costruzione originale del proprio modo di rapportarsi col mondo. Oramai tanto se ne parla e se ne è parlato di quanto siano tossiche le plastiche disperse nei mari, di quelle bruciate, tanto si è parlato della loro tossicità, dell’aria irrespirabile e dell’acqua inquinata ad ogni livello, della morte della biodiversità, dei veleni con cui trattiamo i nostri cibi, dei fitofarmaci che avvelenano la terra e delle tossine generate nei processi di produzione di qualsiasi cosa, siamo a conoscenza di tutto tutti. O quasi. Ma noi continuiamo integerrimi a fingere che non sia importante e grave. Ma la Natura ci restituisce un conto, salato, salatissimo. La vera pandemia non è quella che sta “minando” i piani di ripresa o delle vacanze, la vera pandemia è la mattanza con cui stiamo convivendo ormai tutti, fatta di nuove malattie, di strane intolleranze e di allergie sempre più invalidanti. Diventare consapevoli di quanto accade, di come siamo combinati in quanto a parametri di tolleranza stabiliti da norme di legge che hanno paura esse stesse del cambiamento, e di quale futuro ci sta davanti è un passo fondamentale nella direzione giusta. Chi è consapevole non subisce ma può affrontare e rielaborare. Consapevolezze condivise rendono possibile un agire comune.
Noi di NoiAmbiente di Noha, crediamo nel cambiamento, siamo consapevoli che è indispensabile cambiare marcia. Lo sono, consapevoli, anche le centinaia e centinaia di giovani che si vogliono ribellare a questa ecatombe, cominciando ad aggredire lo stile di vita errato intrapreso da tutti, e impegnandosi personalmente a dirci come fare dando l’esempio. Per questo, tanti ragazzi salentini, si sono organizzati in una grande associazione di associazioni, in un Coordinamento che ha già un nome e tutto il necessario per dare inizio a questa grande consapevolezza. Il nostro primo grande appuntamento con la consapevolezza è per il 30 di agosto, nei lidi di Sannicola e Gallipoli, in cui vedremo la partecipazione attiva, oltre che dei giovani volontari, delle istituzioni e speriamo di tanta altra gente.
È chiaro che la causa dei disastri va cercata a monte e non a valle. Se siam pieni di plastica e di altro è perché la plastica (o altro) si produce e si consuma in eccesso, e non c’è verso, se non si blocca a monte, di ridurne l’impatto. Ma noi siamo a valle. E il riunirci, partendo dalla fine della filiera, non è “risolvere il problema”, ma provare a prenderne coscienza: partendo dal mare e risalendo a monte.
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Il direttivo di NoiAmbiente - Noha