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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 13/08/2020

Di Redazione (pubblicato @ 13:26:26 in Fetta di Mellone, linkato 1116 volte)

Con gli argomenti che mulinano nella mia testa potrei scrivere una fetta di Mellone al giorno. Ma c’è un ma: sono (sarei) in ferie. Dunque ho poco tempo a disposizione. Sta di fatto che, accavallandosi or ora tre temi che mi stanno pascalianamente a cuore, provo a concentrarli tutti in questa quinta Fetta una e trina.

1) Festival Organistico del Salento. Gli organi si danno delle arie.

Ci sono tanti modi per distruggere gli organi a canne. Uno è quello di incendiarli. Ne abbiamo avuto degli esempi fino all’altro ieri, con ecpirosi sviluppatesi non più tardi dello scorso mese di luglio a Favara, in Sicilia, e poi in Francia, nella cattedrale di Nantes. Gli altri metodi sono ancora più semplici. Tipo lasciarli marcire, riempire di polvere, zittirli. Per buona sorte nostra e dei nostri organi vitali abbiamo in loco dei leoni da  tastiera (nell’altro senso però), testardi e resistenti, i quali, anno dopo anno, e siamo al sesto nonostante tutto, hanno dato vita al Festival Organistico del Salento. Il quale anche nel corso di questo 2020, da agosto a ottobre, leggiadro e armonioso, insufflerà un bel po’ d’aria nei polmoni (cioè i mantici) degli strumenti a canne di mezza provincia, facendoli continuare a respirare. Tranquilli, nelle chiese dei concerti d’organo salentini non c’è mai stata la calca (alla “l” si può tranquillamente sostituire la “c”) della “Beach & Bitch Movida”, onde il distanziamento sociale, ma viepiù culturale, è assicurato. Come si evince dal cartellone, la maggior parte dei colpi sono sparati a Salve - ma, come diceva quello, il sito val bene una messa. Gli irriducibili organisti sono coordinati dal maestro Francesco Scarcella, direttore artistico della rassegna. Chiedo venia agli altri professori del Festival se non li cito uno per uno: non vorrei che, ecco, strumentalizzando la cosa, mi mettessero delle note sui registri. Anzi sì.

2) quiSalento. Si compra, si legge, si colleziona.

Se il Salento, di fronte a mille storture, mafie, devastazioni e neocolonialismo, conserva quel tocco di grazia che mi permette ancora di non darmela a gambe è dovuto a più di un motivo. Fra questi gli irriducibili ragazzi che, in cooperativa, nel 2018 han fatto rinascere quiSalento. Non so voi ma io vedo in Cinzia, Dario, Valeria, e poi ancora in Massimo Vaglio, nella nostra Francesca Casaluci, e negli altri collaboratori della testata, dei novelli Rina Durante, Maria Corti, Vittorio Bodini, Girolamo Comi, Salvatore Toma, e pure Antonio Antonaci, riuniti in redazione per tirar fuori parole curate e immagini belle che, come si sa, influiscono eccome sulla realtà. QuiSalento è una delle poche voci amiche della nostra terra: mai leggeremo nelle sue pagine di “volani per lo sviluppo” (qualunque cosa vogliano dire), di “ricadute occupazionali” (specie quelle senza diritti: ricadute, appunto), e di “valorizzazione del territorio” (nel senso di applicazione di un prezzo e di un codice a barre a pezzi di storia e geografia che tutto sommato non lo meritano) – locuzioni invece di cui si stanno riempiendo la bocca molte delle facce (rieccole) impresse sui 6X3.  

3) Nicla Guido. Massa acritica, resilienza assicurata.

Si sa che durante il Ventennio 12 professori universitari su oltre 1200 rifiutarono il giuramento fascista. Quel pugno di professori – che ci rimise la cattedra - salvò la dignità dell’università italiana, che dico, dell’Italia intera. C’è una persona a Galatina che non le manda a dire, si espone, commenta su questo social che considera la sua “finestra sul cortile” (oddio, a volte si tratta di una finestra sul porcile), aborre i post emozionali strappa-like, sente puzza di sfruttamento da miglia di distanza, le canta di santa ragione al ducetto o alla du-Cetta di turno nell’impari lotta contro l’analfabetismo funzionale mai disgiunto dal becerume di certi gregari, riesce a vedere sempre l’altra faccia della medaglia, irride i perbenisti gementi e chiagnefottenti in questa valle di lacrime: cerca insomma di far capire che la vera democrazia non si misura dal consenso, ma dal livello di dissenso. Scusate se è poco. A fronte dei suoi atti di igiene politica, intellettuale e democratica, non solo riceve pochi “mi piace” (e ci mancherebbe pure che gli asini si mettessero ad applaudire sagacia e mordacia altrui), ma sovente diventa bersaglio di quella montagna di merda detta shitstorm. Quest’altra irriducibile cittadina che, insieme a qualche altro sparuto compagno, sta provando a salvare la dignità di Galatina e dintorni si chiama Nicla Guido, e sa bene che le aquile non volano a stormi. Ora mi auguro che dopo questa Aria sulla Quinta Fetta non mi quereli. Pure lei.

Antonio Mellone

 

Si prevedeva già che agosto 2020 non sarebbe stato un periodo di vacanze a causa della predisposizione di tutte le misure necessarie a garantire il regolare rientro a scuola dei nostri figli a partire da settembre.

Si immaginava già che tutti, noi famiglie in primis e poi docenti e personale della scuola, avremmo dovuto affrontare dei sacrifici per garantire la massima sicurezza e scongiurare per quanto possibile il rischio di una nuova ondata di Covid.

Si era certi che, per riuscire ad evitare traumi ai bambini, la scuola avrebbe potuto operare una riorganizzazione anche nell’assegnazione delle aule in base al numero degli alunni, e quindi eravamo stati avvisati del trasferimento di alcune classi presso un altro plesso.

Si sperava che sino alla fine, chi avesse il potere di decidere, capisse quanto privare la nostra scuola della Dirigente e del DSGA titolari sarebbe stato lesivo nei confronti dei nostri figli, soprattutto in un anno delicato come il 2020.

Certamente nessuno poteva lontanamente pensare che il nostro Polo 2 diventasse solo un numero, annullando di fatto tutti gli sforzi che dirigente, docenti, personale scolastico e noi famiglie facciamo quotidianamente per inculcare nei nostri figli il valore di ogni individuo, fornendo quello strumento indispensabili per far emergere le caratteristiche e le personalità dei cittadini di domani, forse anche della futura classe dirigente, consapevoli ognuno dei propri limiti ma anche forti delle proprie conoscenze.

Quello che oggi conta purtroppo sono dei numeri e precisamente quelle 20 iscrizioni in meno per l’anno scolastico 2020-21 che hanno dimensionato il nostro Polo 2, facendogli perdere l’autonomia. Sin qui nulla di strano: è la legge che impone alle scuole con numero di iscritti inferiore ai 600 alunni la perdita della dirigente e del dsga. Per cui dal 1° settembre il nostro Polo 2 di Galatina non avrà queste due figure centrali per il regolare svolgimento delle attività scolastiche, in tutte le sfaccettature. Naturalmente, una scuola “dimensionata” è una scuola in difficoltà, per cui ci si aspetterebbe che venisse supportata in qualche modo visti gli sforzi che soprattutto nelle ultime settimane le due figure di cui sopra (sì proprio quelle che sanno già di non esserci tra qualche giorno) stanno facendo per garantire ai nostri figli un rientro “normale” a scuola.

Noi genitori abbiamo ingoiato già un piccolo boccone amaro quando abbiamo appreso del dimensionamento, alcuni di noi hanno buttato giù anche un altro boccone quanto ci è stato chiesto di trasferirci da via Arno in Via Corigliano, ma sul fatto di considerare la nostra scuola la cenerentola di Galatina non ci stiamo.

Perché questo? Perché abbiamo scoperto che un’altra scuola a Galatina ha bisogno delle aule a nostra disposizione, quelle in grado di ospitare le classi più numerose del nostro istituto. Quindi cosa fare? La nostra dirigente (sempre la stessa che ad agosto è praticamente ogni giorno a scuola) sta rivedendo con il responsabile alla sicurezza la fattibilità della nuova richiesta pervenuta. Peccato che per accontentare le richieste dell’altra scuola, oltre a cedere l’aula più grande in cui i nostri bambini sarebbero più comodi, dovremo dire ai nostri figli che quest’anno non avranno a disposizione il laboratorio di informatica.

Ora chiediamo alla classe dirigente che oggi si trova a governare la nostra Città se un istituto comprensivo che svolge le proprie attività nel territorio di Galatina e Noha, che raggruppa 580 alunni (purtroppo ci sono sempre quei famosi 20 alunni in meno), debba sottostare alla semplice legge dei numeri, per la quale il più piccolo è “inferiore” al più grande.

Abbiamo già richiesto agli uffici di competenza una deroga al dimensionamento (si, ci abbiamo provato visto che per altri settori come viaggi e divertimento sono state concesse deroghe!); abbiamo già dato disponibilità alle altre scuole ed all’amministrazione comunale a collaborare; abbiamo rivisto la nostra organizzazione per garantire il rientro sicuro dei nostri figli a scuola: ora però basta!

Vogliamo ribadire con determinazione che la nostra priorità è quella di garantire il rientro in sicurezza dei nostri figli a scuola, con una scuola efficiente come sinora è sempre stata, che ha sempre evidenziato in tutto il suo operato l’importanza della cultura come elemento distintivo per formare le donne e gli uomini di domani. Per questo faremo sentire la nostra voce, perché in ballo c’è molto di più di un semplice numero!

Antonio Torretti
Presidente del Consiglio di Istituto
I.C. Polo 2 di Galatina

 

Fotografie del 13/08/2020

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