Galileo Galilei, per difendere il suo sistema eliocentrico (è ancora la terra che gira intorno al sole, ricordiamocelo), scrisse a Simplicio: «Venite pure con le ragioni e con le dimostrazioni, vostre o di Aristotele, e non con testi e nude autorità, perché i discorsi nostri hanno a essere intorno al mondo sensibile, e non sopra un mondo di carta».
Chi mi conosce sa che questa citazione la uso tutte le volte che mi trovo a parlare a un gruppo di persone. È diventata quasi una mia regola di vita, trattare della realtà piuttosto che della fantasia. Questo detto da Galilei è lo stesso motivo per cui Matteo Renzi e il suo partito hanno perso alle scorse elezioni politiche, a causa del loro mondo di carta. Mi spiego. Tutto quello che noi tracciamo sulla carta, diagrammi, progetti, disegni tecnici, non sempre funziona nella realtà.
Quando Renzi parlava di condizioni economiche migliorate degli italiani, di immigrazione gestita bene, di un milione di posti di lavoro creati, di diritti civili riconosciuti, di vaccini non in discussione, di che cosa stava parlando, della realtà o del suo mondo di carta? Penso che la risposta sia evidente. Tutto ciò che filava sulla sua pagina non trovava riscontro nel mondo reale. È chiaro che non sono i dati a descrivere la realtà (troppo complessa per stare su un piano bidimensionale), ma nonostante questo, non possiamo fare a meno di essi per capire almeno l’orizzonte che abbiamo davanti. Eppure quasi tutti i dati possono essere confutati e smentiti da altri: provare per credere.
In Italia quasi sei milioni di persone, circa il 9% della popolazione, nel 2017 erano in povertà assoluta e circa tre milioni in povertà relativa. Perché allora continuare a insistere di non voler guardare nello stesso telescopio in cui guardava Galilei per riconoscere, una volta per tutte, come girano le cose? Perché ostinarsi nel dire “lo ha detto Renzi o pinco pallino, dunque è così”? Galilei avrebbe detto: “Non mi fido neanche se si tratta di Aristotele, se costui non mi porta le dimostrazioni”.
Il fatto è che l’Italia e i suoi pseudo-politici non possono più permettersi di parlare dei loro mondi di carta, perché la gente non vive sui fogli, ma nella realtà sensibile. Che senso ha insistere sulla tassazione se solo nel 2017 si contavano 111 miliardi di evasione fiscale? Quali sforzi vogliamo fare se ogni sacrificio fatto dagli onesti viene assorbito dal buco nero dei disonesti? Se la soluzione nella realtà fingiamo che non ci sia, qualche politico, come ha fatto Matteo Renzi e quelli prima di lui (e forse come faranno anche questi attuali), troverà la soluzione sulla carta: aumentiamo il debito ma investiamo. Investire cosa e in che cosa? Nell’industria trentapuntozero, nella scuola novepuntouno, in infrastrutture del tutto inutili, in tonnellate di cemento sparato tutto intorno a noi? O forse bisognerebbe semplicemente investire sulle persone, sulla loro capacità di realizzarsi, sulle loro possibilità di fare ciò per cui sono in questo mondo? Cosa vogliamo investire con un debito pubblico che nel 2017 era di 2.302 miliardi di euro, pari al 131% del Pil, cioè trentuno volte più di quello che abbiamo prodotto? Se siamo il terzo paese al mondo per uso di droghe e la droga nel nostro paese fortunatamente è illegale, non ci viene il sentore che miliardi di euro sono nelle tasche della criminalità organizzata, cioè nelle tasche delle “mafie”, e dunque è dalle loro tasche che bisognerebbe partire?
Preoccupiamoci pure dei nostri risparmi, visto che sui conti correnti degli italiani risultano esserci un totale di 1.329 miliardi di euro, ma di quel 41% della popolazione che non risparmia nulla, in quanto spende fino all’ultimo centesimo del suo reddito (e non gli basta neanche), chi si preoccupa? Se al netto degli immobili gli italiani possiedono risparmi qualcosa come 4.228 miliardi di euro, perché è impensabile parlare di patrimoniale quando c’è qualcuno che ha più di tre o quattro immobili?
È chiaro che le cose da fare sono tantissime, ma deve essere altrettanto chiaro che, anche qualora non riuscissimo a pagare il nostro debito (c’è qualcuno che ancora crede che si possa rientrare da un debito del genere, 2.307 miliardi di euro in forte aumento?) non ci sarebbe la fine del mondo, ma la fine di un mondo, quello di carta, dove le cose funzionano solo disegnandole con la matita di Renzi o Berlusconi. Sarebbe ora di lasciar perdere i nomi, anche se si dovesse trattare di qualcuno con la stessa dignità pari a quella di Aristotele, poiché un solo telescopio nelle mani di chiunque abbia almeno il coraggio di guardarci dentro, senza la presunzione di pensare che le cose vanno come lui le ha disegnate, potrebbe rivelare il verso e il senso reale di come siamo veramente. Prima di scrivere sui massimi sistemi del mondo, io un’occhiatina al telescopio gliela darei sempre.
Fabrizio Vincenti
Doppio colpo per i ragazzi biancoblucelesti dell’Olimpia S.B.V. Galatina che raggiungono l’accoppiata nel canonico campionato under 13 , mettendo in cassaforte anche il titolo regionale della categoria.
I due tecnici Laura Pendenza e Antonio De Matteis alla fine di questa stagione esaltante arricchiscono il loro palmares con i due titoli di campioni provinciali (3x3 e 6x6)e quello regionale (6x6), passando attraverso la formula dei quarti di finale che li ha visti primeggiare in quel di Castellana Grotte.
Le semifinali ,determinate ad incrocio tra le prime due squadre classificate dei due gironi, hanno visto scendere in campo la Showy Boys contro l’Ideal Talsano che si è aggiudicata per 2-1 il pass per la finale e l’Olimpia SB.V. Galatina che si è imposta per 2-0 sulla Primigi Alberobello.
In un pomeriggio boccheggiante per calura ed aria sciroccale stagnante nel PalaPanicio, è andata in scena una finale ricca di emozioni che ha esaltato la rappresentanza dei tifosi jonici e salentini presenti sulle gradinate .
Gli atleti di casa hanno avvertito più dei tarantini l’emozione di giocarsi un prestigioso titolo: probabilmente, certi di poter replicare la vittoria di una settimana prima sugli stessi avversari, hanno peccato di supponenza nonostante i continui richiami di mister Pendenza ed hanno perso il primo set per 25-19.
Tutt’altra storia nella seconda frazione.
La troika Pendenza ,De Matteis e Gemma, ognuno per quanto di propria pertinenza ,tranquillizza i ragazzi richiamandoli a maggiori attenzioni in fase di ricezione.
Gli attaccanti diventano più prolifici(De Matteis e Perrone su tutti) , scavano un solco di un +10 e pareggiano il set con il punteggio di 25-13. Si va al terzo set ,determinante per l’esito finale ,con l’Ideal Taranto sempre in vantaggio con il minimo scarto e al cambio campo sul 6-8 arriva il massimo vantaggio per i tarantini con un +3 .
L’attacco vincente di Perrone da posto due accorcia il divario (9-7)e manda la stessa ala al servizio: Lorenzo De Matteis chiude ben quattro punti consecutivi su ricostruzione e il Talsano perde smalto e fiducia . Commette due errori , realizza un solo punto e paga nel punteggio (14-10) un break di + 8 punti degli scatenati ragazzi galatinesi.
Il punto della vittoria è a metà tra una splendida difesa di Mattia Murrone ,che posizionato in posto cinque impedisce alla diagonale dell’attaccante ionico di andare a punto, e l’errore dell’attaccante del Talsano che manda in rete il pallone del 15-10 per i padroni di casa.
Poi è festa per i giovani galatinesi e per i mister Pendenza e De Matteis che ricevono gli applausi da tutti, tifosi avversari compresi, e godono il trionfo sul parquet.
Alla premiazione , organizzata dai gestori dell’impianto sul prato adiacente il campo di gioco , hanno partecipano autorità sportive e politiche che si sono alternate nella consegna di medaglie e coppe a tutti gli atleti delle quattro società.
E’ stato individuato , all’unanimità dei quattro tecnici presenti, il miglior giocatore della manifestazione nell’attaccante Lorenzo De Matteis dell’Olimpia SBV Galatina, che ha ricevuto il premio dalle mani del presidente FIPAV territoriale. avvocato Pierandrea Piccinni.
La rappresentanza degli amministratori locali, capitanata dalla vicesindaco ed assessore allo sport e politiche giovanili Maria Rosaria Giaccari, dall’assessore alla cultura Cristina Dettù, dal presidente del Consiglio Raimondo Valente e dal consigliere Albano Tundo, ha visto come contro altare la presenza del consigliere regionale Antonio Mattei e del su citato presidente della FIPAV Territoriale Pierandrea Piccinni, quasi a voler sinergicamente condividere impegni , promesse e progetti per lo sviluppo dello sport e del volley in particolare a Galatina.
Il buffet finale ha ristorato i piccoli atleti e tutti i partecipanti , che hanno apprezzato la varietà di dolciumi e sformati manufatti con arte dai genitori degli atleti.
Un ringraziamento particolare va rivolto a Luigi Santoro e Corrado Panico ,presidenti rispettivamente delle società OLIMPIA e SBV Galatina, per aver cantierizzato questo progetto di crescita e di valorizzazione di giovani locali , senza acquisizioni esterne per essere vincenti, che certamente darà alcuni buoni frutti.
Questi i campioni regionali sotto la guida tecnica di Laura Pendenza e Antonio De Matteis, coordinati da Zaira Gemma:
PERRONE,LAMACCHIA,DEMATTEIS,ARCADI,MAGURANO,MURRONE,DEBLASI, CUCURACHI,CARACHINO,PANICO A. PANICO S., NAVA,GABRIELI,VALLONE.
Piero de lorentis
AREA COMUNICAZIONE
OLIMPIA SBV GALATINA