“Con l'espressione Sindrome di Stoccolma si intende un particolare stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che si manifesta in alcuni casi in vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica.”
Cosi si legge sul vocabolario della rete, Wikipedia.
Oggi non abbiamo più dubbi, abbiamo superato il limite assoluto dell’ignoranza, basta chiederlo alla rete e la rete risponde. Peccato che la realtà sia ben altra cosa. Possiamo dire di essere più cafoni di quei poveri nostri avi che vissero nel medioevo, e per motivi risaputi, erano analfabeti e ignoranti, ma amavano coltivare il senso del rispetto e della dignità.
Protagonisti e fautori ditale della sindrome sono necessariamente quelli che generano la violenza e le vittime che la subiscono.
Tentando una schematizzazione, potremmo individuare la sequenza degli stati emotivi di un ostaggio come segue:
Alla prima fase (1. Incredulità) corrisponde la condizione dello scenario che ci si presenta davanti agli occhi in ogni momento delle nostre giornate. Anche in momenti importanti quali potrebbero essere, per esempio, un giorno di festa, quello di matrimonio, o della laurea, o di una ricorrenza storico sociale, o di una passeggiata con ospiti che vengono a trovarci da lontano, ecc. Per cui davanti ai nostri occhi si spiaccicano visioni dure: mura dirute, sterpaglie, marciapiedi divelti, alberi bruciati, deiezioni di animali, auto ammucchiate davanti agli ingressi dei negozi, gente che ti entra in casa senza chiederti il permesso, vuoto assoluto educativo, rifiuti disseminati ovunque, bottiglie vuote di bevande consumate e buttate per strada, monumenti rotti e scarabocchiati, discariche concentrate abusivamente, per non parlare di fumi pestilenziali di plastiche bruciate o di veleni che non vediamo, ma che stanno nell’acqua e nella terra.
A questo punto, su Wikipedia leggiamo:
“L'ostaggio reagisce come può all'estremo stato di stress cui è sottoposto, una delle prime reazioni, rifugio psicologico primitivo, ma emotivamente efficace, è la negazione”.
Per sopravvivere la mente reagisce tentando di negare quanto sta avvenendo, pensando così che le mura divelte sono storia e cultura, che i rifiuti sono l’esternazione di un profondo stato primitivo dei suoi amati fratelli e paesani (che in questo caso però diventano i suoi stessi sequestratori), che i marciapiedi divelti siano una specie di Novel - Arte, che insomma se in estate il Salento diventa terra ambita da milioni di turisti, in fondo saranno tutte cose belle e piacevoli, comprese discariche, deiezioni e maleducazione compresa.
Superata la fase della negazione, e che quindi ci rendiamo conto della realtà, al secondo punto, scatta la molla della ribellione morale per tanto degrado e vilipendio (2: Illusione di ottenere presto la liberazione).
Che si fa? Per questo nascono miriadi di associazioni, circoli culturali, veri e propri eserciti di volontariato che si disperano per cercare di arginare la violenza di cui al primo punto, chiedendo e offrendo aiuto all’Autorità. Non proprio tutti, alcuni si rassegnano subito e ritornano nella negazione di prima, assopiti in gloria sotto al vessillo del loro stesso circolo – che resta comunque culturale o colturale, tanto il risultato rimane invariato.
La certezza di una salvezza “garantita” dall'Autorità, aiuta l'ostaggio nella propria difesa mentale, ma più passa il tempo senza che accada nulla (e questo sta accadendo da anni soprattutto a Galatina e frazioni, viste le inutili segnalazioni, richieste protocollate, e sostegno di tanti pseudo politici per nulla). In casi simili (3. Delusione per la mancata, immediata, liberazione da parte dell'Autorità), è facile perdere la cognizione del trascorrere dei minuti e delle ore e dei decenni, l'ostaggio tende inconsciamente a rinnegare l'autorità costituita che è diventata per lui, di fatto, un’incognita. Logica conseguenza è l'inizio del processo di immedesimazione, o di “identificazione”, con gli autori stessi della violenza. E qui La sindrome del nohano salentino è certificata.
(4. Impegno in lavoro fisico o mentale). Dalle nostre parti la fase del punto 4 si dissolve nell’aria in men che non si dica, sarà per via del vento o del sottosuolo carsico, in cui tutto va a disperdersi.
Il timore di una conclusione tragica ci suggerisce l’ultima chance: o organizzare una bella festa, giusto per stordire l’eventuale neurone ancora integro, dell’ostaggio rompicoglioni che c’è in noi, oppure fingere che tutto ciò sia il nostro standard di benessere in cui amiamo crogiolarci. (5. Rassegna del proprio passato).
E quindi, a proposito del vettore della fatidica xylella fastidiosa che a detta di qualche benpensante sta seccando i nostri ulivi secolari, possiamo concludere che noi siamo molto peggio.
C.D. Fareambiente Laboratorio di Galatina-NOHA
Una grande manifestazione. La Notte di Inchiostro di Puglia, dove moltissimi eventi in simultanea in tutta la Regione, testimonieranno la Puglia che “resiste” e crede nel valore della lettura e della cultura.
Insieme ad una famiglia conventuale quella degli Osservanti, due città: Galatina e Nardò due Chiostri: Santa Caterina d’Alessandria a Galatina e Sant’Antonio da Padova a Nardò, un frate pittore: Fra’Giuseppe da Gravina, oggetti ed utensili di uso comune, fornaci di ceramica neretine, tre archeologi, un libro, un docente di storia dell’arte, una parafarmacia ed una libreria Fortino Letterario 2018 . Cosa ne viene fuori?
Il Tour d’Autore. Un Libro – un Autore – un Tour .
Per sapere di più però e sciogliere l’intricata vicenda però dovete venire a trovarci a partire dalle 17:00 del 24 aprile, presso Piazzetta ORSINI, con il Tour a cura di Andrea Panico.
Alle 18,00 invece incontreremo l’autore del libro “Alla Mensa degli Angeli” Ed. Esperidi Riccardo Viganò, presso la Parafarmacia Santa Caterina in via Robertini, interventi a cura di Valentina Pagano ed Eda Kulja.
La rassegna Tour d’Autore, Un Libro - Un Autore - Un Tour, nasce da un’idea della Libreria Fiordilibro. La Presentazioni di libri e dei loro autori preceduti da tour esperenziali sul territorio guidati da esperti. Nei Tour verranno approfondite particolari tematiche presenti nei libri o particolarmente care agli autori. Il progetto ha da subito incontrato l’entusiasmo del team di Note d’Arte che ha deciso di accompagnare la Rassegna per tutta la sua durata.
Emilia Frassanito
Ai sensi dell’art. 20 dello Statuto Comunale e dell’art. 29 del Regolamento del C.C., il Consiglio Comunale è convocato in seduta ordinaria di 1^ convocazione per il giorno 27.04.2018 alle ore 09.00, con continuazione, e occorrendo in seconda convocazione per il giorno 28.04.2018, alle ore 10:00 per trattare i seguenti argomenti:
1) Comunicazioni
2) Approvazione verbali seduta precedente.
3) Approvazione modifiche ed integrazioni al Regolamento Comunale della Commissione per le pari opportunità.
4) Adesione del Comune di Galatina all’Associazione pubblico-privata “Le Comunità ospitanti delle vie Francigene della Puglia meridionale”. Determinazioni.
5) Riconoscimento genocidio popolo armeno – Istituzione giornata della memoria.
6) Rinnovo Associazione dei Comuni (ex art. 30 del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i.) per la realizzazione del sistema integrato di welfare dell’ambito Territoriale Sociale di Galatina. Approvazione convenzione.
Il Presidente del Consiglio Comunale
Dott. Raimondo Valente