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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 28/01/2018

Di Antonio Mellone (pubblicato @ 21:12:22 in Comunicato Stampa, linkato 1940 volte)

Non so più quanti messaggi-fotocopia ho ricevuto nei giorni scorsi tra telefonate, mail, sms su Whatsapp, Messenger e Face-book in cui mi si raccomandava di non perdermi assolutamente “Meraviglie – La penisola dei tesori”, trasmissione di Alberto Angela andata in onda il 24 gennaio scorso alle 21.25 su Rai Uno. Sì, perché tra l’altro si sarebbe parlato anche della Basilica di Santa Caterina in Galatina (della quale, nei dispacci di cui sopra, risaltava la foto di un bello scorcio). 

Confesso che non vedevo Rai Uno dal secolo scorso: sto molto attento a evitare come la peste i canali renzusconiani (quasi tutti), inclusi quelli delle reti Mediaset e molti altri non dichiaratamente tali, ma manieristi dei primi nella forma e nella sostanza. Me ne guardo bene, dicevo, sicché utilizzo il telecomando con oculatezza, quasi con cautela, onde evitare che con la digitazione di certi tasti contribuisca anch’io, benché per isbaglio, all’audience di certi programmi, e correlativamente alla fortuna economico-politica delle due note sciagure governative - maestro e allievo, con codazzo di accoliti vecchi e nuovi - che di ventennio in ventennio stanno provando (riuscendovi benissimo) a distruggere quel che di buono resta del nostro Paese. Ma lasciamo ora da parte l’Unno del Signore e il sodale Renzichenecco, e veniamo a noi.

Insomma, mi son fatto violenza e ho visto il suddetto “Meraviglie”.

Ma, detto fuori dai denti, che delusione. E quanta differenza tra il vecchio “Quark - viaggi nel mondo della scienza” (da imberbe ragazzino non me ne perdevo manco uno) condotto da Piero Angela, il padre di Alberto, e la trasmissione dell’altra sera. Il primo, pur sempre divulgativo, ben fatto, con approfondimenti scientifici e talvolta con “servizi di nicchia” (ricordo tutta una puntata su quell’incredibile macchina musicale che è l’organo a canne, per dire: un tema non proprio da folle oceaniche); il secondo, con belle immagini, certamente, ma dallo spessore culturale di una velina (in tutte le accezioni, intendo, inclusa la carta). Insomma una specie di accozzaglia, un blob di icone per turisti inebetiti, pronti a correre al primo Mc Donald’s di un centro commerciale dopo aver visitato (sbuffando) opere sublimi e, si spera, sempiterne a prescindere dai servizietti di Rai & Co (e dunque dai turisti stessi). 

Credo che sia accaduta la medesima storia per gli altri siti trattati (si fa per dire) nel medesimo minestrone, tipo i Trulli di Alberobello, Castel del Monte, o le ville del Palladio della “Repubblica di Venezia”; e temo che abbia funzionato il medesimo tam-tam social, promosso da chissà chi, forse dallo stesso ufficio marketing della tv Diciamo Di Stato, a solo beneficio dell’Auditel. Cosa non si fa per i numeri, per il budget e per i soldi maledetti e subito: la solita quantità che ammazza la qualità.    

Eppure la nostra Basilica (sarò un campanilista al quadrato) meriterebbe di più che una semplice comparsata in uno spottone pubblicitario (la pubblicità, si sa, non dice tutto, anzi sovente non dice proprio nulla).  

Da un conduttore come Alberto Angela, così bravo (lo riconosco), mi sarei aspettato una puntata affatto diversa: avrei cioè voluto sentire (o risentire) storia e leggende della nascita della basilica dedicata, si badi bene, non a Santa Caterina da Siena, ma a Santa Caterina d’Alessandria, la protettrice dei filosofi (fattore sintomatico, questo, poiché tutta la forza ispiratrice, nella concretizzazione architettonica prima, e in quella pittorica poi, sintetizza l’anselmiamo “credo ut intelligam” – di cui mi parlava il mio compianto amico, il prof. mons. Antonio Antonaci - inteso anche nelle sue ripercussioni sociali e culturali in quel periodo di transizione tra l’età di mezzo e l’evo moderno).

Avrei voluto sentir parlare - e non di corsa, cioè in meno di cinque minuti - della rivoluzione anche linguistica del Santo Francesco e dei suoi seguaci francescani (specialmente degli spirituali separatisi dai conventuali, storici e attuali custodi del complesso monumentale galatinese), e poi ancora di Dante Alighieri, dei nove cicli pittorici cateriniani, e delle diverse scuole artistiche (dalla senese, alla veneziana, alla napoletana, e non ultimo alla locale) che hanno contribuito alla varietà decorativa degli affreschi di questa pinacoteca incredibile.     

Ma forse in fondo meglio così. Meglio la discrezione e un altro po’ di riserbo su questi luoghi ancora così autentici e lontani dal sovraffollamento del turismo di massa.

Scusatemi, ma io son quasi geloso al pensiero che un giorno, com'è inevitabile che sia, queste Meraviglie saranno di tanti.

Antonio Mellone

 

Senza lavoro nessun diritto. Senza diritto nessun futuro. I lavoratori, da attori protagonisti, sono in grado di valutare l’ambiente in cui operano. A loro, in primis, spetta il diritto di verifica e controllo. In prima linea, pronti a monitorare e giudicare proprio quell’ambiente in cui trascorrono gran parte delle proprie giornate e che rappresenta punto di “osservazione” privilegiato, quasi a renderli, al tempo stesso, un “termometro” naturale per la misurazione della salubrità dei luoghi e la base di partenza per la progettazione e realizzazione di interventi di risanamento, che scongiurino rischi ambientali ed alla salute. Dagli anni ‘70 lo scontro tra il diritto al lavoro ed i lavoratori, da un lato, e le ragioni ambientali, dall’altro, è stato sempre stridente. Come Osservatorio abbiamo pensato di armonizzare il tutto perché entrambi i diritti (alla salute ed al lavoro) non sono confliggenti, ma complementari. È nostro intendimento dare un supporto concreto alle Istituzioni, agevolando, sostenendo e contribuendo ad un lavoro responsabile dei Sindaci del territorio, primi tutori della salute dei propri cittadini, chiamati a difenderla con tutti gli strumenti a loro disposizione, ma, nel contempo, chiamati ad affrontare con altrettanta forza ed attenzione il problema dell’occupazione, che sta dilaniando, in maniera silenziosa, centinaia di famiglie. Perché c’è una strada possibile: ed è quella di vigilare e pretendere l’adozione di misure di protezione ambientale che passano anche attraverso il lavoro di chi è chiamato a realizzarle. Chiediamo, pertanto, a chi di dovere, innanzitutto dati su tutti i siti e gli impianti produttivi che presentano potenziali situazioni di rischio ambientale, nonché dati sulla reale situazione occupazionale di Galatina e paesi limitrofi. Siamo a completa disposizione, con il nostro bagaglio di conoscenze ed esperienze di lavoratori e lavoratrici dell’industria, dell’agricoltura e dell’artigianato, proponendoci come strumento a supporto delle decisioni dei tecnici e dei politici. E per fare questo, al più presto, incontreremo il Sindaco, Marcello Amante, l’Assessore alle Attività Produttive, Nico Mauro, e l’Assessore responsabile della delega all’Ambiente, Cristina Dettù, per uno scambio di informazioni ed opinioni utili ad “armonizzare”i rapporti tra lavoro, ambiente, istituzioni e territorio. Per quello che ci riguarda, da sentinelle sociali, nel confronto con le istituzioni, porteremo all’attenzione anche e soprattutto il dato, tanto preoccupante quanto a dir poco disarmante, dell’attuale situazione del lavoro a Galatina e paesi limitrofi. Riteniamo, questo, il primo passo fondamentale per consentire a tutti gli attori scelte consapevoli e soluzioni permanenti per la difesa della salute e dell’ambiente e, nel contempo, del diritto al lavoro.

Galatina, 27 Gennaio 2018

Il Coordinamento

Enzo Del Coco

Enrico Macchia

Roberto Geusa

Salvatore Martalò

 

Si è svolto venerdì 26 gennaio presso il Teatro Tartaro a Galatina l’incontro con Massimo D’Alema per l’apertura della campagna elettorale di Liberi e Uguali nel Salento. Massimo D'Alema, candidato al Senato per la coalizione Liberi e Uguali, durante il proprio intervento ha dichiarato: "Non sono qui contro nessuno, sono candidato per il Salento”. Scende in campo per accompagnare un progetto politico, e per offrire al salento tutto (indipendentemente dal colore politico degli interlocutori) -come fatto quando era il deputato del collegio di Gallipoli, per due mandati- il proprio impegno e le proprie competenze per il riscatto di un territorio martoriato da problematiche di rara afflittività e che nonostante tutto cerca di farcela, da solo, stante il perdurante disinteresse di chi ci governa, a tutti i livelli. Difatti, negli ultimi anni il Salento ha scontato un'assoluta inadeguatezza sul piano della rappresentanza istituzionale, vedasi la vicenda della Xylella, dove si sono verificati dei preoccupanti ritardi nell’individuare una soluzione immediata ed efficace. Inoltre, la vicenda della TAP, dove sarebbe bastato che quel gasdotto approdasse in una zona industriale, e non su una delle più belle spiagge del Salento e del mediterraneo intero. D’Alema, ha poi concluso: "Queste scelte sono state imposte da Roma senza alcun coinvolgimento del territorio e senza alcuna capacità di negoziazione da parte dei nostri rappresentanti istituzionali". All’evento presente anche il Presidente del coordinamento di Galatina, Avv. Daniela Sindaco e dell’Avv. Marcello Risi, di Nardò: entrambi candidati alla camera per liberi e uguali, rispettivamente, Daniela Sindaco per il collegio plurinominale e Marcello Risi per l’uninominale. Daniela Sindaco, nel suo intervento e senza timore di smentita, afferma: “In questi anni di lavoro politico nel Comune di Galatina, ho messo a piena disposizione la mia persona per qualsiasi problema. Sono sempre stata a disposizione di tutti i cittadini, ed ho messo a frutto numerose iniziative. Oggi il NOSTRO (di tutto il coordinamento Galatinese) obiettivo, per il tramite di questa candidatura, è di portare il Salento al centro del dibattito politico nazionale. Liberi e Uguali rappresenta l’evoluzione di un percorso che vuole dare una alternativa all’elettore di sinistra. Sarò impegnata ogni giorno sul territorio, mettendo in atto azioni concrete. C’è necessità di far ripartire tutti gli agricoltori che hanno subito ingenti danni a causa della Xyllella e non solo di quella. Per quanto riguarda lo scempio ambientale e paesaggistico del gasdotto TAP, ritengo che sia un’opera realizzata contro il volere e contro gli interessi delle comunità locali. Il nostro partito politico affiancherà la lotta civile e democratica del popolo salentino contro l'approdo di TAP sulla spiaggia di San Basilio a San Foca e contro la colonizzazione del Salento da parte delle multinazionali interessate solo a depredarci delle nostre ricchezze naturalistiche e paesaggistiche. L’impegno in Articolo 1 non si concluderà con le elezioni del 4 marzo, ma proseguirà per il compimento dell’opera di ammodernamento ed elettrificazione della rete ferroviaria FSE da Martina Franca a Gagliano del Capo, una grande possibilità di sviluppo economico e sociale del territorio “ Lotteremo per i molti, non per i pochi! È lo slogan della campagna elettorale di Liberi e Uguali, che racchiude l’impegno preso con gli elettori e con i cittadini tutti. “Noi siamo dalla parte di chi è costretto a vivere in povertà o alle soglie della povertà, per tutti quei giovani che non possono proseguire il loro percorso di studi, per chi è costretto a rinunciare alle adeguate cure mediche, per i molti che si barcamenano tra contratti senza tutele e lavori pagati a cottimo. Al Salento dico solo di condividere il nostro progetto politico, facciamo squadra, insieme possiamo tornare a credere in questo bellissimo Paese.” A breve verranno rese note le date dei dibattiti politici, dove verrà illustrata dettagliatamente la proposta di Liberi e Uguali. Con la presente si rinnova l’invito a tutti i cittadini di sentirsi LIBERI E UGUALI, di venirsi a confrontare con il Coordinamento di Galatina sito in Corso Porta Luce 56.

IL COORDINATORE AVV ROBERTO STANISLAO

 

Fotografie del 28/01/2018

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