Sono lontanissimo da Noha, eppure so che a Noha gira voce che… Anzi, girano molte voci, anche se non posso scrivere nulla a riguardo: mi beccherei, in men che non si dica, una querela. E allora qualcuno si starà già chiedendo. “dunque, cosa scrive a fare, questo?”. È vero, se non devo dir nulla, allora dovrei rinunciare a scrivere. Ma non posso, non posso proprio. Perciò, correndo il rischio di passare da ipocrita, dirò solo quel che posso. Da un po’ di tempo a questa parte si chiacchera nei confronti di qualcuno, lì a Noha, e ciò che si vocifera mi lascia sbalordito. Sia ben chiaro, ce ne vuole per scandalizzarmi! La questione sembra proprio essere sotto gli occhi di tutti; tutti ne parlano, a qualcuno scappa qualche sorrisetto, ai più seri compare in faccia una smorfia, qualcun altro tramuta la notizia in sarcasmo. Eppure, nonostante quella che a dir di qualcuno è la verità, è evidente che questa proprio non intende far sconti a nessuno, neppure a chi, per riguardo al ruolo che riveste, essa potrebbe aver un pizzico in più di clemenza, e il soggetto in questione potrebbe avvalersi del “segreto d’ufficio”. Ma dei segreti la verità se ne frega, li sbeffeggia da ogni direzione. E visto che non si può stare tranquilli da nessuna parte, neppure tra le mura di casa o tra le pareti di qualche altro edificio, si dovrebbe prendere una decisione. E due soltanto sono le possibilità. La prima potrebbe essere quella di far cessare le voci, se quest’ultime stanno mentendo. Il fatto è che le bugie potrebbero ferire qualcuno, e quella ferita potrebbe essere talmente grave tanto da risultare inguaribile per sempre. Non è etico danneggiare con la menzogna quello che riteniamo essere il nostro antagonista. La seconda possibilità potrebbe essere quella di dare più importanza a quelle voci, ma solo se corrispondono per intero a tutta la verità. Qualora ci fosse anche un piccolo dubbio a riguardo, infatti, si farebbe bene a soffocare ogni sorte di pettegolezzo. Ma se è la verità quella che corre sotto banco, allora chi ne ha assoluta consapevolezza delle cose che dice, dovrebbe portarle alla luce del sole. Sarebbe l’intera cittadinanza (io preferisco il termine ‘comunità’) a trarne beneficio.
Mi son dimenticato di fare una premessa. Tutti abbiamo qualcosa da nascondere del nostro passato o del nostro presente. Tutti proviamo imbarazzo per qualcosa che ci appartiene e di cui non possiamo liberarcene. Io sarei il primo della lista per la mole di questioni che mi riguardano e che vorrei non venissero mai a galla. E sono anche sicuro che non sono il solo ad auspicare discrezione per le cose che ci coinvolgono in prima persona. Perciò, dunque, inviterei coloro i quali inventano mondi paralleli a questo, a tacere, se ciò che dicono non corrisponde a verità. Ci sono altri modi per mettersi al centro dell’attenzione. Ma se qualora queste voci dicessero la verità, inviterei il soggetto interessato su cui si concentrano le indiscrezioni a porvi rimedio. C’è sempre tempo, infatti, per riparare il nostro “muro del pianto”, dando la possibilità a tutti quelli che hanno sempre creduto in noi, di ritornare ad accostarsi alle nostre pietre che a volte, a causa di intemperie, rovinano giù. D’altronde si sa che l’uomo, per sua natura, soccombe davanti a “cause di forza maggiore”. Siamo uomini, e basta questo per meritarci sempre un’altra chance.
Fabrizio Vincenti
Daria Colombo sarà ospite a Galatina, giovedi 19 novembre presso la Sala Contaldo del Palazzo della Cultura “Z. Rizzelli ” alle ore 19,00.
Daria Colombo, art director, giornalista, scrittrice, ha dato vita al movimento dei Girotondi a livello nazionale ed è impegnata in numerose iniziative di solidarietà.
È sposata con Roberto Vecchioni, con il quale collabora da oltre vent’anni. Ha già pubblicato Meglio Dirselo (Rizzoli 2010), con cui ha vinto il premio Bagutta Opera Prima.
Durante l’incontro a Galatina, a cura della Libreria Fiordilibro, presenterà il suo nuovo romanzo “ Alla nostra età con la nostra bellezza” Rizzoli, in cui esplora nuovamente l’universo femminile.
“Ho voluto raccontare – spiega Daria Colombo - una storia di sentimenti e amicizia tra due donne, una giovane ventenne e una trentottenne che frequentano l’università insieme e gradualmente, con alti e bassi, diventano amiche pur apparendo molto diverse, anzi proprio per questo si scambieranno molto. Ma è anche una vicenda di condivisione – prosegue – che si svolge sullo sfondo degli anni che vanno dal 1992 al 2007, un periodo significativo per l’Italia”.
Dialogherà con l’autrice, Sandra Antonica che del periodo preso in esame nel libro, è stata protagonista di primo piano con la stessa passione di Daria Colombo e soprattutto grande lettrice .
Appuntamento a giovedì 19 novembre ore 19:00, presso la sala Contaldo del Palazzo della Cultura “Z. Rizzelli”
Emilia Frassanito
L'appello è per il Partito Democratico, principale partito di maggioranza, e per tutti i Consiglieri Comunali a sostegno di questa Amministrazione sui quali inevitabilmente cadrà la responsabilità dell'azione di governo del Sindaco Montagna e della sua squadra "fortissimi" che stanno conducendo ben OLTRE il baratro la città.
Gli assessori passano ed i "santoni", stranieri e cittadini, che dovevano far rinascere (sic!!) la città torneranno (si spera) ai loro paeselli ed alle loro dimore lasciando però a tutti i galatinesi i danni da pagare ed alle future Amministrazioni macerie politiche incalcolabili.
L'elenco dei disastri è tristemente lungo ed elencare i danni e le umiliazioni politiche che inesorabilmente Galatina ha dovuto subire a causa di questi dilettanti allo sbaraglio è quasi inutile essendo tutto sotto gli occhi di ogni galatinese "vedente";
Fermateli ! Risparmiate alla città ulteriori umiliazioni.
Galatina in movimento
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Movimento per il Rione Italia