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Articoli del 07/05/2014

Di Antonio Mellone (pubblicato @ 08:55:05 in Circonvallazione, linkato 4118 volte)

Non so voi, ma io ogni volta che da Noha mi reco a Galatina percorrendo il viale Carlo Alberto Dalla Chiesa e imbattendomi nell’abbozzo della rotatoria di raccordo con l’inutile oltre che dannosa e costosa “circonvallazione interna” - voluta, anzi, di più, “rivendicata” da tutti i consiglieri comunali pappa e ciccia di ogni (sbiadito) colore politico - sono colpito da un certo malessere.

Sì, signora mia: conati di vomito per la precisione.

A procurarmeli non è soltanto lo spettro sempre più consistente di questo ossimoro (circonvallazione interna) i cui lavori, purtroppo, procedono alacremente (a dispetto delle false denunce di qualche esponente della sedicente opposizione “per accelerarne i tempi”), ma anche altre chicche di complemento.

*

Sì, i lavori, tra alti e bassi, sfortunatamente procedono.

Vogliono sbrigarsi.

Invece di smetterla una buona volta, invece di rallentare, anzi interrompere definitivamente questo scempio definito “opera pubblica” - e composto da un impasto mefitico di cemento, asfalto, degrado, interessi conto terzi, lottizzazioni, folgorazioni sulle circonvallazioni di Damasco da parte di compagni ex-ambientalisti, cambiamenti di destinazione d’uso di terreni agricoli, e sicuramente nuovi debiti fuori bilancio (scommettiamo?) - questi vanno avanti come un treno.

Se si fermassero qui saremmo di fronte ad uno dei rari esempi di opera incompiuta per il bene dell’umanità. Invece no: tiremm innanz!

Con determinazione verso il disastro.

*

Ma il problema non è solo questa benedetta circonvallazione, sono anche i suoi complementi d’arredo.

Sono certo che qualcuno di voi (e non mi riferisco stavolta ai nostri rappresentanti politici: questi non vedono, non sentono, in compenso sovente parlano a vanvera) avrà notato quel parapetto di delimitazione, quella specie di recinzione-ringhiera di assi in legno disposta su più file orizzontali e a X, sostenute da pali verticali infissi a terra, come quelli un tempo usati nelle campagne. Per ora ne hanno realizzato solo un tratto; ma sospetto che andranno oltre.

A cosa serve questa balaustra? Probabilmente alla “prova Olio Cuore” da parte di qualche podista galatinese.

Ora vi chiedo: avete constatato (pur senza essere degli occhiuti osservatori nohani) che quella staccionata di pali incrociati ad incastro con tanto di corrimano è identico in tutto e per tutto (dimensioni, materiali, colori, disegno) alla palizzata-ringhiera dei giardini Madonna delle Grazie di Noha? O meglio ex-palizzata, visto che non è durata più di tanto, per come si è sbriciolata (‘ncravulisciata direbbero gli accademici della crusca) dopo poco tempo, sotto il sole e le intemperie, diventando a tratti pure pericolosa per i chiodi arrugginiti che spuntavano un po’ ovunque, tanto che han dovuto rimuoverla tutta?

Non vi sorge il dubbio che il cosiddetto suo designer possa essere lo stesso? E così anche il fornitore

Poi uno si chiede quand’è che riusciremo ad andare oltre questa siepe che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. E soprattutto chi pagherà i danni erariali di queste genialate.

Di questo passo temo mai e nessuno.

Eppure basterebbe poco per risparmiare un po’ dei soldi nostri. Come ad esempio evitare che i direttori dei lavori con committenza pubblica continuino ad essere cooptati direttamente dall’albo dei sadomasochisti (ogni riferimento a eventuali cabine elettriche di allaccio energetico a vecchi edifici scolastici ristrutturati rimaste per distrazione nella penna dei progettisti è puramente casuale ndr.), ed iniziare, a partire dai cittadini, ad aprire gli occhi e ad usare il cervello. Anziché, come al solito, la testa di un organo posto un po’ più in basso.

Antonio Mellone
 
Con il nuovo Piano di Zona 2013-2015 si è tornato a riflettere sui servizi sociali offerti e sulla necessità di andare incontro agli utenti incontrandoli sul territorio. Il tema dell'accesso alle informazioni, garanzia di difesa dei diritti e via per poter accedere ai servizi, ha portato a ripensare l'attività del Segretariato Sociale che seguendo le indicazioni del Piano Regionale delle Politiche Sociali, è stato orientato verso il cosiddetto "welfare community".
In quest'ottica, l'accesso ai servizi ed alle prestazioni, così come il diritto all'informazione, è strettamente collegato alla capacità di coesione ed inclusione che una comunità locale riesce a sviluppare tra i suoi componenti. È per questo che il Segretariato Sociale Professionale - Porta Unica d'Accesso si arricchisce di un'altra funzione, orientandosi nella direzione di un welfare di tipo esplorativo, in grado di individuare disagi e bisogni inespressi e di far emergere l'esclusione di chi non ha nemmeno coscienza di appartenere ad una comunità che può offrirgli appoggio.

"Il lavoro svolto dal Segretariato Sociale oggi Porta Unica d'Accessoper le prestazioni sociali e sanitarie – afferma il Sindaco Cosimo Montagna - si traduce nell'offerta di un servizio che intende dare una pronta accoglienza ai cittadini che attendono risposte ed avanzano proposte, ponendosi con maggiore forza e dignità nell'incontrare i servizi. In sintesi – continua il Sindaco - le parole chiave di questo nuovo triennio di attività del Segretariato Sociale saranno "welfare community" e "welfare esplorativo", con particolare attenzione alla comunità, all'inclusione sociale, al diritto all'informazione".

A tal riguardo, l'Assessore alle Politiche Sociali Daniela Vantaggiato comunica con soddisfazione ai cittadini che "il primo passo per avvicinare ulteriormente il Servizio di Segretariato Sociale - Porta Unica d'Accesso alla comunità sarà quello di sperimentare un accesso settimanale nelle frazioni: ogni mercoledì mattina a Noha ed ogni giovedì mattina a Collemeto. Vogliamo essere vicini ai nostri concittadini convinti che una comunità inclusiva parte dalla maggiore prossimità che si riesce a mettere in campo. La ritrovata vicinanza operatore-utente – continua l'assessore - faciliterà, sono certa, l'accesso alle informazioni e l'individuazione di eventuali bisogni inespressi, oltre a garantire l'accoglienza, l'orientamento della domanda e la presa in carico. Un grazie particolare agli operatori per la loro professionalità e disponibilità."
 

Fotografie del 07/05/2014

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