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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 16/12/2013

Di Albino Campa (pubblicato @ 23:48:29 in Presepe Vivente, linkato 2989 volte)

Eccovi la terza tappa del viaggio verso il presepe vivente che avrà luogo presso la Masseria Colabaldi di Noha. Abbiamo provato acchiappare di sfuggita e per caso i volti dei volontari, lavoratori-guerrieri senza patria e senza spada con voglia di andare avanti "muso duro"

25-26-29 dicembre 2013 e 1-5-6 gennaio 2014

 

La magia del Natale riporta alla luce la Noha di un tempo. La piccola frazione di Galatina, famosa per essere la città salentina dei cavalli ma anche per le sue chicche architettoniche come le "casiceddhre" o la Casa Rossa, a Natale svela un altro prezioso tesoro: la masseria Colabaldi, antico edificio costruito in almeno tre epoche diverse, e oggi lasciato quasi in balia dell'abbandono e della smemoratezza.

A restituirgli un po' di vita ci pensano i volontari che ogni anno organizzano il presepe vivente aprendo ai visitatori di ogni dove il grande portale di legno e ferro battuto alla cui sommità è incisa la data del 1595. Varcata la soglia i grandi "cozzi", tipici massi nohani, delimitano il percorso mentre i soldati romani dal mantello color porpora e la lorica in cuoio offrono un corroborante bicchiere di vin brulè.

L'architettura della masseria presenta un grande salone, un giardino monumentale, ed una grande torre alta più di undici metri, sui pareti della quale s'affacciano le celle ed i giacigli usati un tempo dai monaci basiliani.

Ed è proprio all'interno dell'"ara", del cortile, e degli altri locali che prendono vita gli antichi mestieri interpretati dai nohani, in tante diverse scene che, in realtà, rappresentano le loro vere professioni. Così il fornaio offre soffici e calde pagnotte come fa ogni giorno, la pastaia "scana" l'impasto per i maccheroncini e le orecchiette, il ciabattino ripara le scarpe rotte, "lu stumpacranu" pesta il grano nel mortaio per venderlo alle donne del paese e l'oste offre il vino e le "pittule" a tutti i visitatori.

Alla natività è invece riservata la parte più antica ed affascinante della masseria, la chiesa che i monaci basiliani avevano dedicato a "santu Totaru", ovvero san Teodoro.

 

Fonte quiSalento 15-31 dicembre 2013 

 

Fotografie del 16/12/2013

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Di Marcello D'Acquarica (pubblicato @ 23:57:06, vista 2957 volte)
Vignetta n.289 ...
 

Canto notturno di un pastore ...

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