Stavolta non parlerò della Pantacom srl (nonostante ne sia tentato dato che la lingua batte dove il dente duole) ma di un altro giglio di campo, un altro fiore all’occhiello del capitalismo moderno.
Ebbene sì, lo confesso, anche stavolta ho voluto farmi del male. In uno dei miei sporadici attacchi di masochismo m’è capitato di spulciare qualche dato dal certificato camerale di un’altra società a responsabilità limitata (e te pareva): la “Fotowatio Italia Galatina”.
Come, non sapete chi sia costei? Suvvia, signori, ne vedete continuamente il capolavoro e soprattutto ne state pagando profumatamente vita e prosperità. E’ il gestore del mega-impianto di pannelli fotovoltaici che ha fatto sparire senza il permesso della popolazione ma con il silenzio-assenso dei nostri soliti politicanti una quarantina di ettari di campagna nohana di contrada Roncella, mentre altre centinaia di ettari sono stati trafitti da società consorelle, sempre ovviamente a responsabilità limitata, nell’intorno dello stesso feudo ed in quelli limitrofi.
Intendiamoci, questi certificati camerali, con gli annessi bilanci, non sono documenti top-secret e non c’è bisogno di essere agenti 007 o cofondatori di Wikileaks come Julian Assange per venirne in possesso. I prospetti Cerved sono dossier pubblici, aperti a tutti, e sarebbe il caso che davvero imparassimo tutti quanti a leggerli, ad iniziare da chi ha responsabilità di governo locale, possibilmente prima di prendere caramelle dal solito sconosciuto o - il che è quasi uguale - dai soliti noti, come a quanto pare si usa fare nei dintorni di palazzo Orsini.
La “Fotowatio Italia Galatina srl”, dunque, costituita nel 2009, è la titolare di quel panorama di ferro e silicio in campagna Roncella, che è possibile ammirare percorrendo la Sp. 352, altrimenti detta circonvallazione di Noha. Forse non tutti sanno che questa società nel 2011, primo anno di attività dell’impianto nohano, ha registrato ricavi netti per un totale di 6,38 milioni di euro, mentre nel 2012, secondo anno, altri 6,52 milioni di euro. Per quanto ovvio, tutti questi soldi, li state pagando voi attraverso le vostre bollette, inclusa l’addizionale (cioè il famoso incentivo gentilmente concesso alla ditta dallo Stato italiano).
Ah, dimenticavo di dirvi che codesta società, dapprima di pertinenza del Banco de Santander s.a. e della Caixa D’Estalvis I Pensions de Barcelona (Caja De Ahorros Y Pensi; ed altri), è oggi posseduta al 100% dal socio Mr Rent Investiment Gmbh con sede a Monaco di Baviera (Koeniginstrasse 107). Dunque, se non ve ne foste accorti siamo stati invasi prima dagli spagnoli, e per ora, con passaggio di quote sociali, dai tedeschi (maestri oltretutto in tema di campi di sterminio).
Infatti oggi gli amministratori della società occupante il suolo di Noha non rispondono ai nomi di Mario, Michelino, Lucia o Tonino; ma a quelli di Pottmann Robert, Schmid Christoph, Schweikart Stefan e Marampon Cristina Ethel (i primi tre nati in Germania, l’ultima a Busto Arsizio).
A proposito di “ricadute occupazionali” è appena il caso di ricordare che il numero medio di dipendenti della Fotowatio Galatina srl alla data del 31/12/2012 è pari a zero. Forse - quando in quel tempo se ne parlava - dicevano “ricadute” ma intendevano crolli. Sicché a quell’occupazione del suolo non corrispose mai (né mai corrisponderà) l’occupazione di lavoratori.
Che ruolo stiamo giocando noi in tutto questo?
Ma semplice: quello del bancomat.
Curnuti, vattuti e cacciati da casa.