A proposito di nucleare e di briganti.
Barbari, Longobardi, Svevi, Normanni, Borboni, tutti invasori! Lo furono anche i Savoia che cercavano solo di emulare il gioco del colonialismo mondiale dell’epoca. Si adoperarono a “unificare l’Italia” sfruttando la passione di alcuni sognatori come Mazzini, si appellarono alla Massoneria, scelsero la complicità della mafia, corruppero molti ufficiali borbonici ed infine inviarono i loro mille briganti.
Gramsci nel ’20 scrisse:
Lo Stato italiano ha messo a ferro e a fuoco l’Italia meridionale e le isole crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori pagati dal regime tentarono di infamare col marchio di briganti.
Noi ci scandalizziamo sempre dei crimini commessi dal Fascismo ma la storia ignora tutti i deportati nel lager di Fenestrelle in Piemonte (La prima pulizia etnica della modernità occidentale operata sulle popolazioni meridionali dettata dalla Legge Pica, promulgata dal governo Minghetti del 15 agosto 1863). A Fenestrelle è stata affissa una lapide in memoria dei soldati borbonici segregati e lasciati morire di fame nelle carceri sabaude.
Per completare l’opera di occupazione del territorio massacrarono migliaia di poveri contadini che si ribellarono alla prepotenza ed all’oppressione delle tasse.
Oggi, dopo quasi 150 anni, lo Stato si ricorda del Salento solo per impiantarci il nucleare e le sue scorie. Per sfruttare il territorio con l’unico interesse della salvaguardia dei programmi di bilancio di una tornata elettorale. Purtroppo le amministrazioni passano ma i loro atti criminali restano sulla pelle della povera gente.
Marcello D’Acquarica