set212012
Carissimo Antonio
Lo sconcerto provato leggendo il tuo articolo mi spinge malgrado non sia avvezzo (i miei scritti rarissimi e alquanto striminziti nel testo di esposizione, sono viscerali e sentiti) a risponderti. Quello che scrivo può essere pure sgrammaticato per via della mia scarsa cultura ma essere intriso di cazzate proprio no, qualcuna concedimelo capita a tutti di dirla ogni tanto nel contesto di un discorso (saremmo dei presuntuosi asserire che il nostro dire è tutto oro colato) ma che io abbia il guinness dei primati delle cazzate sparate in solo quattro righe mi sembra proprio eccessivo.
In quelle righe hai colto “ ironia, sagacia e mordacia ” annaffiate da abbondante salivazione e con riferimento al mio nome da “ linoleum “ (che poi visto che il linoleum è un pavimento non so in che cosa calza), sicuramente volevi dire “ olio di lino “ che ne è uno dei componenti. In altri termini nell’accezione etimologica mi hai definito “ untore e lecchino “ aggettivi che respingo con determinazione in quanto sono da me più lontano possibile e dal modus vivendi mio e della mia famiglia. Anche se hai giustificato e corretto in un certo qual modo nel proseguo del tuo articolo queste tue gratuite affermazioni mi sento in obbligo (mi scoccia sinceramente farlo) di puntualizzare quanto segue:
Ho militato per tanti anni nella DC quando questa era un contenitore di tante culture e orientamenti politici, fino alla sua disintegrazione. Con altri amici ho contribuito all’esperienza politica dei Popolari (antesignano a Galatina del PPI) con l’amministrazione del compianto Zeffirino Rizzelli. Sono stato il 4° degli eletti (su nove della DC) in seno all’unico consiglio circoscrizionale di Noha, senza avere PADRINI e appoggi di nessuno se non della gente che mi ha votato. (Chi avrebbe dovuto darmi una mano per quanto gli ho dato, ha appoggiato altri e non me). Alla politica ho sempre dato disinteressatamente per amore passione e senso civico perché da me concepita come servizio e non asservimento. La prova provata che non facessi parte di una cordata con il cervello all’ammasso è data dal fatto che quando i miei amici di lungo corso politico scelsero di spostarsi a destra dello schieramento politico nazionale, non supportato da NESSUNO quindi da SOLO e senza NESSUNA CONVENIENZA politica, abbandonai quegli amici restando fedele ai miei convincimenti, scegliendo di aderire al PPI prima, nella Margherita poi, per confluire infine nel PD dove tutt’ora mi onoro di aderire perché la ritengo la mia casa paterna politica.
Come nostri tanti concittadini ho lavorato per 37 anni alla Fiat di Lecce, guadagnando gratificazioni a non finire da parte di quella azienda a cui sono grato per tutto quello che ho realizzato. Per quella assunzione non devo dire grazie a NESSUNO se non (come tanti di Noha) a qualche membro della MIA FAMIGLIA.
Tutto quello che è nella disponibilità della mia famiglia è frutto del nostro lavoro fatto con sacrifici e onestà.
La mia onestà mi ha spinto a rifiutare ad un compianto amico preside e presidente di una sessione di esami di maturità il conferimento di un diploma magistrale, che mi avrebbe sempre con il suo aiuto (allora si poteva) fatto vincere il concorso per l’insegnamento.
Ho 3 figli educati al lavoro, ai sacrifici, per contribuire al loro sostentamento degli studi universitari, hanno fatto gli scaricatori di cassette di frutta (di notte) ai mercati generali di Milano, i barman e perfino i dog-sitter (di questo servizio ne hanno beneficiato i cani di Paolo Rossi il cabarettista). Allo stato attuale sono professionisti e imprenditori affermati grazie solo alle loro capacità. Il mio rammarico è che sono nel profondo nord lontani da Noha. Il mio compiacimento è che non devono dire grazie a nessuno sen non a se stessi e alle loro capacità.
Per vocazione personale sono stato, sono e sarò sempre fino a quando il Signore vorrà, al servizio della nostra comunità facendo volontariato nel modo più disinteressato possibile, sempre pronto al coinvolgimento di tutti nelle cose da fare e prontissimo a fare un passo indietro e lavorare dietro le quinte appena qualcuno si dimostri disposto a subentrare.
A questo punto “ la domanda sorge spontanea “ (di Lubrano memoria). Caro Antonio se non ho mai unto e leccato nessuno in passato (quando magari ce ne sarebbe stato bisogno per un miglioramento personale o la sistemazione dei figli), perché mai avrei dovuto farlo adesso?
Entrando nel merito della questione ex scuola elementare, un po’ di pragmatismo non guasterebbe, uno dei proverbi sempre validi dei nostri nonni recita testualmente “ meju l’ovu osce ca la caddrina crai “, per dire che l’accettazione temporanea dei 10 Kwh, consentirebbe l’attivazione e la fruibilità immediata della struttura per gli usi propri. Nel contempo preserverebbe l’edificio dal degrado dovuto al mancato utilizzo e dalla devastazione di eventuali atti vandalici. Non è vero poi che i 10Kwh consentono solo l’accensione delle luci dell’albero di natale (con 3 Kwh nelle nostre case con un uso intelligente sono attive tutte le utenze e i servizi), si possono illuminare, condizionare e attivare i supporti tecnici relative agli ambienti utilizzati (non credo che si utilizzi contemporaneamente tutto l’edificio).
Nel frattempo caro Antonio nessuno vieta di mantenere alto con tutti i mezzi il livello di attenzione soffiando continuamente sul collo dei nostri amministratori affinchè il problema non cada nell’oblio. Tu stesso hai correttamente elencato tutte le lungaggini burocratiche/tecniche perseguendo la realizzazione della cabina elettrica.
PRAGMATISMO CARO ANTONIO!…PRAGMATISMO!!!
Non serve a niente fare dietrologia…i tecnici avrebbero dovuto…i politici non hanno…bla…bla…bla… un altro preziosissimo proverbio recita “ u fattu è fattu e l’arciprevate è mortu “
PRAGMATISMO CARO ANTONIO!...PRAGMATISMO!!!
Viviamo un momentaccio (eufemismo) economico a tutti i livelli, locale , nazionale, mondiale paragonabile alla più grande e disastrosa guerra che trova i suoi morti nei suicidi di chi perde il lavoro, nelle fabbriche che chiudono, nelle file interminabili di poveri che fanno le file davanti alle mense della Caritas e nella mancanza totale di prospettive per i giovani.
PRAGMATISMO CARO ANTONIO!...PRAGMATISMO!!!
Accettare “ l’ovu osce “ perseguendo con determinazione “ la caddrina crai “ è avere una visione reale delle cose possibili al momento, non essere “ lecchino/untore “
PRAGMATISMO CARO ANTONIO! SEMPLICE E SOLO PRAGMATISMO!!!
Con simpatia e senza rancore, Lino
Noha 20/09/12
Commenti
Ciao Linu,
lo sai quanto mi sei simpatico, quello che hai scritto conferma quello che ho sempre pensato su di te: che sei una persona da stimare, di fulgido esempio e di sani principi. Sono sicuro che Antonio nel suo commento non abbia voluto usare la sua ironia per offenderti. Anzi sono sicuro che se due cittadini come voi a Noha riuscissero ad unire le loro idee, si potrebbero fare grandi cose.
Un saluto!!!
Scrivo queste poche righe per esprimere solidarietà e vicinanza incondizionate a Lino Mariano purtroppo caro Lino sono tempi difficili in cui gli interpreti dell'antipolitica come novelli Robespierre tagliano la testa a tutti anche a chi ha fatto politica disinteressatamente come te intendendola come servizio alla comunità un abbraccio
Caro Giovanni, io non prendo le difese di nessuno in quanto i nostri due concittadini se la cavano bene da soli. Volevo invece che tu ci spiegassi, visto che sei stato oltre che cittadino residente anche un politico nohano, il significato del fare politica. Per parlare di antipolitica è necessario.
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