ago092010
Non finiremo mai. Siamo come assediati. Ci stanno mettendo nel sacco ancora una volta.
Stanno preparando "il sacco di Noha".
Ebbene non ci crederete ma a Noha abbiamo un'altra emergenza (oltre al fotovoltaico selvaggio in svariati ettari di campagna nohana, oltre all'imminente Comparto 4 e le oltre 50 villette schierate come un plotone d'esecuzione, oltre a tutto il resto).
Avete visto il video di Dino Valente su galatina.it a proposito della cava De Pascalis? Sembra uno spot pubblicitario.
L'intervistatore si rammarica pure della burocrazia e dei suoi lacci e lacciuoli, anzichè chiedere regole lacci e lacciuoli anche per il suo bene e la sua salute.
(fonte Galatina.it)
Lo sapete che cosa verrà conferito in quella cava, a due passi dall'antica masseria Colabaldi, sito storico e archeologico importantissimo? Di tutto, di più. Leggete l'elenco. Ma andate oltre: dietro quell'elenco c'è un altro elenco invisibile e innominabile, tra l'altro, facilmente immaginabile.
Anche se non ce lo dicono ci saranno materiali pericolosi insieme a tutto il resto. Scommettiamo? Pensate che qualche eternit, o qualche altro materiale viscoso "ben chiuso" in qualche bidone, o qualche altra roba da sversare non ci sarà in mezzo alle altre schifezze che verranno portate qui da noi da tutto il Salento? Suvvia, non cadiamo dalle nuvole con le solite lacrime da coccodrillo che verseremo da qui a qualche anno. Cerchiamo di anticipare i tempi. E per favore andatevi a vedere il film "Gomorra" (proprio nelle scene delle cave dismesse), se proprio non riuscite a leggere l'omonimo libro di Roberto Saviano.
Sappiamo come vanno le cose in Italia e soprattutto qui, nel nostro Sud. Conosciamo bene il senso di responsabilità e la correttezza di molti imprenditori (spesso prenditori e basta).
E poi perchè tra la roba conferita deve esserci pure il vetro e la plastica? Non sono, questi ultimi, materiali da riciclare? Andatevi a vedere l'elenco delle cose conferibili (conferibili, ovviamente, a pagamento) e troverete anche plastica e vetro. Perchè buttarli in discarica?
Credono lor signori che noi siamo così fessi da non capire che dietro questa n-esima "scelta ecologica" non ci sia un piano diabolico? Che potrebbe essere questo: guadagnarci ovviamente nell'immediato (i conferimenti da parte delle ditte di tutto il Salento è a pagamento, un tot. di euro a tonnellata). Ma guadagnarci anche e soprattutto nel futuro. Come? Semplice. Una volta riempita la cava (non ci vorrà mica un secolo, basterebbe un decennio ma anche meno di conferimenti, con la fame di discariche che c'è) si farà diventare edificabile quella "nuova area", tra Noha e Galatina. Altro comparto, altra villettopoli. Altro giro altro vincitore, e molti perdenti: noi.
Mentre altrove le cave dismesse diventano centri culturali (tipo Le Cave del Duca a Cavallino, sede di concerti e di convegni, o l'area Verdalia a Villa Convento, area di freelosophy, eccetera eccetera), qui da noi diventano l'immondezzaio del Salento. A due passi dalla povera Masseria Colabaldi. Non c'è rispetto nè della storia nè del futuro. Siamo schiavi del presente purtroppo.
Manco i barbari permetterebbero certi scempi. Ma noi sì.
Bisogna allora avvisare tutti i nohani, ma anche i galatinesi della 167, quelli che abitano nell'intorno della parrocchia di San Rocco, i vicini ed i lontani, del fatto che anche loro ne sono coinvolti: ne va anche della loro salute. Bisogna far presto. Bisogna far girare queste informazioni, magari arricchendole con nuove notizie e nuovi dati.
Bisogna far svegliare i nostri rappresentanti (ma dove sono con i loro cervelli in fuga) cercando di far capire loro che con certe scelte e certe decisioni (prese all'oscuro e senza informare preventivamente i cittadini) stiamo andando con gioia verso il disastro. Stavolta annunciato.
Antonio Mellone
Commenti
Gentile Antonio,
leggo solo ora il tuo articolo. Non discuto le tue opinioni sulla discarica. Sei libero di esprimerle e di esortare i nohani alla lotta come vuoi. Vorrei solo farti riflettere su un fatto. Il mio video non "sembra" "è" uno spot pubblicitario contro coloro che preferiscono vedere TUTTE le campagne salentine invase dai peggiori rifiuti piuttosto che sapere che gli stessi vengono conferiti con tutti i controlli in una cava ritenuta adatta a contenerli con le dovute garanzie. Essere ecologisti non significa dire sempre "no" a tutto. Qualche volta occorre saper pronunciare dei responsabili e salutari "si".
La mia preoccupazione per la "burocrazia" è data dal fatto che le troppe "carte" da compilare spesso spingono il privato a disperdere in giro materiali che potrebbero essere tranquillamente portati in discarica dove verrebbero controllati prima di essere accettati.
Gentile Dino Valente,
ti ringrazio del tuo intervento. Rimangono tutte le preoccupazioni espresse nel mio articolo, oltre che mille altri dubbi (p.e. perchè conferire anche materiale riciclabile come plastica e vetro, oltre a tutto il resto?).
Non so se io sia ecologista o meno. Non mi sono posto il problema. Mi preoccupo soltanto del fatto che si sta esagerando con lo scempio al nostro habitat, che coinvolge tutti, anche quelli che non s'accorgono (o non hanno interesse a farlo) che stiamo percorrendo, e velocemente, la strada dell'auto-annientamento. Di fronte a questa realtà tragica credo sia giusto iniziare a proferire i nostri "no". E mi auguro che i "no" (questi, sì, salutari) siano sempre più numerosi degli irresponsabili e caprini "sì".
Gentile Antonio,
il fatto che alcuni materiali riciclabili siano conferibili in quella cava non significa che "debbano" essere scaricati là. E'dovere civico il riuso di tutto ciò che può essere riutilizzato. I "no" ed i "sì" vanno espressi a ragion veduta e facendo un bilancio costi-benefici. Ti ripeto la domanda a cui tu sfuggi. Preferisci vedere il potenziale "pericolo" diffuso in tutto il territorio salentino piuttosto che confinato in un luogo sicuro e controllato anche via satellite?
Ho imparato che l'irresponsabilità è di chi non cerca le soluzioni ai problemi ma preferisce aggirarli e chiudere gli occhi, per esempio, davanti ai veri e diffusi micro scempi dell'intero Salento. Da questo punto di vista francamente non capisco perché i "sì" sarebbero caprini(che cosa intendi con questo aggettivo?)? Come definiresti, invece, i "no"? Leonini?
Gentile Dino Valente,
forse mi sfugge qualcosa. O forse si sta utilizzando la solita tecnica di cambiare significato alle parole. "Conferibile" non ha forse la stessa accezione di "scaricabile"? O forse si sarà così virtuosi nella gestione di questa discarica che, una volta "conferiti", i materiali verranno uno per uno selezionati e poi inviati altrove per il loro riutilizzo? La "raccolta differenziata" non va forse fatta "prima" di buttar via le cose?
Caro Dino Valente non sfuggo alle domande. Io non voglio vedere il potenziale pericolo diffuso in tutto il territorio salentino, ma parimenti non vorrei nemmeno vederlo "concentrato" ad un fischio dalle abitazioni di Noha e di Galatina. [continua]
[continuazione del post precedente]
Quanto ai controlli via satellite, visto come sono già utilizzati per le discariche abusive sparpagliate nel resto del Salento, non posso che basarmi sul sospetto del loro utilizzo solo a parole, attesa la loro inefficacia reale.
Infine due parole sull'aggettivo "caprino". Che non ho utilizzato in senso letterale ma in senso letterario, con il significato di "ignorante" (con un'espressione brutta ma molto in voga si dice: "Essere ignorante come una capra")...
Mi dispiace contraddirti, ma utilizzerei anche "leonino" (a fianco di "caprino") come attributo ai "Sì". Un "sì leonino" assomiglia molto ad un "patto leonino" (che secondo il codice civile, art. 2265, è nullo). In diritto stride una situazione giuridica in cui al soggetto che percepisca i benefici, non si assuma anche gli aspetti negativi. Per questo la legge lo considera nullo, come se mai fosse esistito.
Lascia un messaggio