nov212013
Cari bambini, oggi voglio raccontarvi una storia. Una volta a Noha c’era il Natale. Non Babbo Natale, ma proprio il Natale in persona che si aggirava tra le vie del paese. C’erano alberi addobbati, luci colorate, panettoni e presepi, comete e regali. I bambini aspettavano che passasse quell’omone barbuto vestito di rosso sulla slitta, accompagnato da cornamusa, a consegnare il regalo che da tempo sognavano. La notte di Natale si ritrovavano tutti in Chiesa per adorare Gesù; si aspettava la mezzanotte per mettere lu bambinieddru nella sua povera mangiatoia. Anche gli adulti attendevano i loro regali non meno agognati di quelli dei loro figli. C’era chi aspettava un anno intero per giocare una partita a stoppa e chi non vedeva l’ora di spolverare il vecchio gioco della tombola, naturalmente sperando di vincere qualche cento lire. Ci si riuniva mesi prima per scaldare le voci per il concerto di Natale, ci si chiudeva intere notti nelle varie chiese per allestire il più bel presepe dell’anno, ci si vestiva tutti con abiti di festa per il giorno del bambinello.
nov202013
Non sappiamo se e quando si decideranno ad autorizzarlo, sappiamo bene però, che il suo caposcorta si chiama Saverio Masi e qualcuno magari avrà fatto i suoi calcoli: due fastidiosi ricercatori della Verità in un colpo solo. Rischiano anche gli altri magistrati del pool che si occupano del processo sulla trattativa stato-mafia che è reale, non presunta! Rischia il testimone chiave di questo processo, colui che ha costretto il ritorno della memoria a tanti smemorati eccellenti, Massimo Ciancimino che è addirittura senza scorta malgrado le minacce a lui dirette!
nov192013
Grande festa a Noha per l'arrivo dell'urna con le reliquie di San Gabriele dell’Addolorata, in una prima fase accolta da parroco Don Francesco Coluccia e poi da una festosa piazza San Michele.
Di seguito il servizio di Telerama.
nov182013
L’Associazione Culturale Galatina Project di Galatina, promuove annualmente il Premio Zucca per dare un riconoscimento a personalità che si sono particolarmente distinte nella promozione e nella valorizzazione del territorio salentino. Tra i premiati delle scorse edizioni:
il senatore Ugo Lisi- la senatrice Maria Rosaria Manieri- Giampiero Sabella ,campione mondiale di sleddog- il dott. Marcello Costantini, cardiologo- la casa editrice Chiriatti- l’editrice Salentina- Marcello Tarricone, direttore responsabile dell’Almanacco Salentino e direttore editoriale di “quiSALENTO-Angelo De Padova-Frate Minore Francescano
nov172013
Singolare evento la visita di San Gabriele dell’Addolorata che dall’Isola del Gransasso giunge a Noha. "Giovane Santo che a soli 21 anni ha saputo incarnare il vangelo di Gesù Cristo in un amore incondizionato a servizio dei più poveri. La Sua presenza sarà l’occasione per rinvigorire il dono della fede e sollecitati dal suo esempio sprone per un’azione caritativa e solidale a servizio dell’uomo" "La mia vita è una continua gioia. Non cambierei un quarto d'ora di questa vita" diceva. Questa testimonianza diventa stimolo per i giovani affinché vivano con entusiasmo e gioia la propria esistenza. Come loro patrono Egli viene ad incoraggiarli e a sostenerli. Si vivrà un’esperienza di gioia e di speranza." afferma il parroco Don Francesco Coluccia
nov172013
L’arrivo delle spoglie di San Gabriele a Noha è un evento unico e straordinario tutto il Direttivo del Partito Democratico di Noha partecipa con gioia all’arrivo dell’urna di San Gabriele dell’ Addolorata nella nostra parrocchia.
Noha 17/11/2013
nov162013
Ci sarebbe molto da elencare a proposito dei danni derivanti dall’obbrobrio rappresentato dal mega-porco fotovoltaico di contrada Roncella (ma il discorso rimane valido anche per tutti gli altri campi trafitti da queste corone di spine, ferro, silicio, e giacché ci siamo anche cemento, che intasano a chiazze vaste aree del Salento).
Questi mali incommensurabili – elenchiamo a caso - vanno dalle variazioni del microclima all’inquinamento elettromagnetico; dall’energia prodotta in eccesso che si disperde in rete al tema dello smaltimento dei pannelli una volta terminato il loro ciclo “vitale”; dalle famose “ricadute occupazionali” pari a zero ai danni all’immagine di un habitat intonso fino a qualche lustro fa; dagli effetti nefasti provocati sulla salute dei salentini a causa del fatto che queste “energie alternative” non hanno fatto altro che aumentare la produzione di energia da combustibili fossili (vedi Cerano) - grazie alla truffa dei cosiddetti “certificati verdi”, come già spiegato altrove - alla sottrazione di terreni all’agricoltura, finiti per definizione; dal depauperamento economico-finanziario della nostra terra considerata dai conquistadores di tutto il mondo come un bancomat da assaltare al lavoro nero, alle mafie, al riciclaggio di rifiuti nascosti in questi “parchi”, al giro di soldi e mazzette e truffe di vario tipo ai danni dello Stato (che ogni giorno stanno intasando la cronaca nera locale, come se già il resto non bastasse)…
nov142013
A proposito di campi di concentramento di impianti fotovoltaici nohani volevo cogliere l’occasione per ricordare, nel loro terzo anniversario, le storiche parole dell’ex-sindaco di Galatina Giancarlo Coluccia pronunciate nel corso di un intervista apparsa on-line anche su questo sito il 2 settembre 2010, conversazione davanti a telecamera e microfono, condotta dal bravo Tommaso Moscara. Che davvero non so come faccia a non scoppiare in fragorose risate in faccia all’interlocutore di turno, rimanendo invece imperturbabile di fronte alle scemenze propinategli dai politici di ieri e di oggi, inclusi gli americani e i Russi. Ma questa è un’altra storia.
Il per fortuna ex-sindaco di Galatina, a proposito del fotovoltaico, riuscì in quell’intervista da manuale a concentrare in poche ma sintatticamente malferme parole un incredibile numero di baggianate.
Dopo aver premesso che probabilmente la calura estiva poteva aver annebbiato la mente a qualcuno (inclusa certamente anche quella del sottoscritto) che s’era permesso addirittura di lottare insieme ad altri contro l’invasione dei pannelli in mezzo alla campagna, dopo essersi retoricamente chiesto se noi fossimo o meno per le energie alternative, e dopo aver aggiunto che comunque la sua amministrazione non aveva alcuna responsabilità in merito al fotovoltaico, il Giancarlo nostrano si è esibito in sperticati numeri da trapezista che neanche al circo Orfei. Se si fosse fermato alle prime elucubrazioni forse avrebbe fatto miglior figura. Ma i salti mortali evidentemente provocano in certi folkloristici personaggi una qualche forma, come dire, di ebbrezza.
nov122013
Stavolta non parlerò della Pantacom srl (nonostante ne sia tentato dato che la lingua batte dove il dente duole) ma di un altro giglio di campo, un altro fiore all’occhiello del capitalismo moderno.
Ebbene sì, lo confesso, anche stavolta ho voluto farmi del male. In uno dei miei sporadici attacchi di masochismo m’è capitato di spulciare qualche dato dal certificato camerale di un’altra società a responsabilità limitata (e te pareva): la “Fotowatio Italia Galatina”.
Come, non sapete chi sia costei? Suvvia, signori, ne vedete continuamente il capolavoro e soprattutto ne state pagando profumatamente vita e prosperità. E’ il gestore del mega-impianto di pannelli fotovoltaici che ha fatto sparire senza il permesso della popolazione ma con il silenzio-assenso dei nostri soliti politicanti una quarantina di ettari di campagna nohana di contrada Roncella, mentre altre centinaia di ettari sono stati trafitti da società consorelle, sempre ovviamente a responsabilità limitata, nell’intorno dello stesso feudo ed in quelli limitrofi.
Intendiamoci, questi certificati camerali, con gli annessi bilanci, non sono documenti top-secret e non c’è bisogno di essere agenti 007 o cofondatori di Wikileaks come Julian Assange per venirne in possesso. I prospetti Cerved sono dossier pubblici, aperti a tutti, e sarebbe il caso che davvero imparassimo tutti quanti a leggerli, ad iniziare da chi ha responsabilità di governo locale, possibilmente prima di prendere caramelle dal solito sconosciuto o - il che è quasi uguale - dai soliti noti, come a quanto pare si usa fare nei dintorni di palazzo Orsini.