Di Redazione (del 12/10/2015 @ 20:39:46, in Comunicato Stampa, linkato 1637 volte)

Il 15 ottobre prossimo, alle ore 18.00, si terrà la presentazione ufficiale, riservata agli organi di informazione, del libro “Prendi il rene per la gola” di Eugenio Rollo.
Secondo gli ultimi dati epidemiologici, circa l’otto per cento della popolazione soffre di disturbi a carico dei reni, si parla quindi di milioni di persone. Il progetto ha come obiettivo di affrontare le tematiche delle patologie renali con un’ottica interdisciplinare che unisca l’apporto della medicina, della dietologia e della psicologia.
Il testo è una raccolta di ricette e di informazioni nutrizionali per la prevenzione delle malattie renali, con un approccio basato non sulle limitazioni, bensì sulle opportunità di una alimentazione corretta e allo stesso tempo appetitosa. Peraltro suggerimenti e ricette possono essere utilizzate da tutti, a garanzia di un’alimentazione sana, seppur controllata e gustosa.
L’autore, Eugenio Rollo, è uno psicologo psicoterapeuta leccese, affetto da molti anni da patologia renale e attualmente in dialisi, che ha voluto unire nel libro l’esperienza di paziente nefropatico, la passione per la buona tavola e il contributo della propria professione, come esempio concreto di resilienza, reazione attiva e positiva alla malattia.
Partecipano all’incontro:

 
Di Antonio Mellone (del 10/10/2015 @ 15:28:18, in NohaBlog, linkato 1909 volte)

Bè, per divertimento,  per il piacere di rileggermi, per informare gli altri, per burlarmi del potere, per esercitare un mio diritto. Scrivo per procurare tachicardia al lettore (quell’uno che sarà), per porre domande, spingere all’azione, contestare la dabbenaggine degli allocchi, smascherare crimini contro natura e ragione. Scrivo per sognare, per resistere più che desistere, per salvarmi da chi mi dice: “non ti esporre”, per non rimanere alla finestra, e perché sarebbe più facile girarmi dall’altra parte.

Scrivo per solidarietà a Nino Di Matteo, per rompere il silenzio dei deficienti, per difendere la Costituzione, perché prediligo la denuncia alla rinuncia, e perché credo che un giorno questa terra sarà bellissima. Scrivo per turare i vuoti di memoria del mio popolo, per dare la sveglia ai belli addormentati, per colmare le omissioni dei cosiddetti giornalisti, per esser libero e perché non mi accontento di sopravvivere.

Scrivo per fermare la mattanza degli ulivi di mio padre, per salvare Otranto dai nuovi predoni, per non essere complice del massacro della mia terra, per dar voce a chi non ce l’ha e manforte ai compagni di lotta.   

Scrivo per continuare a sperare, per imparare cose nuove, per viaggiare nelle vite degli altri, per inventare lettori immaginari.   

Anche se fallissi nell’intento, anche se le mie parole volassero al vento, anche se il mio lettore (quell’uno) continuasse a poltrire, a sbadigliare, a non schierarsi, e a sottrarsi alle domande difficili, che riguardano lui stesso, anche se dovessi inimicarmi mezzo mondo, ebbene, sì, scriverei lo stesso.

Antonio Mellone

 
Di Andrea Coccioli (del 10/10/2015 @ 15:15:05, in Comunicato Stampa, linkato 1842 volte)
Alla fine dell'estate ho incontrato Angela Chirenti per definire gli ultimi dettagli sull'intitolazione di una strada comunale a suo padre. In quella occasione abbiamo ripercorso alcuni tratti della vita di Biagio Chirenti e soprattutto della sua intensa attività politica a difesa dei contadini, delle tabacchine e più in generale delle classi sociali più deboli, nella lunga e dolorosa  rivendicazione  dei loro diritti e della loro libertà. Nel racconto di  Angela, spesso rotto dall'emozione, ho  colto il senso dell'agire politico di suo padre, ben lontano dall'esperienza dei nostri giorni. Oggi commemoriamo l'Uomo, il Capo popolo, il Sindaco, ma tutto ciò non deve ridursi alla mera intitolazione di una strada comunale, ma deve essere l'occasione per diffondere il  messaggio simbolico che ancora oggi ci consegna Biagio Chirenti.  La democrazia è stata una conquista e l'onestà e la schiena dritta sono valori  a cui ogni cittadino deve tendere, soprattutto la donna o l'uomo che ha responsabilità politiche.
 
Di Redazione (del 09/10/2015 @ 19:33:08, in Comunicato Stampa, linkato 1999 volte)

La Commissione Comunale per le Pari Opportunità di Galatina organizza il prossimo 11 ottobre alle ore 18.00 al Palazzo della Cultura, una tavola rotonda sul tema del sessismo, con l'obiettivo di mettere in evidenza le profonde contraddizioni che condizionano e segnano la nostra società. E proprio attraverso il linguaggio, dimora dell'essere e potente motore di cambiamento, che si trasmettono diversità e diseguaglianze sociali, contribuendo al rafforzamento e alla costruzione di vecchi e nuovi stereotipi culturali.

"Le parole in genere: linguaggi e comportamenti sessisti", sarà questo il tema dell'incontro di domenica, un momento di riflessione per cercare di offrire gli strumenti necessari a riconoscere e contrastare questo fenomeno spesso molto subdolo , affinché le forme di comunicazione e i comportamenti siano rispettosi delle differenze di genere.
Al termine delle relazioni si aprirà un dibattito con i partecipanti all'evento. Introducono:

Fara Bandello, Presidente della Commissione Comunale per le Pari Opportunità di Galatina; Daniela Vantaggiato, Assessora alla Cultura e ai Servizi Sociali. Interverranno alla tavola rotonda:

Loredana De Vitis, dottoressa in Filosofia, giornalista e autrice, ideatrice del progetto internazionale "Io sono bellissima" contro gli stereotipi della bellezza femminile: " Lo scandalo di parlare al femminile"; Rossella Maggio, docente nella scuola superiore, scrittrice: " La parola, la scrittura, l'azione nell'ambito dei linguaggi e comportamenti sessisti";

 
Di Marcello D'Acquarica (del 05/10/2015 @ 23:59:18, in NohaBlog, linkato 3704 volte)

“Nove e trenta ritrovo in piazza”, così dettava l’annuncio pubblicato più di due mesi fa su questo stesso sito. E’ presente all’appuntamento praticamente soltanto  l’infaticabile organizzatore di questo bellissimo ritrovo: Giuseppe Zerbi. Io arrivo con qualche minuto di ritardo e ovviamente Giuseppe mi richiama all’ordine rimproverandomi la scarsa “nordicità”. Ma non sono il solo. Pian piano arrivano in piazza anche  tutti gli altri.

Siamo pronti per la grande festa attesa da tempo. E’ una bella giornata di sole e l’emozione nel rivedere i compagni d’infanzia, alcuni anche dopo tre o quattro decenni, tiene alta l’attesa. Una volta in chiesa, in modo quasi spontaneo, ci si accomoda fra i banchi come ai tempi della scuola, o come si usava fare ai tempi nostri: gli uomini da un lato e le donne dall’altro.

Ci si guarda con meraviglia, curiosi forse di scoprire in ognuno di noi il bambino di un tempo. Nell’attesa speriamo che altri ritardatari si aggiungano a questo scenario di gioia. Ci sorprende piacevolmente l’apertura della Messa con l’annuncio ai presenti della ricorrenza del nostro anniversario. Ci gratifica molto l’essere considerati, da parte del parroco, che ringraziamo, come un valore per la  comunità. Cosa che si ripete con il commiato e gli auguri da parte dei presenti con un forte applauso. Resta però quasi impossibile non renderci conto del vuoto che lasciano i nostri sei amici: Roberto, Luigi, Piero, Guido, Gino e Maria Rosaria. La loro presenza è comunque viva e forte nei nostri stessi sguardi colmi di evidente emozione.

Fuori dalla chiesa io e Giuseppe distribuiamo le copie di un libretto e di un cd in cui abbiamo raccolto alcune foto d'archivio in bianco e nero ed altre a colori. Il libretto, rilegato con eleganza e semplicità, è stato l’ultimo "arrivo" della mattinata (praticamente non ci speravo quasi più). Ma il nostro instancabile Antonio Congedo, di AGM, non si smentisce mai e, preciso com'è (del resto essendo ingegnere e fisico, i calcoli se li sa fare) riesce a mantenere sempre la parola data, nonostante la nostra ansia.  

L’epilogo della giornata lo potrete vedere e leggere da voi stessi osservando i volti nelle foto e nei video che Albino gentilmente ha allegato a questa mia breve relazione.

Ringrazio tutti per essere convenuti a questa bella festa. 

E come da vostro stesso impegno, spero si possa ripetere al più presto, magari senza dover attendere altri 60 anni.

 
Di Antonio Mellone (del 03/10/2015 @ 21:07:42, in Fetta di Mellone, linkato 9007 volte)

Caro sindaco Mimino Montagna,

anche se non sembra….. sono la sottoscritta tua delegata per la frazione di Noha. Premetto subito che… devo evitare di mettere tutti questi…..puntini di sospensione sennò quel saputello nonché…. rompicoglioni di Antonio Mellone mi prende per il….. LOCULO da qui all’eternità!!!!!!!

Non mi è facile, proverò in tutti i modi a ridurli ai minimi termini, questi puntini, anzi ai Mimini termini, hahahahahaha.

Tu sai che io quando mi ci metto faccio le cose con il cuore (anche se il Mellons’ di cui sopra, quando gli prudono le mani, scrive che utilizzo un altro organo posto un po’ più in basso, e che inizia sempre con CU. Ma, sai, lui è fatto così, non è cattivo: è solo che ha il brutto vizio di canzonare il POTERE: e io, modestamente, può). E poi, detto tra noi, quella che lui pensa sia satira (che a me non piace, anzi non mi fa per niente ridere) altro non è che…….tutta pubblicità per me. Tiè!!!!

 
Di Andrea Coccioli (del 03/10/2015 @ 20:57:44, in Comunicato Stampa, linkato 7096 volte)

Entro il 2016, la regione Puglia sarà una delle più avanzate realtà italiane con soluzioni tecnologiche di nuova generazione grazie alla connettività conbanda ultralarga che sarà realizzata con la posa di nuove infrastrutture in fibra ottica in 148 comuni, oltre i Capoluogo di provincia già coperti dal servizio, per favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea.

Grazie a questo importante progetto, l’88% del territorio regionale sarà raggiunto dalla rete NGAN (Next Generation Access Network) ad altissime prestazioni.
La diffusione estesa della Banda Ultralarga sul territorio regionale permette e migliora l’erogazione di servizi on-line per i cittadini e le imprese, la diffusione dell’informazione, la condivisione ed accessibilità del patrimonio regionale, l'inclusione dei cittadini nella vita amministrativa regionale, l’adozione di nuove tecnologie a supporto dell’innovazione e del cambiamento nel campo sociale, sanitario ed economico.

 
Di Redazione (del 02/10/2015 @ 21:30:11, in NohaBlog, linkato 8248 volte)

Egregio Sindaco Montagna ,

Siamo Roberta, Ilaria e Alessio  della scuola Media  dell’Istituto Comprensivo Polo 2 di Noha . È arrivato il momento  di segnalarle che noi ragazzi e i suoi concittadini  siamo stufi delle mille scuse che ogni anno ci vengono servite su un piatto d’ argento. Le possiamo assicurare che i nostri genitori fanno pienamente il loro dovere pagando le tasse per la nostra città . Voi perché non fate il vostro dovere da sindaco? Sono 3 anni  che le chiediamo la rete WI-FI per la nostra scuola , noi come studenti abbiamo il diritto di studiare dignitosamente  e vivere in un paese che ci fornisca buoni servizi .La nostra scuola  va migliorata perché noi siamo il futuro  di questa città e le possiamo dire sinceramente  anche se abbiamo solo 14 anni che abbiamo già le nostre idee riguardo la politica del paese. Non  vorremmo perdere la fiducia che  un sindaco dovrebbe dare ai suoi concittadini perché  lei dovrebbe dare l’esempio in primis, non si può studiare in una scuola  senza tecnologia perché siamo tagliati fuori dal resto del mondo. Forse con un semplice abbonamento mensile  risolverebbe  la situazione. Ora crederà  che i problemi siano finiti qui ma questa è la punta dell’iceberg.

 
Di Redazione (del 01/10/2015 @ 21:28:29, in Comunicato Stampa, linkato 12333 volte)

“Note a margine”, la mini rassegna che ha animato l’estate nelle periferie galatinesi volge al termine e ospita, nella sua ultima tappa, venerdì 9 ottobre, La Compagnia teatrale “IO CI PROVO”, presso il Centro Polivalente di via C. Menotti a Noha di Galatina.

Dopo lo spettacolo andato in scena al teatro Paisiello di Lecce, la compagnia, magistralmente diretta dalla regista Paola LEONE, continua la sua tournée per raccontare la pluriennale esperienza del laboratorio teatrale che si svolge all’interno della Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce.

IO CI PROVO, rappresenta la testimonianza di un percorso formativo, non una maniera di impiegare il dei detenuti in carcere, ma la possibilità di dare una dimensione interiore che serve ai detenuti per maturare un senso critico verso loro stessi e il luogo in cui si trovano, una concreta possibilità di cambiamento e reinserimento delle fasce più deboli all’interno della società civile nell’ottica della promozione delle buone prassi e delle politiche attive per il reinserimento lavorativo delle persone svantaggiate.

 

Canto notturno di un pastore ...

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