nov172023
In occasione della Festa Nazionale dell’albero l’Associazione Città Nostra nell'ambito del progetto “We Are: siamo il paesaggio che viviamo” avviso Puglia Capitale Sociale 3.0, organizza sabato 18 novembre una passeggiata in bici alla scoperta di alcune curiosità sulla storia di Noha. L’evento precederà l’iniziativa di Legambiente Galatina “Pianta un Amico” e lo spettacolo dell’artista Bluelady per i più piccoli.
nov162023
Le zone circoscritte in colore verde nell’immagine rappresentano i parchi (anche nel senso di “contenuti”) di Galatina
Premesso che per sopperire alla desertificazione in corso, non solo delle campagne ma anche dell’abitato, non basterebbero miliardi di feste dell’albero. Una città senza boschi è una città senza polmoni, o comunque malata. Nel seguente collegamento si possono riscontrare i dati del RTP relativi al periodo 2013-2017 del DSS di Galatina (sanita.puglia.it)
Parliamo quindi di Galatina in quanto “Città Vivibile e Verde”.
Nei sei numeri della storia urbanistica di Galatina e frazioni, pubblicati su Il Galatino di questi ultimi mesi, a proposito di “città vivibile” ne scrive l’Arch. Rosario Scrimieri. Si tratta di uno scrigno di informazioni di un grande valore storico.
Da questa raccolta precisa si capisce per quale ragione Galatina si ritrova ad essere oggi una città sofferente dal punto di vista urbano e ambientale.
In una nota delle varie controversie per adottare un PUG (Piani Urbanistico Generale), scrive così l’architetto nel primo numero de Il Galatino:
..”potenti” cittadini che miravano a salvaguardare soprattutto i loro personali interessi, chiedendo estensioni di edificabilità ai loro terreni e l’aumento delle cubature, si favorì l’edificazione dei cosiddetti “Grattacieli” che trasformarono la città in un disastroso scenario urbano, inquieta e confusa”.
E poi ancora:
“Così diversi da quelli edifici precedenti con le loro facciate e cortili, dai palazzi storici e strutture religiose campanili compresi, pregnanti di armonia e bellezza offuscata dal nuovo stile che della bellezza ha ben altra considerazione. La figurabilità del passato, che identificava Galatina in una città rilassante, si trasforma in pochi anni in una identità moderna, inquieta e confusa.”
E così che dalla specifica disamina si evince il percorso rocambolesco con cui Galatina partorisce un PUG, “rigonfio” di cubature utili ai pochi e dannosi ai molti. A partire dagli anni 1967/68 (con il tentativo dell’ingegnere Saverio Congedo, degli anni 1971/’73; e poi con l’affidamento all’Arch. Raffaele Panella, sospeso ancora per il Programma di Fabbricazione con relativo Regolamento dell’architetto Carlo Martines) arriviamo fino agli anni ’90 con il progetto dell’ingegnere Luigi Cervellati, integrato e modificato sempre a favore di maggiori cubature dall’ingegnere Claudio Conversano con cui Galatina vede finalmente l’approvazione del Piano Urbanistico Generale con delibera n.62 del 6 /12/ 2005.
A parte le infinite vicissitudini “tribali” fra i vari contendenti il metro cubo da “strappare” per definire un Piano Urbano Generale decente in circa 40 anni di tempo e di soldi spesi, è chiaro che il risultato della “Città stratificata” non può essere degno di quell’altra cosiddetta “Città d’Arte”.
Piantare un albero o due all’anno è soltanto un segnale promosso da un’associazione ambientalista come la nostra, ma non la soluzione del problema: chi dovesse pensare che questa sia la panacea di tutti i mali ambientali o è un illuso o in mala fede.
Contando le villette e/o parchi pubblici ibridi, misti cioè con verde e mattoni, presenti a Galatina, e cioè: Falcone e Borsellino; Bersaglieri; San Francesco; villa Comunale; Parco di via Calatafimi; Stazione e Giovanni Fedele, secondo un calcolo approssimativo a Galatina vi sono meno di 2,80 mq di verde pubblico pro capite (mentre il Decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 impone ai comuni un minimo di 9 mq pro capite). Il Verde urbano.pdf — Qualità dell'ambiente urbano (isprambiente.it)
Ma non occorrono decreti o normative per capire che la proporzione fra verde pubblico e area cementata è contro natura. La stessa cosa, ovviamente, vale per le frazioni di Noha, Collemeto e Santa Barbara.
Se alla fame di terra da ricoprire di cemento e asfalto (con connesse autorizzazioni trionfalistiche da parte degli uffici preposti) si aggiunge anche il fatto che i cosiddetti “parchi cittadini” (tipo quello della Stazione) sembrano abbandonati a se stessi, mentre su alcuni viali (tipo viale don Bosco) la scure si è abbattuta su alberi sanissimi, mentre su altri viali sta senza dubbio per abbattersi ancora inesorabile, il quadro è chiaro o quasi.
Qui serve una svolta fatta prima di tutto di un linguaggio nuovo (nuovo dico, non tutto chiacchiere e marketing buono per i followers), e quindi di una Politica finalmente attenta più all’uomo che al suo fatturato. La vita è “natura” e l’inquinamento è malattia, e questo è un dato di fatto. Se non facciamo qualcosa per lasciare ai posteri spazi sani e reversibili, il futuro di Galatina e frazioni resterà quello di un borgo bloccato nel cemento senza servizi pubblici primari. Come scrive lo stesso Arch. Rosario Scrimieri nella sua relazione: “basta con le espansioni residenziali a catena ma… Qualità e non più quantità”.
Marcello D’Acquarica
Presidente di NoiAmbiente e Beni Culturali di Noha e Galatina
nov152023
Veritas filia temporis
La verità è figlia del tempo ed il tempo scopre tutto.
Il 17 settembre avevamo posto un’interrogazione al Sindaco di Galatina sull’utilizzo del Kartodromo, bene confiscato alla mafia con procedimento definitivo ed affidato all’ Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata, (ANBSC), in occasione del concerto dei Negramaro tenutosi il 12 agosto u.s.
Attesa la risposta che è pervenuta a firma del Sindaco solo il 24 ottobre, abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con la Prefettura di Lecce, giacché nella risposta, evasiva, confusa nel merito, piena di inesattezze, si faceva riferimento al “conforto” della Prefettura circa le modalità di gestione del procedimento in questione.
Quasi a tirare in ballo il Prefetto, cioè lo Stato, nella scelta di “derogare” al codice antimafia che disciplina tale materia con fermezza e rigore.
Siamo usciti da tale incontro, non pubblicizzato prima per rispetto del Prefetto e della Prefettura tutta, rafforzati nel convincimento che LO STATO NON DEROGA, e che le funzioni di controllo sugli atti amministrativi messe in campo dalla minoranza sono risultate necessarie a ristabilire la verità e rafforzare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni.
Nel ringraziare la Prefettura per i chiarimenti fornitici, durante l’incontro abbiamo appreso che la stessa Agenzia Nazionale che amministra i Beni confiscati alla mafia il 20 settembre, appena due giorni dopo aver ricevuto per conoscenza la nostra interrogazione, ha inviato una nota molto chiara e incontrovertibile al Sindaco Vergine (Nota nr. 57668 del 22.09.23).
La risposta del Sindaco, (Nota nr. 60421 del 03.10.23) ha lo stesso tenore della risposta inviata a noi consiglieri di minoranza.
Assistiamo sgomenti ad un capovolgimento della verità e all’assoluta inconsapevolezza del Sindaco Vergine della portata del problema posto.
Riassumiamo dunque per aiutare a comprendere:
nov142023
La struttura della facciata odierna della chiesetta dedicata in Noha alla Madonna di Costantinopoli è molto semplice. Presenta un’unica porta d'accesso con cornice in pietra leccese. Lateralmente vi sono due paraste lisce sempre in pietra leccese e al di sopra della porta vi è un rosone. La parte superiore del prospetto si chiude a capanna con elementi decorativi nel medesimo materiale lapideo.
L’interno si sviluppa in un’unica navata. La costruzione ha un piccolo campanile con una sola campana. Anche nella relazione della visita pastorale del 1452, nella chiesa “S.Maria de…” di cui ho detto più sopra, si dice che la chiesa ha una sola campana. Negli anni della mia infanzia quando anch’io dimoravo a Noha, ricordo molto bene che nella stanza che oggi funge da sacrestia, separata dalla cappella da una parete, vi abitava una famigliola molto modesta.
Nella nostra chiesetta di via Collepasso oggi vi è un quadro di 134 cm di altezza per 105 di larghezza raffigurante la Madonna di Costantinopoli. Il dipinto è a olio su tavole di legno. Una mano maldestra ha tentato di restaurarlo credo purtroppo non nel migliore dei modi. La bellissima Madonna col Bambino un tempo era sulla parete centrale dell’abside. La Madre di Dio è assisa sulle nubi, indossa un abito rosso mentre un manto azzurro l’avvolge tutta, scendendole fino ai piedi. Un’aureola di luce rischiara il suo volto con le 12 stelle (4 non visibili) secondo l’iconografia tratta dal libro dell’Apocalisse.
La Madonna regge il Bambin Gesù con la sinistra, tenendolo stretto a sé. Il Bambino è vestito di bianco (simbolo di luce) e regge il mondo nella mano sinistra mentre con la destra sembra benedirlo. Ai due lati, uno per parte, sono collocati due Santi: Santa Lucia (Siracusa 283 – Siracusa 304) e San Gaetano de Thiene (Vicenza 1480 - Napoli 1547). In basso, sullo sfondo, ancora una volta la città di Costantinopoli che brucia. Sarebbe bello che questo quadro venisse ripreso da un’equipe di restauratori, e dopo opportuni restauri, rimesso al suo posto, vale a dire al centro dell’abside.
nov142023
Anche quest’anno si avvicina l’attesissima “Festa dell’Albero 2023” con il bellissimo slogan “Pianta un Amico” e per questo l’associazione Legambiente “La Poiana” con sede a Galatina, ha deciso di piantare qualche amico sul nostro territorio!
Quest’anno saranno varie giornate: si parte venerdì 17 Novembre alle ore 15:00 con la piantumazione di un bellissimo albero di Melo Verde presso la scuola per l’Infanzia sita in via Montecassino a Galatina, con la quale l’associazione “La Poiana” aveva già intrapreso delle attività sul tema dei diritti naturali dei bambini.
A seguire ci sarà Sabato 18 Novembre a Noha, dalle ore 11:00, la piantumazione di un’essenza arborea presso un’area verde in via Tito Lucrezio ed inoltre un momento di convivialità insieme a tutti i cittadini e all’associazione “Città Nostra” APS con presidente Dino Bandello, che in bicicletta raggiungeranno l’area verde succitata con l’animazione della bravissima Marta Sfragara, in arte “BlueLady” che allieterà i più piccoli con giochi con bolle di sapone e tante altre sorprese.
Il terzo incontro e il terzo “amico” piantato da Legambiente sarà a Collemeto, Domenica 19 Novembre alle ore 9:30, insieme alle associazioni “Fidas” Collemeto di Carlo Perrone e “Natural-mente NO Riufiti” di Antonio Geusa, presso la nuova Palestra in via La Spezia.
Martedì 21 Novembre alle ore 10:30 invece ci sarà la quarta piantumazione all’interno dell’area verde dell’Asilo Comunale di Via Arno, a Galatina, appartenente al Polo 2, con un momento di festa insieme ai piccolini che conosceranno il loro nuovo amico e compagno d’avventure dell’anno scolastico.
“Anche quest’anno ci impegniamo con delle piantumazioni, da quando abbiamo fondato il nostro circolo, abbiamo portato sul territorio di Galatina oltre 60 alberi” , dice il presidente del circolo Legambiente, Silvana Bascià, “tanti li abbiamo perduti, perché purtroppo non è semplice come sempre piantarli e prendersene cura, nonostante le promesse fatte e le euforie dei primi giorni da parte degli istituti scolastici, e far comprendere quindi a grandi e piccini che l’albero ha bisogno di cure e attenzioni proprio come un essere umano, ecco perché quest’anno ne pianteremo solo quattro su Galatina e in zone dove è garantita l’acqua e la cura”.
nov142023
Ogni giorno la scuola si relaziona con moltissime persone, dagli alunni ai genitori e i docenti, dagli enti alle associazioni. Ogni giorno ci sono attività curricolari ed extracurricolari che vedono coinvolti gli alunni che, una volta usciti da scuola, vivono la città e le frazioni. La comunicazione è diventata un elemento imprescindibile dell’attività quotidiana.
Il 1° agosto nel 1979 è stato fondato dall’allora 1° Circolo didattico di Galatina il giornale "Il Grillo Parlante", quasi 45 anni fa, grazie ad un’intuizione del direttore Toma che ha voluto trasmettere il grande valore per una esperienza giornalistica, fatta oltre che della creazione del giornale anche dalla stessa sua stampa. Il giornale per alcuni anni ha visto la stampa con edizioni bimestrali o trimestrali che aprivano una finestra sul mondo della scuola e che sono rimaste un ricordo vivo in tutti gli ex studenti.
Proprio per essere sempre più vicini alle famiglie ed all’esterno, l’Istituto Comprensivo Polo 1, lo scorso anno, ha attivato due canali social istituzionali, per poter rendere partecipi tutti i soggetti interessati delle attività quali convegni, manifestazioni, uscite didattiche, nella consapevolezza che la corretta comunicazione contribuisce a creare quel legame tra istituzione scolastica e famiglia, sempre rispettando la privacy e tutelando gli studenti dai pericoli che la rete può causare.
Al termine dello scorso anno, attraverso un progetto di giornalismo, alcuni studenti della scuola secondaria di primo grado hanno appreso cosa significhi far parte di una redazione, arrivando a realizzare un vero e proprio Tg con interviste a persone ed istituzioni.
il 23 dicembre 2023 il Polo 1 riprenderà la tradizione del Grillo Parlante e pubblicherà un primo numero digitale. Una scelta fortemente voluta dalla dirigente Luisa Cascione e condivisa dal collegio docenti. Un giornale nella scuola, per la scuola ma anche per il territorio, in una interconnessione continua che darà l’opportunità agli studenti di osservare la città in modo diverso.
Il nuovo Grillo Parlante conserverà le peculiarità del passato, integrando la struttura del giornale d’allora con nuove rubriche ed anche nuovi canali di comunicazione, alcuni dei quali già collaudati (come Facebook ed Instagram) ed altri nuovi come i podcast. Un giornale fortemente inclusivo che avrà come veri protagonisti gli alunni, in un momento di formazione e crescita come quello della redazione giornalistica, grazie al supporto costante dei loro docenti.
nov132023
Oggi si è svolta a Lecce, davanti alla sede della Regione Puglia, una importante manifestazione per una protesta/proposta in merito ai tributi dei consorzi di bonifica.
Non siamo contrari ai Consorzi, purché funzionino!
Per anni i consorzi non hanno erogato servizi con le conseguenze che tutti conosciamo. Con la pulizia dei canali, torrenti e voragini naturali avrebbero dovuto mitigare il rischio idrogeologico, che inevitabilmente, non facendo i servizi, hanno avuto ripercussioni nei confronti delle proprietà dei cittadini, in particolare, per il nostro territorio, di quelli di Noha.
E’ il momento di dire basta e sanare una volta per tutte le incongruenze di richieste di pagamento dei contributi per servizi mai resi.
Bisogna che le amministrazioni comunali prendano posizione e convochino un tavolo tecnico, che fino a un anno fa era fattivo e grazie al quale abbiamo fatto progetti e pulizie dei canali, non ultimo quello del Torrente Asso, o della voragine Marsellone e altre opere previste.
L’Amministrazione di Galatina è totalmente assente e nonostante abbia chiesto al Presidente della Commissione e all’Assessore al ramo di convocare il tavolo tecnico, quattro mesi fa, tutto è fermo.
Le Amministrazioni devono essere al fianco dei cittadini e conoscere i problemi, forse la mancata risposta è proprio dovuta a questo, alla mancata conoscenza del territorio e delle sue problematicità.
La scorsa settimana abbiamo organizzato un’assemblea a Noha, molto partecipata, durante la quale è emersa con forza la posizione dei cittadini contrari al pagamento per servizi mai ricevuti. E oltre al danno anche la beffa di vedersi il fermo amministrativo del proprio autoveicolo per il mancato pagamento del tributo.
Mi aspetto a breve una risposta, che mi auguro veda l’amministrazione tutta prendere posizione per questo problema che si aggiunge a quelli che già affliggono la nostra agricoltura e i nostri concittadini.
nov132023
Aprire un libro ed entrare in una storia, attraverso le parole e le immagini, è una delle esperienze più belle che un bambino e un adolescente possano fare.
Leggere apre la mente, stimola domande e regala risposte, ma queste non saranno mai definitive, ultime, c’è bisogno anche della fantasia, dell’immaginazione che aiuteranno i più piccoli a costruire la propria identità. In questo processo, gli insegnanti e i genitori assumono quel compito fondamentale di mediatori e di compagni. Ecco perché vale la pena segnarsi in agenda i più importanti appuntamenti letterari dell’anno, con i tanti eventi collaterali dedicati ai piccoli: andarci insieme, potrebbe essere l’occasione per scegliere la prossima storia da leggere!
L’Istituto Comprensivo Polo 1 di Galatina e Collemeto ha concluso, anche quest’anno, l’esperienza dedicata al progetto nazionale “Io Leggo Perché”.
Durante tutta la settimana dedicata, gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria sono stati coinvolti in un percorso dinamico di lettura - ascolto di due albi illustrati “La montagna più alta del mondo”, “Non tutte le principesse”, hanno visitato le librerie, hanno sperimentato attività grafico-manipolative realizzando una grande farfalla e libri di carta improvvisandosi “autori”, da riempire con i propri elaborati testuali o grafici perché “i libri ti danno ali per volare”.
Invece, gli alunni della scuola secondaria di primo grado e le classi quinte della scuola primaria, hanno aperto le porte a famiglie e librerie per l’evento “Liberi di diventare grandi” partendo da “Le fiabe capovolte” per riflettere sulla parità di genere.
Alunni impegnati nell’intonare e drammatizzare Pippi Calzelunghe e la postina, con lettura di brani dedicati tratti dal libro “La portalettere” (di Francesca Giannoni) e Corse di Tram (di Eleonora Laffranchini) e poi ancora Tremotina, La gatta con gli stivali, Raperonzolo, Cenerentolo. Non sono mancate letture in lingua francese (“Les filles peuvent le faire aussi et les garçons peuvent le faire aussi” di Sophie Gourion), in lingua spagnola (“Tal y como soy” di Hélène Druvert) e in lingua inglese (“Not all princesses dress in pink” di Jane Yolen e Heidi E. Y. Stemple e “Billy Elliot”) assieme agli interventi musicali a cura dell’Orchestra Giovanile Giovanni Pascoli e gli allestimenti artistici.
I nostri elaborati finali (tutti inseriti all'interno di un videoclip) sono stati condivisi sulla piattaforma #ioleggoperché che ci permetterà, insieme a una libreria con noi gemellata, di partecipare a un concorso a premi (contest) insieme ad altre scuole del territorio nazionale e avere la possibilità di vincere un buono acquisto del valore di mille euro, utilizzato per acquistare libri per le biblioteche scolastiche.
La dirigente Luisa Cascione: “Questa sera abbiamo letto insieme, abbiamo raccontato e condiviso storie ed emozioni attorno al nostro “focolare-scuola”, abbiamo letto due volte, per noi stessi e per gli altri, perché solo dalla costruzione del noi deve emergere l’io; abbiamo letto perché senza uguaglianza non c’è democrazia, senza riconoscimento reciproco non c’è giustizia e non si può aspirare alla pace, senza parità di genere non c’è futuro”.
Fiorella Mastria
nov122023
A Noha non fai in tempo a stupirti per un murales dal pennel fuggito che all’indomani te ne ritrovi un altro, sulla medesima parete, a mo’ di rattoppo a colori un tantino più kitsch del precedente. Assodato che il materiale usato è tutto men che inchiostro simpatico a scomparsa, assalito da vecchi e nuovi dubbi esistenziali ti chiedi: ma la fanno apposta a tirarti dietro i secchi di vernice per due soldi quando l’inflazione dell’Area Euro è ancora galoppante?
Per chi non fosse addentro al mistero di The Wall provo a riassumere i termini della Quistione. Un bel giorno di fine estate i nohani si ritrovano il muro dell’ufficio anagrafe di via Calvario pitturato di un azzurro pastello tendente all’acquamarina quando è scirocco squaiato. Per la verità all’inizio non ci avevano fatto tanto caso, son fatti così e molti di loro si fanno scivolare addosso questo e ben altro; poi qualcuno ha iniziato a blaterare, a ragion veduta, di Bonus Sfacciati, mentre qualche altro ha ipotizzato l’apertura in quei locali di una succursale del mercato ittico gallipolino (ebbene sì, ultimamente la realtà sembra librarsi sulle ali di un ippogrifo).
Insomma, pennellata dopo spennellata, appaiono in tutto il loro splendore una ragnatela, un’enorme taranta pelosa ca mancu li cani, e soprattutto l’immagine di un San Paolo fuori le mura, anzi due San Paolo (la famosa bilocazione, prima e dopo la conversione sulla via di Damasco), con tanto di aureola, spada, mantello, barba, ma questa volta senza nemmeno gli occhi (per piangere). Dopo le prime paralisi facciali con bocca spalancata e sopracciglio immobile degli astanti, le consequenziali considerazioni circa la discutibile reputazione delle nonne dei rispettivi protagonisti dell’affaire, le interrogazioni dell’opposizione e la prima e ultima reazione della virginea amministrazione cittadina che aveva tutta l’aria di un: “E mo’ che cazzo gli diciamo a questi?”, i Macchiaioli de nohantri, tronfi manco avessero dipinto il Giudizio Universale alla Sistina, dopo aver cancellato il tutto fischiettando come niente fosse, tirano fuori dal cilindro di tinta una falce senza martello, un carretto bonsai volante, un campo di cereali del foggiano (con il Gargano incorporato), un rettangolo oblungo che vorrebbe somigliare al puteale di un pozzo, una spigolatrice da fare invidia a quelle del Millet, e finalmente alcune piante di tabacco del tempo che fu, vegetali del tutto sconosciuti alle Generazioni Alpha e Z, e credo pure ai Millennials, i cui esponenti, al pari del noto gruppuscolo di scienziati à la page, confidando nelle sempreverdi varietà “resistenti alla Xylella”, avranno esclamato a gran voce e alquanto stupefatti: “Evviva Maria!”.
Nell’attesa dell’aggiornamento del nostro Murales a Ore con un nuovo affresco però a caldo da parte del Bansky di turno, e del connesso Vernissage tutto circenses senza panem di cui l’attuale Giunta postdemocratica sembra essere l’incontrastata paladina, per non farci mancare nulla, gli ormai popolarissimi collezionisti di fiaschi (recipienti fatti apposta per i Negramaro), piuttosto che perder tempo, che so io, nella convocazione di un consiglio comunale per il conferimento della cittadinanza onoraria a Julian Assange (perché mai spendere una parola a favore di chi osi documentare i crimini di guerra del democratico Occidente), dichiarano la loro formidabile controffensiva a suon di esposti in Procura a prezzi di saldo contro chiunque ardisca mettere in discussione una delle quattro P del loro Marketing Mix (vale a dire Prezzo, Promozione, Pubblicità e Puttanate).