In queste settimane caratterizzate dallemergenza coronavirus, lattività dellamministrazione comunale è andata avanti con il completamento dei progetti sui quali si era già al lavoro. E di oggi lapprovazione da parte della giunta comunale del progetto esecutivo per i lavori di ristrutturazione delledificio ex tribunale di via Monte Bianco, da destinare a nuova sede degli uffici comunali, per un importo pari a circa 480mila euro.

I lavori di adeguamento dellimmobile, al fine di ospitare gli uffici comunali, sono stati da sempre al centro dellattenzione della nostra azione amministrativa e, una volta ultimati, lex tribunale potrà garantire unadeguata collocazione dei diversi uffici e la loro piena fruibilità da parte dei cittadini di Galatina.

In particolare, il progetto prevede che al piano terra dellimmobile siano allocati i settori Anagrafe, Tributi ed Ufficio Tari, Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili, mentre al primo piano avranno sede gli uffici dei Lavori Pubblici, Urbanistica e Suap. Come è facilmente intuibile un simile accorpamento non permetterà solo una maggiore comunicazione e collaborazione tra diversi uffici e unestrema comodità per lutenza, ma garantirà anche di liberare definitivamente alcuni immobili già presenti sul piano delle alienazioni e di destinare a nuovo utilizzo gli altri immobili.

Ricordiamo che limmobile in questione è già stato oggetto di interventi per un importo di 130mila euro derivanti dal decreto crescita e destinato alladeguamento degli impianti. Nel dettaglio, i lavori già eseguiti sullimmobile hanno riguardato la sistemazione della cabina di trasformazione e il rinnovo di tutti i quadri elettrici predisponendoli alla tipologia degli impianti previsti, con un lavoro sinergico tra i due progetti.

 
Di Antonio Mellone (del 14/04/2020 @ 18:07:00, in Recensione libro, linkato 1381 volte)

All’inizio fu il prete Pantaleone (XII secolo) a comporre tessera dopo tessera il mosaico di Otranto. Nove secoli dopo è Paolo Ricciardi, monsignore, a continuare in un certo qual modo l’opus tessellatum che rese ancor più celebre la città martire. Con la differenza che il materiale del primo mosaicista era costituito da lacerti lapidei policromi, marmo, ceramica, e altri frammenti duri; quello del secondo da tarsie coriacee, non meno resistenti, ergo niente affatto arrendevoli: i libri. Non so più quanti ne abbia scritti, don Paolo. Ho perso il conto.

Quest’ultimo volume, ancora caldo di pressa dell’Editrice Salentina (Galatina, gennaio 2020), ha per titolo “Dieci battaglie leali” e, stante il blocco delle visite di cortesia a causa dell’epidemia, mi è pervenuto per posta ordinaria. Ora, quando mi giunge un libro di don Paolo mi viene automatico sospendere la lettura di tutto il resto per immergermi immediatamente in quella degli scritti ricciardiani, tanto so che dura poco per via della scorrevolezza del testo, ecco appunto, lapidario e granitico. Il “rito”, quindi, si è ripetuto anche questa volta.

Insomma, fin dalla prima facciata l’autore parla di “battaglie”, vale a dire di lotte non più rinviabili per il futuro della sua bella Hydruntum, purtroppo spesso devastata, nella sua storia e nella sua geografia, da un capitalismo famelico e senza scrupoli al cui confronto l’invasione dei turchi del 1480 fu una passeggiata (monsignore mi assolva).   

Non so perché, o forse sì, le parole di don Paolo a tratti mi ricordano il flagello fatto di funicelle sparse di nodi con le quali il Maestro sferzò i mercanti del tempio, rovesciando le loro bancarelle, e provando una buona volta a bandirli. Ed ecco dunque il battagliero arcidiacono del capitolo cattedrale che non le manda a dire: denuncia la gentrification del centro storico idruntino, trasformato ormai in “Centro Commerciale”, con la conseguente decimazione delle famiglie locali, le sole a tener veramente vive quelle antiche strade; querela il turismo, ormai iper-turismo o ouvertourism, che sembra aver disneyficato una città d’arte così singolare e delicata come la sua e nostra Otranto; accusa la quantità che ammazza la qualità, e dunque non potrà avere respiro lungo (gli economisti seri queste cose le sanno e le dicono); addita le antenne, gli alberi e le vele delle imbarcazioni dei diportisti, “gente facoltosa”, che disturbano invadenti la Torre Matta e il Bastione dei Pelasgi; dice senza mezzi termini, in controcorrente rispetto alla vulgata, che i pontili del porto non possono superare i limiti “consentiti dalle leggi naturali e positive”, anzi di più: dice che la collocazione dei relativi sostegni e impalcature, con l’aggravante dei macigni impiantati nei pressi di Pietra Grande, hanno rimpicciolito oltremodo quello specchio di mare che “incantava per la trasparenza delle acque”, rendendolo lacustre (sicché bene han fatto sovrintendenza e magistratura a ordinarne a suo tempo la rimozione); rimpiange i tempi in cui il porto era appannaggio dei piccoli pescatori, le cui rade barche erano manovrate dai remi, non da “motori a nafta, inquinanti”; mette nero su bianco quanto sia “amorale” il “sistema degli affari, del guadagno, del denaro, con le conseguenze di assalto al territorio sfruttato e deturpato”; si lamenta di talune autorità nazionali e locali, uomini di palazzo e singoli cittadini, credenti e non credenti, refrattari ai “dettami delle Leggi della Natura, che è nostra madre e alle prescrizioni delle Leggi divine”, e  “che si ritengono padreterni e padroni assoluti del mondo”; si rammarica, infine, della carenza di “voci sane, libere, anticonformiste, forti, di profeti che dovrebbero aprire uno spiraglio di luce e di speranza”.

Vox clamantis in deserto”, questa di don Paolo, che fa eco alla Laudato si’ del 2015 di papa Francesco: ma utile, utilissima all’amplificazione per contagio della “buona battaglia” (2 Tm 4,7), e tessera importante per la riscoperta della sacralità della creazione e dell’archetipo del Cristo Cosmico dei teologi.

In fin dei conti, per il bene di Otranto e del mondo intero, meglio riappropriarsi della tradizionale locuzione “Cristo regni” che rincitrullirsi nei lidi briatoregni.

                                                                 

Antonio Mellone         

[Articolo apparso su: il Galatino, Anno LIII, n. 7, 10 aprile 2020 – numero in edicola]        

     

 
 
 

Ho partecipato alla Videoconferenza dei Sindaci dellAsl Lecce per un incontro, con il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il Direttore Generale della ASL Lecce, Dott. Rodolfo Rollo. Allordine del giorno attività svolte sul contrasto Coronavirus".

Tutti i Sindaci presenti hanno sollecitato il Presidente per un maggiore e diretto coinvolgimento nella comunicazione e nella gestione dei casi in quarantena o risultati positivi al virus e residenti sul proprio territorio, anche in considerazione delle competenze nella gestione dei servizi essenziali.

Il Presidente Emiliano convenendo sulla legittimità delle richieste, ma ritenendo largomento privacy di non secondaria importanza, ha proposto una convenzione ad hoc per il periodo emergenziale tra i Sindaci e la ASL Lecce nella quale venga stabilita una stretta collaborazione per la raccolta dei dati epidemiologici e dieventuale controllo sulle RSA e sulle Case Famiglia presenti nel proprio comune.

La proposta ha riscosso ununanime parere favorevole, pertanto è stato dato mandato al Dott. Rollo di predisporre una bozza da sottoporre alla valutazione dei Sindaci.

 
 
Di Redazione (del 10/04/2020 @ 08:49:18, in Comunicato Stampa, linkato 827 volte)

A seguito dell’ordinanza n. 204 del Presidente della Giunta Regionale, Michele Emiliano, è disposta la chiusura al pubblico nelle giornate di domenica 12 aprile 2020 (Santa Pasqua) e di lunedì 13 aprile 2020 (Lunedì dell’Angelo) delle attività commerciali al dettaglio di vendita di generi alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali.
Sono consentite:

  • le vendite a mezzo ordinazione con strumenti digitali o telefonici, con consegna al domicilio del cliente nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per il confezionamento che per la consegna;
  • l’esercizio delle edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.

La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente Ordinanza comporta l’applicazione delle sanzioni come per legge.
In occasione delle festività Pasquali sarà comunque incrementato il controllo del territorio da parte della Polizia Locale, con posti di controllo lungo le principali vie di accesso alla Città.

 
Di Redazione (del 10/04/2020 @ 08:36:22, in Comunicato Stampa, linkato 904 volte)

E’ arrivata in maniera ufficiale la notizia che un po' tutti si aspettavano. Lo stop definitivo a tutti i tornei è stata comunicata dalla Federazione Italiana Pallavolo attraverso i suoi canali di informazione al termine di una riunione convocata dal presidente Cattaneo nel tardo pomeriggio di mercoledì 8 aprile.

“La stagione sportiva 2019-20 si chiude qui e con largo anticipo rispetto alle scadenze previste nelle indizioni federali – dichiara Daniele G. Masciullo, presidente della Showy Boys Galatina – con la nota ufficiale diramata nella serata di mercoledì, la Fipav ha decretato la conclusione definitiva di tutti i campionati pallavolistici di ogni serie e categoria, senza assegnazione degli scudetti per le categorie maggiori, senza le promozioni e le retrocessioni in tutti i campionati. Scelta non certo facile per gli organi federali, scelta che non troverà mai d’accordo tutti, ma che, analizzando l’attuale situazione di emergenza che sta vivendo il nostro Paese, era doverosa. Prima di tutto, deve essere tutelata la salute e, come suggerito dalle istituzioni nazionali e medico-scientifiche, garantire le necessarie misure di distanziamento sociale, difficili da osservare nelle nostre palestre ai fini della sicurezza e della tutela di tutti i tesserati”.

Il blocco definitivo dei tornei ha interessato direttamente la Showy Boys in quanto partecipante al campionato di II livello serie D con una squadra composta da giovani atleti provenienti dal vivaio. Al momento dello stop, il team bianco-verde occupava la prima posizione in classifica ed è ciò che lascia un po' di amarezza. “Avrei voluto vedere gioire i miei ragazzi per la conquista di un risultato sportivo prestigioso, sicuramente inaspettato, ma tutto meritato – aggiunge il presidente Daniele G. Masciullo – sono stati bravissimi nel mettere in campo tutte le loro qualità e devo ringraziarli per averci regalato emozioni e belle soddisfazioni. Una eventuale promozione avrebbe dato ancora più entusiasmo e gratificazione ad un gruppo così giovane e promettente che è sempre stato in vetta alla graduatoria, contro ogni pronostico e contro ogni avversario. Ma va bene così, è stata ugualmente una bella vetrina in campo regionale ed i ragazzi allenati da Gianluca Nuzzo nella prossima stagione potranno continuare a portare avanti questo progetto che li ha visti sempre protagonisti. Le priorità ora sono quelle di tutelare la salute di noi tutti e di affrontare nel migliore dei modi l’emergenza Coronavirus”.

 
Di Redazione (del 09/04/2020 @ 18:43:58, in Comunicato Stampa, linkato 759 volte)

Iniziata la distribuzione dei Buoni Spesa del Comune di Galatina. I Buoni vengono consegnati direttamente dalla Protezione Civile presso l’abitazione delle famiglie assegnatarie. Il loro utilizzo avviene presso le aziende che hanno offerto la loro disponibilità e il cui elenco è pubblicato sul sito del Comune di Galatina e dell’Ambito territoriale Sociale di Galatina. La consegna dei Buoni Spesa proseguirà nei prossimi giorni in considerazione che ad oggi sono pervenute oltre 450 domande che devono essere tutte esaminate dallo staff di operatori dei servizi sociali costituito da 18 persone.

Le modalità di utilizzo del Buono Spesa sono le seguenti:

- al momento dell’acquisto presso l’esercizio commerciale convenzionato, il beneficiario presenta l’intero blocchetto al commerciante (non possono essere utilizzati biglietti singoli staccati dal blocchetto di appartenenza);

- il commerciante quindi appone il proprio timbro sulle tre parti del biglietto all’interno dello spazio indicato, fa firmare il beneficiario sulla cedola a destra (nell’apposito spazio) e strappa lungo lo strappo a sinistra (lungo la dicitura “strappare qui al momento dell’acquisto”) in modo che al commerciante stesso rimangano le due cedole e al beneficiario solo la matrice.

LA COMPOSIZIONE DEL BUONO

Parte da conservare a cura del beneficiario (o matrice) è la parte a sinistra del buono che resta nella disponibilità del beneficiario che, contenente il timbro dell’esercente, potrà essere richiesto dall’amministrazione per eventuali controlli.

 

Canto notturno di un pastore ...

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